Il problema è che non sono in pace con me stesso; non sono sempre "qualcosa", e se per una volta sono "qualcosa", lo pago "essere niente" per mesi e mesi.
Tutti che si fidanzano,vanno a convivere, si sposano, fanno figli.. No, io non riesco ad essere felice per la gente che affronta queste cose perché sono lontana anni luce da tutto questo. Sarebbe ora anche per me, anche a me piacerebbe vivere tutte queste esperienze e avere tutta questa stabilità ma non c'è nulla di tutto questo, sono lontana anni luce da tutto ciò. E quando sento che gli altri raggiungono traguardi che io non raggiungerò mai, mi rattristo perché sono indietro con i tempi, con le esperienze, ho sprecato un sacco di tempo e forse lo spreco ancora oggi, ho iniziato a vivere tardi e forse non ho ancora iniziato..
Quando arrivi al punto di renderti conto di quanto tempo hai sprecato della tua adolescenza senza aver potuto fare nulla, ti ritrovi ad uscire la sera e guardare i quindicenni liberi e spensierati e tu che fissi l’orologio e pensi al domani che devi alzarti per andare a lavoro
Ho paura del tempo, lui passa troppo velocemente, non mi lascia respirare e stare tranquilla, con lui non scherzo, con lui cerco solo di resistere e sperare che non mi porti via prima di aver concluso le cose che ho da fare qui così che qualcuno si ricordi di me...
Fra convincere e manipolare c'è una grande differenza: nel primo caso si usano la logica e le argomentazioni, nel secondo si fa leva sulle emozioni e sui sentimenti.