Tumgik
#razionalità
gregor-samsung · 2 months
Text
" La constatazione di non possedere un sentimento all'altezza dell'accadere tecnico può indurre ciascuno di noi a una ritirata emotiva che assume come regola della propria vita quello che uno “sente”. A determinare questa scelta è il bisogno di proteggere la propria vita che si sente assediata dalle crescenti pressioni esercitate dalla razionalità tecnica, per difendersi dalle quali non si vede altro rifugio se non nel proprio sentimento, legittimato dalla propria biografia. Un criterio, questo, che, in quanto biografico, si sottrae a ogni discussione e a ogni verifica. In questo modo, proprio partendo dall'“Io sento”, ciascun individuo cerca di produrre un mondo a sua immagine e somiglianza, realizzando così quell'autosufficienza che lo porta a sciogliere ogni legame con gli altri e, come effetto del progressivo assorbimento in se stesso, a perdere i contatti con il mondo comune e con la società.
Il collasso della vita sociale finisce con il mettere a rischio anche la vita interiore, quella intima, perché quando le emozioni e i sentimenti sono guidati da una fantasia che si sente libera, semplicemente perché si è liberata dalle verifiche imposte dall'esperienza comune del mondo, questa fantasia non tarda a sconfinare nelle allucinazioni che, in assenza di un mondo comune, si affermano indisturbate. In un’atmosfera caratterizzata da un diffuso senso di irrealtà, i soggetti hanno l’impressione di poter realizzare i più avventati voli della fantasia, perché sono stati rimossi gli ultimi ostacoli ai desideri più arbitrari, creando così una realtà conforme ai propri sogni che non tarderanno a rivelarsi come paurosi incubi. "
Umberto Galimberti, Il libro delle emozioni, Feltrinelli (collana Serie bianca), settembre 2021. [Libro elettronico; corsivi dell’autore]
15 notes · View notes
io-rimango · 9 months
Text
Vorrei, a volte, che la mia razionalità fosse più forte delle mie emozioni, invece quelle bastarde mi fottono sempre.
32 notes · View notes
romyy999 · 2 months
Text
A volte la razionalità porta l'irrazionalitá.
- prof sociologia università
13 notes · View notes
serenamatroia · 3 months
Text
Tumblr media
2 notes · View notes
poetaimprovvisato · 6 months
Text
E se fosse
la razionalitá…
Se fosse
quella parte di me
che più fa paura
quella scomoda
che ti costringe
al terreno più tortuoso.
Quella che scacci
lontano
il più lontano
possibile
e poi torna
impassibile
come un frisbee.
E non lo sai
che non puoi
liberartene?
Che è una delle
tue verità
e per quanto
sia spaventosa
a te
e solo a te
è legata
come le radici
all’albero.
Tu
devi solo scegliere
la strada.
Devi capire
fra le tante
storie
che la mente racconta
qual’è
quella che all’anima
appartiene.
A.S.
4 notes · View notes
crystal0-1rose · 1 year
Text
Sarebbe bello se qualcuno prendesse in mano il tuo cuore ogni tanto.
Qualcuno che vada oltre le apparenze, persino oltre quello che potresti dare.
Dare sempre e ricevere di rado, fa male.
La felicità non si costruisce da soli. Ma il mondo esterno spinge a cercarsela da soli.
Non avere nessuno con un intento comune, una meta di vita da condividere, una sola mente con cui pensare ed arrivare ad obiettivi.
Qualcuno che come dicevo prima vada oltre le apparenze. Che stia vicino a te più quando stai male che non quando sei felice.
Quando credevo di essere amata era solo perché stavo dando tutta me stessa ed ero felice, ed amavo.
Quando qualcuno vede che non cambi per lui/lei, quando i tuoi tempi sono diversi da quelli che aveva prefissato nella sua mente che tu avessi. Quando ti vede ferma sui tuoi passi, si allontana, ferisce e lascia il mondo condiviso fino a quel momento cadere e frantumarsi in mille pezzi.
Non puoi amare a senso unico. Infatti se solo amore fosse stato avrebbe legato di più nel dolore, nello smarrimento esteriore e nella debolezza.
Ho detto smarrimento esteriore perché l’amore non ha smarrimento in sè. È così forte. Ama oltre ogni limite, oltre ogni difetto. Copre così tante cose, e resiste. Resiste impavido fino alla fine.
-
Rimane tutto così fermo, mentre credo ancora che esista quello che voglio. Da qualche parte esiste, esisti anche per me.
