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#storiadelcinema
pigrecoemme · 2 years
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#13 - Morto il cinema! Viva il cinema! Conversazione con Daniele Vicari
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awardseasonblog · 2 years
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#Laregoladelgioco di #JeanRenoir è una satira pungente e feroce dell'alta società francese all'alba della seconda guerra mondiale. Per questo motivo fu definito un film anti-patriottico perché demoralizzava i francesi con la guerra alle porte. In realtà Renoir non voleva demonizzarli ma descriverli come bambini intrappolati in un gioco: il mondo chiuso dell'aristocrazia dove c'è una regola per tutto (dalla caccia al galateo), ma chi tenta di sottrarsi ad essa inverte l'ordine delle cose innescando la tragedia. Così attraverso una tessitura stratificata mette in scena il crepuscolo di un mondo alla deriva fatto di personaggi alla vigilia di una crisi in una festa notturna in una tenuta di campagna. Per aumentare la sensazione della trappola nei giochi claustrofobici dell'alta società Renoir ideò un nuovo modo di filmare con obiettivi ultraluminosi che consentono un'estrema profondità di campo, sperimentando il piano sequenza con un effetto finestra nella quale i personaggi si muovevano liberamente entrando e uscendo dal quadro senza tenere conto della cinepresa. "Ognuno ha le sue ragioni" #LaRègledujeu (1939) #cultmovies #storiadelcinema https://www.instagram.com/p/Ch1d4VOsPbX/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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https://facebook.com/events/s/cinema-dascolto-alla-citta-del/577124583797195/CINEMA D'ASCOLTO https://mariangelaungaro.wixsite.com/stardust-art-studios/cinemadascolto VI ASPETTIAMO ALLA FIERA DI BRINDISI CITTÀ DELLA LETTERATURA 2022 26-27-28 AGOSTO Grand Hotel Palace Virgilio Corso Umberto I Brindisi. La storia dell'umanità raccontata attraverso il cinema e la sua musica. #cinemadascolto #storiadelcinema #mariangelaungarocomposer #soundtrackcomposer #lamusicaèunlinguaggiouniversale #fiera #bookstagram #brindisi (presso STARDUST ARTISTIC STUDIOS) https://www.instagram.com/p/ChpLrOcDUqE/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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8 e mezzo #marcellomastroianni #Fellini100 #ottoemezzo #federicofellini #cinemaitaliano_italiancinema #masterpiece #storiadelcinema #cinemaitaliano #cinema #grandifilm #ombra #blackandwhite #cinemavintage #classicitalianmovie #classicmovie #citazionefilm #film #italy #mito #actor #eyes #occhi #cinemadautore https://www.instagram.com/p/CFm4oApKgog/?igshid=3t90hh3chm7a
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cirifletto · 4 years
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Le 12 Scene Cult Del Cinema Di Federico Fellini
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Un ricordo del regista riminese, nell'anno del centenario della nascita, attraverso scene memorabili dei suoi capolavori Federico Fellini nasce il 20 gennaio 1920 e quest'anno ricorre il centenario della sua nascita. In questa occasione, per celebrarlo, vogliamo ripercorrere la sua filmografia attraverso una serie di scene che sono entrate nell'immaginario collettivo e rimarranno indelebili nella storia del cinema.
