Tumgik
#Francesco Masiero
storiearcheostorie · 2 months
Text
Venezia, alla scoperta dei graffiti storici di Palazzo Ducale: al via la campagna di ricerca e documentazione di Ca’ Foscari
Venezia, alla scoperta dei graffiti storici di Palazzo Ducale: al via la campagna di ricerca e documentazione di Ca’ Foscari
Redazione Venezia è disseminata di graffiti storici incisi su colonne, portali, pareti di ogni tipo. Si tratta di disegni, simboli, scritte. Rappresentano dediche, citazioni, avvertimenti, insulti, messaggi d’amore, croci, cuori, figure intere, armature, navi e molto altro. Sono iscrizioni che raccontano la storia della città da tanti punti di vista, attraverso decine di migliaia di…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
djtubet · 2 months
Text
North East Ska Jazz Orchestra feat Dj Tubet - Piazza della Libertà
Il 15 Marzo è uscito il nuovo album della North East Ska Jazz Orchestra intitolato Sulla Rotta dei Venti in occasione i suoi dieci anni di storia.
L' album contiene 10 canzoni originali costruite attorno ad una ritmica di forte matrice giamaicana, con melodie contaminate da musiche tradizionali, talvolta etniche, ed elementi pop.
Sono onorato di essere presente in apertura del disco con un parlato in stile Dub Poetry in lingua friulana all'interno del brano "Piazza della Libertà".
Il testo è una fotografia dei movimenti migratori attuali, che hanno come sfondo Trieste, con le loro rotte e i loro approdi.
Testo originale di "Piazza della Libertà"
Dulà ise l'empatie par cui cal è in dificoltât
tes stradis di Triest che e businin vitalitât
indiference cûrs di piere
rote balcaniche penze nere
Dulà ise l'empatie par cui cal è in dificoltât
tes stradis di Triest che e businin d'Istât
indiference cûrs di piere
agonie balcaniche penze nere!
Traduzione italiana di "Piazza della Libertà"
Dov'è l'empatia per chi è in difficoltà
nelle strade di Trieste che gridano vitalità
indifferenza cuori di pietra
rotta balcanica densa nera
Dov'è l'empatia per chi è in difficoltà
nelle strade di Trieste che confabulano d'Estate
indifferenza cuori di pietra
agonia balcanica densa nera!
Credits
Musica: Max Ravanello / Testo: Dj Tubet Solo: Paolo Forte (fisarmonica) Voce: Dj Tubet
Batteria: Alan Liberale - Percussioni: Thierry Bragagna - Basso: Eugenio Dreas - Chitarra: Filippo Ieraci - Tastiera: Stilian Penev - Fisarmonica: Paolo Forte - Violino: Lucy Passante - Ottavino: Stefano Fornasaro - Sax: Clarissa Durizzotto (a), Giovanni Masiero (t), Giorgio Giacobbi (t), Jurica Prodan (b) - Trombe: Flavio Zanuttini, Gabriele Marcon, Francesco Ivone - Tromboni: Max Ravanello, Mirko Cisilino, Marco Kappel
youtube
0 notes
lamilanomagazine · 10 months
Text
Pesaro: l'arte è "en plein air" con la Gavardiana 2023, dal 5 agosto le opere di artisti e hobbisti nelle corti e luoghi culturali della città.
Tumblr media
Pesaro: l'arte è "en plein air" con la Gavardiana 2023, dal 5 agosto le opere di artisti e hobbisti nelle corti e luoghi culturali della città. Si terrà dal 5 al 13 agosto 2023 nel cuore del centro storico, la XXXIV edizione della Gavardiana, storica manifestazione d'arte all'aperto proposta ininterrottamente dal 1963 al 1988 e tornata a vivere nel 2015. «Tra gli appuntamenti più longevi della città e tra quelli che meglio danno l'idea del senso del collettivo e dello spirito della creatività del nostro territorio; elemento che ha molto a che fare con temi di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura. La manifestazione si inserisce in un periodo (quello che vive con il ROF) e in luoghi (quelli rossiniani) fortemente simbolici; nella prospettiva 2024 la Gavardiana sarà un evento da rimodulare per poter far vivere al meglio, ad un pubblico ulteriore e diverso dal consueto, lo stupore che sa regalare, ed entrarci in qualche modo in relazione» ha detto Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza. «Da sabato torneranno ad essere occupate, con la passione e il colore di sempre, le corti dei palazzi e le vie limitrofe a Casa Rossini. Insieme, in maniera popolare e rappresentativa, tra arti e generazioni diverse, con un occhio al passato e uno al futuro prossimo, verso Pesaro 2024» spiegano gli organizzatori Luca Storoni, presidente del Q1 e Ennio Buonanno, pittore. La rassegna 2023 vedrà l'esposizione delle opere di 68 artisti tra pittura, illustrazione, scultura, ceramica e fotografia e si snoderà tra via Gavardini, Palazzo Gradari e Palazzo Mazzolari Mosca. La pittura e l'illustrazione sarà presente con 33 autori, tra via Gavardini, palazzo Mazzolari/Mosca e palazzo Gradari dove, nel Salone nobile al primo piano, saranno presenti le opere di giovanissimi pittori bielorussi premiati lo scorso giugno a Pesaro all'IX International Contest Grand Festival. Presente anche il senigalliese Franco Fileri che esporrà una piccola personale nella saletta che collega il cortile esterno e la corte centrale di Palazzo Gradari che accoglierà, nell'androne d'ingresso, la fotografia. Saranno 7 gli scultori che esporranno nel cortile esterno di Palazzo Gradari su via Gavardini mentre il gruppo Amici della Ceramica, con le opere di 29 ceramisti, «Un'occasione per conoscere lo stato dell'"arte-ceramica" rispetto ai tanti maestri e progetti della città e un'occasione di collegamento con Faenza, come noi membro dell'Associazione Italiana Città della Ceramica, che è giusto e doveroso sostenere dopo i fatti di maggio» aggiunge Vimini. Presenti anche le opere dei giovanissimi bielorussi nel Salone Nobile al primo piano di Palazzo Gradari. Grazie alla disponibilità e alla creatività di Lorena Iacomucci, artista e artigiana della carta e della calligrafia, di fronte al suo Laboratorio d'Arte del Libro CO_LORE in via Gavardini, si terranno dimostrazioni di rilegatura e di calligrafia insieme all'artista Katia Fornaroli per l'intera durata dell'evento. L'inaugurazione della Gavardiana 2023 è prevista sabato 5 agosto, alle ore 18.30, nella corte di Palazzo Mazzolari Mosca. L'esposizione sarà visitabile gratuitamente dal 5 al 13 agosto, dalle ore 18.30 alle 23.30. L'edizione XXXIV è patrocinata dal Comune di Pesaro, Assessorato alla Bellezza, e organizzata in collaborazione con l'Amministrazione, dal Quartiere 1 - Centro Storico e dagli artisti Ennio Buonanno, Francesco Leoni, Manuela Galimberti e Mara Pianosi. Elenco artisti Gavardiana 2023: Pittura, scultura,ceramica, fotografia Adelanna Antonioni Alisa Karaeva Adriano Giavoli Alfio Gnassi Andrea Panicali Angelica Schiuma Annamaria Fioretti Annamaria Masiero Annamaria Montesi Anna Rosa Aloisio Anna Santa Smaldini Antonella Sanchini Antonio Giangolini Barbara Genga Diana Italiani Elide Longhi Enos Zaniboni Elvia Bertuccioli Ennio Buonanno Enrico Di Cecco Federica De Gennaro Flavia Ferrarini Francesca Baldini Franca Francescucci Francesco Leoni Franco Fileri Gabriella Pandolfi Gabriella Parlani Giovanna Baldelli Giovanna Gasperini Giovanna Serafini Giulia Smaldini Giuliano Garattoni Graziella Bontempi Guido Di Carlo Irene Nardi Jackie Crapanzano Katia Fornaroli Katia Iourashevich Ricci Liliana Caverni Lorenzo Ceccarelli Luciano Baldelli Luigia Ascrizzi Luigino Antonelli Manuela Galimberti Manuela Gnassi Manuela Tomatis Mara Pianosi Marco Belardinelli Maria Corrado Maria Luisa Seravalli Maria Moretti Marina Peruzzini Marsilio Pianosi Milena Massarini Mirko Bravi Nadia Marini Nadia Urbini Oriana Perrone Ortensia Rossi Paola Ranocchi Rita Alfonzi Rita Casalboni Roberta Tomassini Rosanna Pierotti Samuele Grandicelli Sauro Tonucci Stefano Bersani Storia della Gavardiana: La prima edizione della Gavardiana si svolse nell'estate del 1963, su iniziativa dell'associazione artistica Il Camaleonte. Tra gli artisti e fondatori: Claudio Cesarini, Emma Corvo, Franco Fiorucci, Mili Alfideo, Paola Ranocchi, Francesco Romoli e Massimo Dolcini. Il gruppo, che aveva sede in via Gavardini, proponeva con questa iniziativa una diffusione popolare dell'arte, consentendo ai giovani autori e a quelli che non potevano pagarsi una galleria, la possibilità di esporre e farsi conoscere. La forma con cui la conosciamo oggi è dovuta all'intraprendenza e passione di Carlo Mari, scultore con un laboratorio in via Gavardini, oggi trasferitosi in via Mazza, che nel 2015, insieme a Macula dopo ben 27 anni di sospensione, ridette vita alla Gavardiana.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
cristinacusani · 4 years
Link
Tumblr media
Il mio lavoro Ritorni è parte di Sciame Project.
Il progetto nasce dall’esposizione annuale d’arte contemporanea Lucisorgenti, iniziativa ideata nel 2008 da Franco Troiani a sostegno dei giovani artisti, la cui X edizione è stata interrotta a causa del terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016.
SciameProject, fondato da Miriam Montani, è una pagina web, una raccolta di pensieri e opere di oltre cento partecipanti tra artisti, curatori, critici, operatori culturali e voci sul territorio.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Impermanenza, Memoria, Abitare, Disabitare, Radicamento, Sradicamento e Motus sono le tematiche affrontate, scandagliate dal terremoto come causa ed effetto. SciameProject si pone come contributo immateriale per far rigermogliare la materia ceduta, in un momento in cui ci troviamo nel punto di scegliere se disabitare la terra o radicarci ancora, con tutte le forze sensibili.
Sciameproject è:
Fabio Giorgi Alberti, Marta Allegri, Francesco Amato, Bruno Amplatz, Marco Andrighetto, Claudia Angrisani, Daniela Ardiri, Alexo Athanasios, Sara Baggini, Giulia Maria Belli, Stefano Baldinelli, Rob Van Den Berg, Elisa Bertaglia, Bianco-Valente, Marta Bichisao, Jaspal Birdi, Sofia Bonato, Federico Borroni, Thomas Braida, Giovanni Sartoti Braido, Gianluca Brando, Annarosa Buttarelli, Alessandra Caccia, Gruppo Cairn, Cristina Calderoni, Riccardo Caldura, Simone Cametti, Chiara Campanile, Tiziano Campi, Lucilla Candeloro, Francesco Capponi, Daniele Capra, Sauro Cardinali, Simone Carraro, Tommaso Ceccanti, Giorgia Cereda, Francesco Ciavaglioli, Adelaide Cioni, Nicola Cisternino, Luca Clabot, Jonathan Colombo, Irene Sofia Comi, Isabel Consigliere, Corale, Cristina Cusani, Gabriella Dalesio, Maria Elisa D’Andrea, Emanuele De Donno, Matilde Di Pietropaolo, Maurizio Donzelli, Simone Doria, Arthur Duff, Léa Dumayet, Chiara Enzo, Tommaso Faraci, Silvia Faresin, Diana Ferrara, Giulia Filippi, Penzo+Fiore, Danilo Fiorucci, Roberta Franchetto, Enej Gala, Benedetta Galli, Elisa Gambino, Maria Luigia Giuffrè, Maddalena Granziera, Aldo Grazzi, Gabriele Grones, Silvia Hell, Interno3, Myriam Laplante, Virginia Di Lazzaro, Iva Lulashi, Annamaria Maccapani, Rita Mandolini, Valerio Magrelli, Fabio Mariani, Luca Marignoni, Nereo Marulli, Alice Mazzarella, Stefania Mazzola, Vittoria Mazzoni, Cecilia Metelli, Leila Mirzakhani, Montanari Testoni Norcia-Cascia, Miriam Montani, Jessica Moroni, Francesca Mussi, Aran Ndimurwanko, Valerio Niccacci, Matteo Nuti, Laura Omacini, Mattia Pajè, Monica Palma, Valeria Palombini, Federica Partinico, Laura P, Ugo Piccioni, Mary Pola, Gianluca Quaglia, Emanuele Resce, Sofia Ricciardi, Paolo Romani, Maria Diletta Rondoni, Marco Rossetti, Antonio Rossi, Elisa Rossi, Marotta & Russo, Giulia Sacchetto, Carlo Sala, Gabriele Salvaterra, Matilde Sambo, Michele Santi, Thomas Scalco, Sa Paradura (fotografie di Massimo Chiappini, testo di Alessia Nicoletti), Sachi Satomi, Carlo Scarpa, Catia Schievano, Alice Schivardi, Davide Serpetti, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Hsing-Chun Shih, Davide Silvioli,Thoms Soardi, Meri Tancredi, Sio Takahaschi, Eva Chiara Trevisan, Cristina Treppo, Carmine Tornincasa, Franco Troiani, Sacha Turchi, Matteo Valerio, Silvia Vendramel, Alberto Venturini, Matteo Vettorello, Luigi Viola, Medina Zabo, Andreas Zampella, Vincenzo Zancana, Karin Zrinjski.
