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#marzia romano
ice-creamforbreakfast · 4 months
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It was time to update the tree again!
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lamilanomagazine · 7 months
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Milano: martedì 17 ottobre alle ore 19.30, Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal
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Milano: martedì 17 ottobre alle ore 19.30, Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal. Si conclude domani martedì 17 ottobre 2023 la terza edizione di FAROUT, il festival dedicato alle molteplici forme dello spettacolo dal vivo di BASE Milano, che quest'anno si sviluppa a partire dal titolo LONG STORY SHORT: la celebrazione di tante storie contro Una Storia. Artiste e artisti provenienti da diversi Paesi del mondo portano a FAROUT 2023 le loro storie e visioni umane, politiche, sociali. Prime nazionali e repliche di performance che hanno riscosso successo internazionale sui temi del corpo e della parola come strumenti di liberazione e resistenza ai canoni, del dialogo (im)possibile tra mondi in conflitto; della reazione generazionale al crollo delle ideologie; della liberazione della rappresentazione della sessualità dalle dinamiche patriarcali. A concludere il programma, martedì 17 ottobre Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal, una performance all'incrocio tra un concerto rock e uno spettacolo di danza nel semirimorchio di un camion, un pezzo di poesia mobile a Barrio's Milano. H 19.30 – BARRIO'S Milano (Piazzale delle Donne Partigiane 6) LE CIRQUE ASTÉROÏDE – MARIE-CAROLINE HOMINAL Le Cirque Astéroïde è una performance di 30 minuti in un rimorchio di camion. 5 artisti, parole, tamburi, ottoni e danze per una costellazione di festeggiamenti. "Durante la serrata della primavera 2020, mi sono trovata di fronte a un cantiere dove gli operai stavano caricando del materiale in un camion il cui enorme telo rosso si apriva come un sipario da palcoscenico. Questo è stato l'innesco per scrivere Le cirque astéroïde". La performance diventa occasione per ribaltare il vissuto del lockdown, trasformando il camion in un pezzo di poesia mobile che esplora l'immaginario della festa a Barrio's (Piazzale delle Donne Partigiane 6). Le artiste e gli artisti coinvolti in FAROUT Live Arts Festival 2023:  Soukaina Abrour — Katerina Andreou — Valentino Barrioseta e Steve Happi — Jacopo Benassi e Kinkaleri — Daniel Blanga Gubbay — Neunau — Chiara Paris — Pietro Porro — Valentina Ragno — Silvia Calderoni e Ilenia Caleo — Elisabetta Consonni — Corps Citoyen — Giulia Crispiani — Tomas Gonzalez e Igor Cardellini — Dario Moroldo e Eva Geatti — Bush Hartshorn/Teatro di Sardegna — Marie-Caroline Hominal — Kaleider — Göksu Kunak e Giulia Mengozzi — Sara Leghissa, Marzia Dalfini e Maddalena Fragnito — Enrico Malatesta e Chiara Pavolucci — Metrocubo — Mombao — Giorgia Ohanesian Nardin — Lucia Palladino — Lester Mann b2b Mattia Dambrosio, Rabii Brahim + Agnesoride + Chickpea — Parra for Cuva e Tamati — Zoe Romano — Fabrizio Saiu — Samara Editions / Jenna Sutela e Kate McIntosh — Adama Sanneh e Gabriela Gomez-Mont — STAN / Atta Nasser e Scarlet Tummers — Benno Steinegger e Jovial Mbenga — Lwando Xaso e Nana Akosua Hanson, Ilaria Speri, Olena Rosstalna, Rowan Roydon Pybus — ZimmerFrei / Anna de Manincor, Massimo Carozzi e Maria Caterina Frani, Davide Pepe, Fabio Sajiz — ubibroki — Elisa Zuppini e M.E.S.H. BASE Milano BASE Milano è un centro culturale ibrido al servizio della città che nasce dalla rigenerazione degli spazi industriali dell'ex-Ansaldo in zona Tortona. Un hub creativo dall'atmosfera internazionale che produce innovazione sociale e contaminazione culturale tra arte, impresa, welfare e formazione. Non è un museo, non è un teatro, non è solo uno spazio aggregativo, non è un coworking tradizionale, non è un locale da ballo. È tutte queste cose insieme e anche molto altro. Qui co-esistono attività di ricerca, sperimentazione e progettazione sociale con la produzione e co-produzione di iniziative culturali e di intrattenimento, tra cui processi di residenza artistica, festival dedicati a design e arte, appuntamenti musicali e un programma pubblico annuale che apre lo spazio 365 giorni all'anno. BASE si pone come istituzione artistica plurale e inclusiva, che abilita e promuove condizioni di accesso, convivenza e collaborazione tra i soggetti della filiera culturale e creativa.   FAROUT è un'iniziativa ideata da BASE Milano Con il contributo di: Unione Europea Programma Europa Creativa, Ministero della Cultura, Comune di Milano nell'ambito del progetto Milano è Viva Con il supporto di: Volvo Car Italia Partner: CityLife Shopping District, Storytel, Fondazione Moleskine, Istituto Svizzero, Le Alleanze dei Corpi, Barrio's, NERO Editions, Pro Helvetia, Le Cannibale, IN SITU Italia, Lo Stato dei Luoghi, Compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli Partner tecnico: Crema Video Direzione Artistica: Linda Di Pietro FAROUT FAROUT è il pianeta più distante del sistema solare scoperto ad oggi. Letteralmente, "molto lontano, non convenzionale, non abituale". FAROUT Live Arts Festival è il festival di BASE Milano dedicato alla creazione contemporanea. Performance, concerti, installazioni e panorami immersivi in cerca di nuovi punti di vista. Un viaggio per osservare la terra e i suoi organismi (umani inclusi) dal punto più lontano. Linea guida nella curatela del festival, l'interdisciplinarietà di generi artistici, progetti e sperimentazioni tesi a superare le categorie tradizionali, integrando sempre di più scena, corpo, testo e musica, spaziando fino ai linguaggi connessi alle nuove tecnologie.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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micro961 · 10 months
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Premio Lunezia 2023 - sul palco ospite Anggun
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Tra i premiati della rassegna Musical-Letteraria Morgan, Bresh e Angelina Mango
8 nuove proposte si contenderanno il podio e il contratto con Sony Music Publishing. Tra gli ospiti anche il comico televisivo Ubaldo Pantani.
