Tumgik
#Corpi celesti
gregor-samsung · 2 months
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“ Ahmad aveva la febbre. Strofinare preparati a base di erbe sul suo corpo in fiamme non sortiva alcun effetto. A quel punto, Salima era andata a chiedere aiuto a suo zio Shaykh Sa‘id. Era invecchiato, certo, ma non abbastanza da lasciare che il suo cuore si sciogliesse davanti alle suppliche della nipote. Lo aveva implorato, gli aveva ricordato che era la figlia di suo fratello Shaykh Mas‘ud, l’aveva pregato di avere compassione, di dimostrare la sua fede, la sua signorilità, la sua generosità, magnanimità e saggezza. Si era appellata a tutto quello cui si può appellare una madre con il figlio dilaniato dalla febbre. Ma la risposta dello shaykh non era cambiata: “La Range Rover non lascerà mai ‘Awafi senza di me.” Il giorno dopo, la febbre di Ahmad era aumentata, il bambino aveva cominciato a delirare. Salima era tornata dallo zio accompagnata dal marito. ‘Azzan si era trattenuto a lungo con il vecchio, gli aveva spiegato che suo figlio peggiorava e che l’unico ad avere una macchina con cui portarlo all’ospedale al-Sa‘ada di Maskade era lui, Shaykh Sa‘id. Se ci fossero andati a dorso d’asino, ci avrebbero messo quattro o cinque giorni e non sarebbero riusciti a salvare il bambino. Gli disse che avrebbe pagato qualsiasi cifra gli avesse chiesto, compreso il salario dell’autista. “Non ho altro da dire,” aveva replicato Shaykh Sa‘id. “La Range Rover non esce da ‘Awafi. Tuo figlio guarirà anche senza dottori. Che sarà mai, tutti i bambini hanno la febbre e poi guariscono.”
‘Azzan e Salima erano usciti da casa dello shaykh cercando di non guardare il fuoristrada verde parcheggiato vicino al portone. Quando Shaykh Sa‘id l’aveva comprato, due anni prima, e l’autista l’aveva portato in paese, erano tutti usciti in strada per vederlo. Persino l’anziana madre dello shaykh si era avventurata fuori facendosi sostenere dalle sue schiave ma poi, quando aveva sentito il rombo del motore e visto le ruote nere che giravano velocissime, si era spaventata e gli aveva tirato una pietra urlando ai quattro venti che quella era opera del diavolo. La pietra aveva rotto un finestrino e Shaykh Sa‘id aveva ordinato alle schiave di riportare dentro la madre minacciando di frustarle sotto il sole se solo l’avessero fatta uscire di nuovo. Da quel giorno la Range Rover si era mossa solo quando lo shaykh sedeva al posto del passeggero. E se con lui c’era una delle sue mogli, i finestrini venivano oscurati con delle lenzuola. Salima aveva pianto per tutta la strada fino a casa e, da quel momento, ‘Azzan aveva nutrito un unico sogno: possedere una macchina. Aveva giurato che avrebbe chiesto al Sultano il permesso di comprarne una, esattamente come aveva fatto Shaykh Sa‘id, e poco importava se avesse dovuto vendere i campi ereditati dal padre. Ma Ahmad non aveva aspettato che ‘Azzan mantenesse fede al suo giuramento, la febbre era stata più veloce e lo aveva ucciso. Gli avevano tolto vestiti e amuleti e predisposto la rituale pedana di rami di palma in mezzo al cortile. I vicini avevano portato secchi d’acqua dal canale per lavarlo, l’avevano cosparso di incenso e di olio di oud, lo avevano avvolto in un sudario candido e avevano portato il feretro al cimitero a ovest del paese. Il giudice Yusuf aveva detto ad ‘Azzan: “Tuo figlio adesso è in paradiso, e quando verrà la tua ora ti porterà dell’acqua fresca per spegnere la tua sete.” ‘Azzan era stato zitto, non aveva detto che lui aveva sperato che suo figlio l’acqua gliela portasse lì, sulla terra, negli anni della sua vecchiaia. Si era mostrato fermo e paziente come si conviene e aveva stretto la mano di chi gli porgeva le condoglianze. Le aveva strette tutte, persino quella di Shaykh Sa‘id. “
Jokha Alharthi, Corpi celesti, traduzione dall'arabo di Giacomo Longhi, Bompiani (collana Narratori Stranieri), 2022¹; pp. 122-124.
