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#frattaglie
lucadea · 8 months
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Trippa alla ligure di casa mia, la ricetta
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Trippa alla ligure di casa mia, la ricetta. La trippa è una delle frattaglie più usate. Si cucina in tutte le regioni italiane ed è uno dei piatti poveri più saporiti consumati in tutto in tutto il mondo: non potrò mai dimenticare una straordinaria zuppa cinese di Hong Kong con spaghetti di riso e trippa caramellata… A Genova e nelle riviere si potevano spesso incontrare delle tripperie, dove veniva venduta trippa e il suo brodo: una tazza di brodo di trippa ben caldo con un po’ di formaggio grattugiato e abbondante pane zuppato era una ottima e ricca colazione. Anche questa, però è una tradizione ormai quasi completamente scomparsa. Quella che noi troviamo in macelleria è la trippa che ha già subito molte lavorazioni e molto lunghe: è stata raschiata, pulita e poi bollita a lungo. A questo punto viene messa in vendita e poi cucinata. In casa nostra, come molti altri piatti, viene fatta alla ligure ma, come già detto altre volte, la mia cucina ligure è stata inquinata dalla sapienza e dai consigli dei numerosi cuochi con cui ho lavorato in giro per il mondo. Vi descriverò pertanto come la prepara mia moglie Emmi che è diventata una bravissima cuoca di piatti regionali. Prima si sceglie la trippa mista di più tipi possibili e la si taglia a strisce fini. Poi si fa un fondo con cipolla, sedano e si prepara da parte un buon brodo di carne caldo, vino bianco, olive taggiasche, pinoli, pochi funghi secchi ammollati, poco concentrato di pomodoro e patate tagliate a tocchetti. Si fanno soffriggere i gusti in buon olio d’oliva non troppo abbondante (la trippa è grassa), e si aggiunge la trippa che lascia insaporire e scaldare; si aggiunge un buon bicchiere di vino bianco e lo si lascia evaporare. A questo punto si aggiungono i funghi secchi, i pinoli, le olive e poi le patate. Si fa scaldare il tutto rimescolando lentamente, lo si sala e si aggiunge il concentrato di pomodoro per poi bagnare il tutto con il brodo. Si chiude la pentola (meglio se di terracotta) e si lascia cuocere lentamente. Quando le patate sono cotte la trippa è pronta e va servita ben calda spruzzandola con prezzemolo fresco e poco formaggio grattugiato. Ligurian tripe from my house, the recipe - Tripes liguriennes de chez moi, la recette - Callos de Liguria de mi casa, la receta - Tripa da Ligúria da minha casa, a receita - Ligurischer Kutteln aus meinem Haus, das Rezept - Món tripe Ligurian từ nhà tôi, công thức - 我家的利古里亚牛肚,食谱 - 私の家のリグリアントリペ、レシピ Read the full article
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manifestocarnivoro · 4 months
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#REGALI CARNIVORI 1 - LIBRI BELLI
È uscito finalmente “Frattaglie. Cucinare con cuore e cervello (e molto altro)” a firma di Allan Bay, Marcelina Car, Alberto Masseroni e edito da Giunti. Le frattaglie, da sempre utilizzate in tutte le cucine del mondo, vivono oggi una importante crescita a livello di attenzione che rende merito alla loro prelibatezza. Questo è il libro definitivo per scoprire o riscoprire la loro grande qualità gastronomica, tra ricette della tradizione, d’autore e creative (giuntialpunto.it).
Fonte: Regali Carnivori, Eurocarni 12/23
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spilladabalia · 11 months
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LessThanZero - Lamorelanottelamorte
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solovedreidue · 25 days
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Abbondanza e fame
È la sua abbondanza a scoparsi la fame. A saziarne l'asprezza dura.
Basta guardarli, lo vedi, lo capisci come lei nutre la sua l'erezione con i succhi e come la placa avvolgendola di carne, frattaglie morbide e bagnate, tante, oltre, da riempirgli anche la bocca e sovrabbondargli la necessità.
Le annusa appena entra, appena la vede, appena lei gli mostra con un pudore emotivo che da solo basta ad aizzargli il cazzo.
