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#dogmi della società
princessofmistake · 2 years
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Sì, dissi. Mi sento uno schifo quando mi ricordo che le sto mentendo. Ma il più delle volte mi sento da Dio. Non solo per la storia di Nathan ma per entrambe le cose. Perché li ho tutti e due, Nathan e Romi. Mi sento così libera. Come se potessi andare ovunque voglia, fare tutto ciò che voglio. Avere tutto ciò che mi serve.[...]
Non era vero che il più delle volte mi sentivo da Dio, come avevo detto a Fatima. Alternavo abbattimento ed euforia alla velocità della luce. Se non potevo vivere in una condizione di estasi, potevo almeno farlo in preda a quella frenesia, in cui ero autorizzata a sentirmi in estasi solo nei giorni migliori. A farmi stare da Dio, invece, era che la mia vita fosse diventata inaspettatamente grandissima. Continuavo ad abitare in piccole stanze buie, ma non ero più vincolata da vecchi parametri. Cambiavo set e scenografie senza scendere a compromessi. C’era tempo per Romi, tempo per Nathan, tempo per Olivia, tempo per lavorare e giocare. Quando qualcuno mi chiedeva come stavo non dicevo più la verità; mi crogiolavo nella consapevolezza che la verità sulla mia vita fosse al sicuro, protetta dalla corruzione dell’osceno interesse degli altri o dalle loro ansie morali.
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zabahronz · 1 month
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Non mettere le mani in tasca
Gli studi universitari mi hanno portata lontana da questo blog, ma dopo i recenti avvenimenti non posso restare zitta. Lo scrittore Antonio Scurati sarebbe stato ospite della trasmissione di Serena Bortone, CheSarà, e avrebbe letto un monologo sul 25 Aprile e sul delitto Matteotti. Il tutto è stato bloccato all'ultimo dal nostro Governo, giustificandosi prima con una motivazione di natura economica e in seguito con un per "questioni editoriali". La Bortone ha di conseguenza deciso di leggere il suddetto discorso in diretta, procurandosi una diffida e la chiusura del programma.
Dopo aver appreso la vicenda, sarà perché ormai sono sommersa dallo studio o per una semplice associazione mentale, mi vengono in mente le parole di un filosofo austriaco, Karl Popper, sulla questione della democrazia e della libertà di parola.
Non voglio farvi una lezione di filosofia politica in questo post, vi basti solo sapere che secondo Popper esistono due tipi di società, una aperta e una chiusa. La società chiusa è governata da dogmi indiscutibili che portano alla piena sottomissione gli individui, mentre la società aperta ammette l'esistenza del dialogo e della libera discussione critica. Nella società aperta la libertà di pensiero è un valore radicale, perché senza di essa la nostra democrazia non potrebbe essere in grado di evolversi ed adattarsi alle nostre esigenze. E allora io mi chiedo, non siamo forse una società aperta? o forse lo eravamo, o forse ci siamo illusi di esserlo. Ora più che mai ho l'impressione che non possiamo considerarci tale.
Presidente, io comprendo quanto per Lei sia necessario il consenso delle masse, quanto possa essere potente l'uso dei mass media per poterlo ottenere. Non è la prima che utilizzerà questo mezzo per i suoi scopi e sono certa che non sarà l'ultima. Ma le voglio solo dire questo: la censura non è mai la risposta. Ciò che ha commesso è un fatto gravissimo che conferma il suo valore come personaggio politico e soprattutto il suo valore umano.
Mi rifiuto categoricamente di sentirmi rappresentata da Lei.
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abr · 2 months
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Presidente di molti, ma non di tutti. (...) L’interventismo del capo dello Stato su alcune questioni sensibili della politica è sospetto. (...) è nostra opinione che il capo dello Stato sia andato un’ottava di troppo sopra le righe dello spartito istituzionale nel rendere pubbliche le sue iniziative sugli scontri della Polizia con gli studenti a Pisa e sulla telefonata (...) con il padre di Ilaria Salis, l’estremista di sinistra detenuta in Ungheria.
Per la cronaca, riguardo alla Salis, (...) la donna è accusata di lesioni aggravate ai danni di due militanti dell’estrema destra causate nel corso di un’aggressione compiuta a Budapest l’11 febbraio 2023 e organizzata nell’ambito di un’associazione a delinquere tedesca denominata Hammerband (la banda del martello).
Ciò fa di Mattarella l’uomo di parte che non abbiamo mai dubitato fosse. (...) In una società libera il pensiero critico gode di piena cittadinanza: come si può tollerare la presenza di dogmi laici che sanciscono l’infallibilità del capo dello Stato? Il suo interventismo suona come un annuncio di costituzione del Quirinale ad alter ego – per i compagni si tratta di alterità culturale assoluta – rispetto all’operato del Governo e dei suoi componenti. (...)
Non importa ciò che pensiamo noi, vale che lo pensi un’entusiasta sinistra. Ieri su l’Unità è comparso un articolo (...) dal titolo emblematico che spiega bene l’euforia dei progressisti: “Mattarella c’è: difende il Paese dall’estrema destra”. E quale sarebbe l’estrema destra? Quella democraticamente votata da una parte cospicua di italiani? Quindi, non ci siamo sbagliati, questo presidente sarà pure per molti, ma non è per tutti. Eppure, non abbiamo contezza di un articolo o di un comma della Costituzione che assegni al capo dello Stato la difesa del Paese da quelli che votano a destra. 
via https://opinione.it/editoriali/2024/04/04/cristofaro-sola-sergio-mattarella-salis-forti-governo-meloni-orban/
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crazy-so-na-sega · 3 days
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Quali saranno gli eretici del prossimo secolo?
Coloro che rifiutano i dogmi della modernità, i valori della decadenza: l'eguaglianza, la democrazia [...] Coloro che negano la "società" multirazziale e affermano la resistenza etnica della propria comunità tradizionale.
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IlLadrodiMele
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Gianfranco Peroncini
SINISTRA SUL CAVIALE DEL TRAMONTO
Contro l’anglobalizzazione, alla cerca di un nuovo paradigma per il terzo millennio
Come uscire dalle paludi della politica contemporanea? S’impone un decisivo salto di qualità – anzitutto culturale – dal riflesso virtuale alla riflessione che si fa azione: ricostruire una patria, senza retorica e senza indulgenze; riedificare lo Stato dalle fondamenta, restituendogli una forza interiore.  
