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#Enrico Brizzi
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ragazzoarcano · 7 months
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“Alla fine l’equilibrio interiore non è che da cercare. Forse ce l’abbiamo già, e più ci muoviamo o agitiamo o altro, e più ce ne allontaniamo.”
— Enrico Brizzi
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polaroidblog · 6 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E06
“It’s a crisis that I’m going through” ripetono ossessivamente gli australiani Equal Parts nella canzone che apre la scaletta di questa sera e, per usare un eufemismo, potremmo dire che è un sentimento decisamente comune. Se anche voi vi trovate in questo “through” e le state provando tutte, ecco qui un po’ di novità indiepop e indierock, con l’aggiunta di qualche insostituibile brindisi, nella…
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foggyrunawaybeard · 1 year
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“Se sei un barbone, un drogato, un immigrato, un albano, sei fottuto. Ti isolano, sei fuori dal gruppo. Poi, il gruppo ti lascia più o meno in pace e in disparte all’inizio, fino a quando non ne fai una troppo grossa, e allora finisci in galera.”
ENRICO BRIZZI
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gregor-samsung · 2 years
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“ La domenica mattina, il vecchio Alex si alzava presto, e intanto che la sua famiglia si godeva il sonno dei giusti, inforcava la sua bici nera e faceva il giro dei colli di Bologna. Immerso in quella beata solitudine, al massimo incontrava qualche altro eroico ciclista con cui non disdegnava di scambiare taluni energici saluti calorosi. Gli piaceva enormemente salire per San Mamolo, Roncrìo, via dei Colli, volare giù per le curve di Paderno, attaccare il muro di parco Cavaioni e veleggiare sul colle di Casaglia per poi planare nella Saragozza avenue mentre la città si risvegliava. Tornava a casa che i parens avevano appena cominciato a sbadigliarsi in faccia. Ecco, era giusto una di quelle domeniche mattina esageratamente azzurre, quando, rientrato in casa fradicio e indolenzito, il vecchio Alex aveva letto sul giornale che vicino a Palermo avevano fatto saltare cinquanta metri d’autostrada per uccidere il giudice simbolo della lotta alla mafia. Era questa l’Italia in cui stava vivendo. Magari non era stata la mafia, magari erano stati i servizi segreti, o comunque anche loro avevano una parte - come in tutte le altre stragi della Repubblica, del resto - e il fine era distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalle indagini dei giudici di Milano sulla corruzione nel mondo politico e finanziario, indagini che stavano prendendo una bruttissima piega per i boss di partito. Insomma, s’era messo in testa un’idea di questo tipo, il vecchio Alex: qualche esponente dei partiti di governo aveva comandato ai servizi segreti, ampiamente controllati, di combinarne una particolarmente grossa - qualcosa del calibro della strage alla stazione della sua città o dell’attentato al rapido 904 - per far sì che l’opinione pubblica si spaventasse e facesse quadrato attorno alle Istituzioni Democratiche, Istituzioni rappresentate appunto dai partiti al governo, in modo da allentare la morsa che gli si stava stringendo addosso. Così, qualche più o meno oscuro dirigente dei servizi aveva deciso: quella brutale condanna a morte avrebbe sconvolto il Paese e sarebbe stata attribuita alla mafia. Una specie di piano perfetto. Che poi i servizi avessero eseguito l’attentato o avessero fornito protezione e mezzi alla mafia per eliminare il nemico numero uno, faceva poca differenza. Portava avanti questi ragionamenti, il vecchio Alex, seduto in salotto col giornale aperto sulle gambe e la memoria alle altre stragi della sua infanzia: aveva sentito il boato immenso della stazione di Bologna che saltava in aria; e poi tutte quelle sirene delle ambulanze che correvano verso l’appennino lungo via Porrettana, la notte della bomba a San Benedetto; e poi. Era questa l’Italia in cui stava vivendo. Così, era rimasto in casa tutto il giorno, rabbioso e in gabbia, convinto com’era che in Italia, e forse anche nel resto del Mondo dei Grandi, tutto era un po’ come a scuola: ovunque spadroneggiava la forza e l’ignoranza, fosse quella del boss mafioso con la catena d’oro al collo e l’Uzi nel cassetto, o quella del professore supponente che ghignava delle opinioni politiche o del modo di vestire degli studenti, o quella del sottosegretario che s’ingozzava di pasta al salmone nei ristoranti romani senza pagare mai il conto... Quel pomeriggio, il vecchio Alex aveva rivisto daccapo Il portaborse di Nanni Moretti