[Edizione originale: سيدات القمر (Sayyidat el-Qamar; Le signore della luna), editore Dār al-Ādāb, Beirut, Libano, 2010]
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saltatempox · 1 year
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E poi le ali, le ali, le ali che ti escono dalla schiena e le polveri sottili dei nostri cuori neri.
-I nostri corpi celesti, Le luci della centrale elettrica
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prigarin · 1 year
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sono4ri · 14 days
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Jung sostiene che quando si è giovani somigliamo a corpi celesti in continua espansione; tendiamo a conquistare il mondo che piace, dopo che l’abbiamo esplorato o mentre conduciamo la nostra avventura. La vecchiaia, infine, porta alla riflessione. Per antonomasia, quella è l’età della vita in cui si medita, ci si fanno molte domande.
Ora, preciso che ho invertito le cose io?!?
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elperegrinodedios · 3 months
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Big Bang e Darwin: menzogne!!!
Moltissimi anni fa, Sir Isaac Newton, si fece costruire un modello in miniatura del nostro sistema solare. Al centro vi pose una grande sfera dorata che rappresentava il sole intorno alla quale giravano altre sfere più piccole che rappresentavano Mercurio, Venere, la Terra, Marte e tutti gli altri pianeti, fissate con dei bastoncini di diverse misure mosse con una sincronizzazione perfetta da altri ingranaggi composti da cinte e rotelle. Un giorno passò a trovarlo un suo amico che non credeva che il mondo fosse stato creato cosi come narra la Bibbia. Colpito dal modello e dall'esattezza di tutte le rotazioni di tali corpi celesti, esclamò: "Newton che opera stupenda!! Chi l'ha fatta?"
Senza alzare gli occhi, Newton rispose: "Nessuno".
Nessuno? Ripetè stupito l'amico.
"Proprio cosi. Tutti questi ingranaggi, queste cinghie e queste rotelle si sono messe insieme da sole e, meraviglia delle meraviglie, hanno cominciato a far ruotare tutte le sfere secondo le determinate orbite con una sincronizzazione perfetta".
Il non credente capì quello che Newton voleva dirgli. Era sciocco pensare che quel modello si fosse messo insieme da solo. Allo stesso modo, era ancora più assurdo accettare la teoria secondo la quale la terra e l'universo si fossero formati per caso.
#eloavevacostruitounuomoenonunascimmia
lan ✍️
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apropositodime · 1 year
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Rappresentare i corpi celesti con un fiore.
Queste sono le cose che amo❤️
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"Per un po' pensai di far rientrare tutto. Lì fuori c'era una tempesta a cui non ero pronto. Con uno sforzo titanico avrei richiuso l'oblò che avevo spalancato sul mondo, esposto a meteoriti e corpi celesti. Immaginavo il suono sordo che avrebbe fatto, il clangore metallico di una complicata quanto decisiva serratura."
Il primo che passa - Gianluca Nativo
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levysoft · 27 days
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[…] 
Il problema dei tre corpi
Il problema dei tre corpi consiste proprio nella difficoltà di prevedere con accuratezza il modo in cui si muovono tre corpi celesti e l’evoluzione del sistema che costituiscono. È una questione che appassiona da secoli matematici, astronomi e astrofisici e che a differenza di quanto si immagina non è sempre irrisolvibile. Approfondendola, negli anni è stato possibile capire meglio come funzionano le orbite dei corpi celesti e soprattutto capire come sfruttarle, per esempio per gestire missioni spaziali interplanetarie con sonde realizzate per esplorare il nostro sistema solare.
Come impariamo a scuola, il Sole è di gran lunga l’oggetto più massiccio nel nostro sistema solare e visto che la capacità di attrarre altri corpi (interazione gravitazionale, nel senso della fisica classica, o più semplicemente quella che chiamiamo “forza di gravità”) dipende fortemente dalla massa, il Sole riesce a tenersi stretti (in termini cosmici) i pianeti e a farli orbitare intorno a sé. Anche i pianeti producono interazioni gravitazionali tra loro, ma queste sono tutto sommato trascurabili perché la loro massa è incomparabile con quella del Sole (la massa di quest’ultimo è per esempio più di 330mila volte quella della Terra).
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Alla fine del Seicento, il matematico e fisico inglese Isaac Newton formalizzò le equazioni sul moto e la gravità dei corpi celesti, in modo da poter calcolare in linea di principio il punto in cui si troverà un corpo che orbita intorno a un altro in un dato momento conoscendo la posizione di partenza, la velocità e poche altre variabili. Le leggi del moto di Newton si basavano sul lavoro e sugli studi svolti in precedenza da altri importanti scienziati come l’astronomo tedesco Keplero, che aveva formulato le leggi che regolano i movimenti dei pianeti.
