Sarebbe bello se qualcuno prendesse in mano il tuo cuore ogni tanto.
Qualcuno che vada oltre le apparenze, persino oltre quello che potresti dare.
Dare sempre e ricevere di rado, fa male.
La felicità non si costruisce da soli. Ma il mondo esterno spinge a cercarsela da soli.
Non avere nessuno con un intento comune, una meta di vita da condividere, una sola mente con cui pensare ed arrivare ad obiettivi.
Qualcuno che come dicevo prima vada oltre le apparenze. Che stia vicino a te più quando stai male che non quando sei felice.
Quando credevo di essere amata era solo perché stavo dando tutta me stessa ed ero felice, ed amavo.
Quando qualcuno vede che non cambi per lui/lei, quando i tuoi tempi sono diversi da quelli che aveva prefissato nella sua mente che tu avessi. Quando ti vede ferma sui tuoi passi, si allontana, ferisce e lascia il mondo condiviso fino a quel momento cadere e frantumarsi in mille pezzi.
Non puoi amare a senso unico. Infatti se solo amore fosse stato avrebbe legato di più nel dolore, nello smarrimento esteriore e nella debolezza.
Ho detto smarrimento esteriore perché l’amore non ha smarrimento in sè. È così forte. Ama oltre ogni limite, oltre ogni difetto. Copre così tante cose, e resiste. Resiste impavido fino alla fine.
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Rimane tutto così fermo, mentre credo ancora che esista quello che voglio. Da qualche parte esiste, esisti anche per me.
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Momenti di razionalità:
Solo ora che so la vera risposta a quelli che erano i miei dubbi mi rendo conto di quanto fossi attaccata e dipendente da te, sono cambiata con te e per te sotto alcuni aspetti.
Ad esempio prima di conoscerti ero una ragazza mattiniera, andavo a dormire come le "galline" prestissimo tipo per le 20:30 massimo alle 21:00 e mi svegliavo alle 6:00 o 6:30, con te invece ho conosciuto com'è essere notturni andare a dormire per mezzanotte, a volte l'una e anche più tardi e svegliarsi per forza di cose per le 8:30 o 9:00.
È stata un'esperienza nuova, anche per via dell'adrenalina di conversare con te di notte, però ha avuto suoi grandi svantaggi come l'essere perennemente stanca e sentirmi sgridare perché mi svegliavo tardi, non essere abbastanza produttiva di mattina e quindi penso che pian piano tornerò alle mie vecchie abitudini di orario.
Perché il punto è questo solo ora mi rendo conto di come ti ho messo al centro della mia vita e come cantava la Pausini in una sua vecchia canzone "Lettera":
"Di come quando non ci sei
Io mi perdo sempre un po'
E poi mi accorgo che non so
Più divertirmi senza te
Invece quando stai con me
Anche il grigio intorno a noi
Si colora della vita che gli dai"
Questo era il riassunto di come mi sentivo: bene solo nei momenti in cui stavamo insieme, uno schifo per tutto il resto del tempo, ero diventata dipendente da una tua foto, un tuo audio e i tuoi messaggi e la conchiglia che era il nostro simbolo e questo dipendere da te non ha fatto altro che alimentare il carattere insopportabile che ho di essere una piagnucolona, non trovavo più il senso della mia vita perché la stavo azzerando attaccata come una cozza a te.
Mi hai conosciuta in un momento in cui stavo allontanandomi da persone che per anni erano state importanti per me e mi hai compresa subito, mi hai tirato su di morale e detto "supportare non sopportare" ogni volta che mi scusavo di essere un peso da sopportare. Questo con il passare dei giorni è diventato un mantra nella mia testa che appena qualcosa non andava potevo rivolgermi a te senza sentirmi di sbagliare, ho esagerato e me ne rendo conto solo ora. Questo non significa che avrei dovuto tenermi dentro tutto ma non avrei dovuto rendere tragica ogni cazzata che mi succedeva e questo proprio perché da sola mi sentivo di non essere in grado di affrontare nulla, cercavo in te la forza che mi mancava per reagire e a volte tipo a seguito dei due lutti che ho subito in questi ultimi anni era davvero indispensabile per reagire, ma altre volte non serviva infatti neanche il tempo di leggere tu il mio messaggio triste che già mi ero ripresa da sola, rialzandomi da sola, facendomi forza da sola, la cosa che ho davvero sbagliato è immaginare che fossi tu a dirmi quelle frasi che mi dicevo quando ero sola per farmi forza ma in realtà sono sempre stata io a dirmele, sono sempre stata io a reagire, perché un messaggio "ti abbraccio", "ci sono io qui" ... non era mai stato il vero input di ripresa, avevo già reagito alzandomi da terra, guardandomi negli occhi davanti ad uno specchio e imponendomi di farcela ancora una volta a risollevarmi. Tu in quei momenti bui poche volte c'eri realmente in quel preciso istante ed è ovvio stando in una chat, quindi hai ragione a dire che il mio carattere ti ha fatto desistere ma quel carattere non è davvero il mio, non sono sempre stata così è stato un errore mio mettermi da parte e legarmi così tanto a te.
