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#MA CON CHI CREDI DI PARLARE
effervescentdragon · 9 months
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Monza stewards POV when they tried to investigate Ferrari drivers, 2023, colorised
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susieporta · 9 months
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L'INCOMPRENSIONE RECIPROCA
G. I. Gurdjieff diceva: "Prima di discutere con qualcuno occorre realizzare fino a che punto quella persona può capire le nostre parole. Il parlare nonostante l'impossibilità di essere compresi dall'altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è consapevole, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di comprendere."
La malcomprensione è la regola tra gli esseri umani. Dalla più piccola lite alla guerra in larga scala. Perché? perché ogni parola assume per ognuno di noi un significato diverso a seconda del proprio vissuto e sopratutto dal livello di coscienza soggettivo. Ecco perché non comprendersi, tra le persone, e' la norma.
Se credete che ogni essere umano debba comprendere le vostre parole o quelle dei Maestri, come arrivano a voi, vi illudete. L'illusione è un fenomeno mentale che ci allontana dalla realtà e dalla sua complessità. La vita segue una sua "logica" che va oltre il nostro concetto di "giusto" e "sbagliato". La vita non è morale e nemmeno immorale ma amorale.
Le nostre credenze sulla realtà non sono la realta' "oggettiva" ma una sua rappresentazione interna delle nostre credenze. Una credenza è un costrutto mentale inserito nella nostra mente dall'esterno. Noi entriamo in conflitto per le credenze che sono spesso più idee che esperienze.
Una persona che, per esempio, non ha mai vissuto l'esperienza dell'amore incondizionato o del perdono potrà parlarne sul piano analitico ma non può sapere di cosa parla se non è passato per quella esperienza. Lo stesso vale per la sessualità, la malattia e il lutto. Come può un prete parlare di sesso senza averlo provato? Come può un terapeuta curare un depresso senza aver mai esperito una depressione?
Esperire vuol dire morire a se stessi… passare attraverso l'esperienza… per andare oltre la logica razionale. Per crescere bisogna morire alle proprie credenze.
Non credete a nessuno, neanche alle parole dei cosiddetti "Maestri" o a quelle che, secondo voi, sono le autorità o si proclamano tali. Non credere neanche a te stesso ma credi solo all'esperienza… nessuno può dirti cosa è giusto o sbagliato e tu non puoi dire a nessuno cosa è giusto o sbagliato.
Decidi cosa è "giusto" o "sbagliato" per te attraverso l'esperienza e prenditi la responsabilità della tua vita ma ricorda che nessuno potrà comprenderti veramente perché siamo sempre soli nella nostra esperienza.
Le parole sono il mezzo con cui comunichiamo anche se ci scontriamo perché utilizziamo termini diversi, secondo noi oggettivi, per dire a volte la stessa cosa. Quello umano è un mondo intersoggettivo e la relazione si basa proprio sulla negoziazione del significato delle parole. E' nella relazione che si costruiscono i significati. Ma la relazione non è fatta solo di parole, anzi le parole spesso ci allontanano.
Le parole dette senza coscienza feriscono, uccidono.
Funzioniamo così: "io ho ragione, secondo i miei schemi mentali, mentre l'altro ha torto perché ha schemi mentali diversi dai miei". Questo fenomeno è amplificato sui social dove ci si irrita, si giudica, si offende l'altro per imporre la propria visione del mondo.
L'Arte, per esempio, nasce all'anima perché usa il linguaggio simbolico che è universale e arriva direttamente al cuore… quella che viene definito "Centro Emotivo Superiore" da Gurdjieff. Senza una comunicazione da cuore a cuore gli esseri umani sono impossibilitati a comunicare.
Dovremmo imparare il valore del silenzio, non per presunzione, ma perché è necessario capire se quello che voglio dire l'altro possa capirlo veramente oppure no.
Ho speso tanto tempo e fiato con persone che pensavo potessero e dovessero capirmi e ho compreso che a sbagliare ero io. Non puoi parlare a chi è sordo e non puoi mostrare il tuo mondo interiore a chi è cieco. Non puoi pretendere che l'altro ti capisca… perché l'altro non è te. L'altro è diverso da te. L'altro non è dentro di te.
Le donne vorrebbero che gli uomini le capissero… gli uomini che le donne li capissero… gli islamici che i cristiani li capissero… i cristiani che gli islamici li capissero… i buddhisti che gli islamici li capissero… è sempre stato così ma niente è mai cambiato.
Chi ha deciso di "svegliarsi" e compiere un lavoro su di sé è pronto per cogliere la verità a seconda dell'impegno che mette nel conoscersi. La Verità non si ottiene volendo avere ragione a tutti i costi e urlandola agi altri ma ascoltando più i silenzi che le parole. Nel silenzio in cui Dio stesso si esprime.
Tiziano Cerulli
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palmiz · 1 year
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Nulla sarà come prima.
Tre anni fa era "solo" il lavoro, con annessi e connessi, con le difficoltà che con il passare del tempo ci hanno messo di fronte ad una situazione a dir poco di disagio o meglio ancora catastrofica….ma il fondo lo dobbiamo ancora raggiungere: in Italia la magistratura in cui tutti speravano ha detto, in buona sostanza o puntura o non mangi. E non è che le cose vadano molto diversamente in altre parti del mondo: tanto per dire, in Canada i giudici hanno detto che sia gli arresti dei manifestanti che il blocco dei conti bancari sono assolutamente legittimi.
Ora i mutui sono triplicati per non parlare di benzina alimenti e bollette, ma arriverà il salvatore, il Q o il guru di turno.
No. L'unico salvatore che ci potrà mai essere ce l'hai di fronte allo specchio.
Leva la maschera amico e amica mia.
È una semplice questione di raziocinio: pensi che ti possano salvare il culo i ricorsi in tribunale? Credi ancora che i mezzi approntati dal sistema possano volgersi in tuo favore? Credi ancora in politica e giustizia? Perché se sei ancora a questo punto, forse la questione coso19 non ti ha dato una lezione sufficiente.
Hanno inoculato i bambini, e già questo dovrebbe bastare.
Gli artefici di tutto ciò che è accaduto negli ultimi tre anni sono tutti ancora in posti di comando, con tanto di segreto militare.
Le case farmaceutiche protagoniste della campagna vaccinale stanno ancora beatamente facendo soldi a palate.
