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#programma completo
marcogiovenale · 11 months
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CENTRO CULTURALE LA CAMERA VERDE …dal 1999…  Via Giovanni Miani n.20, 20a, 20b – Roma – t. 3405263877 www.lacameraverde.com              [email protected] MAT-GIANS: et in Arcadia ego 6 film di Matias Guerra e Giovanni Andrea Semerano dal 14 al 17 giugno 2023 con un testo di Sandra Lischi   Si consiglia la prenotazione Mercoledì 14, Giovedì 15, Venerdì 16, Sabato 17 giugno…
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stellastjamessongs · 1 year
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The Job Interview
Aveva impostato la sveglia di buon mattino e l'aveva disattivata al primo trillo, essendo già più che cosciente. Era riuscita a dormire discretamente rispetto alle proprie (pessime) aspettative, sicuramente aiutata dalla serata in compagnia e dalla conversazione spensierata e non troppo concentrata sul colloquio che avrebbe avuto da lì a poche ore. Si era sollevata dal letto e, camminando con passo felpato per non disturbare il ragazzo o Pooka che ancora dormiva nella cuccetta, si era diretta verso la cucina. In verità il rimescolio all'altezza dello stomaco era ben diverso da quello che solitamente precedeva la colazione, ma aveva già optato per qualcosa di leggero che le desse energia ma non rischiasse di appesantirla o, peggio ancora, comportasse effetti collaterali ben poco gradevoli con la prospettiva di un incontro così importante. Aveva quindi sorseggiato una tazza di the e si era costretta a mangiare almeno tre biscotti. All'arrivo di un Pooka scodinzolante e allegro, si era affrettata a versargli acqua e croccantini nelle sue ciotole ed era tornata in camera, chiudendosi l'uscio alle spalle.
Quindi (dopo aver controllato l'orologio e aver constatato che sì, era perfettamente in orario con il programma pre-colloquio), aveva steso il tappetino e indossato un completino elasticizzato che le consentisse agevolmente di seguire la sedicente playlist rilassante di un'insegnante di yoga. Dopo circa un quarto d'ora, dovette arrendersi e ammettere che era difficile stabilire se la donna avesse sopravvalutato il proprio talento, o se avrebbe dovuto rassegnarsi al fatto che il proprio corpo fosse letteralmente incapace di rilassarsi. Non restava che cominciare a prepararsi con calma e con serenità. Aveva già estratto dall'armadio il completo confezionato da Quinn e nella valigetta aveva già inserito tutta la documentazione necessaria, gli spartiti e il MacBook.
Dopo la doccia si era spalmata la crema per il corpo e, attenta a non sgualcirlo, aveva indossato il tailleur: una camicetta di un rosa antico, sotto una giacca di una sfumatura più accentuata e abbinata ai pantaloni che ne fasciavano perfettamente le gambe. Aveva indossato le scarpe eleganti ma assai scomode il cui tacco avrebbe dovuto slanciarla (se non si fosse presa una storta prima, mandando all'aria il colloquio stesso) e si era applicata un trucco leggero, prima di dedicarsi ai capelli che erano modellati in una lieve ondulatura. Aveva quindi indossato orecchini abbinati, un orologio da polso più elegante di quello quotidiano e un bracciale. Studiò il proprio riflesso un'ultima volta, lisciando la camicia da pieghe invisibili e traendo un profondo respiro, prima di accennare a un sorriso. “Buongiorno,” cinguettò a voce bassa, “mi chiamo Stella St. James, ho sempre sognato di incidere le mie canzoni e...” si interruppe, scuotendo la testa e dovendo resistere dall'impulso di passarsi le mani tra i capelli. Inspirò ed espirò profondamente, prima di schiudere gli occhi e ricominciare. “Mi chiamo Stella St. James e... credo che darò di stomaco da un momento all'altro,” gemette con voce più stridula, accomodandosi sul bordo della vasca da bagno.
Si interruppe al suono del cellulare la cui suoneria personalizzata le segnalò che si trattava della madre, come prevedibile. Seppur avesse il timore che avrebbe rischiato di vomitare se avesse parlato a lungo e prima del colloquio stesso, si costrinse a ritornare nella camera da letto per rispondere. Ma, dopotutto, la madre aveva la straordinaria capacità di condurre quasi da sola un'intera conversazione, ragion per cui dovette limitarsi a dei mormorii che le dessero prova che stesse ascoltando e fosse d'accordo. Riuscì persino a ridere della minaccia non troppo velata di sporgere denuncia contro la casa discografica nel caso in cui le avessero fatto intraprendere a vuoto quel viaggio. Le promise che le avrebbe telefonato nell'esatto momento successivo all'esito del colloquio e sospese la chiamata. Solo allora lesse i messaggi di incoraggiamento e di auguri degli amici e delle amiche, quelli di Rebecca e di Karen e l'ansia, per brevi secondi, cedette il passo alla tenerezza e a un pizzico di commozione. Scosse il capo e le parve quasi di sentire la voce di Quinn che le intimava: “Non pensarci neppure! Non è un mascara waterproof!”
Si rimise in piedi e controllò la propria agenda e l'orologio: aveva spuntato tutte le voci della lista, aveva tutto il necessario addosso e nella valigetta. Quindi, in teoria, era pronta. Devo solo smetterla di tremare e uscire da questa stanza, si disse con un ultimo sospiro. Socchiuse gli occhi, appoggiò la mano sulla maniglia, rilasciò il respiro e infine uscì dalla propria camera.
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levysoft · 5 months
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Gabriella Greison in "Il favoloso mondo della Fisica Quantistica"
(via Gabriella Greison in "Il favoloso mondo della Fisica Quantistica" / programma tv completo - YouTube)
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abatelunare · 1 year
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Operazioni poco convincenti
Tra gli spot televisivi che maggiormente stressano gli apparati genitali degli spettatori, figura in prima fila quello secondo cui venderanno in edicola una serie di capolavori della letteratura mondiale - I Promessi Sposi, Odissea e Divina Commedia, tanto per fare qualche nome - adattati per i bambini. Ecco, questa operazione editoriale a me personalmente mette qualche brivido addosso. Perché quando si tratta di letteratura, in Italia adattare significa deformare, disinfettare e semplificare (nell’accezione più negativa possibile). La Divina Commedia non è il racconto del cazzo di un poeta borioso che si gira tre regni ponendo domande a destra e a manca. Così come l’Odissea non è semplicemente il racconto di come Ulisse torna a casa dopo pericolosissime peripezie. Sono opere molto più complesse, che temo ne usciranno impoverite, insieme a tutte le altre (ho preferito, per la salvezza della mia cistifellea, evitare di visionare il programma completo delle uscite). I bambini non sono stupidi (siamo noi a farli diventare tali), ma nemmeno sono pronti per tanta ricchezza e complessità culturali. L’idea di un primo approccio a certi libri mi può anche star bene. Spero solo non sia in mano a ignoranti pronti a disinnescare presunti ordigni pericolosi soltanto nelle loro teste.
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madeinpop · 9 months
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Made In PoP in Anguriara verso ferragosto
Ciao Ciao Made-In-PoPpers ! volevamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla nostra festa e che una volta ancora ci hanno dato dimostrazione che il nostro sforzo non è inutile. GRAZIE ! GRAZIE ! GRAZIE ! cercheramo di mantenere il nostro impegno costante e vi invitiamo a collaborare, segnalandoci le iniziative meritevoli di stare in questa sgangherata newsletter.