Una malizia che lui vuole quasi immatura, perchè gli piace così, come quelle tettine acerbe. Una malizia che in realtà mal cela una consapevolezza delle erezioni provocate dal suo essere femmina deliziosa.
A lui piace premere proprio lì ogni volta che entra in quella cucina, ogni volta che sente nell'aria il sapore sapido del sugo, ogni volta che prende a piena mano tra le gambe sapendo cosa trova, sapendo che lì in mezzo placheranno la voglia che ribolle.
Pulito vergine e lurido, litania dei contrasti, il delicato bucato santo del monte di venere glabro e il salato glutammato di piscio e vagina delle labbra gonfie sessuali.
Cucina, salsa e figa, cuoce lenta la voglia che monta nei giorni d'attesa, cresce la fame del digiuno, che diventa gusto al solo odore, mentre si mostra alla finestra, vicina e lontana, lì, domani.
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crazy-so-na-sega · 2 months
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MARXISMO, CAPITALISMO E FRATTAGLIE
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Il marxismo non è morto, ma afferma i suoi presupposti materialisti ed egualitari nel peggior Capitalismo.
Nato come metodo di analisi del capitale e del modo di produzione, assume sin dall’inizio i presupposti dell’homo oeconomicus sui quali la borghesia ha costruito l’immaginario antropologico del Capitalismo. 
Il metodo hegeliano alla base del marxismo, svuotato dal suo richiamo trascendente con il contributo di Feuerbach, è usato abilmente per tratteggiare l’uomo-massa orizzontale e livellato che ritroviamo oggi alla base delle società a Capitalismo avanzato.
L’antropologia marxista è, dopo le “correzioni” operate dalla Scuola di Francoforte, ancora oggi il punto di riferimento per la sociologia e la psicologia aziendale americana ed occidentale. 
Il bisogno è ciò che muove l’uomo e la soddisfazione e l’appagamento dei desideri la sua meta esistenziale.
Di qui una visione internazionalista capitalmarxista che oggi sembra inarrestabile e che ha bisogno di un Nemico Atemporale da mostrare come il Male eterno ed assoluto che minaccia il Bene.
L’antifascismo diventa quindi una categoria morale buona per tutti gli usi, a prescindere dalla sua storicizzazione, e può utilmente indicare chiunque si opponga alla riduzione dell’Uomo ad oggetto di consumo e di mercificazione. 
Il perenne ricorso a questa categoria, quasi ridicolo dal punto di vista logico, è oggi utilizzato per difendere rendite di posizione in ambito accademico, giornalistico e di gruppi di potere che strumentalmente ne individuano le potenzialità ricattatorie nei confronti di ogni ipotesi di cambiamento e di circolazione delle élite. 
Con buona pace della stupida e trinariciuta massa di manovra.
-Kulturauropa
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1800duckhotline · 11 days
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what are your ocs favorite foods and why? if they have any i understand how hard of a question that can be sometimes
OK SO I love this question. I would honestly need specific ocs to be pointed at to give more comprehensive answers. I'll talk about adona and salice for now.
salice: bigoi in sarsa (a type of pasta noodles with a thin hole in the middle, to let sauce in, onions, and anchovies) and fegato alla veneziana (beef liver lightly covered in flour and pan fried with oil and white wine) are her favorite savory dishes. this is specifically the venetian side. when it comes to istrian food (dragica is from rijeka, in croatia) salice was often spoiled by dishes like dagnje na buzaru the main ingredient of which is mussels, as well as fritaja sa šparogama which is essentially a frittata with eggs and asparagus. but she never was picky with savory food (and she isn't as an adult either and will eat about any slop given to her, she was raised on frattaglie too)
she also enjoys any kind of salame and cheese in existence, there is none of either she would dislike. she's a woman who's not afraid of eating inane quantities of onion and garlic.
