Tumgik
#sento sarà il nostro futuro
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I love EVERYTHING about this!
Fik and Dani! <3
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immersa-neiricordi · 3 months
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Tra pochi giorni mia sorella si laurea. Avrei tanto voluto finire questo percorso insieme così come l'abbiamo iniziato, ma si sa che le cose non vanno mai come vorremmo. La cosa che mi consola è che ho solo gli ultimi DUE esami tra l'altro del primo anno (fa ridere). Anyway, mia sorella è la persona più importante della mia vita, c'è lei e poi i miei genitori. Non riesco nemmeno a descriverlo il nostro rapporto, siamo il giorno e la notte per tutto. Abbiamo tre anni di differenza e la gente ci ha sempre scambiato per gemelle. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei non ci siamo mai separate e mi viene da piangere al pensiero che un giorno non vivremo più sotto lo stesso tetto e che sia io che lei avremo due vite totalmente diverse. Mi viene da piangere al pensiero che non passeremo più le serate a guardare film che non pranzeremo e ceneremo insieme e che non litigheremo per chi deve andare in bagno prima. Sono tante, troppe le cose che facciamo probabilmente non finirei più di scrivere e di piangere. È lei la mia migliore amica, è lei la mia spalla, è lei che mi aiuta a risolvere i problemi che a volte mi sembrano insormontabili. È lei che durante questo percorso universitario mi ha aiutata, sostenuta, supportata, probabilmente senza di lei non avrei nemmeno iniziato. È l'unica persona che so che non mi abbandonerà mai e che ci sarà sempre. Io e lei siamo sempre state in sintonia e sulla stessa lunghezza d'onda, io penso una cosa, lei la dice, a volte non servono parole basta uno sguardo. Siamo in uno stato di risonanza empatica che sento il suo dolore e lei il mio, sento la sua felicità, la sua rabbia, toccano lei, toccano me. È difficile da spiegare. Non mancano ovviamente le litigate, non manca il suo guardarmi storto se inizio a cantare o a darle fastidio. Sono sempre io di solito quella sottona che chiede di fare pace, sono io che le chiedo i bacini e gli abbracci, mentre lei sotto questo punto di vista è più 'fredda'. Io non scherzo quando le dico che è la mia vita e che farei di tutto per renderla felice. Non potrei essere più orgogliosa di lei, del suo modo di essere e di come questi tre anni di università siano volati. Tra pochi giorni si laurea, avrei voluto finire questo percorso insieme e metterci la corona nello stesso momento. Non fa niente, è come se mi laureassi io, sono così contenta per lei che quel giorno sicuro piangerò, sono fiera per la persona che è, per la testardaggine che la caratterizza da sempre e per come quest'ultima abbia influito affinché raggiungesse i suoi obiettivi. Spero che il futuro le riservi tante cose belle, spero di essere sempre lì con lei a gioire e soffrire, anche a distanza e che il nostro rapporto non cambi mai.
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iosonogio2 · 11 months
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Cara S,
non so cosa fai da tempo, probabilmente non mi piacerebbe nemmeno scoprirlo e difatti evito anche solo di pensare che qualcun’altra ti stia stringendo al posto mio. È da un po’ che volevo scrivere di noi, di te, di me… Ogni sera, quando mi corico sul letto, prima di addormentarmi mi immagino tutte le volte che ti ho avuta affianco e ti abbracciavo prima di dormire.
Capita, durante le mie giornate, che mi blocco a fissare il vuoto perché ti immagino di fronte, mentre mi tagli la strada; rimango immobile, a stento respiro e mi scappa un sorriso… Ho ancora gli occhi pieni di te.
Chissà se anche a te, ogni tanto, ti viene la voglia di raccontarmi qualcosa che ti è successo durante la tua giornata. Se hai bisogno di qualcuno con cui sfogarti, noi che conoscevamo ogni paura l’una dell’altra e unite eravamo una vera forza. Forse non te l’ho mai detto, forse non l’hai mai capito, ma quando ti avevo affianco mi sentivo davvero invincibile e non c’era paura che mi sovrastava, se non quella di perderti.
Ogni tanto resto in silenzio con me stessa e cerco di ascoltare il mio cuore che pulsa… Non l’ho più sentito. Alle volte mi credo morta. Questo cuoricino si sente in una scatola che non riesco ad aprire, non ha più la forza di battere.
Ripenso a quando immaginavamo di sposarci di nascosto nell’ultima vacanza che abbiamo fatto. Io avevo paura sai? Un’immensa paura di correre troppo, di non poterti dare un futuro migliore, di voler organizzare tutto come ho sempre fatto piuttosto che lanciarci in una nuova avventura.
Oh… Quanti pensieri, quanti ripensamenti, quanto amore da voler dare e non poterlo fare. Ho comprato il tuo profumo, per spruzzarmelo ogni tanto e sentirti addosso. Stupido vero?
Non ti scrivo, non ti cerco, quel giorno ti ho promesso che non ti avrei più dato fastidio e così è stato, ma non credere d’essere fuori dai miei pensieri. Sei ancora l’ultimo pensiero che ho prima di addormentarmi e forse sarà per questo che ho smesso di dormire se non più di 4/5 ore a notte quando sono fortunata.
Dentro di me sto tenendo ancora vivo il nostro ricordo. Mi domando spesso “ma io la amo ancora?”… Dopo tutto, dopo quanto dolore ho provato e come ho reagito, sento che tu sarai sempre l’unico amore della mia vita.
Io non lo so se ti amo, ma se tu volessi ripartire per quella vacanza insieme, probabilmente avrei il coraggio di chiederti di sposarmi.
Spero solo tu stia bene davvero. Abbi cura di te.
Iosonogio
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chaosdancer · 9 months
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Luna e cielo stellato 🌌🌙
Alba 🌅
O tramonto? 🌇
Scrivo questa introduzione all'inizio come post scriptum. So di aver "evitato" di dare una risposta netta, secca e diretta a questo ask ma spero di aver risposto in modo esaustivo in ogni caso. Ti ringrazio davvero di cuore per avermi chiesto qualcosa che mi abbia stimolato a scrivere ed esprimermi così tanto🤍
Oddio anon così mi metti in difficoltà, è come scegliere un solo gusto tra la tua top 3 dei gusti dei gelati ahaha
A mio parere, per come sento io la bellezza di questi elementi naturali, direi che tutti e tre sono momenti magici allo stesso modo. Non credo di poter scegliere cosa io preferisca tra i tre dato che hanno tutti le loro peculiarità e le loro unicità. Esattamente come credo che sia quando si parla di persone (o di un brano pianistico/musicale che scegli di studiare e portare in concerto)
Luna e cielo stellato è un paesaggio magico (anche perché qui ho un favoritismo per quanto riguarda la magia, la pace e l'introspezione che riesce a donare la notte). Non a caso la notte era un'ispirazione e una parte centrale in varie opere che sono state concepite durante il Romanticismo in ogni sua espressione artistica e letteraria. Beh, io non aggiungerò niente di nuovo alla loro poetica vecchia di circa 200 anni ormai ahah La notte è sempre stata un'ispirazione anche per me. In estate, quando ho meno impegni e più libertà nella quotidianità mi piace ritagliarmi delle nottate in cui contemplo la Luna e le stelle. C'è sempre molto silenzio (soprattutto dalle mie parti) e quindi la vista mi è sempre stata accompagnata da quei suoni che durante il caos del giorno non si sentono. Oltre a questo, la Luna e il cielo stellato mi fanno sempre volare con l'immaginazione per quanto riguarda tutto quello che c'è in quello spazio sconfinato che sto ammirando. Questa contemplazione mi fa sentire sempre piccolo, insignificante, un granello di polvere microscopico. Però è lì che mi sento ritornare anche un po' con i piedi per terra, è il mio reminder di quanto tutti noi dovremmo rimanere umili e che siamo esseri piccolissimi destinati a ritornare alla Natura nel nostro breve ciclo esistenziale. Al tempo stesso riesco anche a capire cosa si prova nel contemplare e provare un certo tipo di amore platonico per un qualcosa che, per me, sarà irraggiungibile per tutta la vita. Il tutto accompagnato spesso e volentieri dai meravigliosi Notturni di Chopin (quando ho finito di tenere la mia attenzione uditiva sui piccoli suoni notturni).
Ed è qui che poi arriva lentamente l'alba, dopo l'aurora. Magari in quel delirio mentale dovuto alla stanchezza, quando ormai i pensieri vanno alla deriva e ci si sente un po' ubriachi e poco lucidi. Ed è qui che si viene poi colpiti dai primi raggi di Sole ed è come se la Natura si mettesse a dipingere il cielo con colori magici che stregano il nostro spettro visivo. Oltre a quanto scritto sopra posso dire anche che è una sensazione diversa quando ci si sveglia presto e si riesce ad ammirare l'alba. Un momento dove il tempo sembra quasi fermarsi, il cielo diventa una tela e senti che il mondo intorno a te si sta lentamente svegliando un passo alla volta. A differenza della notte (dove ci si sente un viandante o un "pastore errante" e solitario nel mistero e nel misticismo quasi primordiale delle ore notturne), all'alba ci si sente meno soli e più partecipi del meccanismo sociale del mondo. E, nel frattempo, ci si sente anche un po' curiosi su cosa il futuro della giornata avrà da offrirci. Diciamo che è da mesi che sono diventato molto più ottimista e mi piace anche svegliarmi presto all'alba per avere quella sensazione di avere davanti a me un giorno nuovo, colmo di possibilità (soprattutto di miglioramento per fare più di ieri). Tutto questo oltre alla magnifica sensazione di sentire di avere a disposizione tantissimo tempo per fare tutto quello che si vuole.
Per quanto riguarda il tramonto e il conseguente crepuscolo si può parlare quasi all'opposto di quanto detto prima. La luce del Sole che ha accompagnato la nostra giornata ci sta dando la buonanotte e un "arrivederci e a domani" e, qui, la Natura gioca di nuovo a fare la pittrice usando altre tecniche e tavolozze di colori rispetto a quanto fatto precedentemente. Io amo particolarmente quando ci sono quelle sfumature di colori che vagano indefinitamente intorno al rosa chiaro e all'arancione tenue. In questo momento si iniziano a tirare le somme della giornata e a pensare a quali propositi si sono riusciti a portare a termine e a che cosa si possa ancora migliorare in futuro. Il momento di transizione tra il crepuscolo e la sera mi porta alla mente proprio questa rendicontazione da farsi. Si entra nella sera, in un momento che, almeno per me, è spesso di riposo mentale per stare da solo o in compagnia delle persone a me care. E pian piano si sente il mondo intorno a sé sprofondare nel sonno, spegnersi, farsi sempre più silenzioso fino a chiudere il ciclo e sfociare di nuovo nel "silenzio" e nella solitudine della notte.
Scusami per la prolissità e ti ringrazio (ringraziando anche tutti coloro che avranno voglia di leggere fino a questo punto). Non mi aspetto che nessuno legga fino a qui dato che la lettura di una serie di pensieri scritti non dovrebbe mai essere obbligatoria ma spontanea, che sia mossa da interesse o curiosità (secondo me).