֍ ANGURIARA FARA fino al 12 Agosto http://www.anguriarafara.it/ uno di festival più interessanti della scena alternetive veneta, si svolge a FARA VICENTINO (VI) nell'alto vicentino, tra Thiene e Breganze un sacco di live, impegno sociale, inizitive benefiche e molto altro. Giovedì 10 Agosto ci saremo anche noi con il djset di CHECcO MERDeZ dopo i live degli ottimi DUVALIER (indie blues rock) e del duo LITTLE PIECES OF MARMELADE (pop punk crossover). https://www.facebook.com/events/204521102575062/ invece che altro fare in giro per il Veneto? ֍ LAMON CALLING Music Festival  centro A.M.O. LAMON (BL) si svolgerà il 12 e 13 Agosto, suoneranno MEGANOIDI, RADIO PALINKA e altri > https://www.facebook.com/events/1311412379445089/ ֍ PAMALI Festival - Passo San BOLDO (BL) 11-13 Agosto festival delle good vibrations, concerti, djset e stare bene https://www.pamali.it/  ֍ Mercoledì 16 Agosto CSO RIVOLTA via fratelli Bandiera 45 MARGHERA (Ve) TRIVEL organizza il ferragosto hardcore con gli incredibili concerti per Rainswept, Confine, LAST WISHES (Uk) e i DRAIN (Us - Epitaph) https://www.facebook.com/events/150736100965080 ֍ Villa ALBRIZZI Marini via Rubelli San ZENONE degli Ezzelini (Tv) programma intenso per tutta l'estate https://www.facebook.com/VillaAlbrizziMarini/events nel dettaglio Domenica 13 Agosto festa per i 20 anni della GoDown Records dalle 19:00 con i concerti dei Prehistoric Pigs + Malota + The Magogas + NICK OLIVIERI & MONDO GENERATOR (Us) Sabato 12 invece si terrà la 18sima edizione del party NOTTE delle CANDELE dedicato alle sonorità oscure ֍  PARCO della MUSICA Parco Europa viale Venezia 40 PADOVA Martedì 15 Agosto la più grande band punk alternative del momento, dall'Australia AMYL & the SNIFFERS https://www.facebook.com/events/3596312550627438/ Giovedì 17 Agosto metalcore per gli inglesi WHILE SHE SLEEPS https://www.facebook.com/events/2970310343267425/ Martedì 22 Agosto si torna in Austrlia con i grandissimi multicolore KING GIZZARD & the Lizard Wizard https://www.facebook.com/events/3437013123249082/ il resto del programma qui https://www.facebook.com/ParcoDellaMusicaPadova/events ֍  BART Music Festival 18-23 Agosto in Piazza a MESTRINO (Pd)concerti, performance, e djset > il programma completo qui https://www.facebook.com/events/321612706856758/ ֍ ARCELLA BELLA Parco Milcovich PADOVA anche qui si va avanti tutta l'estate https://www.facebook.com/ArcellaBellaPadova/events ֍ FORTE MARGHERA via Forte Marghera MESTRE (Ve) il programma di tutto agosto > https://www.facebook.com/gattorosso.mestre/events/ e altro ancora che stiamo recuperando Made In PoP esiste perchè: - esiste SHYREC indiependente label https://shyrec.bandcamp.com/ - ogni tanto si balla con LAMETTE Party https://www.instagram.com/lametteparty
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gregor-samsung · 2 years
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“ In certe ricerche intorno all’influenza dei mezzi di comunicazione sulle opinioni politiche e sul voto degli italiani ho visto che la radio a volte non viene nemmeno indicata. Potrebbe sembrare un segnale catastrofico. A me pare invece la conseguenza di un capovolgimento completo: la radio da strumento totalitario (non solo al servizio delle dittature ma anche come strumento di induzione ai consumi nelle democrazie: totalitario perché unico o quasi) a mezzo talmente democratico da essere, per così dire, inefficace sul piano del condizionamento. Una bella notizia, dunque. Cos’è successo? Qualcosa che non riguarda solo la radio ma tutta la cultura e il suo pubblico. È come se fino a trenta o quaranta anni fa ci fosse una gola stretta che separava certi contenuti (musica, cultura, informazioni) da chi voleva accedervi. Per esaudire il tuo desiderio dovevi passare di lì. Una gola stretta era, per esempio, la terza pagina dei quotidiani (di un paio di quotidiani, non di più): insieme con qualche pagina dei settimanali e qualche rivista, era l’unico modo attraverso il quale un ragazzo che cresceva senza particolari privilegi familiari poteva accedere alla cultura, essere informato su quali libri uscivano, conoscere novità e tendenze. Allo stesso modo, se non godevi di privilegi economici o familiari e volevi arrivare ad ascoltare musica classica dovevi passare per il Terzo Programma. Ogni tanto Nicola Piovani racconta che da ragazzo appassionato e sicuramente dotato, ma senza musica in casa, non aveva altra possibilità che ascoltare il Terzo Programma e usare il suo registratore Geloso per riascoltare e conoscere la musica. “
Marino Sinibaldi, Un millimetro in là. Intervista sulla cultura, a cura di Giorgio Zanchini, Laterza (collana Saggi tascabili), 1ª edizione 2014. [Libro elettronico]
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dasstreben · 1 year
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Come un robot che esegue il suo programma senza istinto o volere
Mi alzo ogni mattina, completo la check list e vado a dormire.
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scenariopubblico · 1 year
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E' in arrivo la contaminazione del FIC FEST!
Benvenuti e benvenute in questo spazio dedicato al FIC FEST!
Il Festival dedicato alla danza contemporanea che abbraccia musica, teatro, cinema, arti visive organizzato da Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza, Centro di Rilevante Interesse Nazionale di Catania.
Ogni giorno verrà raccontato, in questo spazio, tutto ciò che succederà, attraverso lo sguardo dei giovani danzatori di Modem Atelier, un programma di formazione della danza contemporanea di Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza.
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Con l’intento di documentare e archiviare le iniziative, tra performance, talk e incontri, cerchiamo di rendere sempre più capillare la conoscenza della danza, un’arte fatta con il corpo destinata a tutti, affidando questo importante compito ai giovani sguardi. Convinti del solido potere di cambiamento della danza, attraverso il suo essere poetico e concettuale, costruiamo insieme da più di trent’anni una comunità più coesa, viva e creativa.
Il FIC, acronimo di Focolaio di Infezione Creativa, inizierà il 5 e 6 maggio la contaminazione creativa itinerante per le strade e le piazze del centro di Catania, insieme ai danzatori della Compagnia Zappalà Danza.
Nel tempo della città apriremo tutti insieme un canale contagioso: ci uniremo e rallenteremo il passo per concederci la visione di spettacoli, stimoleremo un flusso che ci porterà ad ascoltare e dialogare con artisti, coreografi, danzatori e studiosi delle arti performative.
L’obiettivo è incontrarci, stare e crescere insieme nella cultura.
A partire dal 7 maggio il FIC FEST si svilupperà a Scenario Pubblico con alcuni appuntamenti anche da Isola Catania, il teatro Mario Sangiorgi e l’Orto Botanico. Puoi consultare il programma completo cliccando su questo link https://www.scenariopubblico.com/rassegne/fic-fest-2023/
Seguici e lasciati contaminare.
A presto!
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mezzopieno-news · 1 year
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L’EUROPA ABBATTE LE EMISSIONI DEL SETTORE MARITTIMO
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Il Parlamento e il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo per ridurre le emissioni delle navi e per guidare l’UE nel diventare climaticamente neutra, nell’ambito del pacchetto legislativo Fit for 55.
L’accordo FuelEU Maritime stabilisce il più imponente programma di riduzione dell’inquinamento per il settore marittimo dell’UE per l’adozione di carburanti rinnovabili e la decarbonizzazione. L’Europa agisce in questo modo per garantire che le navi riducano le emissioni tagliando gradualmente la quantità di gas serra del 2% a partire dal 2025, del 6% a partire dal 2030, fino all’80% nel 2050. I provvedimenti regolamenteranno le navi di stazza superiore a 5000 tonnellate, responsabili per il 90% delle emissioni di CO2 del comparto marittimo. La Commissione rivedrà le regole entro il 2028 per decidere se estendere i requisiti di riduzione delle emissioni anche alle navi più piccole. L’accordo concede più crediti, come incentivo, sotto forma di compensazione delle emissioni alle navi che utilizzano combustibili rinnovabili di origine non biologica e prevede anche il graduale inserimento di una quota obbligatoria di combustibili rinnovabili. Le navi saranno obbligate a utilizzare l’alimentazione a terra per tutte le esigenze di elettricità mentre sono ormeggiate in banchina nei principali porti dell’UE, con lo scopo di ridurre l’inquinamento atmosferico nei porti.
“Questo accordo stabilisce di gran lunga il percorso più ambizioso al mondo verso la decarbonizzazione marittima. Nessun’altra potenza globale ha elaborato un quadro così completo per affrontare le emissioni marittime. É davvero rivoluzionario” ha dichiarato Jörgen Warborn, portavoce del Parlamento europeo.
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Fonte: Parlamento europeo
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carmenvicinanza · 1 year
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Sônia Braga
https://www.unadonnalgiorno.it/sonia-braga/
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Sônia Braga è l’attrice brasiliana più famosa al mondo.
Grazie a eclettismo, tenacia e grandi doti recitative ha compiuto un’impresa che pareva impensabile, passare con naturalezza dalle telenovelas a Hollywood.
Il suo nome completo è Sônia Maria Campos Braga ed è nata Maringá, l’8 giugno 1950.
Quinta di sette figli, perse il padre quando aveva solo otto anni. La passione per la recitazione era nata quando era giovanissima. Il suo debutto è stato in un programma TV per bambini, poi, nel 1969 partecipò al musical Hair.
In Brasile ha raggiunto la popolarità nel 1975, con la trasposizione televisiva e poi cinematografica del romanzo Gabriella, garofano e cannella di Jorge Amado.
Mentre il paese era in pieno regime dittatoriale si producevano drammi sentimentali, che volevano essere una distrazione dalle tragedie che la politica attuava impunemente.
La fama mondiale è arrivata con la sua interpretazione di Giulia in Dancin’ Days, arrivata sulle tv locali italiane nei primi anni ottanta e subito diventata un fenomeno molto seguito tanto da scalzare le serie statunitensi.