Ovunque si parla di reazioni avverse anche fatali, morti improvvise, ma tutto procede come se niente fosse.
Si mandano armi ad uno Stato con cui non abbiamo niente a che fare, ma è perché l'articolo 11 della costituzione va reinterpretato in chiave gialloblù.
Insetti.
Casa a classi energetiche.
Auto a combustione estinte,
Gli UFI…
E queste sono solo alcune piccole pennellate di un quadro esposto a Davos che definire dimmmerda è un eufemismo.
È servito comprarti l'auto euro 5 anche se la vecchia funzionava ancora benone? No. Te l'hanno bloccata comunque: se l'obsolescenza programmata non basta, te ne impedisco l'uso per legge.
Ora, credi davvero che per le case non sarà lo stesso, e che la ristrutturazione che hai già in mente ti basterà per schivare la mannaia di questi criminali? La tua ristrutturazione non basterà mai, perché sposteranno gli standard sempre più in là: lo hanno già fatto con le auto e hanno visto che il popolo bue accetta tutto, perché non farlo su qualcos'altro che per loro è infinitamente più redditizio?
Ma la vera domanda è un'altra: ancora non ti basta? Ancora non hai capito che l'unica salvezza non verrà dall'esterno, ma solo da te stesso , dal tuo cambiamento, e dall'unione di tanti uomini che si sono guardati allo specchio e hanno deciso che si sono rotti i coglioni?
Stanno continuando ad alzare l'asticella.
Forse è il caso di bloccargli la mano, e infilargli quella asticella su per il culo.
Ma non solo un pezzettino. Non un pezzo per volta.
No. Tutta insieme. Tutta in una volta con insetti, casa a classi energetiche, auto elettrica, siringa, armi e green pass.
Perché questi stanno andando spediti verso crediti al carbonio, moneta digitale a tempo e ci manca un tanto così per lo sdoganamento definitivo dell'eutanasia obbligatoria al raggiungimento di una certa età.
Possiamo ancora prendere in mano l'asticella, possiamo ancora cambiare le cose cambiando noi stessi, le nostre credenze, finendola di applaudire chi recita.
Nessun mercante fa affari senza la complicità di chi compera la sua merce.
Siamo ancora in tempo.
Nulla sarà come prima.
Ma nulla deve essere come prima, perché è proprio quel PRIMA che ci ha portato a questo.
Fabiano Mazzoni.
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dovevonascerequadro · 10 months
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Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi, con chi stai parlando? Dici a me? Eh, non ci sono che io qui. Di’, ma con chi credi di parlare tu?” (Taxi Driver)
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gregor-samsung · 11 months
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“ Mia cara Francesca, le tue lettere arrivano, per lo più, alla sera. Verso le nove. Una mano entra nel buco, dicono "posta", poi le aprono e me le danno. Così le tue parole sono le ultime che ricevo: e me le porto in sogno. [...] Ho lavato i piatti (una ciotola di plastica, un piatto di plastica, delle posate idem) e le pulizie le farò nel pomeriggio, nell'interminabile viaggio che va dalle 15 al mattino dopo. Oggi è giorno di doccia (qui ci si lava un giorno sì e uno no) e aspetto il mio turno. Poi mi vestirò, e andrò all'aria. Girerò in tondo fino alle 11. In questa giostra assurda s'incontra ogni genere di uomini: falsari, spacciatori, zingari, bancarottieri; è un mondo tutto suo, credimi. E pieno di assurde favole, di storie incredibili; è impressionante il numero di giovani, di ragazzi, quasi. Da fuori, non si ha la sensazione di quello che accade qui, e di come enormi siano oggi i problemi della giustizia. Mi chiedi se desidero un libro. Sì. Di Dostoevskij "Memorie da una casa morta": attenzione, non "Memorie dal sottosuolo", che è un altro suo libro. Dico quello (alcuni lo traducono "M dalla casa dei morti") che parla della sua prigionia a Semipalatinsk, in Siberia. Lo lessi anni fa, e siccome è pieno di pensieri sulla pena, la prigione, e altro, vorrei rileggerlo. Davvero. Va bene? E io che posso restituirti? Senti, sbaglio o con Renata sei in freddo? Non so, mi è parso di capire che, in quel suo tirarsi indietro ti desse della pena. Guarda: succede, e alle volte è meglio che un amico dica francamente il suo pensiero piuttosto che vederlo accettare per forza. E il resto del lavoro? E la vita? E Milano? Io sono disgustato all'idea che esistano "giornalisti" del tipo attualmente in circolazione: criminali della penna, analfabeti della vita, irresponsabili, folli. Adesso è di moda chiamare questo "il carcere dei vip": perché non vengono, per sette giorni, a questo Portofino delle manette? Credimi: il nostro non è un Paese. Ho gioito al ritrovamento delle reliquie del tuo S. Francesco: non avevo dubbi, credi, che il finale fosse quello. E troveranno il resto. Vuoi scommettere? Mi chiedi dei sogni? Beh, sono molto teneri, dolcissimi. Mi pare di essere accanto a te, e di perdermi nei tuoi occhi. È delizioso. Anche se è la sbiadita, pallida immagine del vero. Ma ti sogno spesso. Ti ho detto: ora sono sereno, niente può più toccarmi. Mi metterò a studiare storia, che e la mia passione. Storia italiana. Poi, mi interessa enormemente la "comune coscienza del peccato", che è cosa ancora più debole, da noi, del "comune senso del pudore". Parlo con delinquenti veri, Cicciotta: e mi interessa la loro psicologia, la loro relatività, il loro codice, che è, in molti casi, anche se patologico, regolato da leggi ferree. Sì, ho vissuto molte vite: so e conosco cose che nessun viaggiatore vede e vedrà mai, avrò da riempire sere e sere d'inverno. Non andrò mai più allo zoo: l'idea di una gabbia mi darà, per sempre, un fremito di disgusto. Tu dici che sono forte: io non lo so, Cicciotta. Sento che mi sentirei indegno di vivere, se fossi diverso. Non si può concedere loro niente: sono dei bari, capisci? Questo Paese ha sempre piegato la schiena, baciando la mano di chi lo pugnalava. E non ci sarebbero tiranni, se non ci fossero schiavi. Il vero patrono d'Italia (e non capisco perché non lo facciano) dovrebbe essere Don Abbondio. San Francesco poteva nascere benissimo in qualunque altra parte del mondo. Solo Don Abbondio è irresistibilmente, disgustosamente italiano. A me spiace parlar male del mio Paese: ma deve cambiare. È l'"odi et amo" di Catullo (traduzione di Ceronetti): e se vuoi un ritratto, che condivido, dell'Italia, leggi, sempre di Ceronetti "Viaggio in Italia" (Einaudi). È una barca cariata, un guscio vuoto, pieno di vermi, che galleggia su un mare inquinato. E per le anime, è peggio. Ti abbraccio, Cicciotta. Tanto tanto Enzo [Bergamo, domenica 9 Ottobre '83] “
Enzo Tortora, Lettere a Francesca, Pacini Editore, 2016¹; pp. 82-84.