Grazie🤍
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4nim4n3r4 · 1 year
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02:23
e mi manchi.
ma non in modo sopportabile.
mi manchi tu, tutto di te, i tuoi occhi, i tuoi sorrisi, mi manca noi, e quel che c’è stato.
i tuoi abbracci quella notte che avevo i brividi di freddo.
mi mancano le notti a cantare in macchina fino a tardi.
mi manchi dentro e non è sopportabile il dolore.
mi manchi perché tu sei tu e nessuno sarà mai meglio di te.
mi manchi perché quello che ho fatto per te non l’avevo mai fatto per nessuno, sto male perché sento che senza di te non sono in grado di affrontare la mia vita.
non ho più voglia di gestire i miei attacchi di panico e l’ansia che mi prende a tutte le ore del giorno solo perché tu non ci sei.
e questo nodo in gola che non va mai via.
sento che potrei crollare e mollare tutto senza alcun rimorso perché tanto tutto ciò che conta sei tu e senza di te nulla ha senso per me.
ti amo e ti giuro che ti ho amato ancora prima di saperlo e forse è davvero solo così che si ama.
ti amo così tanto che tutto il male che mi hai fatto provare lo proverei ancora e ancora solo perché c’entri tu.
non avrei mai immaginato di amare così tanto, io che di amore non e ho mai ricevuto, nemmeno dalla donna che mi ha messa al mondo.
d’altronde proprio come te, siamo così simili io e te, cresciuti così pieni di mancanze.
forse questo è ciò che mi tiene così attaccata a te.
sei me.
sei parte di me e forse lo sarai per sempre perché io non ti voglio cancellare, io ti amo e ti amerò anche fra 10 anni ne sono sicura, su questo non ci piove.
avrei voluto semplicemente amarti ogni giorno, non ti ho mai chiesto tanto, solo questo.
viverti, amarti e darti ciò che mai hai avuto.
crescere con te, lasciarci alle spalle tutti i brutti momenti, immaginarci il nostro futuro insieme.
ti sento dentro come nessuno.
starei qui a raccontare ore ed ore, ma non basterebbero mille parole per descrivere cosa sei per me.
so che ti amo senza fine.
e non so nemmeno se sia possibile amare così tanto qualcuno.
proprio come io amo te.
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Oggi io e il mio ragazzo ci siamo fatti leggere le carte, una cosa easy senza approfondire perché era in piazza e niente, ci ha preso almeno al 90%. Una cosa che ha detto di lui è che crede molto nella nostra relazione, una cosa di me che non mi aspettavo è che io provo un vero amore. Ciò mi ha sorpresa, ho messo spesso in dubbio la nostra relazione, i miei sentimenti, ho avuto un periodo di confusione e spesso mi lamento di come è, però è anche vero che tempo fa ho realizzato che forse io lo amo nel vero senso della parola, lo amo perché quella volta non gli ho fatto pesare di stare con gli amici (cosa che io gli avevo detto di fare) piuttosto che tenere compagnia a me, da lì ho realizzato che gli ho lasciato la libertà e chi mi conosce davvero bene sa quanto io sia possessiva e se resto sola tendo a farlo pesare all'altra persona, cosa che accadeva col mio ex, pensavo anche che fosse perché magari non mi importasse della sua compagnia però quando mi sento sola inizio anche ad essere acida, quindi boh, non so come spiegarlo ma è la prima persona con cui ho perso la possessività e l'ossessione, forse con lui ho davvero scoperto il sentimento dell'amore anche se ho sbagliato molto spesso nei suoi confronti. E stasera (va be, ok magari in molti non ci credono alle carte ma questo è il mio punto di vista) sentire che io provo davvero amore per lui mi ha rincuorato un po', forse è davvero la prima persona a cui voglio bene e voglio il suo bene, non sarà quell'amore passionale, ossessivo, romantico da far schifo il nostro ma almeno so che è sempre stato sincero con tutti i suoi alti e bassi. Ciò mi impedirà in futuro di criticarlo o lamentarmi di com'è fatto? Assolutamente no, perdo il pelo ma non il vizio. Ha detto che è una coppia solida la nostra ma che dovremmo iniziare a comunicare e ad aprirci un po' come si fa dopo l'inizio di una relazione, e su ciò ha ragione, più che altro è lui che comunica poco con me io sono una rompicazzo.
Comunque vabbè, è stata una breve esperienza giusto per curiosità ma che comunque ci ha fatto riflettere anche su noi stessi e il nostro rapporto, non è stata solo una lista della spesa come in molti pensano, farete questo, succederà quest'altro, anzi è forse stata come una seduta di terapia.
Non sono così fiduciosa però, come ho già detto, che la nostra storia abbia vita lunga, perché vogliamo cose diverse. Godiamocela finché dura, che uno meglio di lui non credo esista per me.
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umi-no-onnanoko · 1 year
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This is me
Piacere mi chiamo Donna,
all'anagrafe Enrico e per molti questo è ancora il mio nome.
Sono nata in un corpo maschile e cresciuta in esso fino all'età di 18 anni quando ho deciso di intraprendere il mio percorso e diventare Donna.
Perché ho scelto questo nome?
Forse perché Donna lo sono stata sempre; mentre il corpo di Enrico cresceva come quello di tutti gli altri bambini,prima, e ragazzi,dopo, parallelamente cresceva Donna.
Donna non ha mai potuto avere un corpo da bambina, né da giovane donna e nemmeno Enrico ha mai potuto essere come avrebbe voluto.
Il nome con il quale nasciamo non siamo noi a sceglierlo, ci viene donato dai nostri genitori o da uno di essi ed è quello che dovrebbe contraddistinguerci per tutto il nostro arco di vita.
Tuttavia, per me il nome Enrico non mi ha mai rappresentato, certo un po' ci sono affezionata poiché rappresenta da dove sono partita e perché mi ha accompagnato per diversi anni della mia vita, ma Donna, il nome che ho scelto, è quello che realmente mi fa dire:" Eccomi questa sono io, questo è il nome e la vita che ho scelto".
Purtroppo, nonostante io ormai abbia 35 anni,ed abbia completato il mio percorso di cambio di sesso da 11 anni, per lo Stato Italiano e per i miei concittadini resto Enrico, resto un uomo che per molti di loro "gioca" a volersi convincere di essere una donna, ma una donna non lo sarà mai.
Piacere mi chiamo Andrea,
all'anagrafe Anna e per molti questo è il mio nome.
Sono nata in un corpo femminile ed ho iniziato la cura ormonale da un anno e già subito l'intervento di mastectomia bilaterale da qualche mese.
Andrea ha voluto tagliare tutti quei boccoli ramati e tenere i suoi capelli a spazzola, ha provato a tenere le sue amicizie, ma le sue "amiche" credevano fosse una ragazza lesbica che voleva semplicemente provarci con loro atteggiandosi a uomo nella speranza di guadagnare qualche chance in più.
Sebbene ciò, non sanno quanto io sia felice di stare diventando l'uomo che sogno di essere per la mia compagna e sono orgoglioso della mia voce sempre più maschile e della mia barba.
Sono soddisfatto di aver iniziato la palestra dove mi alleno con costanza e grazie alla quale sto sviluppando i miei primi muscoli ed anche un po' di tartaruga.
Sono altresì soddisfatto di poter essere il fratellone maggiore che avevo sempre sperato di diventare per il mio fratellino che mi vede come il suo nuovo super eroe di cui va talmente fiero da fare una capa tanta a tutti i suoi compagni di scuola.
Non smetterò di sentirmi chiamare Anna, ma sebbene Anna sia stato il mio passato non potrà mai essere il mio futuro, perché io sono Andrea felice così come sono anche se solo all'inizio del mio viaggio.
Piacere mi chiamo Barbie,
per l'anagrafe Piero e per molti questo è ancora il mio nome.
Sono una ragazza trans, che sta bene con sé stessa senza ricorrere ad interventi chirurgici di rimozione o creazione di parti del mio corpo diverse da quelle che mi appartengono;mi sento Barbie, ma sto bene con me stesso ed il mio corpo.
Non posso entrare nei bagni delle donne senza che mi senta umiliata dalle parole meschine di altre donne come me e non posso entrare in una toilette maschile senza sentirne altrettante di forse più denigratorie.
Barbie non può girare tranquilla per le strade senza che non venga avvicinata da ragazzi e uomini in cerca di un'avventura,sono una ragazza, non un oggetto di soddisfazione sessuale.
Vorrei essere conosciuta perché ho un bel cervello, per la mia passione per la moda ed il design, non per il mio corpo e non voglio la mia diversità venga strumentalizzata ed intesa in modo sbagliato.
Piacere mi chiamo Giulio e mi piacciono i ragazzi.
Sono fidanzato con Kevin da 5 anni e sono davvero felice della mia vita, nonostante i miei genitori non ne facciano parte.
Mamma e papà non hanno accettato il mio coming out come ragazzo gay e per loro sono ancora Giulietto, che da grande farà l'avvocato e che sposerà una bella moglie mettendo al mondo dei figli.
Io però sono Giulio che ama il suo piccolo appartamento in centro Roma che condivide con il suo compagno Kevin ed i loro due gatti Jasper e Zorro.
Abbiamo in progetto di sposarci e mettere su famiglia anche se la chiesa ancora non riconosce le unioni dello stesso sesso e sebbene per noi avere dei figli sarà un percorso tutt'altro che semplice, sia che la nostra scelta ricada sulla donazione del seme e la scelta di una madre surrogata alla quale rivolgerci, sia che sia l'adozione.
Vorrei anche che i miei figli possano conoscere i loro nonni, ma meglio che i miei figli vengano educati all'amore e rispetto reciproco che a denigrare gli altri perché diversi e ricadere nell'omofobia come i miei genitori.
Preferisco che se vorranno un giorno partecipino ad una discussione matura con me e loro padre sul perché siamo due papà e che una volta grandi possano decidere se partecipare al Pride.
Piacere mi chiamo Sonia e sono una ragazza bisessuale.
Ho intrattenuto delle relazioni amorose, che reputo in egual modo importanti, sia con donne che con uomini.
Sono attratta da un bel cervello prima che da un corpo o un sesso.
Ho amato donne ed ho amato uomini, per me non c'è un migliore o un peggiore, sono come due facce della stessa medaglia posso amare entrambi.
Ho scoperto la mia bisessualità da adolescente, ma non è mai stata solo una fase.
Per la mia famiglia non è stato un problema, mi hanno sempre accettata per quella che sono, così come accettavano ed accettano i miei fidanzati o le mie ragazze.
Purtroppo però, i miei insegnanti vedevano la mia dichiarata bisessualità come un problema o meglio come una malattia per la quale dovevo essere curata e questo non mi ha concesso di vivere serenamente gli ultimi anni del mio percorso scolastico.
Ho imparato durante quegli anni ad infischiarsene dei pareri della gente, ho partecipato a parate per il pride e ha manifestazioni per i nostri diritti.
Ho conosciuto ragazzi e ragazze come me con i quali ho costruito splendide amicizie, perché non c'è niente di più bello di accertarsi così come siamo.
Siamo Donna, Andrea, Barbie, Giulio,Sonia e milioni di altri esseri umani come te.
Siamo anime prima di corpi, persone prima che etichette; apparteniamo alla comunità lgbtq+ e puoi farne parte anche tu e anche se non ne fai parte puoi comunque sostenerci ed accettarci così come siamo, noi ti accettiamo, vi accettiamo tutti così come siete ed anche quando non siete gentili con noi, lasciateci solo essere liberi di scegliere chi essere e chi amare.