in terms of sweets she's quite basic and not a fan of overtly sugary stuff. she enjoys babbà with strong rum in them and also loves dark chocolate. she does also enjoy a typical venetian sweets called fave dei morti, made out of egg whites, sugar and pine nuts (or almonds). the name is very ironic considering her whole character
adona: unlike salice adona also had frattaglie as a kid but never ended up loving them. her palate revolves more on enjoying soups and pastas with tomato-based sauces like ragù and the like, and has quite the sweet tooth as well. she is a great enjoyer of homemade pappa al pomodoro, a soup made of tomatoes and stiffened bread. she also loves pappardelle. i'll admit i'm a bit ignorant on tuscan food specifically so i can't elaborate more but she does like acidic and spicy food too and often expeirments eating from other cuisines
she absolutely fucking loves fresh fruit though. My girl adona is fucking chowing fresh fruit all days of her life
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raffaeleitlodeo · 10 months
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Continui incubi martellanti Ripetitivi Quotidiani Non una pennichella non una notte senza questi brutti sogni di carcasse Di animali morti Che mi cadono addosso Che mi aggrediscono Atrocemente Che assumono il volto dei miei cari o delle mie paure più profonde Incubi senza fine senza vita senza notte Svegliarsi di soprassalto Lenzuola fradice di sudore Quasi ogni notte A volte urlo Tutte le notti so che porterò il mattatoio nei miei brutti sogni Eppure A spingere i miei quarti di carne da cento chili Non credo di essere quello da compatire di più
Cosa sognano Tutte le pennichelle Tutte le notti Quelli che sono alle frattaglie E quelli che Tutti i giorni che il mattatoio fa Vedono cadere le teste di vacca dal piano di sopra Prendono una testa alla volta E la fissano tra le zanne d’acciaio dell’apposito macchinario Tagliano le guance le labbra poi buttano via le mascelle e il resto del cranio Otto ore al giorno faccia a faccia
Cosa sognano Quelli che sono alle cuoia È così che chiamiamo quelli che strappano le pelli degli animali subito dopo che sono stati macellati Le pelli saranno poi vendute ai conciatori o a non so chi Pare che questo lavoro sia estenuante Che gli interinali ruotino come pale di mulini a vento nei giorni di tempesta Tanto è duro Fisicamente Moralmente Strappare pelli di vacca tutto il giorno
Cosa sognano quelli che sono ai ferri Dato che ogni quarto di animale è marchiato con un numero di macellazione Identificatore unico Tracciabilità Marchiano la carne dell’animale dopo che quelli delle cuoia hanno fatto il loro lavoro Cambiano numero a ogni animale E sì È uno degli incarichi in fabbrica Persone che per lavoro passano ore a marchiare gli animali con un ferro rovente e a cambiare le targhette del numero tra una macellazione e l’altra
La prossima settimana Ho appuntamento con il fisioterapista Il mio corpo comincia pian piano a essere devastato da questo mese e passa di carcasse Tutto il mio corpo i muscoli le articolazioni i lombi la cervicale E il resto del mio corpo di cui non so il nome “Il corpo è una tomba per l’anima” Diceva una massima degli antichi greci E mi rendo conto che Anche l’anima è una tomba per i corpi I miei incubi sono soltanto all’altezza Di ciò che il mio corpo sopporta
J. Ponthus, Alla linea, Milano, Bompiani, 2022
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der-papero · 2 years
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Quando ero bambino, al paesello girava, durante la festa patronale e in occasioni particolari, un tizio con un Apecar abbastanza grande, dietro aveva un ripiano che utilizzava per vendere 'u per e 'u muss, ovvero la trippa di maiale, i piedi, il muso e altre frattaglie, bolliti, poi raffreddati e conditi con limone e sale.
Quello che mi colpiva è che, sul tettuccio di questo Ape, aveva un cartello con su scritto
non cercatemi, sono solo
Ho passato invano tutti gli anni della mia vita al paesello ad interrogarmi sul significato di queste parole, ma adesso credo di esserci arrivato, o, quanto meno, capisco perché uno dovrebbe scrivere questa frase sul proprio mezzo di locomozione.