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nineteeneighty4 · 3 months
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Mia cugina mi telefona e mi dice che non è normale avere trentacinque anni e non sentire l'esigenza di andare a convivere con il mio ragazzo. I rapporti esistono per dei motivi : per costruire un futuro insieme, perché si ha voglia di pensare al domani, ad un ipotetico figlio, ad una convivenza, ad altro. Parla per mezz'ora sempre delle stesse cose sentite, scontate, viste e ritrite cercando uno spiraglio di luce nel silenzio che percepisce oltre la cornetta "Chia' ci sei, mi senti?". La ascolto, sì, e non mi piace per niente il suo modo di ragionare.... Sempre lì a sottolineare che forse avrei bisogno di parlare con uno psicologo e schiarirmi le idee. Sempre pronta a non andare oltre, a standardizzare ogni situazione. A dire che i binari giusti sono solo quelli che percorrono tutti. Devi essere madre, sposarti, andare a convivere. Devi, devi, devi : altrimenti che fai? Come pensi di trascorrere l'intera esistenza, da sola? Completamente da sola? Non me lo posso permettere... "Chia' tu purtroppo non puoi decidere. Devi darti un pizzico sulla pancia e iniziare ad abbandonare i sogni ad occhi aperti. Credi che il mondo sia come te lo ha fatto vedere tua mamma?. Ti ha messo in testa delle idee tutte sue, assurde. Zia era strana, lo sappiamo ma, vabbè, lasciamo perdere questo adesso. Tu vuoi fare la sua vita? Ti ha cresciuta senza l'aiuto di nessuno e si è ritrovata il nulla... ". No, io non voglio fare nessuna fine, a dirla tutta. Non mi vedo madre, non mi vedo implicata in una convivenza, non sento l'esigenza di chiudermi in una formalità giurando amore eterno di fronte all' altare. Non voglio seguire la retta via,ma delle strade che lei non ha mai visto neanche da bambina quando giocavamo insieme e io mi scocciavo di accudire le bambole,contorte, certo, strette, può darsi, ma di sicuro molto più panoramiche. Non penso che per ragionare di testa propria serva per forza un attestato. Sono viva e questo prescinde ogni meritocrazia. Inventavo storie per creare dei finali diversi. Ho sempre scritto e letto libri chiusa in camera mia perché la società è di una banalità disarmante. I suoi meccanismi, le sue congetture, i suoi stereotipi imposti possono andare bene per chi vuole adeguarsi, o avere l'approvazione altrui. Per chi vuole essere servo del Partito, e abbracciare il pensiero unico per dirla alla Orwell. Io in tutto ciò non mi rivedo. Se la gente parte dal presupposto che certe cose si debbano fare per forza, perché è giusto che sia così, perché lo fanno tutti, e se lo fanno c'è un motivo (quasi mai loro, personale), allora io mi arrogo il diritto di dire che non mi sta bene. Prima di tutto ci siamo noi. Prima di ogni cosa esiste la nostra responsabilità. Più si è coscienti, meno imprudenze si compiono.
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itsmyecho · 6 months
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sono un ragazzo di 17 anni, soffro di depressione e bipolarismo per via ereditaria da mia madre. Nonostante ciò mia madre non lo accetta, credo che si senta "in colpa" di questa mia condizione. Solo nell'ultimo anno oltre la depressione e il bipolarismo mi hanno diagnosticato vari disturbi dell'apprendimento, che spiegano il perché vada male a scuola. Cerco di fare finta di nulla con gli amici, sono sempre quello gentile e sorridente, che è sempre disponibile e che è sempre pronto a far tirare fuori un sorriso, mentre dentro vorrei solo urlare tutte le mie emozioni. Quando i miei amici mi chiedono "Come stai?" mi viene un colpo al cuore, non posso dirgli che pochi giorni prima ho avuto pensieri suicidi, per l'ennesima volta. Quindi rispondo "bene" restando nella consapevolezza che questo mentire però non mi aiuterà mai.
Però mi consolo a sapere che non sono unico, che quello che sto passando altre persone ne sono già passate e che mi possono aiutare.
Una di queste persone sei tu.
Non è semplice andare avanti con i pensieri, soprattutto quando cerchi di evitarli e credi che così tutto possa migliorare. La mente parla, si crea lo stress, e arrivano pensieri molto brutti. A volte, è più facile dormire che affrontare queste cose, e poi la solita sensazione ritorna appena ti svegli, non è vero? Non sono un dottore, non sono nessuno e non sarò qui a darti una citazione o una frase che ti dia coraggio; sarebbe molto superficiale per queste situazioni. Quel che ti posso dire è di diventare selettivo, taglia fuori chiunque generi energia negativa, perché non puoi iniziare la tua "guarigione" nello stesso posto dove è iniziata la "malattia", capisci? Tu sei così come sei ora, non puoi cambiare il tuo "io". Se non ti senti accettato, sei semplicemente nel posto sbagliato, è come andare con gli euro in un altro paese: ovviamente non verranno accettati.
La seconda cosa che posso consigliarti è di parlare senza paura. Proprio per questo, prima devi essere selettivo. Non puoi farlo con chiunque, perché molte persone ascoltano senza capire niente, o semplicemente non vogliono capire. Questa sensazione ti distruggerebbe ancora di più perché ti sentiresti ancora peggio. Quindi, scegli chi avere attorno e non tenere amicizie per formalità, cosa che ancora oggi non capisco perché esista. Parla, tira fuori quel che hai dentro. Noi siamo cresciuti con l'idea che parlare molto probabilmente non aiuta, ma è la cosa più sbagliata. Noi, come esseri umani, dobbiamo comunicare. È nel nostro sangue, la mente stessa comunica attraverso il linguaggio del corpo quando non si apre bocca; è nel nostro essere. Quindi, parla, esprimi quel che senti a modo tuo, e già questo sarà il tuo primo passo verso la strada che vuoi fare.
