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#Saltimbanchi
fashionbooksmilano · 10 months
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Saltimbanchi
Marie Desplechin, Emmanuelle Houdart
Logos, Modena 2012, 48 pagine, ill. , Rilegato, 28x37,5 cm, ISBN 9788857604411
euro 25,00
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"Accorrete, non abbiate paura in città è arrivato il circo. Siamo saltimbanchi e viviamo alla giornata. Venite a vedere, grandi e bambini, lasciatevi cullare dalle nostre parole: siamo narratori di favole, mescoliamo magia, illusione e poesia. Sotto il nostro tendone tutto è possibile!" 
Le sorelle siamesi, la donna barbuta, il colosso, la lillipuziana, il musicista senza braccia e senza mani… Undici ritratti strani e bellissimi che immortalano artisti circensi come altrettanti inviti a immaginare per loro vite straordinarie e numeri stupefacenti. L’illustratrice ha affidato i suoi personaggi a Marie Desplechin, che ha dato loro un nome e ha inventato per loro un destino necessariamente fuori dal comune: “Emmanuelle ha immaginato e disegnato undici personaggi favolosi. Me li ha affidati. Sono arrivati alla spicciolata, prima le gemelle siamesi, poi l’uomo senza arti e la donna barbuta, poi il colosso, la cartomante e la lillipuziana… Uno dopo l’altro, ho dato a ciascuno di loro un nome e una storia, poi una famiglia che andava formandosi da sola man mano che scrivevo. È stato facile e divertente: ai vari personaggi i ritratti calzavano a pennello! Così abbiamo inventato il nostro circo itinerante, una famiglia profondamente umana, in cui regnano la fantasia, il coraggio, l’ingegno. E, ovviamente, l’amore.” Marie Desplechin
Dal racconto di una vita rocambolesca a un altro, Emmanuelle e Marie intrecciano i legami che uniscono questi saltimbanchi e ci raccontano questo circo con un umorismo tenero e una profonda poesia. Su un tema dalle immagini abbastanza stereotipate, Emmanuelle trova nuove piste per trascinarci al centro di una moltitudine di personaggi favolosi. Le figure rappresentate appaiono insieme stranamente familiari e al contempo molto enigmatiche, ben riconoscibili e tuttavia avvolte da un velo trasparente che ce ne separa; gli sguardi, le pose, gli elementi che li compongono e li circondano ce li rendono lontani e misteriosi. Hanno una presenza magnetica e stupefacente. Ritroviamo qui l’universo ibrido di Emmanuelle Houdart – corallo o vegetale, maschio o femmina, piuma o pelo? – e i suoi motivi ricorrenti – l’uovo, la spugna, i libri. E quando l’immagine potrebbe rivelarsi troppo disturbante o crudele, ecco che il testo di Marie Desplechin interviene a rassicurare. La diversità diventa fonte di fascino e seduzione. E come al circo, ci si stupisce, si trema, si ride con quegli uomini e quelle donne che non sono come tutti gli altri ma sono comunque nostri simili, nostri fratelli.
08/07/23
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oblocreature · 2 years
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SALTIMBANCHI il murale realizzato per la casa famiglia Oami
a cura di Uovo alla Pop
sposor tecnici: Cromology / Mollo
assistente Sara Paltenghi
Video: Michael Rotondi
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italiaefriends · 2 years
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"Saltimbanchi" di Riccardo Rescio
“Saltimbanchi” di Riccardo Rescio
Favole & dintorni https://www.spettacoloviaggiante.it C’era una volta tanto, tanto, ma tanto tempo fa, in un Paese lontano, lontano, ma talmente lontano da essere sconosciuto ai più, una popolazione che aveva uno strano modo di vivere e di intendere, nonostante avesse infinite risorse offerte da una natura generosa, un clima straordinario ed un territorio di incredibile bellezza, non era capace…
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visual-sandwich · 8 months
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Antonio Donghi-Piccoli-saltimbanchi-1938
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vefa321 · 4 months
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Sta finendo l'anno, ma io non ho finito...
