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#Palazzo Ducale di Venezia
storiearcheostorie · 2 months
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Venezia / Uomo, viaggiatore e cittadino del mondo: Marco Polo e l'Oriente de "Il Milione" in mostra a Palazzo Ducale [FOTO]
Venezia / Uomo, viaggiatore e cittadino del mondo: Marco Polo e l'Oriente de "Il Milione" in mostra a Palazzo Ducale L'esposizione è aperta al pubblico da oggi a fine settembre
Redazione Un uomo, cittadino del mondo in quanto veneziano, grazie al quale l’Oriente è diventato meno lontano e sconosciuto. Questo il tema della mostra “I mondi di Marco Polo”, in programma da domani, 6 aprile, al 29 settembre 2024 a Palazzo Ducale, organizzata nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte di Marco Polo. Un omaggio all’uomo ma, soprattutto, la volontà di condividere le…
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kafkasdiariies · 2 years
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Piazza di San Marco, Venezia, Italia | Roberto Povero
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marcofilippelli · 4 months
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BerMiBudiulo da Marco Filippelli
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a-study-in-dante · 6 months
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Roma, Firenze & Venezia, October 2023. Kodak Gold 200.
Piazza Navona, Roma
Charlemagne, Saint-Louis-des-Français, Roma
Ponte Sant' Angelo, Roma
Gondole, Venezia
Servizio Gondole, Venezia
Palazzo Ducale, Venezia
Palazzo Vecchio, Firenze
Venezia
Campanile di Giotto, Firenze
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beatricecenci · 15 days
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Italico Brass (Italian, 1870-1943)
Figure in maschera sulla loggia di Palazzo Ducale a Venezia
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SENSI DELL'ARTE - di Gianpiero Menniti
ARTE E TECNICA
L'opera artistica, certamente l'effetto materiale di un pensiero creativo, non può, per ragioni intrinseche al suo manifestarsi, recedere o rinnegare la tecnica che l'ha resa una forma sensibile.
I greci la definivano "Τέχνη" per indicare l'abilità connessa al fare, poi estesa anche all'operare intellettuale.
Dunque, arte e tecnica sono indissolubilmente connesse.
Tuttavia, mentre da una parte si dimentica questo riferimento indispensabile, dall'altra si ritiene che ogni tecnica debba essere codificata divenendo, da quell'atto formale, immutabile accademia.
Al contrario, degenera in bolso "accademismo".
Le tecniche dell'arte possiedono una natura dinamica, sono intrinseche al "fare", un fare che scopre da sé le regole.
Lo insegnò Luigi Pareyson, filosofo italiano e maestro di Gianni Vattimo.
Lo rammento, citandolo, nel mio "Il '300 di Boccaccio e dei lettori del Decameron. Fenomenologia di un viaggio di ricerca":
«un tal fare che, mentre fa, inventa il modo di fare».
Così, ogni espressione artistica si svolge entro un complesso, spesso faticoso retroscena che l'osservatore percepisce nell'incantamento di fronte alla facciata di una cattedrale gotica, nella perizia che emerge da un dipinto, nella sorprendente plasticità del marmo ridotto a figura, nel fascino della trama di parole di un componimento letterario, nell'attrattività di un'istantanea fotografica, nella voce avvolgente dell'attore, passando per il racconto cinematografico, l'oratoria politica, la struttura organizzativa di un'impresa, l'invenzione gastronomica, l'armonia musicale fino al segno della formula matematica capace di contenere la verità della materia.
L'espressione colpisce e rimane.
Ma il valore appartiene alla tecnica: la regola della genialità.
- Nelle foto: Douglas Kirkland realizza un servizio fotografico con Marilyn Monroe (1961) - In copertina: Maria Casalanguida, "Venezia, Palazzo Ducale", 1975, collezione privata
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fashionbooksmilano · 2 months
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I mondi di Marco Polo
Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento
a cura di Giovanni Curatola, Chiara Squarcina
testi di Michela Agazzi, Alvise Andreose, Eugenio Burgio, Stefano Causa, Rossella Cester, Arabella Cifani, Cristina Crisafulli, Giovanni Curatola, Daniele D’Anza, Piero Falchetta, Marco Guglielminotti Trivel, Vasco La Salvia, Michele Nucciotti, Zara Pogossian, Sabrina Rastelli, Chiara Squarcina
Magonza Editore, Arezzo 2024, 400 pagine, 20x28cm,ISBN 978-88-31280-99-0
euro 38,00
email if you want to buy [email protected]
Il catalogo della mostra di Palazzo Ducale a Venezia (6 aprile – 29 settembre 2024) è il libro ufficiale delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, e ripercorre – attraverso studi inediti e opere preziose quanto eterogenee – la vita, i viaggi e le scoperte del più grande esploratore di tutti i tempi, con attenzione inoltre alle interpretazioni contemporanee che molti artisti hanno dedicato a questo personaggio.