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Anita Ekberg che fa il bagno nella Fontana di Trevi, Gradisca in Amarcord sono alcuni esempi di scene indimenticabili. Ma il cinema di Federico Fellini è ricchissimo di momenti memorabili. Istanti che conservano intatto il potere dell'affresco di un'epoca e del sogno con visioni di un'umanità dolente e giocosa, che in pochi attimi manifesta la firma del genio. LEGGI ANCHE... Il Cinema Di Woody Allen In 10 Scene Indimenticabili
I VITELLONI (1953)
Sordi spaccone, che sbeffeggia i "lavoratori della malta" con pernacchia e gesto dell’ombrello. Poi la macchina si fermerà e lui dovrà darsela a gambe di fonte agli operai decisamente arrabbiati. Ma la scena, simbolo del film sui cinque nullafacenti di provincia, scritto da Federico Fellini, insieme a Ennio Flaiano, entra nella storia del cinema. E pure in quella del costume. https://youtu.be/jD45TQIfcoo Moraldo (Franco Interlenghi), il più giovane della combriccola dei cinque vitelloni, sceglie davvero di partire, di andare non si sa dove: "Non lo so! Debbo partire. Vado via". Alla stazione Guido (Guido Martufi), il giovanissimo ferroviere, interroga Moraldo sul motivo della sua decisione. Ma quest’ultimo non risponde, è evasivo. Nemmeno lui conosce le sue sorti, sa solo che dalla provincia bisogna andarsene: per cercare fortuna, per crescere, o magari, semplicemente, per combattere contro quei sentimenti asfittici, respirati per tanti anni, gli stessi che soffocano qualsiasi aspirazione, che piegano l’io senza possibilità di differenziarsi. Da un lato v’è dunque il Fellini delle partenze, colui che avrà bisogno della città, della grande metropoli per creare e comprendere. Dall’altro, invece, permane il Fellini della provincia, colui che saprà trasformare il luogo da cui più si è distanziato in inesauribile fonte d’ispirazione. Scena memorabile con il treno che parte e idealmente attraversa, come in un sogno, le camere dei suoi amici, quasi fosse un saluto onirico. https://youtu.be/I_vbmK75STg
LA STRADA (1954)
I finali erano una delle specialità di Fellini, e la spiaggia ovviamente è un elemento altamente simbolico per il regista riminese. Per questo il pianto disperato, e quasi redentore, della "bestia" Zampanò (Anthony Quinn) avviene proprio in riva al mare di notte, dopo che ha saputo della morte di Gelsomina (Giulietta Masina). La strada vinse l’Oscar come miglior film straniero e lanciò Fellini a livello internazionale. https://youtu.be/aIQ_h90BO0k
LE NOTTI DI CABIRIA (1957)
Quando Cabiria sembra non farcela a risollevarsi dall’ennesimo colpo basso della vita e pensa di suicidarsi, lungo una strada di campagna, incontra un gruppo di ragazzi che canta e suona in allegria e che le restituisce la gioia e la fiducia nel futuro. Giulietta Masina, compagna di vita e di set di Federico Fellini, non dice una parola, fa tutto con lo sguardo. E il resto lo fa Nino Rota con la sua musica. Secondo Truffaut, "il finale del film è un prodigio di potenza e di forza, nel senso più nobile del termine". Altro giro, altro finale e altro Oscar. https://youtu.be/u0rqhdx1154
LA DOLCE VITA (1960)
La scena simbolo del film, che è stata definita anche la scena simbolo del cinema italiano del XX secolo, e nella top ten di quello mondiale, è quella del bagno nella fontana di Trevi di Anita Ekberg e Marcello Mastroianni. La celeberrima e sensualissima scena, di un tre minuti circa, è entrata di diritto nell’immaginario popolare italiano e nel nostro patrimonio culturale. Si narra che, durante le riprese della celebre scena nella fontana di Trevi, Anita Ekberg non ebbe problemi a restare in acqua per ore, mentre Mastroianni, d’accordo con Fellini, per sopportare il freddo dovette indossare una muta sotto i vestiti e bere una bottiglia di vodka prima di girare. https://youtu.be/7_hfZoe9FHE Sì, ok, la scena della fontana con la fotonica Anita Ekberg, "Marcello, come here!" e tutto il resto. Ma il finale della Dolce Vita è uno dei più amaramente simbolici e poetici del cinema: l’occhio della manta gigante (il pesce mostro nasce da un ricordo di Fellini ragazzo) che guarda Marcello e, oltre il canale, la voce dell’innocenza che lo richiama, ma che lui non comprende, facendosi trascinare via dalla sua vita vuota. Memorabile. Ancora una volta, un finale sulla spiaggia. https://youtu.be/pIkFea5aO1g
8½ (1963)
La rumba della Saraghina (l’attrice americana Eddra Gale) sulla spiaggia è l’educazione sessuale del maestro da piccolo: i bambini scappati dal collegio pagano la prostituta perché si spogli. L’opposizione tra la sua figura – amore, sesso vissuto in libertà – e la Chiesa – repressione e limitazione – sta tutta in questa scena: tra la danza morbida della Saraghina e la rigidità dei due preti che arrivano a castigare il protagonista. https://youtu.be/_n2s5i2i2Jg
GIULIETTA DEGLI SPIRITI (1965)