Tu:
- "È proprio questo il punto del tuo carattere che mi ha fatto desistere dal pensare di poter avere una relazione con te. Nemmeno tu riesci a gestire questi momenti: ti cala il buio davanti e non riesci a riconoscere più nulla. E stando a distanza come posso sapere di poterti aiutare a farti sentire meglio se non con dei messaggi? Però non posso preoccuparmi di raddrizzarti sempre se posso essere offline in quei momenti che studio o in quei momenti in cui tu ti senti giù e non riesco a esserci in tempo."
- "Dopotutto ci stiamo sentendo ogni giorno, non dimenticarti che sei una persona che ha la forza per scalare le rocche calascio e lanciarsi nella mischia perciò so che la vera te esiste e deve lottare con le sue forze per reagire a ciò che in cuor suo già sapeva, ti ho detto che hai bisogno di un supporto ma la tua mente ha bisogno di mettere al primo posto se stessi".
Purtroppo però questo è il mio modo di affezionarmi alle persone mi ci lego troppo, l'ho sempre fatto e ci ho sempre rimesso pezzi di me.
Ora il nuovo mantra sarà sempre preso da una canzone della Pausini perché per me la musica è davvero vita, nelle sue canzoni posso rileggere tutta la mia vita e a differenza di quella che divenne la colonna sonora per reagire a fine superiori cioè il testo di "Ascolta il tuo cuore", stavolta è tratto da "La geografia del mio cammino":
"E di chi sarà il coraggio allora se non sarà il mio
Se si spegne quella luce resto io"
"Oggi riconosco il suono della voce di chi sono
E mi fido di un passato carico d'ingenuità"
Ma soprattutto:
"Da me, torno da me, perché ho imparato
A farmi compagnia
Dentro di me, rinasco e frego la malinconia
Bella come non mi sono vista mai io mai
Fianco al fianco al mio destino
Scritto nelle linee della mano
L'uragano che mi gira intorno sono solo io
Vedo la speranza infondo a quell'oblio
Il difetto è l'esperienza che non ho ancora
Ma non me ne prendo cura, non ho più paura
Da me torno da me, perché ho imparato a farmi compagnia
Dentro di me, ripeto una bestemmia, una poesia
Bella come io non l'ho sentita mai, io mai
Occhi dritti all'orizzonte
sull'asfalto lascio le mie impronte
Cos'è la solitudine, cos'è
Ho voglia di deciderlo da me, da me
Torno da me, da me per non andarmene più via, torno da me"
Poi sempre accecata dall'innamoramento ho chiuso gli occhi su quei particolari che ci differenziano, e anche se so che non possiamo essere uguali su tutti i fronti, che poi sai che noia due persone identiche, ma fanno la differenza perché se fossimo stati insieme alcune cose che tu non sopporti avrebbero costretto me a snaturarmi.
Mi riferisco al fatto che tu ci stai bene nel silenzio che lo preferisci ai karaoke, alle canzoni e al chiasso di una festa o sagra, io invece adoro sentirmi avvolgere dalla musica e anche se sono timida di natura mi sento davvero a mio agio in una festa in mezzo alla gente magari in pista a tentare qualche ballo di gruppo, che tu non avresti mai fatto insieme a me neanche costringendoti, mentre io a differenza tua nel silenzio mi sento soffocare perché è nel silenzio che i pensieri diventano vortici e si accumulano e mi fanno crollare urlando nella testa.