Il volume, che si presenta come opera di riferimento su Marco Polo, mette in scena l’amore per la conoscenza del mondo e dell’altro, attraverso una galleria di immagini, opere e reperti provenienti dall’Armenia, dalla Cina, dal Qatar, dal Canada, dalla Francia, da molte collezioni e altre importanti istituzioni nel mondo.
Le varie sezioni del volume – con dei focus sulla cartografia, sulle aree di interesse dei viaggi di Marco Polo e delle scoperte mai pubblicate sinora sulla sua casa a Venezia – permetteranno di rileggere la geografia fisica, politica e umana degli incontri di Marco Polo in Asia.
17/04/24
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wgm-beautiful-world · 9 months
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La Scala d'Oro del Palazzo Ducale di Venezia, Veneto, ITALIA
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storiearcheostorie · 2 months
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Venezia, alla scoperta dei graffiti storici di Palazzo Ducale: al via la campagna di ricerca e documentazione di Ca’ Foscari
Venezia, alla scoperta dei graffiti storici di Palazzo Ducale: al via la campagna di ricerca e documentazione di Ca’ Foscari
Redazione Venezia è disseminata di graffiti storici incisi su colonne, portali, pareti di ogni tipo. Si tratta di disegni, simboli, scritte. Rappresentano dediche, citazioni, avvertimenti, insulti, messaggi d’amore, croci, cuori, figure intere, armature, navi e molto altro. Sono iscrizioni che raccontano la storia della città da tanti punti di vista, attraverso decine di migliaia di…
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kafkasdiariies · 2 years
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Piazza di San Marco, Venice, Italy | Luca Zattra
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mishimamiravenecia · 1 month
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PALAZZO DUCALE, PUERTA DE LA CARTA
DUCAL PALACE, PAPER DOOR
PALAZZO DUCALE, PORTA DELLA CARTA
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(Español / English / Italiano)
La entrada principal del Palacio Ducal recibe el nombre de Porta della Carta ('Puerta del Papel') porque en ella se exponían los decretos oficiales; es de estilo gótico flamígero y presenta en el tímpano un león de San Marcos( simbolo de la Serenissima Repubblica di Venezia) ante el que se arrodilla el dux Foscari
La Porta della Carta, proyecto de los arquitectos Giovanni Bon y Bartolomeo Bon (también autores de la Ca' d'Oro) fue terminado en 1442.
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The main entrance to the Doge's Palace is called Porta della Carta ('Paper Door') because it is where the official decrees were displayed; it is in the flamboyant Gothic style and has a lion of St Mark (symbol of the Serenissima Repubblica di Venezia) in the tympanum, before which the Doge Foscari kneels.
The Porta della Carta, designed by the architects Giovanni Bon and Bartolomeo Bon (also the authors of the Ca' d'Oro) was completed in 1442.
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L'ingresso principale di Palazzo Ducale è chiamato Porta della Carta perché vi si esponevano i decreti ufficiali; è in stile gotico fiorito e presenta nel timpano il leone di San Marco (simbolo della Serenissima Repubblica di Venezia), davanti al quale si inginocchia il Doge Foscari.
La Porta della Carta, progettata dagli architetti Giovanni Bon e Bartolomeo Bon (autori anche della Ca' d'Oro), fu completata nel 1442.
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kaitropoli · 9 months
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Pałaso Dogal | Venezia, Veneto.
Information:
Built in the 7th century and reconstructed in the 13th century, this Venetian Gothic landmark features small columned loggias, tracery with quatrefoil openings, ogge arches, and reliefs from capping ornaments to ropework.
Venetian Gothic architecture borrows aesthetics from Byzantine and Islamic architectures. Another design similar to Doge's Palace is the Ca' d'Oro, also found in Venice, Italy.
Photo Credits:
"L'Arcangelo Gabriele annunziante, sull'angolo di Palazzo ducale a Venezia adiacente alla Porta della Carta" by Giovanni Dall'Orto, taken 30th July 2008.