Sono rimasta indietro appreso alle cose da fare, alla routine didatrice, alla quotidiana e operosa monotonia dei doveri.
Sono qui da qualche parte, chiusa in un corridoio senza vere porte, senza via d'uscita se non quella di rompere i muri...
Sono consapevole dei tanti da fare per stare in equilibrio, per stare sul pezzo come scrivono quelli bravi.
Sono e non sono più, tra il tempo che passa a fare i saltimbanchi, io giocoliere di poche parole in un circo di pallottolieri impazziti, tutti pronti a dare numeri per la tombola della vita mentre la vita si gioca di noi e tiene il banco tirando carte false a più non posso...
Sta finendo l'anno per il tempo che è, io sarò ancora qui, ovunque sia, finire forse non è la chiosa delle cose, finire forse è solo passare ad altro...
J.D
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ma-come-mai · 1 year
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Ecco che, come da copione, iniziano ad arrivare le scuse
- "Ci siamo sbagliati"
- "Non potevamo sapere"
- "C'era molta fretta, bisognava agire subito"
- "Il virus 'mordeva' (mai isolato, ndr) e non dava scampo alle persone"
- "Abbiamo avuto paura anche noi" (piccoli, teneri, cuoricini, ndr)
Dunque con le scuse inizia la scienza con la acca finale. Questo, per dare al popolo un capro espiatorio con cui prendersela per tutti gli abusi subiti durante la fanta-pandemia.
Lacchè, mercenari e saltimbanchi, si sa, sono i primi a pagare il conto.
Ma non bastano.
Quelli che devono pagare sono i mandanti della fiction, quelli che ne hanno scritto la sceneggiatura e diretto le riprese.
Non se la possono cavare dando in pasto solo la manovalanza. Le persone devono sapere. Hanno fame e sono in debito di Verità e Giustizia.
I cervelli dell'operazione Covid, non possono nascondersi e scappare per sempre: devono pagare per tutto il male e la sofferenza che hanno causato alle persone.
🔗 In_Telegram_Veritas
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t-annhauser · 1 year
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Hai visto Zelensky che va a Sanremo? Sì, tu devi tener presente che a un certo livello non c'è più niente da salvare, diventa tutto avanspettacolo: Zelensky in mimetica sui fondali in chroma key, Putin Papà Natale che ci salva dai nazisti, Macron e le foto con la barba di un giorno imitando Zelensky, Biden in ipocinesi con gli occhiali da Top Gun, non c'è niente da salvare. Noi del mondo di sotto dobbiamo solo sperare che le misteriose moire che reggono i fili dei nostri destini non abbiamo cucito per noi un bel vestitino di legno, per il resto possiamo benissimo sdegnare tutti questi saltimbanchi affetti da ipertrofia dell'ego e dedicarci a cose più umane, come per esempio le nostre vite, che sono in genere così trascurate.
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fridagentileschi · 1 year
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Ho pensato da subito che questa ventata di tendopoli studentesche che stanno sorgendo all'improvviso qua e la come forma di protesta verso il caro affitti, altro non poteva essere che l'ennesima ventata fuoriuscita da qualche deretano targato PD.
La nuova "scorreggia ideologica" trendy in odore di sinistrismo militante, ho sentito puzza di cialtronata piddina non appena ho visto l'ardore con il quale "Ella" si è precipitata con l'armocromista al fianco della protesta, così da fargli fare magari consulenze rateizzabili sulle tinte dei tendaggi, e quanto poco ci ha messo ad arrivare anche quelli del nuovo sindacato italiano della "PDELLE".
L'ennesima "sardinata" di una pletora di soggetti, che debitamente aizzati e "paghettati" dalla solita sinistra, stanno mettendo su un nuovo circo di saltimbanchi finalizzato a gettare un pò di discredito sulla Meloni come se non facesse parte della stessa massoneria e dello stesso gioco politico atto a far credere che in Italia esista una destra e una sinistra e non due facce della stessa medaglia.