4 notes · View notes
silviaaquilini · 2 years
Photo
Tumblr media
10 notes · View notes
yubisdiarystory · 1 year
Text
Nel prossimo anno mi auguro solo un cuore più rigido e la mente più razionale...
2 notes · View notes
Text
Momenti di razionalità:
Solo ora che so la vera risposta a quelli che erano i miei dubbi mi rendo conto di quanto fossi attaccata e dipendente da te, sono cambiata con te e per te sotto alcuni aspetti.
Ad esempio prima di conoscerti ero una ragazza mattiniera, andavo a dormire come le "galline" prestissimo tipo per le 20:30 massimo alle 21:00 e mi svegliavo alle 6:00 o 6:30, con te invece ho conosciuto com'è essere notturni andare a dormire per mezzanotte, a volte l'una e anche più tardi e svegliarsi per forza di cose per le 8:30 o 9:00.
È stata un'esperienza nuova, anche per via dell'adrenalina di conversare con te di notte, però ha avuto suoi grandi svantaggi come l'essere perennemente stanca e sentirmi sgridare perché mi svegliavo tardi, non essere abbastanza produttiva di mattina e quindi penso che pian piano tornerò alle mie vecchie abitudini di orario.
Perché il punto è questo solo ora mi rendo conto di come ti ho messo al centro della mia vita e come cantava la Pausini in una sua vecchia canzone "Lettera":
"Di come quando non ci sei
Io mi perdo sempre un po'
E poi mi accorgo che non so
Più divertirmi senza te
Invece quando stai con me
Anche il grigio intorno a noi
Si colora della vita che gli dai"
Questo era il riassunto di come mi sentivo: bene solo nei momenti in cui stavamo insieme, uno schifo per tutto il resto del tempo, ero diventata dipendente da una tua foto, un tuo audio e i tuoi messaggi e la conchiglia che era il nostro simbolo e questo dipendere da te non ha fatto altro che alimentare il carattere insopportabile che ho di essere una piagnucolona, non trovavo più il senso della mia vita perché la stavo azzerando attaccata come una cozza a te.
Mi hai conosciuta in un momento in cui stavo allontanandomi da persone che per anni erano state importanti per me e mi hai compresa subito, mi hai tirato su di morale e detto "supportare non sopportare" ogni volta che mi scusavo di essere un peso da sopportare. Questo con il passare dei giorni è diventato un mantra nella mia testa che appena qualcosa non andava potevo rivolgermi a te senza sentirmi di sbagliare, ho esagerato e me ne rendo conto solo ora. Questo non significa che avrei dovuto tenermi dentro tutto ma non avrei dovuto rendere tragica ogni cazzata che mi succedeva e questo proprio perché da sola mi sentivo di non essere in grado di affrontare nulla, cercavo in te la forza che mi mancava per reagire e a volte tipo a seguito dei due lutti che ho subito in questi ultimi anni era davvero indispensabile per reagire, ma altre volte non serviva infatti neanche il tempo di leggere tu il mio messaggio triste che già mi ero ripresa da sola, rialzandomi da sola, facendomi forza da sola, la cosa che ho davvero sbagliato è immaginare che fossi tu a dirmi quelle frasi che mi dicevo quando ero sola per farmi forza ma in realtà sono sempre stata io a dirmele, sono sempre stata io a reagire, perché un messaggio "ti abbraccio", "ci sono io qui" ... non era mai stato il vero input di ripresa, avevo già reagito alzandomi da terra, guardandomi negli occhi davanti ad uno specchio e imponendomi di farcela ancora una volta a risollevarmi. Tu in quei momenti bui poche volte c'eri realmente in quel preciso istante ed è ovvio stando in una chat, quindi hai ragione a dire che il mio carattere ti ha fatto desistere ma quel carattere non è davvero il mio, non sono sempre stata così è stato un errore mio mettermi da parte e legarmi così tanto a te.
Tu:
- "È proprio questo il punto del tuo carattere che mi ha fatto desistere dal pensare di poter avere una relazione con te. Nemmeno tu riesci a gestire questi momenti: ti cala il buio davanti e non riesci a riconoscere più nulla. E stando a distanza come posso sapere di poterti aiutare a farti sentire meglio se non con dei messaggi? Però non posso preoccuparmi di raddrizzarti sempre se posso essere offline in quei momenti che studio o in quei momenti in cui tu ti senti giù e non riesco a esserci in tempo."
