Tumgik
writeaboutyouandme · 1 year
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Matthew Perry as Chandler Bing FRIENDS (1994-2004)
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writeaboutyouandme · 2 years
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writeaboutyouandme · 2 years
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F.R.I.E.N.D.S (1994–2004) S06E24 | The One With The Proposal
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writeaboutyouandme · 2 years
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È un periodo nero. Non ci sono alti e bassi, solo una continua linea retta posta nel fondo di tutto. Ogni cosa che provo a fare va male, ogni momento in cui c’è uno spiraglio di felicità viene subito sradicato violentemente, come se quella felicità non la meritassi, come se fossi destinata a vivere tra lacrime e dolore.
Mi sto quasi abituando a quel vuoto interno da pensare che tra qualche settimana non lo sentirò nemmeno più. Ho così paura di tutto questo da credere che quando avrò anche un briciolo di luce mi sentirò fuori posto. E probabilmente sarà così.
In questo modo nascono gli autolesionisti, almeno così si dice. Non parlo di ferite fisiche, intendo le persone che distruggono tutto, che cercano sempre il loro angolo nero in cui rifugiarsi, lontano dal mondo a colori in cui gli altri vogliono portarle.
Alla fine rimarrò da sola, il resto della gente si arrenderà e sicuramente lo farò anche io. Quando tutti saranno ormai lontani, quando non avrò nessuno da chiamare, quando non saprò che fare della mia vita, quando i miei pensieri mi ammazzeranno, sarà in quel momento che capirò che per me non c’è più speranza.
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writeaboutyouandme · 3 years
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La verità è che un parere esterno serve a tutti. Qualcuno che non ci giudichi, che non ci conosca, qualcuno che darebbe un consiglio solo studiando la situazione senza un coinvolgimento emotivo. Una persona imparziale.
Ed è per questo che ho deciso di aprire una rubrica sul mio blog.
Potrete chiedermi un consiglio sull'amore, sulla sessualità, sui genitori, su un problema che vi affligge, di qualunque natura esso sia.
Potrete farlo con un messaggio in chat, tramite una email.
Io riposterò il messaggio come post (in modo anonimo naturalmente), allegando un consiglio che possa, spero, esservi utile.
Vorrei far decollare questo progetto perché in un periodo di forte stress per tutti, nessuno ha pensato ai ragazzi che, obbligati a casa, perdono amicizie, amori, pazienza.
È un modo per sfogarsi e per farsi aiutare da qualcuno che non vi conosce, che vi aiuterà senza dare giudizi.
Quindi.. aspetto speranzosa i vostri messaggi!
In chat o con email:
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writeaboutyouandme · 3 years
Note
Vorrei iniziare un nuovo libro, consigli?
Dipende da che libro cerchi.
Come romanzo rosa ti consiglierei "Tempi duri per i romantici" di Tommaso Fusari. È un libro scritto veramente bene, tanto da darti la sensazione di essere a Roma, accanto a lui, mentre passeggia per le strade e vive la sua "avventura". Prepara i fazzoletti.😂
Se non l'hai mai letto, "Il Piccolo Principe", è un libro da leggere assolutamente. Tutti dovrebbero almeno una volta nella vita. Sembra un libro da bambini ma se fai attenzione, ci sono tanti messaggi. Adatto soprattutto ai ragazzi che si affacciano al mondo degli adulti, facendoti capire che anche se dovrai vedere il mondo con una prospettiva diversa, non devi mai abbandonare il bambino dentro di te. Un po' "pascoliano", dai.
Il terzo, direi "Martin Eden" di Jack London. Il racconto di un ragazzo della classe operaia che si innamora di una giovane donna appartenente alla borghesia. Decide di voler migliorare il suo futuro per avere in sposa la ragazza. Non continuo, potrei parlarne per ore ma te lo rovinerei. Te lo consiglio vivamente, finale inaspettato.
Detto questo, buona lettura e fammi sapere quale hai scelto! :)
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writeaboutyouandme · 3 years
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You said you’d be here but now you’re gone.
You said it was forever but I guess forever is not so long.
Cimorelli
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writeaboutyouandme · 3 years
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Mi sono innamorato della parte di te che nascondi sempre a tutti. Che provi a soffocare con chili di trucco e felpe troppo grandi. Che celi coi tuoi occhi, fissi verso terra, e i tuoi silenzi, che come coperte ti ci avvolgi dentro. Mi sono innamorato della parte di te che emerge dalle tue unghie mangiucchiate per la paura, e dai tuoi capelli scompigliati in cui ti immergi la mattina. Di quella che traspare dai tuoi sguardi persi verso il cielo, dai sospiri che trattieni, dai tuoi sorrisi spenti, dalle tue mani fredde e dalle tue gambe tremanti. Mi sono innamorato di tutto ciò che ti fa sentire fragile, debole e terribilmente sbagliata. Lo so che le tue guance assorbono ogni sera quelle lacrime salate, le stesse che aspettano fino la mattina una carezza per essere asciugate. Mi sono innamorato di tutto ciò che di te vorresti distruggere, cambiare, stravolgere, perché lo so che quando allo specchio ti guardi, tu vorresti solo scoppiare a piangere. Ma non temere; il mio amore è abbastanza grande da far innamorare delle parti di te che ritieni errate entrambi.
