Che quest' anno sia ancora più bello di quello precedente ✨
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@itsmyecho
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Sei chiuso nella tua gioia, com'io nel mio dolore.
Giovanni Boine, da "Frantumi", 1918 (raccolta postuma)
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"Non ti manchi mai la gioia. Voglio, però, che ti nasca in casa: e ti nascerà, se sorge dentro di te."
Seneca
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«Sentivo di amare la montagna per i suoi paesaggi solenni, per le lotte ingaggiate con i picchi, per le emozioni e i ricordi che ne derivavano; ma forse l'amavo ancora di più per quel senso di libertà e di gioia di vivere che solo lassù sui monti riuscivo a trovare.»
— Walter Bonatti
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“Non amava svegliarsi e dover sbattere contro l’evidenza che qualsiasi relazione umana è, per la maggior parte del tempo, un improponibile baratto tra il terrore di restare soli e la gioia della condivisione, uno scambio iniquo tra il proprio tempo, che è il proprio modo di essere, e la natura umana, che è dividerlo con gli altri.”
— Chiara Valerio, “Il cuore non si vede”.
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NON STO SCHERZANDO VIDEO VINTAGE DI AMADEUS IN MINGONNA DA CHEERLEADER CHE BALLA E TIRA SU LA GONNA MOSTRANDO LE MUTANDE (NERE) NEL BACKSTAGE E FIORE CHE CONTRATTA CON LA CUCCARINI PER ACQUISIRE ALTRO MATERIALE INCIRMINANTE
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"Vai in giro con la tua tazza di caffè... E all'improvviso qualcuno ti spinge facendoti versare caffè ovunque.
Perché hai rovesciato il caffè?
Perché qualcuno mi ha spinto!
Risposta sbagliata!
Hai rovesciato il caffè perché avevi il caffè nella tazza.
Se avessi preso il tè... avresti rovesciato il tè.
Quello che hai nella tazza è ciò che verserai.
Quindi... Quando la vita scuote, quello che hai dentro... Verserai.
Puoi attraversare la vita fingendo che la tua tazza sia piena di virtù, ma quando la vita ti spinge, verserai ciò che esiste realmente dentro di te.
La verità viene sempre alla luce.
Quindi, dovrai chiederti: "Cosa c'è nella mia tazza?"
Quando la vita si fa dura... cosa verserò?
Gioia... Grazia... Pace... Gentilezza... Umiltà?
O rabbia... amarezza... parole dure o reazioni?
Tu scegli!
Ora... Lavora per riempire la tua tazza di gratitudine... Perdono... Gioia... Parole positive e gentili... Generosità... E amore per gli altri.
Qualunque cosa sia nella tua tazza, sei responsabile.
E guarda che la vita scuote.
A volte scuote forte.
Scuote più volte di quanto possiamo immaginare...
Sei responsabile di quello che c'è nella tua tazza.
Cosa c'è dentro?"
web
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Marpessa Hennink
FENDI Jeans campaign, GIOIA Italia 16th March 1987
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Bello eh lavorare la prima settimana di Gennaio.
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" Vengo invitato come relatore a un convegno di tre giorni a Torino, un workshop internazionale con decine di partecipanti. Non conosco nessuno di questi colleghi, ma apprezzo la circostanza di un ambiente del tutto nuovo e di gente mai vista.
S. è morto da sei mesi.
Al ristorante dell’albergo dove si svolge il convegno i posti non sono assegnati e alla prima pausa per il pranzo mi ritrovo a dividere il tavolo con un relatore olandese, un afroamericano di Miami, una canadese, un belga, una brasiliana e un altro italiano, di Roma.
L’imbarazzo iniziale dura poco, ci troviamo a discorrere come se ci conoscessimo da mesi, amici di lunga data. La casualità che ci ha riunito allo stesso tavolo si trasforma all’istante in un legame. Finiamo per trascorrere insieme il resto di questi tre giorni. Il convegno, i pranzi, le cene, le serate fuori a bere nei bar della città.
Essere sconosciuto fra sconosciuti è rilassante, l’atmosfera di unità che si è venuta a creare fra noi, destinata a durare una finestra di tempo così limitata, ha qualcosa di magico. Ognuno di noi lo riconosce.
L’ultima notte del convegno faccio un sogno eccezionale.
Sono in un enorme luna-park e mi aggiro incuriosito fra le diverse attrazioni. Giungo a una giostra composta da una ruota orizzontale alla quale sono agganciate una serie di seggioline a due posti. Decido di salire e ne occupo una da solo. La giostra si mette in moto e dapprima gira piano, poi acquista velocità e comincia a piacermi parecchio. Anzi, mi dico che era tanto che non salivo su un’attrazione del genere e che avevo dimenticato quanto potessero essere divertenti. La velocità del carosello si fa vertiginosa, ormai non riesco neppure a intravedere i volti degli occupanti degli altri seggiolini, è tutto troppo frenetico e confuso, ma questa folle velocità invece di preoccuparmi mi fa ridere fino alle lacrime. Poi il mio seggiolino si stacca dal resto della giostra e comincia a schizzare verso il cielo. Non provo alcuna paura, al contrario ne sono estasiato. Sto volando incontro al cielo, il vento nei capelli, la terra che si allontana sotto di me, sto compiendo un viaggio imprevedibile ed è una sensazione stupenda. Con un’improvvisa intuizione razionale mi rendo conto che sono felice, felice come non ero da mesi. Ed è a quel punto che accade: sento la voce di S. al mio fianco, che nell’orecchio mi sussurra: “Questa felicità è il mio regalo. Buon compleanno”.
Mi risveglio all’istante.
È la mattina del 18 aprile: me ne ero dimenticato, ma è il mio compleanno.
Questa felicità è il mio regalo.
A oggi è il sogno più bello che abbia mai fatto. "
Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori, 2023¹; pp. 144-145.
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Un momento di spensierata follia ...
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Non c'è luce senza ombra, così come non c'è gioia senza dolore.
(Isabel Allende)
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