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cartacei · 11 months
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Questo strano - e quasi defunto - posto sarebbe dovuto sparire il mese scorso. Lo avevo pronosticato qualche anno fa. Lo avrei bruciato come facciamo coi pezzi di carta, tutti in cerchio, durante un incontro di piro-poesia in spiaggia o dentro casa di Thilina. Puff! Dieci anni carbonizzati. Lo avrei chiuso il 28 maggio. Invece non ci riesco perché sono un debole. È incredibile come molte situazioni continuino a mescolarsi tra passato e presente, tra persone e addetti alla nostalgia, e non lo immaginavo neanche che sarei così fortemente cambiato in dieci anni, ma ho sempre saputo di aver il coraggio per non dimenticare chi sono stato e chi non sarò mai. Addirittura ho letto per un centinaio di persone le poemie. Quelle robe extrasensoriali e post 2055 che sono nate nelle montagne e qui dentro molto tempo fa. Quelle parole in verticale composte da frattaglie, abbandoni e carezze terapeutiche. Quelle fottute e bellissime metriche, lette fino a qualche settimana fa solamente a quattro - importanti - persone in croce. Quelle minchiate scritte così, perché mi piacevano Gianluca Bernardo, alcuni occhi, Bruno Galluccio, della cute e tantissime altre entità e luoghi e labbra in cui orbitavo e orbito. È stato qui subito dopo l’invito di Mario che le ho ritrovate tutte. E sono veramente così tante le porzioni di esistenza dentro questo blog che certe volte ho malinconia di alcune. Mi pare corretto provarla. È rispettoso. Un gesto purtroppo non comune nella normalità di questa realtà iper frenetica e impegnativa, in cui spesso ci dimentichiamo di fermarci, chiudere gli occhi ed apprezzarci senza odiare a largo raggio.
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teredo-navalis · 1 year
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Odio il fatto che le frattali abbiano questo nome perché mi fa pensare alle: frattaglie.
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jacopocioni · 1 year
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Trippa alla fiorentina
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Trippa alla fiorentina Sembra incredibile ma la maggior parte dei piatti tipici ha sempre un'origine povera. Un peccato poi che taluni ingredienti diventino di difficile reperibilità, come si è visto per il cibreo, altri per fortuna si trovano ancora ma spesso da poveri diventano ricchi, come il baccalà che prima non costava niente ed oggi sembra di comprare cernia. Per fortuna il piatto di cui parliamo oggi è sempre accessibile sia nei costi che nell'approvvigionamento, inoltre è delizioso e semplice da preparare. In Toscana e in particolare a Firenze le frattaglie o quinto quarto sono sempre state presenti sulla tavola, come spiegato più volte un mezzo per recuperare proteine a basso costo per le persone meno ambienti. La trippa è una di queste frattaglie. Da dove si ricava la trippa? Come sapete il sistema digerente delle mucche comprende fra esofago e intestino 4 diversi sacchi, tre sono i prestomaci e uno lo stomaco propriamente detto.
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rumine o panzone
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reticolo o nido d'ape
