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#cucina polacca
gcorvetti · 5 months
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Sognare?
In questi giorni sto cercando di capire cosa dovermi portare nella valigia, che non deve superare i 23kg che beh mi sembra anche un buon peso, ancora non ho il biglietto o una data, anche se non sarà prima del 5 Febbraio, anzi dopo è molto meglio semplicemente perché il 5 c'è la festa di S.Agata, patrona di Catania. Levando tutto quello che è la festività in se religione e mafia si fondono come i ceroni portati dai devoti sul basolato di pietra lavica, per me è solo un casino da evitare, la città diventa impossibile da vivere per circa una settimana tra i vari rituali più o meno religiosi, se siete curiosi potete cercare sul tubo ci sarà sicuramente qualche video. Ma oggi dopo un pò, bel pò di tempo, ho sentito mia sorella e comunicato il mio desiderio di passare un periodo a CT, non lo nascondo che non abbiamo avuto mai un bel rapporto, comunque non sto qua ad ammorbarvi e passo al sogno che ho fatto qualche giorno fa. Era proprio così, che scrivevo su whatsapp sta cosa e che in prima battuta lei mi diceva bene ma in che periodo, visto che di solito ho un arrivo e una partenza però non sta volta e lei si, diciamo, inalberava perché di solito quando sono in vacanza non faccio niente, quindi avermi per mesi come peso morto non le piace, nel sogno ah. Fatto sta che dopo un pò di battibecchi mi manda a fanQ dicendomi che ha da fare, allora chiamo mia madre e anche lei mi rompe le palle con frasi tipo "che vieni a fare?" o "si ora vieni tu e ti danno il lavoro a te", quest'ulima legata al fatto che io sono quello stupido, va bè discorso lungo e legato alla mia infanzia.
Spock, che in questi anni mi ha fatto un supporto morale e psicologico, mi ha detto che è solo una paura o qualcosa che sento perché ho questo sintomo dell'abbandono, sarà, però conoscendole potrebbe anche verificarsi. Onestamente me ne sbatto, anche se non vogliono io vado lo stesso che vogliano o no.
Per scrivere altro vi dico che nevica, wow che novità, mi sono rotto fortemente di sta neve, mi sa che oggi se non è eccesiva la lascio dov'è, il tempo che perdo a spalare mi serve ad altro.
Dalla scorsa settimana ho ripreso gli esercizi di mantenimento, eh si li avevo tagliati nonostante non faccio niente e ho tempo per farli, devo dire che stavo preso male, oggi mi sono reso conto appena alzato dal letto che invece ne ho proprio bisogno perché mi sento fisicamente molto meglio, nessuno mi obbliga a farli e nessuno mi spinge a farli, devo essere io a impormi sta cosa, si, impormi se no perdo quel poco di fisico che ho e che teoricamente mi serve per suonare, in teoria perché sarà più di un mese che non tocco la chitarra, sono andato a montare la batteria, ora non ricordo il giorno, ci sta ma occupa molto spazio, spazio che posso recuperare se sposto il tavolo nella parte opposta. Ieri però sono salito e mi sono seduto sullo sgabello e girando in tondo mi sono fatto una domanda "ma se ora parto a che serve sistemare lo studio?", lo so, non parto domani, infatti pensavo a giorno 10 o 11, quindi più o meno ci voglio comunque sempre 25 giorni. Ieri mi è venuto il dubbio su sta cosa di partire e se non fosse la cosa giusta? Nel dubbio mi faccio gli esercizi e sistemo la cucina.
In questi giorni sto ascoltando qualcosa più tranquilla, ne ho bisogno, mi è venuta in mente questa giovane pianista molto brava, se non erro polacca, che fa un pò svariati generi tra minimalismo e loop e cose simpatiche per un ascolto leggero.