Sandra Milo sull’altalena con il mitico costume creato per lei da Piero Gherardi, nel bel mezzo di un numero tra cavalli ed elefanti, apice barocco e visionario di Fellini. Nel ricordo raccontato da Giulietta, è la ballerina con cui il nonno della protagonista era fuggito. Ma la Milo incarna tutte le versioni della voluttà nel film che racconta la crisi del matrimonio secondo il maestro. https://youtu.be/63y30JttflE
ROMA (1972)
Roma, magnifico e visionario ritratto della Città Eterna visto attraverso gli occhi di un giovane riminese, è pieno di momenti cult – l’ultima apparizione sullo schermo di Anna Magnani, che chiude la porta in faccia a Fellini al grido di: “A Federi’, va a dormi’ va’”, oppure Mastroianni a cena, in una scena che è stata tagliata dal cut americano – ma noi scegliamo la sfilata di moda del clero davanti a un cardinale tronfissimo, mentre due suore all’organo accompagnano con musiche para ecclesiastiche rivisitate con sarcasmo da Nino Rota. Praticamente The Young e The New Pope, ma negli anni ’70. https://youtu.be/SS5RZqZXhiU
AMARCORD (1973)
Ciccio Ingrassia questo film non voleva nemmeno farlo: quello dello Zio Teo, il ruolo del parente matto che si arrampica su un olmo a gridare “Voglio una donnaaa!”, gli sembrava troppo marginale. E invece la scena dell’albero segnò la memoria degli spettatori nel film più autobiografico di Fellini e questo cameo di culto aprì definitivamente a Ingrassia le porte cinema d’autore. Durante una lunga pausa di lavorazione, la troupe si dimenticò dell’attore mentre stava appollaiato sui rami, in attesa del ciak. https://youtu.be/_dn63mQeO4E Nell’ampio catalogo delle ossessioni femminili di Federico Fellini, la "Gradisca", interpretata da Magali Noel in "Amarcord", rappresenta la bella di provincia, quella che avanza compiaciuta lungo il corso principale della città, scatenando fremiti di desiderio e, soprattutto, mostrandosi pronta a soddisfarli. Da qui il soprannome, diventato quasi aggettivo, per indicare uno stereotipo di donna universale, diffuso ovunque, ben oltre i limiti della provincia riminese. La scena clou del film era quella in cui, cappotto rosso e basco in testa, improvvisava da sola uno spogliarello, restava in sottoveste nera e fili di perle, poi entrava in un grande letto candido e, rispettosamente, si offriva alla massima autorità di passaggio in paese: "Signor Principe, gradisca". https://youtu.be/KfmwmEYP77A
LA VOCE DELLA LUNA (1990)
“Dopo aver tanto cercato, ho ritrovato Pierino. Proprio lui: leggero, buffissimo, lunare, misterioso, ballerino, mimo, che fa ridere e piangere. Ha il fascino dei personaggi delle fiabe, delle grandi invenzioni letterarie. Rende credibile qualunque personaggio e tutti può abitarli. Amico degli orchi e delle principesse, dei ranocchi che parlano. È come Pinocchio e Giovannin senza paura”, aveva detto Federico Fellini di Roberto Benigni nella sua ultima intervista. Per il suo canto del cigno ha voluto lavorare con lui (e Paolo Villaggio): “Questo film è anche il suo testamento sulla nostra società, sul nostro mondo di adesso. Fa vedere il nostro rimbecillimento, la volgarità, e addirittura la nostra fine. Era un amarissimo commento sui nostri tempi, ma fatto con la sua solita bellezza stilistica”, ha ricordato Benigni. https://youtu.be/opvLX71dBWM Un consiglio. Guardatevi i film interamente. Assaporerete verità e leggerezza ma anche sogno e fantasia. Qualità che si trovano sicuramente nel genio di Federico Fellini. Buona visione.... da Tommaso!! Vieni a visitarci sulla nostra pagina Facebook e Metti il tuo MiPiace! Salva Read the full article
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onirotarologia · 3 years
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🚀 Dopo Spazio 1999, appropinquandomi alla soglia dei 2001 followers, ecco un altro post fantascientifico-cinematografico-autocelebrativo! E' un riferimento che chi ha seguito i miei corsi conosce molto bene per spiegare la relazione tra seme dei bastoni dei Tarocchi e la funzione magica, irrazionale e creativa dell'Intuizione junghiana. Ecco a voi il primate di "2001 odissea nello spazio": il primo Bagatto della Storia! P.S.: grazie x 2001 volte! P.P.S.: se perdo qualche follower mi ti vedrò costretto a tirare fuori anche "1997: Fuga da New York"! #2001odisseanellospazio #2001aspaceodyssey #stanleykubrick #kubrick #storiadelcinema #cultmovie #tarocchi #tarologia #tarotandmovies #onirotarologia #tarot #arcanimaggiori #tarocchiitalia #carlgustavjung #archetipi #simbologia #simbolismo #fantascienza #cinema #psicologia #intuizione #bateleur #bagatto https://www.instagram.com/p/COPodUqsh1u/?igshid=9y1nn4whdn3v
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gennaroiagoesposito · 3 years