-Alessia Alpi, 21:25.
Scritta da me (Volevoimparareavolare on Tumblr)
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writeaboutyouandme · 3 years
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good sex and deep talks
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writeaboutyouandme · 4 years
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Siamo stati lontani un anno, senza vederci e sentirci. Ti cercavo ovunque, anche quando passavo sulla via di casa tua, all'epoca non sapevo dove fosse precisamente e stavo attenta a destra e sinistra per trovarti. Ero arrivata al punto di vederti in quel ragazzo che aveva i capelli neri come i tuoi, in quello che aveva le spalle larghe come le tue, in quello che aveva la camminata simile alla tua. Cercavo il tuo profumo tra le strade della città, cercavo un po' di te in chiunque incontrassi, sapendo che non sarebbero mai stati te. Ti cercavo nel supermercato vicino casa tua, nel tabacchino dove andavi a prendere sempre le tue camel blu, nel bar dove ordinavi un decaffeinato, nel negozio dove compravi le cover per il tuo telefono. E speravo di trovarti, prima o poi, per chiederti come stessi, per sapere se avessi macchiato la tua pelle con altri tatuaggi o se avessi comprato finalmente l'Alfa 159 che tanto desideravi. E chi voglio prendere in giro, ti cercavo per sapere se mi avessi sostituito con una qualunque che non sapeva tutto quello che sapevo io. Che se avesse dovuto portarti un gelato non avrebbe saputo i gusti da prendere. Che ti avrebbe portato un caffè normale, dimenticando che la caffeina ti fa male. Avrei voluto abbracciarti, sussurrarti che ero tornata e che adesso avresti avuto il cornetto che volevi o la birra che ti piace tanto. Che ti avrei passato l'accendino, perché come al solito non lo avresti avuto. Mi sarei accontentata di vederti e basta, senza dire nulla. E alla fine ci siamo incontrati nuovamente. E si, ti porto una Peroni domani.
– Writeaboutyouandme.
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writeaboutyouandme · 4 years
Note
Come ci si prepara ad essere sostituiti?
Non ci si prepara.
Puoi immaginartelo, puoi ripeterti quella scena nella testa migliaia e migliaia di volte, sempre diversa, o sempre uguale, coi suoi occhi che si spengono mentre ti guarda, con le vostre parole che cedono continuamente il passo al silenzio, con le uscite in frasettimana, che diventano solo alla domenica, per tramutarsi in un’uscita al mese, fino a non uscire più in sieme.
Puoi immaginartelo, ma non puoi sapere come è realmente, fino a quando non lo vivi.
Fino a quando la sua chat è sempre più in basso, ed i vostri messaggi sempre più radi, e le vostra gesta più rigide ed i vostri sorrisi più forzati. E ti ritroverai a domandare agli amici di quella persona. E ti ritroverai a spiarla dalle stories di Instagram. E ti ritroverai a guardare le vostre foto insieme, mentre ti domanderai “come ho fatto a distruggere tutto questo? Come ho fatto a non impedire tutto questo?” E ti sentirai male e avrai voglia di piangere e questa volta non ci sarà quella persona al tuo fianco, e ti sentirai ancora più a pezzi.
No, per certe cose non ci si può preparare prima.
Certe cose esigono di essere vissute sulla propria pelle, dentro le nostre ossa, fino a consumarci, fino a distruggerci.
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writeaboutyouandme · 4 years
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Ieri sera il mio ragazzo ed io abbiamo litigato per una cazzata.
Stavamo in macchina, seduti sui sedili posteriori e ognuno ad un angolo per non intralciare l’altro. Nessuno parlava, il silenzio veniva rotto solo dal respiro irregolare che ha lui quando si innervosisce.
Mi ha tirato per un braccio, mi ha preso il volto e mi ha fatta girare per guardarlo negli occhi.
“Che cazzo hai”.
Non ho risposto. Non volevo rispondere.
“Dimmi che porco D** hai”.
“Niente”, ho sussurrato con la poca voce che mi è uscita.
Ho tanti, tantissimi, difetti. Ma il peggiore è quello di non riuscire a parlare con le persone. Ogni volta che ho qualcosa la voce mi si strozza in gola e di uscire non se ne parla proprio.
“Me lo vuoi dire? Che cazzo. Mi stai facendo impazzire”.
Ho abbassato lo sguardo.
“Va bene, fai quello che minchia vuoi. Non so che dirti”.