 
Per invertire l’onda di marea del nuovo millennio – alimentata da un meccanismo globale che ha annegato le sovranità e omologato le coscienze – occorre un nuovo paradigma: nutrire e sviluppare uno spirito pubblico; ripristinare l’interesse generale; rifondare solidamente l’autorità dei governanti, la giustizia nei tribunali, la coscienza dei funzionari, l’equità sociale.
Lo scivolamento della sinistra sul (ca)viale del tramonto – in ordine con la fluidità liberista di una “società aperta” cosmopolita e sradicante – impone il superamento dei vecchi schemi: riaffermare un comune e assertivo anticapitalismo di rottura, per impedire che i dogmi del mercato continuino à insulter l’avenir.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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Un mondo di donne, ma non ancora 'per le donne'.
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Una donna può essere Felice e crearsi un'indipendenza economica solo in quelle società dove il patriarcato non esiste e la parità di genere è Valore riconosciuto di Diritto e di fatto; una società, cioè dove le donne non sono strumenti (uteri e badanti) di una nazione, ma Persone che si autodeterminano.
È fondamentale rispettare L'UGUAGLIANZA e la DIGNITA' di tutte le Persone, indipendentemente dal loro genere e orientamento sessuale. La misogina, il maschilismo, vanno contro i principi di uguaglianza e di rispetto dei Diritti Umani, e non possono essere giustificati come semplici 'opinioni' o dogmi religiosi.
Il peggior comportamento da tenere davanti a condotte misogine sta nel giustificarle, considerandole ordinarie; essere discriminati, direttamente o indirettamente, subire molestie per questioni che non ledono alcuno è un Reato contro la Dignità d’una Persona.
L’Etica non sostiene che i comportamenti privati, il 'ruolo', la serie di comportamenti (moralità) che dovrebbe avere una donna pubblicamente debbano essere monitorati da sciamani e creduloni di sette religiose. Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria ‘fede’, anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo ‘credo’. Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno Dritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica.
È Etico aderire a iniziative che portano a riconoscere Diritti Civili e Sociali per tutti: una Qualità della Vita ottimale; ogni cittadino dovrebbe battersi per questo, conscio del fatto che essere Felici non è immorale, non è ‘peccato’, ma solo salutare.
È un diritto non essere perseguitati poiché donne: è necessaria una norma che vieti, a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia della misoginia, del maschilismo, poiché è la causa educativa principale di tanta, diffusa, misoginia in Italia: della discriminazione di genere, delle molestie e violenze perpetuate contro le donne, nonché dei numerosi femminicidi ancora compiuti.
E' necessario punire severamente qualsiasi condotta misogina, maschilista, patriarcale - a prescindere da chi la compia: che siano padre, madre, fratello, sorella, compagno, marito, amico, datore di lavoro, vicino di casa, sindaco, politico, sciamano d'una setta religiosa... la loro identità e ruoli non contano e non giustificano in alcun modo la loro Inciviltà.
E' importante educare bene alla sessualità le persone, fin da bambine: la misoginia, il maschilismo sono problemi ancora Reali della nostra odierna società italiana, così quanto l'omofobia. Temi come la Consensualità nei rapporti vanno affrontati tanto in famiglia quanto a scuola.
La misoginia è odio irrazionale nei confronti delle donne e rappresenta una prova di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale, dove i genitori non si comportano con Etica, valutando la portata degli insegnamenti incorretti. Là dove la famiglia non sia in grado di educare bene i propri figli, di provare empatia per gli altri, la scuola diventa il luogo ideale dove correggere gli errori formativi che un minore assorbe fra parenti, amici e catechesi.
Il ‘buon senso’ da applicare non può essere chiamato in causa per evitare di affrontare il riconoscimento della piena parità delle donne e non è sufficiente a proteggere le donne da abusi quotidiani, perché è un concetto soggettivo: un maschilista, un misogino, considera ‘buon senso’ offendere, molestare, tentare in ogni modo di subordinare e rendere fragile una donna.
Ci sono soggetti che considerano 'problemi' solo ciò che accade di negativo nella loro esistenza e sulla questione femminile rispondono con il benaltrismo, sminuendo le stesse donne che si sentono a disagio in un mondo che non è fatto su misura per loro.
Sono detestabili coloro che vogliono decidere le ALTRUI libertà per alzata di mano, invece che riconoscere Diritti Umani, come l'autodeterminazione (per tutti, non solo per le donne). Ci sono casi di violenza contro le donne, in Italia, come in molte altre parti del mondo; tali violenze assumono diverse forme, come la violenza fisica, verbale o psicologica.
La Società Ideale è quella che non discrimini alcuno per le sue propensioni, per il suo genere e identità sessuale, puntando alla Qualità Totale della Vita d'ognuno; eliminando ogni forma di pregiudizio. Coloro che hanno una visione strumentale della donna, in Italia, appartengono, in maggioranza, ad aree cattoliche che non hanno alcun rispetto per la Dignità delle Persone.
La religione, la religiosità sono fra le cause primarie di odio sociale: sono deleterie, in campo di Diritti Umani, sia il cristianesimo quanto l'islam; per arginarli serve vietare l'indottrinamento religioso imposto fin da bambini. La 'spiritualità' deve essere una Scelta.
La libertà femminile mette in discussione non solo una società su misura di 'maschio', come quella italiana, ma la chiesa cattolica stessa, la cui organizzazione è patriarcale: solo gli uomini possono diventare papi o sacerdoti; le donne, per la chiesa, non hanno Diritti.
Per andare d'accordo con un sacerdote della misogina chiesa cattolica, devi essere anche tu misogina; esistono, infatti, anche donne misogine, che odiano altre donne; che non percepiscono d'essere pedine d'una incultura che opprime le donne e le vuole pure in guerra fra loro.