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omaso o centopelli         Il primo sacco che incontriamo è il rumine, poi il reticolo e dopo l'omaso. Questi tre sacchi danno la trippa. Il quarto sacco detto abomaso da origine al lampredotto. I primi tre sacchi detti prestomaci forniscono però tre tipi di trippa diversi. Il rumine da origine al cosi detto panzone, il reticolo alla trippa a nido d'ape ed infine l'omaso alla centopelli. Oggi parliamo della trippa alla fiorentina, ma mi permetterete una digressione per far notare che anche non cucinata, ma semplicemente bollita, la trippa è davvero un piatto delizioso. In estate un pezzo di panzone semplicemente servito come una "braciola" e condito con sale pepe e olio toscano è eccellente e leggero. Oppure tagliata a listarelle e unita ad una buona insalata permette un piatto fresco con aggiunta di proteine. A differenza di quello che si crede la trippa è un alimento magro infatti 100 gr. di trippa hanno circa 100 kcal. Vi consiglio vivamente di provare a farvi una trippa alla fiorentina, capisco che taluni al pensiero si retraggono, ma il gusto è impareggiabile e l'esperienza imperdibile. In questo dissento fortemente dal maestro Artusi che scrive:" ...la trippa comunque la cucini è un piatto ordinario", niente di più falso, ma è capibile che anche il grande maestro potesse avere dei piatti non graditi. Ingredienti per 4 persone: – Trippa (si può scegliere una delle tre oppure anche unirle tutte e tre) – kg. 1 di Pomodori maturi o «pelati» gr. 300 (pelati proprio se...) – 1 cipolla rossa – 1 gambo di sedano – 1 carota – Olio d’oliva – Parmigiano grattato – Sale e pepe Preparazione Si acquista la trippa già lavata e bollita, cioè precotta, a Firenze si trova ovunque, soprattutto dai venditori di lampredotto o presso il macellaio di fiducia. Attenzione, la trippa buona non è quella bianca come un cencio, ma quella giallognola, bollita e lavata vecchio stile e non passata nello sbiancante per farla "bella". Se la trippa è ben lavata e prebollita non significa che non convenga lavarla ancora. Qui,subito all'inizio, ci sono due scuole di pensiero, chi la spurga e chi no. Spurgarla significa fargli fare "l'acqua". Per chi vuole spurgarla conviene tagliarla a listarelle e poi metterla a cuocere da sola sino a che non produce l'acqua, procedimento da ripetere anche due volte. Nella realtà secondo me non è conveniente, l'acqua che la trippa produce, se ben lavata, è sapore che viene gettato se eliminata. Io non la spurgo. Nel frattempo preparate gli odori, cioè carota, sedano e cipolla facendo un trito da far rosolare in olio per buoni venti minuti. Una variante interessante è privarla della carota e del sedano ed usare solo la cipolla. Il gusto è eccellente ed è più robusto dato che si sottrae il dolciastro della carota a fronte di una maggior intensità della cipolla. La trippa a striscioline viene quindi aggiunta al soffritto e insaporita per circa 10/15 minuti girandola continuamente perchè non attacchi. A questo punto aggiungete i pomodori sbucciati o in alternativa 300 gr. di pelati (lascio a voi immaginare che cosa è meglio), salate e pepate. Riducete quindi la fiamma bassa bassa, aggiungete acqua a coprirla e proseguite la cottura lenta lenta con il coperchio mezzo aperto perchè ritiri l'acqua. Se non l'avete spurgata ci sta che l'acqua prodotta sia già di per se sufficiente. La cottura si otterrà in circa 1 ora, ma se l'acqua è ancora abbondante potete prolungarla. Personalmete ritengo un'ora insufficiente e sono arrivato a cuocerla anche due ore e secondo il mio parere la trippa migliora notevolmente. L'acqua non deve sparire, il sughetto è cosa buona e giusta soprattutto per scarpettare a trippa finita. Devo dire che a me l'eccesso di cottura e il "colloso" che ne deriva non dispiace affatto. A questo punto potete servirla con una abbondante spolverata di parmigiano grattugiato e poi deliziarvi due volte dato che non mancherà un sicuro bis. Nota: Articolo pubblicato il 28 febbraio 2017, revisionato il 01 aprile 2018.