La comunità Lgbtq+ nasce nel 1996 e diventa di anno in anno più numerosa, nonostante questo i suoi diritti spesso non sono ancora riconosciuti o rispettati, cerchiamo di sostenere la diversità, la bellezza di essere simili, ma distinti, dopotutto nessuno di noi è uguale al proprio fratello e siamo tutti speciali ed insostituibili proprio per quegli elementi che ci contraddistinguono e rendono tutti noi speciali.
This is you, this is we, this is me.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
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mezzopieno-news · 2 years
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IL MONDIALE DI RALLY DIVENTA ELETTRICO
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Solo polvere e niente emissioni per i primi campionati del mondo di rally elettrico che si sono svolti a Hell in Norvegia.
Il lavoro di sviluppo per incorporare la nuova tecnologia nelle auto che erogano 500 kW, equivalenti a 680 CV, ha prodotto le nuove auto più veloci e potenti mai viste nel campionato del mondo.
Lo svedese Johan Kristoffersson è diventato il primo vincitore della nuova era del FIA World Rally Championship completamente elettrico e guadagnando così la 28esima vittoria della sua carriera, la prima su un’auto senza motore a scoppio. “È stata una grande sfida per tutti arrivare a questo punto e tutte le squadre hanno fatto un lavoro incredibile per essere qui. Con tutto che è così nuovo, c’è ancora molto lavoro da fare ma è stato impressionante vedere come le vetture hanno funzionato bene e impariamo sempre di più” ha detto il campione subito dopo la vittoria. Alla gara ha partecipato anche Klara Andersson, la prima donna concorrente permanente nella storia del World RX.
“Mi sento un po’ come un bambino a Natale, in attesa di vedere queste rivoluzionarie auto elettriche correre per la prima volta. Siamo stati molto chiari sul nostro impegno per un futuro più sostenibile e abbiamo lavorato instancabilmente verso questo giorno. Questo è un inizio totalmente nuovo per il World RX che trasformerà il panorama degli sport motoristici dimostrando l’eccezionale potenziale di questa nuova tecnologia pionieristica … sarà un’avventura straordinaria per questo grande sport” ha dichiarato Arne Dirks, Direttore Esecutivo di Rallycross GmbH.
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Fonte: FIA Federazione Internazionale dell’Automobile
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Neck Deep - Neck Deep, traduzione testi
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Hai detto che era l’ultima volta Per cui avanti, forza, vattene pure via come fanno tutte Io non ti trattengo mica Lo so che è tutta colpa mia
(da: This Is All My Fault)
1. Neck Deep – Dumbstruck Dumbfuck, traduzione
Rincoglionito ammutolito Quante cicatrici hai addosso?
Quante lacrime hai versato?
Sofferenza
Ti piace come sei?
Eh, ti piace come sei?
Faccio fatica a essere l’uomo che vuoi
Ma faccio quanto mi è possibile
Promesse
A me piace molto come sei
A me piace molto come sei Ma sono uno scemo inutile, sono sempre confuso
E non si vede nessun tipo di miglioramento
Le sue amiche dicono che può fare di meglio, per cui… Prima di arrendermi
Posso almeno avere qualcosina in ricordo prima che ci diciamo addio?
“Non sentirti così vuoto, non sentirti così morto dentro
Quelle magliette che mi hai prestato non le riavrai più indietro, addio” Non so mai quando fermarmi
Sto cercando di pensare, puoi evitare?
Un castigo
Io sto bene se stai bene tu
Eh, io sto bene se stai bene tu
Devo dire che lei è la cosa migliore che mi sia capitata
Mi crede un tipo strambo ma che sexy
Che fortunello
Mi sa che forse se lo toglie
Mi sa che forse se lo toglie Eh, sono un rincoglionito ammutolito, la testa tipo un camion da cantiere
Ah, e più parli meno io ascolto
Non riesco a non pensare a cosa ti perdi, per cui… Prima di arrendermi
Posso almeno avere qualcosina in ricordo prima che ci diciamo addio?
“Non sentirti così vuoto, non sentirti così morto dentro
Quelle magliette che mi hai prestato non le riavrai più indietro, addio” Allora, ti piace come sei?
A me piace molto come sei
E io sto bene se stai bene tu
Mi sa che forse la tronca qui Prima di arrendermi
Posso almeno avere qualcosina in ricordo prima che ci diciamo addio? Prima di arrendermi
Posso almeno avere qualcosina in ricordo prima che ci diciamo addio?
“Non sentirti così vuoto, non sentirti così morto dentro
Quelle magliette che mi hai prestato non le riavrai più indietro, addio
Non le riavrai più indietro, addio” 2. Neck Deep – Sort Yourself Out, traduzione
Mettiti a posto Ti sei accorta di come mi sento?
Ho pensato che magari ti sentissi così anche tu
Rivado indietro e perdo la cognizione, per cui mi ripeto di nuovo
Io ho commesso degli errori, tu hai infranto delle promesse
Potrei vincere una cazzo di medaglia per quello che passa più tempo a scusarsi, scusarsi, scusarsi Potrei prenderle dei fiori, ma non funziona mai, cazzo
È come una pistola carica, è come la dinamite e un fiammifero per lei
Mi sa che si può dire che lei è esplosiva
Mi fa “caro mio, sei corrosivo, mettiti a posto, mettiti a posto” Accorgiti di me
Sono qui che cerco disperatamente di trovare una certezza
Non so se posso essere io la tua tranquillità
Non sarò mai, non sarò mai quello che vuoi se non ti fidi di me
Quindi come sarà?
Dimmi chi sei, e dimmi cosa pensi davvero
Dimmi cosa pensi davvero Potrei prenderle dei fiori, ma non funziona mai, cazzo
È come una pistola carica, è come la dinamite e un fiammifero per lei
Mi sa che si può dire che lei è esplosiva
Mi fa “caro mio, sei corrosivo, mettiti a posto, mettiti a posto” E a essere sinceri, in realtà non c’entra granché coi fiori del cazzo
Quando resti in piedi per ore a non fare niente
A pensare al futuro, cazzo
È un karma-sutra mentale
Mettiti a posto, mettiti a posto Potrei prenderle dei fiori, ma non funziona mai, cazzo
È come una pistola carica, è come la dinamite e un fiammifero per lei
Mi sa che si può dire che lei è esplosiva
Mi fa “caro mio, sei corrosivo, mettiti a posto, mettiti a posto” E a essere sinceri, in realtà non c’entra granché coi fiori del cazzo
Quando resti in piedi per ore a non fare niente
Scolata tutta la mia kombucha, cazzo
Fai finta di niente solo perché ti va bene
Mettiti a posto, mettiti a posto 3. Neck Deep – This Is All My Fault, traduzione
È tutta colpa mia Prima di trarre conclusioni affrettate
Possiamo tenere a mente certe tendenze distruttive e il fallimento del nostro progetto?
Sto pensando di costruirti una nuova replica perfetta
Pensa e ha sentimenti come me, ma non è altrettanto patetica
Non voglio litigare di nuovo
Ho perso tutto il rispetto che avevo nei miei confronti
Il mio egoismo lo lascio fuori dalla porta Basta con le mie tristi scuse
Ti sto dicendo la triste verità
Tu l’hai sempre saputo, l’hai sempre saputo… Che a me non resta più niente
Non si può trarre in salvo quello che non si trova
E anche se ce l’hai messa tutta
Hai detto che era l’ultima volta
Per cui avanti, forza, vattene pure via come fanno tutte
Io non ti trattengo mica
Lo so che è tutta colpa mia Prima che mi fai a pezzetti
Sai dirmi perché sono sempre fuori di me?
E ho solo bisogno di un po’ di tempo per ripigliarmi
E dopo sicuramente torno strisciando
Ma se mi accetti o meno, non dipende da me I miei buoni propositi sul muro
Segreti raccontati nel bagno
Cosa posso fare?
Tu l’hai sempre saputo… Che a me non resta più niente
Non si può trarre in salvo quello che non si trova
E anche se ce l’hai messa tutta
Hai detto che era l’ultima volta
Per cui avanti, forza, vattene pure via come fanno tutte
Io non ti trattengo mica
Lo so che è tutta colpa mia E poi è diventato tutto nero
Nient’altro
Non ha scritto altro
No, non posso avercela con te per aver cercato di cancellarmi
Se fossi in te me ne sarei andato pure io A me non resta più niente
Non si può trarre in salvo quello che non si trova
E anche se ce l’hai messa tutta
Hai detto che era l’ultima volta
Per cui avanti, forza, vattene pure via come fanno tutte
Io non ti trattengo mica
Lo so che è tutta colpa mia
È tutta colpa mia 4. Neck Deep – We Need More Bricks, traduzione
Ci servono altri mattoni Un sintomo dello stato
Una conseguenza della follia
Un senso schiacciante di tristezza sottostante
La pioggia guastafeste inzuppa solo le votazioni
I ragazzi sono belli svegli e infuriano contro il palazzo
Qualcuno ci salvi Ti devi rialzare quando sei stato a terra
C’è una scintilla, c’è una luce, c’è una voglia, c’è una via d’uscita
Potrebbe essere una figata, potrebbe essere una bomba
Non è giusto e non è così che deve andare
Ci serve più fotta e ci serve più fegato
Ci servono altri punk e ci servono altri mattoni La prossima emergenza può essere una tragedia solo fino a un certo punto
Un’opportunità per la prossima tattica di distrazione
Si prendono la colpa le vittime quando gli stronzi vengono beccati con le mani nel sacco
E non cercare i tuoi figli perché questa barca l’abbiamo circondata
Qualcuno ci salvi Ti devi rialzare quando sei stato a terra
C’è una scintilla, c’è una luce, c’è una voglia, c’è una via d’uscita
Potrebbe essere una figata, potrebbe essere una bomba
Non è giusto e non è così che deve andare
Ci serve più fotta e ci serve più fegato
Ci servono altri punk e ci servono altri mattoni Già, ci servono altri punk
E ci servono altri cani che abbaiano
E ci servono altri cani che mordono
Solo perché non capita davanti a casa tua non vuol dire che è tutto a posto
Non vuol dire che è tutto a posto
Dobbiamo far andare le cose a posto noi
Dobbiamo far andare noi Ti devi rialzare quando sei stato a terra
C’è una scintilla, c’è una luce, c’è una voglia, c’è una via d’uscita
Potrebbe essere una figata, potrebbe essere una bomba
Non è giusto e non è così che deve andare
Ci serve più fotta e ci serve più fegato
Ci servono altri punk e ci servono altri
Ti devi rialzare quando sei stato a terra
C’è una scintilla, c’è una luce, c’è una voglia, c’è una via, c’è una via d’uscita 5. Neck Deep – Heartbreak of the Century, traduzione
Spezzacuore del secolo La distrazione sarà la mia morte
La supposizione è la madre di tutte le cappellate
E io sto supponendo che le cose stiano tutte funzionando
Ma non sarà la prima volta che mi sbaglio su di te Sei davvero intelligente
Ma il mio amore non basta proprio
Tesoro, non c’è problema
Tanto stavo già pensando di andare a farmi fottere Non è da me essere così debole
Mi hai proprio conciato, mi hai ferito gravemente
È sinceramente, probabilmente lo spezzacuore del secolo Con affetto, me l’hai proprio messa nel culo
La depressione è il tarlo che mi rode che non riesco a reprimere
E sento la disperazione
Non riconosco più la faccia che mi ricambia lo sguardo Sei sicura che non può essere come prima?