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stranotizie · 11 days
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L’Ente Nazionale Polacco per il Turismo prosegue la promozione della destinazione attraverso la sua cucina, per mostrare l’anima del paese e il suo modo di raccontarsi attraverso il cibo. Ieri, martedì 21 maggio, presso Feeling Food Milano, si è tenuto il secondo di una serie di eventi (il primo, lo scorso 7 marzo a Roma) dedicata a una Polonia moderna, innovativa e audace, che parla anche attraverso i sapori della sua gastronomia. Negli ultimi anni, la cucina polacca sta vivendo un vero e proprio rinascimento, conquistando i palati di intenditori e appassionati di gastronomia in tutto il mondo; non a caso, nel 2023 tre ristoranti in Polonia hanno ricevuto la stella Michelin, sette hanno ottenuto il titolo Bib Gourmand e ben 39 sono stati raccomandati dalla prestigiosa Guida Michelin. Alla base di questo successo c’è un sapiente connubio tra tradizione e innovazione. Un vero e proprio mosaico gastronomico, un caleidoscopio di esperienze sensoriali, dove ogni regione vanta una propria identità culinaria unica, ognuna capace di raccontare una ricchezza naturalistica, paesaggistica e storica differente, oggi fonte di ispirazione per giovani chef talentuosi e creativi che reinterpretano con tecniche moderne le ricette tipiche regionali, utilizzando ingredienti freschi e di alta qualità, prodotti locali e stagionali, creando piatti nuovi che conservano l’anima della tradizione polacca e delle influenze etniche che – nel corso di molti secoli – hanno arricchito ulteriormente il panorama gastronomico polacco, dando vita a piatti nuovi e fusion che sorprendono per gusto e originalità. Questo secondo appuntamento ha visto protagonista lo chef Michal Kuter, del ristorante A Noz Widelec di Poznan, partner dell’evento a Milano, insieme all’Ente del Turismo di Poznan e Jakub Pindych, responsabile per il turismo gastronomico di Poznan. All’incontro ha presenziato anche il Console Generale della Repubblica di Polonia a Milano, Anna Golec-Mastroianni. “Ci fa davvero molto piacere aver accolto a Milano lo chef Michal Kuter – afferma Barbara Minczewa, Direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo in Italia – perché in questa occasione abbiamo potuto far preparare e assaggiare ai presenti alcuni piatti che rappresentano la tradizione della cucina polacca, ma anche i ricordi d’infanzia dello chef, pur presentando una visione innovativa del patrimonio culinario della regione e un menu originale composto da una ricchezza di ingredienti stagionali”.Un workshop di cucina polacca, rinomati chef che guidano i partecipanti attraverso un’esplorazione culinaria unica. Lo scorso marzo, a Roma, è andata in scena la cucina di Varsavia, mentre sarà Cracovia la protagonista del terzo appuntamento culinario (ndr. questa città insieme a Poznan e Varsavia sono state inserite nel 2023 nella prestigiosa Guida Michelin), ulteriore occasione per immergersi nella cultura e nella tradizione gastronomica polacca, esplorando le sue influenze e le innovazioni.Nella giornata di ieri, la direttrice Barbara Minczewa ha inoltre rivelato che a fine aprile anche la città di Danzica e la Regione Pomerania sono state inserite nella Guida Michelin; l’annuncio ufficiale avverrà a giugno.Lo chef Michal KuterHa iniziato il suo viaggio nel mondo dei sapori veri quando si è trasferito a Londra. È qui che ha acquisito tutte le nozioni culinarie e ha creato la sua esperienza sul campo lavorando presso il ristorante Chez Bruce e facendo stage presso i ristoranti La Gavroche e Petrus.Successivamente, Michal Kuter si è diplomato alla prestigiosa scuola di cucina Westminster Kingsway College di Londra, ottenendo un Advance Diploma in Cullinary Arts. Oggi è uno dei nomi più importanti della gastronomia di Poznan e ha ricevuto negli anni numerosi premi e riconoscimenti prestigiosi.Oggigiorno, è felice di presentare l’arte di comporre sapori e la sua visione originale della filosofia del cibo nel suo ristorante. Qui regala ad ogni ospite la profondità degli aromi e i sapori pieni degli ingredienti di stagione, che combina in una composizione unica della cucina tradizionale polacca con un approccio moderno. È autore del libro “A noz widelec. Polish Cuisine”, dove racconta la storia del ristorante, la sua passione per la cucina e l’amore per la gastronomia polacca. Il libro è stato pubblicato in polacco e inglese.Il Ristorante A Noz WidelecL’intimo ristorante A Noz Widelec, con il suo arredamento accogliente fin dall’ingresso, ricorda i sapori dell’infanzia e della tradizione della cucina polacca. Il famoso pomodoro chiaro con riso, la zuppa di acetosa, la tartare di manzo, l’anatra, il lucioperca con osso, cervo o la torta di mele, sono alcuni delle prelibatezze che attirano i buongustai provenienti da tutto il Paese nel suo ristorante, per apprezzarne la semplicità e maestria nell’esecuzione, risultato dell’esperienza maturata dallo chef e proprietario del ristorante. Un viaggio gustativo nel mondo multidimensionale dei sapori e degli aromi della Polonia e della cucina europea, dove la tradizione incontra la modernità, presentando una visione innovativa del patrimonio culinario della regione e un menu di piatti originali composto da una ricchezza di ingredienti stagionali.Uno dei ristoranti più apprezzati del paese dalla guida Gault&Millau, nell’estate del 2023 il ristorante ha ricevuto una distinzione assegnata dagli ispettori della Guida Michelin 2023. Ciò significa che l’attenzione al gusto, alla qualità degli ingredienti e ai dettagli le si possono ritrovare nel piatto. La cucina di Poznan e i piatti dello chefLa cucina della Regione Wielkopolska, così come quella del suo capoluogo Poznan (sono presenti tanti ristoranti di alto livello), è decisamente raffinata, complice l’importante rivoluzione e rinascimento dell’enogastronomia polacca degli ultimi anni. Una cucina che si distingue per la grande quantità di carne e di verdure che primeggiano nei piatti, oltre alle patate – qui chiamate pyry – al centro di ogni ricetta di questa regione, di ispirazione tedesca (nel diciottesimo secolo, la regione fu governata dal potere prussiano). Nella Wielkopolska, oltre ai cosiddetti prazoki, simili ai classici pierogi, alle zuppe e agli oli aromatici spremuti a freddo, c’è il cornetto di San Martino (circa 150-250 grammi di dolce a base di semi di papavero bianco, vaniglia, datteri schiacciati e fichi secchi, zucchero, crema, uvetta, burro e buccia d’arancia, prodotto protetto dal marchio IGP), un vero e proprio fiore all’occhiello della cucina di Poznan e che, anche in occasione della cooking class a Milano, è stato servito come benvenuto da parte dello chef Michal Kuter.Mani ai fornelli. I giornalisti che hanno partecipato all’evento hanno potuto mettersi ai ‘fornelli’ e cimentarsi nella creazione di piatti dal sapore unico e realizzati utilizzando i migliori prodotti locali, portati direttamente da Poznan: una zuppa fredda di barbabietola, lo storione affumicato con caviale e un filetto di vitello con spugnole, asparagi e tortino di patate. Dopo la degustazione dei piatti preparati dai presenti – molto apprezzati – un dolce a base di budino di rabarbaro, gelato al rabarbaro su salsa alla vaniglia. Fonte
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sounds-right · 9 months
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Autunno alla Locanda dei Giurati - Como? E' la primavera di fughi porcini, carne alla griglia, Shiso... e Tignanello
L'estate è finita, ma intristirsi sarebbe davvero sbagliato. Alla Locanda dei Giurati di Como le proposte gastronomiche della nuova stagione non si contano. Ad esempio, ecco in carta i funghi porcini. La fortuna dei porcini in cucina è legata non solo al loro sapore, ma anche e soprattutto alla loro versatilità. Possono essere consumati crudi o cotti, in tanti modi diversi. La brigata di cucina della Locanda dei Giurati di Como, ristorante che propone prima di tutto carne alla griglia, prepara questi prelibati funghi in ogni modo, sempre ispirandosi alla tradizione. 