Utilizzando le leggi e le equazioni di Newton si possono calcolare esattamente le orbite descritte da due corpi legati da un’interazione gravitazionale. Le forme di queste orbite possono essere un cerchio, un’ellissi, una parabola e qualsiasi altra sezione conica (le forme che si possono ottenere affettando un cono). La Terra, per esempio, descrive un’orbita ellittica intorno al Sole.
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Le leggi di Newton forniscono soluzioni semplici quando si prende in considerazione uno scenario in cui ci sono solamente due corpi celesti che interagiscono tra loro in tutto l’Universo: un “sistema a due corpi”. Appena si prova ad aggiungere un terzo corpo, le cose si complicano enormemente con le orbite che diventano irregolari e spesso imprevedibili nel lungo periodo. In questo caso conoscere la posizione di partenza dei corpi e la loro velocità non è più sufficiente per fare previsioni accurate perché diventa tutto caotico, e quasi sempre dopo un certo periodo di tempo uno dei tre corpi viene espulso dal sistema.
A dirla tutta qualsiasi sistema con più di due corpi è problematico e per questo si parla in generale di “problema degli n-corpi”, dove “n” indica appunto un numero qualsiasi. È una questione che ha appassionato e tenuto occupati tantissimi matematici, fisici e astronomi dai tempi di Newton, quando ci si iniziò a chiedere come prevedere le orbite di corpi celesti in sistemi più complessi. Non era solamente una questione teorica: la previsione dei movimenti della Luna e dei pianeti era per esempio essenziale per la navigazione in mare e in tempi più recenti lo è diventata per organizzare le missioni spaziali.
Fu evidente piuttosto in fretta che almeno per il nostro vicinato cosmico il problema degli n-corpi non fosse insormontabile, a patto di accontentarsi di un certo grado di approssimazione. Un sistema con più corpi celesti sufficientemente distanti tra loro può essere infatti immaginato come una serie di sistemi a due corpi. Nel caso del sistema solare questo lavoro è facilitato dalla presenza di un’unica stella, il Sole, che come abbiamo visto ha una forte influenza su tutto il resto per via della sua enorme massa. Si possono quindi considerare con approssimazione sistemi di due corpi che comprendono sempre il Sole e uno degli altri pianeti, trascurando tutto il resto.
In questo modo si ottiene un sistema solare in cui ogni pianeta compie un’orbita ellittica intorno al Sole come previsto dalle leggi di Keplero. È un’approssimazione più che accettabile per l’orizzonte temporale delle nostre esistenze e tutto sommato dell’intero genere umano, considerato che gli eventuali cambiamenti delle orbite dovuti a minime interazioni gravitazionali diventano apprezzabili in milioni se non miliardi di anni.
Queste soluzioni non perfette rientrano nel cosiddetto “problema dei tre corpi ristretto”, dove si accetta di avere la migliore approssimazione possibile del moto dei corpi celesti. Nel caso del sistema solare lo si fa assumendo per esempio che abbiano una massa trascurabile rispetto al Sole e anche rispetto a Giove, il pianeta più grande nella famiglia degli otto pianeti propriamente detti compresa ovviamente la Terra.
Per chi ne studia le orbite, il nostro sistema solare offre inoltre il vantaggio di avere una sola stella, a differenza di molti altri sistemi dove si contano un paio di stelle (“sistemi binari”). I soli di questi ultimi formano solitamente orbite stabili intorno a un determinato punto che corrisponde al loro centro di massa. I pianeti dei sistemi binari hanno solitamente orbite stabili a loro volta, per distanza e minore massa rispetto alle stelle, e si possono quindi prevedere con una buona approssimazione i loro movimenti nel tempo.
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Ci sono comunque metodi per lavorare sul problema dei tre corpi e ottenere risultati il più possibile aderenti alla realtà. Una porzione molto piccola di traiettoria può essere calcolata con precisione, di conseguenza se si scompone l’intero problema in piccole sezioni si possono calcolare i movimenti di tutti i corpi nel sistema in un breve intervallo di tempo e aggiornarli man mano che si calcolano le sezioni successive (in termini matematici si dice che si effettuano integrazioni numeriche per risolvere equazioni differenziali).
Applicando questa tecnica si ottiene una simulazione di n-corpi, cioè una simulazione per prevedere i movimenti di un certo numero di pianeti in un futuro anche molto lontano. Le simulazioni possono essere utilizzate per provare a prevedere la formazione o l’evoluzione di intere galassie, cioè di un grande insieme di sistemi solari, stelle, polveri e gas interstellari. Oggi questi calcoli vengono effettuati con computer molto potenti, mentre un tempo dovevano essere effettuati a mano con molta pazienza e il rischio di fare qualche errore in più.
