Into the wild è stato uno dei tanti film che mi ha toccato molto alle medie, ho letto anche il libro e mi rispecchiavo tanto nella storia. Tra l’altro vivo anche io in mezzo alla montagna e alla natura, un po’ in mezzo al nulla anche se non così tanto estrema come la sua idea di natura. Grade uomo, per quanto puoi amare qualcosa questa può finire per ucciderti. Scrisse un appunto in un libro prima di morire dove diceva: la felicità è reale solo quando è condivisa. Ci ho pensato spesso a questa vicenda e a questa frase.
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penso che il nostro dolore sia sfumato come un carbone ardente su una tela che ho inghiottito per non provare più emozioni.
penso che le mie emozioni si siano consumate come una candela sciolta in un liquido di paranoie e sensi di colpa per non essere stata abbastanza forte da affrontare la fiamma che la stava consumando secondo per secondo.
penso che la forza che ho dentro di me si sia spenta e al suo posto ha lasciato solo odio e stanchezza.
penso che non siamo più nulla, siamo ricordi di una coppia felice e spensieratezza che da fuori faceva invidia al mondo ma che ora non ha lasciato niente, solo cenere di una sigaretta bianca consumata dall'aria.
Via (@laragazzadallelabbrascarlatte)
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Vuoi sentire una storia? Ti racconterò la storia di quella ragazza, quella che vedi laggiù in quell'angolo, lei è fredda e grigia, è piena di fiori, le piacciono il loro profumo, i loro colori, quelli che lei non riesce più a vedere.
Ti racconto la storia di quella ragazza, quella che metteva sempre al primo posto le altre persone piuttosto che sé stessa, quella ragazza che riceveva silenzi e coltellate da chi riempiva di conforto e carezze sul cuore.
Ti racconto la storia di quella ragazza che non riusciva a dormire, che era piena di incubi, voleva dormire per zittire i pensieri, ma iniziarono a seguirla anche dentro al letto, anche dentro ai sogni.
Ti racconto la storia di quella ragazza che aveva la testa altrove, che pensava troppo, che si faceva troppe paranoie, che a causa dei pensieri si scuciva la pelle.
Ti racconto di quella ragazza che non riusciva a studiare, perché si sentiva diversa, perché si sentiva pesante, perché si sentiva non all'altezza.
Ti racconto di quella ragazza che stava male, anche se non lo dava a vedere, che copriva le occhiaie e gli occhi secchi dalle lacrime della notte con il trucco, copriva la sua smorfia di dolore verso la vita con un sorriso.
Ti racconto di quella ragazza che cercava l'amore, quello vero, quello che ti scalda il cuore, ma che puntualmente trovava qualcuno che le faceva colare il mascara.
Ti racconto di quella ragazza che scriveva, scriveva per cercare di vomitare tutti quei pensieri che le comprimevano il cervello, e per un po' funzionò forse, ma poi neanche quello riuscii più ad aiutarla.
Ti racconto di quella ragazza che voleva vivere, voleva essere libera, voleva essere felice.
Ti racconto di quella ragazza piena di traumi, di graffi, di tagli, di morsi.
Ti racconto di quella ragazza che piangeva in silenzio la notte, sola in una stanza per non fare rumore, per non fare scalpore.
Ti racconto di quella ragazza che si alzava la mattina volendo solo rimanere sul letto a guardare il soffitto, ti racconto della sua forza nel prepararsi ed indossare il suo ennesimo falso sorriso che l'avrebbe accompagnata per l'intera giornata.
Ti racconto di quella ragazza, che alla fine non ce la fece più, i pensieri la stavano sovrastando, le persone la stavano schiacciando, il suo cuore diventava sempre più freddo.
Ti racconto di quella ragazza, quella che vedi laggiù in quell'angolo, lei è fredda e grigia, è piena di finti fiori, ma nessuno va più da lei, ha lasciato troppo dolore, troppe domande, troppi rimpianti.