L’attenzione di Hollywood è arrivata col suo ruolo di protagonista del film Dona Flor e i suoi due mariti sempre tratto da un romanzo di Amado.Pur all’interno di uno stereotipo culturale che la voleva come icona sexy latina, Sônia Braga è riuscita a imprimere la sua unicità. Tanti e diversi i ruoli interpretati in film e serie tv, da Il bacio della donna ragno a Milagro, diretta dal compagno dell’epoca Robert Redford.Di lei, il celebre fotografo Steve McCurry disse che è stata la modella più interessante che abbia fotografato.Nel 2016, è riuscita a riconquistare un nuovo interesse globale grazie al film brasiliano Aquarius, presentato a Cannes. Il ruolo più bello e a tutto tondo della sua carriera, in cui veste i panni di una donna che rivendica il diritto di esprimere la sua identità culturale, politica e sessuale, il diritto di essere sola e libera in un’opera che ha i colori della controcultura e delle rivendicazioni femminili.
Molto amato dal pubblico, è diventato un vero e proprio manifesto di libertà e resistenza, dando il via a una discussione politica in Brasile sullo sviluppo incontrollato e sui costi umani per il boom edilizio.
Impegnata anche in temi di giustizia sociale e ambientale, ha contribuito a fondare la National Hispanic Foundation for the Arts, per promuovere la presenza delle persone latine nei media e nelle comunicazioni.
È stata vista con le mani dipinte di rosso a simboleggiare il sangue, durante le proteste in difesa dell’Amazonia e in altre battaglie civili, ha anche conosciuto e appoggiato le battaglie di Marielle Franco, l’attivista delle favelas, uccisa dal regime di Bolsonaro. L’aveva incontrata mentre stava girando Bacurau in cui interpreta Domingas, personaggio complesso e conflittuale con modi burberi e il vizio dell’alcol.
Un film corale composto da professionisti e persone native di un villaggio nell’entroterra brasiliano, la storia di una comunità assediata da politici corrotti e mancanza di risorse che riesce a unirsi per combattere contro le avversità.
Sônia Braga è una donna che non teme il passare del tempo, le rughe e le esperienza vissute senza rincorrere il mito dell’eterna giovinezza.
E rivendica la tanta televisione fatta, perché in Brasile, sostiene, la gente va poco al cinema, non ha i soldi per permetterselo. Non disdegna i social come amplificatori di notizie che certi regimi politici vorrebbero tacitare.
Il suo percorso artistico e culturale ha vissuto tappe intense e controverse per i ruoli interpretati e per l’opinione che la critica e il pubblico, di volta in volta, si facevano di lei. È stata sempre se stessa, in tutti gli step della sua vita, una donna libera che ha sempre osato e non si è mai tirata indietro di fronte alle sfide.
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seoul-italybts · 2 years
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[✎ ITA] Musicians on Musicians RM (BTS) x Pharrell Williams __ BRIAN HIATT , Rolling Stone ⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ 01.11.22
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‘E Se Non Mi Piacesse Più la Musica?’
Una Conversazione Estremamente Onesta tra RM dei BTS e Pharrell Williams
È in arrivo una collaborazione segreta tra i BTS e Pharrell — e questa non è che una delle rivelazioni estrapolate da questo incontro tra superstar
Arrivati a questo livello nel loro regno come band più grande al mondo, i membri dei BTS saranno più che abituati ad essere idolatrati come eroi e alle reazioni emozionate dei fan. Ma quando, ad inizio settembre, il leader dei BTS, RM, si è seduto di fronte a Pharrell Williams in un auditorium vuoto presso il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles, prenotato appositamente per l'occasione, era visibilmente agitato trovandosi dall'altro lato dell'equazione. È un po' “imbarazzante”, confessa RM sorridendo, parlare del suo percorso artistico di fronte al “mio idolo”.
Williams, giovanile e pelle eternamente liscia e perfetta (non c'è neppure bisogno di dirlo), è rilassato e non fa che parlare del più e del meno, nel suo completo giacca, pantaloncini e scarponcini di pelle ed una schiera quasi accecante di gioielleria assortita ad un polso. RM, che veste un completo marrone a doppio petto firmato Bottega Veneta, sta più sulle sue, apparentemente impegnato a ripassare mentalmente le varie domande che si è preparato per l'occasione.
Riguardo cosa abbiano in comune questi due uomini: la loro crescita e maturazione artistica dista migliaia di chilometri ed un paio di decenni l'uno dall'altro.
Nei lontani anni '80, dalla sua Virginia Beach, il giovane Williams ha potuto seguire la crescita dell'hip-hop fin quasi dalla sua gestazione, prima di diventare una delle forze principali del genere – e di molti altri - come parte del duo di produttori Neptunes e per proprio conto. Quando, invece, RM era un ragazzino e stava ancora crescendo in una cittadina fuori Seoul, il rap era già diventato un genere famoso a livello globale, tanto che artisti come Nas, Eminem ed il gruppo coreano degli Epik High hanno facilmente sedotto questo diligente studente sud-coreano, convincendolo a dedicare tutta la sua vita alla musica — e, dopo diversi visti ed imprevisti, ad entrare nei BTS invece che perseguire la carriera da artista hip-hop di nicchia, come si era sempre immaginato sarebbe diventato.
Ora, entrambi gli artisti si destreggiano tra esibizioni e lavori in background. A parte comporre e produrre per i BTS, RM ha lavorato anche per diversi altri artisti sud-coreani; Williams, dal canto suo, si mantiene in perfetto equilibrio tra le due cose, fin dall'amministrazione Clinton — solo quest'anno, ha già prodotto tracce per Kendrick Lamar, Pusha T e Rosalía, oltre ad aver ingaggiato 21 Savage e Tyler, the Creator per la stesura del suo singolo “Cash In Cash Out”.
Ma Williams e RM avevano già unito le proprie forze, prima di questa conversazione. Come ci ha svelato lo stesso Williams, recentemente ha registrato una canzone con i BTS, lavorando da remoto, in previsione del suo nuovo album. Lo stesso RM ha in programma il rilascio di un album solista e, a questo proposito, durante la loro conversazione, Williams gli ha fatto una proposta davvero allettante.
Qualche settimana dopo questo incontro, l'agenzia dei BTS, la HYBE, ha annunciato che i ragazzi andranno a fare il servizio militare obbligatorio e che, per ora, si concentreranno su vari progetti solisti, prima della loro reunion di gruppo nel 2025. Oggi, RM è piuttosto schietto nel dire che sia lui che i BTS si trovano ad un crocevia nelle loro vite e carriere e non ha paura nel chiedere consiglio in pieno stile Yoda da colui le cui doti e carriera camaleontiche hanno garantito un successo pluri-decennale senza pari.
RM: Ci tengo a menzionare [la tua traccia solista del 2006] “Take It Off (Dim the Lights)” perché era parte integrante della mia playlist. L'avevo pure tradotta in coreano e poi registrata, quando ero ancora un novellino.
Williams: Wow! Pazzesco.
RM: Oggigiorno il genere non conta più molto, ma allora credo ci fossero diversi rapper che criticavano gli altri artisti per l'uso dell'auto-tune. Tu canti, rappi e ci sono anche occasioni in cui esegui semplicemente il ritornello. Solitamente, come ti approcci e poni rispetto ad una canzone cui partecipi in qualità di featuring?
Williams: Wow. Innanzi tutto, che tu ci creda o no, nessuno mi aveva mai chiesto una cosa simile. Decido seguendo l'istinto, niente convenzioni o regole prestabilite.
RM: [Tipo] “Devo rappare”, “Devo cantare”
Williams: Già... No. Faccio semplicemente ciò che penso sia necessario. E cerco, ovviamente, di fare del mio meglio per interiorizzare quella parte, ma di fatto penso il tutto come se fosse per qualcun altro, qualcuno migliore di me. È già capitato che artisti con cui ho lavorato mi dicessero, “Nah, vorremmo facessi tu quella parte” e la mia risposta è stata, “No, l'ho scritta per quest'altra persona”. Quindi, sì, cerco di colmare ciò che manca nel brano, ma poi dimentico che, di fatto, sarò io a doverlo eseguire. Se mi concentrassi su quell'aspetto, non sarei altrettanto sicuro e non credo il risultato sarebbe altrettanto buono. Ad esempio, molto tempo fa ho lavorato ad una traccia con Mystikal—
RM: Wow!
Williams: Già. “Shake Ya Ass”. Hai presente? L'abbiamo prodotta insieme io e Chad [Hugo], ma mentre ne scrivevo il ritornello, pensavo che se l'avesse eseguito Eddie Kendricks dei Temptations, sarebbe stato perfetto. Ricordo ancora che dicevo agli altri “Oh, sul serio, potremmo farla fare a quel tipo dei Temptations”. E la loro risposta era tipo: “Nah, no. L'etichetta vuole che sia tu ad eseguirla.”
È allora che ho iniziato a realizzare quale fosse il mio punto debole, vale a dire quando cerco di
infondere l'energia e lo spirito di altri artisti, lasciandomi guidare totalmente dalla musica e da cosa necessita il brano, senza che il mio ego o la mia sensibilità (artistica e personale) abbiano voce in capitolo.
