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#consapevolezza digitale
divulgatoriseriali · 5 months
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La noia come opportunità perduta (da non combattere con lo smartphone)
Nell’era digitale, combattere la noia è diventato un imperativo, e lo smartphone si presenta spesso come il nostro alleato. Ma la noia è un’esperienza universale, qualcosa che proviene dal nostro profondo e che ha un “senso di essere”, ha una sua esistenza e un significato intrinseco. Continue reading Untitled
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fitnessitaliano · 6 months
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Navigare nell’Era Digitale: Il Marketing Etico come Guida
L’era digitale ha rivoluzionato il modo in cui le aziende si promuovono e raggiungono i propri clienti. Tuttavia, con il grande potere del marketing digitale, arriva anche una grande responsabilità. In questo articolo, esploreremo il concetto di marketing etico e come può essere utilizzato come guida per navigare nell’era digitale. Che cos’è il Marketing Etico? Il marketing etico è un approccio…
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Instagram Stories: Come Creare contenuti Coinvolgenti
Le Instagram Stories rappresentano un pilastro fondamentale nel panorama del marketing digitale e della crescita del brand. Con oltre 500 milioni di account che utilizzano le storie ogni giorno, è chiaro che questo strumento è diventato una potente risorsa per coinvolgere il pubblico in modo creativo e immediato. Le statistiche mostrano che le storie Instagram generano un livello di…
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syntonylife · 3 months
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Dall'Overload alla Chiarezza: Sbarazzarsi del Bagaglio Digitale per una Vita più Semplice
Impulso di scrittura giornalieroQual è l’ultima cosa che hai imparato?Visualizza tutte le risposte La tecnologia può essere una benedizione, ma ci sono momenti in cui sembra essere più un’ancora al collo che un aiuto concreto. Sono qui, a fissare uno schermo saturo di ricordi digitali accumulati nel corso degli anni, dal 2015 in poi. Il mio cellulare, instancabile archivista, ha registrato ogni…
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technewssocial · 1 year
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La privacy online con Gabriele Gobbo e Gabriele Franco - 170
In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo e Gabriele Franco si immergono nel delicato tema della privacy online, sottolineando l’importanza di proteggere i nostri dati personali attraverso i vari canali digitali. La condivisione di informazioni online può rappresentare una minaccia per la sicurezza informatica, la privacy dei nostri dati e può aprirci la porta a pubblicità invadente. Inoltre,…
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regregle · 1 month
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TRGTKLS - GOLD
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Il sito web https://trgtkls.org/ è una piattaforma blog che fornisce informazioni su vari argomenti. È specializzato in aree come "Blog" e "Webmaster" e interagisce con un ampio pubblico di lettori. Mira inoltre a offrire ai visitatori una prospettiva diversa fornendo contenuti informativi sull'"Italia".
I post del blog su questa piattaforma coprono una varietà di argomenti. Vengono offerti contenuti informativi e aggiornati in settori quali tecnologia, e-commerce, marketing digitale e web design. Gli articoli nella categoria blog sono organizzati in base agli interessi degli utenti e scritti in un linguaggio comprensibile a tutti.
L'argomento "Webmaster" è uno dei focus principali del sito. Il webmastering affronta molte aree legate alla gestione, allo sviluppo e al miglioramento dei siti web. Questo sito aiuta i webmaster a migliorare le proprie competenze fornendo suggerimenti utili, linee guida e risorse. Inoltre, vengono presentati contenuti dettagliati per migliorare le prestazioni dei siti Web, creare strategie SEO e aumentare la consapevolezza sui problemi di sicurezza.
I contenuti presentati sotto il titolo "italia" affrontano vari temi legati a questo Paese. Vengono fornite informazioni su argomenti quali la storia, la cultura, le attrazioni turistiche, il cibo, la lingua e lo stile di vita dell'Italia. Questi contenuti offrono ai visitatori l'opportunità di conoscere meglio l'Italia e incoraggiarli ad esplorare questo Paese.
Di conseguenza, il sito https://trgtkls.org/ fa appello agli interessi degli utenti e mira ad aumentare il loro livello di conoscenza offrendo contenuti ricchi e diversificati su una vasta gamma di argomenti.
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falcemartello · 1 year
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I nostri dati? Se vuoi che qualcosa di digitale sia tuo non lo condividere. Appena lo fai, il dato non è più tuo.
