“Tutti gli esseri umani non fanno che cercare ragioni per comportarsi bene oppure scuse per comportarsi male...”

— Chuck Palahniuk

La cosa che mi spaventa di più al mondo, sono certi esseri umani

Se senti dolore,sei vivo.

Se senti il dolore altrui,

sei un essere umano”

Lev Tolstoj.

(Charles West Cope art)

Non sto avendo spesso ispirazione per scrivere.

E non da poco, sono molti mesi oramai.

In ogni caso la mia mente fa davvero molte riflessioni. Alle volte mi pento di non avere il tempo materiale per mettere giù ciò che penso.

Riflettevo proprio adesso su alcuni tipi di persone.

Quelle che danno per scontato il lavoro degli altri.

Quelle che spuntano come margherite in primavera solo per chiederti miseri favori.

Quelle che non apprezzano ciò che fai, sia che tu ti faccia in mille o in due parti, non è mai abbastanza.

Non sei mai all’altezza perché non c’è empatia.

Mi è capitato spesso nella vita di prendere decisioni non concordi alle volontà altrui. Ma sempre con tatto, gentilezza e dolcezza. Con empatia. Questa sconosciuta. L’immedesimarsi che ogni essere umano dovrebbe avere dentro di sè, dovrebbe bramare di avere se ne è carente.

Eppure si fanno spazio a così tanti sentimenti.

Madri di questi l’egoismo e l’indifferenza.

L’amor proprio e la vanità.

Il menefreghismo e la freddezza.

Amore professato solo a fior di labbra, ma lontano e non interiorizzato nel proprio essere.

~5/02/24

CR diary

Non siamo venuti al mondo per cambiare la realtà

@oceano-mare-azzurro

siamo due caratteri uguali,

ma smettiamo ad essere.

e siamo due persone solari

che ci fermiamo...

.

...prendere decisioni consenti

è il coraggio di amare sé stesso.

Secondo Remotti "l'uomo è un animale biologicamente carente. Se si affidasse alle sole capacità biologiche, ben difficilmente saprebbe sopravvivere".

In altre parole l'uomo ha bisogno della cultura per colmare queste sue carenze e ciò vale anche per la costruzione della propria identità.

Inoltre: "Nel rapporto tra biologia (o natura) umana e cultura, ciò che vi è di mezzo è il cervello. La tesi più ovvia è sempre stata quella secondo cui dapprima l'uomo conquista evolutivamente la propria attrezzatura organica (tra cui il cervello) e poi sviluppa la cultura. Le indagini paleoantropologiche degli ultimi decenni hanno invece posto in luce che lo sviluppo cerebrale tipicamente umano è avvenuto in un ambiente già ampiamente caratterizzato dalla cultura".

E questo spiega che ne è dunque un suo prodotto.

Perciò chi avrebbe inserito il modello culturale?

Testimonianze antiche evidenziano altri popoli (altre specie) venerati o ritenuti persino divinità. Come se dalla creazione del tempo in questa dimensione ci siano sempre stati istruttori, antichi potenti e controllori.

Registi superiori alla specie che hanno creato.

La genetica inoltre ancora non sa spiegare il "come" sia avvenuto il passaggio da scimmia a uomo; ma risolve con la supercazzola del salto evolutivo.

L'uomo per quanto mi riguarda è un progetto genetico. Inquinato. Volontariamente manipolato da altre razze che agiscono su questo piano, attraverso le credenze, ovvero le false identità della gente, il pensiero: il cervello.

Strutturano e destrutturano modelli comportamentali e culturali a seconda delle (loro) esigenze.

Il cervello medio di un uomo è il frutto di un inserimento di dati e poco più. Per questo chi si identifica nella sua personalità, sta praticamente sostenendo che si identifica in una provetta.

"La distanza non è un problema.

Il problema siamo noi umani, che non sappiamo amare senza toccare, senza vedere o senza ascoltare.

E l’amore si sente con il cuore,

non con il corpo".

— Gabriel García Márquez

Ormai gli esseri umani sono un sottoprodotto del profitto.

La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto. Se ascolto, sento i tuoi passi esistere come io esisto. La terra è fatta di cielo. Non ha nido la menzogna. Mai nessuno s’è smarrito. Tutto è verità e cammino.

Fernando Pessoa

siamo fatti di fretta e di rimpianti.

C’è chi dice che proveniamo da Adamo e Eva, ma secondo me qualcuno dal serpente e dal verme che era in quella fottuta mela 🍎

Quante volte, seppur alle volte senza nemmeno accorgercene, diamo per scontata una cosa pura e sacra come la Gentilezza? Uno sconosciuto che ci cede il proprio turno davanti alla cassa del supermercato. Un collega che ci chiede se vogliamo o meno un caffè. Qualcuno che fa qualcosa al Nostro posto o che ci viene in soccorso. Un bel complimento, apprezzamento per ricordarci quanto valiamo. Persone che ci donano una carezza, un abbraccio quando ne sentiamo il disperato bisogno. Persone che ci pensano di continuo, inviandoci messaggi di saluto o un augurio. Potrei andare avanti per ore ad elencare le cose e i gesti che chi ci sta accanto e non potrebbe arrivare a fare solo per farci un favore, solo per farci stare bene. Peccato però che presi dalla frenesia della quotidianità, siamo propensi a dare per scontato tutto questo, magari non ringraziando a sufficienza ma soprattutto senza dare la giusta importanza a quello che queste Persone dotati di una meravigliosa, spiccata bontà, arrivano a fare per gli altri. Bisognerebbe dunque fare più attenzione. Ogni volta che non lo notiamo o lo diamo per scontato, queste Persone muoiono dentro, ma non perché vogliono essere ringraziate a tutti costi, come se questo fosse dovuto. - No, non lo fanno per smania di protagonismo lo assicuro! Lo fanno per sentirsi utili nel Loro piccolo e quando questo viene riconosciuto e gradito per Loro significa felicità, poiché percepiscono di aver portato a termine la Loro umile, Nobile Missione. Ecco perché esiste questa Giornata Mondiale, per ricordarci quanto sia fondamentale riconoscere e gratificare la Gentilezza ogni qual volta si manifesta. Questo Mondo ha un disperato bisogno di Gentilezza ed è Nostro preciso Compito donarla il più possibile, valorizzandola quando si riceve. Ricordatevi infine che Gentilezza non fa rima con Stupidità e Debolezza. Essere gentili infatti è una vera e propria forma d’intelligenza, rappresentando perciò una vera e propria fortezza. 

@elenascrive