- "Dopotutto ci stiamo sentendo ogni giorno, non dimenticarti che sei una persona che ha la forza per scalare le rocche calascio e lanciarsi nella mischia perciò so che la vera te esiste e deve lottare con le sue forze per reagire a ciò che in cuor suo già sapeva, ti ho detto che hai bisogno di un supporto ma la tua mente ha bisogno di mettere al primo posto se stessi".
Purtroppo però questo è il mio modo di affezionarmi alle persone mi ci lego troppo, l'ho sempre fatto e ci ho sempre rimesso pezzi di me.
Ora il nuovo mantra sarà sempre preso da una canzone della Pausini perché per me la musica è davvero vita, nelle sue canzoni posso rileggere tutta la mia vita e a differenza di quella che divenne la colonna sonora per reagire a fine superiori cioè il testo di "Ascolta il tuo cuore", stavolta è tratto da "La geografia del mio cammino":
"E di chi sarà il coraggio allora se non sarà il mio
Se si spegne quella luce resto io"
"Oggi riconosco il suono della voce di chi sono
E mi fido di un passato carico d'ingenuità"
Ma soprattutto:
"Da me, torno da me, perché ho imparato
A farmi compagnia
Dentro di me, rinasco e frego la malinconia
Bella come non mi sono vista mai io mai
Fianco al fianco al mio destino
Scritto nelle linee della mano
L'uragano che mi gira intorno sono solo io
Vedo la speranza infondo a quell'oblio
Il difetto è l'esperienza che non ho ancora
Ma non me ne prendo cura, non ho più paura
Da me torno da me, perché ho imparato a farmi compagnia
Dentro di me, ripeto una bestemmia, una poesia
Bella come io non l'ho sentita mai, io mai
Occhi dritti all'orizzonte
sull'asfalto lascio le mie impronte
Cos'è la solitudine, cos'è
Ho voglia di deciderlo da me, da me
Torno da me, da me per non andarmene più via, torno da me"
Poi sempre accecata dall'innamoramento ho chiuso gli occhi su quei particolari che ci differenziano, e anche se so che non possiamo essere uguali su tutti i fronti, che poi sai che noia due persone identiche, ma fanno la differenza perché se fossimo stati insieme alcune cose che tu non sopporti avrebbero costretto me a snaturarmi.
Mi riferisco al fatto che tu ci stai bene nel silenzio che lo preferisci ai karaoke, alle canzoni e al chiasso di una festa o sagra, io invece adoro sentirmi avvolgere dalla musica e anche se sono timida di natura mi sento davvero a mio agio in una festa in mezzo alla gente magari in pista a tentare qualche ballo di gruppo, che tu non avresti mai fatto insieme a me neanche costringendoti, mentre io a differenza tua nel silenzio mi sento soffocare perché è nel silenzio che i pensieri diventano vortici e si accumulano e mi fanno crollare urlando nella testa.
Anche tu hai dei difetti perché la perfezione non esiste e ho sbagliato a pensare e dire "tu sei il ragazzo perfetto per me" perché non penso che mi sarei vista tutte le partite che ti vedi, mi piace vedere solo quelle della nostra squadra del cuore, le altre le trovo noiose o come quelle di freccette dopo un po' mi sarei stufata, per non parlare del fatto che io mai e poi mai rivedrei una puntata della Signora in giallo dopo i traumi che mi hanno segnato da piccola vedendola dalla nonna, sembrano sciocchezze ma questo avrebbe potuto snaturare te che per farmi felice avresti potuto saltare una puntata che in realtà volevi vedere.
Fisicamente non ho nulla da dire perché in te ci sono entrambi gli unici requisiti che mi sono imposta sotto l'aspetto fisico di trovare nel mio possibile fidanzato: occhi e capelli castani, per il resto a me dell'aspetto fisico non importa, a me importa solo di quello che un ragazzo ha in testa, della sua dolcezza e premura, della sua creatività che va a braccetto con la mia.
Tu invece hai anche standard diversi nella tua ragazza ideale che non coincidono con quello che sono e che sono legati all'aspetto fisico.
Anche per questo non sarebbe potuto funzionare tra noi e in caso contrario non sarebbe durata tanto.
Ma anche se non sono quel che cerchi, come amico o fidanzato nei nostri momenti di fantasia reciproca mi hai fatto capire quanto valgo, che devo amarmi e amare il mio corpo, accettarlo e non odiarmi guardandomi davanti ad uno specchio, non nasconderlo in tutti i modi, che posso indossare quel che voglio e fregarmene di quel che possano pensare gli altri. Questo è stato l'obiettivo che abbiamo raggiunto insieme durante il primo anno di conoscenza, ricordo che a capodanno mi avevi detto dopo che ti avevo raccontato la giornata, come la stavo passando e come mi ero vestita "sentirti dire che ti piacci è un grande traguardo di quest'anno"
Eppure questo è stato un comportamento da amici niente di più, due persone che vogliono il bene dell'altro, che insieme hanno superato i problemi del passato e che hanno rimediato alle convinzioni dovute alle parole degli altri che in passato avevano criticato.