E' importante acquisire consapevolezza di come funziona il mondo digitale.
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jamessixx · 5 months
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Rivoluzione digitale cosa è? Quindi, conosci tutto sulla rivoluzione digitale: cosa è e come sta trasformando il nostro mondo. La nostra guida completa fornisce una panoramica dettagliata su questo fenomeno, esplorando le sue origini, le tecnologie chiave coinvolte e l'impatto su settori cruciali. Approfondisci la tua comprensione sulla rivoluzione digitale con le nostre informazioni autorevoli e aggiornate. Entra nel futuro digitale, scopri cosa significa la rivoluzione digitale e come sta ridefinendo il nostro modo di vivere e lavorare.
Dunque, il significato profondo di "Rivoluzione Digitale" con la nostra esaustiva guida. Analizziamo cosa sia realmente la rivoluzione digitale, esplorando le sue radici, impatti e prospettive future. Approfondisci la trasformazione che sta ridefinendo il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con la tecnologia. Concediti una prospettiva informata sulla Rivoluzione Digitale - la chiave per navigare nel mondo digitale in continua evoluzione. Questa è l'epoca della trasformazione digitale con la nostra guida completa. Approfondisci il significato e l'impatto della trasformazione digitale su imprese e società. Scopri strategie chiave, trend emergenti e casi di successo. Preparati ad abbracciare il futuro digitale con consapevolezza e competenza. Scopri come la trasformazione digitale può catalizzare il successo del tuo business e rivoluzionare il tuo modo di operare.
Pertanto, il mondo è in continua evoluzione della trasformazione digitale con la nostra guida dettagliata. Approfondisci i concetti fondamentali, gli impatti e le strategie chiave che guidano la trasformazione digitale aziendale. Scopri come adattarti e prosperare in questo ambiente dinamico. La nostra analisi approfondita offre una visione chiara della trasformazione digitale, fornendo insights essenziali per navigare con successo nel panorama digitale in rapido cambiamento.
Non a caso, le dimensioni della trasformazione digitale sono senza limiti. Conosci come questa evoluzione stia rivoluzionando aziende e società, ridefinendo processi e prospettive. Inserisciti nei benefici e le sfide della trasformazione digitale e ottieni chiarezza sulle strategie vincenti per abbracciare l'innovazione digitale. Accedi a una risorsa informativa chiave per guidare la tua organizzazione attraverso la trasformazione digitale in modo efficace e sostenibile.
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bones39 · 7 months
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L'uso prevalente della comunicazione attraverso schermi può ridurre le social skills perché manca la dimensione della comunicazione non verbale, come contatto visivo, gesti e espressioni facciali. Ciò può portare a una ridotta capacità di interpretare e comprendere le emozioni degli altri, influenzando le abilità relazionali e l'empatia. Inoltre, la comunicazione digitale può favorire una certa distanza emotiva e l'anonimato, che può portare a comportamenti più aggressivi o meno responsabili. Per mitigare questi effetti, è consigliabile bilanciare l'uso della tecnologia con interazioni faccia a faccia, partecipare a attività sociali e coltivare la consapevolezza delle dinamiche relazionali sia online che offline.