Si svolgerà il prossimo 10 Agosto in Piazza Gramsci ad Aulla (ore 21.30 - ingresso libero) la seconda data del Premio Lunezia 2023, 28ª Edizione.   Serata condotta da Savino Zaba (Rai).   Dopo l'appuntamento romano del 23 Luglio nel suggestivo scenario del Colosseo, il Premio Lunezia cala il poker ad Aulla, con un cast degno dei più grandi eventi europei e una finale nuove proposte esposta ad un contratto con Sony Music Publishing, l'attuale rotazione radiofonica dei finalisti su Rai Isoradio e nuovi lavori per uno speciale Rai TV in programma a fine anno. 
«Per la prima volta nella storia Aulla ospiterà un'artista internazionale non italiano, una presenza che vale l'ottimo lavoro di Beppe Stanco, impegnato a concretizzare gli indirizzi della Commissione Direttiva. Il nuovo impegno dell amministrazione aullese riapre le speranze di ripristinare in futuro la tradizione del Premio Lunezia nella formula dei tre giorni, tradizione più festivaliera e ancora più efficace per lanciare il nome di questa piccola cittadina, già nota nel mondo della musica leggera». Stefano De Martino
La tipologia dei premi agli artisti annunciati sarà declamata in sede di spettacolo.   Ubaldo Pantani imitatore e comico di successo, nonché volto televisivo, sarà testimonial della Mission Sociale che combatte l'azzardopatia, promossa dal Premio Lunezia, da "Lucca Crea" e da Usl Toscana Nord Ovest.  Il Premio Lunezia avrà però un secondo solco nell'impegno sociale, il Red Carpet, anticamera dell'accesso al backstage, sarà dedicato alla lotta contro l'omofobia, con lo slogan "Aganist Homophobia" per idea della stilista Marzia Cerolin. Sul Red Carpet anche la nota Drag Queen toscana Ivana Tram.  
Molta attesa anche per la finale nuove proposte:
«6 ragazzi  e due band di indubbio talento quest'anno il lavoro per promuovere nazionalmente i nostri finalisti si è intensificato vista la garanzia di un contratto editoriale da parte di Sony Music Publishing, l'ulteriore programmazione radiofonica del vincitore su Rai Iso Radio, la presenza di molti produttori musicali e la promozione radiofonica di uno dei finalisti scelto da Radio Bruno» Loredana D'Anghera - direttrice artistica della sezione nuove proposte e docente di canto al Conservatorio di Parma
Ecco le magnifiche 8 promesse del 10 Agosto ad Aulla, Sezione Nuove Proposte:
Malvax Band
4 Calamano Band 
Federico Rubin in arte   "Federubin" 
Domenico Giovanni Pini in arte "Djomi"
Francesco Sacco 
Francesca Giannizzari
Kheyre Yusuf Abukar Issak in arte "Il Barone Lamberto" 
Valentina Tioli 
Titoli del brano inedito e provenienza geografica verranno resi noti in sede di spettacolo. 
Il Premio Lunezia è patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Toscana, dal Comune di Aulla, con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Usl Toscana Nord Ovest, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e i privati "Ferrera Flowers" di Ragusa, Gce Srl Costa di Albiano Magra.
Fondamentali anche le collaborazioni culturali, mediatiche e logistiche di Dario Salvatori, Giuseppe Anastasi, Selene Pascasi, Demetrio Sartorio, Savino Zaba, Momo, Pino Strabioli, Umberto Mostocotto, Roberto Benvenuto, Andrea Caponi, Marina Pratici, Carla Bertolini, Sara Acerbi, Rosi La Camera, Rachele Nicole Ferrari, Lorenzo Varese, Paolo Bedini, Antonella Bertolini, Riccardo Monopoli.    Un particolare ringraziamento a "Slow Life, Slow Game", "All Music Italia", Rai News per i servizi Lunezia 2022 e "Arte Musica" di Fulvio Fusaro.
Contatti 
Sara Acerbi Segreteria Stampa  Premio Lunezia 347 3065739 - 347 9660177 
https://www.premiolunezia.it
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Le mostre del weekend da Leandro Erlich a Giulio Paolini
(di Marzia Apice) (ANSA) – ROMA, 19 APR – Dalla prima mostra in Europa dell’argentino Erlich al progetto polisemantico di Vezzoli e Verger fino al focus su Giulio Paolini e alla collettiva fotografica dedicata a Palermo: sono alcuni degli appuntamenti di questa settimana.    ROMA – “Vita dulcis. Paura e desiderio nell’Impero Romano”, a cura di Francesco Vezzoli e Stéphane Verger, è un…
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likarotarublogger · 3 years
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INTERNATIONAL FASHION ROMA BY E&R, SECONDA EDIZIONE /28 FEBBRAIO L’EVENTO TRASMESSO IN TV.
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Nello splendore della città eterna il 28 febbraio 2021, aprirà il sipario alla seconda edizione del grande evento “International Fashion Roma” ideato da Elena Rodica Rotaru.
Una prima giornata internazionale che vedrà come protagonista il fascino della moda, del design, della bellezza e dei colori di tutto il mondo.
Una cooperazione internazionale che unisce le culture dei popoli in tutto il suo splendore. Roma e la sola città d’Italia che non abbia memoria esclusivamente municipale; tutta la storia di Roma, dal tempo dei Cesari ai giorni nostri, e la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di la del suo territorio; di una città cioè destinata a essere la capitale di un grande Stato.
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ROMA e la sua arte, la più bella città del mondo: Colosseo / San Pietro /Fontana di Trevi / Castel Sant’Angelo. 
Quando sono arrivata a Roma 10 anni fa, sono rimasta impressionata da mille cose: dal Colosseo, San Pietro, dal Tevere... ma soprattuto dal tramonto visto dal Gianicolo (sembra un mondo che ti racconta tutta la storia di Roma, dell’impero Romano d’Occidente (imperatore Cesare Augusto), d’Oriente (Impero Bizantino)... insomma tutte le storie passate nella Città Eterna ROMA. 
di Elena Rodica Rotaru.