RM: Il nostro gruppo ha parlato alle Nazioni Unite ed abbiamo anche incontrato il presidente Biden. Non ci saremmo mai immaginati cose simili [fossero possibili], ma a quanto pare, ormai siamo diventati uno tra i tanti altri portavoce della comunità asiatica. Tra me e me non faccio che chiedermi “Sono davvero tutto 'sto granché? Mi merito davvero tutta questa fiducia e responsabilità?” e ho molti dubbi. So che anche tu fai molto per la società e la tua comunità d'origine. Sarei curioso di sapere come fai a reggere il peso di tutte queste responsabilità e a coltivare un'immagine positiva e moralmente rispettabile.
Williams: Beh, c'è sempre una ragione dietro ciò che faccio [per beneficenza]. Può essere, ad esempio, per qualche idiozia detta di cui, poi, mi pento o magari perché in qualche mia traccia potrei aver offeso una certa porzione di pubblico o sfera culturale/sociale. Queste cose mi fanno riflettere e mi aprono gli occhi. Istituisco quindi organizzazioni [non profit] per cercare di combattere quell'ignoranza di cui io stesso mi sono reso colpevole. Cerco di imparare (dai miei sbagli), di approfondire e fare ricerche. Altre volte, invece, magari lo faccio per ciò che hai appena detto tu. Quando, ad esempio, mi chiedo: “Cavolo, sto facendo abbastanza?” o anche “Mi merito davvero tutto questo?”. Credo questo genere di iniziative sia ciò che mi permette di vivere un po' più serenamente e di dormire la notte. Mi aiuta anche a trovare risposta a quei dubbi. Diciamo che è qualcosa che va fatto ogni qual volta sorgono dubbi e non ci si sente più tanto sicuri di meritarsi tutto questo e l'ammirazione dei fan; laddove c'è un deficit o una mia mancanza, vado a colmarlo con questo tipo di iniziative benefiche.
RM: Spero veramente tutte queste mie stupide ansie e preoccupazioni mi aiuteranno, quanto meno, a diventare una persona migliore, a diventare un adulto migliore, per i fan.
Williams: Ciò che la gente non può capire è che quando si hanno milioni e milioni di fan, e te li ritrovi di fronte centinai di migliaia alla volta...
RM: Non puoi fisicamente distinguere un volto piuttosto che un altro nella folla. È tutto solo una massa enorme di persone.
Williams: Tutti insieme ti infondono quest'energia enorme e poi, per esempio, dici “Saltate!”
RM: E loro saltano.
Williams: E loro saltano. Tu canti, e loro ti seguono cantando ogni singola parola. E dalle loro voci, riesci a percepire chiaramente l'impatto concreto che hai sulle loro vite. Non so come facciate voi. Ma io ho scritto un paio di canzoni di quel genere e quando salivo sul palco e le cantavo, mi veniva letteralmente da piangere perché era una responsabilità troppo grande. Sul serio, ogni volta che mi accorgo di tale impatto, faccio un passo indietro.
RM: Perché? È una responsabilità troppo grande?
Williams: Davvero troppo grande, amico. È un peso insostenibile. Ecco perché rispetto davvero un sacco gente come te, il tuo gruppo e altri artisti quali Bey e Jay e anche Kanye — Cioè, sul serio, (riesco appena ad immaginare) le cose che affrontate ogni sera salendo su quel palco? È davvero troppo e ti fa riflettere. In certi casi, devi davvero essere nato con i nervi saldi (per affrontare responsabilità simili). Vorrei chiederti questa cosa: come fai, una volta sceso dal palco? Tutta quell'emozione e carica ogni sera, come fai a rilassarti?
RM: La mia prima esibizione è stata in un qualche club sconosciuto, di fronte a qualcosa tipo 10 persone, quando avevo circa 15 anni. Mi sono dimenticato buona parte del testo ed è in quell'occasione che ho realizzato, “Oh, non potrei proprio diventare una star. Non sono come tutti questi frontmen che sanno gestire e godersi la ribalta come, diciamo, Kurt Cobain o Mick Jagger”. Io sono semplicemente un essere umano cui piace scrivere musica. Ad esempio, lo scorso aprile abbiamo fatto dei concerti negli stadi a Las Vegas. 4 date e ogni serata è stata una nuova sfida. Dopo, tipo, le prime tre canzoni, quando ci togliamo gli auricolari e gridiamo “Cazzo, siamo tornati!” — da quel momento in poi, per le successive 2 ore e mezza, a prendere il controllo è un'altra persona, un altro me stesso. Ma prima di arrivare a quel momento, durante le prove e ancor prima, sull'aereo, sono davvero, davvero agitato e sento tutto il peso della responsabilità al pensiero di tutti questi fan che hanno comprato i biglietti e vengono a vederci dal Brasile, dal Giappone, dalla Corea e da tutto il mondo. Vengono fin lì proprio per noi ed il nostro spettacolo. Quel pensiero mi manda in fibrillazione, cioè, devo assolutamente essere all'altezza e sdebitarmi con loro. Sento di dover loro la migliore serata della loro vita. È davvero.. un casino, l'energia è troppa. Non sono che un essere umano, mi prende l'ansia, a volte mi deprimo pure e mi lascio sovrastare da tutta quest'energia. Ma cerco di superare la cosa perché amo veramente la musica. Amo davvero tutto il loro amore. Sono convinto l'amore sia davvero amore solo quando siamo noi a darne, più che limitarci a riceverne. Voglio semplicemente sdebitarmi con loro. Sono loro che, da una piccola città coreana, ci hanno condotti fino al cuore dell'industria musicale: Las Vegas, L.A., New York. Se ora ho l'opportunità di fare quest'intervista con Pharrell, è solo merito dei fan di tutto il mondo. Sono e sarò loro sempre profondamente grato e, semplicemente, non voglio deluderli.
Attualmente, i BTS sono in quella che il tuo collega, SUGA, ha definito come una “pausa” — che però è stata tradotta erroneamente come “hiatus, rottura” — e, al momento, vi state concentrando principalmente sui vostri progetti solisti. RM, hai precedentemente dichiarato di aver, in un certo senso, perso un po' la direzione da seguire con il gruppo.
Williams: Ho avuto decisamente anche io i miei bei momenti di smarrimento
RM: Quando?
Williams: Proprio intorno [al 2006] a quando ho rilasciato In My Mind. Subito dopo aver visto che non ha suscitato le reazioni in cui speravo — Cioè, sicuramente ha avuto un certo impatto a livello culturale, ma, a costo di suonare egocentrico, non era il risultato in cui speravo. In quel periodo ero abituato ad altri risultati e la cosa mi è davvero rimasta lì. Quindi tutto questo mi ha fatto riflettere, sullo scopo di ciò che stavo facendo, sull'autenticità delle cose e non solo l'apparenza, no, volevo qualcosa che avesse un significato concreto e potesse arrivare davvero alle persone ma che, al contempo, potesse comunque essere divertente. E visto che sono sempre stato innamorato delle
donne, ovviamente non potevo non parlarne [ride].
Quindi capisco cosa intendi. So cosa significa arrivare a quel tipo di impasse nella tua carriera, qualunque ne sia il motivo — e so che è tutto a posto, nel vostro gruppo, ma da ciò che ho sentito e credo di aver capito, immagino siate arrivati a quel punto nelle vostre carriere in cui.. “Cosa stiamo facendo? Chi siamo? Siamo davvero quelli che eravamo e volevamo essere, alle origini?”, tutte queste cose non sono più così chiare.
RM: Esatto.
Williams: E credo riflettere su chi siete, su cosa volete trasmettere e su quali sono i vostri obiettivi sia molto importante per modellare il tipo di persone ed artisti che desiderate essere. Cioè, come ci si sente? A che punto del processo ti trovi, ora? Perché so che stai lavorando ad un album solista, vero?
RM: Sì. Ho già fatto quasi il 90% del lavoro. Avevo già rilasciato un paio di mixtape, ma sempre come membro del gruppo ed erano solo degli esperimenti. Credo questa volta si tratti ufficialmente del mio primo album solista. Sono passati 10 anni dal nostro debutto. Il K-pop pone molta importanza sul gruppo, sulla squadra e, come ho menzionato prima, io ho iniziato la mia carriera come rapper e scribacchino (di testi), quindi non è stato facile, per me. Anzi! Tanto più che il K-pop è un po' un mix di musica pop americana, altre influenze estetiche, cultura coreana, social media ecc. È tutto molto intenso e frenetico. Quindi, sì, ci sono dei pro e dei contro. Dopo questi 10 anni insieme, anche se non era nostra intenzione, siamo diventati personalità pubbliche di rilievo, tipo, ed abbiamo accettato la cosa. Un gruppo K-pop che fa un discorso alle Nazioni Unite o che incontra il presidente (americano)? Ero molto confuso a riguardo e mi chiedevo, “Cosa sono, quindi? Un qualche tipo di diplomatico, o cosa?”
Williams: Mh, sì.