Ogni segnale che hai mandato non l’ho proprio colto e non ha centrato di nuovo il punto Non è da me essere così debole
Mi hai proprio conciato, mi hai ferito gravemente
È sinceramente, probabilmente lo spezzacuore del secolo
Scusarsi, scusarsi non funziona proprio
Lei se ne va
È sinceramente, probabilmente lo spezzacuore del secolo Mi hai proprio, mi hai proprio conciato
Mi hai ferito, mi hai ferito gravemente
È sinceramente, probabilmente lo spezzacuore del secolo Non è da me essere così debole
Mi hai proprio conciato, mi hai ferito gravemente
È sinceramente, probabilmente lo spezzacuore del secolo
Scusarsi, scusarsi non funziona proprio
Lei se ne va
È sinceramente, probabilmente lo spezzacuore del secolo 6. Neck Deep – Go Outside!, traduzione
Vai fuori! Dovrei uscire, prendere un po’ d’aria
Prima che entri tu e mi vedi ancora in questo stato
Dovrei far finta che non c’è niente che non va
Ma non sono così grande e non sono così forte
Mi sono tenuto tutto dentro fin troppo tempo
E quindi lo faccio uscire, mi metto in imbarazzo
E cerco di tener duro perché non posso mollare adesso Salvami, mi sono smarrito
Per cui ti scongiuro di dire il mio nome
Tiramene fuori
Riportami a quando mi sentivo io, quando mi sentivo io Dovrei fare un bel respiro, togliermi questo peso
Dovrei dirti tutto quanto, ma non sono ancora pronto
Dovrei aprirmi
Dovrei accoglierti
Non dovrei preoccuparmi di cosa pensano tutti, ma lo faccio
È la triste verità
Mi sento proprio trasparente Salvami, mi sono smarrito
Per cui ti scongiuro di dire il mio nome
Tiramene fuori
Riportami a quando mi sentivo io E ah, è come se fossi caduto nella botola
La mia ombra è lunghissima
Vengo risucchiato dalla marea
Non ci sono più posti in cui nascondersi
Forse dovrei uscire e prendere un po’ d’aria Salvami, mi sono smarrito
Per cui ti scongiuro di dire il mio nome
Tiramene fuori
Riportami a quando mi sentivo io 7. Neck Deep – Take Me with You, traduzione
Portami con te C’è nessuno là fuori?
Su una navicella dallo spazio
Eh, io lo so che ci siete là fuori
Vi vedo vicino ai laghi
Allora, avete intenzione di scendere quaggiù?
Avete intenzione di farvi vedere in faccia?
Perché io devo sapere che non siamo soli
Devo sapere che non è un drone
(È un drone anche stavolta) Faccio senza bici per portarlo a casa
Quando prendiamo il volo, prendila con calma
Da dove venga, questo non lo so
Tu però portami con te quando te ne vai
Portami con te quando te ne vai
Portami con te che ne ho davvero abbastanza di ‘sto pianeta
Fa schifo, sì, tenetevelo pure voi
Io darei volentieri un’occhiata dentro al tuo UFO
Portami con te quando te ne vai C’è nessuno là fuori?
Perché se sì, io vengo in pace
Eh, io lo so che ci siete là fuori
Ma la cosa non mi crea problemi
Allora, venite e portate il culo quaggiù
Facciamo stralunare gli stralunati
E se per voi va bene resto con voi
Perché queste cose non sono da me
(Io so la verità) Faccio senza bici, faccio senza telefono
Questo non è un episodio di X-Files
Ha detto che ha spazio per il viaggio verso casa
Ti prego, portami con te quando te ne vai
Portami con te quando te ne vai
Portami con te che ne ho davvero abbastanza di ‘sto pianeta
Fa schifo, sì, tenetevelo pure voi
Io darei volentieri un’occhiata dentro al tuo UFO
Portami con te quando te ne vai, quando te ne vai Magari possiamo saltare sulla navicella spaziale e guardare che salta in aria
Perché indietro non si torna
La valigia è fatta
Tanti saluti, sacco infernale di spazzatura in fiamme
Pigia il pulsante che fa esplodere tutto quanto
Portami con te quando te ne vai C’è nessuno là fuori?
C’è nessuno là fuori? Portami con te quando te ne vai
Portami con te quando te ne vai
Portami con te che ne ho davvero abbastanza di ‘sto pianeta
Fa schifo, sì, tenetevelo pure voi
Ti andrebbe di farmi guidare a me l’UFO?
Portami con te quando te ne vai
Portami con te quando te ne vai 8. Neck Deep – They May Not Mean To (But They Do), traduzione
Magari non fanno apposta (ma lo fanno) Buona fortuna, piccolo peccatore
Mi hanno trascinato in chiesa a mangiare Gesù Cristo
So essere un po’ pessimista
So essere un po’ critico a volte
Non riesci a dormire, per cui bisbigli
Adesso mi accorgo di tutte quelle piccole bugie
Ma io cosa ne sapevo?
Ma adesso ho capito Scusate se vi ho fatto piangere quelle volte che sono venuti gli sbirri
La mamma ci ha provato, la mamma ci ha provato Ti incasinano la vita i tuoi genitori
Magari non fanno apposta, ma lo fanno
Magari non fanno apposta, ma lo fanno
Ti incasinano la vita i tuoi genitori
Magari non fanno apposta, ma lo fanno
Magari non fanno apposta, ma lo fanno Non avete tirato sù uno che molla
Ci sono ancora sotto e mi sa che mi ucciderà pure
Mi sono visto allo specchio
E per un attimo avrei giurato che fossi tu
Mi avete visto sbagliare un colpo banale
Non mi sono perso una partita per tutto questo tempo
Non me ne fregava niente di chi vinceva
Non ha importanza, basta che siete orgogliosi E anche se litigavamo, so che avevano ragione, so che avevano ragione Ti incasinano la vita i tuoi genitori
Magari non fanno apposta, ma lo fanno
Magari non fanno apposta, ma lo fanno
Ti incasinano la vita i tuoi genitori
Fai quello che dico, non quello che faccio
Quando avevo la tua età ero proprio come te Ma quindi hanno dato troppo amore?
Oppure non abbastanza?
Lo sai che non è colpa loro perché siamo tutti incasinati Quei ragazzi saranno la vostra morte
Erano così dolci, ma poi sono cresciuti
E adesso sono incasinati proprio come voi Ti incasinano la vita i tuoi genitori
Magari non fanno apposta, ma lo fanno
Magari non fanno apposta, ma lo fanno
Ti incasinano la vita i tuoi genitori
“Ti voglio bene, figlio mio”
Sì, anch’io ti voglio bene
Quando diventerò grande sarò proprio come te 9. Neck Deep – It Won’t Be Like This Forever, traduzione
Non sarà così per sempre Sai che non sarà così
Non sarà così per sempre
Solo un tuo bacio potrebbe evitare che si consolidi la solitudine Sto cercando di avere un po’ di fiducia e di mantenere la calma
Ma non sono sicuro di poter dire che mi sento meglio
Dai, non fare così il pessimista
Poi tutte queste cose ti mancheranno
Tesoro, io spero che ti calmi e che ti tiri un po’ sù Sai che non sarà così
Non sarà così per sempre
Solo un tuo bacio potrebbe evitare che si consolidi la solitudine
Sai che non sarà così
Non sarà così per sempre
Solo un tuo bacio potrebbe evitare che si consolidi la solitudine Magari un giorno posso stare come stavo prima
Un lunedì io sono la pioggia e tu sei il petricore
Dai, non fare così il solipsista, non sei mica l’unico al mondo
Tesoro, io spero che quello che era un tempo non sia andato perduto Sai che non sarà così
Non sarà così per sempre
Solo un tuo bacio potrebbe evitare che si consolidi la solitudine
Sai che non sarà così
Non sarà così per sempre
Solo un tuo bacio potrebbe evitare che si consolidi, che si consolidi la solitudine Sai, ci potrei provare a spiegarlo, ma è che è troppo complicato
A volte mi sembra una maledizione
È il male, Dio se lo odio
È un azzardo, tesoro, ma secondo me ce la facciamo
Ci arriveremo un giorno
E giuro che non sarà così
No, non sarà così
No, non sarà così
No, non sarà così Solo un tuo bacio potrebbe evitare che si consolidi la solitudine 10. Neck Deep – Moody Weirdo, traduzione
Strano lunatico Bambino interiore, trappola difensiva
Contrattaccare il tuo assedio
Gatto smunto, peli del collo irti
Mordere le mani che sfamano
Un vero peccato, uno spreco tremendo
Che diavolo di modo di salvare la faccia
Bambino interiore, tranquillo, tranquillo Devi fare un passettino ogni giorno
Non resistere al cambiamento
Tu di’ quello che hai da dire
Cavalca la tua onda
Assorbi la pioggia
Fai spazio per l’uragano Uomo vuoto che morde il proprio dolore, fa una scenata
Non riesce a dormire
Il treno ad alta velocità fa perdere la pazienza al temporeggiamento
Il settimo giorno passato a litigare col bambino nella cornice della foto
Me la prendo io la colpa
Se tu potessi sentirmi, io dovrei dire che… Devi fare un passettino ogni giorno
Non resistere al cambiamento
Tu di’ quello che hai da dire
Cavalca la tua onda
Assorbi la pioggia
Fai spazio per l’uragano
Un passo ogni giorno
Non resistere al cambiamento, non resistere, non resistergli
Cavalca la tua onda
Assorbi la pioggia
Fai spazio per l’uragano Non ho ragionato
Sono stato uno stupido
È stato per paura
E non penso di potercela fare senza averti qui
Cosa ci vorrebbe per cancellare tutti i miei sbagli e farti cambiare idea?
Non penso di potercela fare, ma penso che devo farcela Devi fare un passettino ogni giorno
Non resistere al cambiamento
Tu di’ quello che hai da dire
Cavalca la tua onda
Assorbi la pioggia
Fai spazio per l’uragano
Un passo ogni giorno
Non resistere al cambiamento, non resistere, non resistergli
Cavalca la tua onda
Assorbi la pioggia
Fai spazio per l’uragano
Fai spazio per l’uragano
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arvtisticfra · 6 months
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Ovunque io vada, con quasi chiunque io parli sento lo stesso pensiero di fondo: il tuo futuro farà schifo. Non sarà per nulla facile. E allora mi chiedo a cosa serve tutto questo? perché dovrei voler andare avanti? tanto vale rimanere a letto a leggere o guardare serie. Fanculo
Io lo trovo un pensiero superficiale, è come dire "che mangiamo a fare se tanto poi dobbiamo cagare" oppure "che viviamo a fare se poi dobbiamo morire". Tra la fase iniziale e quella finale di queste due frasi che ti ho scritto ci sono tante altre cose ed è così anche con la vita in generale, poi, noi siamo solo una persona e non possiamo fare la dofferdnza a livello mondiale ma nel nostro piccolo si trovando quelle piccole cose che ci fanno stare bene e che ci fanno sorridere
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h. 5:06
Mi sono alzata con un fastidio al palato superiore e caso ha voluto che proprio ieri abbia perso la custodia dell'IQOS e che abbia fumato un po' troppo per i miei gusti in generale.
in ogni modo meglio così, io sono radicale ed ho sempre la convinzione che questo step di vivere in questa casa minuscola e con seri problemi di muffa e chiuso sia perché mi debba liberare ancora di alcune cose.