Il cattolicesimo è pericoloso per donne e omosessuali; le donne che si omologano al patriarcato e lo tramandano di generazione, ai figli, vivono serenamente; chi si discosta, finisce molestata o ammazzata. Questa è la causa dei femminicidi a cui assistiamo in Italia.
In ogni epoca ci sono state persone che hanno messo in dubbio 'dio' e le religioni; in ogni epoca le religioni sono disposte ad uccidere, a molestare, a torturare, imprigionare gli 'infedeli', i 'diversi': quando non hai prove di ciò che sostieni, puoi solo ricorrere alla violenza per resistere nel tempo - proprio come accade con la religione.
Perché una questione sia vera e funzioni, deve esistere una prova: a stabilirlo sono stati anche coloro da cui abbiamo ereditato un mezzo informatico, un cellulare, un pc, internet, una casa, un impianto elettrico: prodotti che non provengono da dogmi, ma dal metodo sperimentale.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
In quanto donne abbiamo il Diritto di maturare una Coscienza; buona parte di femminicidi e molestie avvengono in contesti dove le altre donne lasciano da sola la vittima: non la proteggono, ma permettono che tutto ciò avvenga come se fossero fatti ordinari.
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Come va intesa e vissuta una religione.
La religione non è verità, non è Cultura, ma superstizione; è un aspetto privato delle persone, non pubblico; credere in qualcosa, fare parte d'una istituzione religiosa NON è obbligatorio e tanto meno indispensabile. 
Non sussiste alcuna predisposizione genetica che porti alcuno a credere in 'dio'; esiste, invece, una dispotica imposizione politica che organizza lo Stato italiano in modo che l'indottrinamento religioso avvenga in un momento in cui non è possibile sottrarsi ad esso, cioè da bambini. Dopo un percorso educativo corretto, Etico, Razionale, è infatti molto difficile che un soggetto adulto possa dare credito a dogmi, a fantasie, a mitologie: a ciò che è totalmente privo di prova, di evidenza e che lo porti ad odiare qualcuno per la sua diversità.
Le scuole pubbliche non sono luoghi di culto, non sono templi, non sono proprietà o sede secondaria di alcuna istituzione religiosa: è pertanto necessario togliere ogni tipo di simbolo religioso appeso e che nelle scuole pubbliche si offrano agli studenti tutti gli strumenti necessari per comprendere la Realtà, affrontarla con Razionalità, con Maturità e Dimestichezza, senza credere in alcun dogma. 
La religione non è Cultura, ma mera superstizione (Ignoranza), da cui tenersi alla larga; per comportarci in modo Civile non abbiamo bisogno di alcuna religione, ma di una Coscienza - che si può costruire solo attraverso Scienza e Cultura. Quanto detto vale, allo stesso modo, anche per gli ospedali pubblici, gli uffici pubblici, i tribunali, che devono riflettere un approccio Etico verso ogni cittadino, al di sopra d'ogni tipo di superstizione, d'ogni forma di Ignoranza.
I politici italiani sono FUNZIONARI DELLO STATO ITALIANO NON DEL VATICANO: se desiderano fare proselitismo religioso, possono chiedere di farsi assumere in Vaticano o diventare sacerdoti. Lo Stato Italiano NON è una teocrazia.
Un papa non è altro che uno sciamano: l'opinione di qualsiasi religioso, in un Paese Laico, non conta. Nei Paesi cattolici, causa indottrinamento religioso, si verificano non solo aggressioni nei confronti di chi non è eterosessuale, ma per la visione misogina della donna tipica del cattolicesimo, anche violenze contro le donne e femminicidi.
L'educazione e l'ambiente in cui si cresce influiscono sul nostro essere sensibili, empatici e attenti alle altrui esigenze; affinché diventino sensibili, empatici e attenti alle altrui esigenze (cioè persone mentalmente equilibrate) è bene tenere i bambini, i ragazzi, il più lontano possibile da qualsiasi realtà, 'opinione', 'educazione', indottrinamento, politica, superstizione, apologia, propaganda omofobi, misogini, maschilisti, xenofobi, razzisti, schiavisti. 
Crescere in un ambiente in cui si impara ad ascoltare gli altri e si riceve corretta, opportuna attenzione e interesse, aiuta a maturare la capacità di comprendere i punti di vista altrui e a sviluppare un'idea di società felice, libera, senza alcun tipo di oppressivo condizionamento morale.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'. 
Chi ha 'fede' può vivere serenamente secondo i suoi principi, fare ciò che vuole del suo corpo, della sua vita, ma non può costringere altri (bambini compresi) a fare scelte non indispensabili, non condivisibili, di cui non hanno piena Coscienza e per cui non è possibile esprimere un Consenso. 
La nostra esistenza è effimera, peritura: nasciamo, viviamo, moriamo, senza specifica ragione; tale condizione è un motivo sufficiente per rendere un Diritto Inalienabile la ricerca individuale del Piacere - indispensabile per raggiungere la Felicità.