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Approssimazione delle traiettorie di tre corpi identici, il cui centro di massa rimane fisso (Wikimedia)
Diversi matematici e astronomi si confrontarono con il problema dei tre corpi per trovare casi specifici in cui fosse possibile una soluzione del tutto funzionante e senza approssimazioni (cioè una soluzione analitica). Il matematico svizzero Eulero nel diciottesimo secolo trovò una serie di soluzioni per tre ipotetici corpi celesti che rimangono sempre allineati lungo una retta immaginaria che attraversa il loro centro di massa. L’italiano Joseph-Louis Lagrange trovò una soluzione ancora più elegante al problema dei tre corpi, calcolando i punti nello spazio nei quali due corpi con massa molto grande permettono a un terzo corpo (con una massa molto inferiore) di mantenere una posizione stabile relativamente agli altri due. Questi punti oggi sono proprio noti come “punti di Lagrange” e sono essenziali per collocare nello Spazio a grande distanza dalla Terra sonde e telescopi per scopi di ricerca.
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I punti di Lagrange (NASA)
L’avvento dei computer e la possibilità di avere sistemi di calcolo sempre più potenti hanno offerto negli ultimi anni nuove opportunità per affrontare il problema degli n-corpi. Nel 2009, un gruppo di ricerca effettuò una simulazioneche fece discutere tra gli esperti e appassionati di orbite: raccolse quante più informazioni possibili sul nostro sistema solare e provò a prevedere che cosa sarebbe potuto accadere a ogni pianeta che lo costituisce nei prossimi 5 miliardi di anni.
Il gruppo di ricerca effettuò più di 2mila simulazioni partendo sempre dalle stesse identiche condizioni tranne una: la distanza tra il Sole e Mercurio, il pianeta più vicino alla nostra stella. In ogni simulazione la distanza veniva modifica di pochi millimetri per vedere se nel lunghissimo periodo questa differenza potesse avere qualche conseguenza per il resto dei pianeti (tra il Sole e Mercurio ci sono in media 58 milioni di chilometri). Nell’1 per cento delle simulazioni l’orbita di Mercurio nel tempo cambiava al punto da poter far collidere il pianeta con il Sole o con il suo altro vicino più prossimo: il pianeta Venere. In una simulazione la modifica iniziale dell’orbita di Mercurio era invece sufficiente per destabilizzare l’intero sistema solare interno, che oltre a Mercurio e Venere comprende la Terra, Luna, Marte e i suoi due satelliti.
La ricerca è un buon esempio delle difficoltà poste dal problema degli n-corpi. Il sistema in sé non è infatti completamente casuale: se in più simulazioni si parte sempre dalle stesse condizioni di partenza si ottiene sempre il medesimo risultato, ma se si modifica una variabile anche solo di un valore minuscolo nel lungo periodo il risultato cambia: è la definizione di sistema caotico. La quantità di variabili è tale da complicare i calcoli al punto da rendere impossibile avere una soluzione generale al problema, che si applichi a tutti i casi possibili.
Come abbiamo visto il problema può essere in qualche modo governato, ma non è comunque una questione da poco e dove si incontrano limiti di questo tipo subentrano spesso le considerazioni filosofiche. Ma del resto, per dirla come scrive Liu Cixin nel suo romanzo: «Dovrebbe essere la filosofia a guidare gli esperimenti, o dovrebbero essere gli esperimenti a guidare la filosofia?».
