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#essere umano
kseenefrega · 4 months
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crystal0-1rose · 3 months
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Non sto avendo spesso ispirazione per scrivere.
E non da poco, sono molti mesi oramai.
In ogni caso la mia mente fa davvero molte riflessioni. Alle volte mi pento di non avere il tempo materiale per mettere giù ciò che penso.
Riflettevo proprio adesso su alcuni tipi di persone.
Quelle che danno per scontato il lavoro degli altri.
Quelle che spuntano come margherite in primavera solo per chiederti miseri favori.
Quelle che non apprezzano ciò che fai, sia che tu ti faccia in mille o in due parti, non è mai abbastanza.
Non sei mai all’altezza perché non c’è empatia.
Mi è capitato spesso nella vita di prendere decisioni non concordi alle volontà altrui. Ma sempre con tatto, gentilezza e dolcezza. Con empatia. Questa sconosciuta. L’immedesimarsi che ogni essere umano dovrebbe avere dentro di sè, dovrebbe bramare di avere se ne è carente.
Eppure si fanno spazio a così tanti sentimenti.
Madri di questi l’egoismo e l’indifferenza.
L’amor proprio e la vanità.
Il menefreghismo e la freddezza.
Amore professato solo a fior di labbra, ma lontano e non interiorizzato nel proprio essere.
~5/02/24
CR diary
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“Devo solo distrarmi. La distrazione. La massima invenzione dell’essere umano per continuare a tirare avanti. Per fingere di essere quello che non siamo. Adatti al mondo.”
— Paolo Sorrentino, “Hanno tutti ragione”.
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serenamatroia · 6 months
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illsadboy · 7 months
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É un qualcosa, un istinto. Se posso salvarti, lo faccio. Perché ogni vita conta!
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Ps: i ragni 🕷️ non contano! ahaha
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ragazzoarcano · 2 years
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“Certi posti hanno la capacità di trattenere le emozioni, proprio come fa un essere umano con il respiro. Poi le lasciano andare molto lentamente, e chi è in grado di percepirle le assorbe in ogni cellula del suo corpo.
Ti fanno sentire a casa per sempre.”
— Ferzan Ozpetek
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scogito · 11 months
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"L'uomo è due uomini; l'uno è sveglio nel buio, l'altro è addormentato nella luce".
(K. Gibran)
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yourtrashcollector · 4 months
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La vita è meravigliosa, affascinante, magica, divertente, folle. E gli esseri umani sono sbalorditivi. Sappiamo tutti che siamo destinati a morire eppure continuiamo a vivere. Urliamo, imprechiamo e ci angustiamo se si rompe il saccone pieno di immondizia anche se ogni attimo che passa ci avvicina sempre di più alla fine. Siamo sopraffatti dalla meraviglia per il tramonto nettarino sulla M25 o per l’odore del collo di un neonato o per l’efficienza dei moduli da montare da soli sebbene siamo coscienti che tutti quelli a cui vogliamo bene un giorno non ci saranno più. Non ho idea di come ci riusciamo.
Dolly Alderton, Tutto quello che so sull'amore
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ross-nekochan · 1 year
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Sono giorni in cui sento la solitudine forte e chiaro. Non è la solitudine di cui ho parlato le scorse volte, in cui ero sola ma accettavo la mia condizione. Questa è diversa.
È una solitudine dove ti senti individuo unico: una monade.
Sarà stata la botta di due giorni fa, più il fatto che ora una coinquilina si è licenziata e l'altra è tornata a casa questo weekend, quindi sono partita sola per ritrovarmi di nuova sola.
Ma perché gli esseri umani si sentono soli e sono tristi per questo? Sarà uno di quegli istinti inspiegabili della biologia umana? Ci sta, in fondo persino gli animali vivono in gruppo, spesso perché si sopravvive come specie meglio insieme che da soli. Forse ci portiamo appresso questo bagaglio biologico e, avendo creato intere società, non riusciamo più a farne a meno, né della cooperazione né del contatto umano.
Ieri pomeriggio dopo aver letto tanto, non sapevo più come distrarmi e mi sono messa sotto le coperte. Ero stanca ma senza sonno. Avrei potuto piangere un po' ma non l'ho fatto. Ero quasi tentata dal riempire quel vuoto mangiando. Come al solito. Il mio fantastico metodo disfunzionale per gestire le emozioni negative. Oggi, invece, mi sono fatta una foto indecente in accappatoio.
In fondo, sono entrambi metodi per avere uno spike di dopamina. Il cibo, la foto (l'erotismo che ne consegue), il sesso, l'alcol, la droga: in fondo fanno tutte la stessa cosa ed è il motivo per il quale ne siamo ghiotti. Siamo proprio macchine perfette, tese continuamente a ristabilire i disequilibri organici e ormonali attraverso azioni che sembrano dettate dal niente... e invece col cazzo.