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Il merito è di Albio Tibullo (55 ca.-19 -18 a.C.) un poeta latino che oggi pochi conoscono, ma che al tempo era un noto autore di poemi eroici. Nel secondo libro delle Elegie, immagina un periodo molto remoto e scrive "Romulus Aeternae nondum formaverat Urbis moenia", traducibile in italiano come "Né ancora aveva Romolo innalzato le mura dell'Eterna Urbe", é questo il primo riferimento alla Città Eterna, o almeno il più antico di cui ci è arrivata traccia. Col tempo in molti hanno riutilizzato l'epiteto, contribuendo alla sua fama.         ROMA Città Eterna. 
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INTERNATIONAL FASHION ROMA BY E&R 2019 - PRIMA EDIZIONE.
L’Evento nasce due anni fa, ideato da Elena Rodica Rotaru insieme con Liberato Mirenna. Il mio premio ‘’INTERNATIONAL FASHION‘’ è stato uno straordinario lancio nel mondo della moda, l’arte e la creatività, ho presentato questo progetto a Liberato Mirenna per organizzare insieme all’interno dell’evento Mister Tourism World. Hanno partecipato tanti stiliti di molti paesi: Italia, Romania, Africa, Libia, Marocco, Filippine, Brasile... durante la finale dell’evento gli stilisti hanno messo in esibizione l’arte, la creatività e l’amore per la cultura dei popoli, davanti al publico e ai giurati: 
Arianna Di Lembo / presidente giuria
Miruna Cajvaneanu / giornalista e blogger  
Savatore Braca / direttore Pandataria Film 
Ilan Rachov / artist Versace
Elisabetta Viaggi / ex miss Italia sorda, x modella
https://vimeo.com/340014161
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INTERNATIONAL FASHION ROMA BY E&R 2019 - Auditorium Del Massimo Roma.
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Premio  INTERNATIONAL FASHION ROMA a Stefania Patcasi (Romania)
Francess by Stefania Patcas@francessoradea  · Design di moda
Altri premi per gli stilisti: 
Eleganza: Korn Taylor (fashion designer -Filippine )
Creatività:  Lionell Christian P. Lanuzo (fashion designer - Filippine)
Critica:Pink Code Fashion by Mais Maatogh (fashion designer - Libia)
Cinema: Madga Manescu (costumista tv - Romania) 
Collaborazione :
Aziza Essalek - attrice teatro che ha presentato costume Da Marocco 
Barazavenir Di Kahindo Katirisa - Fashion designer - Congo 
Alona Cochon e Dulcie Robles Mendoza (Filippine) 
Arianna Di Lembo: Docente costumista e  fashion designer Italy 
Abs Hima - cantante /modello - Libia 
Gladiatori Di Roma - attori e costume  di Roma (Valentino e Adriano) 
Elena Rodica Rotaru Fashion - Costume e direzione artistica .
Foto e Video Pandataria Film: Salvatore Braca, Bruno Miani, Beniamino Giulio Santomauro, montaggio di Carolina Modesti 
#2019 
https://vimeo.com/340014161  #2019  #garastilisti 
Nel 2020 l’evento ‘’INTERNAZIONAL FASHION ROMA BY E&R, SECONDA EDIZIONE’’ è stato annullato a causa della pandemia.
LOCATION: GOLDTV Via Giacomo Peroni, 131, 00131 Roma RM  
2.2.16Odeon 24   
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ODEON TV / FACES BY CESARE ROMANO & CAMELIA BIRLAN.
Per la prima volta in tempo della pandemia l’evento si svolgerà all’interno degli studi televisivi di Gold Tv e andrà in onda sul canale televisivo nazionale ODEON TV all’interno del programma “FACES” autore Giovanni Cipo e prodotto dalla CR65EVENTI di Cesare Romano e Camelia Birlan, con la direzione artistica di Elena Rodica Rotaru e sarà presentato da Barbara Castellani e Giovanni Cipo. 
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Esclusivo ed elegante, lo studio sarà arredato con l’immagine di Roma Antica che con la sua atmosfera suggestiva affascina da sempre il mondo intero.
VISIBILITÀ
L’evento oltre il contest metterà in condizione gli stilisti di poter proporre le loro collezioni moda alla presenza di giornalisti, fashion blogger, fotografi specializzati attori e cantanti, oltre ad essere visto da un folto pubblico in tv e su vari social.
L’evento sarà messo in risalto da vari giornali e riviste di moda italiana e internazionale. Ogni stilista potrà esibire 10/15 capi scelti della propria collezione ed evidenziare il proprio talento non solo davanti alle telecamere, agli ospiti e ai fotoreporter ma anche davanti una giuria, la quale assegnerà il premio ”INTERNATIONAL FASHION ROMA’’.
La giuria sarà composta da giornalisti del settore, fashion blogger e vip tv. All’evento saranno presenti operatori dell’informazione, televisivi e fotografi.
Giuria: 
Arianna Di Lembo: docente costumista e fashion designer Italy.
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           Miruna Cajvaneanu: Giornalista e blogger. Autore presso Mixità. 
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 Lucia Barboni: Fashion blogger 
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          Gaetano Alaimo: Giornalista direttore di newtuscia.it 
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          Gianni Graziano: ELI Hairstylist & Makeup Artist - Milano 
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           Michelle Spanò: Hairstyle - Roma  
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Concetta Petti: Avvocato e esperta in diritto d’autore A&r Manager del VMA, docente di area Sanremo, founder del marchio centolino specializzato nella moda mare di alta gamma.
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Francesca Polilidori: Golden Music School / Village Music Academy / i fatti Vostri /Cantagiro / Ti lascio una canzone / Sanremo Junior (RAI)
    Ospiti speciali in giuria da Milano:
Prasanna Wrerasooriya & Patricia Aleman: Organizzatori
International Fashion Week Milan/London/Paris/Dubai
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International Fashion Week Milan - 2020 by Prasanna Weerasooriya
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Organizzatori International Fashion Week Milan - Prasanna Weerasooriya e Patricia Aleman.
Chiara Pavoni:  Attrice, sarà presente all’evento per giudicare l’arte della moda.