Abbi un obiettivo nella vita, pensa a cosa vuoi fare. Non ti sto chiedendo cosa vuoi fare tra cinque anni; ti chiedo solo di scegliere cosa essere nella vita e cerca di fare piccoli passi verso questa meta. Altrimenti, siamo persi e camminiamo tra i pensieri che si sono generati nella nostra confusione, perché è proprio così che si crea lo stress. Sono decisioni nella vita che dobbiamo prendere, ma non vogliamo farlo. Inoltre, vorrei che tu capissi che il cervello è come un muscolo e ha l'abilità "memoria muscolare". Ogni cosa che fai in ripetizione viene appresa e ripetuta anche senza volerlo a volte. Proprio per questo ci viene detto che i pensieri positivi sono importanti e bisogna evitare quelli negativi, perché altrimenti pensi negativamente anche senza volerlo, e presumo che stia accadendo proprio questo ora. Devi fare attività che generano dopamina, che può aiutarti molto.
Ovviamente, questi sono solo consigli, e se davvero ci tieni a stare bene, sono sicuro che seguirai qualcosa. Non finire come quelli che possono cambiare la loro vita ma sono impegnati a piangersi addosso.
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goolden · 23 days
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17. Chi è la persona con cui ti senti più a tuo agio a parlare di tutto?
75. Studi meglio con o senza musica?
57. Credi nei fantasmi?
98. Che lettera porti nel cuore?
17. Potrà sembrare banale, ma è il mio migliore amico la persona con cui mi sento più a mio agio a parlare di tutto. È come se io e lui fossimo un'anima sola in due corpi diversi. E anche con mia sorella, per cui vale la stessa cosa, anche se con una sfumatura leggermente diversa.
57. Non escludo totalmente la loro esistenza.
75. Decisamente con la musica.
98. Questa sì che è una domanda interessante. Non credo di averne una -e, a dirla tutta, non penso nemmeno di aver capito appieno la domanda-, ma se dovessi rispondere, direi la L, che è l'iniziale di mia sorella.
Ask molto apprezzato 😽
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elperegrinodedios · 1 year
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Io lo so che il Signore avrebbe dato la sua vita e sarebbe morto anche solo per me. Anche per la salvezza di un solo uomo lui avrebbe comunque compiuto la legge e, ci avrebbe lasciato un solo comandamento, anzi due: "Credi in Lui e Ama".
Tutta la sua opera, egli l'ha fatta non per essere amato, questa godendo del libero arbitrio è una scelta che facciamo noi, ma, per poterci amare.
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📷 San Bol - Piccola Oasi sul cammino francese.
Lui mi avvertì fin dal principio, che anch'io sarei rimasto solo se avessi continuato a testimoniare il suo nome tra le genti, perchè il suo è un nome scomodo, è una pietra d'inciampo, e le persone, vogliono sentirsi libere di correre dietro agli altri idoli. Ho già fatto molte volte questa esperienza nella vita reale ma anche in quella virtuale e con diversi altri blog. Lungo i vari cammini poi, dove ormai non ci sono più i pellegrini bensì i turisti il pellegrino quello vero se vuole fare un cammino un pellegrinaggio degno di essere chiamato tale è costretto a percorrerlo durante i freddi inverni per non imbattersi nella confusione e/o nel caos della massa. Anche per questo, la decisione ed il pensiero che mi hanno invogliato a scrivere di nuovo e farlo in modo chiaro, anche se a rischio di scrivere per uno soltanto. Pubblicare per mio piacere, per quello del Signore e per chi crede e ha fiducia in me. Cosi, scrivo per testimoniare il grande, l'infinito e l'ineffabile amore di Gesù per noi, e parlare di una salvezza, che non ci è stata mai rivelata da nessuna religione. Si, continuerò a scrivere anche fosse per uno soltanto. Amèn!!
Gv. 15:20 📖
"Il servo non è più grande del suo Signore". Se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi.
lan ✍️
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canesenzafissadimora · 8 months
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Vi auguro di essere eretici. Di essere liberi, liberi di scegliere, di pensare con la vostra testa.
Perché eretici? Perché la parola eresia in greco antico significa letteralmente scelta. Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie. È colui che dice “no”, che sa opporre un rifiuto, che si rifiuta di obbedire, ciecamente obbedire.
Tutto voi avrete sentito parlare di Socrate, di Platone, di Omero, ma avete mai sentito parlare di Archiloco di Paro? Fu uno dei primi eretici, uno dei primi dissidenti della storia. Essere un buon soldato, ecco cosa celebra il mondo omerico. L’onore. La Gloria. Archiloco invece è la voce fuori dal coro del mondo antico: abbandona lo scudo nel bel mezzo della battaglia. Tutti gli dicono: obbedisci agli ordini, combatti, combatti per l’onore di questo comandante, combatti per l’onore della tua patria.
«La patria di chi? La patria di Socrate messo a morte con le leggi della patria? La patria degli ateniesi o la patria degli spartani che parlavano la stessa lingua degli ateniesi però si squartavano tra loro come molti secoli dopo avrebbero fatto i fiorentini e i senesi, i veneziani e i genovesi? Anche Mussolini parlava di patria. In Istria dove fino a ieri la patria si chiamava Italia sicché bisognava uccidere ed essere uccisi per l'Italia ma ora si chiama Iugoslavia sicché bisogna uccidere ed essere uccisi per la Iugoslavia».
Ecco io sono d’accordo con la Fallaci. Archiloco sarebbe stato d’accordo con la Fallaci. Ne ho abbastanza di coloro che dicono “credi in questo, credi in quest’altro”. Fai questo, pensa in questo modo, non avere una tua opinione! Quelli che ti ordinano di pensare in un certo modo, o peggio ancora che ti ordinano di NON pensare in un certo modo, sono soltanto inquisitori. I paladini delle verità assolute mi fanno paura, non esito ad ammetterlo. Poi però penso ad Archiloco: in un mondo dove la società ti schiaccia e sembra volerti soffocare, se non fai ciò che tutti fanno, se non pensi come tutti pensano, lui fa sentire la sua voce.