Siamo ritornati ai rispettivi angoli. Ognuno lontano dall’altro.
Ho pensato, pensato e pensato.
Ogni volta che non riesco a parlare ci rimette lui. Ci sta male, lo sento, lo vedo.
Avrei voluto dirgli “scusami” e baciarlo con tutta la passione e l’amore che ho dentro. Ma niente, non ci riuscivo.
Allora ho alzato il suo braccio, mi sono appoggiata sul suo petto e ho lasciato a lui la decisione di abbracciarmi o meno.
Mi ha tenuta stretta da subito. Mi ha accarezzato e dato un bacio sulla fronte come fa sempre.
Ho iniziato a piangere. Quello era l’unico modo in cui riuscissi a chiedere scusa in quel momento. E lui non mi ha spostata, non mi ha chiesto di dirlo a voce, mi ha solo presa e abbracciata come per non farmi andare più via.
Mi ha capita al volo, come sempre.
Mi ha spostata, si è sistemato e ha battuto le mani sulle sue cosce, per dirmi di mettermi seduta su di lui, come facciamo ogni giorno.
Mi sono seduta a cavalcioni, ho abbracciato le sue spalle e ho appoggiato la testa tra il collo e la clavicola.
Sono rimasta così per un’ora e lui nel frattempo mi cantava “sempre in due”, di Carl Brave e Franco126, nell’orecchio.
Parla di tutt’altro ma ci siamo conosciuti con quella canzone e resta la mia preferita.
Mi ha tenuta stretta dai fianchi e mi sono sentita protetta come mai nella vita.
Mi sono addormentata. E al mio risveglio, pochi minuti dopo, stava cantando un’altra canzone degli stessi cantanti.
“Piccola ti accompagno a casa, stai morendo di sonno”.
Non ne abbiamo parlato, non mi ha chiesto nulla. Perché sa che per me è più facile trovare il santo graal che parlare, lascia che sia io a decidere quando sono pronta.
Mi ha portata a casa, mi ha baciata per diversi minuti, bacio sulla fronte e un “scrivimi appena sali e quando ti metti al letto chiamami”.
Ci siamo addormentati al telefono, come ogni notte.
Lo amo. E cosa più importante, mi ama.
Trovate qualcuno come lui, lo dico per voi.
Trovate qualcuno che vi capisca fino in fondo.
Trovate qualcuno che al vostro silenzio non chieda spiegazioni perché sa che non riuscireste a darle.
Trovate qualcuno che vi abbracci come se non lo facesse da mesi e magari l’ha fatto solo pochi minuti prima.
Qualcuno con cui vi sentite al sicuro e protetti.
Qualcuno che non vi urli contro se avete una giornata no ma che vi aiuti ad affrontarla nel migliore dei modi.
Insomma, trovate qualcuno che vi ami veramente.
E lì, proprio in quel momento, sentirete il vostro cuore esplodere dalla gioia.
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writeaboutyouandme · 4 years
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È sempre bello averti intorno.
17:51
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writeaboutyouandme · 4 years
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“divisi in due come una mela, siam due disegni fatti sulla stessa tela…”
— Babaman
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writeaboutyouandme · 4 years
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Ti stringo forte e il tuo viso affonda dentro il mio petto.
Gerald Daja
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writeaboutyouandme · 4 years
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Mia nonna aveva l’alzheimer, è morta a luglio. Ieri sono andata a trovare mio nonno. Mi ha chiesto di portarlo al cimitero, l’ho accompagnato volentieri. Si è sistemato, aveva una camicia stirata perfettamente e dei pantaloni eleganti, si è pettinato i capelli. Mi ha detto che doveva essere al meglio, perché la nonna si sarebbe arrabbiata, ci ha sempre tenuto a farlo presentare per bene.
Ha problemi alle gambe, non riesce a fare tanta strada, anche per pochi metri si deve sedere. Ma la forza che ci ha messo per salire due piani e andare a salutare mia nonna non l’ho mai vista. Ha percorso le scale piano, un gradino ogni cinque/sei secondi, con gli occhi lucidi e le mani che tremavano. Quando siamo arrivati, ha preso una sedia, si è seduto di fronte alla lapide e con le lacrime che gli rigavano il viso mi ha sussurrato “mi manca la mia compagna”.
Questa è la dimostrazione che anche dopo tanti anni, l’amore c’era ancora e per lui ci sarà sempre. Come ci sarà sempre da parte di mia nonna, anche se non può dimostrarglielo più. Perché so che lei, in qualche modo, gli da la forza di fare quelle scale per stare ancora una volta insieme, non uno accanto all’altro, ma con l’anima.
– Writeaboutyouandme
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writeaboutyouandme · 5 years
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“Ognuno è demone di sé stesso, e rende il mondo il suo inferno.”
— Oscar Wilde
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