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COME SI DIVENTA REGISTA In questa trasmissione web radio vi racconterò tutto ciò che i maestri del cinema hanno fatto per diventare registi. Ogni puntata parlerò di un regista e racconterò tutta la sua storia, partendo da cosa faceva prima, quali sono stati i suoi primi lavori, il suo debutto con un lungometraggio e la filmografia. Tutto questo condito con tanti aneddoti e curiosità. Potete chiedermi anche voi di parlare di un regista che voi amate e che volete saperne di più. OGGI ALLE ORE 14:30 prima puntanta (intro) qui sotto il link per ascoltarmi in diretta https://www.spreaker.com/show/come-si-diventa-regista #cinemania #registifamosicinema #registifamosi #registi #maestridelcinema #cinematografia #storiadelcinema #cinematographer #cinemagram #cinemalover #cinema🎬 (presso Gennaro iago Esposito regista) https://www.instagram.com/p/CLO7C2phU6S/?igshid=tzoju4o6ol8j
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diaridicineclub · 4 years
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La storia del cinema - La serialitá. Lezione II
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creativemorningstrn · 5 years
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Elena Testa è responsabile dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa d’Ivrea, centro di conservazione, valorizzazione e diffusione del patrimonio audiovisivo prodotto dalle imprese italiane, facente parte della Fondazione Centro Sperimentale  di Cinematografia, dove sono conservate opere di Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti, Paolo e Vittorio Taviani, Bernardo Bertolucci, Luciano Emmer, Dino Risi, Valentino Orsini ed Ermanno Olmi.
Esperta di cinema d’impresa e dei rapporti tra cinema e mondo del lavoro, Elena si occupa di restauro cinematografico, found footage e valorizzazione del materiale d’archivio. Da sempre lavora nell’ambito degli archivi cinematografici e inoltre ha scritto documentari, diretto cortometraggi e curato rassegne per festival e istituzioni culturali.
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comedonnainnamorata · 5 years
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Dall'archelogia del cinema, all'arte ingannevole dell'ottica, ai primi ritratti fotografici, fino alla meraviglia e allo stupore della sala del Tempio e la Galleria dei manifesti ... Un lunedì alla scoperta di una delle mie più grandi passioni: Il Cinema! 😍💘🎬😭 - - #bestmemories #maggio2019 #Turin #moleantonelliana #tuttobellissimo #primevolte #museonazionaledelcinema #dreams #museodelcinema #torino #meraviglia #cinema #ottica #galleriadeimanifesti #saladeltempio #tuchiamaleemozioni #segretidelcinema #storiadelcinema #registi #instamoment #instalife #instafollow #instalove #instacinema #movies #followforfollowback #follow4follow #likeforfollow #pleasefollowme (presso Museo Nazionale del Cinema di Torino) https://www.instagram.com/p/Bz7_Q0Eo__w/?igshid=fp7sg94vi8jb
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awardseasonblog · 2 years
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#IlmagodiOz di #VictorFleming è un precursore del moderno blockbuster con cui la MGM testa con successo le potenzialità del nuovo mezzo espressivo: il Technicolor. Ogni fotogramma è caratterizzato da un'esplosione cromatica al servizio dello spettacolo. Per questo è definita una pellicola sulla magia del cinema. Il successo del film, che divenne un "american institution" per i suoi successivi passaggi televisivi, lo si deve soprattutto alla narrazione semplice e al fascino universale della ricerca come rito di passaggio, in una transizione formativa che è alla base del romanzo di formazione. Iconico il momento in cui Dorothy sognando di vivere in un mondo magnifico lontano dalla realtà "seppiata" canta "Over the rainbow". "Nessun posto è bello come casa mia" AWARDS: Il mago di Oz conquistò 6 nomination agli Oscar vincendo in 2 categorie (miglior colonna sonora e miglior canzone originale). #TheWizardofOz (1939) #cultmovies #storiadelcinema https://www.instagram.com/p/Chl20RisGtD/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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https://facebook.com/events/s/cinema-dascolto-alla-citta-del/577124583797195/CINEMA D'ASCOLTO https://mariangelaungaro.wixsite.com/stardust-art-studios/cinemadascolto VI ASPETTIAMO ALLA FIERA DI BRINDISI CITTÀ DELLA LETTERATURA 2022 26-27-28 AGOSTO Grand Hotel Palace Virgilio Corso Umberto I Brindisi. La storia dell'umanità raccontata attraverso il cinema e la sua musica. #cinemadascolto #storiadelcinema #mariangelaungarocomposer #soundtrackcomposer #lamusicaèunlinguaggiouniversale #fiera #bookstagram #brindisi (presso STARDUST ARTISTIC STUDIOS) https://www.instagram.com/p/ChpLrOcDUqE/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Come il digitale ha cambiato il cinema
Ormai da qualche anno la Rivoluzione digitale è entrata a far parte del mondo cinematografico, modificandolo profondamente. Inizialmente il digitale era usato solamente in ambito di post-produzione, per aggiungere ad esempio gli effetti speciali. Oggi il digitale coinvolge non solo la produzione e la post- produzione, ma anche la distribuzione.