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Chiara Pavoni
è un'artista poliedrica, dopo essersi dedicata per anni alla danza classica, contemporanea e jazz, ha deciso di cimentarsi in altre forme espressive, in particolar modo nella recitazione.
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Dott.Prof.Silvio Smeraglia: chirurgo plastico- sarà presente anche lui  alla giuria.
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Marzia Longhitano:  Hairstyle 
Seconda classificata festival mondiale di osaka 2019 categoria pettinature da sera, candidata premio oscar per la moda 2020 come miglior imprenditrice del hairstyling
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Andrea Rigo: Direttore  della rivista  di moda You Style Magazine.
I STILISTI CHE PARTECIPA AL CONCORSO 
 ‘’International Fashion Roma by  E&R’’
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Liliana Larisa Craciun: Fashion Designer - Romania 
Din Romania in Italia pe platoul de televiziune din Roma, designerul romana d-na  Liliana Larisa Craciun participa la un mare eveniment  de moda Internationala in care concureaza impregna cu alti designeri din mai multe tari. In data de 28 februarie 2021, pe  platoul de televiziune italian  in 15 minute vom simti si vedea  ‘Romania de acasa’ :costumele traditionale,musica si obiceiuri românești. Scucces la concurs d-na Liliana Larisa Craciun! 
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Rosanna Stega: Stilista e sarta-Italy 
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Eleonora Lastrucci - Fashion Designer -Italy 
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Paola Zannoni -Fashion Designer - Italy 
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 Dafne Creazioni -Fashion Designer -Italy 
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Fabiana Gabellini: Fashion Designer- Italy 
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Gianpaolo Esse: Fashion Designer-Italy 
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Tiziana Grimaldi: Fashion Designer- Italy 
        ARTISTI  DELL’EVENTO INTERNATIONAL FASHION ROMA BY E&R:
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Jano Di Gennaro: attore /cantante di Napoli - Italy 
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Mihaela Bolog: cantante - Romania     
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 Leonard Nae: Cantante di musica folklore  della Romania.  
 IL TUTTO RISPETTANDO LE ATTUALI NORME DI PREVENZIONE COVID SARS 
PER DIVERSE ESIGENZE CONTATTARE VIA MAIL O TELEFONICAMENTE
COME ADERIRE E INFO:
Tel: Elena Rodica Rotaru - +39/3276303494 
Cesare Romano - +39/3515501181
Camelia Birlan - +39/3286897137 
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Unveiling Names: Servants
Kingdom: Bellincioni
Family: Amello
Giuseppe Fortunato
Ilaria Patrizia
Piero Firmino
Piero Feliciano
Piero Flavio
Piero Innocenzo
Family: Celestino
Imelda Zaira
Christián Modesto
Fabián Valerio
Marcela Rosario
Óscar Alonso
Marisol Ivette
Family: Castellano
Cláudia Alma
Loreto Maduro
Antonio Iago
Julio Beñat
Ariana Luna
Adrien Lázaro
Family: Floris
Ippolito Romano
Marzia Gloria
Irma Grazia
Irma Gisella
Irma Marianna
Irma Marcella
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cupofkey · 4 years
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do u have any hc names u like for the nyos?
ahh I have a LOT of names in general ksjdsk. I like some of the fanon names but. generally I really like naming characters, I like reinterpreting them and putting them in AUs, some characters I even have multiple names for, depending how I interpret their character/development in the thing I’m writing...
but some of the ones for nyos I really like: viktorija/aleksandra and mila for lietpol respectively, hinako/kyoko for japan, marzia for veneziano, cristina/caterina for romano, hmm... beatrice and astrid for sweden, mina for fin. there are others and I have several reinterpretations of canon/fanon names? but idk if you ask about a specific character I’ll probably have a couple names for em lol
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inchiavettare · 7 years
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       SARAFINA & CARINA;; Silver and Gold
Your body moves through the world
and my body moves through an entirely different world
though we can see each other mostly the entire time.
(Anthony Liccione) (Caroline Cabrera)
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giallofever2 · 5 years
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Le amanti del mostro
Data di uscita: 28 maggio 1974 (Italia)
Regista: Sergio Garrone
Musica composta da: Elio Maestosi
Stefano Liberati
Sceneggiatura: #SergioGarrone
Effetti speciali Carlo Rambaldi
CURIOSITÀ
Girato da Sergio Garrone contemporaneamente al film La mano che nutre la morte, negli stessi luoghi e con quasi lo stesso cast, Le amanti del mostro, così come il precedente, fu oggetto di numerose traversie produttive: ad un certo punto la lavorazione del film fu interrotta per motivi mai chiariti, la coproduzione con la Turchia saltò e fu così che le riprese dovettero essere terminate in Italia.
Klaus Kinski venne chiamato per recitare in altri film e così il regista fu costretto a terminare il film senza l'attore protagonista, utilizzando primi piani dell'attore girati in precedenza in alternanza con i campi lunghi/medi di una controfigura.
Nel film è presente una citazione omaggio del regista nei confronti dell'attore Ivan Rassimov: il nome del padre di Anna è appunto Ivan Rassimov, come è ben visibile sulla bara presente nel film.
Klaus Kinski: dottor Alex Nijinski
Katia Christine: Anijeska Nijinski
Marzia Damon
Stella Calderoni
Romano De Gironcoli
Alessandro Perrella
Carla Mancini
Luigi Bevilacqua
Bruno Arié
Osiride Peverello: Polanski
Amedeo Timpani: il giudice
Pasquale Toscano
Ayhan Isik: dottor Igor Walensky (accreditato solamente nella versione turca)
Erol Tas: Boris (accreditato solamente nella versione turca)
Roberto Messina
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paoloxl · 5 years
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Il 5 luglio 2019 all’Aquila un giudice Giuseppe Romano Garganella ha condannato la solidarietà femminista. Ma il processo ha dimostrato che la solidarietà tra donne è arma potente contro la violenza sessista che ancora attraversa le aule dei tribunali.
Questa una breve ricostruzione dei fatti: a oltre due anni dall’inizio del processo, il Tribunale dell’Aquila ha condannato in primo grado tre attiviste accusate di diffamazione aggravata da Antonio Valentini, difensore dell’ex militare Francesco Tuccia, condannato in via definitiva per violenza sessuale su una studente universitaria di 20 anni, ridotta in fin di vita e abbandonata al gelo dopo lo stupro avvenuto nel piazzale di una discoteca di Pizzoli.
