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#stress nelle donne
ultrabeauty-it · 1 month
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Più stress per le donne sposate e con i figli
Le donne sposate con figli sperimentano livelli di stress più elevati. Vediamo le cause principali e proponiamo strategie concrete per limitare lo stress. #GestioneStress #MammeLavoratrici #EquilibrioVitaLavoro #SaluteMentale #TempoPerSé
Perché le Donne Sposate con Figli Sperimentano Maggior Stress: Analisi e Consigli In un mondo dove l’equilibrio tra vita professionale e personale è sempre più sfuggente, non sorprende che le donne sposate con figli riferiscano livelli di stress significativamente più alti. Questo fenomeno, ampiamente documentato da numerosi studi, merita una riflessione approfondita. Cerchiamo di capire le…
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kon-igi · 7 months
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Dottore sono una ragazza di 25 anni che, in primis, soffre di mal di testa. In secundis ho gli ormoni pazzi e di conseguenza mi ritrovo con alopecia androgenetica ed irsutismo! Ho anche una fantastica vestibolite vulvare che mi perseguita dal 2015 (diagnosticata nel 2018)e che tutti i ginecologi hanno sempre trattato come candida (e, detto fra noi, mi è anche passata la voglia di provare a farmi curare!).
Ora, sono stata da neurologa,dermatologa ed endocrinologo. La dermatologa mi ha consigliato (dopo un fallimentare tentativo con delle fialette per capelli che costavano uno sproposito) di ri-cominciare la terapia con la pillola (prendevo una pillola ma ho fatto wash out per un anno ormai, avevo smesso perché mi venivano crisi emicraniche) per bloccare la perdita di capelli + minoxidil biorga 2% per cercare di mantenere stabile la situazione.
Endocrinologo ha confermato che per questo problema sarebbe ottima la pillola ma Neurologa mi ha detto di stare lontana dalla pillola anticoncezionale perché potrebbe darmi molti problemi aka emicrania con aura che mi è venuta per due volte nel giro di due anni finché prendevo la pillola.
Lei cosa consiglia? Rischio di farmi saltare per aria il cervello ricominciando a prendere la pillola?
Sono molto spaventata, sconsolata e spaesata.
Quel giorno che gli specialisti parleranno fra di loro senza arroccarsi sulle proprie posizioni, sarà il giorno in cui la federazione dei Pianeti Uniti avrà con noi il primo Contatto e ci permetterà di entrare a far parte della loro flotta stellare.
Questo è il caso in cui la somma della ragione di tutti dà come risultato un torto e infatti - cosa che viene ignorata da molti - di solito non devi fare quello che ti dice lo specialista... devi andare dal tuo medico di medicina generale ('di base') che DEVE CONFERMARE O MENO QUANTO DETTO DALLO SPECIALISTA.
È il medico di base a prescriverti la cura, lo specialista LA CONSIGLIA e difatti quella dovrebbe essere la formula: caro Dott.Giansturzio, ho visto il tuo assistito e consiglio una ciclo di.
Il mio consiglio, perciò, è di coinvolgerlo, al netto di attese telefoniche, visite lunghe a ottenersi e frettolose a farsi.
A latere, sebbene sia endocrinologo che neurologo abbiano ragione su riposo ovarico tramite COC ed emicrania, considera che - anche se meno efficaci - esistono COC (Contraccettivi Orali Combinati) a bassi dosaggi pensati non per la contraccezione ma solo per gli effetti 'risposanti' sul ciclo ovulatorio e, addirittura, i POP (Progestogen Only Pill) che contengono solo progesterone e non gli estrogeni responsabili di emicrania, ritenzione idrica e irritabilità.
Ah... immagino che il disturbo ormonale di cui parli sia il PCOS (Poly-Cystic Ovary Syndrome), la famigerata e frequentissima Sindrome dell'Ovaio Policistico, una condizione molto frequente nelle donne con problemi di stress, sedentarietà, peso e dieta equilibrata.
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disfunzioni-atm · 13 days
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I fattori di rischio della sindrome di Eagle
I principali fattori di rischio della sindrome di Eagle includono:
• Postura scorretta: una postura incurvata con le spalle girate in avanti può contribuire alla compressione dei nervi nel collo e nelle spalle. Passare troppo tempo davanti a un computer o guidando può favorire questa postura.
• Traumi o lesioni al collo: precedenti incidenti d’auto, cadute o lesioni al collo possono portare a cicatrici o gonfiori che comprimono i nervi.
• Anatomia anomala: alcune persone hanno costole cervicali più prominenti o muscoli scaleni ipertrofici che sono più inclini a comprimere i nervi. Anche un collo corto e tozzo può essere un fattore di rischio.
• Tensione e stress: lo stress protratto può causare contratture muscolari e infiammazione che contribuiscono alla sindrome di Eagle.
• Postura di lavoro fissa: posizioni lavorative che richiedono di mantenere il collo piegato, come lavorare al computer, guidare a lungo, lavorare su una linea di assemblaggio o stare in piedi a lungo fermi nella stessa posizione.
•Sesso: le donne sembrano essere più colpite dagli uomini, forse a causa di differenze anatomiche come un collo più corto e meno muscoli cervicali.
• Età: la sindrome di Eagle tende a colpire le persone tra i 30 e i 50 anni, anche se può verificarsi a qualsiasi età.
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wolfman75 · 21 days
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Il termine enjo kōsai (traducibile come "appuntamento sovvenzionato" o "incontrarsi per un aiuto") indica un fenomeno sociale del Giappone contemporaneo, riguardante le studentesse tra i 12 e i 17 anni, ma anche le casalinghe, che in cambio di denaro o di regali sono disposte a frequentare di nascosto uomini adulti.
In pratica le ragazze/donne che praticano l'enjo kōsai sono da considerarsi delle escort a tutti gli effetti.
Il fenomeno apparve agli inizi degli anni novanta, quando i mass media nipponici iniziarono a interessarsi della giovane età delle ragazze e a domandarsi il perché di questo fatto.
Queste ragazze infatti provengono perlopiù da famiglie perbene e dispongono di una buona educazione, a differenza delle sukeban, le ragazze teppiste degli anni settanta.
Si può parlare, dunque, di prostituzione? A volte, purtroppo sì.
Infatti alcune ragazze si limitano ad accompagnare gli uomini ai locali di karaoke o al ristorante, altre si spingono oltre, arrivando ad avere rapporti sessuali.
Gli incontri avvengono tramite il computer, il telefono cellulare o i telekura. Gli uomini che frequentano le ragazze sono soprattutto professori, avvocati e i cosiddetti salaryman, ovvero uomini d'affari.
Talvolta il giro dell'enjo kōsai viene gestito da vere e proprie organizzazioni, le stesse che mettono in contatto i clienti con le ragazze fornendo loro numeri di cellulare, fotografie e quant'altro.
Non è un caso trovare attaccati alle cabine telefoniche dei quartieri 'a luci rosse' i biglietti da visita che ritraggono, spesso anche solo con un disegno in stile manga, le giovani prostitute, descrivendone il servizio offerto.
Biglietti che possono essere staccati da chiunque, per essere immediatamente rimpiazzati da personale apposito.
Gente che agisce per lo più nella clandestinità, ma al contempo sotto gli occhi di tutti.