SI, perchè gli affitti degli alloggi a questi 4 pagliacci con la tessera giovanile PIDDÌ in tasca, sono andati bene per quasi 11 anni di fila. Come no.
Poi qualcuno ha deciso di risvegliare le larve nelle culle di sospensione fisiologica delle cantine delle sedi PD stile Matrix, così da gettarle nell'agone della battaglia politica, nell'ambito di quella abitudine tipica della fossa bioideologica comunista che prevede l'utilizzo di ogni possibile espediente pur di distogliere l'attenzione e spegnere un qualsiasi risveglio dei propri diritti.
A costo di creare fantasmi, ed aizzarli ogni giorno nelle piazze, siano esse piene di risorse in ciabatte o di quei teneri virgulti debitamente indottrinati ogni giorno in quel feudo comunista ad esclusivo consumo della sinistra, che risulta essere oggi la scuola italiana di ogni ordine e grado.
Che se poi risultasse vero quello che ho letto stamani sulla leader di questo neo movimento, vale a dire che guida la tendomania a Milano quando vive a Bergamo, non potremo far altro che prendere atto della cialtronaggine che si cela dietro a questa ennesima mossa di "Marketting" da parte dei comunisti del PD.
Cialtroni e Ciabattoni. È stata la sinistra dal 68 ad uccidere questo paese: dalla famiglia alla scuola fino alla società con l'invasione dei peggiori della terra e dei peggiori della nostra terra: i comunisti, sia a destra che a sinistra, perché una opposizione vera in questi paese non c'è.
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radiosciampli-blog · 13 days
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siamo possibilità invisibili di giochi di prestigio.... apparire e scomparire nella vita di qualcuno...è l'illusione che ci riesce meglio...saltimbanchi dei nostri circhi gratuiti..in attesa di equilibristi scalzi su anime di fuoco...senza rete. radiosciampli
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ambrenoir · 4 months
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QUANDO L’AMORE È “AMORE”♥️
IL PRIVILEGIO DI AVERLA ACCANTO
di Renzo Arbore
"Sono stato innamorato di una grande artista e di una grande donna. E sono stato fortunato, per aver conosciuto una persona eccezionale che mi ha fatto diventare prima uomo e poi artista, una fortuna, lo dico con il cuore a pezzi, che ora pago con il grande dolore che provo.
Per lei, che era un dono della vita, ho sentito un amore ininterrotto. Io che ho sempre desiderato diventare un artista, stavo con una artista vera, un privilegio unico averla accanto, vedere che le sue scelte erano sempre fatte per migliorarsi; non era artista per ambizione personale o smania di ricchezza, lei viveva l'arte come una missione e per questa ha affrontato grandissime rinunce improntate all'etica, alla bellezza, alla cultura.
Era figlia di un timidissimo vigile urbano che ho conosciuto e lei era riuscita con enorme fatica e rinunciando alle cose futili a coltivarsi. Amava i libri, fino all'ultimo li ha voluti con sé, ai complimenti vacui preferiva quelli del suo pubblico fatto di persone modeste e intellettuali schivi. Andava orgogliosissima, tra i tanti premi, dall'aver ricevuto due volte il Duse, stravolgendo così il regolamento che non consentiva doppioni.
Questi ultimi tre anni, sono stati terribili per lei e anche per me. Nonostante ciò, malata, sottoposta a cure faticosissime affrontate con enorme coraggio, viveva per tornare sulla scena e ha ancora portato al successo tre lavori straordinari: Casa di bambola, Il dolore, un meraviglioso monologo e Filumena Marturano per la televisione. Era una donna vera, con una nobiltà d'animo fortissima. I suoi sentimenti erano puri, s'interessava di piccoli artisti, saltimbanchi, gente semplice, era lontana dalla meschinità, dalle menzogne, dalla cattiveria, dal cattivo gusto.