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arcobalengo · 2 years
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Solo una modesta parte del territorio albanese era ancora sotto il controllo dello Stato. Nelle zone settentrionali del Paese si creò una situazione di anarchia, mentre nel meridione e nelle zone centrali (soprattutto Tirana, Durazzo, Valona, Elbasan, Lushnje), il territorio era caduto nelle mani di diverse bande armate. A complicare la situazione intervenne anche la lotta tra i diversi gruppi di trafficanti, i cui scontri armati finivano con decine di vittime fra i civili. I depositi di armi erano stati saccheggiati in tutta l’Albania e la maggior parte degli albanesi era munito di un fucile, quando non di armi pesanti, ormai di facile reperibilità. Nel mese d’aprile, l’Onu autorizzò l’invio in Albania di settemila soldati italiani nell’ambito dell’Operazione Alba, per ristabilire l’ordine nel Paese. Per disarmare gli albanesi ci volle molto tempo e con un risultato parziale: più di tre milioni di fucili, mitra e armi da combattimento non furono mai consegnate. La maggior parte di loro prese la strada del Kosovo, regione della Serbia a maggioranza albanese e musulmana. In realtà non si era trattato di un caso e nemmeno di una situazione contingente della Storia. Sali Ram Berisha era stato cardiologo, nonché segretario del comitato del Partito del lavoro presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Tirana. Dal 1992, sedeva sullo scranno della presidenza dell’Albania. Era un democratico liberale. Ma soprattutto era stato definito «persona non grata» dal dipartimento di Stato Usa. Aveva certamente abbracciato in pieno i principali dogmi del capitalismo neoliberista, ma si ostinava a volere un’Albania indipendente, anche da Washington e dai suoi giochi di potere. Il Paese sull’Adriatico era uno snodo essenziale per i traffici illegali da e per i Balcani. Berisha dava un’interpretazione larga a questa definizione. Per lui i traffici erano traffici e gli affari erano affari. In più, di sicuro questi non dovevano coinvolgere estremisti islamici, avversati in tutti modi dal Presidente albanese. E così, le principali rotte di petrolio (illegale) per la Serbia passavano per il lago di Skutari, a cavallo tra il confine albanese e quello montenegrino. In barba a tutti gli sforzi fatti dalla Nato per isolare Belgrado e costringerlo alla resa incondizionata, Berisha aiutava a tenere in vita Belgrado. Anzi, la società che gestiva il traffico illegale di petrolio era la Shqiponja Co. ed era diretta da dirigenti del Partito democratico di Berisha. «Nel 1997 in Albania c’è stato un colpo di Stato mascherato», ha dichiarato l’ex funzionario del dipartimento di Stato Usa, James Jatras. «Bisognava far fuori Berisha per isolare Milosevic. Ma non solo. L’Albania si sarebbe dovuta islamizzare. C’era già l’accordo con l’Arabia Saudita. L’Albania doveva diventare terreno di operazione di al Qaida. Ma c’era una cosa che contava più di qualunque altra: il Kosovo aveva bisogno di un accesso al mare per i rifornimenti e le famiglie mafiose kosovare di un luogo sicuro dove preparare la guerra contro la Serbia». Il Kosovo era il tassello numero due da rendere indipendente dalla Serbia e possibilmente dipendente da Washington. Jatras: «La ‘ndrangheta molto fece per aiutare le bande criminali albanesi a rivoltarsi contro Berisha. E ancor prima le società finanziarie Usa (come la appena nata BlackRock, nda) favorirono il crollo del sistema bancario albanese. Insomma, quel che accadde in Albania nel 1997 aveva la nostra regia. Noi del dipartimento di Stato siamo veramente bravi a far saltare in aria Paesi e a rovesciare governi. Quando ci siamo di mezzo noi, trionfa sempre la “democrazia” e nessuno si accorge mai della nostra ombra, tutto appare sempre così spontaneo. Ma non c’è niente di meno spontaneo di una cosa spontanea». Come ha raccontato Xhavit Shala, ex capo della Criminalpol albanese, poche settimane dopo le dimissioni di Berisha, l’Albania diede la cittadinanza a un egiziano che si chiamava Ayman al Zawahiri. Era il numero due di al Qaida.
Franco Fracassi - The Italy Project
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marcel-lo-zingaro · 2 years
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Gli uomini vogliono soltanto sesso?
Quante volte avete sentito una donna affermare che gli uomini ragionino con il pisello e che vogliano solamente sesso? Quante volte avete letto queste posizioni sui social media? Ma è davvero così?
Intanto bisogna fare una profonda riflessione storica e sociologica, la rivoluzione sessuale del 1968 è nata per sdoganare il sesso libero al di fuori del matrimonio, il problema è che lo sdoganamento del femminismo non ha assolutamente portato ad una libertà mentale, in particolare nel mondo femminile; la donna oggi è emancipata e libera solamente a parole, ma non lo è a livello psicologico in quanto legata a dogmi sociali e di costume imposti nel corso degli ultimi 50 anni.
La donna è mobile qual piuma al vento, muta d'accento e di pensiero, cantava il duca di Mantova nell'ultima aria del rigoletto di Giuseppe Verdi; questa peculiarità femminile si è sempre saputa, motivo per il quale il maschio ha sempre tenuto - nei limiti del possibile - a freno l'infiammabilita delle donne, sino a quando i tempi non siano stati considerati maturi per offrir loro più spazio.
Stante che nel corso dei millenni donne importanti e di potere ce ne sono state miriadi, come dimenticare ad esempio Elisabetta I di Tudor figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena (altra pessima persona, donna arrivista e subdola)? Elisabetta I è nota innanzitutto per non avere avuto figli, pare fosse sterile e che comunque diversi nobiluomini erano soliti andarla a trovare nelle sue camere in orari a dir poco inopportuni ( se qualcuno volesse approfondire mi chieda la bibliografia da consultare), la regina vergine ( questo era il suo soprannome) però non viene ricordata per le oltre 80.000 persone che ha fatto ammazzare, tra cui sua madre.
Peraltro c'è da dire che la maggior parte delle donne stessero bene nei loro cliché, difatti la società occidentale - fatte salve sporadiche situazioni - è stata per due millenni a carattere matriarcale, oggi le virago strillano e pestano i piedini parlando di patriarcato da estirpare, patriarcato che appunto, fatte salve isolate e sporadiche situazioni, è esistito solo nei loro cervelli bacati.
Difatti il movimento femminista è di ispirazione massonica inglese, creatasi dal governo di Napoleone Bonaparte durante la rivoluzione francese ( questo passaggio può suonare strano, per cui a beneficio di chi non conoscesse alcuni retroscena della rivoluzione francese, invito a consultare il mio articolo al riguardo, lo potete trovare sulla piattaforma Twitter sul link a fondo articolo ), sempre in Francia lo scrittore Alexander Dumas inventò il neologismo "femminismo". Quanto spiegato si traduce facilmente in una situazione ben precisa; ergo, le donne hanno avuto questa evoluzione per precisa volontà degli uomini di potere.
Si può quindi beatamente affermare che la rivoluzione sessuale ha rivoluzionato solamente il modo di porsi delle donne, ed è qui che arriva il bello ( per così dire), ovvero la disinibizione ha fatto emergere i lati repressi del carattere femminile: spocchia, arroganza, aggressività, competizione, alterigia, diffusa maleducazione e ipocrisie varie.