Le ragazze spendono i soldi ricevuti principalmente in vestiti o borse firmate. Ma a parte questo, che cosa spinga un'adolescente a vendere il proprio tempo ed eventualmente il proprio corpo, è un mistero ancora da chiarire.
Abbiamo infatti appurato che queste ragazze non provengono da famiglie con problemi finanziari e non hanno problemi d'integrazione sociale, tutt'altro, ma il fenomeno è comunque in preoccupante espansione.
La polizia giapponese ha affermato che nel 1995 più di 5.000 ragazze tra i 14 e i 19 anni sono state fermate per problemi riguardanti la prostituzione, mentre nel 1996 nella sola città di Tokyo sono state fermate più di 1.000 studentesse.
Una ricerca del governo metropolitano di Tokyo ha appurato che il 3,5% delle studentesse delle scuole medie e il 4,4% delle studentesse delle scuole superiori ha praticato almeno una volta l'enjo kōsai.
Le cause di questo fenomeno potrebbero essere da ricercare anche in famiglia e nelle scuole.
Parlando di società giapponese, infatti, ci riferiamo a un ambito in cui una famiglia può difficilmente permettersi più di un figlio. Un tempo, il cosidetto 'nucleo familiare allargato' garantiva la sicurezza della solidarietà tra parenti, consigli e la trasmissione di valori che si stanno perdendo.
Come le famiglie europee, quelle giapponesi hanno sempre meno tempo da dedicare ai figli, prese come sono dal lavoro e dall'obiettivo del raggiungimento di una elevata posizione sociale. Nello stesso modo, e forse di conseguenza, anche il sistema educativo appare in crisi: le scuole giapponesi pretendono sempre di più, e qualsiasi errore viene mal tollerato: l'obiettivo è quello di ottenere sempre ottimi risultati, di frequentare le scuole migliori, superare gli esami per le università più prestigiose, trovare un lavoro che sia stabile, redditizio... e diventare ricchi.
Tutto questo sottopone gli studenti a un grado di stress che li porta e sfogare sui più deboli l'aggressività accumulata. Una tensione che sfocia in maltrattamenti verbali e, nei peggiori dei casi, fisici, e a isolare chi viene distinto come 'diverso': perchè non si comporta in un determinato modo o non possiede determinati beni che ne attesterebbero l'appartenenza a un gruppo piuttosto che alla massa anonima e standardizzata.
Da qui, probabilmente, il bisogno di chiudersi in casa, di non frequentare più la scuola, per rendersi invisibili; oppure, al contrario, la necessità di procurarsi, indipendentemente da come, quello che hanno gli altri. Per essere come loro.
L'enjo kōsai, dunque, forse è solo uno dei tanto modi in cui si manifesta una sofferenza che spesso dà risultati se possibile ancora più tragici: pestaggi a scopo di rapina o per divertimento, effettuati da bande di bambini, ai danni di anziani o barboni; delitti, suicidi. Esperienze che segnano non solo chi subisce violenza, ma anche chi le commette: guai con la legge che si ripercuotono su tutta una vita; problemi di coscienza per via di leggerezze che si sarebbero potute evitare. Le stesse giovani che si lasciano coinvolgere nel giro dell'enjo kosai non ne sono immuni, perchè quando si pentono d'essersi buttate via per motivi futili, per poter soddisfare un capriccio, calpestando la propria dignità per privilegiare il materialismo o entrare a far parte di un gruppo incapace di apprezzarle per ciò che sono... è già troppo tardi.
All'enjo kōsai ricorrono spesso le kogal, per ottenere i soldi necessari per i loro divertimenti.
Fonti: GiapponeOnline, Wikipedia, Gals Style
Personalmente penso che questo sia il risultato del voler "apparire" piuttosto che "essere", e che sia un fenomeno a cui la società ti COSTRINGE con forza, soprattutto se sei così giovane, cercando di farti credere che se non hai determinate cose, oggetti, stile, giri di amicizie, non appartieni alla società stessa.
Questo fenomeno di "coercizione" è presente anche in Italia, non solo in paesi così lontani come il Giappone.
Autrice del forum: @adaralbion
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wdonnait · 22 days
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Sentirsi stanchi già a 40 anni: cause procipali
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/sentirsi-stanchi-gia-a-40-anni-cause-procipali/117503?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=117503
Sentirsi stanchi già a 40 anni: cause procipali
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Se hai superato i 40a anni  e ti senti stanca/o , tranquilla perchè è tutto normale. Sentiamo spesso i nostri genitori dire che loro a 40a anni erano super attivi e riuscivano a fare mille cose in una giornata a differenza nostra che spesso accusiamo stanchezza e svogliatezza.
Ma da cosa dipende questo stato fisico e mentale? 
Rispetto a 30 anni fa, la vita è cambiata moltissimo; è vero che viviamo in un mondo più confortevole , godiamo della teconologia e di ogni genere di vizio ma è anche vero che la frenesia e la velocità con cui viviamo le giornate ci creano uno stato d’ansia e di stress non indifferente.
Stress e Stanchezza a 40 anni
Sentirsi stanchi a 40 anni può essere piuttosto comune, e ci sono diverse ragioni per cui questo può accadere. Ecco alcuni dei motivi principali e alcuni suggerimenti su come affrontare la stanchezza:
Stress e Sovraccarico di Compiti: A 40 anni, molte persone si trovano a bilanciare impegni lavorativi intensi, gestione della famiglia e altre responsabilità personali, il che può portare a stress e stanchezza.
Suggerimento: È importante cercare di gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento, come la meditazione o lo yoga, e cercare di mantenere un equilibrio tra lavoro e vita privata.
Mancanza di Sonno di Qualità: Non dormire abbastanza o avere un sonno disturbato può influenzare notevolmente i livelli di energia.
Suggerimento: Creare una routine serale che promuova un buon riposo, evitare schermi luminosi prima di dormire e cercare di andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno.
Alimentazione e Idratazione: Un’alimentazione non equilibrata e la disidratazione possono causare stanchezza.
Suggerimento: Mangiare cibi nutrienti e bilanciati, limitare il consumo di zuccheri semplici e caffeina, e assicurarsi di bere abbastanza acqua durante il giorno.
Attività Fisica Insufficiente: La mancanza di esercizio fisico può portare a bassi livelli di energia.
Suggerimento: Integrare attività fisica regolare nella routine giornaliera, anche solo camminare 30 minuti al giorno può fare la differenza.
Problemi di Salute: Condizioni mediche come ipotiroidismo, anemia, diabete, e disturbi del sonno come l’apnea possono causare stanchezza.
Suggerimento: Se la stanchezza persiste e non è spiegabile con cause evidenti, è consigliabile consultare un medico per escludere eventuali condizioni sottostanti.
Equilibrio Ormonale: Cambiamenti ormonali, comuni intorno ai 40 anni, soprattutto nelle donne, possono influire sui livelli di energia.
Suggerimento: Discussione con il proprio medico di base o un endocrinologo può essere utile per valutare se vi sono squilibri ormonali che contribuiscono alla stanchezza.
Avere consapevolezza del proprio corpo e delle proprie necessità può aiutare a identificare le cause della stanchezza e trovare le soluzioni più adeguate per recuperare energia e benessere.