Durante il processo, le tre attiviste, sostenute da un’ampia rete femminista, da avvocate ed esperte di diritto, hanno dimostrato come il processo per lo stupro commesso da Tuccia, abbia esposto la giovane vittima a nuove umiliazioni e traumi, proprio dallo stesso Valentini. Con rabbia, pazienza e tenacia, questa rete di solidarietà ha trasformato il processo in occasione per mettere a nudo come i tribunali riproducano la violenza sessista sulle donne. Ha inoltre impedito che lo stesso avvocato Valentini potesse varcare la porta della Casa Internazionale delle donne dove era stato invitato per un convegno dall’associazione Ilaria Rambaldi Onlus.
Durante i processi per violenza, ancora oggi in Italia le donne si trasformano in imputate e messe sotto accusa per la loro condotta sessuale, per gli abiti che indossano e per presunti comportamenti trasgressivi. Questo accade nonostante una norma introdotta nel 1996, in seguito alla pressione dei movimenti delle donne, vieti in modo esplicito di porre domande riguardanti la sfera intima.
Ma la condanna delle tre attiviste dimostra che i tribunali sono anche luogo dove si mette sotto processo la solidarietà tra donne e si scambia per diffamazione il diritto di criticare prassi e procedure che puniscono le donne.
Il 5 luglio, nonostante la pm Ilaria Prezzo avesse derubricato l’accusa di diffamazione aggravata in semplice e chiesto il minimo della pena, il giudice Romano Gargarella ha stabilito una pena di 1000 euro di multa per ognuna delle tre attiviste, oltre a 2000 come cifra provvisoria del risarcimento, la cui entità si determinerà in sede civile. L’avvocata di Antonio Valentini, Marzia Lombardo, ha dichiarato che il risarcimento sarà devoluto a Telefono Rosa. Siamo certe che questa offerta verrà rifiutata.
Questa condanna non è giustizia, ma un tentativo di restaurazione patriarcale.
Dentro e fuori i tribunali, le femministe continuano a lottare per farla finita con ogni forma di violenza contro le donne. Con la violenza di chi stupra, quella di chi trasforma le vittime in imputate e vuole punire la solidarietà. Perché questa condanna riguarda tutte.
Se toccano una toccano tutte!
Per sostenere le compagne e per stare insieme, ci vediamo:
Giovedi 18 luglio, dal tramonto fino alle 22
@ CSOA Forte Prenestino
APERITIVO DI RESISTENZA SOLIDALE con la reina della cumbia in consolle Marta Shebop Zoli
per ulteriori aggiormenti:
https://www.ondarossa.info/newsredazione/2019/07/concluso-condanna-primo-grado-del
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Nuovo post su https://is.gd/ArjOi4
Quando Brindisi salutò il nuovo Cesare (parte terza)
Quando i Brindisini sbarrarono le porte a Marco Antonio
di Nazareno Valente
  La sanguinosa decimazione di Brindisi divenne un esempio della durezza e degli atti eversivi compiuti da Marco Antonio, che Ottaviano aleggiò come un’ombra tra i contenuti della sua propaganda orientata a denigrare il rivale. E per quanto sia un episodio in genere trascurato dagli storici moderni, e del tutto ignorato dalla cronachistica locale, fu ritenuto all’epoca un tema di grande rilievo. Lo testimoniano gli epitomatori dell’opera liviana, che utilizzano le poche righe riassuntive degli avvenimenti di quel tragico autunno (44 a.C.) appunto per narrare la crudeltà di Antonio ed il conseguente atteggiamento ostile delle quattro legioni macedoniche, due delle quali defezionarono in blocco: «Le legioni Quarta e Marzia volsero le insegne da Antonio a Cesare [Ottaviano]; poi anche parecchi altri, per la crudeltà di M. Antonio, che massacrava nei propri accampamenti di qua e di là quanti gli erano sospetti, passarono a Cesare». Nonostante questa levata di scudi, è il caso di sottolineare che Antonio era formalmente dalla parte della legalità: da console era tenuto a mantenere ad ogni costo la disciplina dell’esercito. Ottaviano, invece, essendo un «privatus» (privato cittadino), non avrebbe potuto assoldare truppe, né tantomeno indurre alla ribellione le milizie assegnate ad un magistrato. Eppure la situazione era tale che il Senato accettava tali illegalità per esclusivo interesse politico, nella speranza che il giovane Cesare — ritenuto manovrabile — potesse contenere lo strapotere del ben più pericolo Antonio. Era però un calcolo destinato a rivelarsi errato: sotto l’apparente atteggiamento di salvaguardia delle istituzioni repubblicane, Ottaviano mascherava un proposito addirittura opposto e la volontà di sovvertirle per creare un potere personale. A livello più generale, occorre poi aggiungere che la lotta politica non era condotta in difesa di specifici ideali sociali, quanto piuttosto per dare supremazia alle singole fazioni politiche e, in particolare, ai loro leader.
L’episodio di Brindisi ufficializzò inoltre il conflitto, all’interno dei cesariani, tra Ottaviano ed Antonio; scontro che ebbe fasi alterne e che incluse pure periodi di pieno accordo. Fu in un clima di adesione politica che i due vendicarono l’assassinio di Cesare sconfiggendo i congiurati; conclusero, insieme a Lepido, gli accordi del secondo triunvirato; decisero le liste di proscrizione che includevano, non solo chi aveva partecipato alla congiura, ma anche nemici personali che si voleva eliminare. Fu quest’ultima un’operazione ben più spietata della decimazione di Brindisi, che portò, tra l’altro, all’esecuzione di Cicerone — che il futuro Augusto non difese, pur avendone goduto il sostegno — e a quella di altri illustri personaggi che con le idi di marzo non avevano nulla da spartire.
  La resistenza repubblicana non era stata però del tutto domata e all’inizio dell’estate del 40 a.C. proprio un proscritto, Domizio Enobarbo, compiva scorrerie sull’Adriatico e, dopo aver preso Siponto, si dirigeva minaccioso verso il nostro porto. In maniera sorprendente, date le alleanze allora in vigore, lungo il tragitto si unì a lui Marco Antonio, proveniente dall’Oriente.