Tumblr media
In occasione del terzo anniversario del terremoto che ha colpito il centro Italia, il 30 ottobre 2019  SciameProject è ospite al MACRO ASILO per una presentazione e talk con i partecipanti presenti.
Programma della giornata:
10.00 – 10.30: colazione di benvenuto
10.30- 10.50/11.00: introduzione del progetto e degli artisti che prenderanno parola, verrà inoltre annunciato il preludio di un nuovo progetto all’interno di SciameProject (“Sciame Mobile Residence”, ideato insieme a Athanasios Stefano Alexo, Stella Stefani, Karin Zrinjskj, Vincenzo Zancana, Andreas Zampella).
11.00- 13.00 Talk con: Elisa Bertaglia (artista), Jaspal Birdi (artista), Alessandra Caccia (artista), Isabel Consigliere (artista), Cristina Cusani (artista), Emanuele de Donno (curatore, autore, editore Viaindustriae), Giulia Filippi (artista), Maddalena Granziera (artista), Gabriele Grones (artista) Myriam Laplante (artista), Rita Mandolini (artista), Fabio Mariani (artista), Alice Mazzarella (artista), #VittoriaMazzoni (artista), Mary Pola (artista), Francesca Mussi (artista), Matteo Nuti (artista), Gianluca Quaglia (artista), Emanuele Resce (artisti), Davide Serpetti (artista), Comitato Sa Paradura (Cascia), Davide Silvioli (curatore), Franco Troiani (artista), Luigi Viola (artista), Medina Zabo (artista), Vincenzo Zancana (artista).
INFO
Museo Macro Asilo
Via Nizza, Roma
30 ottobre 2019 H 10-13
1 note · View note
padovajazzclub · 4 years
Photo
Tumblr media
Hall of Fame - anno 2010 
Giovedì,23 dicembre 2010
STEFANO RAFFAELLI 4et
Stefano Raffaelli-piano
Fiorenzo Zeni-sax tenore
Romano Todesco-contrabbasso
Giorgio Zanier-batteria
*****
Govedì,16 dicembre 2010
Marco Zambon- sax tenore
Angelo Ferlini-piano
Giorgio Panagin-contrabbasso
Marco Callegaro-batteria
*****
Giovedì,9 dicembre 2010
NICOLA FAZZINI 4et
Nicola Fazzini-sax contralto
Riccardo Chiarion-chitarra
Marco Privato-contrabbasso
Luca Colussi-batteria
*****
Giovedì,25 novembre 2010
CARLO PORFILIO trio
Carlo Porfilio-batteria
Marco Bassi-contrabbasso
Nicola Di Camillo-piano
*****
Giovedì,18 novembre 2010
FEDERICO CASAGRANDE trio
Federico Casagrande-chitarra
Christophe Panzani-sax tenore
Ferenc Nemeth-batteria
*****
Giovedì,11 novembre 2010
Dario Carnovale,Simone Serafini,Luca Colussi
*****
Giovedì,4 novembre 2010
Gianni Stefani,Ivan Tibolla,Franco Catalini,Tommaso Cappellato
*****
Giovedì,21 ottobre 2010
Maria Patti,Luciano Zadro,Attilio Zanchi,Marco Castiglioni
*****
Giovedì,14 ottobre 2010
MARCO PACASSONI trio
Marco Pacassoni -vibrafono
Giacomo Dominici -contrabbasso
Filippo Lattanzi-batteria
*****
Giovedì,7 ottobre 2010
MAX AMAZIO 4et
Max Amazio-chitarra
Ugo Bongianni-piano
Andrea Cozzani-basso
Angelo Ferrua-batteria
*****
Giovedì,30 settembre 2010
GUIDO BOMBARDIERI 4et
Guido Bombardieri – sax contralto  
Roberto Soggetti – piano
Sandro Massazza – contrabbasso 
 Valerio Abeni – batteria
*****
Giovedì,23 settembre 2010
Sandro Gibellini- chitarra
Ares Tavolazzi-contrabbasso
Mauro Beggio-batteria 
*****
Giovedì,29 luglio 2010
MIMMO TURONE trio
Mimmo Turone-piano
Max Turone- contrabbasso
Fiorenzo Ferriani -batteria
*****
Giovedì,22 luglio 2010
TEATRIO’
Marta Facco-cantante
Stefano Santangelo-banjo
Fabiano Guidi Colombi-chitarra e canto
Giancarlo Tombesi-contrabbasso
****
Giovedì,15 luglio 2010
FRANCESCO GEMIGNANI 4et
Francesco Geminiani-sax tenore
Marcello Tonolo-piano
Lorenzo Conte-contrabbasso
Tommaso Cappellato-batteria
*****
Giovedì,8 luglio 2010
STEFANO RAFFAELLI 4et
Stefano Raffaelli-piano fender 
Romano Todesco-contrabbasso
Fiorenzo Zeni- sax tenore 
Giorgio Zanier-batteria
*****
Giovedì,20 maggio 2010
MATTEO RAGGI 4et
Matteo Raggi -sax tenore
Davide Brillante-chitarra
Mirko Scàrcia-contrabbasso
Stefano De Rosa - batteria
*****
Giovedì,6 maggio 2010
ALMA SWING
Mattia Martorano-violino
Lino Brotto-chitarra
Andrea Boschetti-chitarra ritmica
Diego Rossato-chitarra ritmica
Beppe Pilotto-contrabbasso
*****
Giovedì,29 aprile 2010
BALKANICA
Sladjana Bozic-accordeon
Maurizio Scavezzon-contrabbasso
Divide Michieletto-batteria
*****
Giovedì,22 aprile 2010
MARCO ZAMBON 4et
Marco Zambon-sax tenore
Dario Volpi-chitarra
Otello Savoia-contrabbasso
Marco Callegaro-batteria
*****
Giovedì,15 aprile 2010
PIETRO BONELLI Group
Pietro Bonelli-chitarra
Mario Zara-piano
Daniele Petrosillo-contrabbasso
Giorgio Di Tullio-batteria
*****
Giovedì,8 aprile 2010
TEA  FOR FIVE
David minotti- jazz crooner
Alberto Berlese-piano
Giovanni Masiero-sax tenore
Mauro Bonaldo-contrabbasso
Luca Lazzari-batteria
******
Giovedì,1 aprile 2010
STEFANO RAFFAELLI Trio
Stefano Raffaelli-piano
Flavio Zanon -contrabbasso
Giorgio Zanier-batteria
*****
Giovedì,25 marzo 2010
DARIO CARNOVALE trio
Dario Carnovale-piano
Simone Serafini-contrabbasso
Luca Colussi-batteria
*****
Giovedì,18 marzo 2010
ORIGINAL PERDIDO JAZZ BAND
Giannantonio Bresciani,
-tromba e jazz crooner
Saulo Agostini-trombone
Federico Benedetti - clarinetto  *Sostituisce Rossano Fravezzi 
Francesco (Chicco) Agostini - piano
Gianni Romano-banjo
Maurizo Rozzoni-contrabbasso
Piero Delia- batteria 
Caterina Dal Zen - cantante jazz
*****
Giovedì,11 marzo 2010
MIMMO TURONE Trio
Mimmo Turone-piano
Aron Widmarck-contrabbasso
Vittorio Sicbaldi-batteria
*****
Giovedì,25 febbraio 2010
MONICA GIORGETTI 4et
*****
Giovedì,11 febbraio 2010
Giovanni Perin-vibrafono 
Giuliano Perin-piano
Otello Savoia-contrabbasso
*****
Giovedì,28 gennaio 2010
MARIA PATTI trio
Maria Patti-voce
Massimo Colombo-piano
Attilio Zanchi-contrabbasso
*****
Giovedì,21 gennaio 2010
MAURO NEGRI Trio
Mauro Negri-clarinetto
Marcello Tonolo- piano
Stefano Senni -contrabbasso
0 notes
yeschanneltech · 4 years
Text
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
New Post has been published on https://is.gd/17j0dY
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese e del mercato delle tecnologie innovative. Si è conclusa con l’intervento del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone la tre giorni del Digital Italy Summit 2019, organizzato a Roma da The Innovation Group. I numeri di questa edizione sono stati oltre 700 presenze e quasi 100 relatori, tra cui ministri, sottosegretari, amministratori delegati delle aziende partner e protagonisti dell’innovazione. Il tema, il digitale come driver di sviluppo del sistema Paese, è strategico come mai prima d’ora per la Pubblica Amministrazione, per i cittadini e per le imprese.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Secondo Roberto Masiero, Presidente The Innovation Group, visto il rallentamento della crescita del PIL, il mercato delle tecnologie digitali rischia la stagnazione se non si attueranno una serie di strategie che sono condivise da molti addetti ai lavori, le più importanti delle quali sono: una politica di investimenti pubblici ad alto moltiplicatore in infrastrutture digitali, il potenziamento delle politiche industriali di Industria 4.0, l’efficace adozione del procurement pubblico e l’utilizzo del 5G per la trasformazione digitale delle imprese.
Roberto Masiero
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Nell’ottica di un’auspicabile ripresa della crescita e quindi degli investimenti, durante la prima giornata del Summit, Franco Bassanini, presidente della Fondazione Astrid, ha evidenziato la forte connessione tra trasformazione digitale e sostenibilità, ricordando che i dati sono una risorsa infinita nonché il pilastro principale per costruire un’economia circolare e realmente sostenibile. Una maggiore agilità del sistema normativo e la disponibilità di cospicui investimenti da parte della comunità europea (100 miliardi di euro in sette anni come ha recentemente dichiarato Ursula Von Der Leyen, oppure un fondo europeo per l’innovazione creato ad hoc) potrebbero dare una spinta decisiva per uscire dall’impasse.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
La continuità rispetto ai progetti iniziati nel 2016 è invece l’elemento evidenziato da Luca Attias, attuale direttore del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, che ha illustrato le soluzioni già implementate o in fase di lancio come ANPR, IO, PAGOPA e SPID.
Il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano, intervenuta durante la prima giornata del Summit, ha chiamato a gran voce un gioco di squadra tra pubblico e privato, che vede una prima realizzazione concreta con il progetto Repubblica Digitale, che riguarda in particolar modo il mondo della scuola e della formazione. Per quel che riguarda la trasformazione digitale, il ministro Pisano ha dichiarato che il suo Ministero, giovane e dotato di un’organizzazione ancora semplice, farà da “cavia” per un cambiamento che dovrà estendersi poi a tutta la PA centrale.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Pisano ha ammesso che le procedure di Procurement rappresentano un handicap per gli acquisti di nuove tecnologie, e ha dichiarato di aver chiesto di poter operare in deroga per quanto riguarda la digitalizzazione della PA. Inoltre, ha toccato, nel corso del suo intervento al Digital Italy Summit altri due punti importanti: la necessità di maggiori fondi per investire in tecnologie di frontiera e quella di costruire un’infrastruttura nazionale di High Performance Computing (HPC) per erogare la potenza di calcolo necessaria per supportare i progetti strategici in ambito Intelligenza Artificiale, 5G e mobilità.
Il procurement è stato oggetto di dibattito anche nel corso dell’intervento del Ministro Dadone, che ha evidenziato come non sia possibile esprimere un’esigenza di acquisto di tecnologia oggi e poterla soddisfare dopo due anni, quando ormai la stessa tecnologia è probabilmente già obsoleta. Quindi riformare le gare d’acquisto diventa una priorità espressa da più fonti anche all’interno del Governo.