40 anni : insorgenza di malattie mentali e fisiche
Si, avete letto bene. Rispetto a diversi anni fa , l’insorgenza di malattie autoimmuni ed  allergie e’ aumentata di moltissimo. 
Malattie Autoimmune
L’insorgenza di malattie autoimmuni dopo i quaranta anni è un fenomeno noto e documentato, che sottolinea quanto queste condizioni possano manifestarsi in fasi diverse della vita adulta. Sebbene molte malattie autoimmuni tendano a presentarsi più frequentemente nelle prime fasi dell’età adulta, un notevole numero di casi emerge dopo i quaranta anni, influenzato da una varietà di fattori.
Uno degli aspetti interessanti è il ruolo che la genetica gioca nello sviluppo delle malattie autoimmuni. Chi ha una storia familiare di tali patologie può essere maggiormente predisposto a svilupparle anche in età più matura. Tuttavia, i fattori genetici sono solo una parte del puzzle. Altri elementi, come le influenze ambientali, possono essere altrettanto cruciali. Ad esempio, l’esposizione prolungata a certi inquinanti o additivi chimici, spesso accumulati nel corso degli anni, può scatenare o esacerbare i processi autoimmuni.
L’ambiente in cui viviamo gioca un ruolo determinante, ma anche cambiamenti legati allo stile di vita che spesso intervengono con l’età, come la dieta e l’attività fisica, possono influenzare la risposta immunitaria del corpo. Cambiamenti ormonali, particolarmente significativi nelle donne durante la menopausa, possono anche alterare il funzionamento del sistema immunitario, rendendo il corpo più suscettibile a disordini autoimmuni.
Non meno rilevante è l’impatto dello stress, che con l’avanzare degli anni può accumularsi in diverse forme, dalla pressione lavorativa alla gestione della vita familiare e personale. Lo stress cronico è noto per il suo effetto deleterio sul sistema immunitario, potendo alterare la sua funzione e potenzialmente contribuire all’insorgenza di malattie autoimmuni.
Di fronte a sintomi nuovi o inspiegabili, è sempre prudente consultare un medico. Questo è particolarmente vero in età avanzata, quando il rischio di malattie autoimmuni aumenta. La diagnosi precoce e la gestione adeguata sono essenziali per controllare efficacemente queste condizioni e mantenere una buona qualità di vita.
Malattie mentali a 40 anni
L’insorgenza di malattie mentali intorno ai quarant’anni non è rara e può essere influenzata da una varietà di fattori biologici, psicologici e ambientali. Questo periodo della vita può essere segnato da significative transizioni e stress, che possono contribuire allo sviluppo o all’aggravamento di disturbi mentali. Ecco alcuni aspetti importanti da considerare:
Fattori di Rischio e Triggers
Cambiamenti Biologici: Con l’avanzare dell’età, possono verificarsi cambiamenti ormonali e neurologici che influenzano la salute mentale. Per esempio, le donne possono sperimentare fluttuazioni ormonali legate alla perimenopausa che possono influenzare l’umore e la stabilità emotiva. Stress e Pressioni della Vita: I quarant’anni sono spesso un periodo di alta responsabilità sia in ambito lavorativo che familiare. Il bilanciamento tra carriera, vita familiare, e magari la cura dei genitori anziani, può essere particolarmente stressante e può scatenare o aggravare condizioni mentali preesistenti. Salute Fisica: Problemi di salute fisica tendono a diventare più comuni con l’età. Condizioni croniche come il diabete, malattie cardiache o obesità possono avere un impatto diretto sulla salute mentale, contribuendo a disturbi come depressione e ansia. Isolamento Sociale e Solitudine: A questa età, alcune persone possono iniziare a sperimentare un senso di isolamento a causa di cambiamenti nella vita sociale o familiare. La solitudine è un fattore di rischio significativo per lo sviluppo di malattie mentali. Genetica e Storia Familiare: La predisposizione genetica gioca un ruolo non trascurabile. Chi ha una storia familiare di malattie mentali può essere più suscettibile a svilupparle anche in età adulta.
Malattie Mentali Comuni a Questa Età
Depressione: È uno dei disturbi mentali più comuni e può essere scatenato da eventi di vita stressanti, cambiamenti ormonali, o come reazione a difficoltà persistenti. Disturbo d’Ansia: Ansie generalizzate, fobie specifiche o disturbi da stress post-traumatico possono manifestarsi o peggiorare in questa fase della vita. Disturbi del Sonno: Spesso correlati ad ansia e depressione, i disturbi del sonno possono influenzare significativamente la salute mentale e fisica. Disturbi Bipolari e Schizofrenia: Anche se meno comuni, questi disturbi possono avere un’esordio tardivo o un peggioramento dei sintomi già presenti. Gestione e Supporto La chiave per gestire la salute mentale a questa età è il riconoscimento precoce dei sintomi e la ricerca di supporto adeguato. Terapie come la consulenza psicologica, la psicoterapia e, se necessario, il trattamento farmacologico, possono essere efficaci. È anche importante mantenere uno stile di vita sano, includendo attività fisica regolare, una dieta equilibrata, e tecniche di gestione dello stress come la meditazione o lo yoga.
Inoltre, il sostegno di amici, familiari e, se disponibili, gruppi di supporto comunitari, può fare una grande differenza nel migliorare la qualità della vita e nel gestire efficacemente qualsiasi condizione di salute mentale.
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carmenvicinanza · 1 month
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Odette Brailly
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Odette Brailly è stata la più famosa agente dei servizi segreti britannici, passata alla storia per i suoi atti eroici durante la seconda guerra mondiale, è stata una delle donne più decorate di tutto il conflitto.
Insignita della Croce di George, ha ricevuto diverse medaglie al valore, era stata nominata Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico e in Francia, aveva ricevuto la Legion d’Onore, la più alta onorificenza del paese.
Nata ad Amiens il 28 aprile 1912, quando suo padre perse la vita nella battaglia di Verdun, venne affidata a un convento dove a otto anni si ammalò di poliomielite che la rese quasi cieca per molti mesi.
Nel 1931 aveva sposato Roy Patrick Sansom, con cui si era trasferita in Gran Bretagna, dalla loro unione erano nate tre figlie.
Quando il marito venne richiamato in guerra, rispose a una richiesta dell’Ammiragliato che invitava chiunque fosse in possesso di cartoline o foto  delle coste francesi a inviarle per scopi militari.
Aveva allora spedito le sue foto di Boulogne sur Mer, dove aveva abitato per lungo tempo, insieme a una lettera di accompagnamento in cui spiegava di essere francese e di conoscere bene la zona. Per un errore di indirizzo la lettera era finta in mano al SOE (Special Operations Executive), che l’aveva reclutata come agente segreta.
La sua prima identità era stata quella della vedova Odette Métayer, col nome in codice di Lisa, ebbe l’incarico di trovare a Auxerre una casa sicura per accogliere e aiutare gli agenti di passaggio. Ha condotto operazioni di spionaggio e sabotaggio nelle aree occupate dalle potenze dell’Asse.
Nel 1942 aveva lavorato come corriere agli ordini del capitano Peter Churchill, che era a capo dell’organizzazione Spindle. Si era occupata di procurare viveri e al mercato nero e di paracadutare armi ed equipaggiamenti destinati ai vari gruppi di resistenza. 