Per spiegare il perché di questo ribaltamento di campo, è necessario riannodare un po’ il filo della narrazione.
Dopo la sconfitta dei cesaricidi a Filippi (42 a.C.), i triunviri si erano divise le province del dominio romano: ad Antonio era toccata la Gallia e l’Oriente; a Lepido l’Africa; tutto il resto ad Ottaviano, che aveva anche il predominio sull’Italia, rimasta formalmente fuori dalla spartizione, non essendo una provincia. Le residue speranze repubblicane erano invece tutte riposte in Sesto Pompeo, figlio di Pompeo, che con la sua flotta dominava di fatto il Tirreno, e in parte l’Adriatico, creando quindi grossi problemi ad Ottaviano, il quale aveva già altre gatte da pelare. Uscito alquanto ridimensionato dal conflitto con i congiurati, risolto soprattutto grazie alla sagacia militare di Antonio, aveva perso parte del consenso dell’esercito che si mostrava più disposto a seguire il rivale, ritenendolo a ragione il vero vincitore dello scontro. C’era poi il problema dei premi promessi ai legionari: Antonio s’era fatto carico di raccogliere le somme per i donativi; Augusto quello di acquistare le terre da distribuire. Ma, mentre Antonio non aveva avuto eccessiva difficoltà a raccogliere le somme necessarie, Ottaviano si trovò ben presto in crisi, per le tensioni sociali create dagli espropri compiuti per acquisire le terre. Ad aggravare la situazione c’erano poi Lucio Antonio e Fulvia, rispettivamente fratello e moglie di Marco Antonio, che lo contrastavano in ogni modo. Soprattutto il primo sfruttava la carica di console per ostacolare le confische e per strumentalizzare il malcontento diffuso tra gli Italici dell’Etruria e del Centro, aiutato in ciò dalla cognata, che forse era la vera mente del complotto. Spinta, a detta degli storici, da questioni di cuore, Fulvia utilizzava il suo acume politico per accentuare i contrasti con l’obiettivo d’indurre il marito, che in Oriente subiva il fascino della bella Cleopatra, a rientrare in Italia. Il conflitto che ne seguì — la cosiddetta guerra di Perugia — fu però risolto in maniera sbrigativa, e sanguinosa, da Ottaviano (inizio 40 a.C.).
Marco Antonio non aveva preso posizione ma, dopo poco, fu costretto a farlo quando, per circostanze fortuite, si vide sottratta la Gallia, assegnata con le truppe lì stanziate ad Ottaviano. Proprio per ristabilire la situazione, aveva preso accordi con Sesto Pompeo e, unitosi a Enobarbo, faceva pertanto rotta verso Brindisi.
Venuto a conoscenza delle intenzioni bellicose del rivale, Ottaviano non poté fare altro che raccogliere le milizie e incamminarsi per via terra verso la stessa destinazione. Ed era ancora lontano, quando Marco Antonio giunse nelle nostre contrade, trovando però con sorpresa le mura della città sbarrate: negli accordi, l’Italia non faceva parte dei domini di nessuno dei triunviri e non poteva quindi essere soggetta a blocchi del genere.
Chi decise la serrata, è un mistero tuttora irrisolto. A Brindisi si trovavano cinque coorti di Ottaviano, ed Antonio attribuì al rivale il sopruso subito; Appiano, però, nel suo resoconto, è esplicito nell’indicare che furono i Brindisini a «chiudere le porte». In effetti in città erano ancora evidenti i segni dei disastri compiuti da Cesare e Pompeo, quando pochi anni prima se l’erano contesa, ed era del tutto comprensibile che i nostri concittadini non volessero replicare un’esperienza così rovinosa. Appare però allo stesso tempo improbabile che la cittadinanza abbia potuto decidere in tutta autonomia, e contro la volontà dei legionari presenti.
Con tutta probabilità la verità è nel mezzo: i legionari ed i Brindisini si trovarono d’accordo nel vietare l’accesso ad Antonio con il pretesto che assieme a lui c’era un proscritto, Enobarbo, che non poteva entrare in città. Antonio lo considerò, in ogni caso, un atto ostile e «bloccò con un fossato ed una palizzata l’istmo della città» dando così l’avvio al bellum brundusinum, quarta guerra civile dall’assassinio di Cesare.
In tale occasione, lo storico Appiano ci ha lasciato in dono una preziosa descrizione, unica nel suo genere, facendoci intravedere la dislocazione dell’agglomerato brindisino. Egli racconta che l’abitato era collocato su una penisola «di fronte ad un porto a forma di luna e che non era possibile per chi provenisse dalla via di terra di avanzare verso la collinetta», se qualcuno avesse chiuso l’istmo che rappresentava l’unico possibile accesso. In pratica, a suo dire, l’abitato si concentrava per lo più su una lingua di terra, prospiciente il porto interno, in posizione elevata.
Antonio, che conosce la città, avendola presieduta qualche anno prima (48 a.C.), procede a fortificare l’istmo con un fossato e con un muro difensivo, garantendosi così da eventuali contrattacchi. Blocca poi tutt’intorno anche il porto esterno «e le isole che sono in esso, disponendo molti posti di guardia». In pratica rende difficile qualsiasi operazione di soccorso, tanto è vero che il futuro Augusto, pur disponendo di forze di gran lunga superiori, «trovando Brindisi bloccata, non può fare altro che accamparsi nei pressi ed attendere gli eventi».
Gli accorgimenti adottati consentono ad Antonio di tenere agevolmente la posizione e di allestire le macchine belliche necessarie per assalire i nostri concittadini, «con grande imbarazzo di Cesare [Ottaviano] che non era in grado di difenderli». La sue doti militare sono talmente superiori che, pur in una situazione di evidente inferiorità, si permette addirittura il lusso d’intercettare e di sbaragliare un reggimento di cavalleria mandato in soccorso della nostra città assediata.
Ai Brindisini non restano quindi che le proprie forze per difendersi dalle macchine d’assalto, ormai lì pronte ad entrare in azione.