Al centro Fabiana Dadone, ministro per la pubblica amministrazione
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Nel suo intervento a uno dei Tavoli di Lavoro il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha affermato che l’economia è ormai tutta digitale e che la tradizionale catena del valore è ormai saltata; e, a partire dal 2014, quanto più aumentava il business dell’e-commerce, tanto più cresceva la voragine nelle imposte. Per questo ha sostenuto l’introduzione della digital tax, benché questa non sia ancora sufficiente a creare parità di condizioni fra le imprese italiane e gli OTT.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Stefano Firpo, attuale direttore di Mediocredito Italiano e fautore, insieme a Carlo Calenda, del piano Industria 4.0, si è invece concentrato sul sistema delle PMI, prendendo atto che il substrato è solido, fluido e coerente ma investe ancora poco in tecnologie di frontiera, forse anche penalizzato dal fatto che in altre aree del mondo, come Cina e USA, si spende molto di più rispetto al vecchio continente in tecnologie come l’Intelligenza Artificiale. E tuttavia la pubblicazione in questi giorni dei dati di produttività dell’economia italiana, testimonia che solo grazie all’investimento in tecnologie digitali gli indici di produttività della nostra economia non flettono ulteriormente.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Un richiamo all’ottimismo arriva infine da Cesare Avenia, presidente di Confindustria Digitale, che nel corso dei lavori del Digital Italy Summit ha previsto che il 5G, abilitando molte tecnologie che potranno essere efficacemente usate dalle piccole e medie imprese, contribuirà alla ripresa degli investimenti e quindi del PIL. Si tratta però di vincere paure e barriere e sfruttare bene i fondi europei già stanziati per questo tipo di investimenti.
0 notes
untitled42566 · 5 years
Text
A Chiaravalle una Festa dell’albero speciale con l’inaugurazione del parco “Il piccolo principe”
I bambini delle scuole dell’infanzia hanno preso parte all’inaugurazione ed alla storica iniziativa di Legambiente
CHIARAVALLE- Una mattinata speciale, quella del 21 novembre, per le bambine e i bambini di cinque anni delle scuole dell’infanzia chiaravallesi “Mario Lodi”, “Casa dei Bambini” e “Opera Pia Cavallini”: infatti, accompagnati dalle loro maestre, hanno partecipato alla Festa dell’Albero. E quest’anno la festa si è moltiplicata, sia perché ha avuto luogo nella Giornata nazionale degli alberi, sia perché si è tenuta presso il parco “Il piccolo principe” (che è stato inaugurato per l’occasione), sia perché ha in un certo senso prolungato il significato della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, celebrata il giorno precedente – nel 30° anniversario dell’approvazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia da parte dell’ONU – con l’adesione del Comune di Chiaravalle alla campagna “Go Blue” promossa dall’Unicef e con l’illuminazione in blu di alcuni luoghi del centro.
Appena arrivati nel piazzale limitrofo a via Mancinelli, gli alunni hanno preso parte all’intitolazione del parco, con la scopertura della targa realizzata dal talentuoso illustratore chiaravallese Paolo Masiero: una stilizzazione del protagonista della storia di Antoine de Saint-Exupéry e della sua amica volpe, seduti su un prato sotto un cielo stellato. Poi i bambini hanno assistito alla piantumazione, da parte dei giardinieri comunali, di tre alberi in altrettanti punti del parco, uno per ciascuna scuola: alberi costellati dalle foglie di carta colorata che essi stessi hanno personalizzato con i loro nomi e pensieri. Al termine, dopo un grande e variopinto girotondo, tutte le classi hanno ricevuto gli attestati di partecipazione e una copia del Diario della Festa dell’Albero.
Oltre a costituire uno degli storici appuntamenti di Legambiente, l’iniziativa rientra nella settima edizione del calendario ecologico “No Impact Days – Chiaravalle a impatto zero” e nella programmazione comunale 2019-20 “Città di radici e di ali”. “In effetti – sottolinea l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesco Favi, presente assieme al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Rita Levi-Montalcini” Lorenzo Savini – niente più del fatto che i bambini adottino degli alberi esprime la possibilità di far davvero germogliare le radici in ali, ovvero la speranza di un domani migliore per il nostro pianeta”.
  A Chiaravalle una Festa dell’albero speciale con l’inaugurazione del parco “Il piccolo principe” A Chiaravalle una Festa dell’albero speciale con l’inaugurazione del parco “Il piccolo principe”
0 notes
personal-reporter · 5 years
Text
Dal 5 al 20 ottobre torna la XVII edizione di BergamoScienza
Dal 5 al 20 ottobre torna la XVII edizione di BergamoScienza, il festival di divulgazione scientifica organizzato dall’Associazione BergamoScienza Appuntamento annuale che per 16 giornate animerà la città di Bergamo con incontri, conferenze, dialoghi e spettacoli – tutti gratuiti – dedicati alla scienza. Con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, scienziati di fama internazionale aggiorneranno il vasto pubblico del festival (133.689 presenze lo scorso anno) sulle possibili soluzioni per affrontare le sfide ambientali e sociali della società contemporanea. Tra gli ospiti, il Premio Nobel per la Chimica 2001 Barry Sharpless, padre della click-chemistry – sistema che permette di sintetizzare sostanze complesse in modo rapido – scoperta che ha rivoluzionato il mondo farmaceutico avvicinandolo alla green-chemistry, un approccio chimico che riduce al minimo l’inquinamento ambientale. AMBIENTE CLIMA E SOSTENIBILITÀ Focus del festival, quest’anno, sarà la sostenibilità della vita sul pianeta, sia in termini di impatto climatico e salute dell’acqua e dell’aria che di alimentazione: è possibile avere un mondo che funzioni al 100% utilizzando energie rinnovabili? È questa la speranza di Mark Jacobson, direttore del programma su atmosfera ed energia del Dipartimento di ingegneria civile e ambientale della Stanford University. Massimo Tavoni, senior scientist presso il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) si interrogherà sul cambiamento del clima e su come il nostro comportamento quotidiano possa limitarlo e contribuire in modo efficace alla salvaguardia delle risorse globali e dell’equilibrio del pianeta. Le agenzie spaziali non si limitano a guardare il cielo ma monitorano la salute del pianeta, l’inquinamento di terra e aria e la trasformazione del clima attraverso sofisticate tecnologie e una prospettiva privilegiata. Simonetta Cheli, capo dell’Ufficio di coordinamento nella direzione dei programmi di osservazione della Terra dell’ESA con Paolo Cipollini, oceanografo che opera utilizzando i satelliti, farà compiere un viaggio tra immagini mozzafiato alla scoperta di come l’uomo riesca a controllare lo stato di salute della Terra, la sola casa che abbiamo a disposizione. L’origine delle nuvole è uno degli enigmi più complessi della fisica dell’atmosfera: enigma la cui soluzione, secondo l’alpinista e scienziato Federico Bianchi, potrebbe permetterci di prevedere il reale tasso di riscaldamento del pianeta e il ruolo che gioca l’inquinamento dell’aria. Carlo Pozzi, esperto di genetica agraria, con la biologa Paola Bonfante e Francesco Salamini, uno dei massimi esperti italiani nel campo della biotecnologia applicata, rifletterà sulla capacità degli uomini di produrre e ridistribuire il cibo: è possibile sfamare il mondo in modo sostenibile? Con quali tecnologie? Il geologo Fabrizio Nestola, vincitore dell’Humboldt Research Award 2019, guiderà il pubblico in un viaggio al centro della Terra alla scoperta dei diamanti super profondi, una rarissima categoria di diamanti il cui studio permette di comprendere come funziona il nostro pianeta a grandi profondità. Queste gemme infatti cristallizzano a 1000 km sotto la superficie terrestre e al loro interno presentano sostanze che non possono essere ritrovate in nessun altro punto della Terra. BIOLOGIA E MEDICINA Lo scrittore americano David Quammen, esperto di scienza, virus e pandemie, natura e viaggi, racconterà una scoperta straordinaria, che ha cambiato la nostra comprensione dell’evoluzione e ha riscritto la storia della vita sul pianeta. Secondo questa scoperta i geni si sono a volte spostati lateralmente da un ramo all'altro – e da una specie all’altra – dell’albero della vita, mettendo in discussione la nostra stessa idea di "specie" e "individuo". NEUROSCIENZE Comprendere la complessità del cervello umano è da sempre una delle principali sfide della scienza. Secondo il neurobiologo Miguel Nicolelis della Duke University in North Carolina, l’interfaccia uomo-macchina non è più una mera ipotesi fantascientifica, ma la ricerca nel campo sta aprendo la strada a straordinarie applicazioni biomediche ed espandendo la nostra conoscenza sul funzionamento del nostro cervello: ad esempio oggi esiste la possibilità di mettere in comunicazione il nostro cervello con macchine artificiali come arti protesici o altri strumenti tecnologici. Sua la scoperta che ha reso possibile lo spettacolare calcio di inizio della cerimonia inaugurale dei Mondiali del 2014 in Brasile: il calcio è stato tirato da un giovane paraplegico grazie a un esoscheletro robotizzato sensibile ai comandi motori del cervello. Il biologo molecolare Rick Morimoto spiegherà le sue ultime ricerche sul rapporto tra la capacità delle cellule di reagire allo stress e l’invecchiamento, in particolare del sistema nervoso. Le sue scoperte stanno aprendo la strada a nuove strategie terapeutiche per malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. STORIA DELLA SCIENZA Al festival saranno approfondite le storie dei tre grandi scienziati: Leonardo da Vinci, Galileo Galilei e Kurt Gödel. Sulla vita e la morte di Leonardo da Vinci interverranno lo scrittore e divulgatore scientifico Mario Pappagallo, lo storico della medicina Paolo Mazzarello e il neuroscienziato Stefano Cappa. Lo storico della scienza Franco Giudice approfondirà invece il complesso rapporto tra Galileo e la Chiesa.Il matematico Piergiorgio Odifreddi ci accompagnerà a scoprire la straordinaria figura di Kurt Gödel (1906-1978), matematico, logico e filosofo austriaco naturalizzato statunitense, noto soprattutto per i suoi lavori sull'incompletezza delle teorie matematiche e su uno dei concetti più complessi: quello di infinito. SCIENZA E SOCIETÀ Perché nel mondo scientifico ci sono così poche donne, soprattutto nelle posizioni di maggiore responsabilità e potere? Qual è il prezzo da pagare per questa ineguaglianza? E cosa si deve fare per cambiare? Si confronteranno sul tema: la biologa molecolare Simona Polo, alla guida dell'unità di ricerca Complessi molecolari e trasmissione del segnale all'IFOM di Milano, Paola Govoni, filosofa che si occupa di interazioni tra scienza e società in età moderna e contemporanea, la neuropsicologa Tiziana Metitieri e la dodicenne Ariel Spini Bauer, autrice del libro Da grande farò... 10 grandi si raccontano a una piccola sognatrice dove intervista dieci personalità di spicco tra cui Amalia Ercoli Finzi, Piero Angela, Paolo Nespoli. INTELLIGENZA ARTIFICIALE Il filosofo Guglielmo Tamburrini intraprenderà un viaggio tra scienza ed etica, alla scoperta dei rischi dell’impiego dell’intelligenza artificiale in contesti di guerra. Di A.I., sempre più utilizzata per la costruzione di macchine senza guidatore, parlerà l’imprenditore californiano Roger L. McCarthy: quali sono le preoccupazioni per la sicurezza connesse a questa nuova tecnologia portate alla ribalta da alcuni recenti incidenti? Possiamo davvero guardare con fiducia al futuro della guida autonoma? SPAZIO In occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, il nostro satellite torna a essere oggetto di grande interesse scientifico, economico e politico. Tommaso Ghidini, Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell’ESA, racconterà di alcune missioni che porteranno uomini e donne non solo a esplorare, ma a colonizzare stabilmente la Luna e Marte con ricadute tecnologiche in grado di migliorare la nostra vita sulla Terra. Per costruire una base permanente sulla Luna dovremo imparare a sfruttare le risorse del nostro satellite. Un obiettivo ambizioso, che, come spiegherà l’esperta di meccanica del volo Michèle Lavagna, richiede lo sviluppo e l'integrazione di tecnologie molto avanzate quali la robotica intelligente e l'installazione di impianti chimici in grado di estrarre acqua, ossigeno e metalli utili attraverso la conversione di materie prime. A meno di un secolo da quando è stata ipotizzata l’esistenza del più misterioso oggetto dell’Universo e dopo molteplici evidenze indirette, nel 2019 gli scienziati sono stati in grado di ricostruire la prima “fotografia” di un buco nero. Un’impresa titanica, che ha visto la collaborazione di diversi telescopi in vari punti del pianeta e di oltre 200 ricercatori da tutto il mondo. Ne parleranno l’astrofisica Mariafelicia De Laurentis e il vice presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Antonio Masiero, in un incontro moderato dal fisico Renato Angelo Ricci. SPETTACOLI Prosegue la collaborazione del festival con