RM: All'inizio, non ero che un rapper semi-sconosciuto che scriveva testi. Quindi, quelli che sono venuti dopo, sono stati 10 anni di gruppo davvero intensi. Di fatto, io ho sempre dovuto gestire quasi tutte le interviste nonché rappresentare la squadra. Diciamo che quello è diventato il mio ruolo. Credo fossi arrivato al punto che... Non saprei, ho solo più pensato: “Yo, forse è il caso di fare una pausa. Devo smetterla, prendere un po' le distanze e capire a che punto mi trovo e cosa sta succedendo”, cercare un po' di serenità mentale, insomma. Così facendo, ho potuto concentrarmi di più sul mio album solista. In questi ultimi giorni stavo giusto pensando alla prima volta che ho ascoltato la tua musica, ciò che ho provato di primo acchito e l'atmosfera. Ho ripensato al motivo per cui ho iniziato a fare musica, perché l'ho scelta come vocazione per il resto della mia vita, diciamo.
Quando ho iniziato a lavorare alle mie tracce, avevo 14 anni, ora ne ho 28. Quindi, sì, è questo ciò che mi sta passando per la mente. È difficile, sono piuttosto confuso e non so cosa succederà in futuro. Quindi, (ti sarei grato) se tu potessi darmi qualche consiglio.. Sicuramente è diverso rispetto al K-pop, ma so che hai lavorato a tanti progetti, tipo i N.E.R.D, i Neptunes e, ovviamente, anche ai tuoi progetti solisti. Quindi, cosa ne pensi...?
Williams: Lavorare con i Neptunes, lavorare con i N.E.R.D e tutti i miei progetti solisti sicuramente mi sono stati d'aiuto, perché almeno lavori ad una cosa e poi fai una pausa. Lavori a qualcos'altro e poi, di nuovo, un'altra pausa. Tutto ciò mi ha permesso di indossare cappelli e maschere diverse [*provare cose diverse]. Capisco cosa intendi e so che prendere le distanze per un po' sarà un'esperienza davvero positiva per te. Credo sia davvero la cosa migliore, perché così, quando tornerai a lavorare con il gruppo—
RM: Con la squadra
Williams: Già, credo proprio ti sembrerà tutto super nuovo. Con che produttori stai lavorando al tuo album solista?
RM: A volte lavoriamo per conto nostro e la nostra etichetta ha una sua squadra di produttori che ci dà sempre una mano. Altre volte riceviamo anche tracce da terze parti. Dipende volta per volta. Immagino tu produca con Chad o anche per conto tuo, giusto? Non hai/avete un sacco di lavoro, così?
Williams: Nel mio caso, faccio come Michelangelo con le sue sculture. Lui semplicemente... e forse ora dirò cavolate, ma tutto ciò che faceva era disfarsi delle pietre e parti che erano d'impiccio per la sua scultura, o qualcosa del genere. Per me è lo stesso. Mi limito a scavare, scolpire e ad aggiungere strati finché non ne sono soddisfatto. E quando sento di aver bisogno di aiuto, mi rivolgo ad altri. Quando ero più giovane, ero fin troppo egocentrico, ma ora pongo la mia lealtà altrove.
RM: Dove?
Williams: Sono leale alla canzone. Come possiamo ottenere il meglio possibile da questo brano? Questa è la mia mentalità, ora. E non voglio limitarmi al semplice “Oh, figo, così può andare”. No, quel "può andare" non mi basta, voglio abbattere muri, voglio incendiare tutto il quartiere (con la mia musica). Non voglio limitarmi ad una sola stanzetta, dev'essere tutta la casa. Non solo una casa, voglio incendiare l'intero quartiere. Voglio sia qualcosa di cui si parli persino nei notiziari della sera. Ascolta: “Block on fire / Quartiere/ Isolato in Fiamme”
RM: Block on fire. B.O.F., quartiere in fiamme. Che nome figo per un brand. Ad un certo punto del mio processo di crescita — e, come ho detto prima, ora sono a metà strada tra il capitolo uno ed il due, la carriera di gruppo e quella solista; ad un certo punto mi sono trovato tra la musica e, forse, l'arte figurativa, lì in mezzo. Quindi a volte ho davvero paura e mi chiedo, tipo: “E se non mi piacesse più la musica?” Io adoro l'arte, ma è diverso, in un certo senso.
Williams: Vero.
RM: Sì, sul serio. Cioè, la musica.. è ovunque. E mi spiace, ma poi qualsiasi cosa me la ricorda. A volte mi prende davvero molta paura — penso, tipo, che la musica potrebbe non essere più la mia prima passione, diciamo così.
Williams: Penso sia una cosa passeggera.
RM: Oh, sul serio? Che sollievo, allora.
Williams: Già. Poi ad un certo punto ti ritroverai di nuovo a pensare, “Woah. Voglio concentrarmi solo sulla musica”, vedrai che sarà così.
RM: Tu trai qualcosa - e se sì, cosa - dalle arti figurative e dalle belle arti?
Williams: Credo valga lo stesso per ogni modalità, per ogni senso e sotto-categoria.. Intendo ciò che va ad interessare la vista, l'olfatto, il gusto, la cinestesia, l'udito, vale lo stesso per tutte queste cose. Ad esempio, se parliamo di cibo, una cosa può essere dolce o amara. Ogni cosa può avere un aroma dolce o pungente. Dal punto di vista figurativo, ci saranno cose che ai nostri occhi appaiono dolci e altre sgradevoli. Con il nostro udito possiamo sentire suoni che sembrano dolcissimi e piacevoli e altri che invece, oooh, sono decisamente più aspri, no? Quindi, sì, mi piace molto lavorare con artisti che operano in discipline e campi diversi dalla musica per trovare le congruenze ed i punti di incontro. Tipo, determinare: “Oh, wow, quello è ciò che tu (nella tua disciplina) consideri dolce. Oh, quello è ciò che è aspro, per te”, qualcosa del genere, capisci?
RM: La cosa assurda del mio rapporto con le belle arti è che, quando ascolto della musica fantastica, sì, ne rimango davvero colpito ma, talvolta, ne sono anche geloso. E la cosa fa male, molto male. Ironico, vero? Ma con le arti figurative è diverso perché non ho intenzione di provare a disegnare neppure una singola linea, perché voglio rimanere uno spettatore. Però ne sono appassionato. Sono un fan. Vado matto per l'arte. Quindi quando guardo un dipinto o una scultura, mi sento sollevato e sereno perché posso apprezzarli in tutta libertà e a mio totale piacimento.
Williams: Fantastico.
RM: Hai qualche nuovo progetto in preparazione?
Williams: Beh, questo mio nuovo progetto si chiama... è un progetto a mio nome ed il titolo dell'album è Phriends. È solo il primo volume. Ovviamente, voi [BTS] ne siete parte. E, a dire il vero, ne sto già parlando più di quanto dovrei, ma c'è questa canzone, nell'album, cantata dai BTS ed è incredibile, vi sono estremamente grato.
RM: Adoro quella canzone
Williams: Piace moltissimo anche a me.
RM: E andiamo, cazzo!
Williams: Tutti quelli che l'hanno ascoltata poi erano tipo: “Whoa.”
RM: Sì, cazzo, l'adoro!
Williams: La adoro, adoro, adoro davvero. E ora, la butto lì... Hai detto che il tuo album solista è pronto al 90%. Se per il restante 10% dovesse servirti — cioè, sicuramente non avrai bisogno di me, ma . . . 
RM: Ho sempre avuto bisogno di te, sono 15 anni che ho bisogno di te
Williams: Ok, beh, se vuoi che proviamo a lavorare insieme a qualcosa, si può fare.
RM: Per favore, sì.
Williams: Ok, se mi dici che cosa vuoi, tipo qualcosa di up-tempo? Possiamo scrivere qualcosa di up-tempo.
RM: Sono profondamente onorato e grato.
Pharrell, hai qualche ultimo consiglio per RM?
Williams: Sai cosa? L'unica cosa che mi sento di dirti è continua così. Continua a coltivare la tua curiosità e non sentirti troppo sotto pressione in ciò che fai, con pensieri tipo... Cioè, non pensare mai per assoluti, tipo: “Oh, non farò mai più musica” o “Mai e poi mai . . . ” ecc. Ecco, quello lo escluderei. Semplicemente—
RM: Mai dire mai.
Williams: Mai dire mai. Continua godendoti il percorso. Continua così.
RM: Seguendo la corrente a ritmo di crociera.
Williams: Esatto. E vedi dove ti porta. Perché quella è la parte più interessante.
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RM: Non so se te ne ricordi, ma ci siamo già incontrati nel 2018 ai Billboard Music Awards
Williams: Certo, si certo che mi ricordo. Sì, abbiamo anche fatto una foto insieme
Williams: Io avrei già voluto lavorare con voi BTS allora, ma non volevo essere troppo.. troppo diretto o invasivo...
RM: No, sei stato gentilissimo
Williams: Mi sembra la foto l'avessimo scattata...
RM: Nel tuo camerino
Williams: Sì, e io, in quel periodo, lavoravo in uno studio poco distante da lì e avrei veramente voluto dirvi tipo "Fanc**o tutto questo"... Anzi, lasciami riformulare perché non vorrei la vostra fanbase si arrabbiasse con me, per questo mio linguaggio
RM: Nah, capiranno...
