Ha le sue tempeste, le sue maree, i suoi segreti...le sue promesse... E le sue profondità...
Il mare è un compagno di vita che ti ascolta.. Ti culla.. Ti sostiene.. Ed a volte ti sorprende per la sua semplicità.. Ed il suo modo di lasciarti vivere in sintonia con lui...
Ma non dimenticare che esistono anche donne con lo stesso cuore magari non ci fai caso ma sono uniche e nascondono una sensibilità incredibile oltre la loro passione a modo loro sono diverse ma leali.. ..
Il mare può regalarti la tranquillità.. E la sua calma però può essere alterata dagli elementi esterni..
Diventando di una pericolosità estrema..
Che in un attimo riesce a distruggere tutto il tuo mondo.. La tua ragione di vita..
Eppure l amore che porti dentro per quel mare 🌊.. Non ti fa mai arrendere.. Ma ti insegna a lottare
Perché tu nonostante tutto lo senti..
Lui è solo linfa del nostro cuore ❤.. Noi che siamo anime nate dal mare..
Per te lui è vita..e la sua profondità ti appartiene.. Come appartiene a me..
Talvolta m'è difficile di trovare terraferma, e come un uccello marino cerco luogo ove calmarmi nel mare infuriato dell'animo mio; eppure una tale citazione è il mio elemento, e io mi costruisco sopra, come l'alcione costruisce il suo nido sul mare.
- Diario di un seduttore - Søren Aabye Kierkegaard
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Lei è la persona che è stata capace di sconvolgere la mia vita dal primo istante in cui l’ho incontrata. Dal primo sguardo. È, da quel momento in poi, non sono riuscito più a farne a meno.
Mi ferisce la rabbia che mostri, mi feriscono quei polsi fermi e le vene rialzate sulle tempie. Mi ferisce la rigidità dei tuoi gesti.
Ma ricordo la sinuosità del tuo corpo, la delicatezza con cui le tue mani mi stringevano e la gentilezza con cui mi accarezzavano. Ricordo come rilassavo la tua tensione nervosa con massaggi circolari, Dio se li amavi.
Ed io mi innamoravo, ancora, di più.
Mi ferisce vederti dimagrito, stanco, deperito; mi rallegra però vederti curato, sistemato e consapevole della tua bellezza, in cui sembravi credere poco e di cui ti ho sovraffollato la mente con costanti “sei il mio bellissimo D.” Mi piace pensare che, alla fine, anche tu, hai finito per vedere quello che vedevo io: tanta bellezza.
Forse per questo oggi sono gelosa dello specchio appeso in fondo alla tua cima di scale, davanti all’ultimo gradino, quello che trattavamo come un box scatta foto tessere, perché ci mettevamo sempre in posa riflettendoci. Ricordo che davanti a quello specchio ripensavi anche alla mia di bellezza ed esordivi con “Ma quanto è bella questa H.” prima di accompagnarmi dolcemente sul tuo letto.
Mi ferisce pensare che tu quello specchio lo guardi tutti i giorni, se non l’hai buttato, cosa che non sarebbe stato male fare. Ma ti dimentichi forse che la causa delle visioni sono i ricordi. Butti lo specchio, ma la mente?
Per quanto non ti penso, a volte mi vieni in mente all’improvviso, mentre fisso le ombre degli alberi per terra, ripenso al tuo viso baciato dal sole. Quando mi guardo allo specchio e non mi piaccio abbastanza, mi riecheggia nella mente il tuo “Quanto sei bella!” e mi strappa un sorriso. Spero lo strappi anche a te: ricordi che siamo legati da un filo invisibile?
Quando piango mi senti?
Mi ferisce non poterti aspettare sul ciglio della strada, con la cena pronta a casa, con un caffellatte, il tuo amato caffellatte della mattina, e le tue gocciole sotto marca.
Mi ferisce che mi manchi, che non mi cerchi.
Mi ferisce pensare che anche tu stia vivendo il mio stesso malessere: vorrei darti un abbraccio e sigillare con un bacio. Vorrei dormire stretta a te senza farti mancare l’aria, scusa.
Mi rallegra vedere che la tua scrittura stia tornando a essere poesia e la tua fame inesauribile. Mi rallegra constatare che i tuoi obiettivi non siano cambiati, perché mi fa sentire ancora parte della tua vita, anche se non lo sono più.