E venendo ai piatti simbolo della Locanda, quelli che arrivano dalla griglia, tra i tanti tipi di carne da gustare in Locanda, da segnalare in questo autunno '23 ecco la Scottona Polacca. E' un bovino di alta qualità. Si tratta di femmine che non hanno ancora partorito, caratterizzate da una carne e da una marezzatura straordinaria.
La brigata di cucina della Locanda dei Giurati di Como parte sempre dalla tradizione, ma qualche volta propone abbinamenti sorprendenti. Ad esempio, si gusta lo Shiso. Detto anche basilico cinese o basilico giapponese, è un pianta della famiglia delle Laminacee, quella della menta. Ha sentori agrumati, erbacei e mentolati, non troppo diversi dal basilico. In Locanda viene servito sotto forma di gel in accompagnamento ai primi piatti della tradizione. 
Chi vuol bere poi qualcosa di buono in Locanda, può senz'altro fare un salto in Toscana. I rossi corposi di questa regione non vanno troppo d'accordo con l'estate, ma con il fresco tornano a dare il meglio di sé. Per accompagnare un piatto di porcini o un'ottima bistecca, ecco il Bruciato, probabilmente il Bolgheri più rappresentativo. Ha un colore rosso rubino intenso. Al naso offre note di piccoli frutti rossi maturi, spezie dolci e tabacco. Al palato ha un'ottima struttura, è notevolmente pieno in bocca con un piacevole retrogusto fruttato che conferisce una buona persistenza e una facile bevibilità.
Restando in casa Antinori, ecco Tignanello, altra icona toscana, che ovviamente non può mancare nella carta della Locanda dei Giurati - Como. Nasce nel cuore del Chianti Classico ed è probabilmente il primo Super Tuscan, ovvero il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali (quali il Cabernet), e tra i primi vini rossi nel Chianti Classico a non usare uve bianche. E' una pietra miliare, che mette insieme uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e  Cabernet Franc.
///
Senz'altro il successo della Locanda dei Giurati di Como cresce nel tempo per un mix vincente di semplicità ed eccellenza, da gustare tra l'altro anche a pranzo, con business lunch tutti da vivere.  Ecco come lo staff de La Locanda dei Giurati di Como presenta sui social la sua filosofia: "Un fantastico vino e la nostra pregiata carne, sono il connubio perfetto per creare un momento sensoriale ai nostri ospiti. Un'opera d'arte che si può associare solo alla nostra Locanda, perché venire da noi, non è solo stare bene, ma è arrivare a toccare il piacere degustativo attraverso i nostri piatti".
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La Locanda dei Giurati - Como 
via Giulini 16, 0314310051
Sempre aperto, dalle 12 alle 14:30 e dalle 19 alle 23
www.locandadeigiurati.com
https://www.instagram.com/locandadeigiurati/
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tarditardi · 9 months
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Autunno ’23 alla Locanda dei Giurati - Como: è la primavera di fughi porcini, carne alla griglia, Shiso e Tignanello
L'estate è finita, ma intristirsi sarebbe davvero sbagliato. Alla Locanda dei Giurati di Como le proposte gastronomiche della nuova stagione non si contano. Ad esempio, ecco in carta i funghi porcini. La fortuna dei porcini in cucina è legata non solo al loro sapore, ma anche e soprattutto alla loro versatilità. Possono essere consumati crudi o cotti, in tanti modi diversi. La brigata di cucina della Locanda dei Giurati di Como, ristorante che propone prima di tutto carne alla griglia, prepara questi prelibati funghi in ogni modo, sempre ispirandosi alla tradizione. 
E venendo ai piatti simbolo della Locanda, quelli che arrivano dalla griglia, tra i tanti tipi di carne da gustare in Locanda, da segnalare in questo autunno '23 ecco la Scottona Polacca. E' un bovino di alta qualità. Si tratta di femmine che non hanno ancora partorito, caratterizzate da una carne e da una marezzatura straordinaria.