L'uomo al contrario essendo sempre stato se stesso, non ha fatto altro che adeguarsi alla situazione, ci sono uomini che piuttosto di rivolgere la parola a certe donne, preferiscono spendere soldi per andare a puttane, per sfogare quella che è una necessità fisiologia come dormire o mangiare e, attenzione, lo sfogo sessuale è una necessità fisiologica anche delle donne, le quali tuttavia spesso vi rinunciano per i suddescritti retaggi e dogmi, adducendo che possano tranquillamente farne a meno, in realtà l'organismo e la psiche ne risentono, e non poco, una donna inappagata sessualmente avrà sempre e comunque un pessimo carattere e soventi scatti di ira o nevrosi di pianto.
La situazione in soldoni è questa, la rivoluzione femminista ha fatto sì che all'uomo le donne piacciano sempre meno e che ne possano tranquillamente fare a meno, tuttavia la fica non ha mai smesso di piacere, ragione per la quale sempre più uomini, da una donna, vogliono e vorranno solo ed esclusivamente del sesso.
I veri fortunati del secolo sono, appunto, tutti coloro i quali instaurano rapporti di tromboamicizia, attività grazie alla quale entrambe le parti si godono il meglio dell'altra persona.
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iwasmina · 1 month
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In altre parole, si disse Ferguson, mentre lui aveva ascoltato il disco che inanellava le strofe macabre e demoralizzanti di Signore, il tuo nome è Morte, Hallie aveva lavorato per salvare delle vite. Non tutte quante insieme, come credevano Amy e tanti altri, ma una alla volta, una alla volta. Parli con un uomo al telefono e piano piano lo convinci a non premere il grilletto della pistola che tiene puntata alla tempia. La sera dopo parli a una donna e piano piano la convinci a non ingoiare il flacone di pillole che tiene stretto in mano. Nessuna spinta a cambiare il mondo, nessun gesto di disubbidienza rivoluzionaria, ma l'impegno a fare del bene nel mondo ferito in cui viveva, l'intenzione di passare la vita ad aiutare gli altri, che non era un atto politico ma un atto religioso, una religione senza religione né dogmi, una fede nel valore di ogni singola persona, un viaggio che sarebbe cominciato con la facoltà di Medicina e continuato per tutto il tempo necessario a completare la formazione in psi-coanalisi, e mentre Amy e tanti altri avrebbero obiettato che le persone stavano male perché la società era malata e aiutarle ad adattarsi a una società malata le avrebbe solo fatte stare peg-gio, Hallie avrebbe risposto, Migliorate pure la società se vi riesce, ma intanto le persone soffrono e io ho un lavoro da fare.
Paul Auster
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bergamorisvegliata · 6 months
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FATTI E (MIS)FATTI: SOTTOTITOLO credenti e (mis)credenti
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Ovviamente i fatti sono gli accadimenti succedutisi negli ultimi quasi 4 anni, i credenti e i miscredenti sono coloro che danno un certo rilievo a simbologie, credenze, riti, dogmi che coinvolgono religioni non propriamente cattoliche e che con la religione apparentemente non hanno niente a che vedere.
Ma che a un'attenta analisi pare invece che certi fatti accaduti dal 2020 in poi siano stati proprio ispirati a tali dogmi o simboli.
Un esempio? Anzi, andiamo un po' più indietro e prendiamo a "prestito" una serie di film, tra i quali "Orwell 1984" ne è l'emblema.
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Film che si schiero apertamente contro il totalitarismo, "1984" fu soprattutto un romanzo (dal quale venne tratto il film) incentrato sulla distopia nel quale era permeata la società di allora.
Non si esclude che molte delle scene di questo film vennero e siano state affinate dai grossi nomi della finanza globale perchè si sentissero protagonisti della storia. Purtroppo, e senza troppe esagerazioni, la situazione distopica che si è venuta a creare negli ultimi anni, fa ritenere che in effetti i riferimenti nella vita reale siano decisamente lampanti.
Allo stesso modo pure "Matrix" pare che abbia ispirato politici, finanzieri, globalisti: e qui quello che sembrerebbe un motto "governare con la paura" non appare solo quello ma pure una triste realtà alla quale molti abitanti si sono uniformati.
E veniamo ai giorni nostri: o meglio, ricordiamoci dei provvedimenti presi nelle prime fasi della follia pandemica, quando tra improbabili mascherine, altrettanto improbabili distanziamenti sociali, zone colorate, coprifuochi del tutto illogici,
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si imposero restrizioni dall'aspetto inquietantemente sadico.
Persino misure di proibire riunioni nelle case di non più di 6 persone venne fatto risalire al triplo numero sei di diabolico messaggio.
C'è pure la questione (non del tutto comprovata pur se non mancano al riguardo immagini e brevi video) relativi al fatto se molti di questi politici o uomini d'affari siano in effetti tali o non dei sosia o cloni (addirittura si mette persino in dubbio il fatto che siano in vita).
Ebbene, cosa si cela dietro a tutto ciò?
Il passare da un'emergenza all'altra con estrema facilità, fa parte di un preciso piano destabilizzatore verso il genere umano o addirittura fa parte di una deviazione socio-psicologica scadente nel satanismo o comunque nel mondo dell'occulto?
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L'oochio di Horus, il triangolo con il compasso, le corna in molti stemmi istituzionali, eccetera...parrebbe non dare adito a molti dubbi
Tra fatti e misfatti vari, arriviamo all'ultimissimo fatto accaduto qualche giorno fa, con la misteriosa uccisione di una ragazza per la quale le indagini potrebbero essere rivolte al mondo della sorella
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frequentatrici di ambienti esoterici.
Entra quindi in ballo la questione religiosa, ovvero se tali fatti costituiscano una sorte di legge karmica, ma qui tralasciamo altri aspetti puramente spirituali: rimangono, dal 2020 in poi, questi eventi a orientare le più disparate riflessioni sul fatto che dietro a tutto ci stia davvero una matrice diabolica.
Responsabilità dell'intera società? Suggestioni? Coincidenze?
Sul piano politico evidentemente no; sui fatti di pura cronaca, aspettiamo lo svolgersi delle indagini anche se in effetti molti elementi portano alle conclusioni di questo articolo.