(3 – continua)
Per la prima parte:
Quando Brindisi salutò il nuovo Cesare (parte prima)
Per la seconda parte:
Quando Brindisi salutò il nuovo Cesare (parte seconda)
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ice-creamforbreakfast · 4 months
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The rest of Aria and Ryozo's wedding was a blur of sliced fingers, dancing in the snow and drunken dad speeches. Seems legit.
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Un piccolo throwback alla deliziosa cena piemontese che Chef Ivan Bartuccio ha preparato per noi in occasione del press trip all’hotel Sina Villa Matilde di Romano Canavese. A tavola con noi la General Manager della struttura Marzia Giussani, che durante l’intera esperienza ci ha accolto e guidato con calore e professionalità. Un’esperienza trascorsa in favolosa compagnia, da vivere e ricordare con gioia. Grazie @sinahotels @giorgiaassensi_communication 💕 • • • #lifeonthetopfloor #love #sinahotels #sinavillamatilde #tb #presstrip #photooftheday #instagood #gourmet #hotel #travel #experience (presso Sina Villa Matilde - Romano Canavese) https://www.instagram.com/p/BwcVRtMloX1/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=ve8zic0ccu3u
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sciscianonotizie · 6 years
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tmnotizie · 5 years
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MACERATA – I semi d’acero affascinano per la loro straordinaria capacità di ruotare creando un vortice che li fa volare in alto e lontano. “Semi d’Acero” è il nome del nuovo spazio del Comune di Macerata per bambini bambine da 0 a 6 anni e famiglie inaugurato lunedì 30 settembre nei locali del nido comunale Grande Albero nello stesso edificio della casa di riposo di Villa Cozza. È uno spazio gratuito, educativo e d’aggregazione per i bambini e le loro famiglie, un luogo di ritrovo, stimolante dove poter trovare accoglienza, socialità e sostegno al ruolo genitoriale.
“La nascita di questo nuovo spazio di educazione e di accoglienza che si aggiunge al nido inaugurato lo scorso anno nel parco di Villa Cozza ci riempie di gioia e aggiunge un tassello al significativo progetto di assistenza alla persona fin dalla primissima infanzia –  afferma il sindaco Romano Carancini – Il nome stesso “Semi d’acero” racchiude il senso di questo spazio che vuol essere una proposta integrativa ai servizi della città, ampliando le opportunità educative e sociali offerte alle famiglie con bambini che, come i semi d’acero, possono volare in alto quando hanno stimoli adeguati e opportunità educative e di crescita.
Sarà lo spazio dell’incontro tra generazioni, della lettura, della musica, del gioco e dell’aggregazione. Questa è la direzione segnata dall’Amministrazione comunale che ha operato in questi anni per il potenziamento dei servizi educativi e alle famiglie lavorando in sinergia con le realtà educative pubbliche e private attraverso il tavolo 0/6”.
“Semi d’acero è il regalo del tempo gratuito e libero, libero per stare insieme ai propri bambini, ascoltare musica, leggere un libro, giocare in relax, incontrarsi. È un posto speciale non solo perché è bello ma anche perché è in un magnifico parco dentro la casa di riposo, dove i nonni e i piccoli si incontrano e sorridono insieme. Ecco un altro pezzo di Macerata città amica dei bambini e delle bambine, un investimento su un progetto di città che fa bene a tutti.” sottolinea con soddisfazione l’assessore alla scuola e alla cultura Stefania Monteverde.
 Il servizio Semi d’Acero nasce grazie alla collaborazione tra il Comune di Macerata e l’Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona – IRCR, nell’ambito del progetto QUIsSI CRESCE! sostenuto da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
 “Lo spazio per bambini, bambine e famiglie è motivo di onore e soddisfazione per la nostra azienda che giorno dopo giorno arricchisce i propri servizi con attività educative rivolte all’infanzia. – spiega il presidente IRCR Giuliano Centioni – La realizzazione di questo spazio rende migliore la nostra città non solo per i più piccoli, ma anche per gli adulti. E’ un servizio educativo fondamentale per la comunità di Macerata, in quanto offre ai bambini/e la possibilità di gioco, di socialità e di aggregazione e alle loro famiglie, con particolare attenzione a quelle che sono fuori dai circuiti educativi classici, un tempo di riflessione, di confronto e di condivisione del ruolo genitoriale.
A mio nome e di tutta l’Amministrazione IRCR do il benvenuto a quanti vorranno frequentare lo Spazio “Semi d’Acero”, augurando loro di trascorrere in armonia questo percorso di crescita e di poter godere, nell’ottica dell’intergenerazionalità, della grande ricchezza che sono i nostri anziani della residenza di Villa Cozza.”
Nello spazio c’è anche un Punto Nati per Leggere e Nati per la Musica, con un calendario di incontri mensili per ascoltare e leggere storie, fare musica insieme, giocare con i libri insieme alle proprie famiglie e alle volontarie Nati per  Leggere e Nati per la Musica, come hanno spiegato le volontarie presenti all’inaugurazione. Il punto lettura mette a disposizione libri scelti e adatti all’età dei bambini, da leggere sul posto o prendere in prestito, ed è un servizio bibliotecario curato dalla Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti.
“Alla presenza di un’educatrice, i bambini e i loro genitori possono liberamente usufruire degli spazi dedicati al gioco, alla relazione e allo scambio di esperienze. Oppure si può frequentare  partecipando ai laboratori, ai gruppi di confronto e scambio per mamme e papà, agli incontri a tema e ai percorsi di gioco specifici per età.” – ha spiegato la coordinatrice pedagogica Marzia Fratini.
Coordinamento pedagogico del servizio è affidato al Comune di Macerata che garantisce la presenza della coordinatrice pedagogica comunale almeno una volta la settimana. “ Semi d’Acero – ha sottolineato il dirigente dei servizi sociali e scuola Gianluca Puliti – fa parte delle iniziative mirate al welfare in città, uno spazio in cui le famiglie potranno regalarsi tempo insieme ai propri figli in un ambiente stimolante”.
APERTURA
Semi d’Acero si trova al Nido Grande Albero, in via Beniamino Gigli 2 nel parco di Villa Cozza.
E’ aperto tre giorni a settimana in orario pomeridiano e il sabato mattina. La frequenza è libera e gratuita, previa iscrizione.