Quando i tedeschi occuparono la zona sud della Francia, venne arrestata.
Rifiutatasi di parlare venne portata a Parigi, nella sede dell’SD, il Sicherheitsdients tedesco che si occupava del servizio di spionaggio, dove venne interrogata e torturata per due settimane di fila.
Nella sua biografia racconta che le vennero strappate le unghie dei piedi, che venne bruciata sulla schiena con un ferro rovente e che a torturarla fu sempre un giovane francese, probabilmente malato di mente.
Le spie non erano tutelate dalla Convenzione di Ginevra, non erano prigioniere di guerra, potevano essere giustiziate in qualunque momento.
Nel maggio 1944, dopo più di un anno di detenzione a Fresnes, indebolita e ammalata, venne trasferita in Germania insieme ad altre sette agenti. Era l’operazione ‘Nacht und Nebel’ (Notte e nebbia), faceva parte dei prigionieri politici condannati a morte che sparivano senza lasciare traccia.
Nel luglio dello stesso anno, venne trasferita a Ravensbrück da sola, le sue compagne erano state tutte uccise. La lasciavano in vita soltanto perché aveva millantato una parentela col primo ministro inglese e i tedeschi volevano giocarsi la carta di un possibile scambio.
Per molti mesi, da sola in una cella buia e fredda, viveva lo stress di sapere che ogni mattina poteva essere quella dell’esecuzione.
Liberata il 1° maggio 1945, aveva impiegato più di un anno per ristabilirsi.
Nel 1946 è stata la prima donna insignita della George Cross, la massima onorificenza britannica per i civili. Dopo aver ottenuto il divorzio dal primo marito, nel 1947 aveva sposato Peter Churchill da cui aveva divorziato nel 1955, anno in cui ha sposato Geoffrey Hallowes, un altro agente del SOE in Francia.
È morta nel 1995 a 82 anni il 13 marzo 1995, a Walton-on-Thames.
La sua storia ha ispirato il famoso film Odette, del 1950, che aveva personalmente supervisionato per impedire che venisse falsata la storia.
Alle vicende che l’hanno vista protagonista insieme alla collega Violette Szabo sono stati ispirati i romanzi Fortitude di Larry Collins e Le gazze ladre di Ken Follet.
Nel 2012 è stato emesso un francobollo che la ritraeva.
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clearlyangrylove · 3 months
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La guerra uccide anche chi sta dalla parte del più forte
60 anni fa, quando io frequentavo la scuola di servizio sociale, ci formavamo studiando casi forniti dalle AAI, aiuti internazionali, e molti di essi riguardavano dei soldati (USA ovviamente) reduci delle guerre in giro per il mondo, con disturbi di emotività e di comportamernto, incapaci di guardare in faccia i propri figli, o di adattasrsi alla vita normale. Così mentre apprendevamo a relazionarci con persone altamente problematiche, a provare empatia per loro e restare lucide anche di fronte a disastri emotivi , apprendevamo anche i danni che fanno le guerre, a chi le subisce, ma anche a chi sta dalla parte del potere, e comprendevi come tutte le lotte che portarono poi alla fine della guerra in Vietnam fossero nate anche dai reduci distrutti dalla realtà della guerra.
Tutto questo mi è tornato alla mente nel leggere del giovane soldato statunitense che si è dato fuoco davanti all'ambasciata di Israele e che ha lasciato un video in cui spiega che fa parte dell' Air Force, e che non vuole più essere complice del genocidio palestinese...
Ecco vorrei sottolineare come distruggendo gli altri, si distruggono anche i propri figli, quegli uomini, e quelle donne che magari per un momento cadono anche nel gioco perverso dell'essere il più forte, l'oppressore, ma che al risveglio potrebbero trovarsi vittime di una sindrome tanto grave da non poter essere più gestibile. Meglio la morte che essere complici dell'orrore che ben si conosce non sembra accettabile, ma potranno mai trovare una strada per restare umani dopo aver compiuto stragi e agito l'oppressione? So bene che anche tra i soldati israeliani vi è un largo elenco di giovani suicidi, di sindrìme da stress posttraumatico e mancano gli psichiatri che se ne vogliano, e sappiano, occupare... questo è il risvolto tragico: distruggi gli altri, e distruggi anche i tuoi, non certo i capi, i comandanti, ma chi sta dietro le azioni, e ad un certo punto si rende conto...
Penso con molto dolore a questo giovane uomo che si è dato fuoco, e spero che altri non seguano il suo esempio, ma che si trasformino in attivisti. Vorrei che sappiano che sono amati, e che verranno sostenuti nelle loro scelte dalla volontà delle persone umane che intendono restare tali e sono disposte a fare la rivoluzione per uscirne fuori.
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farmaciabrunomilazzo · 3 months
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⭕ La 𝗠𝗼𝗰 (Mineralometria ossea computerizzata) permette di rilevare la quantità di calcio nelle ossa ed è l'esame di riferimento per la prevenzione, la diagnosi e il monitoraggio dell'𝐨𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐨𝐫𝐨𝐬𝐢.
𝗔 𝗰𝗵𝗶 𝘀𝗶 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲?
✔️ a tutte le persone che hanno superato i 𝟒𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢,
✔️ a tutte le donne in 𝐦𝐞𝐧𝐨𝐩𝐚𝐮𝐬𝐚,
✔️ a tutte quelle persone che hanno avuto in passato 𝐟𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 non dovute a traumi di rilievo,
✔️ agli 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐯𝐢 che frequentemente incorrono in infortuni da stress spesso dovuti a problemi di natura ossea,
✔️ a tutti coloro che soffrono di 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞 di vitamina D.
👉 Non perdere l'occasione per partecipare ad un controllo 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐨
📆 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝ì 𝟓 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨
🕘 𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 9 - 13 𝐩𝐨𝐦𝐞𝐫𝐢𝐠𝐠𝐢𝐨 16 - 19
(È richiesta prenotazione)
𝗜𝗻 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗹’𝗲𝘀𝗮𝗺𝗲?
👨‍⚕️ In farmacia la MOC viene effettuata con una macchinario ad ultrasuoni (per cui privo di radiazioni) che misura la densità ossea del piede, ovvero la sua "solidità".
È un esame molto semplice e rapido che non richiede preparazione.
Il test viene eseguito da seduti, posizionando il tallone all’interno dello strumento, secondo le indicazioni del tecnico specializzato.
❌ E' consigliato non indossare collant o calze elastiche.
⏳ La visita ha una durata di 10 minuti e consente di avere un risultato immediato. Al termine dell’esame sarà possibile ritirare immediatamente l”osteoreport”, in formato cartaceo.
🏃 Corri a prenotare un appuntamento!
𝘍𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘪𝘢 𝘽𝙧𝙪𝙣𝙤
📍 Via Policastrelli 209 Milazzo (ME)
📞 Tel 090 9295029
📲 Whatsapp 339 464 5244
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maurobroccalifecoach · 5 months
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Rinasci dopo il #Tradimento: Un #Corso di #Guarigione e #Crescita Personale
Carissime #donne #forti e #coraggiose,
Sono qui perché comprendo il #dolore profondo di essere #tradite e #abbandonate. Voglio offrirvi un #percorso di #guarigione straordinario, un rifugio dove #trasformare il dolore in #forza, la #delusione in #determinazione. Vi presento "Rinasci dopo il Tradimento", un corso pensato appositamente per voi.