Lei mi ha insegnato la sua cultura straordinaria e io le ho fatto amare la cultura del Sud. Come i grandi aveva un fortissimo senso dell'umorismo e della musica. Aveva lo swing, una grazia interiore; ballava come nessuna, si aggiornava in maniera che mi lasciava stupefatto, aveva una passione per la sceneggiata, come per Ronconi e Medea, era multiforme. Tutto senza mai un accenno al botteghino, non abbiamo mai parlato di soldi noi due. Oggi la ricorderà Emma Bonino: non si conoscevano bene ma Mariangela l'amava perché riconosceva in lei il suo stesso rigore. Sempre con un sorriso. Quello con cui ci ha lasciato."
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gcorvetti · 9 months
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Lunedì di fuoco.
Sembrava che questa estate fosse più finlandese visto che pioveva spesso e di giornate calde tipiche estive non cer ne sarebbero state, invece tra l'umido di ieri e il caldo di oggi sembra che la bella stagione voglia farsi perdonare, speriamo che non sono i classici due giorni belli e poi dieci di pioggia e freddo, l'estate deve essere estate anche se qua non c'è il mare, cosa che mi porta una tristezza infinita. Ma non importa perché ho comunque molte cose da fare e non sto a bighellonare o a cercare scuse le devo fare. Leggendo le notizie, più o meno sempre quelle, leggo che un tale Angelo Duro che di mestiere fa il comico ha imbrattato i suoi stessi cartelloni pubblicitari, quelli del suo spettacolo, a Taormina dove si esibirà questa sera niente poco di meno che al Teatro Antico, quella meraviglia costruita dai greci con scenografia naturale dell'Etna. Ricordo che sto tizio era all'ultimo sanremo come ospite e tanti lo applaudivano online, pensai mai sentito nominare vediamo cosa dice per fare ridere, lo cerco e con mio stupore vedo che oltre a non fare ridere, se lui è un comico io sono Buster Keaton, è un cretino che dice solo brutte parole e ha dei monologhi terrificanti che i miei temi delle medie erano scritti meglio. Li per li, ai tempi del festival, pensai "Va bè tanto il festival è oramai un baraccone di saltimbanchi e nulla a che fare con la musica" ma dimenticai che è comunque una piattaforma mediatica potente, ma sto idiota non pensavo avesse ancora spazio, ripeto se questa è la comicità che vi fa ridere c'è un grosso problema, senza fare nomi ma penso che parecchi comici del passato vorrebbero uscire dalle tombe e prendere sto idiota a calci nel culo. Siamo alla frutta, direbbe qualcuno, no, dico io, stiamo andando verso Idiocrazy su un piano inclinato, nei tempi che viviamo è semplice andare da un qualsiasi social alla tv o sui giornali come fenomeno del momento o nuovo fenomeno perché è una questione di numeri, fai 47836875103847305 visualizzazioni e quindi sei popolare, magari per quei famosi 15 minuti di cui Andy parlava, aveva ragione, perché magari nel video che diventa virale dai il massimo di te, hai il tuo top, il tuo momento magico dove riesci ad esprimerti al meglio, ma se sei un coglione resti un coglione, come quel tizio. Semplicemente direi a Cateno, sindaco di Taormina, di non fare esibire sto stronzo e bloccargli lo spettacolo, una cazzata i politici riescono sempre a tirarla fuori in ogni occasione.
Cambiando discorso, ieri ho visto Il ritorno di Casanova ultimo film di Salvatores, una storia che profuma di tempi che passano, Gabriele è un grande regista e come sempre conferma questa mia frase, mi è piaciuto molto, l'intensità delle immagini e la bravura degli attori principali e dei secondari, Servillo-Bentivoglio ho detto tutto, da al film quell'impatto emotivo che elimina anche i dialoghi intensi che alcune pellicole mettono in risalto per raccontare allo spettatore una storia che si cela dietro tutto il film, dando a chi guarda la possibilità di riflettere sui temi che affronta la pellicola. Bello molto bello, l'ho già detto? Guardatelo, vi metto il trailer.
