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#cattolicesimo
gregor-samsung · 1 month
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" Quando comincio a scrivere c'è sempre un personaggio che si rifiuta di prendere vita. Non che abbia niente di falso nella sua psicologia, però resiste, lo si deve spronare, trovargli le parole: tutta la tecnica che ho acquisito in anni di fatiche va profusa affinché appaia vivo ai miei lettori. Alle volte provo un'acre soddisfazione quando un recensore lo elogia come il personaggio meglio tratteggiato della storia: tratteggiato magari no, di sicuro però trascinato. Ed è un tale peso sulla mia mente ogni volta che riprendo il lavoro, come un pranzo mal digerito che non si toglie dallo stomaco, sottraendomi il piacere della creazione in ciascuna scena dove compare. Non fa mai niente di inaspettato, non mi sorprende mai, e mai che prenda l'iniziativa. Tutti gli altri personaggi sono docili, lui è un intralcio e basta. Di lui, tuttavia, non si può fare a meno.
E arrivo a immaginarmi un Dio che prova la stessa sensazione rispetto a qualcuno di noi. I santi, si può dire che in un certo senso si creino da sé. Prendono vita eccome. Hanno una sorprendente capacità d'azione mediante la parola. Si tengono fuori dalla trama, senza esserne influenzati. Noi, viceversa, dobbiamo essere sbattuti da tutte le parti. Possediamo l'ostinazione dell'inesistenza. Siamo legati mani e piedi alla trama, e Dio ci spinge straccamente a destra e a manca secondo la sua volontà: personaggi privi di poesia, privi di libero arbitrio, la cui unica rilevanza è che, chissà dove e chissà quando, dovremo contribuire ad arredare la scena su cui un personaggio vivente si muove e parla, offrendo magari ai santi l'opportunità di esercitare il loro libero arbitrio. "
Graham Greene, Fine di una storia, traduzione di Alessandro Carrera, Prefazione di Scott Spencer, Postfazione e cura di Domenico Scarpa, Collana La memoria n. 1295, Palermo, Sellerio, 2024¹; pp. 331-332.
[Prima edizione originale: The End of the Affair, London: William Heinemann, 1951]
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Il vuoto…
…quello di una tomba, perché io veda e creda;
quello delle piaghe sul tuo corpo risorto,
perché io dica “Mio Signore e mio Dio!”.
 
A Tommaso spetta il rimprovero,
perché a me, insieme a lui,
giunga la promessa beatitudine di chi,
pur non avendo visto, crede.
 
È dura, o Risorto e misericordioso,
credere di fronte alle nostre tombe,
al cospetto tremendo delle nostre piaghe:
vuoti dell’esistere peggiori della morte.
 
Ma tu giochi al rilancio: “Pace a voi!”, dici,
e riempi il nostro vuoto col soffio “Ri-creatore”,
Spirito che tutto “Ri-fa” nuovo come in principio,
col “Ri-mettere” la causa del nostro mal di vivere.
 
Gesù, io credo in te:
trasforma i miei vuoti in opportunità!
Gesù, io spero e amo te!
Gesù, confido in te!
 
Amen.
 
Maria, Madre di Misericordia, prega per noi.
 