Forse ho veramente uno squilibrio in testa come mia nonna e ho bisogno degli psicofarmaci. Forse la mia costante depressione è peggiorata veramente. Forse ha ragione lei a dire che ha paura e che è preoccupata per me per il peggio, specie adesso che sto per andarmene lontano. In fondo una volta lì sarò davvero una monade ed esserci o non esserci sarà quasi impercettibile per chiunque, persino per me stessa.
Mi è ritornato di nuovo l'eterno dilemma del voler capire perché è così necessario per l'essere umano amare ed essere amati. Potrei prenderlo come un dogma, come la gente fa con le religioni, col veganesimo o con altre cose: è così punto e basta. E invece no. Perché ne abbiamo bisogno? Perché non essere amati adeguatamente causa certe ferite dilanianti dentro? Adeguatamente poi è pure un concetto estremamente soggettivo. Infatti amare è tutto un gioco di incastri per cui si sta in pace nel momento in cui il tuo modo di amare mi appaga e viceversa. Se non è così, è tutto un gioco di compensi e di accontentarsi.
Però io sogno sempre di poter sfidare le leggi dell'essere umano, di poter essere l'unica al mondo che non ha bisogno di essere amata e vivere perfettamente in pace con sé stessa così. Poi invece una persona a caso mi fa un complimento a caso e capisco che sono lontana trilioni di anni luce dall'essere quella che vorrei essere. Sempre perché è l'inesistenza della mia autostima che mi fotte, così credo almeno.
Chissà se esiste o se è mai esistita nel mondo una persona sola. Magari triste il giusto, però sola. Senza una relazione amorosa, senza famiglia e con giusto qualche affetto lontano. (Già solo a pensarlo, sembra una cosa impossibile. Ma perché sembra così impossibile pensare a un essere umano in una condizione del genere senza che sia in un'isola deserta?) Se sì come è morto? È morto di vecchiaia? Si è suicidato? Se sì, lo ha fatto in pace o in tormento? Avrà scritto un diario o un romanzo su di sé? Forse dovrei cercare, per non sentirmi sola...
Ecco, di nuovo la mia natura di essere umana mi riporta a voler sentire una connessione, un contatto umano. Non c'è scampo.
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il-gufetto · 1 year
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La fede, per Marx, scaturisce dalla consolazione dinanzi alla sofferenza umana. Sofferenza che, durante questo periodo, si è accentuata con l'industrializzazione. Infatti una celebre frase del filosofo è:
"La religione è il sospiro della creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di situazioni in cui lo spirito è assente. Essa è l'oppio dei popoli"
Foto di Pedro Figueras presa dal sito web di Pexels
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lunamarish · 1 year
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Ma è sempre così con l’interpretazione dell’essere umano: si è sicuri del prossimo, mica di se stessi. Perché col prossimo puoi permetterti il lusso di schematizzare, di sceneggiare, di romanzare. E di proiettare fantasie perfette che non ti sono mai appartenute.
Paolo Sorrentino
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meblog-vita · 2 years
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Pensando al mare
Come diceva Marzia Sicignano :
“Non ci portare chiunque a vedere il mare, che è una cosa importante, non è mica una cosa da niente. ”
Purtroppo ero innamorata di te è ho fatto sta gran minchiata di portarti con me .
- Nessun altro a parte ME
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silviaaquilini · 1 year
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lolorossi · 1 year
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Consigli di lettura.
Interpretazione della schizofrenia di Silvano Arieti è un buon libro, da leggere anche se non si è addetti ai lavori:
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Come si evince dall'introduzione, la nuova versione di questo libro "si configura nell'ambito di un attuale movimento culturale volto al recupero e allo studio della psichiatria ai suoi inizi".
Il testo rappresenta un punto di partenza per capire ciò che è necessario fare e non fare in qualità di specialisti, con il principio di apportare un'evoluzione scientifica in ambito di "cura della mente" e dignità del paziente e anche di chi non sia un paziente, per etica.
Il testo di Silvano Arieti racchiude decenni di esperienza clinica, oggigiorno difficilmente cumulabile sia in un reparto psichiatrico ospedaliero che in un ambulatorio territoriale.
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aitan · 2 years
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Se dobbiamo avere un comportamento responsabile non è per salvare la Terra, ma per salvarci noi il culo e assicurare continuità alla specie umana. D’altronde, se pure continuassimo ad avere un comportamento irresponsabile e tendenzialmente suicida, non credo che potrebbe scomparire la terra dalla faccia dell’universo. Al limite saremo noi umani e qualche altra specie a scomparire. Come fu per i dinosauri, gli pterosauri e i mammut e come è stato per i rinoceronti bianchi, le tigri del Caspio e i cervi giganti.
Per dirla con le parole di George Carlin: "Il pianeta sta bene. Siamo noi che siamo fottuti".
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Da A rischio d’estinzione - Il suicidio dell’umanità e l’indifferenza del pianeta
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illsadboy · 2 years
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Le persone sono sempre persone, non tasti di pianoforte, perché nessuno può schiacciarci per suonare la musica che piace a loro.
~Dostoevski~
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