e aveva stabilito che un uomo come Cesare Botero non avrebbe esitato a ordinare a chi di dovere l’esecuzione di un giudice, pur di salvare il suo posto in parlamento. E di uomini come Cesare Botero, a Montecitorio, ce n’erano anche troppi... Anche quel giudice assassinato era un uomo che aveva tentato di uscire dal gruppo - rifletteva, rabbioso e in gabbia, il vecchio Alex - uno a cui non andavano bene le prepotenze e l’arbitrio dei forti, uno che aveva camminato controcorrente con l’acqua alla cintola, fino a quando non era arrivata un’onda troppo grande che l’aveva trascinato via. Era uscito dal gruppo, certo. E quando per il gruppo era diventato scomodo, l’avevano fatto saltare in aria con la moglie e tutti gli uomini della scorta... Il gioco era diventato durissimo, e l’indomani la profia di latino e greco, commossa, aveva appeso in classe, sotto il crocefisso alle spalle della cattedra, un fotoritratto del giudice assassinato. L’ora seguente, l’insegnante di chimica aveva fatto il suo ingresso semitrionfale in classe, fissato la foto, guardato gli studenti con aria interrogativa, domandato chi fosse il tizio della foto. Un istante più tardi era passata a interrogare sulla digestione, con particolare riguardo al bolo, chimo e chilo, giacché s’era indietro col programma, boys. Era questa l’Italia in cui stava marcendo. “
Enrico Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Una maestosa storia d'amore e di «rock parrocchiale», Baldini&Castoldi (collana Romanzi e Racconti n° 34), 1995; pp. 121-23.
[Prima edizione: Transeuropa (collana CO/DA), Ancona, 1994]
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ulmicola · 10 months
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Italy in the novel L'Inattesa Piega Degli Eventi by Enrico Brizzi.
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perpassareiltempo · 1 year
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(...) se la prende a fare certi pensieri. Gli manca baciare il seno di una determinata ragazza diafana, e altre mancanze ancora, profonde e novembrine.
Enrico Brizzi
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thesoulmustbebreath · 3 months
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Buona serata 🌠🌙
Lucia 💓
Luli ❤️ Lu 💖🌞🌊♾️
"Nella vita può succedere di tutto,
ma ci sono due cose
che nessuno ti potrà mai strappare:
ciò che sei e ciò che sai.
Sono come due piante,
e finché le coltivi con amore resti libero...”
• Enrico Brizzi
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nipresa · 2 years
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Enrico Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo
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Nella vita può succedere di tutto, ma ci sono due cose che nessuno ti potrà mai strappare: Ciò che sei, e ciò che sai.
Sono come due piante
e finché le coltivi con amore resti libero.
Enrico Brizzi
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Arriva il seguito di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”: ecco cosa sappiamo del nuovo Romanzo di Enrico Brizzi
A trent’anni esatti dalla pubblicazione di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” di Enrico Brizzi, i lettori potranno finalmente sapere cosa è successo a Aidi e al vecchio Alex, ripartendo proprio da quell’afosa estate della loro separazione. HarperCollins Italia ha annunciato che pubblicherà nel prossimo mese di settembre il seguito del romanzo, il cui titolo è ancora in via di definizione.…
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letteratitudine · 1 month
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HarperCollins Italia annuncia che pubblicherà a settembre il seguito di "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" di Enrico Brizzi
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quietgirlfromthehills · 5 months
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💔
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Era Shane MacGowan, il santo poeta punk alcolizzato che guarda dal finestrino del treno e vede gli ultimi vagoni inseguirlo senza raggiungerlo mai.
Enrico Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Grazie Shane per avermi indicato la via da seguire: sempre sul lato illuminato della strada 💙
Thank you Shane for showing me the way: always on the Sunnyside of the Street 💙
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foggyrunawaybeard · 1 year
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I bar, le vinoteche, le discoteche per gli adultescenti; le salite e i gironi delle montagne, sono piene di ciclisti e motociclisti fai da te, in tutina tutta stretta, di una certa età, che si sono presi troppo sul serio, e non hanno capito i consigli di Enrico Brizzi.