Ti racconto di quella ragazza che tutti piansero, che tutti non capirono, che tutti amarono.
Ti racconto di quella ragazza che voleva essere libera, ed ora lo era, senza pensieri, senza dolore, senza lacrime e senza persone.
Ti racconto di quella ragazza.. quella che, forse sei anche te.
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Oggi è un altro giorno, un altro giorno in cui già a pensarti, illumini questa giornata.
Immagino proprio uno scenario, lo scenario di vederti, esattamente davanti ai miei occhi, di notte, vedere i tuoi capelli illuminati dalla luce della luna, quel rosso simile al fuoco che brucia il mio cuore pensandoti.
Quel tuo sorriso, che mi fa capire che il mondo può starsene anche lì dov'è adesso, perché ho già trovato il mio mondo, la mia vita, il mio universo.
Lavitafattapuntino
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A volte mi sento come se stessi correndo
correndo
correndo
senza mai potermi fermare a riprendere fiato,
ad asciugarmi il sudore,
a scacciare le lacrime dal viso bagnato.
Non ho tempo
per controllare se ho imboccato la direzione giusta,
o se la mia strada é abbastanza sicura.
Le gambe iniziano a cedere,
le ginocchia fanno male,
i piedi inciampano sul terreno accidentato
e sotto pelle,
dentro le ossa,
fino in fondo al cuore,
lo sento:
la caduta
sarà mortale.
-pensieri delle 22.49 di una giornata particolarmente malinconica
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Storia di un anonimo
(racconto revisionato-nomi non originali)
C'era una volta una giovane donna di nome Alessia. Era una ragazza dolce e sognatrice, con una passione per la fotografia. Un giorno, durante una mostra d'arte, i suoi occhi si posarono su un ragazzo di nome Luca. Luca era un musicista talentuoso, con un sorriso contagioso e un'anima libera. Non appena i loro sguardi si incrociarono, si sentì un'attrazione istantanea.
Alessia e Luca iniziarono a frequentarsi, scoprendo che condividevano una connessione speciale. Trascorrevano giornate intere a passeggiare per la città, a condividere pensieri e sogni, a guardare il tramonto e ad ascoltare la musica sotto le stelle. Era un amore vivo e autentico, ma anche destinato ad affrontare le sfide della vita.
Tuttavia, man mano che il tempo passava, Alessia e Luca iniziarono a realizzare che le loro strade stavano prendendo direzioni diverse. Avevano sogni e ambizioni che sembravano incompatibili, e lentamente cominciarono a perdersi l'uno nell'altro. Le passioni e i desideri individuali cominciarono a pesare sul loro rapporto, rendendolo sempre più difficile da mantenere.
Nonostante ciò, non riuscivano a separarsi completamente. Si cercavano ancora, spinti dalla nostalgia degli attimi felici che avevano condiviso. I momenti passati insieme erano come raffiche di vento fresco in una calda giornata estiva, ma non potevano evitare il senso di tristezza che li avvolgeva ogni volta che si separavano.
Con il tempo, Alessia e Luca capirono che dovevano fare una scelta difficile. Non potevano più ignorare il fatto che, nonostante l'amore che provavano l'uno per l'altro, erano destinati a seguire strade diverse. L'amore che li aveva uniti sembrava ormai destinato a svanire lentamente.
Decisero di separarsi, consapevoli che fosse la decisione più giusta per entrambi. Si dissero addio con lacrime negli occhi, promettendosi di portare sempre nel cuore i ricordi degli attimi felici trascorsi insieme.
La storia di Alessia e Luca è una testimonianza dell'amore che può essere tanto bello quanto doloroso. Non ha un finale definito, perché le storie d'amore non sempre seguono una traiettoria lineare. Rimarranno sempre legati da una parte del loro cuore, eppure dovranno continuare a vivere le loro vite, ciascuno per la propria strada.
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