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argan-g · 10 months
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INDEX
CLASSICO E ROMANTICO
William Blake, Newton
Jöhan Heinrich Füssli, L'incubo
Étienne-Luoise Boullée, Progetto per il cenotafio di Newton
Claude-Nicolas Ledoux, Casa delle Guardie campestri
John Constable, La chiusa
e il mulino di Flatford
William Turner, Mare in tempesta
Francisco Goya, Fucilazione
Jacques-Louis David, La morte di Marat
Antonio Canova, Monumento di Maria Cristina d’Austria
Jean-August-Dominique Ingres, La bagnante di Valpingon
Théodore Géricault, La zattera della Medusa
Eugène Delacroix, La Libertà guida il popolo
Lorenzo Bartolini, Monumento funebre della contessa Zamoyska
François Rude, Rilievo dell'Arco di trionfo di Parigi Camille Corot, La cattedrale di Chartres
Théodore Rousseau, Temporale; veduta della piana di Montmartre
Honoré Daumier, Vogliamo Barabba
Constantin Guys, Per la strada
Honoré Daumier, Il vagone di terza classe
François Millet, L’Angelus
Camille Pissarro, Sentiero nel bosco in estate
LA REALTA' E LA COSCIENZA (l’Impressionismo; La fotografia; Il Neo-impressionismo; Il Simbolismo; L’architettura degli ingegneri)
Gustave Courbet, Ragazze in riva alla Senna (Estate)
Edouard Manet, Le déjeuner sur l'herbe
Alfred Sisley, Isola della Grande Jatte
Claude Monet, Regate ad Argenteuil;
Claude Monet, La Cattedrale di Rouen
Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette 
Edgar Degas, L'absinthe
Paul Cézanne, L'asino e i ladri
Paul Cézanne, La casa dell'impiccato ad Auvers (Non Aversa)
Paul Cézanne, I giocatori di carte
Paul Cézanne, La montagna Sainte-Victoire 
Georges Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte
Paul Signac, Ingresso del porto a Marsiglia
Paul Gauguin, Te Tamari No Atua
Vincent van Gogh, Ritratto del postino Roulin 
Henri de Toulouse-Lautrec, La toilette
Henri Rousseau detto il Doganiere, La Guerra 
Odilon Redon, Nascita di Venere
Gustave Moreau, L'apparizione 
Pierre Bonnard, La toilette del mattino
Auguste Rodin, Monumento a Balzac
Medardo Rosso, Impressione di bambino davanti alle cucine economiche
I pittori della cerchia di Mallarmé
Edouard Vuillard, La pappa di Annette.
James MeNeill Whistler, Notturno in blu e oro: il vecchio ponte di Battersea
L' OTTOCENTO IN ITALIA, IN GERMANIA, IN INGHILTERRA
1. Giovanni Fattori, In vedetta
IL MODERNISMO (Urbanistica e architettura moderniste; Art Nouveau; La pittura del Modernismo; Pont-Aven e Nabis)
1. Antoni Gaudí, Casa Milá a Barcellona
2. Adolf Loos, Casa Steiner a Vienna
3. Antoni Gaudi, Il Parco Güell a Barcellona
L’ARTE COME ESPRESSIONE (Espressionismo; La grafica dell’Espressionismo)
1. Edvard Munch, Pubertà
André Derain, Donna in camicia
Ernst Ludwig Kirchner, Marcella
Henri Matisse, La danza
Emil Nolde, Rose rosse e gialle
Oskar Kokoschka, Chamonix, Monte Bianco
L’EPOCA DEL FUNZIONALISMO (Urbanistica, architettura, disegno industriale; Pittura e scultura; Der blaue Reiter; L’avanguardia russa; La situazione italiana; École de Paris; Dada; Il Surrealismo; La situazione in Inghilterra; La situazione italiana: Metafisica, Novecento, anti-Novecento)
Le Corbusier, Villa Savoye a Poissy
Le Corbusier, Cappella di Nötre-Dame-du-Haute a Ronchamp
Walter Gropius, La Bauhaus a Dessau
Ludwig Mies van der Rohe, Plastico di un grattacielo in verro per Chicago
Ludwig Mies van der Rohe, Seagram Buildings a New York
Tre progetti per il Palazzo dei Soviet. Le Corbusier e Pierre Jeanneret,
Walter Gropius, Bertold Luberkin,
Teo van Docsburg e Hans Arp, Cinema-ristorante L'Aubette a Strasburgo.