 Vi sono diversi esempi di film dove il digitale ha avuto un’importanza predominante, per esempio ne “La leggenda di Beowulf ” di Robert Zemeckis e in “300” di Zack Snyder. In quest’ ultimo, in particolare, la tecnologia digitale ha permesso al regista di modificare la corporatura del protagonista del film, re Leonida, rendendolo più “classico”. Gli addominali dell’attore che impersona Leonida, Gerard Butler, sembrano come scolpiti nel marmo, quasi ad assomigliare ad una statua greca.
Il vantaggio del digitale in produzione è soprattutto il fatto che, mentre sono in corso le riprese, è possibile visionare la scena “in diretta”. Inoltre le telecamere digitali sono più leggere ed economiche rispetto alle macchine da presa. Attraverso sensori posizionati sui corpi degli attori è anche possibile, grazie a specifici software e componenti hardware, catturarne movimenti ed espressioni facciali, per poi apportare delle modifiche in post-produzione (motion capture). 
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Motion capture                                                       Fonte: Wikipedia
Per quanto riguarda quest'ultima, si possono ricreare paesaggi e ambientazioni tramite il “green o il blue screen”, oppure adoperare un “copia e incolla” quando bisogna riprendere delle scene affollate. Quindi è possibile girare interi film senza uscire da un edificio, ricreando qualsiasi tipo di scena al computer.
Un settore dell’industria cinematografica cambiato radicalmente con l’avvento del digitale è quello della distribuzione. Infatti un film in formato digitale può essere trasferito alle sale tramite semplici hard disk o utilizzando una connessione a banda larga satellitare. In quest’ultimo caso le sale devono essere attrezzate per la ricezione dei file criptati, munendosi di una connessione Internet e di un’antenna satellitare. Quando ciò si verifica i costi di distribuzione si abbassano notevolmente e la pirateria viene combattuta criptando i file, che verranno poi decriptati tramite un’apposita chiave. Tuttavia questa modalità non procede a ritmi elevati, in quanto i proprietari delle sale devono compiere un importante investimento economico per adeguarsi.
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 Proiettore cinematografico                                      Fonte: Wikipedia
Concludendo con un riferimento cinematografico, le pellicole sono molto più delicate del formato digitale, e soprattutto sono molto più infiammabili, come ci insegna Quentin Tarantino nel suo “Bastardi senza gloria”.
Lorenzo Cifolelli
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lasko2017 · 5 years
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Tutta la bellezza e l'eleganza di Yoshiko Kuga (久我美子 - 21 gennaio 1931) Attrice giapponese, interpretò "L'angelo ubriaco" e "L'idiota", di Akira Kurosawa (黒澤明), al fianco di Toshirō Mifune (三船敏郎). #YashikoKuga #Eleganza #Bellezza #Raffinatezza #IlGiapponeelasuaStoria #Toribird #NippoScanzanese #Cinema #Storiadelcinema #Giappone #AkiraKurosawa #ToshiroMifune https://www.instagram.com/p/Bs5j9VTlvPQ/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=imnn23i8pjpo
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gennaroiagoesposito · 3 years
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COME SI DIVENTA REGISTA intro
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2myla · 6 years
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Margaret Sullavan and Jimmy Stewart in Ernst Lubitsch's THE SHOP AROUND THE CORNER ('40)
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