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gcorvetti · 8 months
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Monday what else?
7:15 gatto rompi palle, 7:30 sveglia del telefono della mia compagna che però spegne il tel e torna a dormire, ma io ho perso il sonno e quindi mi alzo e preparo il caffè. Alle 8 lei viene in cucina e mi comunica che dovrei spostare il carrello, ieri hanno portato il legno, allora mi prendo di coraggio mi butto su giubbotto, cappello e guanti e sposto sto trabiccolo, fuori c'è 1° scarso, la brina è congelata sull'auto, nell'erba del giardino e sulle foglie degli alberi, le nuvole si muovo veloci e minacciano sorridenti, sembrano dire "Preparati che nevicherà presto", lo sapevo già perché quando l'estate è inesistente l'inverno arriva prima. In tutto questo apro il pc e guardo le notizie, tutti a puntare il dito contro Hamas e i palestinesi dopo l'attacco di un paio di giorni fa, mentre per più di 70 anni israele ha massacrato i palestinesi e nessuno dice niente di quella invasione illegale, poliziotti che picchiano e arrestano bambini di 10 anni basterebbe questo per mandarli all'inferno, ma non è questo il discorso che voglio fare oggi, questo schifo è colpa dei soliti noti. Passo quindi sui social irritato vedo che su FB molti parlano della stessa cosa, che palle, poi vedo un post di un contatto, un musicista anche lui one-man band ma più verso il punk, allora apro il link e WOW un documentario sulla scena Punk a China town, dura quasi un'ora ma si dai, adoro i documentari musicali dove ci sono le interviste alle persone che erano li in quel momento, a quelli che hanno creato qualcosa che è restato indelebile nella storia della musica, ma posto il link in fondo così potete constatare voi stessi se avete tempo (naturalmente è in inglese). Adoro il Punk perché come genere ha dato una scossa al mondo, l'ultimo vero movimento cultural-musicale poi il vuoto, lo so molti dicono che il grunge è stato il punk degli anni 80/90 ma anche no, i motivi sono vari, a differenza del punk che si diffuse a macchia d'olio nell'occidente come genere rivoluzionario e di protesta contro il sistema, il punk diede inizio anche al DIY (do it yourself, oramai un must) perché molti musicisti di quel periodo non avevano l'educazione musicale di quelli precedenti, se si pensa che il punk ha ucciso il progressive rock si capisce perfettamente che la tendenza dei super musicisti era finita anche se non del tutto. Ma il punk era politicamente scorretto, ma non solo per gli attacchi diretti al sistema, democratico o monarchico, ma anche a livello sociale i ragazzi erano visibilmente anticonformisti e al dire dei conformisti vestiti in modo terribile, certo è bello essere vestiti come un manichino dei grandi magazzini e tutti uguali eh? Ma c'è molto di più dietro il punk, c'è la ribellione di una generazione a cui i dogmi di una società non solo stanno stretti ma non piacciono, se si pensa che è nato negli stati uniti e non in UK come si pensa con i Sex Pistols che quando iniziarono la loro carriera i Ramones erano già al terzo album, c'era il malcontento di quella porzione di popolazione giovane che non gradiva l'omologazione, il conformismo, il 9to5 (lavoro d'ufficio) e tutto quello che la società americana imponeva se si voleva fare una vita agiata e senza problemi, un pò quello che abbiamo ora in tutto il nostro bel mondo marrone occidentale, solo che in quel periodo, più o meno dalla metà degli anni 70, le voci che contrastavano il sistema erano un numero alto e gridavano forte anche e soprattutto attraverso la musica, quindi il punk come il rock'n'roll negli anni 50 era uno stile di vita e non soltanto un genere musicale. Sappiamo che ci sono band punk in ogni decade, che hanno raggiunto un successo mainstream intendo, ma essendo appunto famosi il genere si è come dire ammorbidito o adattato alle esigenze di giovani ribelli ma non troppo, di quelli che dicono "Si ascoltavo punk ma poi sono cresciuto", l'ho sentito anche del rock, del metal e di tutti quei generi che oramai sono così smussati che spesso mi sembra di vedere i manichini dei grandi magazzini suonare.
Non dico che oramai la musica ribelle è stata rabbonita dal sistema per evitare ribellioni dei giovani perché risulterei complottista, ma è così, lo sdoganamento e i dogmi hanno fatto si che la musica nel tempo ha perso la sua forza rivoluzionaria, forse nei paesi in via di sviluppo è ancora viva quella scintilla che da ai giovani la forza di andare contro il potere, mentre nel nostro occidente civilizzato chi fa musica vuole solo guadagnare soldi, non tutti come giusto che sia, ma se parli con un giovane musicista difficilmente ti dirà "Faccio punk perché odio il sistema e lo combatto". I tempi sono cambiati e anche il sistema è cambiato, bisognerebbe ribellarsi e gridare comunque NO FUTURE, ma dovrebbero essere i giovani non io che ho quasi 51 anni, ma han trovato il sistema per evitare di essere criticati aspramente, inutile che vi dica quale lo sapete. Con questo non voglio dire che tutti i giovani sono amminchiati e non si ribellano ad un sistema che per com'è sta distruggendo il mondo, ma se ne guardano bene dal disobbedire perché sanno che gli verrebbe negato lo status di "brava persona", personalmente me ne fotto dello status di normale, visto che la normalità è stata inventata da persone prive di fantasia (Alda Merini). Potrei continuare a libitum sul sistema sul fatto che non ci si ribella ecc ecc, ma tanto è solo un discorso come un altro oramai, giusto per iniziare la settimana bene dai 😁​
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abr · 6 months
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La Nuova Religione, per mentecatti woke e sociali(sti).
Dogma 1 - devi essere anti capitalista. Poco importa che perfino il più potente partito comunista al mondo, quello cinese, abbia rinunciato al dogma da decenni. Nella nostra penisola, non puoi.
Dogma 2 - devi vedere negli Usa il male assoluto. Puoi essere indulgente verso qualsiasi regime totalitario e/o brutale ma il male è sempre e solo gli Usa. Se contesti questo punto sei “un burattino degli americani”.