Se sentite che il tradimento vi ha privato della vostra luce interiore, sappiate che potete risorgere più forti che mai. Insieme, attraverseremo il buio e scopriremo la vostra potenza interiore.
Cosa vi aspetta:
🌈 Guarigione Emotiva Profonda: Affronteremo insieme le ferite dell'anima, creando uno spazio sicuro per esplorare il dolore e iniziare il percorso di guarigione.
💪 Forza e Resilienza: Vi guiderò attraverso esercizi pratici per riscoprire la vostra forza interiore. Insieme, impareremo a trasformare la vulnerabilità in una risorsa potente.
🌻 Autostima e Autodeterminazione: Valorizzeremo la vostra bellezza e autenticità, costruendo una base solida di autostima. Vi aiuterò a definire il vostro percorso, indipendentemente dal passato.
🤝 Supporto Comunitario: Creeremo una comunità di donne resilienti che si sostengono reciprocamente. Insieme, saremo una fonte di ispirazione e forza.
Perché scegliere questo corso:
Vi capisco, perché ho camminato nei vostri passi. La mia missione è guidarvi verso una rinascita piena di speranza e possibilità. Non siete sole, e la vostra storia non è finita.
Siate pronte a abbracciare la vostra nuova vita. Iscrivetevi oggi e iniziamo insieme questo incredibile viaggio di rinascita.
Con amore e sostegno, Mauro Brocca Coach di Guarigione e Crescita Personale
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amigayaps · 5 months
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Questo lavoro coreano sulla Formazione in Infermieristica di Genere LGBTI è lo spunto per questa lezione in 34 punti basati sulle loro domande...
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10379234/
Provate a rispondere prima di leggere se SI o se NO e soprattutto studiate il perché è SI oppure NO:
1) la prevalenza di cancro alla cervice uterina è uguale in donne lesbiche (DL) o nella popolazione generale (PG) (SI ma spesso alle DL non viene fatto il PAP test e cosi lo scoprono tardi e muoiono prima)
2) le DL abusano di alcolici meno della PG (NO di più a causa del Minority Stress, superate solo da donne bisex (DB) e persone Transgender)
3) Negli anziani LGBTI la depressione è maggiore che nella PG (SI in questa generazione a causa dei maltrattamenti subiti dall'infanzia e adolescenza oltre 60 anni fa)
4) nelle donne transgender (DT) la prostata viene rimossa (NO ma questo comporta che devono controllarla per evitare iperplasia e tumore)
5) Le DL fumano meno della PG (NO e questo è il principale fattore di rischio di mortalità precoce, anche qui solo DB e persone Transgender fumano di più e precocemente e servono campagne specifiche per ridurre il danno o fare prevenzione nell'infanzia sapendo che la causa principale è il Minority Stress ossia i maltrattamenti precoci in famiglia e a scuola)
6) Dopo mastectomia nei maschi transgender (MT) è ancora possibile il tumore al seno (SI soprattutto se c'è familiarità tabagismo e obesità, il rischio è minore ma non azzerato mai)
7) Agli adolescenti è importante chiedere solo dell'orientamento sessuale (OS) e non dell'identità di genere (IG) (NO entrambi sono importanti, a seconda del contesto, soprattutto se ci sono sintomi psy)
8) La popolazione a rischio HIV sono le persone LGBTI (NO tutte le persone che abbiano rapporti sessuali non protetti da Preservativi o PREP sono a rischio HIV, fare il test HIV è necessario per chiunque)
9) La violenza subita da partner omosessuale è uguale a quella subita da donne nella PG (SI non ci sono dati certi in Italia ma è probabilmente la stessa frequenza ma senza rischio omicidio)
10) Essere Transgender significa provare una forte incingruenza tra il sesso alla nascita e la propria IG per oltre sei mesi (SI è esattamente questa la definizione SOC-8)
11) Il rischio suicidario in persone Lesbiche e Gay è uguale alla PG (NO non abbiamo dati italiani ma nei Paesi anglofoni dove usano la Anagrafica Inclusiva LGBTI hanno dimostrato che il rischio è 3 volte maggiore in adolescenza. In pratica 1 adolescente su 3 che tenta o riesce a suicidarsi è una persona LGBTI)
12) La popolazione LGBTI ha specifici rischi e bisogni di salute (SI spesso causati dai maltrattamenti infantili o in adolescenza)
13) Le DL non hanno bisogno del PAP test come la PL (NO hanno esattamente lo stesso rischio di tumore alla cervice uterina)
14) Le operazioni ai seni sono gratuite (SI solo quelle di mastectomia dopo autorizzazione del tribunale e dopo mesi o anni in lunghe file di attesa)
15) le persone LGBTI meno spesso hanno relazioni monogame di lunga durata (SI ma anche questo dipende dai maltrattamenti infantili o in adolescenza per cui chi ha meno danni da Minority Stress ha più spesso relazioni stabili di lunga durata)
16) i Maschi transgender (MT) hanno lo stesso bisogno di fare il PAP test della PG (SI anche se i dati sono di difficile interpretazione e spesso preferiscono un self test)
17) Maschi gay/bisex hanno maggior rischio di contrarre HAV (SI soprattutto se praticano il rimming e non sono vaccinati per HAV)
18) MT hanno maggior rischio di mortalità cardiovascolare a causa dell'uso del testosterone (NO hanno maggior mortalità cardiovascolare per tabagismo, il testosterone aumenta obesità e ipertensione ma possono essere tenuti sotto controllo)
19) L'accesso al SSN è uguale per le persone LGBTI (NO soprattutto persone Transgender e Intersex hanno gravi ostacoli ad esempio per gli screening oncologici)
20) Le persone gay e bisex che non fanno Coming Out sono a maggior rischio di Melanoma anche per cause psicologiche che ne riducono l'attività del sistema immunitario (SI ma la causa principale resta la maggior esposizione a raggi UV senza protezione per rispondere ad uno standard di bellezza)
21) Le persone LGBTI anziane ricevono minori cure in geriatria (SI soprattutto se hanno bisogno di assistenza in RSA e se sono Transgender perché non sono previste, quando non ci fosse una vera ostilità)
22) Le persone LGBTI adolescenti sono a maggior rischio di violenza, anche sessuale, e di fare abuso di Stupefacenti (anche per coping interno ai gruppi amicali LGBTI)(SI il Minority Stress può moltiplicarsi in gruppo e generare un rinforzo degli stili di vita pericolosi come il Bareback, il Chemsex, Alcolismo o Tabagismo)
23) Disturbi della condotta alimentare soprattutto l'anoressia sono più frequenti negli adolescenti LGBTI rispetto agli adulti LGBTI (SI e dipende dal Minority Stress e dal supporto al Coming-out)
24) DT con neo-vagina non hanno bisogno di controlli per il tumore al pene (NO la mucosa e cute del pene sono generalmente usati per la neo-vagina e quindi devono essere controllati per il rischio tumorale)
25) la sopravvivenza dei MG al tumore è la stessa della PG (NO è piu bassa perché i tumori sono scoperti tardi, ci sono ostacoli alle cure e spesso i caregivers sono assenti o vengono a loro volta discriminati)
26) DT che usino Estrogeni hanno maggior rischio di tumore al Seno (SI rispetto ai maschi della PG soprattutto in caso di familiarità tabagismo e obesità)
