Ribellati contro i nostri padri, spaccio e reati contro il patrimonio.
Prima o poi si viene catturati, dagli sbirri o da un lavoro che odi,
o da un matrimonio.
La mia tipa è fine,
io le grido che è da lì che vengo, lo tenesse a mente.
Lei mi dice: "Sì, eh? Forse è lì che allora vuoi marcire".
Forse è lì dove ho lasciato il cuore: tempo perso in sale d'aspetto,
nelle caserme e negli ospedali, mentre aspetti chiamino il tuo nome.
APPARTENGO - Il Sangue(Marracash, Massimo Pericolo).
9 notes
·
View notes
"Mi ero perso senza una stella in tutto l'universo e lo sono diventato io stesso."
- Guè feat Massimo Pericolo, Need U 2Nite.
Quando qualcuno sta male potrà sempre contare sull'aiuto del proprio punto di riferimento. Amici e parenti permettono all'essere umano di poter divertirsi abbandonando momentaneamente lo stress, aiutandolo a capire come gestirlo. Nei momenti di crisi anche il proprio partner può rappresentare la luce che vince sul buio, colui o colei per cui si decide di lottare quando non si è in grado di farlo per se stessi. Una persona non impara soltanto dagli sbagli che commette o da altri dettagli, ma diventa migliore anche grazie ad un punto di riferimento. Su chi si appoggia la gente che non è fidanzata, non sa il significato dell'amicizia e non può nemmeno contare sulla famiglia? Unicamente su loro stessi. Farsi aiutare a trovare soluzioni non significa che non si ha autostima, bisogna essere però autonomi e non dipendere da altri essere umani. Quando non si hanno stelle da seguire in tutto l'universo bisogna trasformarsi in esse, ma anche con la loro presenza saremmo per sempre noi stessi il punto di riferimento più importante.
1 note
·
View note
I genitori che non hanno consapevolezza dei loro traumi fisici ed emotivi, delle loro ferite e dell'esistenza di un bambino interiore da rispettare e amare, rischiano di instaurare relazioni traumatiche e disfunzionali con i propri figli, i quali si ritroveranno ad essere dipendenti, infelici e spesso portatori di sintomi psicofisici per esprimere tramite il corpo sofferenze non verbalizzabili.
I GENITORI CHE NON HANNO RICEVUTO SUFFICIENTE NUTRIMENTO EMOTIVO DA PICCOLI, SE LO ASPETTERANNO DAI PROPRI FIGLI O LO PRETENDERANNO IN MODO DISFUNZIONALE DAI PARTNER.
Immaginiamo una mamma che non abbia nella vita altri scopi, interessi se non essere mamma.
Si renderà indispensabile, sceglierà per i figli, farà tutto lei per tutti, rinfacciando di non avere tempo per altro, se i figli andranno via minaccerà scenari catastrofi di malattie o di situazioni di pericolo nelle quali si troverà (accade lo stesso anche se ha un partner o un marito).
Se la mamma non si rende indipendente i figli non si potranno staccare, sentiranno sempre che la loro missione è da portare a termine, la mamma è troppo fragile per lasciarla da sola. Allora si rinuncia all'Università lontana da casa, al lavoro dei nostri sogni all'estero, si scarteranno i legami affettivi profondi, per restare fedeli al nostro ruolo di piccole salvatrici o piccoli salvatori...senza pensare che nel frattempo noi ci siamo annullati, messi in standby....
Ci sono genitori che in modo sottile trasmettono il messaggio:" Io vivrò attraverso te. Tu realizzerai ciò in cui io ho fallito".
Tutto questo crea un macigno di piombo sulla vita dei figli, i quali per rendere i genitori felici, per non deluderli si infilano in scelte non sentire, non volute... Una pericolosa inversione dei ruoli in cui i figli devono soddisfare i bisogni dei genitori e farsi carico della loro felicit��...
I GENITORI man mano dovrebbero spostarsi sullo sfondo e donare ai figli la libertà di vivere e scegliere. Altrimenti creano un senso di impotenza difficile da riconoscere e sciogliere.
Mi vengono in mente delle frasi:
_ Io ho scelto la facoltà d'Ingegneria perché mio padre non aveva i soldi per poterla frequentare, ma ad ogni esame mi sentivo morire dentro. Nonostante tutto mi sono laureato con il massimo dei voti ma il minimo della gioia.
- "Mia madre mi diceva sempre finché ci sarai tu in questa casa la mia vita avrà uno scopo, cucinerò per te, laverò i tuoi vestiti...
Non darmi il dispiacere di lasciarmi sola, ho fatto tanto per te".
Giulia si sentiva in trappola ma non sapeva come uscirne.
Le richieste della madre sono diventate sempre più minacciose.
"Se non ritorni per pranzo non mangio, non cucino se sono da sola.
Se non mi accompagni tu dal medico continuerò a stare male, ma non ci andrò"...
Questi rapporti simbiotici sono sempre tossici, avvelenano, creano dipendenza e insicurezze. BISOGNA TROVARE IL CORAGGIO DI CRESCERE, I GENITORI POI UN MODO PER CAVARSELA LO TROVERANNO
Annarita Bavaro
17 notes
·
View notes
Mi spaventa il fatto che spesso comunque mi rendo conto che a me non piace un cazzo. quasi mai m'interessa qualcosa. cioè a volte ho dei momenti che sto talmente bene che mi sembra che tutto sia interessante ma in realtà è la sensazione che provo in quel momento e poi non me ne frega più un cazzo di nulla
47 notes
·
View notes