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letteratitudine · 2 days
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Vince il "Premio Alessandro Leogrande" 2024 Presidi del Libro
"Le grandi dimissioni" di Francesca Coin (Einaudi)
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letteratitudine · 7 days
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Il Maggio dei Libri 2024 a Catania (alla Pinacoteca Sciavarrello)
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letteratitudine · 7 days
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letteratitudine · 7 days
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Un documentario su Maria Bellonci
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letteratitudine · 8 days
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Il Maggio dei Libri 2024
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letteratitudine · 9 days
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Prima tappa nazionale dello Strega Tour all’ex Monastero dei Benedettini di Catania. Pienone di pubblico per la “dozzina” del più importante premio letterario
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Sullo sfondo il manifesto del premio Strega 2024 firmato da Andrea Tarella: dalla testa di una strega occhiuta emergono creature care all’immaginario letterario, come incantate da una magia. E le oltre 400 persone che stamattina hanno riempito l’auditorium del DISUM all’ex Monastero dei Benedettini, hanno vissuto la fascinazione delle storie partecipando alla prima tappa nazionale del più prestigioso premio letterario italiano.
Per il secondo anno di fila è stata Catania a ospitare la dozzina semifinalista dello Strega, grazie ancora una volta al Catania Book Festival, l’evento ideato e organizzato da Simone Dei Pieri e da un instancabile staff di giovanissimi ma già navigati promotori culturali. A intervistare le autrici e gli autori nell’ambito dei titoli proposti dagli “Amici della domenica” al Premio Strega 2024, sono stati Mattia Insolia e Lorena Spampinato, entrambi giovani scrittori già affermati.
Quest’appuntamento ha incontrato anche la collaborazione dell’ Università di Catania, della Fondazione Federico II- Regione Siciliana, del Comune di Catania e della società di consulenza Balena Bianca, rappresentati sul palco dalla direttrice DISUM, Marina Paino, che ha aperto l’incontro, da Giuseppe D’Ippolito, in rappresentanza della Fondazione e dall’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Andrea Guzzardi.
I saluti sono arrivati anche da Valerio Valzelli per Bper Banca, lo sponsor nazionale del Premio Strega.
Simone Dei Pieri ha ricordato che, “oltre a vantare una storia secolare, purtroppo Catania è anche una città con percentuali spaventose di abbandono scolastico, in cui metà delle biblioteche locali sono chiuse mentre in Sicilia oltre 4 milioni di persone non hanno letto un libro durante lo scorso anno”.
Di contro, però, “se i libri servono a qualcosa, allora servono a comprendere, a immaginare e soprattutto a cambiare la realtà, se questa non ci piace. - ha sottolineato il direttore del Catania Book Festival- Per questo motivo dopo la grande festa di oggi, serve rimettere al centro chi non ha accesso alla lettura, ma anche chi, nonostante anni di studio alle spalle, vede vanificati i propri sforzi”.
E di consapevolezza, soprattutto letteraria, hanno parlato anche gli undici semifinalisti presenti a Catania (Paolo Di Paolo, autore di “Romanzo senza umani”, edito da Feltrinelli e proposto da Gianni Amelio, non è potuto intervenire), ciascuno custode di una storia.
Sonia Aggio, autrice di “Nella stanza dell’imperatore” (Fazi), proposto da Simona Cives, offre ai lettori un romanzo storico che mostra il volto segreto dell’Impero romano d’Oriente alla corte dei Basileus di Bisanzio e racconta l'ascesa al trono dell'imperatore bizantino Giovanni Zimisce. “Ho pensato alla situazione sovrannaturale, alle streghe, per creare una situazione d'incertezza e dare umanità a una persona esistita più di mille anni fa”.
In “Adelaida” (Nutrimenti) di Adrián N. Bravi, romanzo proposto da Romana Petri, la protagonista è Adelaida Gigli, una delle figure femminili più sorprendenti dell'Argentina del secolo scorso. Pronta a nascondere armi e dissidenti nella sua casa, a ridere in faccia al potere, la donna “era una di quelle figure che hanno segnato la mia vita dopo che lho conosciuta. - dice Bravi- Frequentare lei era per me come riscoprire le mie radici. Mai avrei pensato di poterlo fare a Recanati”.
Donatella Di Pietrantonio con “L’età fragile” (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi, richiama un episodio di cronaca che risale agli anni Novanta, accaduto nel cuore dell'Abruzzo appenninico, e si occupa proprio della vulnerabilità quale compagna di tutti i personaggi: “Non avevo mai pensato di scrivere sulla violenza di genere perché temevo che potesse diventare un’operazione programmatica. L’avevo escluso”.