Sarà aperto lunedì 16.30-18.30 per famiglie con bambini 0-12 mesi, martedì 16.30-18.30 per famiglie con bambini 12-36 mesi, giovedì 16.30-18.30 per famiglie con bambini 3-6 anni, sabato 08.30-12.30 per famiglie con bambini 0-6 anni.
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E ATTIVITA’
Agli iscritti verrà comunicato un calendario di attività, laboratori e appuntamenti.
Le famiglie e i bambini hanno a disposizione lo spazio dell’accoglienza in cui riporre i loro effetti personali. La sezione dei lattanti è organizzata  con un angolo morbido per attività di lettura e giochi a terra e con un angolo della costruttività e giochi da tavolo.
L’ingresso con il corridoio offre giochi simbolici, di travestimento e motori, nella stanza atelier si trovano le proposte manipolative e creative, nell’area esterna, opportunamente delimitata, si organizzano le uscite al parco circostante anche d’inverno.
OBIETTIVI PEDAGOGICO-EDUCATIVI
Garantire il diritto al gioco per i bambini e le bambine in uno spazio pensato a loro misura, ricco di diverse opportunità, non sovraccarico rispetto agli stimoli, dove il gioco può essere:
·         esperienza libera, non finalizzata a risultati da raggiungere.
·         opportunità di un tempo veramente libero.
·         occasione di relazioni affettive, di acquisizione di autonomia, di confronto, di sperimentazione.
·         opportunità per stare insieme con il proprio bambino, lontani da impegni e doveri quotidiani, in un contesto appositamente pensato, potendo proporgli stimoli educativi diversi e nuove relazioni, uno spazio di incontro, confronto e socialità con altri adulti, potendo condividere esperienze, ricevere supporto e consigli.
ISCRIZIONI E PRENOTAZIONI ATTIVITA’
La domanda di iscrizione allo Spazio per bambini, bambine e famiglie può essere presentata durante tutto il corso dell’anno attraverso un modulo reperibile nel sito del Comune (www.comune.macerata.it/semidacero) o direttamente allo spazio dove andrà presentata e consegnata.
Le domande saranno accolte nei limiti della disponibilità di posti, in ordine cronologico di presentazione, e dando precedenza ai bambini residenti nel Comune di Macerata.
Il servizio prevede la frequenza contemporanea di un massimo di 12 bambini, accompagnati da un adulto, per ciascun modulo.
La frequenza è libera e gratuita, può essere una tantum o regolare nel tempo.
La prenotazione a percorsi e attività specifici può essere fatta, una volta che si è iscritti al servizio, via e-mail ([email protected]) o direttamente allo spazio Semi d’Acero al numero 0733 1970062.
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retegenova · 5 years
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Pivio & Aldo De Scalzi e le loro canzoni per il cinema in concerto
Al Festival Creuza de Mà diretto da Gianfranco Cabiddu
Special guest Neri Marcorè e Michele Riondino
Premio Isole del Cinema per la musica 2019 all’Associazione Compositori Musica per Film
Giovedì 12 settembre (ore 21.30, al Cinema Cavalleria di Carloforte – Cagliari) Pivio (al secolo Roberto Pischiutta)e Aldo De Scalzi, introdotti per l’occasione da Neri Marcorè, saranno in concerto al Festival Creuza de Mà – Musica per Cinema (XIII edizione). La serata si aprirà con la consegna del Premio Isole del Cinema per la musica all’Associazione Compositori Musica per Film, di cui Pivio è presidente: un riconoscimento al lavoro di promozione e di sensibilizzazione svolto in questi anni da ACMF, un’organizzazione no-profit fondata nel 2017 da un nucleo di compositori – con la presidenza onoraria di Ennio Moricone – per difendere e divulgare le tradizioni di questa arte musicale a partire dal territorio Italiano.
Insieme ai due musicisti genovesi – che in 22 anni di attività hanno composto più di 100 colonne sonore –  saranno in concerto Barbara Eramo (voce, ukulele), Andrea Maddalone (chitarre) e Edmondo Romano (legni, sax). Special guest, l’attore Michele Riondino che prima di indossare le vesti di attore ha mosso i suoi primi passi artistici tra le note. L’agile formazione guidata da Aldo De Scalzi (chitarre, piano, voce) e Pivio (synth, percussioni, voce) proporrà in concerto per la prima volta, nella storia delle rare esibizioni dal vivo del duo, una selezione dedicata soprattutto alle canzoni, con pochissimi brani strumentali, che si aprirà con l’ormai celebre Bang bang, dal musical Ammore e malavita diretto dai Manetti Bros (David di Donatello, Nastro d’Argento e Ciak d’oro 2018 per miglior colonna sonora e miglior canzone). Il concerto prevede anche una sorpresa site-specific. In omaggio alla lingua ‘zeneise’ parlata a Carloforte, saranno inseriti due pezzi in genovese a cui gli autori sono particolarmente affezionati: Stagiuin, da Ormai è fatta di Enzo Monteleone e Toue Drûe, da Nella terra di nessuno di Gianfranco Giagni. Tra gli altri titoli in scaletta, Come fosse già (Il commissario Rex – serie tv dei Manetti Bros), Complici del silenzio (dal film omonimo di Stefano Incerti), Fly my love (Il mercante di pietre di Renzo Martinelli), Istanbul uyurken (Hamam, il bagno turco di Ferzan Ozpetek), How can you live (in this world) (La banalità del crimine di Igor Maltagliati), Il vento e Io vivrò (Un’avventura di Marco Danieli), In un distretto di polizia (Distretto di polizia – serie tv di Renato De Maria, e altri), L’ammore overo (Ammore e malavita dei Manetti Bros), La segunda mujer (La seconda moglie di Ugo Chiti), La vita possibile (Razzabastarda di Alessandro Gassmann), Restiamo amici (dal film omonimo di Antonello Grimaldi).
www.musicapercinema.it
www.pivioealdodescalzi.com
Ufficio stampa
Marzia Spanu
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12 set. – Pivio & Aldo De Scalzi in concerto a Carloforte Pivio & Aldo De Scalzi e le loro canzoni per il cinema in concerto Al Festival Creuza de Mà diretto da Gianfranco Cabiddu…
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