Il mio avvicinarmi alla visione minimalista non è casuale, è proprio un modo a 360° di cambiare la vita.
Non è solo buttare ciò che non serve a livello materiale, è a livello mentale, è l'uso dei soldi, il modo in cui interagisci con le persone ed anche il cibo, mio cruccio immenso da una vita.
Siamo al giorno 4 di nuova terapia, iniziata il 4.10 ed oggi 8.10 all'ora in titolo.
I primi 2 giorni sono stati fantastici, piena di energia come non mi sentivo da tempo e la sera badabum crollata a letto.
Ieri era il 3° giorno e devo dire che sono stata bene, anche verso le 19-20 ero piena di energia quasi correvo per strada.
Sono andata a dormire crollata di sonno alle 22:40 ed effettivamente i miei pieni si erano super scombinati dal pomeriggio considerato che doveva venire Matteo, ma vabbè non tocchiamo quel tasto e la sera doveva venire Brandon, ma troppo distrutta mi sono messa a dormire e mi sono alzata alle 4:40 circa ovvero circa mezz'ora fa.
Come dicevo un fastidio al palato mi ha dato il La e all'idea di farmi una tisana ho dovuto subito rinunciare perché figurati se non erano ammuffite anche quelle di bustine Cristo Re Imperatore.
In ogni modo mi sento che sbadiglio, ma sto rimediando con un doppio espresso allungato acqua che boh forse sarà un po' tanto (?), ma in ogni modo la giornata è lunga se attacco alle 10 e stacco alle 18.
Comunque 30-40k non sono pochi, ma cristoddio neanche quelli giusti.
Per carità so che stiamo facendo del nostro meglio qui, però boh, non mi sento soddisfatta, questa roba va avanti da più di 1 anno e mezzo sono scoglionata.
Indubbiamente l'Universo sa cosa è giusto per me e non dimentichiamo che con avocada stiamo pensando anche a Lui di muoverci legalmente, quindi poco male.
Oggi è 8 Ottobre 2023.
Se ci penso sono nel futuro.
Se ci penso non bevo da 4 giorni né Coca Cola né alcol né mi calo.
Anche se ieri mi sono bagnata appena la bocca con lo Chardonnay, ma una quantità illusoria solo per il sapore, considerato che un paio di bicchieri potrei farmeli, ma per mia scelta non li faccio.
In ogni modo Latuda mi fa stare meglio, incredibile.
Incredibile anche aver trovato lo psichiatra giusto spero.
In ogni modo dovrei anche concentrarmi sull'Università, sia per non pagare quasi 2k di tasse del Cristo, sia perché dai su regà ma quanto se la volemo portà appresso sta cazzata che è iniziata 4 anni fa proprio questo periodo.
È 1 esame e la tesi, puoi farcela, anche perché il peggio con casa è passato e cosa più importante hai capito il perché, la motivazione che ti sta portando ad essere qui in questo periodo e momento della tua vita.
Hai ancora 27 anni e sei in un grandioso punto della tua vita, negli ultimi 10 anni hai fatto veramente di tutto non basterebbe un libro a poterlo raccontare.
Oltretutto non dimenticare mai che ti trovi in un momento della tua vita in cui le persone arrivano almeno 5-6 anni più tardi, mentre tu chissà dove sarai fra 5-6 anni (dato che ne avrai tipo 33 come Cristo appunto lol -amo ancora usare questo lol un po' oldie tipo 2011).
In ogni modo quella borsa su DhGate mi piace ed oggi chiedo a Beatrice di farmela arrivare a casa sua sperando che il karma non mi fotta particolarmente per aver preso un pacco Amazon indebito (ao ma forse la tizia non doveva averlo e basta che cazzo).
Ah devo anche cucinarmi per oggi a proposito.
Comunque sai che ti dico? Sti cazzi.
La filosofia dello sti cazzi è la migliore.
Sti cazzi di Fineco che mi rompe i coglioni.
E di PayPal e di tutte quelle minchiate.
Pagherò tutto a giusto tempo.
E nel frattempo non farò cazzate, proprio per il discorso del minimalismo e del fatto che hic et nunc.
Dovrei capire un po' meglio questa cosa del Buddismo sinceramente, sono abbastanza sicura che a tempo debito la capirò in ogni modo.
Comunque sono 2 settimane circa che non parlo con Giorgia e non so bene come sentirmi a riguardo, però non mi è davvero piaciuto il suo modo di dirmi che non vado bene sul mio lavoro, cioè non è un bel modo di supportare qualcuno perché non ci si rende conto dell'environment, ma solo del singolo fatto e ciò non è mai particolarmente produttivo.
Non so come finirà non so manco se si è resa conto e se pensa di avere ragione o torto, così come in realtà non sto sentendo altre persone che non è che mi abbiano fatto qualcosa, ma semplicemente non stiamo vibrando alle stesse frequenze direi.
Comunque dovrei andà in palestra la pago che cazzo.
Oggi quando faccio i turni cerco di capire que pasa.
Anche per schedulare lo studio, perché lo so che finirà in merda se no e se con l'esame di marketing ho avuto fortuna, beh questo non me lo regalerà nessuno. Così come la cazzo di tesi di cui comunque non ricordavo proprio di aver scritto un'introduzione.
Se scrivo il primo capitolo, potrei anche mandarlo alla prof. in realtà.
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lamilanomagazine · 9 months
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Genova: quasi 6mln stanziati per il potenziamento del sistema scolastico
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Genova: quasi 6mln stanziati per il potenziamento del sistema scolastico. La Giunta Regionale ha approvato su proposta congiunta degli assessori alla Scuola Simona Ferro, all'Edilizia Marco Scajola e alle Politiche Socio sanitarie Giacomo Giampedrone la programmazione 2023 del 'Fondo nazionale per il sistema integrato dei Servizi di educazione e di istruzione'. L'obiettivo è quello di promuovere, consolidare e potenziare il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni. Alla Liguria sono stati assegnati dal Ministero dell'Istruzione 5milioni e 556mila euro che Regione, con questo atto, provvederà a destinare ai vari comuni. I fondi potranno essere utilizzati per finanziare le seguenti tipologie di intervento: a) interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica e in caso di incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili di proprietà delle amministrazioni pubbliche; b) quota parte delle spese di gestione dei servizi educativi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia, in considerazione dei loro costi e della loro qualificazione; c) formazione continua in servizio del personale educativo e docente, in coerenza con quanto previsto dal Piano nazionale di formazione di cui all'art. 1, comma 124 della legge 13 luglio 2015 n. 107, e la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali. "Con questa approvazione diamo la possibilità ai comuni liguri di avere i fondi per migliorare concretamente la propria rete di servizi educativi – dichiara l'assessore alla Scuola Simona Ferro -. Una programmazione articolata, frutto di un lavoro congiunto, che mira a non lasciare indietro nessuno garantendo, e potenziandoli laddove carenti, presidi adeguati a tutti i bambini dagli 0 ai 6 anni della nostra regione". "Attraverso questo provvedimento intendiamo garantire concretamente maggior sicurezza e qualità delle strutture che ospitano i bambini da 0 a 6 anni e favorirne il percorso educativo - sottolinea l'assessore regionale all'Edilizia Marco Scajola -. Si tratta di interventi attesi e necessari e, pertanto, in queste settimane stiamo lavorando assiduamente con il Governo alla realizzazione del nuovo piano triennale di edilizia scolastica. Servono fondi per realizzare quello che mi sento di definire come un vero e proprio piano Marshall dell'edilizia scolastica". "Con questo atto si andrà a potenziare il sistema integrato di servizi per l'infanzia della nostra regione – spiega l'assessore alle Politiche Socio sanitarie Giacomo Giampedrone -. Consolidare e rinforzare i servizi dedicati all'infanzia significa non solo investire sul nostro futuro, ma anche offrire ai nostri bambini e alle loro famiglie un supporto educativo di qualità che possa anche rispondere efficacemente e in modo più capillare alle esigenze di conciliazione tra i tempi di lavoro e di vita privata". Nel dettaglio i fondi verranno suddivisi in un 50%, pari a 2milioni e 778mila euro, destinato direttamente ai Comuni in base alla spesa storica dichiarata e in un secondo 50% basato sui criteri previsti dal vigente Piano regionale per il diritto allo studio. Di questa seconda parte il 68%, pari a 1milione e 889mila euro, andrà direttamente ai Comuni, il 31% verrà affidato ai servizi socioeducativi per la prima infanzia privati accreditati, alle sezioni primavera e alle scuole paritarie private e il rimanente 1%, pari a 27mila782 euro sarà erogato alle Federazioni delle scuole dell'infanzia tramite il Comune di Genova.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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missingchronicles · 11 months
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Iniziare qualcosa di nuovo(?)
Sono le 01:48 di notte dell' 8 giugno 2023. Sono tornato qui sopra, dopo diverso tempo che non scrivevo perché questa sera qualcosa ha fatto click nella mia testa.
Non so bene come sia successo, ma per la prima volta sento di essere completamente indipendente, di essere cresciuto e di stare facendo un percorso giusto nella mia vita.
È difficile descrivere come mi sento, sono emozionato, mi rendo conto che è quasi un anno che sono andato a vivere da solo e da quel 27 giugno 2022 molte cose sono cambiate. Io e Christian abbiamo vissuto tanti momenti insieme, tanti momenti brutti, soprattutto nei primi tempi. Però poi le cose si sono pian piano rimesse a posto. La mia depressione è sparita, ho deciso di andare da una psichiatra che mi ha saputo aiutare a superare questi momenti molto bui grazie allo Zoloft, uno psicofarmaco che ha "riallineato" il mio mood mentale.
Ho chiesto anche alla psicologa di allungare le sedute una volta a mese perché mi sono reso conto di stare bene nell'ultimo periodo. Prendo ancora il medicinale ma ormai prendo metà pasticca ogni mattina, e soprattutto rispetto a diverso tempo fa vado a dormire ad orari più decenti. C'è stato un periodo in cui avevo cominciato ad andare a letto alle 4/5 di mattina e mi svegliavo sempre male. Ormai invece cerco di andare a dormire entro le 2 e la cosa ha dato i suoi frutti.
Per la prima volta nella mia vita mi sento sicuro di dove sono, mi sento finalmente la terra sotto ai piedi, sento quella stabilità tanto anelata dal me di un passato non troppo distante. Sono felice forse per la prima volta nella mia vita, anzi, non solo sono felice, ma mi sento proprio soddisfatto.
Certo, non è tutta rosa e fiori, abbiamo qualche problema con i soldi, ma per fortuna i miei genitori ci sono sempre per me e con loro il rapporto sembra essersi riallacciato in maniera decente, e di questo sono contento. L'aver superato tutte le questioni con mia madre mi ha dato tanta serenità e questa serenità è viva ancora adesso, non solo perché ho fatto la pace con lei ma anche perché sento che per la prima volta io stia costruendo qualcosa di bello con Christian ed Alessio, la nostra nuova entrata in questa fantastica storia, siamo in una relazione poliamorosa, e se lo dicessi al me di un anno fa, forse neanche ci crederebbe.