La brigata di cucina della Locanda dei Giurati di Como parte sempre dalla tradizione, ma qualche volta propone abbinamenti sorprendenti. Ad esempio, si gusta lo Shiso. Detto anche basilico cinese o basilico giapponese, è un pianta della famiglia delle Laminacee, quella della menta. Ha sentori agrumati, erbacei e mentolati, non troppo diversi dal basilico. In Locanda viene servito sotto forma di gel in accompagnamento ai primi piatti della tradizione. 
Chi vuol bere poi qualcosa di buono in Locanda, può senz'altro fare un salto in Toscana. I rossi corposi di questa regione non vanno troppo d'accordo con l'estate, ma con il fresco tornano a dare il meglio di sé. Per accompagnare un piatto di porcini o un'ottima bistecca, ecco il Bruciato, probabilmente il Bolgheri più rappresentativo. Ha un colore rosso rubino intenso. Al naso offre note di piccoli frutti rossi maturi, spezie dolci e tabacco. Al palato ha un'ottima struttura, è notevolmente pieno in bocca con un piacevole retrogusto fruttato che conferisce una buona persistenza e una facile bevibilità.
Restando in casa Antinori, ecco Tignanello, altra icona toscana, che ovviamente non può mancare nella carta della Locanda dei Giurati - Como. Nasce nel cuore del Chianti Classico ed è probabilmente il primo Super Tuscan, ovvero il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali (quali il Cabernet), e tra i primi vini rossi nel Chianti Classico a non usare uve bianche. E' una pietra miliare, che mette insieme uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e  Cabernet Franc.
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Senz'altro il successo della Locanda dei Giurati di Como cresce nel tempo per un mix vincente di semplicità ed eccellenza, da gustare tra l'altro anche a pranzo, con business lunch tutti da vivere.  Ecco come lo staff de La Locanda dei Giurati di Como presenta sui social la sua filosofia: "Un fantastico vino e la nostra pregiata carne, sono il connubio perfetto per creare un momento sensoriale ai nostri ospiti. Un'opera d'arte che si può associare solo alla nostra Locanda, perché venire da noi, non è solo stare bene, ma è arrivare a toccare il piacere degustativo attraverso i nostri piatti".
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La Locanda dei Giurati - Como 
via Giulini 16, 0314310051
Sempre aperto, dalle 12 alle 14:30 e dalle 19 alle 23
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djs-party-edm-italia · 9 months
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Autunno alla Locanda dei Giurati - Como: è la primavera di fughi porcini, carne alla griglia, Shiso... e Tignanello
L'estate è finita, ma intristirsi sarebbe davvero sbagliato. Alla Locanda dei Giurati di Como le proposte gastronomiche della nuova stagione non si contano. Ad esempio, ecco in carta i funghi porcini. La fortuna dei porcini in cucina è legata non solo al loro sapore, ma anche e soprattutto alla loro versatilità. Possono essere consumati crudi o cotti, in tanti modi diversi. La brigata di cucina della Locanda dei Giurati di Como, ristorante che propone prima di tutto carne alla griglia, prepara questi prelibati funghi in ogni modo, sempre ispirandosi alla tradizione. 
E venendo ai piatti simbolo della Locanda, quelli che arrivano dalla griglia, tra i tanti tipi di carne da gustare in Locanda, da segnalare in questo autunno '23 ecco la Scottona Polacca. E' un bovino di alta qualità. Si tratta di femmine che non hanno ancora partorito, caratterizzate da una carne e da una marezzatura straordinaria.
La brigata di cucina della Locanda dei Giurati di Como parte sempre dalla tradizione, ma qualche volta propone abbinamenti sorprendenti. Ad esempio, si gusta lo Shiso. Detto anche basilico cinese o basilico giapponese, è un pianta della famiglia delle Laminacee, quella della menta. Ha sentori agrumati, erbacei e mentolati, non troppo diversi dal basilico. In Locanda viene servito sotto forma di gel in accompagnamento ai primi piatti della tradizione. 
Chi vuol bere poi qualcosa di buono in Locanda, può senz'altro fare un salto in Toscana. I rossi corposi di questa regione non vanno troppo d'accordo con l'estate, ma con il fresco tornano a dare il meglio di sé. Per accompagnare un piatto di porcini o un'ottima bistecca, ecco il Bruciato, probabilmente il Bolgheri più rappresentativo. Ha un colore rosso rubino intenso. Al naso offre note di piccoli frutti rossi maturi, spezie dolci e tabacco. Al palato ha un'ottima struttura, è notevolmente pieno in bocca con un piacevole retrogusto fruttato che conferisce una buona persistenza e una facile bevibilità.
Restando in casa Antinori, ecco Tignanello, altra icona toscana, che ovviamente non può mancare nella carta della Locanda dei Giurati - Como. Nasce nel cuore del Chianti Classico ed è probabilmente il primo Super Tuscan, ovvero il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali (quali il Cabernet), e tra i primi vini rossi nel Chianti Classico a non usare uve bianche. E' una pietra miliare, che mette insieme uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e  Cabernet Franc.
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Senz'altro il successo della Locanda dei Giurati di Como cresce nel tempo per un mix vincente di semplicità ed eccellenza, da gustare tra l'altro anche a pranzo, con business lunch tutti da vivere.  Ecco come lo staff de La Locanda dei Giurati di Como presenta sui social la sua filosofia: "Un fantastico vino e la nostra pregiata carne, sono il connubio perfetto per creare un momento sensoriale ai nostri ospiti. Un'opera d'arte che si può associare solo alla nostra Locanda, perché venire da noi, non è solo stare bene, ma è arrivare a toccare il piacere degustativo attraverso i nostri piatti".
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occhidibimbo · 1 year
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“Stephen King ha collezionato 30 rifiuti per il suo libro “Carrie”. Margaret Mitchell, l'autrice di “Via col vento” fu respinta 33 volte. Non riuscire a pubblicare un testo non è una sconfitta, dicono. Bisogna conoscere il valore della propria opera e andare avanti… Quando sei un autore esordiente, puoi ricevere molti consigli su come far uscire il tuo manoscritto dal cassetto. Lo sai che è un impresa ardua perchè la concorrenza è altissima, ma sei motivato e lavori bene. Spendi il tempo per migliorare la tua abilità nella scrittura, leggi e rileggi mille volte la tua opera fino a che non la ritieni perfetta. Studi il mercato del libro per capire che è una giungla, ed è difficile farsi notare nello tsunami dei manoscritti che arrivano alle case editrici ogni mese. Ma tu sei determinato nel voler vincere questa sfida… Mi chiamo Danka e sono una Polacca che vive in Italia. Negli ultimi sei anni ho raccontato sul blog la mia storia, quella di una scrittrice in cerca di editore. Solitamente la risposta era: ”No”. Qualche volta però mi rispondevano che il mio libro aveva del potenziale. Evviva! Qualcuno finalmente sarebbe stato felice di avermi tra i suoi autori… a un costo di sborsare denaro (il prezzo variava tra 1200 – 3300 euro). Così ho scoperto che esistono editori che chiedono un contributo e l’editoria sta attraversando un momento di crisi perché ci sono soggetti che tendenzialmente pubblicano tutto. Se ti trovi bloccato, semplicemente cambia strada, dicono. E' verissimo! Ho cominciato a scrivere in italiano, creando anche delle illustrazioni, e stavolta ho avuto una risposta positiva. La casa editrice Progedit mi ha proposto di scrivere una storia che dovrebbe aiutare i più piccoli a scoprire una delle città più antiche del mondo. Cosi è nata La nonna nei Sassi di Matera - un libro che racconta la Basilicata vista con gli occhi di un bimbo. Al piccolo Giuseppe Pio piace Pisticci, un paesino in collina non lontano dal mare. E' ghiotto dei cannelloni di sua nonna, anche se preferirebbe non vederla sempre in cucina. Vitina sembra non avere altri interessi, a Matera fa soltanto la spesa e non ha mai visto i Sassi! Ma meglio tardi che mai: tre giorni intensi di escursioni faranno rivivere ai protagonisti la storia – da “vergogna d'Italia” a Patrimonio dell'Umanità. Davanti agli occhi di bimbo si schiuderanno grotte abitate da tempi immemorabili, la sua famiglia visiterà le pittoresche chiese rupestri del Parco della Murgia Materana. La nonna potrà vedere come si viveva nei Sassi, anche se continua a preferire un viaggio nella cucina lucana! Noi, autori (o aspiranti tali) scriviamo perché la nostra storia raggiunga il pubblico. Io ci sono riuscita. Il mio sogno del cassetto si avvera: La nonna nei Sassi di Matera riesce arrivare nelle librerie. In precedenza un mio racconto di fantascienza era stato pubblicato su una rivista in Polonia. Ma la cosa più bella della mia storia è che non mi sono mai arresa. Dalle sconfitte si impara per diventare più forti, dicono. E' cosi! Ci sono molti autori esordienti – e tante case editrici. E non esiste una sola strada per diventare scrittore!
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pinkmartiniboy · 4 years
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Kompot z Papierówek
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Kompot z papierówek posiada urzekający słomkowy kolor i orzeźwiający smak – idealny na letnie upały
Niegdyś papierówki należały do jednych z najczęściej występujących odmian drzew owocowych w Polsce. Kiedyś, gdy nie było tak rozwiniętego handlu międzynarodowego i nie było jeszcze azotowych przechowalni owoców, papierówki były pierwszymi jabłkami, które dojrzewały w naszych sadach w sezonie letnim…
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mademoisellesabi · 5 years
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Vi ho già parlato di VARSAVIA e di quanto mi abbia entusiasmata e mi sia piaciuta. Ora voglio parlarvi delle possibilità culinarie di alto livello a prezzi ragionevoli, stante il vantaggioso rapporto di cambio, zloty/euro. Se siete gourmet, appassionati di cucina o buone forchette Varsavia è il luogo che fa per voi, non lo avreste mai immaginato, vero!?
La cucina tradizionale polacca è frutto della sua storia fatta di invasioni, che ha portato a molte contaminazioni in cucina: ebraica, francese, italiana e tedesca, sono le principali influenze; è una cucina piccante, basata su carne, patate e dove sono molto utilizzate spezie come: pepe, ginepro e noce moscata.
La sorpresa è che la capitale polacca è in piena evoluzione anche per quanto riguarda le sue cucine. Si perché giovani e dinamici chef, cresciuti nelle pregiate cucine di Francia, Italia e Spagna, una volta tornati in patria, hanno dato alla tradizionale cucina polacca un tocco di incredibile modernità e raffinatezza che porta Varsavia a essere meta ambita anche per quanto riguarda i ristoranti.
Ma veniamo al dunque e quindi all’aspetto interessante e che ha reso la visita a Varsavia ancor più interessante e cioè i numerosi ristoranti gourmet che vi elenco qui sotto e che, ripeto, per noi, stante il favorevole rapporto di cambio tra l’euro e la moneta locale, sono anche molto alla portata. Varsavia vanta ben 34 ristoranti segnalati Michelin, uno dei quali con una stella.
Ecco quindi alcuni imperdibili ristoranti di Varsavia:
Atelier Amaro
È il primo ristorante polacco ad aver ricevuto la stella Michelin. Ristorante elegante con vista sul parco. La cucina del talentuoso chef Wojciech Modest Amaro sente le influenze di Ferran Adrià, con il quale ha lavorato. Cucina creativa e molto tecnica che utilizza solo prodotti di stagione. Il ristorante propone menu degustazione da 5 o 8 portate, che consiglio. Da provare il foies gras. Il prezzo va dai 30,00 ai 70,00 euro. La prenotazione è obbligatoria. Ubicazione: Agrykola 1, 00-460 Varsavia. Sito Web
ph: #instagram @modest9amaro
Concept 13
Il ristorante si trova all’ultimo piano del luxury store Vitkac. Se ci andate per pranzo godrete dell’incredibile luce che entra dalle grandi vetrate e della vista sui tetti di Varsavia. La cucina è creativa, i piatti delicatissimi e ovviamente buonissimi. Ricordo con piacere il Foie gras con zucca e olivello spinoso e lo Żurek, la zuppa tipica polacca con funghi e farina di segale fermentata e l’Anatra con carote e mandarini. Ottimo rapporto qualità prezzo, in linea con i ristoranti di pari livello della capitale polacca. Segnalato Michelin e Gault & Millau. Ubicazione: Bracka 9, 00-501 Varsavia. Sito Web
ph: #instagram @concept_13
Dyletanci
Ristorante, winebar e wineshop. Il proprietario è un importatore di vini e quindi la carta vini è più che all’altezza, ottima e ricca scelta di vini francesi. Bravissimo lo chef  Rafał Hreczaniuk che ha lavorato in ristoranti come Chapter One e L’Ecrivain di Dublino. I piatti sono un’incredibile armonia di ingredienti e sapori. Consiglio la scelta di un menu. Per palati esigenti! Segnalato Michelin e Gault & Millau. Ubicazione: Rozbrat 44A, 00-419 Varsavia. Sito Web
ph: #instagram @dyletanci
Kieliszki na Hozej
Ristorante aperto da pochi mesi dallo stesso proprietario del ristorante Kieliszki na Próżnej. Lo chef Dawid Balana ha chiaramente una mano francese, si è laureato a pieni voti alla scuola di Alain Ducasse. La scelta dei vini è eccellente e il sommelier preparatissimo. La formula del menu che consente di assaggiare tanti “mezè” ed è la cosa migliore. Piatti eccellenti dalle cipolle ripiene con maiale, grano saraceno e funghi alla zuppa di patate con porri e tartufo, dal rombo con topinambur alle alette d’anatra e crocchette. Segnalato Michelin. Ubicazione: Hoża 41, 00-681 Varsavia. Sito Web
ph: #instagram @kieliszkinahozej
Elixir by Dom Wódki
Conosciuto come un locale dove in accompagnamento alla cucina si beve vodka (ne hanno tantissime e vodke incredibili), in realtà la cucina è di grande livello. Lo chef Michael Tkaczyk ha una mano molto felice, in particolare, nel riproporre piatti della tradizione senza stravolgerli. Lo Żurek, il migliore di tutta la Polonia, che prepara con bacon, patate, uova di quaglia, pancetta croccante ed emulsione di maggiorana è la fine del mondo. Da assaggiare i Pierogi ripieni con salmone, crauti, coriandolo e cumino nero o quelli all’anatra, barbabietole e mele cotogne. Segnalato Michelin e Gault & Millau. Ubicazione: Wierzbowa 9/11, 00-094. Sito Web
ph: #instagram @elixir_by_domwodki
Merliniego 5
Ristorante e wine bar, anche questo è il posto adatto per gli amanti del buon cibo e del buon vino. Si sviluppa su due livelli: al piano terra il bar, ideale per un aperitivo o pranzo veloce, al secondo piano il ristorante. Oltre a dell’ottimo pesce, il ristorante è specializzato nella carne come Black Angus e Kobe. La cantina propone vini provenienti da tutto il mondo. Prenotazione obbligatoria per cena. Ubicazione: Merliniego 5, 02-511. Sito Web
ph: #instagram @restauracjamerliniengo
Butchery and Wine
Della stessa famiglia dei Kieliszki. Il piatto forte è la carne soprattutto di manzo e alla griglia, con un ottimo calice di vino, la cantina e ben fornita. Sul piatto troverete prodotti di ottima qualità. Oltre alle ottime carni locali offrono le migliori carni importate da: Irlanda, Inghilterra, Australia, Stati Uniti e Uruguay. Ampia la carta dei vini. L’ambiente è accogliente, con cucina a vista. Ottimo rapporto qualità prezzo. Segnalato Michelin e Gault & Millau. Ubicazione: Żurawia 22, 00-515 Warszawa. Sito Web
ph: #instagram @butcheryandwine
N31 restaurant&bar
L’unico non segnalato Michelin ma che secondo me vale molto la pena. Ristorante elegante e raffinato di proprietà di Robert Sowa, gli chef sono Grzegorz Birek e Robert Wojnarowski e lo chef pasticcere Krzysztof Kopciński. Piatti preparati con straordinaria maestria, lavorazione incredibile dell’ottima materia prima. Grande soddisfazione per il palato. Il personale sempre presente e mai invadente. Provate l’anatra! Anche qua come ottima carta vini. Segnalato Gault & Millau. Ubicazione: Nowogrodzka 31, 00-511 Varsavia. Sito Web
ph: #instagram @n31_restaurant
Altri ristoranti segnalati Michelin sono:
Salto, Wilcza 73, 00-670 Varsavia Sito Web; Nolita, Wilcza 46, 00-679 Varsavia Sito Web; Senses, Bielańska 12, 00-085 Varsavia Sito Web; Tamka 43, u. Tamca 43 00-355 Varsavia Sito Web; Marconi (Hotel Bristol), Krakowskie Przedmieście 42/44, 00-325 Varsavia Sito Web; Kieliszki na Próżnej, Próżna 12, 00-801 Varsavia Sito Web; Mokotowska 69, Ulica Mokotowska 69/Plac Trzech Krzyzy,00-530 Varsavia Sito Web; Alewino, Mokotowska 48, 00-543 Varsavia Sito Web; Strefa, Próżna 9, 00-107 Varsavia. Sito Web; Platter by Karol Okrasa, Emilii Plater 49 Sito Web; Fusion, al. Jana Pawla Ii 21, 00 854 Varsavia Sito Web; Bistro de Paris Michel Moran, plac Marszałka Józefa Piłsudskiego 9, 00-078 Varsavia Sito Web; Dom Polski, Belwederska 18A, 00-762 Varsavia Sito Web.
E non è finita qui…. Avete capito a Varsavia si va anche per mangiare egregiamente!
Varsavia: cucine gourmet a prezzi pop Vi ho già parlato di VARSAVIA e di quanto mi abbia entusiasmata e mi sia piaciuta. …
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ockstyle · 3 years
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Pickled eggplants the Italian way (melanzane sott’olio), on toasted gluten free bagel 🥯 🥁 Melanzane sott’olio su bagel 🥯 tostato… Il bagel è una specie di tarallo, prima bollito e poi cotto al forno, (tipico della cucina polacca ed ebraica), molto popolare a NYC. Fortunatamente lì si trovano anche senza glutine 😋 e io ne ho fatto una scorta 🥰 #thebiteshot @ockphotography #ockstyle #ockphotojournal #melanzanesottolio #pickledeggplant #glutenfreebagel #italianlunchbox #appetibilisliving #ockphotography (at Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/CR1XyEYlDGE/?utm_medium=tumblr
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cucino-io · 3 years
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Rugelach cioccolato e thaini Adoro la salsa #tahini in tutti i suoi usi sia in ricette salate ma anche dolci e questi dolcetti sono infinitamente buoni I #rugelach sono un dolce tipico della cucina ebraica, di origine polacca Link in bio 🔎 rugelach #cucinaebraica #cucinoio #recake2 #sweet #cakes #cookies #foodblog #foodlover #foodpic #foodie #foodblogger #foodbeast #food_instalove #food_mystyle https://www.instagram.com/p/CI0HVzeFmYv/?igshid=bh0szj33mpcs
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manifestocarnivoro · 4 years
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J&E SMALLGOODS, QUANDO IL PACK RENDE IL PRODOTTO ATTRAENTE
Ecco un pack innovativo per un prodotto tradizionale come quello di hot dog, bratwurst e di altre salsicce tipiche della cucina tedesca e polacca. Siamo a New York, la metropoli più multiculturale degli Stati Uniti, nella quale si mescolano le etnie, le lingue e le tradizioni dei suoi quasi 9 milioni di abitanti. In questo contesto il cibo è cultura e identità ma anche esperienza personale come quella che le butchers Jocelyn Guest ed Erika Nakamura, partner nella vita e a livello professionale, raccontano graficamente sulle confezioni della loro nuova linea di prodotti.
Da sempre sostenitrici del concetto dell’animale intero e alla necessità di promuovere una maggiore connessione col cibo che ogni giorno scegliamo di consumare, Jocelyn e Erika hanno da poco avviato un nuovo progetto: la realizzazione di una linea di hot dog, bratwürst e kiełbasa affumicato (un salume tipico della cucina polacca) dal nome J&E SmallGoods, i cui prodotti sono utilizzati con carni suine e bovine selezionate e senza uso di conservanti e additivi. Il pack, dal colore insolito, bianco con colori vivaci, lascia spazio al prodotto e riporta in modo graficamente attraente informazioni sull’origine delle carni, sul territorio (made in New York) e su questa company tutta al femminile. >> Link: www.jesmallgoods.com
Fonte: “Meat Pack, J&E SmallGoods, un pack attraente che racconta in maniera innovativa i prodotti tradizionali”, Eurocarni 2/20
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barracobiagio · 5 years
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Wioli Zrazy Zawijane, involtini polacchi di Wiola
Wioli Zrazy Zawijane, involtini polacchi di Wiola
Gli Zrazy della mia ricetta sono una versione italianizzata della famosa pietanza polacca. Una rielaborazione però non troppo distante dalla cucina originaria, poiché mi sono avvalso dei consigli preziosi della mia amica Wiola, una polacca che ama la Sicilia (e la cucina siciliana) al punto tale da farne la sua seconda casa.