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anocturnalanimal · 10 months
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«Sì,» disse «ora ci provo. Naturalmente in termini legali non ho nessun diritto di esigere qualcosa da te. Ma esiste anche una legge diversa. Forse non te ne sei mai accorta, ma è giunto il momento che tu sappia che oltre alla legge della virtù ne esiste anche un'altra, ugualmente potente, ugualmente valida... come posso dire?... Cominci a intuire qualcosa? In genere la gente non riesce a tollerare questa consapevolezza. Devi sapere che le persone non sono legate tra loro soltanto dalle parole, dai giuramenti e dalle promesse, così come non sono i sentimenti o le simpatie a stabilire quali siano i rapporti più autentici. Esiste qualcosa di diverso, una legge più dura e rigorosa che impone a questa o a quella persona di sentirsi intimamente legata a un'altra... Come due complici. È stata questa legge a determinare il mio legame con te. Io sapevo della sua esistenza. Anche vent'anni fa. Quando ti ho conosciuta, ho capito immediatamente di cosa si trattava. Non ha senso che mi metta a recitare la parte del modesto: sono convinto, Eszter, che nonostante tutto tra noi due sia io ad avere il carattere più forte. Beninteso, questo carattere non è lo stesso di cui parlano i trattati di etica. Eppure io, l'uomo di poca fede, il traditore, il fuggiasco, sono quello che è riuscito a rimanere intimamente fedele, con tutte le sue forze, a quella legge diversa di cui non c'è traccia nei libri, anche se è la più autentica. È una legge crudele... Ascolta. La legge del mondo esige che ciò che è iniziato una volta debba essere condotto a termine. Nulla arriva mai in tempo, la vita non ci dà mai qualcosa nel momento in cui siamo preparati a riceverlo. Soffriamo a lungo a causa di questo disordine, di questi ritardi. Siamo convinti che qualcuno si prenda gioco di noi. Ma un bel giorno ci rendiamo conto che tutto era preordinato secondo un meccanismo perfetto... Due persone non possono incontrarsi neanche un giorno prima di quando saranno mature per il loro incontro... Mature, ma non secondo le loro inclinazioni o preferenze, bensì nell'intimo, secondo i dettami di una specie di legge astronomica inoppugnabile, così come si incontrano i corpi celesti nell'immensità dello spazio e del tempo, con precisione matematica, nello stesso attimo, che è il loro attimo nella successione infinita dei secoli e delle distese spaziali. Io non credo negli incontri fortuiti.
—  Sándor Márai, libro L'eredità di Eszter
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donaruz · 24 days
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ECCO ALCUNE CURIOSITÀ SUL DENTE DI LEONE"Il dente di leone è l'unico fiore che rappresenta i 3 corpi celesti del sole, della luna e delle stelle. ☀️ 🟡 ⭐️ Il fiore giallo assomiglia al sole, la palla del soffione assomiglia alla luna e i semi dispersi assomigliano alle stelle."
• "Il fiore del dente di leone si apre per salutare il mattino e si chiude la sera per andare a dormire. 😴"
• "Ogni parte del dente di leone è utile: radice, foglie e fiore. Può essere usato come cibo, medicina e tintura per colorare."
• "Fino al 1800, le persone eliminavano l'erba dai loro prati per fare spazio al dente di leone e ad altre erbe utili, come la malva e la camomilla."
• "Il nome dente di leone deriva dalla parola francese 'dent de lion', che significa 'dente di leone', riferendosi alle foglie con denti grossi. 🦁"
• "I denti di leone hanno una delle stagioni fiorite più lunghe tra tutte le piante."
• "I semi del dente di leone vengono spesso trasportati via dal vento e viaggiano come piccoli paracaduti. Spesso i semi vengono trasportati fino a 5 miglia dalla loro origine!"
• "Animali come uccelli, insetti e farfalle consumano il nettare o i semi del dente di leone. 🐦 🐛 🦋 🐝"
• "I fiori del dente di leone non hanno bisogno di essere impollinati per formare i semi."
• "Il dente di leone può essere utilizzato nella produzione di vino e birra tramite la sua radice. La radice del dente di leone può essere usata come sostituto del caffè. 🍷 🍺"
• "I denti di leone hanno una lunga storia. Erano ben conosciuti dagli antichi egizi, greci e romani e sono stati usati nella medicina tradizionale cinese per oltre mille anni."
• "Il dente di leone è usato nella medicina popolare per trattare infezioni e disturbi del fegato. Il tè fatto di dente di leone agisce come diuretico."
• "Se falci il dente di leone, per farti dispetto crescono steli più corti."