27) Le persone LGBTI possono non fare ComingOut per paura di discriminazioni (SI anzi generalmente neanche si fanno curare né fanno prevenzione. Il ComingOut e il supporto al Coming-out sono necessari per ridurre o eliminare molti rischi sanitari e per accedere a percorsi di cura specifici)
28) Le persone LGBTI sono predisposte alla ipertensione arteriosa (NO tranne i MT a causa del testosterone, ma basta tenerlo sotto controllo)
29) Le persone LGBTI hanno maggior rischio di Infarto (SI a causa del Tabagismo della solitudine ed altri fattori legati al Minority Stress)
30) Le persone Intersex e le donne transgender che abbiano conservato i testicoli sono a maggior rischio di tumore (NO ma il rischio esiste e i testicoli vanno pertanto controlllati periodicamente)
31) Le DL adulte fumano più della popolazione generale (SI purtroppo, a causa del Minority Stress e dell'effetto coping di gruppi amicali LGBTI)
32) Le DL hanno maggior rischio di tumore al seno (SI a causa di tabagismo e maggiore obesità)
33) Le persone LGBTI sono spesso vittime di violenza da parte della PG (SI e quelle più gravi sono quelle subite in infanzia dai propri genitori)
34) Le DT hanno un rischio HIV maggiore dei MT (SI soprattutto se Sex Workers)
#infermieri #infermieristica #LGBTI #test #lezione #formazione #amigay
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cinquecolonnemagazine · 6 months
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Una nuova tradizione con The Jackal e Actionaid
La famiglia The Jackal ha deciso di inaugurare una nuova tradizione di Natale, perché le tradizioni, si sa, hanno il potere di rinsaldare ancor di più i legami famigliari. Al centro del video di campagna, infatti, fra sketch ironici di zii invadenti e scene di stress per la preparazione della cena della vigilia, non può mancare il momento in cui la bambina legge la poesia davanti ai numerosi parenti in religioso ascolto. Solo che questa volta a essere letta non è una poesia ma una lettera che arriva direttamente dal continente africano. The Jackal, ActionAid e la "nipotina a distanza" Gli auguri speciali scritti di propria mano da Mariam, la bambina che nel video realizzato da The Jackal ed ActionAid, diventa la "nipotina a distanza" della famiglia protagonista del video. Ed ecco quindi che l'emozione che il sostegno a distanza può dare riesce a creare legami indissolubili fra persone distanti migliaia di chilometri ma anche all’interno della stessa famiglia.   https://youtu.be/P6b9uWAcnfk La nuova campagna è online dal 1° dicembre.  The Jackal sono al fianco di ActionAid dal 2016: utilizzando un linguaggio ironico e innovativo hanno realizzato campagne online dedicate al sostegno a distanza, video creativi in cui si parla al grande pubblico di diritti umani in maniera originale, strappando sorrisi e abbattendo stereotipi e luoghi comuni legati alla solidarietà.  In questi anni il gruppo ha sperimentato da vicino l’impatto positivo e il cambiamento concreto che ActionAid porta nelle vite di migliaia di bambine e bambini, decidendo di sostenere 10 bambini.   Regalare un sostegno a distanza significa donare a una persona speciale la possibilità di veder crescere sano e sereno un bambino nel Sud del mondo e garantire a lui e, alla comunità in cui vive, un futuro migliore. Un'occasione per mostrare il proprio impegno nei confronti di qualcun altro e nella costruzione di un mondo più equo e giusto.  Sostenere a distanza un bambino “Da molti anni The Jackal testimoniano e sensibilizzano sull’importanza dell’adozione a distanza come strumento per combattere povertà e ingiustizie sociali anche con la scelta personale di sostenere diversi bambini, fra cui Mariam e la sua comunità in Ghana. È fondamentale che ai bambini di qualunque Paese venga garantita la possibilità di andare a scuola e costruire il proprio futuro. Questo è il desiderio che, come ActionAid, ci auguriamo di poter realizzare per un numero sempre maggiore di loro e grazie ai sostenitori sappiamo di poterci riuscire” afferma Lorenzo Eusepi, Vice Segretario Generale ActionAid Italia.      Sono oltre 120.000 i donatori che hanno scelto ActionAid per sostenere a distanza un bambino, migliorando la sua vita e le condizioni della comunità in cui vive. Le attività dell’organizzazione sono sostenute da donazioni provenienti da famiglie, privati cittadini e aziende che vogliono migliorare il mondo attraverso l’adozione a distanza in Africa, Asia e America Latina. A beneficiare dell’intervento non sono solo i bambini, ma anche le loro famiglie e le comunità in cui vivono. Complessivamente, con il contributo dei suoi sostenitori, ActionAid aiuta oltre 5 milioni di persone. L’80% della donazione che si effettua per il sostegno a distanza viene destinato alla comunità dove vive il bambino con la sua famiglia per avviare o portare avanti programmi di sviluppo e progetti nei settori di competenza (istruzione, acqua, cibo, diritti dei bambini, delle donne, ecc.), mentre il restante 20% è utilizzato per le campagne di sensibilizzazione e per sostenere i costi, sia operativi sia di gestione, dell’organizzazione.         PAGINA DEDICATA ALLA CAMPAGNA: actionaid.it/thejackal23 Read the full article
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thebeautycove · 6 months
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ONSKAD FRAGRANCES - ONSKAD 80' - Retrospective Collection - Eau de Parfum -
Back to the eighties? A wishing well! Taking a glorious scented stroll down memory lane with aromas that changed forever my perception and taste about fragrances. What a time! And I'm still there but more, I adore the way they boosted me at that time and forever.
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Onskad è una Maison di profumeria artistica francese creata da Virginie Dhoye e ha nel nome il senso del suo personale messaggio creativo, tradotto dallo svedese Onskad significa infatti sensazione di desiderio appagato, un sogno che finalmente si avvera.
Nelle sue collezioni le fragranze diventano epitomi dell'universo femminile, si ispirano a iconiche figure del passato, sono narrazioni olfattive dedicate a donne assertive, raffinate, misteriose, che amano sentirsi libere di manifestare apertamente il proprio temperamento, di imporsi con eleganza esprimendo senza remore la loro essenza, autentica ed unica.
Onskad 80' è parte della Collezione Retrospective, linea inaugurale del brand, con Onskad 30' e Onskad 50' ed è evidente il riferimento ai decenni più significativi del XX secolo in termini di fermento sociale e culturale, di emancipazione femminile e definizione di uno stile emblematico dell'epoca. 
Molto va riconosciuto al genio di grandi couturier e stilisti nell'aver compreso le trasformazioni in corso, nuove consapevolezze ed esigenze, e aver coraggiosamente rivoluzionato immagine e stile di vita di molte donne, mutamenti che si sono poi riverberati in un'imponente evoluzione del gusto nella scelta delle fragranze da indossare nei rispettivi periodi storici.