Contaminazioni Contemporanee, festival internazionale di musica contemporanea, targato ECM (Editions of Contemporary Music). Per festeggiare il cinquantesimo anniversario della casa discografica quest’anno sul palco di BergamoScienza quattro concerti, alla loro prima italiana: "Sei Solo" - Sonatas and Partitas for Violin Solo by Johann Sebastian Bach del violinista austriaco Thomas Zehetmair, con cui presenterà il suo nuovo album dedicato alla musica di Bach e di alcuni compositori contemporanei in uscita a ottobre; Playing the Roo, il trombettista Avishai Cohen e il pianista Yonathan Avishai celebrano la loro ventennale amicizia condividendo il palco con un risultato emozionante; il progetto Characters On A Wall del quartetto di Louis Sclavis è un viaggio tra musica, arte e letteratura ispirato alla street art di Ernest Pignon-Ernest; Elusive Affinity di Anna Gourari, in cui la pianista russa, affiancata dalla soprano Susanne Bernhard, presenterà opere inedite di Alban Berg, Richard Strauss, Arvo Pärt, Alfred Schnittke, Johannes Brahms e altri compositori contemporanei. I DEPRODUCERS, progetto nato dall’incontro tra i musicisti e produttori discografici Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia, faranno tappa a Bergamo con la loro nuova Opera originale DNA, in collaborazione con Airc. Con il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani negli inediti panni del frontman, lo spettacolo partirà dalle origini della vita per arrivare a spiegare la logica perversa delle mutazioni genetiche come il cancro e a capire come sconfiggerlo, grazie a brani musicali inediti, immagini suggestive e una scenografia costruita ad hoc. Inoltre, l’attore Paolo Ruffini andrà in scena con gli artisti disabili della Compagnia Mayor Von Frinzius di Livorno nello spettacolo UP&Down: un happening comico, disobbediente e commovente, che ha come filo conduttore le relazioni − quelle con le proprie emozioni, con il tempo, con la diversità. Attraverso il filtro dell’ironia si indaga il significato di abilità e disabilità, non riferito alla condizione genetica, quanto piuttosto alla felicità. SCUOLE Come ogni edizione fondamentali sono la presenza e il coinvolgimento delle scuole, degli insegnanti e dei giovani studenti, veri protagonisti del festival. Per il 2019 saranno 65 le realtà scolastiche presenti che proporranno 120 eventi capaci di mostrare a tutti il lato divertente e sorprendente della scienza e il valore della collaborazione. Gli istituti, anche quest’anno, nel primo weekend del festival animeranno il centro della Città Bassa con La Scuola in Piazza, fiera scientifica on the road giunta alla sua V edizione. Quest’anno saranno presenti anche il Progetto REACT e Bando Prisma, realtà impegnate nel contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica attraverso un modello che prevede l’integrazione tra realtà territoriali, associazioni e scuole, mettendo al centro i ragazzi, non più come passivi ricettori di informazioni, ma come veri protagonisti coinvolti nell’apprendimento grazie a laboratori e attività esperienziali. LABORATORI Da sempre il festival si caratterizza per le sue numerose attività laboratoriali. Tutti i 65 istituti scolastici presenteranno progetti interessanti, coinvolgenti, istruttivi e soprattutto semplici e intuitivi. Idee facili da replicare per gli insegnanti a scuola o in famiglia. Agli studenti di Bergamo e provincia si affiancano ragazzi provenienti da due istituti di Cremona e i laboratori di BergamoScienza varcheranno i confini provinciali coinvolgendo anche Brescia e Mantova. Si avvia inoltre quest'anno la collaborazione fra BergamoScienza e la fabbrica di imprese E-Novia, una «Enterprises Factory» che promuove, costituisce e sviluppa società innovative ad alto valore tecnologico. Al festival saranno presentati laboratori interattivi che mostreranno alcuni sviluppi robotici e tecnologici fra i più attuali e raffinati. In questa edizione significativa è l’inclusione, nell’ambito di un progetto di inserimento lavorativo, di un gruppo di giovani adulti, portatori della sindrome di Down, all’interno dello staff dei volontari insieme al Comitato Giovani grazie anche alla neonata collaborazione con l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD). COLLABORAZIONI BergamoScienza ha avviato quest’anno alcune preziose collaborazioni che vanno ad arricchire il programma del festival con progetti e iniziative di grande valore. Grazie al progetto Pass - Piazza d’Arte e Scienza con le Scuole alcuni scorci di Bergamo saranno abbelliti dalle opere d’arte realizzate appositamente per il festival e inspirate alla sostenibilità ambientale, tematica di questa edizione della manifestazione, nonché grande sfida della nostra epoca. Due delle più belle piazze della città, Piazza della Libertà e Largo Rezzara, ospiteranno due opere d’arte ideate e realizzate da artisti in collaborazione con le scuole. Ciascuno ha rielaborato l’idea creando un lavoro originale che si integra armoniosamente con gli spazi della città. Gli studenti, coinvolti nell’intero processo creativo dell’opera d’arte, dall’ideazione all’allestimento, avranno l’opportunità di vivere - in linea con i valori e la filosofia di BergamoScienza – un prezioso momento di formazione e arricchimento personale e l’onore di arredare e abbellire la città con progetti originali e innovativi capaci di coniugare arte e scienza. Largo Rezzara ospiterà Cosa resta dell’infinito? realizzata dall’artista Francesco Pedrini in collaborazione con gli studenti della Scuola D’arte Applicata Andrea Fantoni: ricordare quanto possiamo essere natura, spirito e pensiero, slegati dal tempo, è l’unica via per riconnetterci con essa. 100 blocchi di salgemma sono il supporto che racchiude un parziale racconto di alcuni momenti del mondo: un atlante della natura fossilizzato con frammenti di animali e piante, che hanno lasciato la loro orma nel tempo. Come sarà l’impronta che lascerà il nostro tempo? Banda è l’opera, realizzata dall’artista Ettore Favini in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico Statale Giacomo e Pio Manzù, che intende ripensare l'idea di bandiera. La bandiera simboleggia un’identità, ma in una contemporaneità fatta di contraddizioni, da un lato persone in continuo movimento e dall'altro persone che cercano di affermare una territorialità spesso anacronistica, con sullo sfondo una crisi climatica incombente, è ancora così vero? Banda, attraverso un piccolo gesto compiuto collettivamente, si propone di far riflettere chi si troverà a passare da Piazza della Libertà sulle conseguenze globali dei cambiamenti climatici. Per la prima volta BergamoScienza, in collaborazione con il Gruppo Chimici di Confindustria Bergamo, ha coinvolto una giovane artista bergamasca, Clara Luiselli, che ha creato Gravità sospesa, un’installazione che sarà esposta in Piazza Vittorio Veneto nei giorni del festival. In un grosso masso legato ai cordini di un paracadute è incastonato un frutto di resina che protegge un seme. Il masso e il paracadute sono metafora della possibilità di dialogo tra naturale e artificiale, tra terra e cielo, e il seme è il cuore dell’opera, evocazione della vita in potenza, della rigenerazione costante, della necessità di custodire la delicatezza di ogni piccola forma di vita. Da sempre sensibile ai temi della salute e del benessere, BergamoScienza ha dedicato in questi anni ampio spazio al rapporto tra sport e scienza: un connubio che dura da decenni e che è divenuto oggi inscindibile. L’Associazione BergamoScienza quest’anno ha avviato una collaborazione con Atalanta BC al fine di scoprire come sempre più la scienza sia utilizzata nella preparazione atletica e nella gestione della partita, e di veicolare attraverso uno sport diffuso come il calcio uno stile di vita corretto. Sul tema della Sport-Science e della sua applicazione in campo si confronteranno, domenica 13 ottobre alle ore 17 in La scienza nel calcio: esperienze europee a confronto, Andrea Riboli di Atalanta BC, Martin Buchheit di Paris Saint-Germain FC e Jordan Reece di Arsenal FC. Il festival sarà quindi l’occasione per creare un confronto tra l’esperienza di Atalanta e quella di altre squadre di rilievo nazionale e internazionale. In collaborazione con l'Università degli Studi di Bergamo sono in corso due progetti: il CESC - Centro di Ateneo di Ricerca Economica e Sociale, nel corso della prossima edizione del festival lancerà una ricerca quanti-qualitativa online sull'impatto e le attese verso BergamoScienza; un Field Project del Master di Management per il Marketing Internazionale per formulare un modello innovativo di sviluppo del BergamoScienceCenter nell’ambito del Terzo Settore. Fondamentale quest’anno anche la collaborazione con IED – Istituto Europeo di Design: l’identità visiva dell’edizione 2019 del festival è frutto infatti di un workshop di progettazione con gli studenti di Graphic Design, le cui proposte di visual saranno esposte durante la manifestazione insieme ad alcuni progetti di tesi dello scorso anno accademico dal titolo “Broken Nature?” sul tema della frattura tra genere umano e natura e, più in generale, sul difficile confronto con i cambiamenti climatici e ambientali. Una tematica di estrema rilevanza, a cui IED sta lavorando con il progetto triennale Under Pressure. Inoltre, gli studenti IED terranno due live show di progettazione grafica che avranno come protagonisti gli scienziati partecipanti a questa edizione di BergamoScienza e alcuni dei Premi Nobel che in questi sedici anni sono stati ospiti al festival, che saranno “visualizzati” in manifesti e cartoline. BergamoScienza, da sempre presente sul territorio della provincia, sabato 12 e domenica 13 ottobre organizza un ricco weekend di conferenze, spettacoli, mostre e laboratori nei comuni di Dalmine, Clusone, Lovere, San Pellegrino e Treviglio. Tutti gli eventi sono organizzati in collaborazione con la Camera di Commercio di Bergamo e le amministrazioni comunali coinvolte. Il programma completo è online su www.bergamoscienza.it Tutti gli eventi di BergamoScienza sono a ingresso libero, ad eccezione di laboratori e mostre e di alcune conferenze e spettacoli indicati in programma per i quali è necessaria la prenotazione (da lunedì 30 settembre sul sito del festival). Per le scuole invece la prenotazione è obbligatoria per tutti gli eventi (da giovedì 19 settembre sul sito). Link:http://www.bergamoscienza.it Read the full article
0 notes
italianaradio · 5 years
Text
ROCCELLA IONICA Martedì 9 il circolo di lettura dell’Aras presenta “Lumache”, il romanzo di Milicia e Tassone
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/roccella-ionica-martedi-9-il-circolo-di-lettura-dellaras-presenta-lumache-il-romanzo-di-milicia-e-tassone/
ROCCELLA IONICA Martedì 9 il circolo di lettura dell’Aras presenta “Lumache”, il romanzo di Milicia e Tassone
ROCCELLA IONICA Martedì 9 il circolo di lettura dell’Aras presenta “Lumache”, il romanzo di Milicia e Tassone
R. & P.
Roccella Jonica (RC):   “LUMACHE” ,  Martedì 9 Luglio, Cortile Ex Convento dei Minimi,  ore 19.0, il Circolo di lettura “dell’Aras”, nell’ambito dei Caffè artistico-letterari presenterà il romanzo di Milicia e Tassone
Lumache, in Calabria Ultra, si tengono le elezioni comunali di fine millennio. L’Architetto, un brillante e carismatico outsider progressista di sinistra, promette anche l’impossibile nei suoi occulti giri serali casa per casa, stringendo alleanze ai limiti del proibito per battere i suoi avversari e conquistare l’ambita poltrona di primo cittadino.
Attorno e dietro di lui, in un tragicomico megaminimondo umettato dal mar Jonio, ruota una girandola di personaggi, tra i quali: l’ermetico don Ciccio Masiero, ciabattino e capo Società vecchio stampo; la veemente avvocatessa Ferrari, aspirante vicesindaco che non si fa scrupoli a strappargli notti infuocate; il panzuto barbone Canigghia, avvolto da una nauseabonda nube tossica quanto misteriosa; il cocciuto brigadiere Aiello, rriggitanu nto sangu e insofferente alle regole, a cui non piace lasciare insoluti gli enigmi; la ricca e prosperosa nobilotta donna Luciana, mecenate indomita con un debole particolare per i giovani talenti; l’iracondo don Pepè, gestore del caffè del Corso e inguaribile fascistone, ossessionato da un segreto desiderio di vendetta; la conturbante tabaccaia Daniela, rimasta immaturamente vedova, perseguitata da un anonimo e fantasioso ammiratore.
All’Architetto non mancano però le spine nei fianchi: Antonio Maresca, un giovane giornalista che non perde occasione per discreditarlo sul giornale locale La Frontiera; il gaudente avvocato Gnisci, suo rivale politico, che insieme con il fantomatico e senza scrupoli dottor Hics tramano ai suoi danni, protetti da un oscurità illuminata.
Ma a dominare la scena di Lumache sono le vave: quelle bave biancastre e appiccicose che si formano ai lati della bocca di chi apre la gargia per vantare e lodare se stesso, o per rosicamento, invidia, malignità. Fatte della stessa materia nebulosa dei sogni, le vave rappresentano l’inossidabile falsità nascosta in un qualsiasi concentrato umano di carne e spirito, e ne sintetizzano il tanto vero quanto bugiardo genius loci. E dunque, benvenuti a Lumache: il paese delle vave.