Thomas Gerrit Rietveld, Poltrona con elementi in nero, rosso, blu
Pier Mondrian, Composizione in rosso, giallo, blu
Aivar Aalto, Sanatorio a Paimio - Poltrona
Frank Lloyd Wright, Casa Kaufmann a Bear Run 
Pablo Picasso, I saltimbanchi; Les demoiselles d’Avignon; Natura morta spagnola
Georges Braque, Narura morta con l’asso di fiori
Robert Delaunay, Tour Eiffel
Juan Gris, Natura morta con fruttiera e bottiglia d’acqua
Georges Braque, Natura morta con credenza: Café-bar
Marcel Duchamp, Nu descendant un escalier n. 2
Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio
Giacomo Balla, Automobile in corsa
Vasili; Kandinsky, Primo acquerello astratto; Punte nell'arco
Paul Klee, Strada principale e strade laterali
Anton Pevsner, Costruzione dinamica
Naum Gabo, Costruzione nello spazio; Il cristallo
Fernand Léger, Composizione con tre figure
Joan Miró, La lezione di sci; Donne e uccello al chiaro di luna
Giuseppe Terragni, Progetto dell'Asilo Sant'Elia a Como
Atanasio Soldati, Composizione
Constantin Brancusi, La Maiastra 
Amedeo Modigliani, Ritratto di Léopold Zborowski 
Georges Rouault, Cristo Deriso
Marc Chagall, A la Russie, aux anes et aux autres
Pablo Picasso, Guernica
René Magritte, La condizione umana Il
Man Ray, Motivo perpetuo 
Henry Moore, Figura sdraiata
Alexander Calder, Mobile
Ben Nicholson, Feb. 28-53 (Vertical Seconds)
Francis Bacon, Studio dal ritratto di Innocenzo X di Velázquez
Diego Rivera, L'esecuzione dell'imperatore Massimiliano
David Alfaro Sigueiros, Morte all'invasore
Giorgio De Chirico, Le Muse inquietanti
Carlo Carrà, L'amante dell'ingegnere 
Alberto Savinio, Nella foresta
Osvaldo Licini, Amalasunta su fondo blu
Giorgio Morandi, Natura morta con fruttiera
7. LA CRISI DELL'ARTE COME "SCIENZA EUROPEA" (Urbanistica e architettura; La ricerca visiva; La pittura negli Stati Uniti)
Ellsworth Kelly, Verde, blu, rosso
Morris Louis, Gamma Delta
László Moholy-Nagy, Composizione Q XX
Julius Bissier, 25 settembre 1963?
Josef Albers, Omaggio al quadrato
Arshile Gorky, Giardino a Sochi 
Jean Fautrier, Nudo
Jean Dubuffet, Orateur
André Masson, Les Chevaliers
Hans Hartung, Composizione 
Jackson Pollock, Sentieri ondulati
Mark Rothko, Rosso e blu su rosso
Albero Burri, Sacco B. 
Antoni Tápies, Bianco e arancione 
Giuseppe Capogrossi, Superficie 114
Lucio Fontana, Concetto spaziale: attesa 
Alberto Giacometti, Figura
Ettore Colla, Officina solare 
Mark Tobey, Circus transfigured
Georges Mathieu, Cast 
Victor Vasarély, Composizione. 
Kenneth Noland, Empireo 
Clyfford Still, 1962-D
Emilio Vedova, Plurimo n. 1; Le mani addosso 
Robert Rauschenberg, Letto
Mimmo Rotella, Marilyn 
Roy Lichtenstein, Il tempio di Apollo
Andy Warhol, Marilyn Monroe
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pataguja61 · 2 years
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"Shadow Theatre"
Silhouette
Magico mondo circense nel quale tutti siamo entrati il giorno della nostra nascita.
Saltimbanchi, giocolieri, illusionisti, domatori di leoni e maghi improvvisati.