Tommaso Giartosio in “Autobiogrammatica” (minimum fax), proposto da Emanuele Trevi, narra di un’esistenza – unica e comune – intrecciata con la sacralità del linguaggio del lessico famigliare. “Ginzburg racconta benissimo il lessico famigliare da cui ciascuno di noi può riconoscersi. Il rapporto con i genitori è solo accoglienza ma anche conflitto. I genitori, e i genitori dei nostri genitori, ci consegnano un mondo al quale ci possiamo riconoscerci anche no. L’unico modo per raccontare la propria vita senza cadere nell’auto referenza per me è stato proprio passare dal linguaggio”.
Antonella Lattanzi con “Cose che non si raccontano” (Einaudi), proposto da Valeria Parrella, racconta il desiderio di essere madre in un romanzo autobiografico molto intenso dove il corpo e il dolore sono protagonisti. “Le donne non parlano mai di aborto anche quando hai cercato di una gravidanza . Ho pensato a tutti i corpi medicalizzati devono avere una voce e ho pensato che dalla rabbia poteva nascere un romanzo”.
Valentina Mira è autrice del romanzo “Dalla stessa parte mi troverai” (SEM), proposto da Franco Di Mare, e riesamina la storia di Mario Scrocca, un giovane ingiustamente arrestato per due omicidi nell’ambito della strage di Acca Larentia e che venne trovato morto impiccato in una cella del carcere di Regina Coeli. Il romanzo è stato al centro di molte polemiche da parte del centro destra italiano. “La pacificazione può esserci ma solo se c’è una presa di responsabilità. - ha detto- C’è differenza tra essere state vittime e fare del vittimismo, e legittimare posture aggressive che portano ad essere carnefici”.
Melissa Panarello in “Storia dei miei soldi” (Bompiani), proposto da Nadia Terranova, racconta sé stessa ma con la creazione di un doppio letterario. Nel romanzo la protagonista è appunto Melissa che dopo anni incontra Clara, l’attrice che la interpretò nella trasposizione cinematografica del suo romanzo (Panarello è autrice del bestseller datato 2003 “Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire”). “I soldi rivelano quello che tu sei e raccontano la tua storia; così come il sesso sono trattati come un tabù, come fossero qualcosa di sporco”.
Daniele Rielli è l’autore del romanzo a più voci “Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale” (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale, e illustra con l’approccio letterario un dramma ecologico e sociale partendo dalla Xylella, il batterio che nel mondo ha causato la più grave epidemia delle piante e che in Puglia ha distrutto ettari di ulivi, con tutta la storia che racchiudono, compresa quella della famiglie locali. “Mio padre e mio nonno sono salentini; la xylella è una normale malattia delle piante ma da questa si scatena una caccia alle streghe, con tanto negazionismo. Negazionismo che funziona perché offre ingredienti semplici ma ben scritti: il cattivo straniero, e gli ulivi, creature molto simboliche”.
Con “Aggiustare l’universo” (Mondadori), proposto da Lia Levi, la scrittrice Raffaella Romagnolo descrive l’Italia del dopoguerra dove regnano le macerie e narra di una giovane insegnante, Gilla, che ripara oggetti segnati dal tempo e vite segnate dal dolore. E poi c’è Francesca, che proviene dall’orfanotrofio e che non parla mai. Il suo vero nome è Ester ed è una “vittima della difesa della razza”.
“Genova fu la città più bombardata dalla seconda guerra mondiale e partecipò in massa alla Resistenza. Per la protagonista passare di lì non ha nulla di eroico, semmai è doloroso”.
Chiara Valerio in “Chi dice e chi tace” (Sellerio), proposto da Matteo Motolese, offre un ritratto di donne in costante mutazione, un’indagine tra silenzi e dicerie di provincia ambientata a Scauri, sul Tirreno. La protagonista si muove lungo un percorso di auto scoperta e in un ambiente dove la diversità non è ben vista. “Non si fa la gradazione degli amori. L’amore non è buono né cattivo anche se misuriamo la lunghezza dei matrimonio come misura dell’amore. Ebbene la mia protagonista, Lea Russo, mi sta simpaticissima perché lei non ci sta”.