Dogma 3 - devi credere che il libero mercato é satana. Poco importa che ti insultino via iPhone su un social posseduto da un capitalista nel libero mercato, tu, proprio tu, sei “uno sporco liberista”.
Dogma 4 - devi essere anti Nato. Se cerchi di spiegare che è grazie alla Nato che non parliamo tutti in russo, sei un “servo della Nato”.
Dogma 5 - Devi credere che esistono infiniti generi a seconda di come il tuo interlocutore fluido si svegli la mattina. Se solo poni un paio di domande sei “intollerante e omofobo”.
Dogma 6 - devi credere all’accoglienza di tutti gli immigrati indiscriminatamente. Se poni una questione di esigenza di struttura per favorire l’integrazione, sei “razzista e xenofobo”.
Dogma 7 - devi essere anti sionista e credere fermamente che Israele sia l’incarnazione di ogni male del colonialismo bianco, se sostieni il diritto d’Israele ad esistere sei “sionista di merda” e un “fascista”.
Dogma 8 - devi essere convinto che “patriarcato”, “occidente” e “colonialismo” siano sinonimi, in quanto tutti rappresentazioni del male, anche se - nel 2023 - quelle occidentali siano le società meno patriarcali del pianeta e il sillogismo denoti alcune falle logiche.
L’inadempienza anche solo ad uno dei citati dogmi basta a far sì che la Santa Inquisizione dei detentori dell’unico e imprescindibile pensiero di sinistra ti releghino all’inferno dei fascisti oppure (sempre più geniale) dei “destrorsi senza sapere di esserlo”.
via https://twitter.com/a_libutti/status/1728537518587498652
(che ridere che fanno i destrorsi che sanno di esserlo, inseguenti la Santa Inquisizione sinistra nel CREDERE FERMAMENTE in (quasi) tutto questo (le parti più qualificanti più fisse meno modaiole del momento: capitalishmo, Merica, Zion), ma ricevendo da essa in risposta alla mano tesa, solo spregio e respingimento. Cari boccaloni retrò, siete troppo duriepuri rispetto a loro, intramati a far business con ong e a ricever aiutini sindacali: é richiesto facciate spergiuro , autodafé e vi mobilitiate solo a comando).
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personal-reporter · 1 year
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Caorle omaggia Andy Warhol
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Partita dalla Factory, punto catalizzatore dell'establishment artistico americano, l’arte di Andy Warhol ha conquistato  il mondo grazie all’abilità del genio di Pittsburgh,  che ha cambiato il concetto di arte sovvertendo l’estetica di una generazione intera e si è trasformato in uno sperimentatore dalle esplosive capacità comunicative, affascinato dalla ripetizione ossessiva di un’azione e ha fatto della provocazione e dell’ironia un inconfondibile modus operandi. La sua vita sarà la protagonista del percorso Andy Warhol: the age of freedom atteso al Centro Culturale A. Bafile di Caorle, in provincia di Venezia,  dall' 11 giugno al 3 settembre. Con oltre 60 opere di Warhol, la mostra a cura di Matteo Vanzan racconterà la rivoluzione del maestro di Pittsburgh in un dialogo con maestri come Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Joe Tilson, Robert Indiana, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Tano Festa, Franco Angeli, protagonisti di una stagione che ha riportato la figurazione al centro del dibattito culturale internazionale dopo l'Informale. Andy Warhol” fu determinante nella rinascita artistica della seconda metà del Novecento, dove  cambiò il concetto stesso di arte sovvertendo l’estetica di un’intera generazione. Attraverso l'esposizione, tra le altre, delle celebri opere come Marilyn Monroe, Mao Zedong, Flowers, Dollari, Campbell's Soup e Interviews si racconterà  la storia intensa di un mondo ricco di comunicazione e genialità, business e consumismo nel ruolo centrale di una Factory divenuta punto catalizzatore dell'establishment artistico americano. Maneggiando film, fotografie, serigrafie, grafiche, fumetti, Warhol usò un tocco minimo, spesso assente in molti casi, perché gli intenti sono essenzialmente iconici, dove il fumetto, il dollaro, i personaggi pubblici, le opere famose e inflazionate della storia dell’arte, non appartengono unicamente alla sfera materiale della collettività, ma coinvolgono le idee, l’immaginario collettivo e lo stereotipo. Tutto passa attraverso il filtro di un uomo che rivisita mondo e storia in chiave diversa, conferendo all’immagine una magia unica. Oltre alle opere d’arte il percorso abbraccerà una selezione di video, documentari e alcuni film d'epoca per raccontare l'uomo prima dell'artista, con tutte le sue nevrosi e insicurezze in un serie di aforismi che tracciano inequivocabilmente la personalità di Warhol come entità capace di generare un microcosmo che riassume in sé il clima del anni Sessanta, che racchiude i dogmi fondanti di una nuova società di cui Amdy  ha rappresentato il massimo interprete. Ad accompagnare la mostra saranno vari appuntamenti collaterali, come l' Aperitivo Pop di domenica 11 giugno, a partire dalle 18, in occasione dell'apertura dell'esposizione.  Domenica 18 giugno aprirà presso il Museo Nazionale di Archeologia del Mare la mostra collaterale Give peace a chance, che presenterà i lavori di dieci artisti contemporanei, mentre sabato 17 giugno, sabato 15 luglio e sabato 2 settembre sono previsti gli incontri con il curatore Matteo Vanzan. L’esposizione sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22. Read the full article
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Come va intesa e vissuta una religione.
La religione non è verità, non è Cultura, ma superstizione; è un aspetto privato delle persone, non pubblico; credere in qualcosa, fare parte d'una istituzione religiosa NON è obbligatorio e tanto meno indispensabile. 
Non sussiste alcuna predisposizione genetica che porti alcuno a credere in 'dio'; esiste, invece, una dispotica imposizione politica che organizza lo Stato italiano in modo che l'indottrinamento religioso avvenga in un momento in cui non è possibile sottrarsi ad esso, cioè da bambini. Dopo un percorso educativo corretto, Etico, Razionale, è infatti molto difficile che un soggetto adulto possa dare credito a dogmi, a fantasie, a mitologie: a ciò che è totalmente privo di prova, di evidenza e che lo porti ad odiare qualcuno per la sua diversità.