BUONA E SANTA DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA.
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rideretremando · 4 months
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"I nostri genitori sapevano che la maestra ci faceva pregare, ma non credo che qualcuno abbia mai protestato, nemmeno i liberi pensatori, se pure ce n’erano in quel pezzo di periferia torinese. Alla fine degli anni Settanta l’Italia era ancora un paese cattolico, simulatamente cattolico, e invocare la laicità dello Stato sarebbe stato di cattivo gusto; e poi i genitori tendevano a non intromettersi, non esistevano ancora come gruppo di pressione: la preghiera e il crocifisso appeso al muro erano cose che riguardavano noi e i nostri insegnanti, non loro. C’era anche il catechismo, il venerdì pomeriggio, frequentato con la stessa inerte rassegnazione. Era più o meno la stessa dieta che era stata somministrata ai nostri genitori e prima di loro ai nostri nonni e bisnonni, ma è un fatto che quella routine di segni della croce cincischiati e di messe della domenica ha finito per produrre soprattutto atei."
Claudio Giunta
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ballata · 5 months
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Sacrum Militare Oratorium....
sono Agnostico ma sono Romano e c'è un legame imprescindibile "cor Papa".
Personalmente credo che si debba necessariamente Prendere una posizione altrimenti la neutralità favorirà sempre l'oppressore, e mai la vittima. Blocchereste uno stupro con la forza o lascereste che lo stupratore continui?
Il silenzio incoraggia sempre il torturatore mai il torturato....restaurarsi, e punire fin da principio con severità, anziché aprirsi ai barbari e alla loro cultura del terrore, eviterebbe futuri scenari apocalittici. Servirebbe forse un Giuliano della Rovere...
...Matrona inimica | Te quaerit ad arma....
#robertonicolettiballatibonaffini
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isabeth98 · 6 months
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🅶🆄🅴🆁🆁🅰 🅶🅸🆄🆂🆃🅰 (video: Telefonata tra un padre e sua figlia, ostaggio, con altri, dei terroristi di Hamas. #IoStòConISRAELE)
Nel Cattolicesimo la dottrina della guerra giusta è radicata nella tradizione morale, nella Scrittura e nella riflessione dei Dottori della Chiesa. Questo principio stabilisce che 𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐬𝐨𝐝𝐝𝐢𝐬𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐞𝐫𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐥𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞.
San Tommaso d'Aquino nella sua 𝐒𝐨𝐦𝐦𝐚 𝐓𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚𝐞, specifica tre condizioni perché una guerra sia giusta:
1. 𝑳'𝒂𝒖𝒕𝒐𝒓𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒆𝒍 𝒔𝒐𝒗𝒓𝒂𝒏𝒐;
2. 𝑼𝒏𝒂 𝒈𝒊𝒖𝒔𝒕𝒂 𝒄𝒂𝒖𝒔𝒂;
3. 𝑬̀ 𝒏𝒆𝒄𝒆𝒔𝒔𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒊 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒊𝒈𝒆𝒓𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒂𝒃𝒃𝒊𝒂𝒏𝒐 𝒈𝒊𝒖𝒔𝒕𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊.
(Somma Theologiae II, II, Q.40, A.1)
La dottrina di Agostino riecheggia i Romani 13: 3-4, sottolineando il ruolo dell'autorità legittima nel mantenimento della giustizia, che include il perseguimento della pace e la difesa delle persone.
Anche Sant'Agostino ha contribuito in modo significativo a questa dottrina, articolando che 𝘭𝘢 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘷𝘢 𝘪𝘯𝘵𝘳𝘢𝘱𝘳𝘦𝘴𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭'𝘰𝘣𝘪𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘤𝘦.
Questo sentimento riflette la giusta intenzione, afferma l'Aquinate, è parallelo a Matteo 5,9: "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio."
Il Catechismo della Chiesa Cattolica riassume queste considerazioni: 𝘓𝘦 𝘳𝘪𝘨𝘪𝘥𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘪𝘧𝘦𝘴𝘢 𝘥𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘨𝘰𝘳𝘰𝘴𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. (CCC 2309).
𝐋𝐚 𝐝𝐨𝐭𝐭𝐫𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐦𝐚 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐟𝐢𝐝𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢. 𝐔𝐧𝐚 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐝𝐚 𝐮𝐧'𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐥𝐞𝐠𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 -𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐥'𝐢𝐧𝐬𝐭𝐚𝐮𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐜𝐞.
𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶, 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗦𝗮𝗰𝗿𝗲 𝗦𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗱 𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝗗𝗼𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗵𝗶𝗲𝘀𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗻𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗯𝘂𝘀𝘀𝗼𝗹𝗮 𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗹𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮.
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cristianesimocattolico · 10 months
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Cercare gli interessi di Cristo, la via per la felicità
In un tempo in cui l’umanità sembra andare alla deriva, come ritrovare speranza e dare senso al vivere? Padre Lepori, abate generale dell’Ordine Cistercense, risponde nel volume Gli interessi di Cristo. Continue reading Untitled
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barbieinloveblog · 10 months
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desiamodoro · 1 year
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PRIMA DI GIUDICARE UN CARCERATO, RICORDATI CHE ANCHE GESÙ FU CARCERATO.
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LA PAROLA DEL SIGNORE
Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo (Mc 1, 15).
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unita2org · 26 days