Guendalina Middei
Professor X
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sayitaliano · 11 months
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VIA DI QUA | J-AX ft. MR. RAIN
Io non penso mai I never think Alla mia vita tra vent'anni e sento About my life 20 years from now and I feel Di non sapere nemmeno dove sia adesso I don't even know where it is now Mi guarderò allo specchio, ma sarò diverso I'll look at myself in the mirror, but I'll be different Siamo la somma degli errori che abbiamo commesso We're the sum/result of the mistakes we have made Da bambino impari a odiare chi ti ha fatto male As a child you learn to hate those who hurt you Credi che ferirlo sia l'unica soluzione You believe that hurting them is the only solution Ma è quando cresci e diventi grande But it's when you grow up and become an adult Che impari a perdonare chi prima ti ha spezzato il cuore That you learn to forgive those who broke your heart before Il primo amore dura quanto una stella candente Your first love lasts as long as a shooting star Non dura tutta la vita, ma la cambia per sempre It doesn't last all your life but changes it forever Ma crescendo poi capisci che ogni volta But growing up you then understand that each time (you fall in love) È sempre peggio della precedente Is always worse than the previous one
E nei momenti peggiori And in the worse moments C'è sempre qualcuno che parla There's always someone who talks Qualcuno che ti viene a dire cosa devi fare Someone who comes to tell you what you need to do Che devi mangiare What you have to eat E solo nei momenti peggiori And only in the worse moments C'è sempre chi fa una domanda There's always someone who asks a question Qualcuno che non riesce a capire Someone that cannot understand Che hai voglia di urlare più che di parlare That you want to shout much more than talk E allora sai che c'è And so you know what Vado, vado, vado, vado via di qua I go, go, go, go away from here E allora sai che c'è And so you know what Vado, vado, vado I go, go, go Vado via da chi pensa di insegnarmi a vivere I go away from those who think to teach me how to live
Non pensi mai You never think A cosa è giusto quando c'hai vent'anni About what is right when you are 20 years old Fumi e bevi tanto c'hai la vita davanti You smoke and drink cause you have your whole life in front of you Cos'è l'impegno non lo sai, tanto qua è uno sbatti What's commitment you don't know, anyway here all is a struggle Vuoi la rivoluzione, sì ma fatta dagli altri You want the revolution, yeah but done by others Papà si chiede dov'è che ha sbagliato Dad asks himself when did he go wrong E mamma che non dorme anche se ti sogna sistemato* And mom doesn't sleeps even if she dreams about you being settled (*essere sistemato, sistemarsi = having/finding a stable job + family) Non li puoi sentire, alzi le cuffie col volume a 100 You can't listen to them, you turn your earphone's volume up to 100 E non li vuoi vedere, quindi fissi uno schermo And you don't wanna see them, so you look at a screen Il primo amore arriva quando meno te lo aspetti Your first love comes when you least expect it Come febbre che fa gli anticorpi, ma ti lascia a pezzi As a fever that grows antibodies, but leaves you in pieces (very tired, as if you had your bones broken) Lì a contare i tuoi difetti (over) There counting your flaws Con lo schifo per il cibo e l'odio per gli specchi With disgust for food and hate for mirrors
E nei momenti peggiori And in the worse moments C'è sempre qualcuno che parla There's always someone who talks Qualcuno che ti viene a dire cosa devi fare Someone who comes to tell you what you need to do Che devi mangiare What you have to eat E solo nei momenti peggiori And only in the worse moments C'è sempre chi fa una domanda There's always someone who asks a question Qualcuno che non riesce a capire Someone that cannot understand Che hai voglia di urlare più che di parlare That you want to shout much more than talk E allora sai che c'è And so you know what Vado, vado, vado, vado via di qua I go, go, go, go away from here E allora sai che c'è And so you know what Vado, vado, vado I go, go, go Vado via da chi pensa di insegnarmi a vivere I go away from those who think to teach me how to live
Il primo amore non dura una vita intera Your first love doesn't last a lifetime Ma ti cambia la vita per sempre But it changes your life forever Quando ti stanchi d'odiare capisci When you get tired of hating you understand Che perdonare è la cosa che ti difende That forgiving is the thing that protects you Spesso viviamo rinchiusi nel nostro passato dimenticandoci il presente We often live locked up in our past forgetting the present Certi errori li rifarò ancora, questo è il bello di crescere Some mistakes I will do them again, this is the nice part of growing up Ma forse è quello che mi serve But maybe it's what I need
Vado, vado, vado, vado via di qua I go, go, go, go away from here E allora sai che c'è And so you know what Vado, vado, vado, vado via di qua I go, go, go, go away from here
E nei momenti peggiori And in the worse moments C'è sempre qualcuno che parla There's always someone who talks Qualcuno che ti viene a dire cosa devi fare Someone who comes to tell you what you need to do Che devi mangiare What you have to eat E solo nei momenti peggiori And only in the worse moments C'è sempre chi fa una domanda There's always someone who asks a question Qualcuno che non riesce a capire Someone that cannot understand Che hai voglia di urlare più che di parlare That you want to shout much more than talk E allora sai che c'è And so you know what Vado, vado, vado, vado via di qua I go, go, go, go away from here E allora sai che c'è And so you know what Vado, vado, vado I go, go, go Vado via da chi pensa di insegnarmi a vivere I go away from those who think to teach me how to live
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gcorvetti · 7 months
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Che quando cade di Venerdì per alcuni sono dolori per altri gioie, è legato come sempre a quelle superstizioni e credenze religiose, dal numero di persone sedute a tavola che richiama l'ultima cena (12 apostoli + il poraccio condannato a morte = 13), fino a pensare che il giorno della cacciata di Adamo ed Eva fu di Venerdì, pensa te, ci inventiamo anche un calendario in un libro di fantasia, e ci crediamo pure, come se il tempo, le date, i numeri siano una cosa che esiste veramente, si quando li scrivi su un foglio o forse quando sogni le pecore, ma quelli sono numeri reali, chi lo dice che adesso sono le 08:50 del mattino? Potrebbero essere le 29:135 del giorno XY, lo dice la convenzione. Un giorno non è mai di 24 ore, come un mese non è mai di 30 o 31, 28 o 29, siamo noi che ci siamo inventati tutte ste cose, l'inverno inizia quando inizia quest'anno arriverà forse prima o forse dopo, nevicherà di più o di meno? La prossima estate sarà terribilmente calda o ventilata e quando inizierà? Tutte convenzioni che ci siamo inventati, siccome siamo dei boccaloni per natura crediamo a qualsiasi cazzata ci viene propinata, senza parlare dei superstiziosi e di quelli che credono che esiste il paradiso, l'inferno e il purgatorio, il dio che con la sua barba lunga e bianca ti giudica e san pietro ti aspetta davanti al portone con un mazzo di chiavi in mano. I tempi cambiano e dai racconti fantasy che dovrebbero insegnarci dei valori oramai scomparsi attraverso delle metafore si è passati a credere in quelle metafore, se vi dicessi che nel XVI secolo c'era un suonatore di liuto con sei dita per mano che suonava così bene, fate conto 10 volte più bravo di Steve Vai, che tutti volevano averlo a corte? Ci credereste? Beh di sicuro qualcuno si, se vi racconto la storia e ve la farcisco bene anche voi. E' il paradosso delle mille e una notte, dei racconti degli sciamani attorno al fuoco dove si restava incantati come da un serpente perché era il vecchio saggio a raccontare e figuriamoci se non è vero quello che dice un uomo che ha vissuto 40 anni. Adesso si crede sempre più a quello che dicono tv e giornali senza dubitare, chi scrive è seduto ad una scrivania e legge su siti specializzati le notizie che poi riporta a modo suo su un altro sito, come il gioco del passaparola, vi ricordate, quando la ragazza carina accanto a te ti bisbigliava nell'orecchio una parola o una frase ma tu eri così preso dalla tua erezione che non capivi che cazzo diceva? Esatto, lo stesso.