• "I denti di leone sono molto probabilmente le piante di maggior successo che esistono, padroni della sopravvivenza in tutto il mondo. 💪"
(Testo sistemato da Monya )
Crediti al suo autore
🌿 Pietre: Bosco e Magia
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gregor-samsung · 2 years
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“ Il 25 settembre 1926, ‘Ankabuta detta Canna di bambù stava facendo legna nel deserto quando, senza preavviso, le iniziarono le doglie. In quel preciso momento, mentre lei dava alla luce la sua bambina e con un coltello arrugginito tagliava il cordone ombelicale che le univa, alcuni uomini riuniti a Ginevra firmavano la convenzione che aboliva la schiavitù e dichiarava reato la tratta di esseri umani. Quel giorno, ‘Ankabuta compiva quindici anni e di certo non sapeva niente di quel trattato, così come ignorava bellamente che esisteva una città chiamata Ginevra. ‘Ankabuta strappò in due il velo impolverato che le copriva la testa, avvolse la bambina in una delle metà, si risistemò l’altra sulle spalle e tornò ad ‘Awafi scalza e a capo scoperto. Quando arrivò a casa di Shaykh Sa‘id – che con quella nascita guadagnava una schiava in più – le altre donne l’aiutarono a entrare e a sdraiarsi su una stuoia. Una di loro strofinò un dattero sulle labbra della neonata. Poi gliela posarono accanto e ‘Ankabuta, vedendo quel corpicino grinzoso avvolto nel suo velo, scoppiò in lacrime. Era l’unico che non si era ancora strappato impigliandosi in qualche ramo. Non l’aveva tinto con l’indaco scuro per farlo diventare blu come l’altro che aveva e che ormai era tutto sbrindellato, però la trama teneva ancora bene e, a parte la polvere che scuriva il bianco, poteva passare per nuovo. Ed ecco, adesso era rovinato. Una settimana dopo, lo shaykh annunciò che la bambina appena nata si sarebbe chiamata Zarifa. Disse, però, che non avrebbe sacrificato nemmeno un animale per lei perché quell’anno, purtroppo, la raccolta dei datteri era andata male. Sedici anni dopo l’avrebbe venduta al mercante Sulayman, che avrebbe fatto di lei la sua schiava, poi la sua concubina e, infine, l’unica donna che fosse mai stata vicina al suo cuore. Lui, il mercante Sulayman, sarebbe stato l’unico uomo che Zarifa avrebbe amato e rispettato fino alla fine dei suoi giorni. In lui avrebbe visto per sempre la persona che l’aveva liberata dalle angherie dei figli di Shaykh Sa‘id, l’amante che le aveva insegnato i piaceri del corpo, l’uomo che le aveva insegnato il sottile gioco della crudeltà e della gelosia. Nonché il vecchio che era tornato da lei per morire tra le sue braccia. “
Jokha Alharthi, Corpi celesti, traduzione dall'arabo di Giacomo Longhi, Bompiani (collana Narratori Stranieri), 2022¹; pp. 147-148.
[Edizione originale: سيدات القمر (Sayyidat el-Qamar; Le signore della luna), editore Dār al-Ādāb, Beirut, Libano, 2010]
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smokingago · 2 years
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11 settembre: congiunzione Luna-Giove
L'11 settembre, alle ore 15:11 GMT, la Luna transiterà a 1°48' da Giove. Al momento della congiunzione, entrambi i corpi celesti si troveranno nella costellazione dei Pesci. L'evento si verificherà il giorno successivo a quello della Luna piena, quando il disco lunare illuminato al 96% sarà il punto più luminoso del cielo notturno. Con un telescopio potrai osservare al meglio i crateri lunari. Per ammirare la congiunzione, utilizza un binocolo oppure osservala a occhio nudo: Giove brillerà con una magnitudine di -2,9 e sarà sufficientemente luminoso per essere individuabile anche senza l'ausilio di dispositivi ottici.
#luna #moon #giove #jupiter
#night #photography
#fotomie
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grox · 1 year
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lunamagicablu · 1 year
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Mentre dormiamo
Lasciamo andare la fisicità
Per sperimentare la nostra vera forma
Di Spirito, illimitato e libero.
Possiamo andare ovunque
Senza limiti di tempo e di spazio
Esplorando il nostro magnifico Universo
O le nostre vite passate che possiamo ripercorrere.
Mentre dormiamo
Il concetto di tempo scompare
Perde tutti i suoi confini
Solo al fisico aderisce.
Dopo aver chiuso gli occhi per dormire
Sembra che siano passati solo pochi minuti
Quando molte ore dopo ci svegliamo
E ci adattiamo ai tempi dell'apparente menzogna
Mentre dormiamo
La porta è spalancata
Per attraversare e apprezzare
Il mondo dall'altra parte,
Il nostro Spirito lascia il nostro corpo
Riposare in pace nel nostro letto
Siamo legati da un cordone d'argento
Si rompe solo quando siamo morti.
Mentre dormiamo
Il nostro vero sé guida la strada
Ritroviamo la nostra prospettiva pura
E assimiliamo la giornata attuale
Anche se molte cose accadono.
Ricordare capita solo a pochi
Ma solo perché abbiamo dimenticato
Non significa che non sia vero.
Mentre stanno dormendo
Coloro che si avvicinano alla fine della loro vita
Stanno facendo i preparativi
Per comprendere più facilmente
L'abbandono di questo mondo
E passare a cose migliori.