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AMERICA EVANGELICA SOLO "OCCHIO PER OCCHIO" SULLA SCIA DI TRUMP
Frase scritta sul dollaro Usa: Crediamo in Dio di Ennio Remondino 2 Aprile 2024 Riflessione post pasquale. Negli Stati Uniti la religione influenza ancora la politica. Le tante fedi, per lo più protestanti, sono radicate nella società e possono cambiare le dinamiche elettorali di un paese storicamente laico ma, a convenienza, bigotto. Francesco Costa sul Post, senza sconti, in una sintesi che…
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girlyjesusfreak · 6 months
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The mother says to Christ:
Are you my son or mine?
God? You're nailed to the cross.
How am I going home?
As I step on the threshold,
Without understanding, without deciding:
Are you my son or God?
You mean dead or alive?
He says in response:
Dead or alive,
No difference.
Son or God, I'm yours.
Joseph Brodsky
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gregor-samsung · 8 months
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“ Degli anni della mia formazione scolastica l’esperienza più emblematica che mi torna in mente è il sabato fascista: le ore che era obbligatorio trascorrere nella sede del fascio per essere indottrinati. Non che allora noi rifiutassimo o aderissimo alla dottrina di Mussolini, semplicemente la imparavamo a memoria, era un compito come un altro. Imparavamo a memoria anche le poesie, e non è che ne capissimo ogni verso. Ancora ricordo l’articolo primo, che era la base di tutto ciò in cui ogni bravo fascista doveva credere: «Lo Stato è un valore assoluto, niente fuori dello Stato, niente contro lo Stato, niente al di là dello Stato, lo Stato è fonte di eticità». È vero che chi non si presentava al sabato fascista, il lunedì non veniva ammesso a scuola ed era redarguito severamente, ma ciò ci appariva una punizione circoscritta all’ambito scolastico, legata al fatto che non eravamo stati buoni scolari, più che solerti futuri camerati. Non bisogna inoltre dimenticare che non tutti gli insegnanti subordinavano il loro dovere di maestri alle imposizioni del regime. Senza contare che quella dottrina era troppo lontana dal nostro mondo, dalla nostra cultura per far breccia dentro di noi, anzi, aggiungerei, era quasi considerata un’eresia. Sentivo a casa mia e in altre famiglie amiche discuterne, criticarla, rifiutarla: nel nostro Veneto cattolico l’eticità delle leggi era avocata a sé dalla Chiesa.
Solo quando lo Stato fascista cominciò ad applicare i suoi principi con mano pesante, a perseguitare, a processare, a deportare in Germania, a eliminare chi non li rispettava, solo quando l’alleanza tra fascismo e nazismo si fece sempre più stretta e infine, dopo l’8 settembre 1943, i nazisti divennero i veri padroni del territorio, solo allora capimmo che quel «fuori», «contro», «al di là» non erano termini con cui si potesse scherzare. Fu così che alcuni discorsi ascoltati nella mia famiglia, quando si era sicuri di poter parlare, e l’esempio di mio padre, le vessazioni che subiva, ebbero un altro valore. Le parole dei nostri parroci che, nelle prediche della domenica e negli incontri con noi giovani dell’Azione cattolica, invitavano all’amore e alla concordia, al rispetto solo dei dogmi della Chiesa, alla professione della fede, uscirono dalle parrocchie, a volte contro la volontà degli stessi preti. E le leggi razziali del 1938 smisero a un tratto di essere qualcosa di stabilito dal fascismo non tanto per intima convinzione quanto per mera opportunità politica, dovuta all’alleanza con Hitler, con il nazismo; infine ne cogliemmo tutta la portata, mentre, per lungo tempo, non avevamo avuto gli strumenti per decifrarle e non eravamo riusciti a immaginare che si sarebbe creato un sistema spietato per farle rispettare. Dopo l’8 settembre non ci fu più alcuna distanza tra le due dittature. E fu impossibile non schierarsi. “
Tina Anselmi con Anna Vinci, Storia di una passione politica, prefazione di Dacia Maraini, Chiarelettere (Collana Reverse - Pamphlet, documenti, storie), 2023; pp. 10-11.
Nota: Testo originariamente pubblicato da Sperling & Kupfer nel 2006 e nel 2016.
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O splendida Vite 
rigogliosa di tralci a te saldamente uniti, vivificati da linfa vitale. O Linfa così necessaria, Parola che purifica, Parola che fluendo risana,
fluisci anche in me così che la Vigna fiorisca e fiorendo porti più frutto. Ch'io ami: solo questo ti chiedo, unica legge che dalla Croce mi hai dato; questo è ciò che può unirmi a te, Amore.
Amen.
Maria, Madre del Buon Consiglio e della Divina Grazia, prega per noi.
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12esima: G. Green, Fine di una storia, Sellerio
Da Stefano Piantini riceviamo di Graham Green Fine di una storia Stefano ci scrive: “Un Graham Greene sino ad oggi difficilmente reperibile. Scrittore di mostruoso talento, cattolico convinto, tombeur de femme seriale, bevitore incallito, fumatore di Oppio, narra una storia d’amore nella Londra sotto le bombe naziste degli Heinkel He111 e degli Junkers Ju88. Un triangolo tra un diplomatico, la…
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tanogabo · 3 months
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(via 18 gennaio, Santa Margherita d'Ungheria)
Tra le figure femminili della prima generazione domenicana che attraggono la nostra attenzione, va collocata senza dubbio Margherita d’Ungheria, figlia del re Bela IV, della dinastia degli Arpad e della regina Maria Lascaris di origine bizantina.
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cristianesimocattolico · 11 months
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Mons. Cordileone: «L’anti-cattolicesimo non può restare impunito»
Dura reazione dell’arcivescovo di san Francisco al trattamento “di favore” per i cinque che hanno profanato una statua di San Junipero Serra. Continue reading Untitled
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