Onskad 80' è una creazione che richiama in modo straordinario e nostalgico quella fantastica decade, un tempo di fiducia e ottimismo, impegno individuale e crescita economica, cellulari e social erano di là da venire, stress non pervenuto, più vita vera e una sana diffusa socialità, scevra da ossessioni e fanatismi digitali. 
La donna in questi anni sblocca nuove conoscenze ed esperienze di vita, si concede il gusto della provocazione consapevole, un'inedita, dinamica esuberanza per corpo e anima, abbraccia l'empowerment mood e si impone in ambiti plurimi, senza mai trascurare le sue peculiari armi, femminilità e capacità seduttive. Insomma è una donna risoluta, centrata, che sa osare.
La fragranza abbonda in carattere e fascino, ha un candore malizioso palesato nell'apertura esperidata cristallina con mandarino e limone, una lucentezza serica si proietta su un accordo floral irriverente e sensualissimo, prorompono le note calde speziate di garofano, la penetrante dolcezza dell'ylangylang, l'enigmatica passionalità della datura. Incantevole questa sensazione di dejavu, di aromi senza tempo che ti appartengono e definitiva la reminiscenza innescata dalla sfumatura ambrata, dalla pervasiva traccia talcata di opoponax ed eliotropio sospese nella soffice scia, con una sottile inflessione gourmand, di vaniglia e muschi. Ambiziosa con successo eh sì, arriva, ti prende e ti porta via.
Pregevole il flacone artistico, essenziale nella struttura, con illustrazione realizzata in esclusiva da Monica Lind.
Creata da Léa Hiram.
Eau de Parfum 15 e 100 ml. Online qui
©thebeautycove   @igbeautycove
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titosfriends4life · 6 months
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QUANDO IL DESIDERIO TACE: INDAGINE PSICOLOGICA SUL SILENZIO SESSUALE
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Esplorando il Silenzio Sessuale: Cause, Dinamiche Psicologiche ed Efficaci Strategie di Superamento
Il silenzio sessuale, un viaggio emotivo che molte donne e uomini possono intraprendere, porta a un'inusuale mancanza di desiderio sessuale. Ma cosa si cela dietro questo silenzio❓E quali sono le radici psicologiche di questa esperienza❓
Il Significato del Silenzio Sessuale
Il silenzio sessuale si manifesta quando l'individuo perde interesse per l'intimità, un fenomeno che può persistere nel tempo, causando disagio. Questa carenza di desiderio può diventare un disturbo se perdura per sei mesi, accompagnato da una totale assenza di pensieri erotici.
Cause del Calo del Desiderio Sessuale
Diversi fattori possono contribuire al silenzio sessuale. Lo stress è una causa comune, ma possono intervenire anche problemi relazionali, variazioni ormonali o un'educazione sessuale rigida. Le variazioni ormonali, in particolare, possono influenzare la libido, come nel caso delle donne durante la menopausa.
Il Silenzio Sessuale nei Single
Anche i single possono sperimentare il silenzio sessuale, spesso legato alla paura di rimettersi in gioco dopo delusioni sentimentali.
Superare il Silenzio Sessuale: Strategie Efficaci
Accettazione del Problema: Riconoscere e accettare il silenzio sessuale è il primo passo. Ignorare il problema non fa che ostacolare la risoluzione.
Comunicazione con il Partner: In una relazione, è fondamentale parlare apertamente del problema con il partner. La comunicazione evita fraintendimenti e pressioni indesiderate.
Ristabilire l'Intimità: Nelle relazioni, ripristinare la complicità del passato è utile. Creare momenti romantici e spensierati può ravvivare il desiderio e rafforzare la fiducia reciproca.
Costruire Fiducia: Per i single, uscire dalla zona di comfort e aprirsi a nuove relazioni è cruciale per ritrovare fiducia nel prossimo.
Richiedere Aiuto Professionale: Se il problema persiste, consultare uno psicologo online o dal vivo può aiutare a comprendere le radici del problema e identificare soluzioni.
Concludendo il Viaggio
Affrontare il silenzio sessuale richiede comprensione, comunicazione e talvolta l'aiuto di un professionista. Scegli di esplorare e superare questa fase per riscoprire la gioia dell'intimità. Rivolgiti a uno psicologo oggi stesso.
"Inizia il tuo percorso di comprensione e superamento del silenzio sessuale con il supporto di un professionista. Scopri di più ora."
Tito Bisson
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eforismi · 7 months
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Titolo: "Investire nel Benessere Organizzativo e Personale: La Chiave per Spezzare il Circolo Vizioso della Precarietà e dell'Insicurezza"
Nel panorama sociale ed economico attuale, due temi cruciali emergono con forza: la precarietà che affligge i giovani e la necessità di conciliare il lavoro di cura con la carriera per tutte le donne. Queste sfide generano stress e insicurezza, creando un circolo vizioso di insoddisfazione, demotivazione, assenze per malattia e bassa produttività. In un'epoca in cui la competitività globale è in costante crescita, investire sul benessere delle persone è diventato un imperativo per tutte le imprese che vogliono prosperare e contribuire al progresso sociale ed economico.
Priorità alla Sicurezza Fisica e Psicologica
La sicurezza fisica e psicologica dei lavoratori dovrebbe essere la massima priorità di ogni impresa. Gli ambienti di lavoro sicuri e salutari non solo migliorano la qualità della vita dei dipendenti ma aumentano anche la produttività. I datori di lavoro devono garantire che gli standard di salute e sicurezza siano rispettati, riducendo il rischio di infortuni e malattie legate al lavoro.
Formazione dei Datori di Lavoro
I dirigenti e i responsabili delle imprese devono essere formati sulla gestione del personale in modo sostenibile. La sensibilizzazione riguardo alle sfide legate alla precarietà e alla conciliazione tra lavoro e vita privata è fondamentale per sviluppare una cultura aziendale che promuova il benessere dei dipendenti.
Servizi di Sostegno e Salario Dignitoso
Oltre a garantire un ambiente di lavoro sicuro, le imprese dovrebbero fornire servizi di sostegno, come la consulenza psicologica e l'assistenza per la gestione del lavoro di cura. Un salario dignitoso è essenziale per consentire ai lavoratori di soddisfare le proprie esigenze e quelle delle proprie famiglie.
Coinvolgimento dei Lavoratori nelle Decisioni
Coinvolgere i lavoratori nelle decisioni aziendali crea un senso di appartenenza e aumenta la motivazione. La partecipazione dei dipendenti alle scelte che influenzano il loro lavoro favorisce la creazione di un ambiente collaborativo e inclusivo.
Armonia tra Lavoro e Vita Privata
Promuovere un equilibrio tra lavoro e vita privata è cruciale per ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita. Iniziative come l'orario flessibile, il lavoro da remoto e la condivisione delle responsabilità di cura possono contribuire a raggiungere questo obiettivo.
Promuovere l'Accesso Equo e Trasparente all'Avanzamento in Carriera
Le imprese devono garantire che l'avanzamento in carriera sia basato sul merito, senza discriminazioni di genere o altro tipo. L'accesso alle opportunità di crescita professionale dovrebbe essere equo e trasparente, promuovendo la diversità e l'inclusione.