Non è un comportamento da fidanzati, tra noi non poteva funzionare c'è stato solo un bacio e allora dov'è il problema in quel momento ero felice? Si questo è l'importante comunque tu mi vuoi bene, sempre meglio di ricevere il primo bacio da uno che invece mi sfruttava soltanto.
Anche nella fantasia e in quell'istante di realtà dov'è il problema se abbiamo fatto loving? Ero felice in quei momenti? Si, ho scoperto aspetti di me che non conoscevo e un lato di me passionale che mai avrei immaginato di avere... sono stati 3 anni di quella "lezione d'amore" da cui tutto ebbe inizio, semplicemente questo. Solo ora comprendo che questo era il vero significato di quella parola "amore di carità".
Ci saremmo ritrovati d'accordo solo durante una passeggiata in mezzo alla natura, in casa a giocare insieme o a inventare robe creative, a scherzare, vedere un film o un cartone animato insieme, ci saremmo sostenuti a vicenda e saremmo stati dei complici in tutto, ma alla fine questi sono gli ingredienti della nostra amicizia anche attuale, una storia d'amore non poteva funzionare avremmo finito per discutere ad esempio perché io sarei voluta uscire a sentire una commedia dialettale e tu non ci avresti capito nulla e di certo passare un'ora a tradurre ogni parola avrebbe reso tutto un peso.
E poi la distanza c'è anche se poca ma c'è e limitarci a vivere una storia in chat non sarebbe stato lo stesso di una vera relazione, incontraci solo per poche ore una volta all'anno non sarebbe potuto bastare per tenere viva la voglia di essere più che amici. Quante volte ti ho detto questa distanza che ci divide mi fa davvero male ed era quello che temevi anche tu fin dall'inizio.
Se l'avessimo voluta eliminare uno dei due si sarebbe dovuto sacrificare abbandonando la propria città e allontanandosi dalla propria famiglia.
Ora è diverso in amicizia possiamo essere distanti senza soffrire. Certo un abbraccio dal vivo è sempre meglio che virtuale ma niente ci impedirà di vederci in futuro come amici se lo vorremo.
È giusto così, che torno a rimettere me al primo posto e che noi continuiamo ad essere semplici amici veri che si vogliono bene.
Sto meglio così anzi stiamo meglio così.
2 notes · View notes
Text
Stasera hanno destato la mia attenzione le urla di una coppia di non precisata età (si perché poco importa, le questioni d'amore non hanno età) che litigava animatamente in strada. Quando capitano episodi del genere mi ritorna sempre in mente una persona che ha fatto parte della mia vita che si lamentava del fatto che io quando mi arrabbiavo prendessi i piedi e mi allontanassi. Penso che nella vita ognuno abbia il suo modo di affrontare le cose, il mio era sbollire la rabbia per affrontare il tutto a mente lucida. Giusto o sbagliato che fosse il mio metodo, ogni volta che mi capita di sentire coppie che si lanciano addosso insulti e urla disumane, ricordo sempre che forse voler stare da soli per sbollire poi non è una cosa così negativa e ironizzando dentro di me, penso come sarebbe stato se avesse avuto a che fare con una persona le cui reazioni fossero state totalmente l'opposto. Una persona che ha fatto parte della mia vita mi diceva sempre che l'amore è possesso, appartenersi, gelosia, insomma tutti sentimenti irrazionali, ed allora che ci si allontani o ci si urli contro il mondo, la risposta è dentro quelle parole. L'amore non è razionalità, che si decida di affrontarlo in un modo o in un altro ha poca importanza, quello che conta è avere il coraggio di affrontare e combattere gli ostacoli insieme.
-laragazzadagliocchitristi
6 notes · View notes
undiariodibordo · 6 months
Text
Tumblr media Tumblr media
Dostoevskij afferma che l'uomo, per essere libero, dovrebbe proclamare che "2+2=5" in modo da svincolarsi dalle leggi fisiche e matematiche; in tal modo la scelta di 2+2=5 viene posto alla base del pensiero irrazionale.