"Venezia , Veneto" by Kaz Ish, taken 12th July 2012.
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is it a credible source tho ?
idk there's 2 italian articles mentioning it
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maubila · 1 year
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Carnevale di Venezia 🎭🎉🇮🇹🌞 13 febbraio 2023 - #carnevaledivenezia #venezia #venice #lagunadivenezia #travel #carnevaledivenezia2023 #maschereveneziane (presso Palazzo Ducale) https://www.instagram.com/p/ConEipZLG8VeWTCepRpzY6UhOrN7h6VePC6ptk0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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carloskaplan · 1 year
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Mario Basner: Palazzo Ducale di Venezia
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rosateparole · 11 months
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Ogni giorno il Comitato cittadino organizzava dimostrazioni.
Alcuni ricevevano l’ordine preciso di urlare slogan nella folla «A morte i preti che si son messi con i fascisti!».
«A morte la reakcija grassa del sangue che ci ha succhiato!»
«Spazziamo via i detriti della borghesia e del fascismo!» I capi berciano ogni sorta di insulti e frenesie scandite nella loro e nella nostra lingua. Tutta la vita sarò condannata a sentir parlare male dell’Italia e degli italiani. Sai che gioia. Mai un attimo di tregua dal sospetto. Là comincia la diversità, questa gobba che ti porti appresso e che ti impedisce di passare per quel buco per cui passano tutti. Là comincia l’avversione, quando ti bloccano il canale di scorrimento del liquido che ti unisce agli altri, te lo prosciugano lentamente. E così lentamente, da tutte le esclusioni e le negazioni, da tutti i rifiuti e i sospetti, da tutte le lotte e le resistenze, si crea in te un altro essere, un altro te stesso che non ami, e che dovrai combattere.
Bisogna andar a fare le dimostrazioni contro l’Italia, contro l’America, contro gli Alleati a favore della Jugoslavia. La folla spumeggia un giorno in piazza Foro, davanti al Tempio d’Augusto, che ha la fronte sfasciata per una bomba caduta il 4 maggio 1945, un altro giorno ai Giardini, un terzo nell’Arena. Ma perché gli osservatori non capiscono che la gente è costretta a manifestare? Non si rendono conto che la realtà è sempre diversa da come sembra?
Nonna se lo chiede ogni volta che è costretta a chiudere l’osteria, dice che deve assolutamente andare alla manifestazione e nell’eventualità che le venga richiesto un alibi, nell’ora giusta si fa vedere e registrare dagli occhi della Rossa che se ne sta in prima fila sotto gli striscioni e gli altoparlanti agitando le braccia e dirigendo con strilli in falsetto la folla verso obiettivi rivoluzionari, come rompere la vetrina di qualche negozio perché in tempo di rivoluzione tutto è gratis, o prendere a sassate o scalpellare le insegne del Leone di Venezia. Ma dove el leon ga piantà so zampa, non ghe xe forsa al mondo che sgrafi via la stampa. Si sarebbero dovute demolire tutte le città dell’Histria Terra per togliere il suggello che san Marco aveva impresso nella storia e nella cultura della penisola. I leoni corrosi dall’aria salsa sono ancora incastonati sulle porte dei fondachi e sui ponti rovinati: la legge è ancora incisa nel palazzo municipale all’angolo della piazza, il corno ducale nel muro diroccato è il nido delle rondini migratrici.
Mia nonna strattona la Rossa e le dice: «Arime, son vignuda!» e poi, da un’altra parte, sgattaiola a casa rasentando l'ombra dei muri salendo via Muzio, già ribattezzata Omladinska, tra i palazzi con le serrande abbassate nel silenzio caldo e pesante, un solo pensiero che ingigantisce nella sua solida logica: raprire l’osteria e dar da mangiare ai maiali e alle galline. Si parla in giro che i drusi porteranno via le botteghe ai privati, ma lei spera di poter mantenere l’esercizio. La sera ha paura e percorre la casa con un coltello da cucina in mano per verificare che tutte le finestre siano ben chiuse e tutte le porte sprangate. E alla fine, tutte quelle dimostrazioni non le hanno portato alcun beneficio, perché la legge sulla nazionalizzazione le ha fatto perdere la sua osteria e non c’è stata Rossa che abbia potuto impedirlo. Nonna ha pianto tanto.
Anna Maria Mori & Nelida Milani, Bora. Istria, il vento dell’esilio
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