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Jacopo Cioni   Read the full article
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lucadea · 6 months
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Trippa alla ligure di casa mia, la ricetta
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Trippa alla ligure di casa mia, la ricetta. La trippa è una delle frattaglie più usate. Si cucina in tutte le regioni italiane ed è uno dei piatti poveri più saporiti consumati in tutto in tutto il mondo: non potrò mai dimenticare una straordinaria zuppa cinese di Hong Kong con spaghetti di riso e trippa caramellata… Ti piace la trippa? Aggiungi un tuo commento  Ligurian tripe from my house, the recipe - Tripes liguriennes de chez moi, la recette - Callos de Liguria de mi casa, la receta - Tripa da Ligúria da minha casa, a receita - Ligurischer Kutteln aus meinem Haus, das Rezept - Món tripe Ligurian từ nhà tôi, công thức - 我家的利古里亚牛肚,食谱 - 私の家のリグリアントリペ、レシピ Read the full article
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manifestocarnivoro · 1 year
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CAZZAMALI: IL MACELLAIO; UN LAVORO A 360 GRADI
Quattro cuori, quello di papà Franco, di mamma Raffaella e dei due figli Marco e Danilo, una sola passione: la carne, con un occhio di riguardo per quella Fassona di razza Piemontese. Un amore a prima vista sin dagli inizi, da quando Franco ha aperto la sua macelleria a Romanengo (CR) nel 1983 con un’idea ben precisa: parlare direttamente con gli allevatori, conoscere gli animali, cosa mangiano e come crescono per assicurare ai clienti la massima qualità e trasparenza. Idea che è caposaldo della macelleria ancora oggi, insieme all’impegno ad educare il cliente facendogli capire che l’allevatore vende un animale intero; di conseguenza, il lavoro del macellaio è riuscire a trasformare i vari tagli, compreso il mondo delle frattaglie e del quinto quarto, per non avere sprechi e vendere ogni parte. Per questo Franco ha avviato un percorso di ricerca e innovazione sui vari tagli, per lo sviluppo di preparati pronti a cuocere e ricette ad hoc per parti per del bovino meno “gettonate”. Il lavoro del macellaio è rispettare l’animale per intero: è questo il messaggio che si vuole trasmettere. Oltre alla Fassona piemontese, al banco della macelleria la famiglia Cazzamali è possibile trovare anche gli avicoli, il coniglio di Carmagnola, nel periodo invernale i capponi. Ogni tanto sono disponibili delle piccole selezioni di suini allevati allo stato brado e semibrado. In più c’è una sezione dedicata ai preparati e pronti da cuocere. Oltre alla macelleria, a Romanengo la famiglia Cazzamali ha aperto un laboratorio che serve carne in monoporzione ad attività di ristorazione di fascia medio alta e gourmet.
Fonte: “Cazzamali e Fassona di razza Piemontese, amore a prima vista” di Veronica Fumarola, Eurocarni 7/22
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aurumale · 28 days
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BUONA PASQUA 2024
Cinque minuti da dedicarvi per augurarvi una felicissima Pasqua di resurrezione, cambiamento, realizzazione. Per noi una Pasqua di lavoro. Continuano infatti i lavori per lo studio, che sono iniziati con lo smaltimento di mobili e frattaglie, che hanno fatto il loro lavoro e che ritroveranno nuova vita in altre location. Quando tutto avrà preso il volo, passeremo alla pulizia dei muri e il…
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calamone · 2 months
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Quando hai voglia di frattaglie, trippa, budella, non comperare dal primo che passa: compera da Pierre, la febbre del sabato sera della trippa.
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daniela--anna · 2 months
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🌿The importance of legumes.
🌿Casimir Funk, biochemist born in Warsaw in 1884, is considered the father of vitamins.
He was responsible for the invention of this particular term, after discovering that a substance belonging to the "Amine" group and today known as "thiamine", was able to cure "beriberi", a serious disease of those times. , caused by a diet focused exclusively on the use of polished rice.
🌿In fact, the first term that Funk coined was "amine of life" then transformed into "vitamin" and only later, due to its ability to cure beriberi, did it take the name of "vitamin B".
🌿 There are eight group B vitamins and they are all water-soluble.
* B1 or thiamine,
* B2 or riboflavin
* B3 or niacin or PP
* B5 or pantothenic acid
* B6 or pyridoxine
* B7 or biotin
* B9 or folic acid
* B12 or cobalamin.
🌿Today we will focus on vitamin B3.
🌿Foods rich in vitamin B3 are: legumes (chickpeas, beans, green beans, snow peas, peas, broad beans, soy, tofu, tempeh, Edamame), but also fish, offal, red and white meat, peanuts and wholemeal bread.
🌿Vitamin B3 (also known as PP or simply Niacin, is a vitamin that enters the metabolic mechanisms that allow food to be transformed into energy (ATP); it also helps keep the nervous system, digestive system and skin efficient .
🌿It is part of the group of water-soluble vitamins, i.e. those vitamins that dissolve in water and do not accumulate in the tissues, so they must be taken daily with nutrition.
🌿It must be said, however, that the body is able to convert the amino acid "tryptophan", an amino acid useful for the synthesis of serotonin or good mood hormone, into niacin, so we can also include foods rich in tryptophan such as dairy products (cow, goat, sheep and buffalo milk and its derivative products: cream, ricotta, butter, yogurt and other fermented milks such as kefir).