Le risate dalla platea, gli applausi e le ovazioni contribuiscono a distogliere la mente dagli abissi insidiosi della realtà umana perché il circo è il riflesso di noi stessi.
Salviamoci così.
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jacopocioni · 1 year
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Tributo ad Amici miei: l'ultima zingarata
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Per i fiorentini Amici Miei è un film cult, uno stato in essere della personalità fiorentina. In questo articolo ne ho parlato sommariamente ed ho inserito il primo film della trilogia. Amici Miei: l’anima fiorentina. L'attaccamento a questa pellicola è cosi profondo che nel 2010 centinai di fiorentini hanno risposto ad un annuncio che li chiamava a fare da comparse ad un cortometraggio. In pratica una rievocazione del funerale del Perozzi che Melandri nel film auspica pieno di gente e che nella realtà, nell'ironia di Mario Monicelli, è presieduto da poche persone. "..come vorrei che venisse fuori un funeralone da fargli pigliare un colpo a tutti e due a quelli: e migliaia di persone, tutte a piangere, e corone, telegrammi, bande, bandiere, puttane, militari..." La regia di Federico Micali in questo corto realizza il desiderio di Melandri, rievoca il funerale del Perozzi e lo riempie di fiorentini desiderosi di omaggiare lo stesso spirito fiorentino. Lo stesso Mario monicelli risponde all'appello e nel cortometraggio interpreta il Prof. Sassaroli. Il risultato è platealmente un successo, sia per la spontanea partecipazione della gente di Firenze, sia per la ricostruzione della scena girata con lo stesso piano sequenza e sovrapponendo le voci originali del film. Il funerale è presieduto da centinaia di persone comprese le puttane, le bande e i militari, anzi lo scibile umano viene ampliato con saltimbanchi e strani personaggi andando oltre lo stesso desiderio del Melandri. L'ironica presenza del pensionato delle poste Righi, unico a piangere la morte del Perozzi (esattamente come nel film) mentre tutti i fiorentini dissimulano la risata in una finto pianto è perfetta e la riuscita del cortometraggio è tale da essere considerata un vero e proprio e soprattutto indelebile omaggio ad Amici Miei e a Mario Monicelli. Vi allego qua sotto il cortometraggio da vedere, recuperato su youtube, saltella un poco, ma rende l'idea! https://www.youtube.com/watch?v=xtWaI-iGfNU
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Jacopo Cioni Read the full article
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princessofmistake · 2 years
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Mentre Isabelle continua a preparare e a raccontare la sua giornata fatta di mille aneddoti e digressioni, Paul e io stiamo praticamente zitti, ci limitiamo a punteggiare le sue parole con qualche cenno di assenso, con un sorriso, ma i nostri corpi ci sembrano ingombranti, abbiamo sguardi sfuggenti che continuano a posarsi sull’altro, beviamo sorsi di vino per tenere occupate le mani, e la nostra intimità risorge, forse anche il desiderio, sì, accade una cosa terribile: quel piacevole cicaleccio invece di catturare la nostra attenzione ci allontana dalla donna che parla, che parla troppo, e ci avvolge in una sorta di bolla nella quale ci siamo solo noi due, lui e io, una di quelle enormi bolle di sapone dalla superficie iridata che soffiano i saltimbanchi nelle feste di strada per attirare i bambini, quel monologo delizioso e inconsistente ci separa da lei, e avvicina noi, lui e io, come se, questa volta, fossimo in piedi su un blocco di ghiaccio che si stacca improvvisamente dalla banchisa, la distanza aumenta, il monologo diventa un mormorio inintelligibile, restano solo i due giovani uno di fianco all’altro, nella loro bolla, o sul blocco di ghiaccio, inseparabili. Dico: prenderei ancora un po’ di vino. In una frazione di secondo torniamo alla realtà, la bolla scoppia, il blocco di ghiaccio si riattacca alla banchisa.
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Il tempo rivela.
Protagonisti.
Comparse.
Saltimbanchi.
©️ Angelo De Pascalis 🖋️
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