Anche tu hai dei difetti perché la perfezione non esiste e ho sbagliato a pensare e dire "tu sei il ragazzo perfetto per me" perché non penso che mi sarei vista tutte le partite che ti vedi, mi piace vedere solo quelle della nostra squadra del cuore, le altre le trovo noiose o come quelle di freccette dopo un po' mi sarei stufata, per non parlare del fatto che io mai e poi mai rivedrei una puntata della Signora in giallo dopo i traumi che mi hanno segnato da piccola vedendola dalla nonna, sembrano sciocchezze ma questo avrebbe potuto snaturare te che per farmi felice avresti potuto saltare una puntata che in realtà volevi vedere.
Fisicamente non ho nulla da dire perché in te ci sono entrambi gli unici requisiti che mi sono imposta sotto l'aspetto fisico di trovare nel mio possibile fidanzato: occhi e capelli castani, per il resto a me dell'aspetto fisico non importa, a me importa solo di quello che un ragazzo ha in testa, della sua dolcezza e premura, della sua creatività che va a braccetto con la mia.
Tu invece hai anche standard diversi nella tua ragazza ideale che non coincidono con quello che sono e che sono legati all'aspetto fisico.
Anche per questo non sarebbe potuto funzionare tra noi e in caso contrario non sarebbe durata tanto.
Ma anche se non sono quel che cerchi, come amico o fidanzato nei nostri momenti di fantasia reciproca mi hai fatto capire quanto valgo, che devo amarmi e amare il mio corpo, accettarlo e non odiarmi guardandomi davanti ad uno specchio, non nasconderlo in tutti i modi, che posso indossare quel che voglio e fregarmene di quel che possano pensare gli altri. Questo è stato l'obiettivo che abbiamo raggiunto insieme durante il primo anno di conoscenza, ricordo che a capodanno mi avevi detto dopo che ti avevo raccontato la giornata, come la stavo passando e come mi ero vestita "sentirti dire che ti piacci è un grande traguardo di quest'anno"
Eppure questo è stato un comportamento da amici niente di più, due persone che vogliono il bene dell'altro, che insieme hanno superato i problemi del passato e che hanno rimediato alle convinzioni dovute alle parole degli altri che in passato avevano criticato.
Non è un comportamento da fidanzati, tra noi non poteva funzionare c'è stato solo un bacio e allora dov'è il problema in quel momento ero felice? Si questo è l'importante comunque tu mi vuoi bene, sempre meglio di ricevere il primo bacio da uno che invece mi sfruttava soltanto.
Anche nella fantasia e in quell'istante di realtà dov'è il problema se abbiamo fatto loving? Ero felice in quei momenti? Si, ho scoperto aspetti di me che non conoscevo e un lato di me passionale che mai avrei immaginato di avere... sono stati 3 anni di quella "lezione d'amore" da cui tutto ebbe inizio, semplicemente questo. Solo ora comprendo che questo era il vero significato di quella parola "amore di carità".
Ci saremmo ritrovati d'accordo solo durante una passeggiata in mezzo alla natura, in casa a giocare insieme o a inventare robe creative, a scherzare, vedere un film o un cartone animato insieme, ci saremmo sostenuti a vicenda e saremmo stati dei complici in tutto, ma alla fine questi sono gli ingredienti della nostra amicizia anche attuale, una storia d'amore non poteva funzionare avremmo finito per discutere ad esempio perché io sarei voluta uscire a sentire una commedia dialettale e tu non ci avresti capito nulla e di certo passare un'ora a tradurre ogni parola avrebbe reso tutto un peso.
E poi la distanza c'è anche se poca ma c'è e limitarci a vivere una storia in chat non sarebbe stato lo stesso di una vera relazione, incontraci solo per poche ore una volta all'anno non sarebbe potuto bastare per tenere viva la voglia di essere più che amici. Quante volte ti ho detto questa distanza che ci divide mi fa davvero male ed era quello che temevi anche tu fin dall'inizio.
Se l'avessimo voluta eliminare uno dei due si sarebbe dovuto sacrificare abbandonando la propria città e allontanandosi dalla propria famiglia.
Ora è diverso in amicizia possiamo essere distanti senza soffrire. Certo un abbraccio dal vivo è sempre meglio che virtuale ma niente ci impedirà di vederci in futuro come amici se lo vorremo.
È giusto così, che torno a rimettere me al primo posto e che noi continuiamo ad essere semplici amici veri che si vogliono bene.
Sto meglio così anzi stiamo meglio così.
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