ANTON.FRANCESCO MILICIA Laureato in Architettura ed esperto forense. Ha pubblicato: nel 2014 Contrada delle case vecchie(Booksprint), nel 2015 Il doppio (Youcanprint), nel 2016 Hic sunt leones (Le mezzelane). Ha ricevuto importanti riconoscimenti e premi in concorsi nazionali con i suoi racconti e le sue poesie. Il suo genere preferito è il noir mediterraneo.
ANTONIO TASSONE Laureato in Giurisprudenza e giornalista pubblicista. Dirige la testata giornalistica L’Eco di Siderno. Presidente dell’associazione culturale L’Eco di Siderno che organizza da 15 anni il premio di poesia in vernacolo intitolato al poeta sidernese Giomo Trichilo. Conduttore televisivo di programmi sportivi e di approfondimento. Nel 2011 ha ricevuto il premio Pericle per il giornalismo. Lumache è il suo primo romanzo.
Dialogherà con gli autori:
 Francesco Gentile– moderatore
  R. & P. Roccella Jonica (RC):   “LUMACHE” ,  Martedì 9 Luglio, Cortile Ex Convento dei Minimi,  ore 19.0, il Circolo di lettura “dell’Aras”, nell’ambito dei Caffè artistico-letterari presenterà il romanzo di Milicia e Tassone Lumache, in Calabria Ultra, si tengono le elezioni comunali di fine millennio. L’Architetto, un brillante e carismatico outsider progressista di sinistra,
Gianluca Albanese
0 notes
donnyblogger · 6 years
Text
Ugo Tognazzi, nato il 23 marzo 1922 a Cremona, e scomparso il 27 ottobre 1990, è stato uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana. Figlio di un assicuratore, sin da piccolo fu costretto a girare per l’Italia a causa del lavoro del padre. A soli 4 anni si esibì per la prima volta nelle vesti di attore al Teatro Donizetti di Bergamo in una recita. A quattordici anni, dopo aver abbandonato gli studi, viene impiegato in un salumificio cremonese. Sin da giovane si impegna a recitare nella filodrammatica cittadina, una passione che lo porterà, quando sarà arruolato in Marina a La Spezia, a realizzare spettacoli di intrattenimento per i soldati. Dopo il settembre del 1943, in un momento storico molto difficile, Ugo torna a Cremona, dove continua nell’organizzazione e interpretazione di spettacoli nel dopolavoro. Nel 1945 decide di puntare tutto sulla carriera artistica e si trasferisce a Milano, riuscendo ad entrare nella compagnia di Wanda Osiris, pagando anche una penale per annullare il suo contratto in essere con un altro impresario. La fine della guerra però porta la compagnia della Osiris allo scioglimento, mettendo in difficoltà il giovane Tognazzi. Comunque il suo nome è già conosciuto nell’ambiente e riesce ad essere scritturato dalla compagnia di Erika Sandri. Per diversi anni gira l’Italia, con l’opportunità, non di poco conto, di poter calcare le scene accanto ai grandi dell’epoca come Erminio Macario e Lauretta Masiero.
Finito il militare, andai a Milano con un bagaglio di esperienze come attore negli spettacoli per le truppe e partecipai a un concorso per dilettanti dal quale uscii trionfatore, e a cui seguì l’immediata proposta di diventare comico di varietà, di avanspettacolo. Da quel momento inizia il mio lavoro di attore, perché da quel momento diventa lavoro veramente, mi danno 150 lire al giorno, nel ’44 ci potevo campare (Ugo Tognazzi)
Nel 1950 Ugo Tognazzi debutta al cinema nella pellicola di Mario Mattoli I cadetti di Guascogna. Nel decennio successivo interpreta molti film brillanti, ma nel frattempo continua a calcare il palcoscenico con successo.
Il manifesto del film d’esordio di Ugo Tognazzi, riconoscibile al centro della foto
Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi stralunati in Un, due, tre
Nel 1954 la neonata televisione italiana offre l’opportunità a Ugo Tognazzi di diventare, al fianco dell’amico Raimondo Vianello, uno dei pionieri della satira televisiva nel varietà Un, due, tre. La terribile censura del tempo decretò nel giugno del 1959 il licenziamento in tronco dei due e la chiusura del programma: motivo? una garbata battuta in merito alla caduta, a causa di una sedia tolta, dell’allora presidente della Repubblica Gronchi. 
Nel decennio successivo Ugo Tognazzi girò oltre 25 pellicole con l’amico Raimondo Vianello, divenendo una delle figure principe della comicità popolare italiana. Ricordiamo tra gli altri numerosi Le olimpiadi dei mariti, Marinai, donne e guai, I tromboni di fra’ Diavolo, I magnifici tre.
Negli anni ’60 Tognazzi interpreta anche alcuni film entrati nella storia del cinema, pellicole che hanno alzato il livello professionale dell’attore, accanto ad altre commedie di minor valore artistico. Nel 1961, per la regia di Luciano Salce, è il protagonista del film Il federale, uno dei capisaldi della filmografia dell’artista cremonese. Nel 1961 da dietro la macchina da presa debutta alla regia con una commedia dal titolo I mantenuti, in tutto in carriera diresse 5 pellicole, più una serie tv in sei episodi, FBI – Francesco Bertolazzi Investigatore (1970).
Di notevole importanza è il sodalizio con uno dei maestri del cinema italiano, Marco Ferreri, con il quale gira pellicole come L’ape regina (1963), La donna scimmia (1964), Marcia nuziale (1966), La grande abbuffata (1973). Con Dino Risi, recita invece nei film I mostri (1963) e Straziami ma di baci saziami (1968).
La grande abbuffata (1973) è una pellicola entrata di diritto nella storia del cinema. Diretta dall’impareggiabile Marco Ferreri, è un’affresco grottesco del mal di vivere. Quattro uomini, delusi dalla vita per svariati motivi, decidono di togliersi la vita mangiando fino alla morte e perdendosi nel vizio, rinchiusi in una casa nei pressi di Parigi. Il cast eccellente era composto da Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni, Philippe Noiret e Michel Piccoli, gli interpreti si chiamavano con il nome di battesimo degli stessi attori. Una pellicola da riscoprire, per mille motivi.
Una scena del film La grande abbuffata (1973)
Nel 1975 Mario Monicelli confeziona un’idea di Pietro Germi che , a causa della malattia che lo portò alla morte, non riuscì a realizzare. A distanza di oltre quarant’anni Amici miei rimane uno dei cult movie più amato in Italia. Amici miei è più di un film, è un inno alla goliardia più sfrenata, ma non esibita da giovani universitari, bensì di maturi uomini dal non sempre condivisibile senso morale. Cinque amici si divertono a orchestrare burle, scherzi anche atroci, a prendere in giro persone ingenue, ma non solo, e divertendosi come pazzi pur non avendo una vita perfetta. Ugo Tognazzi interpreta il ruolo del decaduto conte Raffaello Mascetti, un nobile senza il becco di un quattrino e caduto in disgrazia, che con la moglie e la figlia vive in una casa umilissima, spesso saltando i pasti. Ugo Tognazzi, nei panni del Conte Mascetti è anche, diciamo così, l’inventore della ‘supercazzola’.
Il 21 novembre 2015 il Messaggero riporta: “la parola ‘supercazzola’, vero tormentone del film, entra di diritto nell’edizione 2016 del vocabolario della lingua italiana Zingarelli. Il termine, nato come “nonsense” che il conte Mascetti, alias Ugo Tognazzi, e i suoi amici pronunciavano alle vittime dei loro scherzi, entra nel dizionario con la seguente definizione lessicografica: «Parola o frase senza senso, pronunciata con serietà per sbalordire e confondere l’interlocutore».
Supercazzola con vigile Paolini (M Mascetti, V vigile)
M: Tarapia tapioco. Prematurata alla supercazzola o scherziamo!
V: Prego?
M: No, mi permetta. No, io; eh scusi noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribai con cofandina; come antifurto, per esempio
V: Ma quale antifurto, mi faccia il piacere! Questi signori qui, stavano suonando loro. Non si intrometta!
M: No, aspetti, mi porga l’indice; ecco lo alzi così. guardi, guardi, guardi; lo vede il dito? Lo vede che stuzzica, che prematura anche. Ma allora io le potrei dire anche per il rispetto per l’autorità che anche soltanto le due cose come vicesindaco, capisce?
V: Vicesindaco? Basta così, mi seguano al commissariato!!!
P: No, no, no; attenzione! No, attenzione antani secondo l’articolo 12 abbia pazienza, sennò, posterdati, per due, anche un pochino antani in prefettura.
M: .senza contare che la supercazzola prematurata, ha ha perso i contatti col tarapia tapioco.
P: Dopo.
Amici miei ebbe due seguiti, nel 1982 Amici miei – Atto II° e Amici miei – Atto III° nel 1985, divenendo a tutti gli effetti una trilogia.
Gli Amici miei sono Ugo Tognazzi (conte Raffaello Mascetti), Gastone Moschin (l’architetto Rambaldo Melandri), Adolfo Celi (il luminare della medicina professor Alfeo Sassaroli), Philippe Noiret (il giornalista Giorgio Perozzi, che muore al termine del film ma riappare nei flashback nel secondo), Duilio Del Prete, sostituito dal secondo film da Renzo Montagnani (Guido Necchi, gestore bar con biliardo).
Amici miei (1975), da sinistra i protagonisti: Duilio Del Prete, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Adolfo Celi e Ugo Tognazzi
Pochissime sono le pellicole che a distanza di oltre quarant’anni dall’uscita sono ancora vive nella memoria popolare e non solo. La supercazzole e le zingarate (uscite con amici in fuga dalla famiglia) sono termini ancora in vigore, e i social network rendono omaggio con un grosso successo ai film, ed in particolare a Tognazzi/Mascetti.
Dopo il successo di Amici miei Tognazzi è di nuovo tra i re del boxoffice, con una pellicola che sarà di nuovo l’inizio di una trilogia: Il vizietto. Ugo Tognazzi interpreta il ruolo di un omosessuale italiano, Renato, che con il suo compagno francese Albin, gestisce da vent’anni un night per omosessuali a Saint Tropez, la Cage aux Folles (titolo francese del film), Renato in passato ha avuto una relazione con una donna e un figlio, che si sta per sposare con la figlia di un politico francese, che vorrebbe conoscere la famiglia di lui. La pellicola ebbe un successo strepitoso, e soprattutto Michel Serrault (nel ruolo dell’effeminato Albin) raccolse consensi e premi per la sua magistrale interpretazione.
Michel Serrault e Ugo Tognazzi nel film Il vizietto
Nel 1981 la sua interpretazione drammatica nella pellicola di un altro grande del cinema italiano, Bernardo Bertolucci, La tragedia di un uomo ridicolo, gli varrà il suo massimo riconoscimento della carriera con il premio come miglior attore al Festival di Cannes.
Una scena del film La tragedia di un uomo ridicolo
Negli anni ’70-’80, oltre alle numerose pellicole di successo girate,  torna anche all’antica passione del teatro, recitando in importanti opere quali Il Tartufo (1975) e L’avaro (1988) di Molière, Sei personaggi in cerca d’autore (1986) di Pirandello e M. Butterfly (1989) di David Henry Hwang, grande successo di Broadway portato in Italia.
La battaglia dei tre tamburi di fuoco è stato l’ultimo film in cui appare Ugo Tognazzi. Uscì postumo nel dicembre del 1990, poco dopo la scomparsa dell’attore avvenuta il 27 ottobre precedente.
Ugo Tognazzi è stato un mostro di simpatia, un attore di carisma con un talento eccezionale e una sagacia innata; è stato protagonista della commedia italiana, senza disdegnare ruoli drammatici, che ha dimostrato di saper interpretare con maestria e professionalità. Al cinema è molto più difficile far ridere che far piangere, soprattutto sfruttando l’intelligenza e non la volgarità, e Ugo Tognazzi in questo è stato un grande maestro. Grazie Ugo per tutto quello che ci hai dato, …come se fosse antani, per dirla alla conte Mascetti.
I premi
Festival di Cannes 1981, premio miglior attore per il film La tragedia di un uomo ridicolo
4 Nastri d’argento come miglior attore: 1964, L’ape regina; 1966, non protagonista, Io la conoscevo bene; 1969, La bambolona; 1982, La tragedia di un uomo ridicolo.
3 David di Donatello come miglior attore: 1967, L’immorale; 1971, La califfa; 1976, Amici miei.
La vita privata
 Relazioni: Pat O’Hara (1954-1961), Margarete Robsahm (1961-1964), sposata nel 1963, Franca Bettoja (1965-1990), sposata nel 1972
 Figli: Ricky (da Pat O’Hara), Thomas Robsham (da Margarete), Gianmarco e Maria Sole (da Franca Bettoja)
Curiosità
Ugo Tognazzi era tifoso del Milan e della Cremonese, da un’intervista di Azzurra sul sito ufficiale riportiamo:
«Il Milan per me è stato prima la mamma, poi Ia fidanzata e poi la moglie. La moglie si tradisce e quindi tradimento c’è stato. Quando la Cremonese è passata in serie A non potevo non partecipare ai trionfi cittadini, ero innamorato, mi dividevo tra moglie e amante con grande imbarazzo quando giocavano fra loro. Proprio come accade quando a una festa le due donne si incontrano e non sai dove guardare anche se parteggi per I’amante che in genere è più giovane e più fresca… La Cremonese è ritornata in B e io ho abbandonato quell’amore impossibile».