Williams: No, avrei veramente voluto andarmene via con voi in quel momento preciso e dire tipo "Andiamo a scrivere della musica pazzesca!" Perché mi piaceva tutto ciò che stavate facendo. Adoro la vostra energia e apprezzo tutto ciò che rappresentate e, cioè, i nostri fratelli e sorelle - e coloro che si identificano come non-binary -, la comunità asiatica ne ha passate davvero tante
RM: Sì, sempre di più, sempre peggio
Williams: E, sai, la comunità asiatica mi ha sempre dato molto. Mi piace davvero molto l'energia dei BTS e siete la dimostrazione vivente che un artista non deve necessariamente limitarsi ad un solo genere. E credo voi stiate davvero dimostrando che - pur essendo artisti e superstar - si può essere umili. Avete davvero una bella energia e siete pieni di umiltà...
Williams: Credo ci siano tanti benefici nello scrivere e produrre per altri artisti: mi permette di provare cose che altrimenti non proverei. E per quanto io lavori attivamente alla mia musica, sia come artista solista che come artista partecipante (in brani altrui) - penso sia noto ma credo molti non lo sappiano ancora, ma la maggior parte dei miei lavori solisti sono tracce che inizialmente ho scritto o prodotto per altri. Ovviamente scrivo e produco anche canzoni per me, ma quelle, il più delle volte sono troppo complesse, ci sono poche vere gemme rispetto a quando le scrivo per altri artisti. Non so come sia per te...
RM: Nel 2005 non ero che uno studente delle elementari e già volevo fare il rapper. Una volta capito che cosa fosse effettivamente il rap - ritmo e poesia, praticamente - ho sentito davvero una forte attrazione per questo genere, per il modo in cui, tramite esso, è possibile mandare un messaggio al mondo.
A dire il vero, è piuttosto imbarazzante rispondere a queste domande di fronte al... al mio idolo. Però, solitamente, mi trovo più a mio agio a scrivere testi o melodie per altri artisti. Perché mi dà l'opportunità di mostrare altri aspetti di me. Quando lavoro alla mia musica, è tutto più complesso. Non è qualcosa di semplice, c'è sempre un po' di sofferenza perché è come se mi svelassi e confessassi. Ciononostante, resta comunque la parte più importante del mio lavoro.
Williams: Ti capisco. Credo che, nel mio caso, quella sofferenza sia la parte più divertente perché quelli sono i colori più vividi che un artista, come noi, abbia a disposizione. Per colmare la nostra musica finché non è c'è abbastanza dolore o non è sufficientemente bella. Quindi ti capisco quando dici che infondi tutta la tua sofferenza nei tuoi versi per renderli ancor più potenti. Sono d'accordo.
RM: Sarei curioso di sapere qual è il tuo processo creativo. Quali sono i tuoi processi mentali e che cosa cambia a seconda se si tratta di una canzone per te o per qualcun altro? Che cosa cambia dalla bozza alla versione definitiva?
Williams: Beh, quando un artista viene da me, arriva già sapendo cosa vuole. Ad esempio, “Vorrei qualcosa di potente, qualcosa di più cupo o magari qualcosa da discoteca”. Quindi, sì, tengo a mente ciò che vogliono, ma prendo anche in considerazione le varie sfumature della loro voce, gli stili e le melodie cui lavorano di solito, penso anche a come poter produrre loro qualcosa di totalmente inedito rispetto a ciò che hanno già fatto. Una volta mixate tutte queste cose insieme, spesso capita che l'artista in questione mi dica “Cavolo, non è esattamente nel mio stile”. Al che io vendo la traccia a qualcun altro e poi, magari, la stessa persona torna da me e mi dice “Hey, perché non mi hai fatto ascoltare quella versione?”. Ma il fatto è che loro hanno ascoltato quella stessa versione, ma la percepivano in modo diverso.
RM: Ah ah ah, wow, quella è la parte divertente
Williams: Sì, fa sorridere. Poi, però, ci sono anche persone che decidono di buttarsi e provare.. Cioè, è ciò che dico sempre: almeno provaci, non devi necessariamente pubblicarla. Il problema è che anche chi è bravo in ciò che fa, spesso ha paura di esplorare, di provare nuove sfumature della propria voce, della propria personalità o della propria carriera. Quindi, sai, sono un po' titubanti, ma una volta provato, almeno avranno sperimentato qualcosa di nuovo; e se, in fin dei conti, vediamo che non va bene per loro, non va bene, fine. Ma prima di poter decidere, devi almeno provare.
RM: È come una sfida con se stessi
Williams: Esatto.
RM: Come ti descriveresti? In che cosa ti riconosci di più? Cioè, sei un produttore, un cantante, un rapper, sei un imprenditore, sei un padre, un marito...
Williams: Sì, sì... esatto
RM: Cioè, ovviamente il nome Pharrell non avrebbe neppure bisogno di ulteriori definizioni, ma, al di là della tua persona pubblica, come ti descriveresti, personalmente?
Williams: Non saprei... Ehm, innanzi tutto sono un funzionario pubblico.
RM: Un funzionario pubblico? Mi piace!
Williams: E, sai, quando sei al servizio del pubblico, del prossimo, stai facendo qualcosa di buono, ciò che vorrebbe il Signore. Sono credente. Io credo nell'Universo. Per me Dio è l'Universo e noi viviamo in questo Universo e siamo parte del creato. Essere al servizio del prossimo è ciò che significa anche essere un padre, un marito... E poi la musica è tutto per me. La musica, per me, è come la chiave madre che può aprire qualsiasi porta.
RM: Ancor'oggi
Williams: Certo! Perché se non fosse per la musica non sarei quello che sono ora, non avrei potuto fare nulla di ciò che ho fatto finora.
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Williams: La gente pensa che voi siate sempre stati così, non capisce le vostre origini di gruppo e non concepisce che vi prepariate e studiate (per arrivare a questi livelli). Cioè, qui in America non è necessariamente così. Sì, a volte i gruppi vengono formati a tavolino anche qui, tipo, sai... Gli Nsync, i Backstreet Boys..
RM: I One Direction
Williams: Ce ne sono tanti...
RM: Sì, ovviamente
Williams: Ma qui, quel genere di gruppi spesso viene ridicolizzato, del tipo: "Oh, sono solo una boyband!". Ma sai cosa? Di fatto, quei gruppi hanno risultati molto simili a quelli degli altri artisti mainstream, e intendo in termini di qualità musicale, qualità artistica e nel modo in cui capiscono appieno il loro pubblico. Hanno una conoscenza approfondita del loro genere di appartenenza e hanno le potenzialità per durare a lungo perché sanno ciò che stanno facendo.
RM: Wow... Cioè, sul serio.. Innanzi tutto, grazie per il tuo parere così rispettoso. Ovviamente non posso parlare per tutta l'industria dato che ne rappresento solo una minima parte. Ed è forse persino un po' rischioso parlare dei pro e contro del sistema, delle sue luci e delle sue ombre.. Come sai, per una cosa buona ce ne saranno anche sempre di negative.
Williams: Sì, certo.
RM: Ho iniziato la mia carriera come rapper e poi, forse per caso o forse per destino, mi sono ritrovato nel cuore dell'industria K-Pop e ho visto e vissuto molte cose che accadono in questo sistema. Nel mio caso, la nostra etichetta ed il signor Bang, il nostro presidente, sono diversi. Credo il signor Bang sia diverso perché lui è anche un produttore, capisce veramente la musica e, soprattutto, ha sempre molto rispetto per i suoi colleghi, gli altri produttori, i vari tecnici e le idee dei suoi artisti. Come hai detto anche tu, noi BTS cerchiamo sempre di sfruttare al meglio ciò che di buono c'è in questo sistema; però, al contempo, non rinunciamo a mescolare il K-pop con l'arte. Noi cerchiamo sempre di ribadire ed enfatizzare che siamo esseri umani. Lo sei tu e lo sono io. Siamo semplicemente persone che fanno musica e che si esibiscono di fronte ad altre persone. Altre persone con altrettanti lavori, sebbene diversi dal nostro, che vengono a vedere i nostri concerti. Ci tengo a ripeterlo perché è anche ciò che mi permette e ricorda sempre di restare con i piedi per terra. Ciò che vorrei dire ai trainee di questa industria K-pop è, vi prego, ricordate che siete esseri umani, persone che lavorano in questo settore, ma sempre esseri umani. Siate voi stessi. Ciò che conta di più, per me, è che ciò che facciamo ha un certo impatto sulla vita altrui. Grazie alla nostra musica, possiamo scambiare energia positiva con i fan e donare e ricevere amore. Questa è e sarà sempre la cosa più importante, per me.
Williams: Sì, mi piace molto ciò che voi BTS rappresentate, è bello vedere e seguire tutto ciò che state facendo. E poi credo voi siate la dimostrazione vivente che si può essere umili. Avete davvero una bella energia, carica di umiltà, che è ciò di cui ogni artista avrebbe più bisogno, in questa comunità ed industria.