L'idea di comprare casa, la voglia di avere un figlio, sono tutte idee che si sono formate sempre più forti in questi periodi, e sinceramente non vedo l'ora che si realizzino. Almeno la prima per il momento, sulla seconda dovremmo combattere non poco perché il nostro paese purtroppo è quello che è, ma le speranze ci sono e spero che il futuro sia roseo per noi tre.
Mi chiedo dove sarò fra un'anno, che cosa sarà successo, e che cosa sarà cambiato in quello che stiamo vivendo. E per la prima volta non vedo l'ora di scoprirlo, se prima il futuro mi metteva paura, adesso mi mette curiosità. Perché ora so di non essere da solo, so che non devo portare il peso delle spalle sul mondo e questa cosa è meravigliosa.
Voglio tanto bene a Christian ed Alessio, e voglio che il nostro futuro insieme sia fantastico.
Quando ho creato questo blog ero convinto che non sarei mai stato bene, che sarei sempre stato male e mi sentivo da solo. Ora invece tutto è cambiato, ed è bellissimo che sia così.
Voglio davvero bene al me del passato, e so quanto si è sforzato per andare avanti nonostante tutto, quindi grazie Gianni del 2017, grazie per aver deciso di continuare a lottare ed andare avanti con forza. Ti voglio bene, Fai buon riposo, te lo sei meritato.
Grazie.
"This is not the end of me, this is the beginning"
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cuorermetico · 1 year
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6 marzo 2023
L’anno scorso, in questo periodo, stavo male.
Da una vita a questa parte, l’8 marzo, il giorno del mio compleanno, mi ritrovo sempre a piangere per qualche ragione.
L’anno scorso non c’eri già più, le nostre strade iniziavano a dividersi e puntualmente si intrecciavano di nuovo all’improvviso, ma nessuno dei due ci sperava ancora.
L’anno scorso non c’eri già più, ma scrivevi di me ed io scrivevo di te.
Questo è il primo anno in cui nessuno dei due parla più dell’altro.
Ho una nuova vita, adesso. Forse potresti esserne orgoglioso, non so.
Questo compleanno passerà senza i tuoi auguri. Sarà la prima volta dopo 8 lunghi anni in cui hai fatto parte di me più di chiunque altra persona.
Otto anni sono tanti, quando di candeline devi spegnerne appena 24.
Non so perché oggi io mi sia decisa a scrivere di te, non capitava da tanto. Sto gettando i pensieri in questo foglio virtuale così come escono, senza riflettere più di tanto.
Sono seduta in macchina ad aspettare Martina che sta accompagnando al treno sua madre. La musica suona Ddoje mani, di Stefano Lentini e Raiz.
“Tutti gli sbagli che ho fatto
tutte le volte che ho detto
“È l’ultima volta, adesso si svolta”
E poi mi ritrovavo a non svoltare mai
Quann vot m’e lassat
Poje me so truvat perdut
Io che fino in fondo sono già arrivata
E piano piano sto tornando su”
Quando ascolto questo pezzo mi capita di pensare a quello che abbiamo dovuto passare per lasciare alle spalle la nostra amicizia ed il nostro amore. Il fondo che ho toccato quando ho capito che dovevo ricominciare senza te al mio fianco, tutte le volte in cui pensavo di staccarmi da te e poi mi ritrovavo a cercarti disperatamente ovunque.
È passato. Chi lo avrebbe mai detto?
Indosso una fede di fidanzamento. Programmo il mio matrimonio. Mi immagino tra qualche anno con uno o due bambini in più da abbracciare la notte e con cui giocare, insieme a lei. Faccio progetti per un futuro che sento arriverà, perché i presupposti ci sono e spero ci saranno per l’eternità.
Mi sono innamorata di nuovo, sai? Non pensavo fosse possibile amare ancora dopo aver provato tanto dolore. Invece amo ed amo come ho sempre amato, ma soprattutto mi sento amata come ho sempre desiderato. Sono tornata a fantasticare come facevo prima di stare con te. Nulla togliere al nostro amore, che è stato gigante ed importante, ma adesso sento di essere completa nella versione migliore di ciò che sono e che ho sempre custodito in fondo al mio cuore. Credo di aver trovato un buon incastro e non so quanto durerà, ma adesso ho nuovamente le forze per credere in qualcosa e questo fa bene al mio cuore, che si sta risanando piano piano.
Certi amori lasciano solchi nell’anima che difficilmente verranno colmati, ma fortunatamente la vita offre sempre nuove occasioni al momento giusto.
C’è voluto tempo. Tanto tempo. È stato difficile fidarsi di nuovo, alle volte mi sento ancora in difficoltà, ma lei è un angelo sceso dal cielo per me, pronta a stringermi la mano in ogni momento. Non mi sento mai sola. Non so più cosa significhi restare sola. Non sono sola neanche quando lei non è con me, perché so che posso appoggiarmi sempre alla sua spalla. E so di essere una buona spalla io, per lei. È tutto meravigliosamente reciproco.
È tutto ciò che mi è mancato con te. E lo dico con la serenità nel cuore, consapevole di non voler veramente togliere niente a tutto ciò che ci ha legati per tanti anni. Non sovrappongo ricordi ed emozioni, né contrasto sentimenti. Tu sei tu, una cosa completamente diversa da lei.
Il mio compleanno si avvicina ed io ti penso.
Ultimo in Alba dice “pensami, a me basta solo questo per non perderti” e credo che, in fondo, un po’ di verità in questa banale frase ci sia.
Credo oggi sia sufficiente averti ogni tanto nei miei pensieri, chiedermi come stai, sperare che anche tu sia felice.
Ho visto che sei stato a Ragusa, che ti sei operato e sono stata felice come quando raggiungevi un traguardo ed io ero lì ad esultare con te. Spero che tu sia immensamente soddisfatto del risultato, che il viaggio sia andato bene, che a lavoro i problemi si siano risolti, che oggi tu ti senta realizzato e percepisca di essere a buon punto.
Ma non ho la presunzione, io, di dirmi che spero in tutto questo anche se non ci sono più io al tuo fianco.
Anzi, a dirla tutta, mi sarebbe sufficiente sapere che ogni tanto anche io sfioro i pensieri tuoi.
Non come compagna di vita, ma come migliore amica.
Basterebbe quello, sai?
Perché a distanza di tempo questa è l’unica cosa che io ancora ho difficoltà ad accettare.
Chiedermi se è stato tutto un bluff o se, semplicemente, sei cambiato tu e sono cambiata io.
Mi piace pensare più la seconda opzione, ma verità in tasca non ne ho e allora affido il passato a questo cielo: è stato quel che è stato. Amore, errori, amore e ancora errori.
Magari l’errore più grande è stato provare amore. Chi lo sa. Vivrò con questo dubbio per l’eternità.
Ma non fa più male come prima e questo è ciò che realmente conta, per me.
Ho pensato di scriverti, per sapere come stavi dopo l’intervento. Ho avuto un tempismo micidiale, ma credo di rimanere in qualche modo collegata a te. Non ti ho mai cercato sui social da novembre. L’ho fatto i primi di febbraio, casualmente, perché Instagram mi ha mostrato il tuo nome ed ho scoperto che ti seguivo ancora, ma ti avevo silenziato e non vedevo più niente di ciò che pubblicavi.
Destino? Forse. Avevi messo una foto di Ragusa da poco e ho collegato.
Non ti ho scritto perché nutro un profondo rispetto per Martina, altrimenti credo lo avrei fatto, solo per dirti che speravo stesse andando tutto bene. Ho avuto l’ansia per qualche giorno, devo ammetterlo. Nonostante tutto ho deciso di togliere il segui, poiché sapevo che intanto non erano più cose che riguardavano me, le tue. E sapevo che non sarei tornata a leggerti, perché non ho interesse a farlo e poi perché, non ci crederai, ma io ormai uso davvero poco il telefono. Ho già tutto ciò che mi serve nella vita reale.
Martina forse capirebbe, sicuramente non le nasconderei niente. Ha accesso al mio telefono quanto io ho accesso al suo. Mi fido ciecamente di lei e le parlo serenamente di tutto ciò che mi passa per la testa. Sono io che mi sarei vissuta questo gesto come una mancanza di rispetto nei suoi confronti, sapendo quello che c’è stato tra di noi, gli infiniti tira e molla che non ci davano tregua. Non mi perdonerei mai l’idea di poterle fare del male o di incuterle paure inutili.
Ma vorrei tu sapessi che nonostante tutto il mio cuore ti ha voluto bene veramente.
E che la purezza di certi sentimenti non viene cancellata neanche dalle peggiori delusioni, evidentemente.
Oggi mi prometto una cosa: accetto il sentimento incondizionato che mi lega a te, malgrado tutto. Mi perdono per il male che ti ho fatto, ma anche per il dolore che mi sono lasciata fare da te. Mi perdono. Mi perdono anche se ti voglio ancora bene. Mi perdono anche se mi sono preoccupata del tuo intervento dopo tutto quello che è successo.
Mi prometto questo, me lo faccio come regalo per questo primo compleanno senza averti accanto.
Ciao Tippete,
è stato bello risentirci in una delle mie solite lettere destinazione vuoto assoluto.
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orbiscomunication · 1 year
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Amministrative 2024 a Castel Volturno, Nicola Oliva: "Ho commesso un errore ad allontanarmi dalla politica, VOLT Europa merita fiducia ed è fonte di vibrazioni positive"
CASTEL VOLTURNO. Iniziano a delinearsi gli scenari in vista delle elezioni amministrative di Castel Volturno 2024. Sarà il termine del mandato di Luigi Petrella e l'inzio di una battaglia fino all'ultimo voto, come la storia recente insegna. Ad analizzare la sua posizione è stato, in una nota stampa, Nicola Oliva, la cui candidatura potrebbe collegarsi, direttamente o indirettamente, alle decisioni di Anastasia Petrella, reduce da una massiccia affermazione alle elezioni regionali del 2020. 
"In più di 3 anni, ne è passata di acqua sotto i ponti, seppur nel nostro paese i ponti siano praticamente chiusi - afferma l'imprenditore castellano -. Credo sia giunto il momento di dare spazio a qualche riflessione politica. Senza troppa filosofia e senza voler essere troppo autocritico, penso di aver commesso qualche errore. Nel 2019, come ricorderà chi segue un po’ di politica locale, sono riuscito ad emergere tra 8 candidati Sindaci, arrivando al ballottaggio contro Luigino Petrella. Questo solo grazie ai miei meravigliosi candidati, giovani ragazze e ragazzi, che credono di poter cambiare la città. Così, con sole 'due listarelle civiche', come qualcuno affermava deridendoci, ottenemmo più preferenze di tutti, tranne che del Carrozzone Centro Destra. Insieme decidemmo di non voler apparentamenti. Ne discutemmo tanto e democraticamente scegliemmo con coraggio e determinazione. È ciò che, riferendomi alla dimensione di vita personale, auguro di poter e voler sempre fare alle mie figlie nella vita. Decidere sempre in maniera libera, senza compromessi, non ha prezzo".