Il Modello Olivetti: Un Esempio da Seguire
L'Europa può trarre ispirazione dal modello Olivetti, un'impresa italiana che ha investito nel benessere organizzativo e personale dei dipendenti. Attraverso politiche aziendali incentrate sulla formazione, la partecipazione dei lavoratori, la conciliazione tra lavoro e vita privata e un impegno costante per il miglioramento del benessere dei dipendenti, Olivetti è diventata un esempio di successo nel promuovere un ambiente di lavoro sano e produttivo.
In conclusione, per spezzare il circolo vizioso della precarietà e dell'insicurezza, è fondamentale che le imprese investano nelle persone. La creazione di ambienti di lavoro sicuri, inclusivi e incentrati sul benessere è un passo cruciale verso un futuro più equo e prospero per tutti. Soltanto attraverso l'attenzione e l'impegno verso il miglioramento del benessere organizzativo e personale potremo affrontare queste sfide con successo
#DonErman.
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wdonnait · 6 months
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Relazione a distanza, molte donne la preferiscono
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/relazione-a-distanza-oggi-molte-donne-la-preferiscono/19133?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=19133
Relazione a distanza, molte donne la preferiscono
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Le relazioni a distanza presentano sia vantaggi che svantaggi, e la loro esperienza può variare notevolmente a seconda delle persone coinvolte e delle circostanze specifiche.
E’ vero che con i social e le connessioni digitali tutto oggi è più semplice, ma questo non vuole dire che tutti accettino di stare lontani.
Ecco alcuni pro e contro delle relazioni a distanza:
Pro:
Indipendenza personale: Le relazioni a distanza possono permettere a entrambi i partner di coltivare la propria indipendenza, dedicarsi ai propri interessi e costruire la propria identità senza essere completamente immersi nella relazione.
Comunicazione approfondita: Le coppie in relazioni a distanza spesso sviluppano una comunicazione più profonda e significativa. Poiché non possono essere fisicamente insieme, comunicano attraverso diverse modalità (chiamate, messaggi, videochiamate) che possono favorire una connessione emotiva più forte.
Fiducia e impegno: Le relazioni a distanza richiedono una maggiore fiducia reciproca e un impegno più forte per far funzionare la relazione. Questo può rafforzare il legame tra i partner e creare una solida base di fiducia e comprensione reciproca.
Crescita personale: Affrontare la sfida di una relazione a distanza può portare a una maggiore maturità emotiva e personale, poiché entrambi i partner imparano a gestire la solitudine, a prendere decisioni autonome e a gestire il tempo in modo più efficiente.
Contro:
Mancanza di contatto fisico: La mancanza di vicinanza fisica può essere uno dei maggiori svantaggi delle relazioni a distanza. La mancanza di abbracci, baci e contatto fisico quotidiano può essere difficile per alcuni e influire sulla dimensione emotiva della relazione.
Difficoltà nella gestione del tempo: Fusi orari diversi e impegni personali possono rendere difficile sincronizzare le routine quotidiane, provocando frustrazione e disconnessione tra i partner.
Costi e sfide logistiche: Le visite frequenti possono comportare costi finanziari e sfide logistiche. I viaggi possono essere dispendiosi e richiedere molto tempo, specialmente se i partner vivono in diverse aree geografiche.
Stress emotivo: La distanza può causare stress emotivo, incertezza e insicurezze legate alla relazione. La mancanza di contatto fisico e la separazione possono generare dubbi sulla solidità della relazione.
In conclusione, le relazioni a distanza possono essere gratificanti, ma richiedono impegno, fiducia e comunicazione aperta da entrambe le parti. Con la giusta attenzione, comprensione reciproca e sforzo condiviso, molte coppie sono in grado di far funzionare con successo una relazione a distanza. Tuttavia, è importante valutare attentamente se questa dinamica è adatta alle esigenze e ai desideri di entrambi i partner.
I social riducono la distanza
I social media e le piattaforme di comunicazione online hanno sicuramente un impatto significativo nel ridurre la percezione della distanza nelle relazioni a lunga distanza. Questi strumenti offrono diverse modalità di comunicazione che aiutano le persone a rimanere connesse e a ridurre la sensazione di separazione fisica. Ecco come i social media possono contribuire a ridurre la distanza nelle relazioni a lunga distanza:
Comunicazione istantanea: Piattaforme come WhatsApp, Messenger, o altre app di messaggistica istantanea consentono di comunicare in tempo reale, permettendo alle persone di scambiarsi messaggi, foto, video e chiamate vocali anche se distanti geograficamente.
Videochiamate: Servizi come Skype, Zoom, FaceTime e altri permettono di effettuare videochiamate, offrendo una modalità di comunicazione più intima e realistica, permettendo ai partner di sentirsi più vicini pur essendo lontani fisicamente.
Condivisione di momenti: Le persone possono condividere i loro momenti quotidiani, esperienze e pensieri tramite piattaforme social come Instagram, Facebook, Snapchat o Twitter. Questo aiuta a restare aggiornati sulla vita quotidiana del partner, riducendo la sensazione di distanza.
Coinvolgimento in attività condivise: Attraverso i social media è possibile partecipare a eventi online, guardare film insieme in streaming, o persino giocare a giochi online, creando una sensazione di coinvolgimento e condivisione nonostante la distanza.
Supporto emotivo: Le persone in relazioni a lunga distanza possono trovare sostegno emotivo e conforto attraverso la condivisione di pensieri, sentimenti e esperienze personali sui social media, aiutando a rafforzare il legame emotivo.
Nonostante tutti questi vantaggi, è importante notare che i social media non possono sostituire completamente la vicinanza fisica e il contatto umano diretto. Le relazioni a distanza possono comunque presentare sfide, e l’uso eccessivo dei social media potrebbe anche comportare frustrazione o un senso di inadeguatezza, quindi è importante trovare un equilibrio sano nell’utilizzo di queste piattaforme.
In conclusione
Gli aspetti positivi di una relazione a distanza possono essere molti: l’opportunità di viaggiare, l’intensità dei momenti passati con il partner , la passione che sembra non scemare mai, la possibilità di essere più indipendenti e un maggiore equilibrio tra la propria vita e la  vita di coppia.
Non mancano però le complicazioni che un rapporto di questo tipo può portare: non poter condividere la quotidianità insieme, lo stress degli spostamenti, il portafogli più leggero,  la gelosia, la malinconia e molte altre difficoltà.
Oggi però sembra che  l’idea di avere una relazione a distanza non spaventi le donne tra i 18 e i 30 anni, ma che  il 38% la preferisca.  Questo sicuramente avviene anche per mezzo della tecnologia che con con videochat e simili aiuta gli amori   lontani.
Inoltre non è da meno il numero delle coppie che decidono di restare ciascuno sotto il proprio tetto, anche trovandosi  a pochi isolati di distanza. E’ quanto basta però   a mantenere i propri spazi personali.  Sono molti coloro che  decidono di vedersi solo durante i week end.
Si accetta  dunque un pò di nostalgia, in cambio di un week end più passionale,  piuttosto che litigare per chi deve lavare i piatti.
Questa soluzione è ben voluta sopratutto da chi è reduce da una convivenza o una storia finita male. Infatti dopo aver risistemato la propria vita con interessi e amicizie, essere diventate realmente indipendenti, molte donne non vogliono mettere a repentaglio quello che hanno  faticosamente e anche coraggiosamente ricostruito.
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