È più probabile che ricordino
I messaggi che il "dormire" porta.
Mentre dormiamo
Possiamo visitare coloro che amiamo
Qui, o quelli defunti
Transizione al Sopra
A volte possiamo ricordare
Un "sogno" di coloro che sono morti
Il nostro amore ci unisce per sempre
L'incontro facilita le lacrime che abbiamo pianto.
Mentre dormiamo
Alcuni danno assistenza in molti modi
Aiutare gli altri a fare la loro transizione
Alla fine dei loro giorni
O stare con qualcuno che è giù
Che ha bisogno di un sorriso edificante, tutto qui.
Siamo tutti collegati insieme
Per sostenerci a vicenda per sempre.
Mentre stanno dormendo
I bambini si crogiolano nella spiritualità
Nuovo alle restrizioni fisiche
Le loro anime necessitano di essere libere,
Crescere così velocemente richiede sonno
Mentre le loro menti e i loro corpi cambiano
Nel corso degli anni il tempo fa le sue meraviglie
E i modelli di sonno si riorganizzano.
Mentre dormiamo
Le cellule del nostro corpo si adattano tutte
Non ostacolate da pensieri limitanti
Ecco perché dormire è un bisogno
I nostri corpi possono guarire miracolosamente
E il sonno gioca un ruolo cruciale
Nel recupero da malattie o ferite
Dalla mente, al corpo e al cuore emozionale.
Mentre dormiamo
Ci colleghiamo al nostro Sé Superiore
Che può cogliere l'occasione
Per valutare la nostra abbondante ricchezza
Nei molteplici aspetti della vita.
Il nostro obiettivo è fare costantemente del nostro meglio
Il nostro Sé Superiore conosce il piano
Illuminandoci quando siamo a riposo.
Mentre dormiamo
Le nostre Guide sono sempre lì
Per sostenere e dare assistenza
Perché a loro importa davvero
Hanno scelto di stare con noi
Per la nostra vita qui su questa Terra
Dandoci sempre una guida amorevole
Prima e dopo la nostra nascita.
Mentre dormiamo
Gli angeli celesti si radunano intorno,
Puri Esseri Divini di Luce
A noi mortali sono legati
Donandoci amore incondizionato costante
Aiutandoci a raggiungere i nostri obiettivi
Così, mentre dormiamo
Gli angeli hanno conversazioni con le nostre anime
Trina Graves (febbraio 2017)
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While we sleep
We let go of the physical
To experience our true form
Of Spirit, unlimited and free.
We can go anywhere
Without limits of time and space
Exploring our magnificent Universe
Or our past lives that we can retrace.
While we sleep
The concept of time disappears
It loses all its boundaries
It only adheres to the physical.
After I close my eyes to sleep
It feels like it's only been a few minutes
When many hours later we wake up
And we adapt to times of apparent falsehood
While we sleep
The door is wide open
To cross and appreciate
The world on the other side,
Our Spirit leaves our body
Rest in peace in our bed
We are bound by a silver cord
It only breaks when we're dead.
While we sleep
Our true self leads the way
Let's find our pure perspective
And let's assimilate the current day
Although many things happen.
Remembering happens only to a few
But only because we forgot
It doesn't mean it's not true.
While they are sleeping
Those who are nearing the end of their lives
They are making preparations
To understand more easily
The abandonment of this world
And move on to better things.
They are more likely to remember
The messages that "sleeping" brings.
While we sleep
We can visit those we love
Here, or the deceased ones
Transition to Above
Sometimes we can remember
A "dream" of those who have died
Our love unites us forever
The meeting eases the tears we have cried.
While we sleep
Some assist in many ways
Helping others make their transition
At the end of their days
Or be with someone who is down
Who needs an uplifting smile, that's all.
We are all connected together
To support each other forever.
While they are sleeping
Children bask in spirituality
New to physical restrictions
Their souls need to be free,
Growing up that fast requires sleep
As their minds and bodies change
Over the years the weather works its wonders
And sleep patterns rearrange themselves.
While we sleep
The cells of our body all adapt
Unhampered by limiting thoughts
That's why sleep is a need
Our bodies can heal miraculously
And sleep plays a crucial role
In recovery from illness or injury
From the mind, to the body and to the emotional heart.
While we sleep
We connect to our Higher Self
Who can seize the opportunity
To evaluate our abundant wealth
In many aspects of life.
Our goal is to constantly do our best
Our Higher Self knows the plan
Illuminating us when we are at rest.
While we sleep
Our Guides are always there
To support and assist
Because they really care
They chose to stay with us
For our life here on this Earth
Always giving us loving guidance
Before and after our birth.