Poi negli anni passati tutto quello che dicevano in tv era legge, l'hanno detto alla tv quindi è vero, adesso ci sono i social e se è scritto sui social è vero, siamo sempre quegli idioti che credono che le favole siano vere e non racconti di fantasia, non ci siamo evoluti da millenni siamo ancora gli animali che cercano di entrare da dove sono usciti (soprattutto noi uomini), è inutile avere tutte queste tecnologie se poi ci diciamo bugie tra di noi, se non siamo sinceri spesso neanche con noi stessi perché è più semplice ingannare qualcuno che fargli capire che è stato ingannato, così facendo ci tiriamo menzogne e credenze da secoli, fermi del fatto che siano vere e quando trovi qualcuno che dice la verità non ci credi.
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susieporta · 10 months
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Mi dispiace molto che Giorgia, questa ragazza di 27 anni, che ha parlato della propria eco-ansia, pensi seriamente di non volere dei figli per paura di chi sa quali cataclismi, e cioè per paura che le creature che metterebbe al mondo non avrebbero alcun futuro.
Mi dispiace perché mi pare che Giorgia, e tanti ragazzi come lei, non individuino bene le cause reali del loro profondissimo disagio, e quindi sbaglino mira anche nell’individuare i possibili rimedi.
Le vorrei dire: Cara Giorgia, le donne in ogni tempo hanno messo al mondo i loro figli quasi sempre in situazioni di grande incertezza. Credi che le mamme svedesi che partorirono che so nel 1351, durante la peste nera, che in quegli anni fece fuori 20 milioni di Europei su 60, e cioè 1 persona su 3, avessero maggiori sicurezze delle tue? o le madri che concepirono e partorirono i loro figli durante gli incessanti massacri della storia: da Troia al Vietnam, o magari su qualche barcone alla deriva tra la Libia e Lampedusa?
Ciò che dovremmo capire, prima di parlare di eco-ansie, o di altre amenità neolinguistiche del genere, è che la condizione umana su questa terra è strutturalmente precaria, e che solo la nostra società, così tanto vanesia, infantile, superficiale, alimentata quotidianamente da un pensiero a livello degli inserti di Repubblica o del Corriere, e dei programmi d’intrattenimento della RAI o di Mediaset, e cioè solo una società così tanto volgare, presuntuosa, moralistica e oscena al contempo, cieca perciò, e paurosamente egocentrica, e quindi spaventosamente ego (più che eco) -ansiosa, può credere che sia possibile partorire, e quindi vivere, solo se siamo al sicuro.
No, cara Giorgia, ti prego, trova un uomo decente, abbastanza solido, e cioè sufficientemente felice pur dentro tutte le prove del mondo, e fa con lui tutti i figli che vuoi, e che Dio ti manderà, balla con tutti i lupi, e con tutte le tempeste della storia, in questi quattro minuti di vita terrena che ci sono donati. Non avere paura di vivere, di espanderti, anche nelle più estreme difficoltà, non ti limitare inutilmente, fidati della vita, e non farti corrompere da ideologie malsane, miopi e micragnose, tendenziose e false, spesso artificialmente costruite proprio per sedurti, per convincerti a non vivere, e a non fare nascere e crescere altre persone, e cioè semplicemente a morire schiava.
Niente e nessuno può costringere in recinti spinati la nostra potenza spirituale, la nostra essenza creativa incondizionata! Non te lo dimenticare mai, e anzi prova a ricordartelo sempre, ogni volta che sei presa da qualche smarrimento.
Non credere d’altronde, cara Giorgia, che io sottovaluti i pericoli dell'inquinamento e della devastazione ambientale, di cui scrivo e parlo da circa 40 anni; ma non credo proprio che questi rischi finali possano essere affrontati e risolti da quelle stesse menti, da quegli stessi Signori dell’universo, da quelle stesse centrali di potere, finanziario e politico, e da quella stessa razionalità materialistica e calcolante che questa devastazione la producono da sempre, e ogni giorno.
No, belli miei! Noi non vi crediamo! I vostri attuali sermoni ambientalistici sono molto sospetti, puzzano di altri intenti occulti, di interessi ancora una volta predatori, volete arricchirvi ancora una volta, magari costringendoci a comprare altre cose, che poi domani ci direte che vanno sostituite, perché inquinanti….
Io non vi credo, qualunque cosa diciate, perché, come il diavolo, mentite sempre, e proprio quando parlate in tutta sincerità! Prima perciò dobbiamo sostituirvi, togliervi di mano almeno alcuni degli strumenti del vostro dominio quasi assoluto e della vostra propaganda a senso unico, e poi potremo con mente rinnovata affrontare i problemi terminali di questo tempo.