Tutti e quattro i figli hanno seguito le orme del padre nel mondo del cinema: Thomas è produttore e regista (attivo più che altro in Norvegia), Ricky attore e regista, Giammarco attore e Maria Sole regista e sceneggiatrice
Una copertina di Tv Sorrisi e Canzoni del 1981 dedicata a Ugo Tognazzi
Ugo Tognazzi era un grande amante della buona cucina, mangiava e cucinava con passione. Ha pubblicato ben 4 libri di cucina: L’abbuffone, Il rigettario, La mia cucina e Afrodite in cucina. 
Ho Ia cucina neI sangue. II quale, penso, comprenderà senz’aItro gIobuli rossi e gIobuli bianchi, ma neI mio caso anche una discreta percentuale di saIsa di pomodoro. Io ho iI vizio deI fornello. Sono malato di spaghettite. (http://www.ugotognazzi.com)
  Internet
Ugo Tognazzi, benché non più tra noi da 28 anni, è sorprendentemente vivo nella rete, come è consuetudine per i miti. Il suo sito ufficiale è www.ugotognazzi.com/ 
Segnalo inoltre, vedi immagini sotto, il profilo instagram e la pagina Facebook dedicate al Conte Mascetti, contemascetti75.
Una raccolta di supercazzole in video
youtube
Per la foto di apertura si ringrazia il sito http://www.ugotognazzi.com
Personaggi: Ugo Tognazzi, geniale …come se fosse antani… Ugo Tognazzi, nato il 23 marzo 1922 a Cremona, e scomparso il 27 ottobre 1990, è stato uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana.
0 notes
giancarlonicoli · 6 years
Link
18 lug 2018 18:20 '80 VOGLIA DI MAURO DI FRANCESCO, DA STREHLER A VANZINA – ‘’HO TROMBATO TANTISSIMO. E TANTA COCA. VASSOI D'ARGENTO STRACOLMI. A VOLTE SEMBRAVA DI VEDERE 'SCARFACE' - IN QUEGLI ANNI USCIVAMO GRATIS, I LOCALI APRIVANO SOLO PER NOI, CENE, VINO, DOPO-CENA, TUTTO INCLUSO. L'UNICA VOLTA CHE ABBIAMO PAGATO È STATA UNA FREGATURA ASSURDA: UN MILIONE DI LIRE PER DEI TOAST. ERO CON... - LA GELOSIA DI VITTORIO GASSMAN PER LE TANTE PERSONE CHE ANDAVANO A TROVARE UGO TOGNAZZI, MENTRE DA LUI QUASI NESSUNO...'' 
Alessandro Ferrucci per il Fatto Quotidiano - ESTRATTO
Ray-ban neri, camicia azzurra, bermuda e scarpe da barca: Mauro Di Francesco è vestito come il perfetto prototipo degli anni Ottanta. Lui è uno spicchio degli Ottanta. La voce, l' intercalare - taaac - dissipazione fisica ed economica, leggerezza e goliardia sono una cifra tatuata nei suoi occhi azzurri, di chi dice: "Mi sono tanto divertito. Non sempre, ma alla fine". A sei anni è stato l' enfant prodige di Carosello, poi Strehler, sua maestà il Derby di Milano, decine e decine di film da botteghino d' oro, quindi il momento di bassa, "mentre ora ho deciso di smettere. Ma solo all' ultimo le dirò il perché".
Ha subito un trapianto di fegato per cirrosi.
A 15 anni interpretavo il Principe di Galles nel Riccardo III di Shakespeare, per la regia di Giorgio Strehler. I protagonisti erano Corrado Pani, Valentina Cortese, Glauco Onorato, Lino Capolicchio. Quando finiva lo spettacolo la compagnia andava a cena fuori e quasi sempre alla pizzeria 'Il dollaro', dove uno sconosciuto Al Bano era cameriere.
Aspirante cantante
Questo non lo so, però era simpatico.
Quindi, a cena?
Cercavo sempre di stare accanto a Corrado, allora fidanzato con Mina, insieme erano i miei miti. E a tavola la compagnia non andava proprio avanti ad acqua o aranciata Botte di vino. Cavoli, je davano! E io per sentirmi un po' ometto, li imitavo, mi sembrava così di entrare nei necessari riti di quel mondo, pensavo fosse necessario. Guardavo e imparavo, in particolare da Corrado.
Poi da adulto.
Nel mio caso non è un problema di quantità, i miei epatologi-trapiantisti hanno detto che ero proprio predisposto.
Strehler.
Lo percepivo come Nembo Kid. Una presenza alta, non spiegabile, personalità maestosa, e mi trattava benissimo, ogni tanto urlava alla compagnia: 'Imparate da questo ragazzo, teste di cazzo'.
A 15 anni aveva amici fuori dallo spettacolo?
Pochi e il massimo della sfida era rubare i motorini; li seguivo per non tirarmela, ma non capivo.
Se l' è goduta?
All' infinito.
I veri anni Ottanta.
Non posso dire tutta la verità.
Avviciniamoci.
Non vorrei offendere qualcuno.
Con garbo.
Ho trombato tantissimo, ma tantissimo da non averne un' idea.
Le più belle.
No, proprio tutte.
Decennio d' oro.
Un ventennio, dal 1978 al 1998, vissuto a ritmi forsennati.
Tipo?
In quegli anni uscivamo gratis, i locali aprivano solo per noi, cene, vino, dopo-cena, tutto incluso. L' unica volta che abbiamo pagato è stata una fregatura assurda: un milione di lire per dei toast.
Alla faccia.
Anno 1990, lago di Garda. Ero con Diego Abatantuono, Umberto Smaila, Jerry (Calà) e Franco Oppini, quindi ristorante, poi un locale. Finisce la serata alle 3 di notte. Accanto al nostro albergo c' era un night aperto. Attenzione: ac-can-to. Jerry non molla mai, entra. In mezz' ora abbiamo speso quel milione e senza combinare nulla.
Un affare.
Una volta usciti, saliamo in macchina, Jerry al volante. Si parte, mi addormento. Dopo tre ore mi sveglio: 'Oh, ma dove siamo?'. Anche gli altri aprono gli occhi. E Jerry: 'Scusate, ho sbagliato, per tornare in hotel ho fatto il giro dell' intero lago'.
Da Strehler al Derby. Come?
Un giorno conosco Umberto Simonetta, per due anni mi coinvolge in alcuni spettacoli, fino a quando decide di portare me e sua moglie, Livia Cerini, al Derby; il proprietario del locale era lo zio di Diego, con lo stesso Diego addetto alle luci per gli spettacoli dei Gatti.
Secondo Antonio Ricci quello di Abatantuono non era un impegno gravoso Effettivamente era responsabile di un solo bottone: per accendere e spegnere l' occhio di bue sul palco.
Il Derby
Dopo pochi giorni di prove, viene da me il proprietario: 'Voglio solo te. Liberati degli altri. Scrivi un monologo in una settimana, e debutti'. Accetto invaso dai sensi di colpa, ma intorno a me avevo da Cochi e Renato a Toffolo fino ad Aznavour.
Dei veri big.
Sì, però sono stato un po' vigliacchetto.
E poi?
Dopo dieci giorni salgo sul palco.
Applausi.
Una tragedia. Interpretavo un bambino di nove anni con atteggiamenti da adulto fuori di testa: in cartella dei giornaletti porno, vino, un etto di cocaina, una pistola. Io vestito con grembiulino e fiocco.
E non ha funzionato?
La prima sera becco slavine di fischi, scendo dal palco in lacrime. Poi piano piano ho sistemato il pezzo ed è cresciuto fino a ottenere nel 1980 il premio Rizzoli per la satira.
Ha lavorato con Tognazzi e Bramieri.
Ugo è il mio padrino.
Così amico di famiglia?
No, in quel momento Tognazzi era impegnato in compagnia con Walter Chiari e Lauretta Masiero; mio padre responsabile di palco, mamma la sarta. Quando sono nato i miei hanno chiesto alla Masiero e a Ugo di farmi da padrini al battesimo.
Poi vi siete frequentati?
L' ho ritrovato decenni dopo e da quel momento ho passato quasi tutti i weekend ospite nella sua villa a Velletri, con Vittorio Gassman spesso geloso per le tante persone che andavano a trovare Ugo, mentre da lui quasi nessuno.
Anche lei vittima della celebre cucina di Tognazzi?
Una volta a me e Diego ha propinato del fegato crudo di un grosso pesce: 'A confronto il caviale fa cagare'. Sarà passano cinque minuti e mi chiudo in bagno. Distrutto.
Ha dichiarato: "Molte delle mie battute sono poi diventate il successo di altri". Anche per "libidine"?
Quella era di tutti, forse i primi sono stati Renato Pozzetto e Guido Nicheli.
Nicheli detto "Il Dogui" Negli anni 80 ero socio di un locale a Milano. Arrivava con la sua Mazda cabrio, il caschetto in testa di pelle, lanciava all' indiano le chiavi dell' auto, gesto accompagnato dalla frase 'parcheggia schiavo, e attento, se vedo un gibollo la colpa è tua'; poi prendeva una fiaschetta di whisky dal bagagliaio, entrava, il barman gli preparava un bicchierone di ghiaccio, versava i liquore e passava lì tutta la serata senza spendere una lira, a colpi di taaaaac e libidine.
È uno dei grandi caratteristi.
Un fenomeno, una simpatia unica, portava sullo schermo se stesso, e da anni ripeteva quello che poi ha fatto incidere sulla sua lapide: 'Ricordate, sempre see you later'.
Droga.
Ne ho vista tanta.
(Si toglie gli occhiali) Tanta.
Mai una pera, qualche canna, la cocaina l' ho provata una sola volta e poi ho lasciato perdere: sono rimasto sveglio tre giorni, e in quel periodo dormivo da mia nonna.
Però ne ha vista
Situazioni assurde, tavoli pieni, vassoi d' argento stracolmi. A volte sembrava di vedere un film in stile Scarface.
Jannacci
Genio assoluto, una sera mi ha cacciato.
Cos' ha combinato?
Ero nel suo spettacolo, e qualche volta, dietro il sipario, tiravo giù i pantaloni, mostravo il culo. Per ridere. Fino a quando un pirla ha svelato la bravata e lui mi ha sospeso.
Lei disperato.
In realtà felice: da poco fidanzato con Laura Belli, siamo stati sempre insieme.
Il suo primo regista è Carlo Vanzina.
Con lui ho iniziato grazie a I Fichissimi, Diego e Jerry come protagonisti; poi mi chiamò per Sapore di mare, probabilmente per darmi la parte poi finita a Jerry.
Perché il rifiuto?
Mi convinse Diego per poi girare con lui Attila: 'Tranquillo, spaccheremo'. Andò malissimo. Sono stato un cretino.
Da Strehler a big del botteghino. E poi?
In parte per il caratteraccio: litigavo con tutti, mentre grazie a mia moglie sono migliorato. E poi già a 12 anni sapevo perfettamente quanto costavano i programmi.
E allora?
Ho imparato da subito a quantificare i costi delle trasmissioni e degli spettacoli, e questo a molti addetti ai lavori non piace.
Prezzi gonfiati.
Magari sparavano 400, quando in realtà la cifra era 80. E tutto è peggiorato da quando Paolo Berlusconi è stato il mio testimone di nozze: temevano gli facessi la spia.
Lei, oggi.
Dopo il trapianto ho dei brevissimi vuoti di memoria e sento qualche piccolo problema sul palco, per fortuna mi salva l' esperienza: mica mi fermo, plano sulle amnesie, creo e via così.
E quindi?
Lascio, non mi va più
Sicuro?
Vabbè mica del tutto, se mi chiama Sorrentino o Garrone, o Tornatore Virzì, Guadagnino Vanno benissimo, per loro ci sono. Sempre.
(Perché se a sei anni sali per la prima volta su un palco, alla fine non puoi più scendere quelle scalette)
0 notes
jucks72 · 7 years
Text
Il gemellaggio con l'Umbria e tanti premi animano la serata Dieci chef per dieci vini
New Post has been published on http://www.it-gourmet.it/2017/11/10/il-gemellaggio-con-lumbria-e-tanti-premi-animano-la-serata-dieci-chef-per-dieci-vini/
Il gemellaggio con l'Umbria e tanti premi animano la serata Dieci chef per dieci vini
Grande successo martedì 7 novembre alla serata “Dieci chef per dieci vini”, che ha aperto la rassegna dei “Ristoranti del Radicchio a tavola con i Fiori d’Inverno” al Best Western Premier Bhr di Quinto Di Treviso.