0 notes
gregor-samsung · 1 year
Text
“ Il diritto internazionale inteso come diritto alla guerra non è propriamente concepibile (poiché dovrebbe essere un diritto di determinare ciò che è giusto non secondo leggi esterne universalmente valide, limitanti la libertà di ciascuno, ma secondo massime unilaterali, per mezzo della forza): a meno che non lo si voglia intendere nel senso che uomini i quali pensano in tal modo hanno la sorte che si meritano, se si distruggono a vicenda e trovano cosí la pace eterna nella vasta fossa che copre tutti gli orrori della violenza e insieme anche i loro autori. Per gli Stati che stanno tra loro in rapporto reciproco non può esservi altra maniera razionale per uscire dallo stato naturale senza leggi, che è soltanto stato di guerra, se non rinunciare, come i singoli individui, alla loro libertà selvaggia (senza leggi), consentire a leggi pubbliche coattive e formare cosí uno Stato di popoli (civitas gentium) che si estenderebbe sempre piú ed abbraccerebbe infine tutti i popoli della terra. Ma poiché essi, secondo la loro idea del diritto internazionale, non vogliono ciò affatto e rigettano quindi in ipotesi ciò che in tesi è giusto, cosí, in luogo dell'idea positiva di una repubblica universale (e perché non tutto debba andare perduto) rimane soltanto il surrogato negativo di una lega permanente e sempre piú estesa, come unico strumento possibile che ponga al riparo dalla guerra e arresti il torrente delle tendenze ostili contrarie al diritto, sempre però con il continuo pericolo che queste erompano nuovamente (Furor impius intus [...] fremit horridus ore cruento: «L’empio furore dentro... orrendamente freme con fauci di sangue»;  Virgilio, Eneide). “
Immanuel Kant, Per la pace perpetua, a cura di Nicolao Merker, introduzione di Norberto Bobbio, Editori Riuniti (collana I Piccoli), Roma, 1992¹; pp. 20-21. (Corsivi dell’autore)
[ 1ª ed. originale: Zum ewigen Frieden. Ein philosophischer Entwurf, F. Nicolovius Verlag, 1795 ]
8 notes · View notes
loveisacharacter · 7 months
Text
Da settimane mi sento dire “sei un vulcano” perché faccio veramente milioni di cose insieme tutte nello stesso giorno, magari dormendo anche solo 3/4 ore per notte, per settimane di seguito.
La verità è che se rallento e mi fermo, se rallento e fermo il mio corpo, la testa può raggiungermi, i pensieri sovrasteranno la condizione raggiunta e dovrei combattere una battaglia già persa in partenza.
Di che battaglia parlo?
Si tratta della razionalità che si fa da parte per far spazio alla sua nemesi, l’irrazionalità. Si parla anche di overthinking, la testa andrebbe a tremila, macinando pensieri e storie che magari non potrebbero mai esistere.
0 notes
mahrusposts · 1 year
Text
La linea sottile tra il razionale e l’irrazionale è tutto.
Sei a un passo dall’impazzire ma se torni indietro riesci ancora a vederci qualcosa.
Tumblr media
0 notes
Text
La violenza del proselitismo cattolico.
Quando non si hanno evidenze di ciò che si sostiene (come accade con 'dio'), si ricorre all'offesa e alla violenza verbale: gli sciamani della chiesa cattolica e i loro fedeli ne sono una prova.
E' scritto chiaramente nei testi che la chiesa prende come riferimento che chi non si omologhi al culto cristiano andrà all'inferno: per tali motivi, chi subisce l'indottrinamento cattolico, diventa molesto e fa proselitismo.
Quando ci viene richiesto di credere in qualcosa, vuol dire che quel qualcosa non è reale, non è vero; la Verità si basa su prove, non su dogmi blindati dalla fede.
In ogni epoca abbiamo assistito a Persone Razionali, che hanno messo in dubbio l'esistenza di 'dio' e, spesso e volentieri, essi hanno pagato con la loro vita il diritto di mettere in dubbio un dogma religioso, poiché privo d'ogni fondamento.
Tumblr media
0 notes
laspadawp · 1 year
Text
In risposta ai volantini omofobi distribuiti da Forza Nuova a Lajatico (PI).
Considerando l’elevata Ignoranza di chi partecipa e sostiene circoli antisociali (omofobi) come Forza Nuova, è chiaro che ‘avere un pene ed una vagina funzionanti’ non garantisce affatto di poter crescere figli mentalmente equilibrati: servono Cultura ed Empatia, che ad essi sono fortemente mancati in famiglia. L’omofobia, poiché odio irrazionale, è la prova di essere cresciuti in un ambiente…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes