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#aiutata
chiarasolems · 1 year
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Mi chiamo Stefania, avevo 15 anni quando ho cominciato a soffrire di #bingeeating, cioè #abbuffate compulsive senza vomito. Sono stata #malata per oltre 20 anni. A 35 anni anni ho cominciato il #percorso #terapeutico-#riabilitativo presso il #centro #MondoSole. Ho compreso i miei #sintomi, il mio #dolore storico e ho fatto pace con tutto ciò che mi ha ferito, tanto da farmi rifugiare in una #malattia così #subdola. Ho scelto queste scarpe, perchè per me hanno un significato particolare dato che sono quelle con cui vado a ballare i balli latino-americani. Il ballo è stato molto #importante, perchè mi ha #aiutata a venire in contatto con tutta una gamma di emozioni che per tutta la vita mi ero imposta di non vivere e che mi terrorizzavano. "Concedere" un ballo significava un inizio di apertura verso un uomo. Col ballo ho accolto la #paura del contatto fisico, accogliere le emozioni che durante il ballo possono #nascere con l'altra persona, lasciare di essere guidata da un uomo e quindi #fidarmi, scoprire e vivere la vitalità e la passione che in questo ballo si genera. Insomma tutta una metafora per dire quanto è stato complesso affrontare una serie di #difficoltà che avevo nel rispetto della sfera #affettivo-#sentimentale e quando finalmente mi sono concessa di iscrivermi a quel corso di ballo: beh è stata una grande #vittoria. (presso MondoSole anoressia bulimia binge disturbi alimentari (dipendenze)) https://www.instagram.com/p/CoUVEG3skUi/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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killiandestroy · 3 months
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stabilità emotiva livello: sto per mettermi a piangere scrivendo i ringraziamenti della tesi
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sauolasa · 1 year
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Una voce dall'Europa: "L'Italia troppo sola, coi migranti va aiutata"
Ai microfoni di Euronews il commissario europeo per gli affari interni, Ilva Johansson parla della questione migranti e loda l'Italia, che quotidianamente affronta l'emergenza, facendo appello agli altri paesi affinchè non la lascino sola
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la-scigghiu · 2 months
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Ringrazio tutti i libri che mi hanno capita, descritta, distratta, raggiunta, emozionata, aiutata, accompagnata, aspettata
Salvata.
.🦋.
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ninna--nanna · 2 months
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Ho avuto le palle di licenziarmi, non pensavo onestamente di farlo ora ma avevo davvero raggiunto il limite. Ora sarà tutto un po' diverso e potrò prendermi più cura di me stessa. Sicuramente questo lavoro mi ha aiutata a capire cosa voglio e cosa no. Mi fermo qualche giorno e poi riparte la ricerca. Fino ad allora continuerò a dare ripetizioni e questa estate potrò dedicarmi ai ragazzi di servizio civile
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io-rimango · 7 months
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“Non so se oggi sarei la donna che sono, non fosse stato per te, anche se magari tu pensi di non aver fatto niente. Del resto, spesso le persone non fanno niente per cambiarci, è sufficiente che ci siano. lo ho reagito a te. Tu mi hai influenzata. Mi hai aiutata. Sei stato l'amico più strano, l'orecchio più gentile. Durante una di quelle lunghe notti fredde e buie al tavolo in giardino, una volta mi hai detto una cosa che ti imbarazzava dire, e probabilmente eri troppo ubriaco per ricordare di averla detta: che quando ti sentivi chiuso fuori, al freddo e al gelo, io ogni volta ti facevo entrare. Allora ti avevo risposto di getto, senza coglierne appieno il significato, che eri stato tu a darmi le chiavi. Credo tu abbia fatto lo stesso per me.”
Cecilia Ahern, Da quando ti ho incontrato
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nonamewhiteee · 5 months
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'sto periodaccio continua ad andare avanti, tra colloqui scammate e amici distrutti dal vivere in questa città costretti a combattere da soli con i propri demoni interiori come me, un sorriso ieri mi è stato strappato da una signora della Florida in vacanza qui. dopo averla aiutata a salire i suoi mega valigioni e dopo i vari "thanks e God bless you", mi ha fatto tenerezza quando le ho dovuto mostrare, con vergogna, il treno che avrebbe dovuto prendere: "it's the oldest i've ever seen". dopo aver rifiutato per l'ennesima volta dei soldi che mi voleva lasciare e averla aiutata a salire sul treno il valigione aveva gli occhi sorridenti "man, you're like an angel". dovrei essere io a dirle grazie, ogni tanto tra i rifiuti spunta un fiore.
#me
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libero-de-mente · 6 months
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𝗗𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗔𝘃𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼
𝟯 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟯
Caro diario
questa mattina, mentre ancora assonnato cercavo di calcolare le ore che mi rimanevano per tornare a letto questa sera, ho ricevuto una telefonata.
La voce dall'altro lato era concitata "Rino sono caduta, sono sul terrazzo. Ho freddo aiuto. Aiutami ti prego".
Mia madre. Oramai convivo con questa consapevolezza che in qualsiasi momento le possa capitare qualcosa. Del resto intimarle di stare ferma e non fare nulla risulterebbe, per lei, come una condanna a morte.
L'arrendersi all'evidenza che non può pulire, stendere, riassettare la casa in generale o preparare dei manicaretti al sottoscritto come ha sempre fatto sarebbe un colpo letale per lei.
Mentre correvo da mia madre pensavo al "cadere".
Chissà cosa si prova quando a cadere è il tuo corpo, ma non la tua mente e la tua anima. Dev'essere un contrasto forte, il non accettare che il corpo che ti ospita da quando sei nato sia compromesso. mentre la testa ancora vorrebbe fare mille cose.
Il mio corpo è già ceduto molte volte ma era dovuto a qualche patologia, quindi avevo una giustificazione che il mio cervello accettava come discolpa.
Una volta no, cedette anche il mio cervello. Ero disperato, troppe ingiustizie di chi credevo essere mio fratello. Fratello, diminutivo di frate, contrazione del latino frates. A sua volta, il lemma latino trova un riscontro diretto nel sanscrito bhratar, al cui interno troviamo la radice bhar-, legata all'idea di sostentamento e nutrizione.
Stesse radici. Stesso nutrimento. Stesso sangue.
Lei, mia madre, ha vissuto questo tradimento da mamma. Penso che sia ancora più terribile. Lo credo fermamente in quanto genitore anche io, non sopporterei di essere tradito da uno dei miei figli. Preferirei morire piuttosto che vivere tale condizione.
L'ho aiutata, nulla di grave per fortuna caro diario, e dopo averla scaldata e finito le faccende per la quale era caduta, ho fatto una cosa semplice. L'ho fatta ridere. Così da scaldarle il cuore e l'anima.
Natale è in questi gesti, non negli alberi addobbati e nei regali, almeno per me è così. Certo le decorazioni aiutano a vivere in allegria, ma è aiutando che secondo me si crea l'atmosfera che assaporavamo da piccoli.
Credo che oggi sia stato importante che lei si sia rialzata, questo dà forza e coraggio. Non importa come e quando cadi, importa sapersi rialzare, anche con un aiuto, perché così ci si rafforza nell'animo.
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occhietti · 1 year
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Ringrazio tutti i libri che mi hanno capita,
descritta, distratta, raggiunta, emozionata,
aiutata, accompagnata, aspettata.
Salvata.
- ©Wanda Lamonica
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ross-nekochan · 9 months
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9-10 Settembre 2023
Ho scalato il monte Fuji.
C'era chi ce lo ha raccontato come niente di che e normale e chi con strazio e difficoltà.
Beh, i primi hanno chiaramente mentito.
Non ho mai scalato una montagna, sono solo andata sul Vesuvio e un'altra volta sono stata sul monte Takao qui in Giappone, ma non sapevo chiaramente cosa aspettarmi dallo scalare una montagna. Ero in parte preoccupata e in parte pronta perché mi aspettavo una passeggiata terribile di ben 8 ore, ma comunque una passeggiata. E invece non è stato niente di tutto questo.
Il monte Fuji è alto quasi 3800 metri e le stazioni totali per raggiungere la cima sono 9. Il bus ti lascia alla quinta stazione e da quel momento in poi inizia la vera scalata. La sesta stazione era abbastanza vicina e per raggiungerla si è trattato di una passeggiata in pendenza. Il bello è arrivato dopo.
Infatti dalla sesta in poi le stazioni sono divise da 1h o 1h30min di scalata, non passeggiata. Più si sale e più quello che ti trovi sotto i piedi sono rocce, non terreno. Rocce ovviamente enormi quindi devi capire dove mettere i piedi e le mani per poter andare avanti, essere coordinato e stare attento. Alla settima stazione io e un mio amico italiano abbiamo lasciato la coppia indiana indietro perché oggettivamente molto lenta e affaticata. Il progetto era di arrivare in cima per vedere l'alba che era intorno alle 5:00 del mattino e alle 22:00 eravamo già a metà strada. Così abbiamo deciso di prenderci una pausa di un'oretta.
Peccato che la montagna giapponese non è come quella italiana. Non esistono baite, ma solo luoghi per sostare a dormire (e che noi abbiamo deciso di non fare per risparmiare) e qualche sorta di chiosco con lo sportello per poter mangiare qualcosa. I prezzi al limite della denuncia: un caffè sporco o qualsiasi altra bevanda 4€ e un ramen istantaneo che in un supermercato normale costerebbe tra 1-2€ lì ne costava 8€. Per non parlare dei bagni: in Giappone i bagni non si pagano mai eppure lì 2€. L'ho trovato un comportamento schifoso e approfittatore a livelli estremi.
Quindi io e il mio amico abbiamo aspettato circa 1h al freddo con la sola fortuna di esserci messi in un angolino dell'entrata dei bagni dove il vento arrivava meno forte. A un certo punto, abbiamo cominciato a tremare con foglie e siamo stati costretti a continuare.
L'ottava stazione non era migliore. C'era una sorta di piazzale e i luoghi per ripararsi almeno un pizzico dal vento, che si faceva sempre più forte e freddo, erano quasi nulli. Lì mi sono lasciata tentare da un caffè latte caldo che mi ha aiutata un pochino a scaldarmi.
L'ultimo pezzo è stato quello più duro. Le rocce erano leggermente meno ma il sentiero era più stretto, il vento era fortissimo ma gelato e non smetteva nemmeno un secondo. Sapevo che sarebbe stato molto freddo, ma quando sei a 30°C non riesci a immaginare quanto freddo possa essere stare sotto lo zero. Non sentivo più nessuna parte del mio corpo, avevo addosso 2 maglie, un maglione, 2 felpe pesanti e non erano abbastanza nonostante mi stessi muovendo scalando, anche perché ci si fermava ogni minuto perché le persone continuavano a farsi foto ricordo bloccando la fila. Dato il poco ossigeno si faceva sempre più fatica, la testa faceva male anche perché era esausta e io ogni volta che ci fermavo mi appoggiavo la testa al braccio del mio amico pregando che finisse tutto il prima possibile. Continuavo solo perché non avevo altra scelta, non potevo rimanere lì in mezzo alle rocce quando già morivo di freddo muovendomi.
Quando siamo arrivati in cima non ci potevamo credere. Ci siamo messi un attimo dentro un edificio che vendeva souvenir per riprendere un po' di calore. L'alba stava già iniziando quindi siamo usciti fuori e di nuovo ci siamo messi a tremare perché il vento continuava a soffiare freddo e forte.
Siamo riusciti a vedere il sole che, al contrario di quanto ho visto spesso, invece di scendere, saliva minuto dopo minuto. Di nuovo faceva talmente freddo che cominciare a scendere era impossibile. Ci siamo riuniti con la coppia indiana e ci siamo rintanati prima in un angolo nel negozio di souvenir (che poi ci ha cacciato) e poi siamo stati nel ristorante a porte aperte dove abbiamo preso giusto dei caffè latte per poter restare finché ci sarebbe stato meno freddo.
La discesa non è stata meno complicata. Non era la stessa strada e non c'erano rocce ma era un percorso sdrucciolevole dove era difficile non scivolare e in continua pendenza. Era un percorso che durava la metà del tempo ma sembrava comunque infinito. Il sole ha cominciato a battere forte e mi sono anche bruciata la faccia nonostante il berretto. Le ginocchia mi hanno fatto male tutto il tempo e i piedi non stavano meglio. Quando finalmente siamo arrivati a destinazione io e il mio amico italiano non ci potevamo credere (la coppia indiana era rimasta di nuovo indietro).
Nel complesso è stata un'esperienza tremenda, che non penso rifarò mai più. È stato bellissimo vedere il cielo pulito e pieno di stelle, non l'avevo mai visto così. Come non avevo mai visto un paesaggio notturno da così in alto, ad un'altezza tale che la luna pareva starmi di fronte. Stare sopra le nuvole e poter vedere mezza regione del Kantō è stato bellissimo... ma nonostante tutto questo, la fatica messa non vale tutto quello che ho visto.
Quello che rimane è la soddisfazione di avercela fatta, di aver sfidato te stesso, il tuo corpo e il monte più alto di tutto il Giappone e di aver vinto. Per il resto: mai più.
一昨年と昨日は富士山を登りました。
ほぼ半ばの関東の夜景色も中日景色、そしてご来光を見れるなんてとても嬉しかったんたげど、非常に辛くて、二度としない経験だと思う。
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apropositodime · 8 months
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Nove Ottobre Ventitré
Il mio Tumblr è pieno di quello che io trattengo al di fuori, per non far preoccupare gli altri .
Ma non sta funzionando più.
Quindi non disattivo il blog per ora, l'ho già fatto una volta è mi è dispiaciuto, ci sono io qui. Quindi per ora no.
Ma dopo aver postato questa cosa, lo disinstallo, così è come se non lo avessi mai avuto.
Poi spero vadano apposto (o a posto) tutte le mie cose, quelle chei rendono cosi da un po' di tempo.
Lo scrivo per me, e per chi tra qualche tempo si accorgerà che non metto più cazzate, non è detto che qualcuno se ne accorga, ma non importa.
Di sicuro è che oggi va così.
Vado a comprarmi i fiori di Bach, ho sempre creduto il loro, mi hanno aiutata, ed è ora di ricominciarli.
See you
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Un papà ha scritto:”Mia figlia ha avuto il ciclo per la prima volta sull'autobus oggi ed un ragazzo, di un anno più grande di lei, l’ha fermata e le ha sussurrato all’orecchio:”guarda, hai una macchia sui pantaloni. Non preoccuparti. Avvolgi il mio maglione intorno alla vita e vai a casa”. Ecco, io oggi volevo ringraziare la madre di questo ragazzo, per aver cresciuto un figlio così. Lui non le ha fatto un video, non le ha fatto fotografie da diffondere, non si è beffato di lei e non le ha fatto del bullismo, l'ha aiutata…”
Quando un figlio è educato con amore, tenerezza, rispetto, solidarietà, tolleranza e spirito di altruismo, allora, il mondo è più bello. Un applauso a quei genitori che infondono valori morali, spirituali e civici ai propri figli ma un doppio applauso va a quei figli che si sforzano di metterli in pratica.
[trnsl tizianacerra.com]
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lilium-in-blue · 4 months
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Sono nella fase euforica della carenza di sonno, sicuramente aiutata dai Ricchi e Poveri
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canesenzafissadimora · 2 months
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Io vorrei essere aiutata ma non a capire. Perché ho capito fin troppo.
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ragazzoarcano · 2 months
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"La sola persona che non può essere aiutata è la persona che getta la colpa sugli altri."
— Carl Rogers
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meanwhiiile · 2 months
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max ieri sera mi ha aiutata con l'uni e mi ha rassicurata tantissimo, è troppo un cuoricino di panna
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