In un clima famigliare, l’evento è stato animato dal gemellaggio del gusto con l’Umbria, rappresentata da Giorgione, cuoco, ristoratore e conduttore di Gambero Rosso Channel, dall’olio d’oliva extravergine Gaudenzi di Trevi (Pg) e dai tarturfi che hanno arricchito alcuni piatti proposti dai cuochi del Radicchio.
Si è trattata di una vera full immersion nell’enogastronomia made in Italy, grazie al percorso tra le varie isole del gusto ospitate nell’ampio salone del Bhr, che proponevano ciascuna un piatto con il radicchio Rosso di Treviso Igp e il Variegato di Castelfranco Igp ed un vino abbinato, presentati dagli stessi cuochi e dai produttori.
Anche la musica ha fatto da corollario alla piacevole serata, condotta con brio da Cristiana Sparvoli, tra mille prelibatezze: Risotto con radicchio rosso e tartufo nero, Carpaccio di Chianina marinato su lettino di tardivo Igp con il Raboso Piave Doc Tenuta Santomè preparato dal ristorante Alla Pasina; Arista di maiale, Pasta Zara Senatore Cappelli all’amatriciana e zuppa di lenticchie con Mina Bianco Colli di Conegliano Docg Astoria, del ristorante Giorgione, solo per citarne alcuni.
Ottimi i vini, ma anche i formaggi di Latterie Venete, il gelato della gelateria artigianale Pedro Eis, i distillati (gin e rum) della linea Bonaventura Maschio.
Premi e riconoscimenti speciali sono stati consegnati dai Ristoranti del Radicchio, presieduti da Egidio Fior, a Giorgione Barchiesi, ambasciatore della grande tradizione culinaria umbro-laziale, a Maurizio Pescari giornalista enogastronomo, che ha favorito il gemellaggio umbro-trevigiano.
Per l’occasione, forti del successo mediatico della Tiramisù World, sono stati premiati il vincitore Andrea Ciccolella e le tre finaliste Valentina Sambo, Michela Masiero e Monica Michielin. Infine, è salito sul palco anche Alex Palma, giovane cuoco dell’Hotel Fior, che venerdì 19 novembre difenderà i colori castellani contro la Toscana nella sfida del campanile alla “Prova del Cuoco”.
Egidio Fior, al quale spetta il compito di aprire il calendario di “A tavola con i Fiori d’Inverno”, ha invece annunciato i personaggi eccellenti che riceveranno il Premio Radicchio d’Oro 2017, durante la cerimonia ufficiale di lunedì 13 novembre presso il Teatro Accademia di Treviso.
RADICCHIO D’ORO 2017
Segnalazioni dalla Terra Veneta: Giovanni Andrea Zanon (musica), Sammy Basso e A.I.PRO.SA.B. Onlus (impegno civile)
Internazionalizzazione Radicchio di Treviso Igp: Renzo Piraccini
Enogastronomia: Antonello Colonna e Davide Paolini
Sport/Giornalismo: Carlo Sassi
Sport: Reyer Basket Venezia
Cultura/Informazione:  Vincenzo Mollica
Cultura/Spettacolo: Christian De Sica
Cultura: Francesco Tullio Altan
Premio Casatella Dop alla trevigianità: Giuseppe Da Re
Per informazioni: www.ristorantidelradicchio.it
0 notes
diavolirosa · 7 years
Text
Si alza il sipario sulla nuova stagione dei Diavoli Rosa e se è vero che il buongiorno si vede dal mattino allora prepariamoci perché sarà un’altra memorabile stagione!!!
Sabato sera, circondati dal calore e dall’affetto di atleti, ex atleti, coach, dirigenti, autorità locali e federali, sponsor, genitori e amici, i Diavoli Rosa si sono presentati, svelando tutti i protagonisti della nuova stagione sportiva 2017/18!
  Tanti i momenti topici della serata; dal saluto del Presidente Degli Agosti, alla parole delle autorità locali e federali presenti, il Sindaco Marco Troiano, il Presidente di FIPAV Lombardia, Adriano Pucci Mossotti, il Presidente del Comitato territoriale di Milano Monza e Lecco, Massimo Sala, passando per la complicità dei ragazzi della prima squadra, alla presentazione di tutti i nuovi ingressi in società.
La prima novità arriva però dal palco dove a dare forma e ritmo alla serata, al posto della voce dei nostri sabato sera e dei nostri eventi, Giancarlo Manzo, troviamo nell’insolita veste di presentatore Guido Grassi, dirigente Diavoli da anni,  ed insieme a lui a condividere il palco una “spalla d’eccezione”, il Diavolo d’oro Matteo Pischiutta; a dimostrazione che l’essere Diavoli è qualcosa che va oltre il campo!
Ma la serata è lunga ed è ora di farla decollare!!
Ci siamo lasciati così….
Tutto ha inizio con un video per rivivere insieme i momenti più belli della passata stagione. Poco più di cinque minuti in cui si sono condensati i successi che ci siamo appena lasciati alle spalle: 3^ posto interprovinciale U13, 4^ posto regionale U16, 3^ posto interprovinciale U18, 2^ posto interprovinciale U14, Campioni Regionali U14 ed un 12^ posto nazionale U14! Ma non solo volley…. Tra i ricordi da rivivere ci sono anche quelli del XIX Memorial Civardi, quattro giorni di vento internazionale in casa Diavoli, Camp Selvino e Camp Paestum,  due appuntamenti imperdibili per le leve rosanero: sport, divertimento, montagna, mare e tanti amici!
E per concludere, la promessa che anche in questa stagione i Diavoli Rosa sapranno coinvolgere, stupire ed emozionare!
  Fine del primo capitolo, pronti per il secondo!
Si parte col benvenuto del Presidente Alessandro Degli Agosti: “Ed eccoci al nostro consueto appuntamento con la festa di inizio stagione. Questo sarà un anno importante per la nostra realtà; siamo partiti da Milano in pochi ed eccoci qui stasera in tantissimi. Abbiamo lavorato duramente, siamo cresciuti ed oggi ci ritroviamo a raccontare chi siamo e ad emozionarci per tutti i riconoscimenti importanti che abbiamo ricevuto. La nostra è stata una crescita voluta e ponderata per puntare a qualcosa di molto importante. Quest’anno i Diavoli compiono 30 anni ed il regalo che ci piacerebbe ricevere è quello che ci permetterà di ripartire e di ampliare il nostro mondo. Buona stagione a tutti”.
A sorpresa il Presidente Degli Agosti invita a salire sul palco Danilo Durand per proiettarci al 30esimo anno dei Diavoli Rosa: ” Oggi sono emozionato e curioso come 30 anni fa, emozionato nell’affrontare la nuova stagione insieme ai nostri ragazzi e curioso nello scoprire cosa ci riserverà. Non ho certezza di quello che accadrà in termini di risultato, l’unica mia certezza è che io, così come tutti i Diavoli Rosa, continueremo a lavorare e a seguire i ragazzi con entusiasmo e passione . Sono passati trent’anni ma finché avrò questa forza e questo entusiasmo continuerò a fare tutto questo!”.
  Entusiasmo: il nostro segreto, la nostra parola d’ordine che insieme ad impegno e passione dovranno essere i cardini anche della stagione che stiamo per vivere , una stagione particolare, una di quelle del cuore: trent’anni di storie, di legami, di successi, di crescita, trent’anni sempre vissuti e guidati dall’ orgoglio di essere Diavoli e dall’emozione per ogni vittoria passata e per tutte quelle future!
Trent’anni di Diavoli, trent’anni di noi!
La parola passa ora al Sindaco Marco Troiano, che ancora una volta si è speso in parole di grande apprezzamento per il mondo Diavoli che da anni segue da appassionato oltre che in veste istituzionale: ” Cari genitori mi rivolgo a voi che avete scommesso di affidare i vostri figli a questa società e vi dico che la vostra è una scommessa che vi porterà lontano perché i Diavoli Rosa sono una società che ha fatto del lavoro, della passione, dell’onestà e della capacità di costruire un futuro la loro forza. Anche noi abbiamo creduto in questa scommessa; da tempo stiamo portando avanti un progetto, un sogno, che voglio sottolineare non sarà un regalo ma qualcosa che stiamo costruendo con fatica, è vero, ma insieme”. 
  I riflettori sono ora tutti per loro, per i nostri …..BBoys!
Sul palco hanno inizio le interrogazioni di Pisk agli ex compagni di squadra… Si inizia con  Marco Barsi, un Diavolo che torna a casa dopo anni di lontananza durante i quali ha maturato esperienze in Serie A e che nella passata stagione ha vinto il Campionato di Serie B, conquistando la promozione in A2. Si prosegue con un altro Diavolo doc, Filippo Santambrogio, anch’egli di ritorno in rosanero dopo una straordinaria stagione a Macerata, e da noi torna da Campione Nazionale Under 18 e da Miglior palleggiatore d’Italia U18! Pisk però non risparmia nemmeno le due new entry, Paolo Fumero, Campione d’Italia U19 alla sua prima stagione in rosanero, e Guglielmo Battagliarin, giovane Diavolo che dal nostro settore giovanile è stato promosso in prima squadra, così come tanti suoi compagni hanno già vissuto nelle passate stagioni!
Il capitolo B non poteva che concludersi col saluto di Capitan Mandis e il suo invito alla prima di Campionato, sabato 14 ottobre alle ore 21.00 al PalaKennedy!! VI ASPETTIAMOOOO!!!
    Chiuso il capitolo B è il momento di un altro tuffo nella passata stagione, il momento di ricordare due riconoscimenti che rendono merito a quello che i Diavoli Rosa hanno costruito negli anni.
Era il 30 gennaio 2017 quando, durante la cerimonia di conferimento delle Benemerenze Sportive CONI tra i 140 premiati in tutte le discipline sportive di Milano e Monza, noi Diavoli Rosa abbiamo ricevuto la Stella di Bronzo al Merito sportivo, per la continua e meritoria azione nel campo della promozione e dell’ attività agonistica e per contribuire a diffondere e onorare lo sport nel Paese;  unica realtà pallavolistica a ricevere un così prestigioso riconoscimento.
A far da eco a questo riconoscimento arriva anche il Titolo di Società Eccellenza sportiva ricevuto da Regione Lombardia. 
Prende così la parola il Presidente di FIPAV Lombardia Pucci Mossotti: ” I Diavoli Rosa sono una meravigliosa realtà che ci ha regalato tanti ragazzi, tanta qualità e tutto questo credo non sia un caso. Ci sono tanti segreti dietro il loro successo; dai dirigenti, allo staff tecnico, ma soprattutto è merito della capacità di programmare, di andare oltre il singolo momento e di lavorare per crescere. Merito di tutto questo è senza dubbio Danilo Durand, l’anima dei Diavoli Rosa, che con la sua passione e la sua competenza ha creato e continua a rendere possibile tutto ciò”.
  Dai ricordi, all’oggi!
Con ritmo incalzante, la serata prosegue presentando il carosello delle giovanili: Minivolley e under 12; under U12/13 Pink e under 13 Black, le doppietta nelle categorie U14, U16 e u18 con le Pink e le Black e poi ancora una prima divisione e una serie D.
Minivolley
Under 12
Under 12/13 Pink
Under 13/14 Black
Under 14 Pink
Under 16 Black
Under 16 Pink
Under 18 Black/Serie D
Under 18 Pink
Under 20/ I Divisione
12 squadre!!! Un bel da fare per i nostri allenatori che avranno il compito di gestire i tanti scalpitanti Diavoletti. Ai confermatissimi Danilo Durand, che torna così ad allenare una squadra under oltre la Serie B, Francesco Quaglino, Matteo Zanelli, Marco Donnarumma, Daniele Morato, Matteo De Berardinis, Emanuele Mandis, Moreno Traviglia, Massimo Piazza ed Ingrid Bonfanti vanno ad aggiungersi Cristina Dani, nuovo innesto tecnico nella società, e Thiago Giannini, Emanuele Masiero, Federico Dongiovanni e Giacomo Tanzini nelle vesti di assistenti allenatori.
  Finestra fondamentale della serata è stata la presentazione dei nostri sponsor, un momento in cui i Diavoli Rosa hanno voluto ringraziare pubblicamente chi continua a sostenerci e a credere con forza nel nostro progetto, nella nostra visione di fare sport e pallavolo, grazie ai quali il nostro racconto può continuare e ad ogni stagione prender vita!
Il ringraziamento della Società è tutto per i nostri sponsor: Gamma Chimica, Borghi Spa, Trezzi Refrattari, Ren Electron, Nolli Pietro, Ristorante Mirò, Lambrocar, Bvr, Titalia, Trater, Dossena, Hobby&Volley, Cmc e Mara DB.