ADULTESCENTE: adulto immaturo che mantiene indefinitamente gli atteggiamenti e le abitudini propri dell'adolescenza; gli adultescenti sono i destinatari privilegiati del mercato dell'intrattenimento, che si fonda sull'idea dell'eterna giovinezza, intesa come lunga incoscienza.
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personal-reporter · 8 months
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Pordenonelegge 2023
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Pordenonelegge 2023, con la sua ventiquattresima edizione, è in programma nella città friulana dal 13 al 15 settembre e conta 570 ospiti italiani e internazionali, 334 appuntamenti e 65 libri presentati in anteprima. Sarà un evento quest’anno nel segno della leggerezza, nei libri e nella vita, perché ci sono cose leggere da leggere, ma anche perché l’interpretazione della realtà pone spesso di fronte a segnali ambigui, sempre più pervasivi, e a significati manipolabili. L’immagine delle piume è il simbolo dell’edizione 2023, nel centenario della nascita di Italo Calvino, a cui Pordenonelegge rende omaggio con un percorso di incontri. Pordenonelegge ha  l’inaugurazione affidata allo scrittore ucraino Andrei Kurkov, che ha appena pubblicato Diario di un’invasione e in anteprima assoluta presenta il nuovo romanzo Api grigie. Dalla Francia arrivano Laurent Mauvignier, Philippe Forest, Lydie Salvayre, Michel Bussi e Éric-Emmanuel Schmitt con la prima presentazione italiana della sua ultima riflessione in cui è custodita una lettera inedita all’autore di Papa Francesco. Oltre all’autrice Premio Nobel Annie Ernaux, che il 16 settembre riceverò al festival il Premio Crédit Agricole La storia in un romanzo, ci saranno Andrè Aciman, R. J. Palacio, Elisabet Benavent, Alberto Manguel, Nguyễn Phan Quế Mai; Michael Žantovský, Nino Haratischwili, Natasha Solomons, Michael Bible; Robert Perišić, Anil Seth, Sally Hayden, Ramin Bahrami. L’elenco delle grandi voci della letteratura, del pensiero e dello spettacolo al festival che hanno scelto Pordenonelegge 2023 per presentare i loro nuovi libri vede Michela Marzano, Emanuele Trevi, Viola Ardone, Paolo Di Paolo, Corrado Augias, Mauro Corona e molti altri. Saranno presenti inoltre Antonio Manzini, Giancarlo De Cataldo, Ilaria Tuti, Francesco Piccolo, Antonia Arslan, Mauro Covacich, Daniele Mencarelli, Giuseppe Culicchia, Tiziano Scarpa, Massimo Recalcati, Vittorio Sgarbi, Marco Balzano, Marcello Veneziani, Pier Aldo Rovatti, Giorgio Vallortigara, Ilaria Capua, Piergiorgio Odifreddi, Pietrangelo Buttafuoco, Toni Capuozzo, Vittorino Andreoli, Sandro Veronesi con Edoardo De Angelis, Malika Ayane, Dante Spinotti, Davide Toffolo, Sabina Guzzanti, Natalino Balasso, Massimo Cirri, Giuseppe Montesano, Matteo Lancini, Tullio Avoledo, Stefania Andreoli, Vittorio Bertola, Stefano Quintarelli, Nicola Gardini. Per le voci in dialogo, valore aggiunto del festival si confronteranno Marco Missiroli e Marco Cassardo, Andrea Molesini e Gianni Biondillo, Evelina Santangelo e Alberto Rollo, Romana Petri ed Elisabetta Rasy, Paola Mastrocola e Cristina Battocletti, Giorgio Nisini e Roberta Scorranese, Annalena Benini e Mariapia Veladiano, Matteo Bussola e Enrico Galiano, Elena Loewenthal e Franco Faggiani, Enrico Brizzi e Alessandra Selmi, Marco Malvaldi e Carlo Vecce, Romolo Bugaro e Maria Castellitto, Gabriella Caramore e Lidia Ravera, Alberto Casadei e Luca Doninelli, Sandrone Dazieri e Piergiorgio Pulixi. Read the full article
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