While we sleep
Heavenly angels gather around,
Pure Divine Beings of Light
They are related to us mortals
Giving us constant unconditional love
Helping us achieve our goals
So while we sleep
Angels have conversations with our souls
Trina Graves (February 2017)
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susieporta · 1 year
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⭕ IL SIMBOLO DEL CERCHIO
Il cerchio è un simbolo di completezza e perfezione. È il contenitore, l'ambiente sicuro: il recipiente in alchimia, il temenos nella religione greca, il luogo dove può avvenire la guarigione, il luogo del potenziale.
Con qualche tocco sicuro del suo pennello, il maestro Zen giapponese del XVIII secolo, Torei, crea un cerchio vorticoso e carico di energia (tajitu, vedi in foto giù).
Da un lato, il cerchio rappresenta la totalità dell'universo, dall'altro il suo ultimo vuoto. Allo stesso tempo un buco e un tutto, il cerchio è il Nulla che contiene la potenziale esistenza del Tutto.
Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha rappresentato il sole e la luna come cerchi, e in vari modi ha reso omaggio a questi corpi celesti. Inoltre, i movimenti di questi e di altri corpi pesanti erano percepiti come circolari, mentre in realtà il loro schema è ellittico.
Il senso del tempo dell'uomo - e della sua stessa mortalità e dell'eternità - derivava dalla riflessione sui movimenti e sulle alterazioni di queste sfere di luce pellegrine.
Fin dal 5000 a.C., le culture neolitiche dell'Europa occidentale hanno speso una quantità prodigiosa di lavoro per costruire giganteschi monumenti funebri circolari. Il più famoso di questi è, naturalmente, Stonehenge, che fu costruito su un tumulo circolare artificiale di quasi 100 metri di diametro. Ossa umane cremate sono state trovate in molti dei fori che formavano due cerchi concentrici all'interno del tumulo alto due metri.
Per i morti, quindi, il cerchio era visto come un anello magicamente protettivo, forse a garanzia di una vita ultraterrena.
Le prime abitazioni in molti luoghi - siano esse costruite in pietra, legno, fango, pelli o canne - erano circolari. Alcuni dei più grandi templi e chiese del mondo sono circolari o, come il Pantheon o San Pietro a Roma, sormontati da una cupola circolare che rappresenta il cielo.
Il dio indiano Brahma, così come il Buddha storico, è tradizionalmente raffigurato seduto in meditazione su un loto circolare, e il cerchio forma il centro dei mandala disegnati dai monaci tibetani per la meditazione.
Il mandala, che unisce il quadrato e il cerchio, simboleggia l'interezza - o, in termini psicologici, la totalità della psiche in tutti i suoi aspetti, compreso il rapporto tra l'uomo e l'intera natura. (C.G.Jung - L'uomo e i suoi simboli)
Il cerchio è sempre stato un segno femminile - i focolari e le case erano caratteristici delle prime culture matriarcali - ed evoca anche l'uguaglianza. I cavalieri della Tavola Rotonda di Re Artù "erano seduti in cerchio per eliminare il senso della gerarchia tra le loro fratellanze". (Il Dizionario dei simboli e degli oggetti sacri della donna)
📚 BIBLIOGRAFIA:
- L'uomo e i suoi simboli, di Carl G. Jung e altri, Doubleday, Garden City, 1964
- The Woman's Dictionary of Symbols & Sacred Objects, di Barbara G. Walker, Harper, San Francisco, 1988
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muccamuffa · 10 months
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Pleiadi
Sotto i cieli d’estate
mi indicavi a parole
l’orsa maggiore, le efelidi mute.
Ridevamo dei dattili,
chiamavi Cassiopea la tua monstera.#
Guardo con la tua voce l’infinito
adesso e non mi oriento
tra corpi umani e celesti:
senza le tue risate
io non mi so ascoltare,
sono un muto strumento
senza corde né diapason.
Guardo le piante e non mi capisco.
Al nostro ultimo incontro
piangevi lacrime
di due persone. Io frugavo
un ostentato sorriso nell’inutile
ossimoro del mio mite dolore.
Non ho saputo erodere
i macigni dei millenni.
Non dirmi addio – volevo
dirti – se io non riesco.
Sappiamo: il ricordo
ricama le armonie; e la pupilla
lo spazio sperso. Insieme
ormai eravamo un suono sordo
ed un silenzio
meno tragico di questo.
Morire è necessario,
rinascere sembra ingiusto.
L’ustione lascia pleiadi sulla pelle.
Salvatore Spampinato
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