[*Farrell Williams parla di com'era fare musica quando lui aveva 28 anni, l'età di Joon adesso. Di com'era la scena hip-hop quando Internet stava appena iniziando a prendere piede (1993) e di come sia cambiato tutto, rispetto ad allora]
RM: Per gli artisti coreani, specialmente per i rapper, l'America è una sorta di “terra madre”. In coreano la chiamiamo “bon-to (본토). Tra rapper si dice tipo “Ah, queste sono le robe nuove che vanno forte nella 'terra madre'”, “Oh, questo è come il sound della 'terra madre'”
Williams: Oh wow!
RM: Sì, e oggigiorno, forse, non è più così, i rapporti tra le nostre industrie musicali vanno e vengono, ma quando io ho iniziato a fare musica, c'era molta attenzione ed interesse per tutto ciò che richiamava la musica ed il sound della “terra madre”, l'America. Cioè, io credo la cultura sia in continua evoluzione, non è immutabile e scolpita nella pietra, no. Va e viene costantemente.
Williams: Sì, sempre.
RM: C'è una continua influenza tra culture. E, in passato, alcuni dei nostri artisti hanno davvero raggiunto dei risultati notevoli (per gli standard della cultura coreana del tempo). Devi sapere che allora eravamo una nazione povera, non avevamo niente. Internet è arrivato anche da noi, ovviamente, ma...eravamo comunque una nazione minore. A volte sento davvero la mancanza di quel periodo, quando non c'erano gli i-phone, ad esempio, o Whatsapp.
Williams: Sì, era un periodo pazzesco
RM: Davvero
Williams: Ma anche adesso sono tempi micidiali!
ita : © Seoul_ItalyBTS | Twitter
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marcogiovenale · 8 hours
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oggi, 13 maggio, a roma (e napoli domani): convegno interateneo "giornate della nakba"
programma completo delle due giornate: Nella locandina i link Zoom per assistere agli incontri da remoto * La locandina su altri…
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alephsblog · 2 days
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Il Cremlino in realtà non ha inventato nulla. Quello di Putin nasce infatti non come sistema ancorato ad una idea, bensì come regime cleptocratico criptomafioso basato sulla competizione predatoria di clan oligarchici rivali tenuti insieme unicamente dalla forza, allo stesso tempo coercitiva e lottizzatrice, della cupola. In altre parole una accolita di capibastone emersi dai meandri dell’apparato post-sovietico, basicamente privi di ideologia ma ben disposti ad assecondare per tornaconto qualsiasi elucubrazione del leader e della sua cerchia ristretta.
Nessun regime tuttavia, può sopravvivere a lungo senza una ideologia che faccia da collante interno e da catalizzatore verso i nemici esterni.
Da qui la necessità, percepita dal Cremlino, di dotarsi ad un certo punto di una propria mistica ideologica, utile a dare al regime una identità intellettuale, al paese una missione sacra ed alla massa una distrazione, oltre che a Putin un posto nella Storia.
Erano i tempi del definitivo consolidamento del regime, allorché con la pubblicazione nel febbraio 2013 del programma Concezione della politica estera della Federazione di Russia, veniva di fatto acquistato dal Cremlino il pacchetto completo della teoria eurasiatista, che concepita negli anni 20 del ‘900 era stata via via riscoperta dopo la caduta dell’URSS e rielaborata in forma disorganica da vari pensatoi e settori dell’intellighenzia russa: dalle influenze dei dissidenti di rientro come Solzenichyn, alle elucubrazione politiche degli Zjuganov (il rosso) e Zhirinovskij (il nero), ai lavori del Club Valdai, alle concettualizzazioni dell’apparato (dottrina Primakov), fino alla completa teorizzazione filosofica di Dugin avvenuta con la sua Quarta teoria politica, pubblicata già nel 2009.
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realnews20 · 2 days
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Hai deciso di raccogliere il contenuto di alcuni vecchi CD e DVD su un hard disk esterno e stai cercando di capire come organizzare al meglio tutti i dati? Allora, lascia che ti dia un consiglio: crea delle immagini ISO dei tuoi dischetti. In questo modo, potrai conservare tutto in maniera ordinata senza perdere tempo a suddividere i dati in cartelle.Qualora non ne avessi mai sentito parlare, le immagini ISO non sono altro che degli “archivi” non compressi, definiti per l'appunto file immagine, che includono al loro interno tutti i dati presenti sui CD o i DVD dai quali sono stati generati. Sono molto facili da realizzare e possono essere usate sia direttamente, tramite la creazione di unità CD/DVD virtuali sul computer, che come punto di partenza per masterizzare nuovi dischetti.Se l'argomento è di tuo interesse, non perdere altro tempo, prenditi qualche minuto di tempo libero e leggi con attenzione questo articolo dove ti mostrerò, dunque, come creare ISO utilizzando alcuni programmi gratuiti disponibili per Windows e macOS. Sono tutti estremamente intuitivi e funzionano con tutti i tipi di CD e DVD. Nel mentre, non mi resta che augurarti buona lettura e, soprattutto, buona fortuna!IndiceCome creare ISO su WindowsPartendo dal secondo sistema operativo più utilizzato al mondo, se ti stai chiedendo come creare ISO da CD, come creare ISO da DVD e come creare ISO da cartella, il programma al quale ti consiglio di dare un'occhiata, e che potrebbe davvero sorprenderti, è ImgBurn.Si tratta di un software tanto leggero quanto potente per la creazione di immagini ISO partendo da CD, DVD, HD DVD e Blu-ray. Inoltre, è possibile creare file ISO partendo anche da file e cartelle. Insomma, è uno strumento davvero completo e utile allo scopo.Per scaricare e installare ImgBurn sul tuo computer, visita il sito Web del servizio, clicca sul collegamento Mirror x – Provided by ImgBurn e attendi che il download vada a buon fine. Fatto ciò, sempre all'interno della stessa pagina, scorri verso il basso e all'interno della tabella che visualizzi, sotto la colonna Language, cerca la lingua Italian e clicca, in direzione di esso, su Click Here. Il file che stai scaricando serve a tradurre l'interfaccia di ImgBurn che, nativamente, è in lingua inglese.Adesso, apri il file .exe appena ottenuto e clicca su Sì, nella finestra di Controllo dell'account utente e poi su Next, nella finestra che si apre. Dopodiché, apponi il segno di spunta in direzione di I accept the terms of the License Agreement, clicca nuovamente su Next, per quattro volte di seguito, e poi su Yes e Close per portare a termine la procedura di installazione.A programma installato, estrai il file italian.lng dall'archivio ZIP scaricato qualche minuto fa e spostalo nel percorso C:\Program Files\ImgBurn\Languages di Windows. Visto che la procedura richiede l'inserimento di un file all'interno di una cartella di sistema, è possibile che ti venga richiesta una conferma sull'operazione: clicca pure Continua per proseguire senza problemi.A programma e traduzione installati, non ti resta che aprire ImgBurn e inserire il CD/DVD, del quale vuoi eseguire un'immagine ISO, all'interno del masterizzatore collegato al PC. Adesso, nella schermata principale del programma, non ti resta che cliccare sul pulsante Crea l'immagine di un disco.Per proseguire, seleziona l'unità relativa al tuo masterizzatore dal menu a tendina Origini, collocato in alto, clicca sull'icona della cartella gialla, situata subito sotto, per specificare la destinazione nella quale salvare il file ISO che verrà creato e il relativo nome, e fai partire la creazione del file ISO facendo clic sull'icona con i due CD situata in basso a sinistra. Per creare un'ISO partendo da file e cartelle, non devi fare altro che selezionare la voce Crea una nuova immagine e seguire la procedura guidata. Più semplice di così!Come creare ISO su macOSSe possiedi un Mac, e ti stai chiedendo come creare ISO su macOS, la risposta è davvero semplice ed è Utility