Dario Voltolini in Invernale (La nave di Teseo), romanzo proposto da Sandro Veronesi, rievoca l’immagine del padre di mestiere macellaio nel mercato torinese di Porta Palazzo; un padre scomparso prematuramente che ispira una preghiera nata dal ricordo e dall’amore filiale. La malattia diventa trasformazione del corpo ma anche l’occasione per fare esperienza di un nuovo linguaggio. “Ho impiegato 40 anni a scrivere questo libro, perché volevo essere certo di poter maneggiare lo strumento della scrittura per raccontare mio padre” .
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letteratitudine · 12 days
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Gli appuntamenti del festival Nostos. 19 e 20 aprile a Giardini Naxos, 21 aprile a Siracusa.
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letteratitudine · 12 days
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Giornata di studi su Cesare Pavese poeta, in programma presso l'auditorium dei Benedettini venerdì 19 aprile.
L'evento vedrà la partecipazione straordinaria del cantautore sardo Mariano Deidda.
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letteratitudine · 14 days
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Premi Internazionali Flaiano 2024
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51a edizione
Dal 18 aprile a Pescara i Premi fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano con il Festival Internazionale del Cortometraggio "Scrittura e Immagine", il Festival di Fotografia "Flaiano fO", il Premio Internazionale Flaiano di Poesia, il Premio Internazionale Flaiano di Narrativa e Italianistica, il Flaiano Film Festival e il Premio Flaiano di cinema, teatro, televisione e giornalismo.
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letteratitudine · 14 days
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Tutto pronto per il 20 aprile con il Premio Strega a Catania, all’ex Monastero dei Benedettini.
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È sold-out dei posti a sedere
Il direttore Dei Pieri: “Portare a Catania per la seconda volta in dodici mesi il più autorevole premio letterario italiano, è per noi una grande responsabilità”.
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È conto alla rovescia per l’appuntamento con la prima tappa nazionale del Premio Strega che si terrà sabato 20 alle ore 11,30 * nell’Auditorium De Carlo del DISUM, all’ex Monastero dei Benedettini a Catania.
All’iniziativa gratuita organizzata dal Catania Book Festival, sostenuta dall’Università di Catania, dalla Regione Siciliana e dalla società di consulenza Balena Bianca, parteciperanno i dodici autori semifinalisti del Premio Strega.
A presentare la prima tappa del tour che nei giorni seguenti toccherà altre città italiane, anche quest’anno saranno due autori catanesi giovani ma già stimati dal pubblico e dalla critica: Mattia Insolia e Lorena Spampinato.
“Abbiamo già registrato il sold out dei posti a sedere e si respira aria di grande attesa. Con lo staff non ci siamo mai fermati in questi giorni per organizzare l’evento che immaginiamo come una festa per le storie, per la lettura e per la cultura in generale - dice l’ideatore e direttore del festival, Simone Dei Pieri -
Portare a Catania per la seconda volta in dodici mesi il più autorevole premio letterario italiano, che racconta le tendenze e i gusti dei lettori e delle lettrici, è per noi una grande responsabilità. Aprire il tour che toccherà poi tutta l’Italia è chiaramente un motivo di orgoglio, e siamo felici di aver creato questa opportunità per amanti dei libri e della lettura.
L’Università di Catania e la Fondazione Federico II - Regione Siciliana stanno sostenendo questo appuntamento che riporta la Sicilia al centro del panorama culturale nazionale ed europeo.
La Sicilia ha la possibilità di tornare ad essere, come spesso è avvenuto nel corso della storia, - conclude Dei Pieri- un avamposto verso nuove culture e un porto per le storie che si incontrano. Credo che Catania possa a tutti gli effetti essere al centro di questo percorso virtuoso.”
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letteratitudine · 17 days
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Campiello Giovani: A Verona annunciati i cinque finalisti del concorso rivolto agli aspiranti scrittori
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letteratitudine · 18 days
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PREMIO COSTA SMERALDA | ANNUNCIATI I FINALISTI - ALICIA GIMÉNEZ-BARTLETT vince il Premio Internazionale
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letteratitudine · 19 days
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Ecco i tre finalisti del Premio Letterario Merano
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letteratitudine · 19 days
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La Milanesiana - Al via la XXV edizione del festival ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi
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letteratitudine · 23 days
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Il 20 aprile prima tappa del tour nazionale del Premio Strega a Catania
“È segno che la nostra città attrae cultura”
L’evento sarà ospitato dall’Università di Catania e sarà gratuito
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“Il Premio Strega torna a Catania per la seconda volta nel giro di un anno. È segno che la nostra città attrae cultura e che può ospitare i grandi eventi dell’editoria italiana. Incontreremo i dodici autori del più grande premio letterario nel corso di un evento gratuito e ospitato dalla nostra Università, luogo del sapere per eccellenza. Non era mai accaduto prima in un ateneo siciliano. Ne siamo orgogliosi”.