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Zrazy, origine e diffusione degli involtini polacchi.
Gli Zra…
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paoloxl · 7 years
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(via Radio Onda d'Urto » #NONUNADIMENO: QUATTRO FEMMINICIDI IN POCHE ORE. A MONZA, VIOLENZA SU STAGISTE MINORENNI.)
Ondata di femminicidi e violenze di genere oggi, venerdì 14 luglio, in Italia, da Nord a Sud: quattro le donne uccise, una quinta è in coma.
Un 56enne catanese ha ucciso a coltellate la ex moglie alla vigilia dell’udienza per la separazione. La vittima è una romena di 42anni che al momento dell’aggressione si trovava in un’abitazione di Montepulciano, Siena per accudire due anziane. L’uomo ha fatto irruzione nell’abitazione e prendendo un coltello dalla cucina ha ucciso la donna.
A Bari una donna di 48 anni è stata assassinata nella sua casa dal compagno, di 32 anni, a meno di una settimana dall’omicidio, sempre nel capoluogo pugliese, della 30enne polacca Anita Betata Rzepecka, deceduta  dopo 24 ore di agonia per essere stata picchiata dal suo compagno e fatta cadere, battendo la testa.
Il terzo delitto a Dragoni, nel Casertano, dove un 61enne ha sparato alla compagna di 49 anni nella piazza del paese: la donna aveva deciso di interrompere la relazione.
Il quarto femminicidio a Roma, dove un 79enne ha soffocato con una busta di plastica la moglie 81enne e si è poi suicidato lanciandosi dal balcone al quinto piano di casa, in zona Monteverde.
E ancora: a Cagliari un 25enne ha picchiato la fidanzata e, credendo di averla uccisa, si è suicidato gettandosi da un cavalcavia. La ragazza invece era ancora viva ed ora è ricoverata in ospedale, in coma farmacologico.
Infine Prato, dove un 27enne, nativo del Togo, è stato arrestato per violenza sessuale su una quindicenne, ripetutamente molestate prima in strada e poi in un bar. All’arrivo degli agenti il 27enne si è scontrato con loro, ottenendo così anche una denuncia per resistenza e lesioni.
Sempre violenza di genere, aggravata qui dallo sfruttamento di un lavoro nemmeno pagato. Un 54nne imprenditore di Monza, titolare di due centri estetici, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore. L’uomo avrebbe abusato sessualmente di quattro sue stagiste minorenni. I fatti sono avvenuti durante i periodi in cui le ragazze erano affidate alla sua attività per l’alternanza scuola/lavoro. L’uomo arrestato è titolare di due centri estetici a Monza. Le indagini sono state avviate grazie a una delle stagiste, che si è rivolta ad un consultorio. Risalendo alle studentesse che avevano partecipato a percorsi di formazione in quegli stessi centri sono così stati individuati gli altri casi, mai denunciati.
Nei primi sei mesi e mezzo del 2017 (dal primo gennaio al 13 luglio), sono state 17.030 le chiamate giunte al numero 1522, promosso dal Dipartimento per le pari opportunità a disposizione 24 ore su 24 di chi subisce violenza. Si tratta di una novantina di telefonate in media al giorno di donne che si trovano in condizioni di abusi. In particolare – rende noto Telefono Rosa che gestisce il numero – di queste telefonate, 57 (45 da donne italiane, 12 straniere) hanno riguardato emergenze; 386 riguardavano casi di stalking denunciate da donne italiane, 35 da migranti.
L’intervista con Serena, del collettivo Cattive Maestre di Roma che partecipa al percorso collettivo nazionale Non Una Di Meno
Ascolta o scarica qui
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gimiplay · 5 years
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Omaggio alla cucina polacca e ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ alle zuppe #food #polonia #cracovia #cracow #cucina (presso Kraków, Poland) https://www.instagram.com/p/Bs-VGeVn8Rz/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=17sjc8k1os2hm
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fikifikiwiki · 7 years
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Milk bar. Cucina della 'nonna' polacca I bar mleczny si diffusero in tutta la Polonia nel secondo dopoguerra, grazie alle sovvenzioni dello Stato sovietico, che utilizzava i bar del latte alla stregua di mense popolari dove offrire alla classe operaia un pasto quotidiano nutriente ed economico.
(via Milk bar. Cucina della 'nonna' polacca I bar mleczny si diffusero in tutta la Polonia nel secondo d - susannaboggia)
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pinkmartiniboy · 4 years
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Risotto salsiccia e nocciole
Risotto salsiccia e nocciole
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Risotto con salsiccia e nocciole, czyli risotto z kiełbasą i orzechami laskowymi
Przeglądając polskie blogi w internecie czasem mam wrażenie, że obecnie w Polsce orzechy stały się tylko dodatkiem do dietetycznych sałatek. Można powiedzieć, że współcześnie Polacy, boją się w swojej codziennej kuchni łączenia mięsa z orzechami. A przecież to połączenie było niegdyś w kuchni staropolskiej, czy…
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