Nicola Oliva analizza la figura di un candidato alla carica di primo cittadino che "deve trattare tutti i cittadini come se fossero dei figli, grati e ingrati". Proprio in merito a questa dimensione di vita collettiva, Oliva ritiene di aver commesso un errore: "Ho consentito al carrozzone di Centro Destra di prendere in mano le redini della città dopo i cinque anni di Russo, ricchi di spunti positivi. Non posso che chiedere scusa alla città, perché, sconfitto al ballottaggio, ho perso molto entusiasmo e ciò mi ha portato ad un lungo periodo di quasi inattività politica, dimenticando un po’ il fatto che i miei concittadini potevano essere ancora come miei figli durante questi anni. Il passato non esiste più - la dichiarazione chiave del consigliere -, ma il futuro non esiste ancora e si può costruire!". 
Oliva dichiara che, appena qualche giorno fa, leggendo un articolo incentrato su una nuova realtà politica presente in tutta Europa, ne é rimasto affascinato. Queste le sue parole: "È una compagine che, forse, già nel nome, porta qualcosa di “predestinato”, considerando i nostri '100 VOLTI per la SVOLTA'. Ho scoperto un gruppo di giovani proiettati ad una dimensione europea. Ho approfondito un po’ il loro operato, le persone, le idee. Mi piacciono e mi ispirano. Hanno lanciato una sorta di “appello”, a cui mi sento in dovere di rispondere che io sono qui. Spero di poter ritrovare l'entusiasmo con i ragazzi di Volt Europa, che penso abbia tutte le caratteristiche giuste per rappresentare me, il mio gruppo e i miei elettori. A prescindere da quello che sarà o non sarà il mio impegno diretto in Politica, a qualsiasi livello, penso che Castel Volturno possa avere solo benefici con un po’ di iniezioni positive da parte di una realtà politica nuova - conclude - e che ha tanti buoni propositi".
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seoul-italybts · 2 years
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[✎ ITA] Intervista J-Hope , Hoseok BTS : PROOF – Collector's Edition ⠸ eng : © BOMHARU1230 ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ 28.09.2022 💜⟭ 4 / 7 ⟬💜
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Quale credi sia più importante: il passato, il presente o il futuro?
J-hope: Cambio idea molto spesso. A volte anche da un giorno all'altro. Poco tempo fa, sono tornato a concentrarmi sul passato perché c'era qualcosa che volevo cambiare. Dopodiché mi sono messo a pensare al futuro: “Che cosa potrei fare, in futuro? Quale sarà il futuro della nostra squadra?”. Ma, in fin dei conti, ritorno sempre al presente. Quindi sto cercando di seguire la corrente, come va va, adeguandomi ai ritmi del “qui ed ora”. Sento anche di aver bisogno di “fiducia incondizionata”, “speranza” e “coraggio”, ciò di cui abbiamo sempre parlato nei nostri testi.
Che cosa significa "passato" per te?
J-hope: È parte della mia natura. Sono le tante cose, accumulate nel tempo, ormai inscritte in me. È tutto ciò che non posso dimenticare e anche quelle cose che sicuramente avrò scordato.
Ti manca qualcosa della tua infanzia?
J-hope: Credo mi manchino quelle esperienze che non ho avuto l'opportunità di provare. Non sono mai potuto andare a gite scolastiche o escursioni. Non ho potuto partecipare né al diploma delle medie né a quello delle superiori. Mi mancano tutte quelle cose cui ho rinunciato per seguire il mio sogno e la cosa mi rattrista un po'. Sono cose cui solitamente tieni, quando sei studente. Allora ero felice di non dovere andare a scuola, ma ora mi piacerebbe provare come ci si sente.
Qual è stato il tuo primo luogo o spazio del cuore?
J-hope: Quando vivevamo nei dormitori (da trainee), non ho mai avuto una stanza tutta per me. Ho sempre diviso la camera con gli altri amici, specialmente con Jimin. Il luogo più prezioso per me è il nostro primo dormitorio. Era un po' come un covo di rapper. Le emozioni di allora, l'entusiasmo e tutte le esperienze interessanti provate quando vivevo insieme agli altri si condensano in quel luogo chiamato dormitorio. Quando sono arrivato a Seoul, e fino a poco prima del debutto, sono passate moltissime persone da quella casa. Ripensandoci ora, mi chiedo se io sia mai effettivamente riuscito ad intrattenere vere e proprie conversazioni con tutti quei ragazzi. In quel periodo ballavo e chiacchieravo tutti i giorni con tanti giovani più o meno della mia età. Ho dovuto dire addio a molti di loro e, anche io, me ne sono andato, ad un certo punto, per poi tornare.
Quanti anni ti senti?
J-hope: Nel mio cuore, sento di avere la stessa età di quella effettiva. Non credo di sentirmi meno o più anni di quanti io ne abbia. Quando invecchio di un anno, mi sento più maturo anche mentalmente.
Quando è stato il tuo momento della verità (moment of Proof / il momento in cui hai potuto dimostrare quanto vali effettivamente)?
J-hope: Direi, forse, l'esibizione di debutto? In quell'occasione, sentii davvero di aver dimostrato quanto valevo grazie a quella prima performance, nata da tanta preparazione ed impegno.
A parte al mondo, c'è qualcosa che vorresti dimostrare a te stesso?
J-hope: Ciò che vorrei dimostrare a me stesso è che posso far fede e vivere secondo ciò che dico e "predico". Intendo i messaggi positivi ed ottimistici che cerco di trasmettere al prossimo. Vorrei proprio vedere se, anche dovessi affrontare difficoltà, prove ed imprevisti, sarei in grado di mettere in pratica ciò che ho sempre predicato. È una cosa che mi spaventa. "Sarei davvero in grado di prestare fede a ciò di cui canto? Non è che, forse, mi sto contraddicendo?". Quindi vorrei cercare di spezzare quel timore, affrontare i momenti di difficoltà in cui potrei imbattermi in futuro e dimostrare questa cosa a me stesso.
Nel corso della tua esistenza come membro dei BTS, c'è stato forse un qualche cambiamento che ha reso la tua identità (Jung Hoseok) più vivida o sbiadita?
J-hope: Inizialmente non esisteva alcuna distinzione tra Jung Hoseok e j-hope, perché di base sono una persona piuttosto ottimista, credo. Quindi ho sempre pensato non ci fosse poi chissà quale differenza tra Jung Hoseok e j-hope. Ultimamente, invece, sto cercando di far emergere maggiormente l'individuo Jung Hoseok. Credo così sia più facile ritagliarmi spazi personali in cui poter riposare come si deve, quando torno a casa da lavoro. Immagino di poterlo considerare un altro dei miei piccoli spazi del cuore? Con questo approccio, riesco ad essere maggiormente energico e motivato, posso disfarmi di molte ansie e sono più sereno. Quindi, sì, sto cercando di rendere Jung Hoseok sempre più vivido. Mi sono reso conto di non essere poi così a mio agio nel conoscere gente. In passato, dovevo essere una persona molto più estroversa. Forse era merito di tutte le attività nei panni di j-hope, sia in quanto artista che persona.
Quanto sono simili il te stesso di tutti i giorni e quello che mostri al mondo, in quanto membro dei BTS?
J-hope: Mentalmente, cerco di separare le due cose, ma sono la stessa persona, in fin dei conti. Quindi non credo ci siano poi tante differenze. Credo siano simili al 70-80%. Ciò in cui credo il mio "io" privato e quello pubblico siano praticamente identici e l'attenzione e la cura che dedico al mio aspetto e a come mi presento. Sia quando esco, quando vedo gente e persino quando sono da solo, quello è qualcosa che non cambia mai.
Il tuo "io" del presente è diverso da quello del passato?
J-hope: Dal punto di vista umano, sono cambiate moltissime cose. Il me stesso del passato non aveva tempo nemmeno per fermarsi a riflettere. Ci sono cose che ho appreso e capito solo col passare del tempo, ho imparato come si vive e si sta al mondo grazie alle altre persone ed è così che sono maturato. Una cosa che non è mai cambiata è la passione per il mio lavoro. Credo quella non cambierà mai. La musica mi piace sempre e sono al settimo cielo quando posso mostrare qualcosa di figo, quella è una costante. Il momento in cui provo maggiore entusiasmo e felicità è quando sono sul palco. Credo sia evidente quanto mi piaccia e io mi diverta nell'esibirmi.
Col senno di poi, qual è stato il tuo momento più buio?
J-hope: Mi lascio sempre molto influenzare da chi mi sta attorno quindi, più che trovarmi personalmente in difficoltà, sono più frequenti le occasioni in cui attraverso periodi difficili perché le persone a me vicine stanno affrontando momenti di difficoltà. Quando gli altri membri si trovano a fronteggiare varie avversità, ne soffro anche io ma, al contempo, i ragazzi riescono a darmi forza. Ovviamente, quando sono io ad affrontare momenti difficili, quelli cui penso di più e ho più cari nel mio cuore sono i fan. Quando mi sento avvolgere dall'oscurità e dalla negatività, penso a tutto l'amore che sto ricevendo e mi tiro su.
Se dovessi scrivere una lettera al te stesso del passato, cosa gli diresti?
J-hope: Non voglio dire troppo al me stesso del passato. Ho paura qualcosa potrebbe cambiare. Se proprio dovessi scrivergli, mi limiterei a dirgli di essere se stesso. È solo grazie al Jung Hoseok e al j-hope del passato se esisto e se ci sarà un me stesso futuro. Gli scriverei qualcosa tipo, "Hey, vivi semplicemente la tua vita. Prova e vedrai."
Quale momento della giornata senti maggiormente come tuo?
J-hope: Dalle 10 di sera alle 3 di notte, quello è veramente del tempo che dedico a me. Sono il tipo da tenere rigorosamente separati il lavoro dalla vita privata. A casa non ho neppure l'attrezzatura per fare musica. Casa è un luogo dove riposare. Avendo tracciato questa linea, solitamente torno a casa da lavoro e sono già le 10 di sera. Mi lavo e poi faccio altro. Dopo essermi messo a letto, aver usato un po' il telefono, fatto qualche acquisto online e qualche ricerca, si fanno le 3 di notte. Tutto il resto della giornata cerco semplicemente di vivere la mia vita appieno.
In quale situazione e luogo ti senti più te stesso e a tuo agio?
J-hope: Mi sento veramente me stesso quando lavoro sodo. Quando non lavoro, mi viene l'ansia. Quindi, sì, credo di sentirmi più me stesso quando faccio qualcosa di produttivo, do il massimo e mi tengo impegnato. Così facendo quel tempo libero che ho menzionato prima è ancora più speciale.
Chi credi ti conosca e saprebbe descriverti meglio?
J-hope: Credo solo io ne sarei in grado. Ma, ad essere onesto, ci sono ancora parti di me che pure io fatico a capire. Quindi vorrei conoscermi meglio. Ci sono aspetti di me cui sto ancora cercando una risposta.
Come preferisci essere chiamato?
J-hope: La maggior parte delle volte mi chiamano con il nomignolo "Hobi", che deriva dal mio nome d'arte, e mi piace, è carino. Sì, molto spesso sia i fan che le persone che mi sono più vicine mi chiamano "Hobi" e mi piace perché mi dà un senso di maggiore famigliarità.
Che cosa consideri indispensabile nella tua vita quotidiana?