🌿A balanced diet is able to provide the necessary daily quantities of vitamin B3;
for this reason, to satisfy daily needs, it is not essential to take supplements, which is essential for other substances.
🌿Other times, vitamin B3 supplements could be helpful in the event of an increase in cholesterol levels if statins cannot be taken.
Vitamin B3, in fact, is able to increase high-density lipoproteins (HDL), i.e. the so-called "good cholesterol" which help to remove low-density lipoproteins from the blood, improperly known as "bad cholesterol".
🌿Supplements are also used in cases of serious vitamin B3 deficiency which can occur when you are forced to take certain medicines.
Or in the case of prolonged gastrointestinal disorders which can cause malabsorption of vitamin B3.
🌿L’importanza dei legumi.
🌿Casimir Funk, biochimico nato a Varsavia nel 1884, è considerato il padre delle vitamine. A lui si deve l'invenzione di questo particolare termine, dopo aver scoperto che una sostanza, appartenente al gruppo delle “Amine” ed oggi conosciuta come “tiamina”, riusciva a curare il “beri-beri”, una grave malattia di quei tempi, provocata da una dieta incentrata esclusivamente sull’uso del riso brillato.
🌿In effetti, il primo termine che Funk coniò, fu "amina della vita" poi trasformato in “vitamina” e solo in seguito, per la sua capacità di curare appunto il beri-beri, assunse il nome di “vitamina B”.
🌿Le vitamine del gruppo B sono otto e sono tutte idrosolubili.
* B1 o tiamina,
* B2 o riboflavina
* B3 o niacina o PP
* B5 o acido pantotenico
* B6 o piridossina
* B7 o biotina
* B9 o acido folico
* B12 o cobalamina.
🌿Oggi ci concentreremo sulla vitamina B3.
🌿Gli alimenti ricchi di vitamina B3 sono: legumi (ceci, fagioli, fagiolini, taccole, piselli, fave, soia, tofu, tempeh, Edamame), ma anche pesce, frattaglie, carni rosse e bianche, arachidi e pane integrale.
🌿La vitamina B3 (conosciuta anche come PP o semplicemente Niacina, è una vitamina che entra nei meccanismi metabolici che permettono al cibo di essere trasformato in energia (ATP); inoltre aiuta a mantenere efficiente il sistema nervoso, l'apparato digerente e la pelle.
🌿Fa parte del gruppo delle vitamine idrosolubili, cioè di quelle vitamine che si sciolgono in acqua e che non si accumulano nei tessuti, per cui devono essere assunte quotidianamente con l'alimentazione.
🌿C’è da dire comunque che l'organismo è in grado di convertire l'aminoacido “triptofano”, un amminoacido utile per la sintesi della serotonina o ormone del buon umore, in niacina, per cui possiamo includere anche gli alimenti ricchi di triptofano come i latticini (latte di mucca, capra, pecora e bufala e i suoi prodotti derivati: panna, ricotta, burro, yogurt e altri latti fermentati come il kefir).
🌿Una dieta equilibrata è in grado di fornire le quantità giornaliere necessarie di vitamina B3; per questo motivo, per soddisfare il fabbisogno giornaliero, non è indispensabile assumere integratori, cosa invece indispensabile per altre sostanze.
🌿Altre volte invece gli integratori di vitamina B3 potrebbero essere d'aiuto in caso di aumento del tasso di colesterolo qualora le statine non possano essere assunte. La vitamina B3, infatti, è in grado di aumentare le lipoproteine ad alta densità (HDL), ossia il cosiddetto “colesterolo buono” che aiutano a rimuovere dal sangue le lipoproteine a bassa densità, note impropriamente come “colesterolo cattivo”
🌿Gli integratori sono usati anche in caso di situazioni di grave carenza di vitamina B3 che possono verificarsi quando si è costretti ad assumere alcuni medicinali.
Oppure in caso di disturbi gastrointestinali protratti nel tempo che possono causare un malassorbimento di vitamina B3.
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