Perché è proprio la nostra mente ego-centrata, e tutti i suoi rappresentanti mondani, ormai palesemente votati al suicidio cosmico, che vanno rovesciati nell’Aperto Cielo di una nuova possibilità, davvero più armoniosa, di abitare su questa terra. Ed è solo questo inesauribile rovesciamento interiore, congiunto ad una inedita azione rivoluzionaria, che ci può veramente liberare da ogni ansia, eco o ego-ansia che sia.
Perciò, cara Giorgia, lavoriamo tutti insieme ad una autentica e radicale rivoluzione culturale che limiti per davvero, e a volte rovesci i disegni criminali delle oligarchie predatorie, che sembrano sempre più attive, frenetiche, e operose, come le serpi sul capo di Medusa, e intanto viviamo, cara Giorgia, espandiamoci, creiamo e procreiamo, facciamo figli e figlie, opere e libri, azioni politiche ed eventi artistici, feste e giochi nuovi, allegramente, faticosamente, ma liberamente, e avviamo insieme e già da ora una nuova epoca del mondo.
Noi ci proviamo. Ti aspettiamo.
Con affetto."
Marco Guzzi
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lolaworldsblog · 11 months
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E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe e sedermi sugli scalini mentre fai il bagno e massaggiarti il collo e baciarti i piedi e tenerti la mano e andare a cena fuori e non farci caso se mangi dal mio piatto e incontrarti da Rudy e parlare della giornata e battere a macchina le tue lettere e portare le tue scatole e ridere della tua paranoia e darti nastri che non ascolti e guardare film bellissimi e guardare film orribili e lamentarmi della radio e fotografarti mentre dormi e svegliarmi per portarti caffè brioches e ciambella e andare da Florent e bere caffè a mezzanotte e farmi rubare tutte le sigarette e non trovare mai un fiammifero e dirti quali programmi ho visto in tv la notte prima e portarti a far vedere l’occhio e non ridere delle tue barzellette e desiderarti di mattina ma lasciarti dormire ancora un po’ e baciarti la schiena e carezzarti la pelle e dirti quanto amo i tuoi capelli i tuoi occhi le tue labbra il tuocollo i tuoi seni il tuo culo il tuo

e sedermi a fumare sulle scale finché il tuo vicino non torna a casa e sedermi a fumare sulle scale finché tu non torni a casa e preoccuparmi se fai tardi e meravigliarmi se torni presto e portarti girasoli e andare alla tua festa e ballare fino a diventare nero e essere mortificato quando sbaglio e felice quando mi perdoni e guardare le tue foto e desiderare di averti sempre conosciuta e sentire la tua voce nell’orecchio e sentire la tua pelle sulla mia pelle e spaventarmi quando sei arrabbiata e hai un occhio che è diventato rosso e la’ltro blu e i capelli tutti a sinistra e la faccia orientale e dirti che sei splendida e abbracciarti se sei angosciata e stringerti se stai male e aver voglia di te se sento il tuo odore e darti fastidio quando ti tocco e lamentarmi quando sono con te e lamentarmi quando non sono con te e sbavare dietro ai tuoi seni e coprirti la notte e avere freddo quando prendi tutta la coperta e caldo quando non lo fai e sciogliermi quando sorridi e dissolvermi quando ridi e non capire perché credi che ti rifiuti visto che non ti rifiuto e domandarmi come hai fatto a pensare che ti avessi rifiutato e chiedermi chi sei ma accettarti chiunque tu sia e raccontarti dell’angelo dell’albero il bambino della foresta incantata che attraversò volando gli oceani per amor tuo e scrivere poesie per te e chiedermi perché non mi credi e provare un sentimento così profondo da non trovare le parole per esprimerlo e aver voglia di comperarti un gattino di cui diventerei subito geloso perché riceverebbe più attenzioni di me e tenerti a letto quando devi andare via e piangere come un bambino quando te ne vai e schiacciare gli scarafaggi e comprarti regali che non vuoi e riportarmeli via e chiederti di sposarmi e dopo che mi hai detto ancora una volta di no continuare a chiedertelo perché anche se credi che non lo voglia davvero io lo voglio veramente sin dalla prima volta che te l’ho chiesto e andare in giro per la città pensando che è vuota senza di te e volere quello che vuoi tu e pensare che mi sto perdendo ma sapere che con te sono al sicuro e raccontarti il peggio di me e cercare di darti il meglio perché è questo che meriti e rispondere alle tue domande anche quando potrei non farlo e cercare di essere onesto perché so che preferisci così e sapere che è finita ma restare ancora dieci minuti prima che tu mi cacci per sempre dalla tua vita e dimenticare chi sono e cercare di esserti vicino perché è bello imparare a conoscerti e ne vale di sicuro la pena e parlarti in un pessimo tedesco e in un ebraico ancora peggiore e far l’amore con te alle tre di mattina e non so come non so come non so come comunicarti qualcosa dell’assoluto eterno indomabile incondizionato inarrestabile irrazionale razionalissimo costante infinito amore che ho per te.
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lasciachesiaa · 1 year
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23 aprile 2023🫀
è davvero esilarante sapere la verità
e vedere quante cazzate si inventano le persone.
una cosa che ho imparato è che un rapporto costruito su delle bugie non potrà mai andare avanti, ed è vero.
per me eravamo un incastro perfetto, così mi piaceva definire il nostro legame
ma la verità è che non c'era nulla di perfetto.
abbiano trascorso insieme momenti stupendi,
ci siamo aiutati a vicenda in molte occasioni,
ci siamo guardati dentro,
ci siamo abbracciati nella nostra fragilità.
ma col tempo, quel incastro perfetto che eravamo si è sgretolato,
hai cominciato a tagliarmi progressivamente fuori,
a non parlarmi più di tutto come facevi una volta.
hai scelto di nutrire aspettative che sapevi, in fondo, di non poter soddisfare.
non hai riconosciuto lo sforzo enorme che ho fatto, in tutto questo tempo,
per rispettare e venire incontro ai tuoi bisogni e alle tue esigenze, spesso e volentieri diametralmente opposte alle mie.