Disco, uno strumento incluso nativamente su tutti i Mac grazie al quale è possibile gestire dischi e partizioni.Per poterlo utilizzare, non devi fare altro che cliccare sull'icona di Utility Disco, situata nella cartella Altro del Launchpad. In alternativa, puoi aprire Utility Disco direttamente dalla cartella Applicazioni > Altro di macOS, tramite Spotlight oppure tramite Siri. Fatto ciò, non ti resta che inserire il CD o DVD, del quale vuoi creare il file immagine, all'interno del masterizzatore collegato al tuo Mac.Una volta aperto Utility Disco, e inserito il disco nel masterizzatore, clicca sul nome del disco inserito, situato nella barra laterale di sinistra, clicca sul menu File, sulla barra dei menu, in alto a sinistra, poi su Nuova immagine, dal menu che si apre, e, infine, su Immagine da “[nome disco]”.Fatto ciò, digita il nome da assegnare al file ISO nel campo di testo Salva col nome, indica la destinazione nella quale salvare quest'ultimo tramite il menu a tendina Situato in, seleziona l'opzione master DVD/CD dal menu Formato, poi la voce nessuna dal menu Codifica e clicca su Salva per portare a termine la procedura.Successivamente, si avvierà la creazione del file immagine ma, una volta terminata, verrà, in realtà, creato un file CDR. Non temere: per trasformare il file appena ottenuto in un file ISO, apri il Terminale di macOS, facendo clic sull'icona con la finestra nera e la riga di comando, situata nella cartella Altro del Launchpad, oppure nella cartella Applicazioni > Utility di macOS, tramite Spotlight o tramite Siri, e, nella finestra che si apre, digita il seguente comando: sudo hdiutil makehybrid -iso -joliet -o [percorso ISO] [percorso CDR].Adesso, sostituisci [percorso ISO] e [percorso CDR] con, relativamente, il percorso completo dove vuoi che il file ISO venga salvato e il percorso attuale del file CDR di origine. Per avviare e portare a termine l'operazione, premi il tasto Invio sulla tastiera, digita la password del tuo account utente su macOS, e il gioco è fatto!Come creare ISO del proprio PCHai deciso di sostituire il vecchio hard disk interno del tuo computer con un SSD più capiente, performante e di ultima generazione, e ti stai chiedendo come creare ISO del proprio PC? Beh, a dire il vero, non esiste un modo per creare un file immagine del proprio disco ma ciò non vuol dire che non puoi riuscire nel tuo intento.Infatti, sfruttando la procedura di clonazione, utilizzando vari software presenti in giro per il Web, è possibile copiare l'esatto contenuto di un disco su un altro disco. In questo modo, avrai tutto a tua immediata disposizione senza dover effettuare operazioni aggiuntive: sistema operativo, dati e programmi. Così facendo, clonare il tuo disco sarà proprio come creare una ISO del proprio sistema operativo e, in più saprai anche come creare una ISO di Windows 10 completa di tutto!Per maggiori informazioni, ti consiglio di leggere il mio articolo su come clonare Hard Disk su SSD. Cosa aspetti?Come creare ISO Windows 10Ti piacerebbe formattare il tuo computer ma non hai la minima idea di come creare ISO Windows 10 o Windows 11? Non temere! L'operazione è davvero semplice e richiede pochi minuti per essere portata a termine. Hai mai sentito parlare di Media Creation Tool? No? Allora lascia che te ne parli brevemente.Media Creation Tool è uno strumento sviluppato e distribuito da Microsoft che permette di aggiornare Windows a una versione successiva o, in alternativa, di scaricare il file ISO di Windows su PC o di creare un supporto di installazione (USB, CD o DVD) tramite una procedura semplice e guidata.Qualora desiderassi approfondire l'argomento, non devi fare altro che leggere il mio articolo su come installare Windows 10 da USB con Media Creation Tool, applicabile anche nel caso in cui avessi bisogno di creare una ISO di Windows 11.Hai la necessità di installare Linux su un tuo vecchio computer o vorresti semplicemente un'alternativa per installare Windows sul tuo dispositivo? Allora
sarai ben felice di sapere che esistono vari software che permettono di creare una ISO bootable, ossia un file immagine avviabile.Uno dei software della categoria che ti consiglio di prendere in considerazione è Rufus, un programma tanto leggere quanto potente che non necessita di alcuna installazione e che permette di formattare e creare supporti di installazione di vario tipo. Curioso di saperne di più? Allora puoi procedere con la lettura del mio articolo su come usare Rufus, dove ti ho spiegato per filo e per segno come utilizzarlo.Come utilizzare file ISODopo aver imparato come creare un file ISO immagino ti starai chiedendo, giustamente, come poterli utilizzare. Una volta creati, i file ISO possono essere “montati” in unità CD/DVD virtuali sul PC oppure masterizzati su altri supporti.Sia nel primo che nel secondo caso, fortunatamente, puoi affidarti agli strumenti inclusi di serie in Windows e macOS e, qualora stessi cercando delle alternative, a strumenti di terze parti. A tal proposito, a seconda di quelle che sono le tue esigenze, ti consiglio di leggere i miei articoli su come montare file ISO e come masterizzare ISO. Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica. [ad_2] Source link
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lamilanomagazine · 3 days
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Milano, arriva in città la prima edizione di BIG- Biennale Internazionale Grafica
Milano, arriva in città la prima edizione di BIG- Biennale Internazionale Grafica. Dal 23 al 26 maggio arriva a Milano la prima edizione di BIG, Biennale Internazionale Grafica, festival diffuso dedicato al design della comunicazione e alle culture visive e curato da Francesco Dondina. Nato dall'esperienza del Milano Graphic Festival 2022, da quest'anno BIG avrà una cadenza biennale, un profilo internazionale e un format rinnovato. Questa prima edizione di BIG – realizzata con il patrocinio di Comune di Milano, Aiap Associazione italiana design della comunicazione visiva, Agi Alliance Graphique Internationale, ADCI Art Directors Club Italiano e AIS Design – si sviluppa a partire dall'hub principale del Milano Certosa District, polo della manifestazione, e nella sede istituzionale dell'ADI Design Museum, diffondendosi in tutta la città grazie alla collaborazione con importanti istituzioni culturali e realtà milanesi, dai musei alle gallerie, dalle scuole alle università, fino agli archivi, studi grafici e librerie, e anche fuori dai confini milanesi grazie all'avvio di un'importante partnership con Graphic DaysⓇ che si svolgono a Torino dal 16 al 26 maggio. Con quattro giorni di mostre, installazioni, talk, workshop, progetti sociali ed eventi a ingresso gratuito diffusi in tutta la città, BIG porta il design della comunicazione visiva anche, e soprattutto, al di fuori della cerchia ristretta degli addetti ai lavori, per favorire una corretta percezione della disciplina e del suo ruolo da parte del grande pubblico. Per farlo, BIG affronta una serie di argomenti trasversali che danno vita a occasioni di confronto e dibattito: dalla riqualificazione urbana all'ambiente, dall'identità di genere alla formazione, con un focus particolare sulla città, i giovani e la sostenibilità. La manifestazione intende attivare relazioni virtuose tra cultura del progetto e cultura di impresa e, infine, valorizzare i percorsi di ricerca rivolti alla sfera sociale. Numerosi anche gli ospiti italiani e internazionali, protagonisti di momenti di approfondimento e ricerca dedicati a professionisti, studenti e appassionati. La collaborazione virtuosa con il festival Graphic DaysⓇ di Torino vedrà uno scambio reciproco di iniziative e progetti, in particolare con la mostra SIGNS e l'esposizione dedicata alla call Neologia, allestite presso il Certosa District. Programma completo su www.biennaleinternazionalegrafica.com... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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siciliatv · 3 days
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Infiorata di Noto 2024: celebrazione della primavera e omaggio a Giacomo Puccini nel suo Centenario
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La 45ª edizione dell'Infiorata di Noto è finalmente giunta, portando con sé un'atmosfera di festa e arte che attira visitatori da ogni angolo della Sicilia. L'evento, iniziato in realtà il 4 maggio, è caratterizzato da una serie di eventi artistici e culturali che culmineranno con la tradizionale infiorata una delle attrazioni più suggestive. Ecco un breve resoconto del programma completo dell'Infiorata di Noto 2024: **Venerdì 10 maggio:** - "I Giorni del Sorriso", organizzato dall'Associazione "I Delfini di Lucia", offrirà una giornata di gioia e divertimento presso il Palchetto della Musica. - "DOMINICI's - Le Fontane Danzanti" intratterrà il pubblico con spettacoli di danza e musica in piazza XVI Maggio. **Sabato 11 maggio:** - L'Associazione Giovanile Musicale presenterà il concerto "Viaje por America Latina" nella suggestiva cornice della Loggia del Mercato. - L'Associazione Festival della Musica proporrà il concerto "ZERO ASSOLUTO" in piazza Municipio. **Domenica 12 maggio:** - Il gruppo musicale "New Neaton" si esibirà presso il Palchetto della Musica, regalando al pubblico una serata all'insegna della musica e del divertimento. **Martedì 14 maggio:** - La Fanfara dell'Aeronautica Militare Comando Scuole si esibirà al Teatro Tina Di Lorenzo, offrendo uno spettacolo emozionante e coinvolgente. **Mercoledì 15 maggio:** - Il concerto "PETALI DI NOTE", a cura dell'Associazione Corale "P. Altieri" di Noto e del Coro Scolastico Giovanile "GIOIRCANTANDO", si terrà presso il Convitto delle Arti. Nel frattempo, artisti locali daranno vita a splendidi disegni floreali sul selciato di via Nicolaci e presso l'ex Scuola Littara via Cavour. **Giovedì 16 maggio:** - Le donne della città omaggeranno Giacomo Puccini con uno spettacolo unico di moda, musica, poesia e danza in piazza Municipio, curato da "Agorà stupor mundi - Vita sociale e solidale". **Venerdì 17 maggio:** - La serata musicale a cura dei Magic Sound, con la straordinaria partecipazione di SISSI di "Amici", intratterrà il pubblico con performance coinvolgenti e emozionanti. - Durante questa giornata sarà allestita anche l'Infiorata, che potrà essere visitata dal 18 al 21 maggio. Per accedere all'Infiorata, è previsto un costo di 3,50 euro, ridotto a 2,50 euro per le scuole di ogni ordine e grado. Read the full article
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