Ha esordito così, stamattina, Simone Dei Pieri, ideatore e direttore del Catania Book Festival, che ha presentato alla città l’appuntamento di sabato 20 aprile alle 11,30, quando l’auditorium del DISUM all’ex Monastero dei Benedettini ospiterà i 12 semifinalisti del Premio Strega.
Alla conferenza hanno partecipato anche la direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Marina Paino, e il presidente del Corso di Laurea in Scienze e Lingue per la Comunicazione, Davide Bennato (UNICT), il direttore della Cultura e della Rete musealedel Comune,Paolo Di Caro, e alcuni delegati della Fondazione Federico II in rappresentanza del presidente dell’ ARS e della Fondazione stessa, Gaetano Galvagno.
Quest’appuntamento speciale del Catania Book Festival è sostenuto dall’Università di Catania, dalla Regione Siciliana e dalla società di consulenza Balena Bianca. A presentare la mattinata, anche quest’anno saranno due autori catanesi giovani ma già stimati dal pubblico e dalla critica: Mattia Insolia e Lorena Spampinato.
“Lo staff organizzativo lavora tutto l’anno per l’evento festivaliero e per eventi collegati ad esso, come quello che Catania ospiterà giorno 20. Per questo - prosegue Dei Pieri- siamo orgogliosi e speriamo di ottenere lo stesso successo di pubblico che abbiamo registrato la primavera scorsa, quando per la prima volta abbiamo ospitato i semifinalisti dell’edizione 2023”.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla direttrice DISUM, Marina Paino: “Il Dipartimento di Scienze Umanistiche è lieto di concorrere alla realizzazione di questo genere di iniziative a nome dell'Università di Catania. La promozione e la diffusione della conoscenza sono missioni di primaria importanza per un'università pubblica e il libro continua ad essere strumento privilegiato e insostituibile di crescita culturale, anche e soprattutto nell'epoca dei social. I libri sono alimento della mente e dell'anima, aiutano a conoscere il mondo in cui viviamo e ad immaginarlo diverso. Per questo l'università non poteva mancare ad un appuntamenti come questo, confermandosi ancora una volta interlocutore di primo piano per le politiche culturali del nostro territorio”.
Per il presidente del Corso di Laurea, Davide Bennato: “Nel mondo delle industrie creative contemporanee, la letteratura è una forma culturale che instaura legami importanti con il mondo dei media e della comunicazione. Tale relazione aumenta la circolazione delle idee e delle narrazioni in grado di migliorare la comprensione del mondo in cui viviamo. In questo senso l’università può svolgere un ruolo di catalizzatore, per consentire lo sprigionarsi di energie utili sia alla ricerca di saperi in grado di confrontarsi con l’attualità, sia alla formazione dei cittadini del XXI secolo”.
Nel corso della conferenza sono anche stati portati i saluti istituzionali del presidente Gaetano Galvagno:
“Come Fondazione Federico II siamo convinti che la cultura, oggi più che mai, sia uno degli asset più importanti, non solo per la crescita sociale, ma anche per l’attrattività di un territorio. Un evento come il Catania Book Festival, pertanto, rappresenta un valore aggiunto ed è un motivo di orgoglio che sia stato ideato e portato avanti da un gruppo di giovani, a partire dal Direttore Simone Dei Pieri. Per questo va certamente sostenuto. La presenza, per il secondo anno consecutivo del prestigioso Premio Strega a Catania, è la dimostrazione del grande lavoro svolto dagli organizzatori, in grado di attirare anche questo storico premio, da sempre termometro dell’ambiente culturale italiano e dei gusti letterari del Paese”.
Anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha usato parole di sincero compiacimento per l’iniziativa: “Ospitare anche quest’anno la prima tappa del Premio Strega, grazie al Catania Book Festival, è un fatto di straordinario rilievo culturale, e in prospettiva anche turistico, per la nostra città e la Sicilia tutta. La rinascita di Catania, infatti, si deve fondare anche sull’essere crocevia di eventi e personalità di talento, fautori dell’arte e della bellezza di cui siamo custodi. I libri raccontano esistenze e il loro speciale contenuto è una ragione in più per essere cornice attiva alla condivisione delle straordinarie emozioni che solo le pagine scritte sanno donare”.
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letteratitudine · 24 days
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