è questo squilibrio che mi ha fatta scoppiare,
il fatto di dover sempre aspettare, capire, accettare, mettere da parte,
un errore che avevo già fatto in passato..
ma tutto era diverso con te: le circostanze, i problemi e chiaramente tu ed io.
la sostanziale differenza tra di noi, è che tu preferisci discutere con te stesso, trarre le tue conclusioni arbitrariamente senza confrontarti con l'altro.
io invece ho bisogno del confronto, ho bisogno di capire, di analizzare, di riflettere, ripercorrere, di chiarire, di risolvere, di rimettere insieme i pezzi.
sono stata importante e necessaria per il tempo che serviva,
però sai, fa un po' schifo questa parte,
essere sempre quella che ci mette il cuore e l'anima
e che puntualmente si ritrova sola, svuotata e inascoltata.
chissà se anche tu tra qualche mese mi cercherai di nuovo per ringraziarmi e per scusarti,
anche se conoscendoti direi proprio di no, ma chi può dirlo?
sento questo intenso bisogno di scrivere, perché vorrei tanto parlare con te e tornare ai momenti più belli.
da quanto è scomparsa la leggerezza che ti ha fatto innamorare di me?
vorrei tanto che me lo dicessi,
ma purtroppo so che non puoi rispondere, perché probabilmente non sapresti individuare quel momento neanche tu adesso.
vuoi davvero provare a tornare ai tempi migliori?
credi davvero che questo sia possibile?
io credevo di sì,
credevo che avrei continuato a smuovere mari e monti pur di starti accanto,
ma la verità è che se tu non mi vuoi allora cambia ogni cosa.
forse anche io dovrei interrogarmi adesso su cosa voglio e cosa riesco ancora a sopportare.
niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione,
perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
e a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato.
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parole di una lettera. - ..ma quale lettera? non serve più a niente ma quante volte lo vorrei sai cosa succede a una persona che guarda troppo avanti? che poi non sa come tornare a guardare indietro perché sa bene che non esiste la strada opposta avendo capito di aver trovato quella giusta, senza troppi dissesti tu ora stai solo studiando ma ne sei proprio sicuro? secondo me ci provi ancora a fare quello che vuole giocare con le altre senza saper giocare perché poi il telefono nasconde storie o viene dato all’amico che risolve i casini che combini ma non è così ogni cosa che tocchi credi che tutto ciò che fai si diffonde a macchia d’olio forse perché non trovi le persone giuste per te che aprono le porte una sola volta trovi gente stupida nel senso che ti apre le porte per un ‘per sempre’ vorrei chiederti tante cose, vorrei chiederti se una come me ti manca ma non come fidanzata vorrei chiederti cosa pensi di tutti quei tuoi compagni che hanno una persona con cui poter essere se stessi ma ho paura talmente paura da reprimere ogni cosa che scrivo ogni mio pensiero che non ti porta a riflettere ma ad avere paura ma tu non ci pensi mai alle coincidenze? una volta mi hai detto son felice se conosci qualcuno che ti rende felice con quella paura negli occhi di chi scappa ed è vero alla fine mica è una colpa la colpa è mia perché potrei davvero credere di farmi bastare qualcuno con cui galleggiare ma la verità è che vorrei davvero nuotare e le persone con cui nuotare sono così poche e allora uno pensa alla sua vita così piena però non tutte le persone che incontri richiedono tempo alcune si accontentano di alzare la cornetta soltanto per sentirti respirare e non per forza di sapere la tua giornata semplicemente esserci e avere voglia di non parlare così tanto quante spiegazioni devo dare alla gente? che noia ma la verità è che stare da soli ti permette di non giustificarti e serve davvero? gli unici legami che vedo durare sono proprio quelli in cui ci si accetta e basta e sono i più veri comunque da quando ti conosco abbiamo un’altra cosa in comune il fatto che quando ho voglia di scrivere robe e dirtele le mie amiche prendono il telefono mi dicono di smetterla perché tu sicuramente sei scocciato e hanno ragione perché certi rapporti sono mossi dai pregiudizi
pregiudizi e basta come quando io ti scrivo cose perché so che sai leggerle ma sai di cosa? boh, ti disturbo? pensi che sia innamorata di te? pregiudizi del cazzo e allora non voglio dare un’idea diversa dalle tante che non riesco a smentire così spesso quindi tengo tutto per me ma faccio fatica perché per quanto fragile ed insicura sono un vulcano assurdo ma le mie energie si sono spente ed è meglio così voglio essere un vulcano per chi lo vuole però faccio molta più fatica di quanto non si veda a trattenere quello che ho da dare soltanto perché verrebbe sgualcito e se un briciolo di te ho capito ti starai chiedendo perché vado sempre a capo delle frasi ma i grandi scrittori non si fanno troppi problemi lo fanno e basta e tu ora stai ridendo perché ho ragione e se non stai ridendo allora ho capito meno di quanto credessi su di te credi davvero a tutte le mie puttanate? perché se è così ho una retorica che fa paura ma quanta realtà c’è in quella retorica? scherzo, è retorica vera ma che serve più a te che a me perché continuo ad essere buona e a credere che qualcosa che ti smuova ci sia persino se parte dalla scopata più bella della tua vita che io non avrei mai potuto darti ma che forse può servire tu ci credi? secondo te le persone possono davvero scopare e arrivare alla parte più intima di sé stesse per poi scoprirsi dopo? ed io che ho sempre fatto tutto al contrario ci vuole proprio fegato a starmi dietro pensando che il sesso serve ma amore e amicizia fanno sempre metà dell’opera è davvero un difetto pensare il contrario di tutto? mettersi in discussione? ma se ci pensi è questo che mi porta alle persone tutte le volte ho preso un telefono nuovo sai? molto deludente un po’ come ogni mia aspettativa così insaziabile quindi mi accontento e cerco di adeguarlo a quel sogno di telefono top che avevo nel cassetto per farti stare tranquillo e sereno sappi che ho conosciuto un tipo quando sono scesa a casa quindi non avere paura delle mie parole non nascondono nessun tipo di intenzione velata niente di niente sono semplici e arrivano insomma questo tipo sai quelle persone che non ti dicono niente? però le mie amiche mi hanno spinta tutta la sera ed io ho provato a buttarmi senza pentirmene perché non avevo nessun tipo di stimolo che noia poi però mi dicono vuoi credere ancora di trovarlo nel tuo mondo uno normale? ed in effetti hanno proprio ragione chi cucina i tuoi bastoncini findus stasera?
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