Le scuole pubbliche non sono luoghi di culto, non sono templi, non sono proprietà o sede secondaria di alcuna istituzione religiosa: è pertanto necessario togliere ogni tipo di simbolo religioso appeso e che nelle scuole pubbliche si offrano agli studenti tutti gli strumenti necessari per comprendere la Realtà, affrontarla con Razionalità, con Maturità e Dimestichezza, senza credere in alcun dogma. 
La religione non è Cultura, ma mera superstizione (Ignoranza), da cui tenersi alla larga; per comportarci in modo Civile non abbiamo bisogno di alcuna religione, ma di una Coscienza - che si può costruire solo attraverso Scienza e Cultura. Quanto detto vale, allo stesso modo, anche per gli ospedali pubblici, gli uffici pubblici, i tribunali, che devono riflettere un approccio Etico verso ogni cittadino, al di sopra d'ogni tipo di superstizione, d'ogni forma di Ignoranza.
I politici italiani sono FUNZIONARI DELLO STATO ITALIANO NON DEL VATICANO: se desiderano fare proselitismo religioso, possono chiedere di farsi assumere in Vaticano o diventare sacerdoti. Lo Stato Italiano NON è una teocrazia.
Un papa non è altro che uno sciamano: l'opinione di qualsiasi religioso, in un Paese Laico, non conta. Nei Paesi cattolici, causa indottrinamento religioso, si verificano non solo aggressioni nei confronti di chi non è eterosessuale, ma per la visione misogina della donna tipica del cattolicesimo, anche violenze contro le donne e femminicidi.
L'educazione e l'ambiente in cui si cresce influiscono sul nostro essere sensibili, empatici e attenti alle altrui esigenze; affinché diventino sensibili, empatici e attenti alle altrui esigenze (cioè persone mentalmente equilibrate) è bene tenere i bambini, i ragazzi, il più lontano possibile da qualsiasi realtà, 'opinione', 'educazione', indottrinamento, politica, superstizione, apologia, propaganda omofobi, misogini, maschilisti, xenofobi, razzisti, schiavisti. 
Crescere in un ambiente in cui si impara ad ascoltare gli altri e si riceve corretta, opportuna attenzione e interesse, aiuta a maturare la capacità di comprendere i punti di vista altrui e a sviluppare un'idea di società felice, libera, senza alcun tipo di oppressivo condizionamento morale.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'. 
Chi ha 'fede' può vivere serenamente secondo i suoi principi, fare ciò che vuole del suo corpo, della sua vita, ma non può costringere altri (bambini compresi) a fare scelte non indispensabili, non condivisibili, di cui non hanno piena Coscienza e per cui non è possibile esprimere un Consenso. 
La nostra esistenza è effimera, peritura: nasciamo, viviamo, moriamo, senza specifica ragione; tale condizione è un motivo sufficiente per rendere un Diritto Inalienabile la ricerca individuale del Piacere - indispensabile per raggiungere la Felicità.
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Sono atea e cancellata dal registro dei battezzati (dopo anni di disamine e critiche alla fede che mi fu imposta); ciò non toglie che io sia propensa ad una 'spiritualità' leggera, senza pregiudizi, che aiuti gli altri a superare le difficoltà quotidiane, ma senza opprimere.
Vanno bene le chiese quanto le moschee, ma di una fede che si rivolga a tutti con Dolcezza; la Gentilezza è Educazione; il Rispetto per le altrui 'diversità' è Civiltà. Se cattolicesimo, islam, ebraismo non capiranno questa cosa, si estingueranno: la Cultura diffusa li condanna.
In qualsiasi forma, è bene che le convinzioni religiose (superstizione) non entrino mai in politica. I disvalori cristiani hanno reso l'Italia un Paese dove, per motivi religiosi (superstizione), si sono commessi omicidi e ostracismi; l'antisemitismo nasce con il cristianesimo.
In Italia, sono presenti numerosi ghetti ebraici (istituiti in Italia tra il XVI e il XIX secolo, secondo i dettami della bolla Cum nimis absurdum di papa Paolo IV del 1555). La chiusura dei ghetti avvenne solo nell'Ottocento.
L'islam, se divenisse religione di maggioranza, imporrebbe in Italia i suoi dogmi, le sue scemenze, fatte anche di edifici e inquinamento acustico, esattamente come fa oggi il cristianesimo, imponendo chiese a ogni angolo, indottrinamento a scuola e campane che disturbano.
L'islam in Italia non farebbe nulla di diverso che il cristianesimo non abbia già fatto, torturando e uccidendo 'infedeli' (in buona parte anche d'Europa); le religioni funzionano così: non avendo prove ai dogmi, si impongono con la violenza. La religione è un grosso Problema.
I romanzi distopici non vanno presi alla lettera, perché usano metafore. La società occidentale non finisce con il suono delle campane cristiane, casomai inizia o continua da dove si era interrotta, visto che il cristianesimo rappresenta un momento buio della Storia.
Prevale la visione cattolica della donna, attualmente, in Italia: o madre, o suora, o prostituta - questi i ruoli imposti; forse è anche per questo che molte donne, quanto me, non hanno voluto figli: per non metterli in difficoltà in una società così tanto misogina e omofoba.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Il cattolicesimo è pericoloso per donne e omosessuali; le donne che si omologano al patriarcato e lo tramandano di generazione, ai figli, vivono serenamente; chi si discosta, finisce molestata o ammazzata. Questa è la causa dei femminicidi a cui assistiamo in Italia.
La libertà femminile mette in discussione non solo una società su misura di 'maschio', come quella italiana, ma la chiesa cattolica stessa, la cui organizzazione è patriarcale: solo gli uomini possono diventare papi o sacerdoti; le donne, per la chiesa, non hanno Diritti.
Coloro che hanno una visione strumentale della donna, in Italia, appartengono, in maggioranza, ad aree cattoliche che non hanno alcun rispetto per la Dignità delle Persone.
La Società Ideale è quella che non discrimini alcuno per le sue propensioni, per il suo genere e identità sessuale, puntando alla Qualità Totale della Vita d'ognuno; eliminando ogni forma di pregiudizio.
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