  La serata è lunga ed è il momento di iniziare il capitolo: Diavoli fucina di talenti!
Anche nella scorsa stagione la nostra società si è dimostrata serbatoio importante da cui attingere atleti! Sono stati ben 9 gli atleti ad essere convocati nelle Selezioni territoriali di Milano Monza e Lecco e di Beach Volley, molti dei quali vincitori del trofeo delle Province: Catalfamo Marco, De Luca Matteo, Staforini Matteo, Faccin Enea, Fasanella Manuel, Piazza Lorenzo, Mauri Tommaso,  Biffi Tommaso e Salvador Matteo. Non solo atleti per il comitato, anche lo staff tecnico della selezione portava il marchio Diavoli Rosa con Daniele Morato, Selezionatore territoriale della seconda squadra del Comitato, e con Giancarlo Manzo ed Ingrid Bonfanti nello staff dirigenziale!
Ed infine il ricordo della convocazione questa estate di Matteo Staforini e Manuel Fasanella ad uno stage in Nazionale!
A prendere la parola ora è proprio il Presidente del Comitato di Milano Monza e Lecco, Massimo Sala: “Sarò brevissimo perché qui ai Diavoli Rosa ogni anno ci sono validi motivi per festeggiare, segno di costanza e competenza nel lavoro. Con voi siamo in debito per tutto quello che fate e per la solida collaborazione che portate avanti col territorio. Ci sono tante cose che vi contraddistinguono ma una lo è in modo particolare, il vostro tifo, il vostro opopop che risuona sempre in ogni palestra, in ogni occasione e non è cosa da poco. Il tifo è segno di identità e l’identità non è facile da costruire ma la vostra è forte e radicata”. 
Si cambia registro e si torna a rivivere emozioni!
Mirko Baratti, Alessandro Frattini e Yuri Romanò: i tre Diavoli che in questa stagione faranno il loro debutto in serie A, per i primi due l’avventura si chiama Libertas Cantù, per Romanò, Potenza Picena!
Non potevamo far mancare l’ in bocca al lupo ai nostri ragazzi, un in bocca al lupo misto ad un sano “egoismo” per il piacere di riaverli con noi in questa serata!
Insieme abbiamo condiviso tanti successi e tanti momenti storici per la nostra società; i Diavoli resteranno sempre casa loro con l’augurio che un domani le nostre strade possano ricongiungersi nella stessa metà del campo!
  La serata giunge al termine; una serata ricca di spunti ed intensa, così come intensa sarà la stagione 2017/18 che i Diavoli Rosa promettono di regalarvi e di regalarsi!!
Eravamo in tanti, tantissimi tutti uniti dai nostri colori in una serata davvero meravigliosa, frutto dell’organizzazione impeccabile dello staff dei Diavoli Rosa.
Ed allora non potevamo non chiudere con un ringraziamento immenso a chi si è speso e continua a spendersi affinché tutte le nostre iniziative prendano vita, a chi per giorni e giorni ha lavorato per la riuscita di questo evento! Un immenso grazie, ai dirigenti, agli allenatori,ai genitori e a tutti volontari che lavorano dietro le quinte e che rendono possibile tutto questo! GRAZIE!!
Il sotto palco si colora di rosa…. Diavoli al completo e foto di gruppo finale con un solo coro a far da eco, l’intramontabile Op Op Op Diavoli!!!!
Cari Diavoli, buona stagione a tutti!!!
        SI ALZA IL SIPARIO SULLA STAGIONE 2017/18 DEI DIAVOLI ROSA! Si alza il sipario sulla nuova stagione dei Diavoli Rosa e se è vero che il buongiorno si vede dal mattino allora prepariamoci perché sarà un’altra memorabile stagione!!!
0 notes
ortolara-blog · 7 years
Photo
Tumblr media
Due ragazzi giovani, entrambi appassionati del proprio lavoro, una collaborazione nata per caso, un idea, un sogno da realizzare, un traguardo. Francesco Masiero, progettista del verde e Lara Piovan laureanda in "Scienze e tecnologie agrarie". Insieme abbiamo allestito questo angolo di armonia come soluzione innovativa per il terrazzo di una cliente. Non abbiamo trovato solo un modo per riempire un terrazzo, abbiamo creato un pezzo unico. I bancali in stile Shabby chic sono stati verniciati  a mano con cura, i supporti per le balconette rigorosamente handmade e la scelta delle piantine è ricercata e di stile. Lara e Filippo hanno fame di creatività, ci piace sperimentare e trovare soluzioni su misura per voi!  Se la felicità fosse verde voi, ne vorreste un pezzettino? Lara & Filippo #ortolara#saperfare (presso Stanghella)
0 notes
italianaradio · 5 years
Text
LUMACHE Venerdì 5 a Ferruzzano si presenta il romanzo di Milicia e Tassone
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/lumache-venerdi-5-a-ferruzzano-si-presenta-il-romanzo-di-milicia-e-tassone/
LUMACHE Venerdì 5 a Ferruzzano si presenta il romanzo di Milicia e Tassone
LUMACHE Venerdì 5 a Ferruzzano si presenta il romanzo di Milicia e Tassone
R. & P.
FERRUZZANO (RC):   “LUMACHE” ,  Venerdì 5 Aprile, nella sala del Consiglio Comunale,  ore 17.45, l’Associazione “Rudina”, presenterà il romanzo di Milicia e Tassone
Lumache, in Calabria Ultra, si tengono le elezioni comunali di fine millennio. L’Architetto, un brillante e carismatico outsider progressista di sinistra, promette anche l’impossibile nei suoi occulti giri serali casa per casa, stringendo alleanze ai limiti del proibito per battere i suoi avversari e conquistare l’ambita poltrona di primo cittadino.
Attorno e dietro di lui, in un tragicomico megaminimondo umettato dal mar Jonio, ruota una girandola di personaggi, tra i quali: l’ermetico don Ciccio Masiero, ciabattino e capo Società vecchio stampo; la veemente avvocatessa Ferrari, aspirante vicesindaco che non si fa scrupoli a strappargli notti infuocate; il panzuto barbone Canigghia, avvolto da una nauseabonda nube tossica quanto misteriosa; il cocciuto brigadiere Aiello, rriggitanu nto sangu e insofferente alle regole, a cui non piace lasciare insoluti gli enigmi; la ricca e prosperosa nobilotta donna Luciana, mecenate indomita con un debole particolare per i giovani talenti; l’iracondo don Pepè, gestore del caffè del Corso e inguaribile fascistone, ossessionato da un segreto desiderio di vendetta; la conturbante tabaccaia Daniela, rimasta immaturamente vedova, perseguitata da un anonimo e fantasioso ammiratore.
All’Architetto non mancano però le spine nei fianchi: Antonio Maresca, un giovane giornalista che non perde occasione per discreditarlo sul giornale locale La Frontiera; il gaudente avvocato Gnisci, suo rivale politico, che insieme con il fantomatico e senza scrupoli dottor Hics tramano ai suoi danni, protetti da un oscurità illuminata.
Ma a dominare la scena di Lumache sono le vave: quelle bave biancastre e appiccicose che si formano ai lati della bocca di chi apre la gargia per vantare e lodare se stesso, o per rosicamento, invidia, malignità. Fatte della stessa materia nebulosa dei sogni, le vave rappresentano l’inossidabile falsità nascosta in un qualsiasi concentrato umano di carne e spirito, e ne sintetizzano il tanto vero quanto bugiardo genius loci. E dunque, benvenuti a Lumache: il paese delle vave.
ANTON.FRANCESCO MILICIA Laureato in Architettura ed esperto forense. Ha pubblicato: nel 2014 Contrada delle case vecchie(Booksprint), nel 2015 Il doppio (Youcanprint), nel 2016 Hic sunt leones (Le mezzelane). Ha ricevuto importanti riconoscimenti e premi in concorsi nazionali con i suoi racconti e le sue poesie. Il suo genere preferito è il noir mediterraneo.
ANTONIO TASSONE Laureato in Giurisprudenza e giornalista pubblicista. Dirige la testata giornalistica L’Eco di Siderno. Presidente dell’associazione culturale L’Eco di Siderno che organizza da 15 anni il premio di poesia in vernacolo intitolato al poeta sidernese Giomo Trichilo. Conduttore televisivo di programmi sportivi e di approfondimento. Nel 2011 ha ricevuto il premio Pericle per il giornalismo. Lumache è il suo primo romanzo.
Dialogherà con gli autori:
 Francesco Gentile– moderatore
  R. & P. FERRUZZANO (RC):   “LUMACHE” ,  Venerdì 5 Aprile, nella sala del Consiglio Comunale,  ore 17.45, l’Associazione “Rudina”, presenterà il romanzo di Milicia e Tassone Lumache, in Calabria Ultra, si tengono le elezioni comunali di fine millennio. L’Architetto, un brillante e carismatico outsider progressista di sinistra, promette anche l’impossibile nei suoi occulti giri serali
Gianluca Albanese
0 notes
jucks72 · 7 years
Text
Il gemellaggio con l'Umbria e tanti premi animano la serata Dieci chef per dieci vini
New Post has been published on http://www.it-gourmet.it/2017/11/10/il-gemellaggio-con-lumbria-e-tanti-premi-animano-la-serata-dieci-chef-per-dieci-vini/
Il gemellaggio con l'Umbria e tanti premi animano la serata Dieci chef per dieci vini
Grande successo martedì 7 novembre alla serata “Dieci chef per dieci vini”, che ha aperto la rassegna dei “Ristoranti del Radicchio a tavola con i Fiori d’Inverno” al Best Western Premier Bhr di Quinto Di Treviso.
In un clima famigliare, l’evento è stato animato dal gemellaggio del gusto con l’Umbria, rappresentata da Giorgione, cuoco, ristoratore e conduttore di Gambero Rosso Channel, dall’olio d’oliva extravergine Gaudenzi di Trevi (Pg) e dai tarturfi che hanno arricchito alcuni piatti proposti dai cuochi del Radicchio.
Si è trattata di una vera full immersion nell’enogastronomia made in Italy, grazie al percorso tra le varie isole del gusto ospitate nell’ampio salone del Bhr, che proponevano ciascuna un piatto con il radicchio Rosso di Treviso Igp e il Variegato di Castelfranco Igp ed un vino abbinato, presentati dagli stessi cuochi e dai produttori.
Anche la musica ha fatto da corollario alla piacevole serata, condotta con brio da Cristiana Sparvoli, tra mille prelibatezze: Risotto con radicchio rosso e tartufo nero, Carpaccio di Chianina marinato su lettino di tardivo Igp con il Raboso Piave Doc Tenuta Santomè preparato dal ristorante Alla Pasina; Arista di maiale, Pasta Zara Senatore Cappelli all’amatriciana e zuppa di lenticchie con Mina Bianco Colli di Conegliano Docg Astoria, del ristorante Giorgione, solo per citarne alcuni.
Ottimi i vini, ma anche i formaggi di Latterie Venete, il gelato della gelateria artigianale Pedro Eis, i distillati (gin e rum) della linea Bonaventura Maschio.
Premi e riconoscimenti speciali sono stati consegnati dai Ristoranti del Radicchio, presieduti da Egidio Fior, a Giorgione Barchiesi, ambasciatore della grande tradizione culinaria umbro-laziale, a Maurizio Pescari giornalista enogastronomo, che ha favorito il gemellaggio umbro-trevigiano.
Per l’occasione, forti del successo mediatico della Tiramisù World, sono stati premiati il vincitore Andrea Ciccolella e le tre finaliste Valentina Sambo, Michela Masiero e Monica Michielin. Infine, è salito sul palco anche Alex Palma, giovane cuoco dell’Hotel Fior, che venerdì 19 novembre difenderà i colori castellani contro la Toscana nella sfida del campanile alla “Prova del Cuoco”.
Egidio Fior, al quale spetta il compito di aprire il calendario di “A tavola con i Fiori d’Inverno”, ha invece annunciato i personaggi eccellenti che riceveranno il Premio Radicchio d’Oro 2017, durante la cerimonia ufficiale di lunedì 13 novembre presso il Teatro Accademia di Treviso.
RADICCHIO D’ORO 2017
Segnalazioni dalla Terra Veneta: Giovanni Andrea Zanon (musica), Sammy Basso e A.I.PRO.SA.B. Onlus (impegno civile)
Internazionalizzazione Radicchio di Treviso Igp: Renzo Piraccini
Enogastronomia: Antonello Colonna e Davide Paolini
Sport/Giornalismo: Carlo Sassi
Sport: Reyer Basket Venezia
Cultura/Informazione:  Vincenzo Mollica
Cultura/Spettacolo: Christian De Sica
Cultura: Francesco Tullio Altan
Premio Casatella Dop alla trevigianità: Giuseppe Da Re
Per informazioni: www.ristorantidelradicchio.it
0 notes