J-hope: La gente che mi sta accanto, compresi i fan, ovviamente è indispensabile. Poi, se penso a Mickey (il suo cagnolino), mi verrebbe ovviamente da dire gli animali. Nonostante gli animali siano diversi dagli esseri umani e non sia possibile comunicare, credo ci sia comunque una qualche forma di connessione a livello mentale? O qualcosa di simile. Sì, credo davvero uomini e animali possano capirsi. Traggo conforto ed energia da diverse forme viventi, in realtà. Quindi credo gli animali siano indispensabili. Capisco appieno perché agli umani piaccia prendersi cura di animali domestici come cani e gatti.
Qualcosa che ti ripeti spesso, ultimamente?
J-hope: "Hey, ragazzo, sei sempre felice e grato ogni istante della tua vita, spero?". Mi pongo spesso questa domanda ad alta voce, perché la mia è davvero una vita speciale. Se ogni tanto non mi fermassi a chiedermelo, ho paura finirei per dare questa esistenza per scontato. È importante io preservi questo mio cuore grato e felice, senza dar nulla per dovuto. E sento di dover vivere seguendo la mia vocazione.
A che velocità stai vivendo, al momento?
J-hope: Solo 2 o 3 anni, fa credo andassi ai 180 all'ora. In quel periodo avevo messo la quarta e continuavo ad accelerare dicendomi, "Ma sì, corriamo!". Ora mi tengo sui 120 km orari, credo, e ho anche modo di gettare uno sguardo in giro, pur tenendo d'occhio la strada. Se ce ne fosse bisogno, sarei pronto a rallentare. Col senno di poi, credo di aver sfiorato situazioni piuttosto pericolose, quando andavo ai 180 all'ora.
Qualcosa cui ti stai dedicando, ultimamente?
J-hope: Credo ci sia solo la musica. Sì, penso di essere completamente concentrato sulla musica, ora come ora. Messa così forse sembrerà io voglia fare il grandioso e probabilmente passerò per artista navigato, ma in realtà mi sento un po' a disagio perché ho ancora molte carenze e mi sto dedicando alla musica per ottenere risultati migliori.
Quale colore credi ti rappresenti meglio?
J-hope: Il color menta. È figo e vivace. Credo mi assomigli, quindi, sì, penso sia il colore che mi rappresenta meglio.
Ci sono forse sforzi e gesti concreti che fai per rendere amcor più vivido il tuo colore?
J-hope: Affinché il mio menta sia ancor più brillante, aggiungo sempre nuovi strati. Ad esempio, cerco di prendermi cura di me stesso e di fare esercizio. E poi ho sempre della musica accesa e cerco di crearmi un ambiente in cui poter riflettere in pace su ciò che voglio fare. Dato che sono anche appassionato di moda, mi piace provare cose nuove per apparire più vivido.
Hai un qualche pensiero ricorrente su cui ti concentri prima di dormire?
J-hope: Penso a ciò che devo fare il giorno seguente, tipo alle cose che devo finire. Non so se sia perché mi addormento pensando a cose simili, ma quando poi mi sveglio sono sempre stanco. Non ricordo di essermi svegliato veramente riposato, negli ultimi tempi.
Hai fatto qualche sogno che ti è rimasto impresso, ultimamente?
J-hope: Oggi. Ho sognato che litigavo con Jin hyung. Io e Jin hyung ci vediamo spesso, quindi è stato curioso incontrarlo anche nei sogni. Ho sognato che stavamo cucinando insieme, ma ciò che abbiamo preparato non è venuto bene. Eravamo entrambi sconcertati e poi mi sono svegliato. Solitamente, dopo un po', mi dimentico ciò che ho sognato, ma questo mi è proprio rimasto impresso.
Un sogno da cui non vorresti svegliarti?
J-hope: Ogni tanto sogno di riposare come si deve. In quelle occasioni non vorrei davvero svegliarmi. Ultimamente sogno parecchio e la sensazione di riposo che mi trasmettono quel tipo di sogni è davvero fantastica.
Se tu potessi viaggiare in un'altra dimensione, dove ti piacerebbe andare?
J-hope: Ovunque, sarebbe bello. Credo sarebbe fantastico partire senza una meta precisa e tornare quando si è stanchi. La pandemia è durata davvero un sacco. Ormai sta cambiando tutto, ma sarebbe bello, una volta conclusa definitivamente e tornati alla normalità, poter andare da qualche parte. Ma non voglio scegliere una destinazione specifica.
Poniamo che la vita sia una strada, quanto pensi di averne percorsa?
J-hope: Dal punto di vista dell'artista j-hope, credo di essere esattamente a metà strada. Sono ancora piuttosto lontano dalla fine. Ora dovrò imboccare la seconda metà del percorso.
Credi che quello cui ti trovi ora sia un crocevia che potrebbe portare ad un cambiamento?
J-hope: Sì, credo questo sia un momento davvero cruciale. Credo in futuro ci saranno molti cambiamenti, a seconda delle mie scelte. Devo assolutamente prendere le decisioni migliori e seguirle fino in fondo.
Credi nel destino?
J-hope: Sì, credo ci sia qualcosa, ma immagino ognuno dei membri darà una risposta piuttosto diversa. Qualcuno vi dirà che non esiste. Io non penso non ci sia assolutamente nulla, ma neppure che il destino esista sicuramente.
Tra tutti gli album della discografia dei BTS, qual è quello più prezioso, per te?
J-hope: Ce ne sono un sacco, ma se devo sceglierne solo uno, direi <WINGS> che inizia con "Intro : Boy Meets Evil", di cui mi sono occupato io. Quest'album significa molto, per me. In generale, ho provato molte cose diverse e nuove ed è un progetto per cui ho cercato di spingermi oltre i miei limiti.
In che modo l'album <WINGS> ti ha aiutato a crescere?
J-hope: Sono cresciuto musicalmente. Le intro, negli album dei BTS, sono sempre state molto importanti perché servono anche come fondamenta narrative per il progetto. Quindi, consapevole di non poter fare danni, ho lavorato davvero duramente alla mia intro. Inoltre, non è poi così semplice sostenere un brano con una sola voce per circa tre minuti, e in quel caso era la mia voce a dover tenere insieme la traccia. Ho fatto tutto il possibile per superare quelle ed altre difficoltà. In <WINGS>, poi, c'è anche la mia canzone solista "Mama"; ecco perché credo di essere maturato grazie a quest'album. Non solo dal punto di vista musicale, ma anche per quanto riguarda la coreografia ho provato un genere che non avevo ancora mai esplorato, facendo davvero tantissima pratica. Per la prima volta ho veramente capito il valore dei risultati ottenuti grazie a grandi sforzi ed impegno. Quando ero più giovane, provavamo sempre di mattina prestissimo ma con l'andare del tempo abbiamo smesso. Grazie a quest'album ho riscoperto cosa significhi e mi sono allenato duramente ogni mattina. Ero fortemente consapevole dell'impegno e degli sforzi che stavo facendo. È stata una bella esperienza ed opportunità.
Outro: Ego
Che significato ha questa canzone, per te?
J-hope: Credo esprima molto bene chi sia j-hope. Anzi, più in generale, credo sia una canzone che racconti sia la storia di Jung Hoseok che dell'artista j-hope.
Verso l'inizio del testo, dici: "Torno ogni giorno al me stesso di ieri". A che periodo fai riferimento con quel "ieri"?
J-hope: Quel "ieri" fa riferimento al momento in cui mi sono trovato ad un crocevia. Nella canzone mi chiedo che tipo di vita avrei vissuto se avessi fatto delle scelte diverse. "Se avessi rinunciato a certe cose, se semplicemente mi fossi tirato indietro, cosa sarebbe successo?", intendevo qualcosa del genere. Ogni volta che ci penso, sono davvero grato per le scelte compiute.
Segui un qualche standard o criterio specifico quando devi prendere delle decisioni?
J-hope: In passatom, ho sempre fatto scelte molto “da me”, ma ora cerco di andare un po' contro-corrente così da imparare cose nuove. Se ogni volta dovessi scegliere ciò che più mi rappresenta, sicuramente mi ci troverei a mio agio, ma non cambierei o crescerei mai. Ora come ora voglio provare e vivere cose ed esperienze nuove.
Her
Che significato ha questa canzone, per te?
J-hope: È un brano della rap line. È una canzone molto importante, per me, perché grazie ad essa ho potuto mostrare un altro lato della mia natura di rapper. Mi piacerebbe davvero fosse più conosciuta tra i fan. Le tracce della rap line, in passato, erano sempre super toste e caciarone (ride). Invece, con "Her", sono felice di aver potuto mostrare un altro lato della rap line.
La rap line è composta da RM, SUGA e j-hope. Che tipo di sinergia credi ci sia tra voi?
J-hope: L'energia della rap line è sicuramente speciale. Soprattutto durante i concerti, credo i fan vadano matti per quel tipo di sinergia. Sì, credo che tra tutte le unit dei BTS, la rap line abbia un certo impatto. Questa unit ha un ruolo fondamentale. Ciò non vuol necessariamente dire la rap line abbia una parte così enorme, ma è pur sempre un'energia di cui il gruppo ha bisogno e noi della rap line cerchiamo di esprime quest'energia attraverso la nostra sintonia. Parliamo sempre molto di musica, tra noi, e credo il nostro sia un legame davvero bellissimo.
Quali sono i pensieri e le riflessioni che hanno ispirato questa canzone?
J-hope: Mentre la scrivevo, il mio pensiero non faceva che tornare ai fan. Mi sono chiesto più volte "Che cosa stai facendo tu per i fan?", quindi poi mi sono limitato a menzionare gli sforzi compiuti ed impegni presi nella canzone. Ho imparato molto nel scriverla: ho capito a cosa dedicare maggiore attenzione e realizzato cosa volevo mostrare (di me ai fan). È quella la "risposta / answer" al mio "dubbio/wonder" menzionati nella canzone.
Ci sono forse cose cui stai rinunciando per proteggere l'amore che ricevi nella tua vita?
J-hope: Ovviamente ci sono cose cui devo rinunciare e che quindi mi lascio concretamente alle spalle. È difficile, ma credo sia necessario per preservare tutto l'amore che ricevo sempre e quello che restituisco. Credo sia importante esserne ben consapevole e difenderlo. Ma non credo di poter rispondere con maggior precisione.
Ma se volessimo trarre concretamente una risposta, credi sia possibile utilizzare i BTS e gli ARMY come elementi di un'equazione matematica?
J-hope: Trovo la matematica molto difficile (ride). È veramente la materia più difficile, per me, quindi non so bene come funzionino le equazioni, ma conosco il segno uguale (=). 'BTS = ARMY', 'ARMY = BTS'. È la formula più comune, semplice ed ovvia, ma credo sia davvero la più importante.
Che cosa rappresenta l'album &lt;;Proof> per i BTS?
J-hope: È importante perché vi abbiamo ripercorso i tempi andati e rivisitato le canzoni scritte. Grazie a quest'album, ho scoperto cose nuove riguardo a brani ed elementi che già conoscevo. È un album corposo e d'impatto, ma non pesante. Credo sia uscito nel momento più adatto. Mentre ci lavoravamo, mi ha proprio fatto riflettere: "La vita è veramente così, allora. Per noi, (in passato) era veramente così".
Trad eng: © BOMHARU1230 | Trad ita: © Seoul_ItalyBTS Twitter
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