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sitiweb-re · 8 months
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Mappare il percorso del cliente per il successo SEO e marketing
Nella vibrante tela del marketing digitale e della SEO , tessere narrazioni personali attraverso le mappe del percorso del cliente non è solo vitale: è un'arte sofisticata. #consigli #mappatura #passaggi #seo
  Prima di intraprendere un percorso di shopping, i clienti spesso si trovano in uno stato di consapevolezza in cui nella loro mente è germogliato un bisogno o un desiderio specifico. Un crescente riconoscimento di una lacuna caratterizza questa fase iniziale: forse un elemento mancante nella collezione, un aggiornamento per migliorare il proprio stile di vita o una soluzione a un problema appena…
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realnews20 · 3 days
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Roma, 20 mag. (Adnkronos Salute) - “E’ stata un’edizione che ha superato ogni nostra aspettativa, che ha trasformato il Convegno Aiic nell’autentico palcoscenico del confronto sulle tecnologie della salute e sullo sviluppo del Servizio sanitario nazionale in chiave realmente innovativa”. Così Umberto Nocco, presidente dell’Associazione italiana ingegneri clinici, ha concluso il 24.esimo appuntamento della professione. I numeri - si legge in una nota - sono lusinghieri: oltre 2.600 presenti, quasi 48 sessioni con oltre 160 relatori, 12 corsi di formazione (con 900 iscritti), oltre 110 aziende presenti con le loro soluzioni tecnologiche. “Ma al di là delle cifre - commenta Lorenzo Leogrande, presidente del Convegno - ci portiamo a casa la consapevolezza di quanto il nostro evento sia diventata la ‘casa dell’innovazione di sistema’, cioè il luogo in cui si comprende come le tecnologie entrano a far parte della quotidianità operativa di ingegneri clinici, clinici, operatori e professionisti di tutto il Ssn”. E “non dimentichiamo - conferma Stefano Bergamasco, coordinatore del Comitato Scientifico - che è stato accolto pienamente il richiamo alla necessità di creare un eco-sistema digitale, per evitare che gli investimenti e le progettualità siano fini a se stessi ed incapaci di imprimere un reale cambio di passo qualitativo alle risposte di salute sempre più necessarie in un tempo di più vaste cronicità e di nuovi approcci di prossimità”. L’ultimo atto del Convegno Aiic è stato l’annuncio dell’appuntamento 2025, che si terrà a Napoli e sarà incentrato - il titolo verrà messo a punto nei prossimi mesi dal Consiglio Direttivo - sulle problematiche-criticità-opportunità legate a transizione verde, sostenibilità e nuova cultura organizzativa del sistema salute. Durante l’evento è stato presentata la prima bozza del Manifesto ‘La Telemedicina che vorrei’, messo a punto da Aiic e dalla Società italiana di telemedicina (Sit). E’ un documento in 10 punti che definisce una piattaforma di riferimento etico-professionale per tutto il sistema della telemedicina. I valori proposti sono: visione, etica, inclusività, formazione, controllo, interoperabilità, scienza, diritto, architettura, sicurezza. Per Emilio Chiarolla, componente del direttivo Aiic e promotore del Manifesto, “l'applicazione del Decreto ministeriale 77 e i progetti del Pnrr stanno generando una svolta epocale per la presa in carico dei pazienti, con la telemedicina che diventa tassello indispensabile in un processo di nuova presa in carico nel territorio per raggiungere tutti i pazienti in maniera capillare. I contenuti del nostro Manifesto - continua - partono dai principi etici e tengono conto delle questioni infrastrutturali e tecnologiche, ma anche delle professioni e della modalità di cooperazione tra professionisti diversi a beneficio ovviamente dei pazienti. Gli ingegneri clinici” sono “trasversali a tutte le attività per la messa a terra delle progettualità della telemedicina, sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo”. Aggiunge Antonio Vittorino Gaddi, presidente Sit: “Il Manifesto della telemedicina è fondamentale perché viviamo in un sistema sanitario universalistico unico al mondo, che vorrebbe portare la tecnologia più avanzata e la telemedicina a tutti i cittadini, a tutti i pazienti, e in tutti gli ospedali nei prossimi anni. Ma questo può essere fatto solo se tutte le forze del Paese concorrono: medici, ingegneri clinici, ed anche la giurisprudenza e gli esperti di etica, di sociologia, di antropologia, di informatica e di tutte le discipline che devono concorrere a creare la telemedicina del futuro”. Il Manifesto è stato condiviso durante il Convegno da varie realtà professionali e scientifiche - Fnopi, Fno, Tsr, Pstrp, Ordine degli Avvocati di Roma, Lega Coop Sociali, Confindustria Dispositivi medici, Sihta, Antev, Card, Antab - ed ora sarà revisionato ed ampliato. Al convegno si è fatto anche il punto sull’attuazione del Pnrr relativa all’installazione di 3.
136 grandi apparecchiature su tutto il territorio nazionale. In una sessione dedicata, Nocco ha presentato “i dati Consip che mostrano come sia stato raggiunto il primo milestone del 2022 sulla pubblicazione dei bandi di gara. La tempestività delle procedure e dell’accordo quadro sono stati aspetti vincenti. Oggi, il residuo delle apparecchiature da acquisire è limitato a quelle oggetto di ricorso e quindi questo primo dato è confortante”. Però, prosegue Nocco, “c’è da riflettere sul fatto che, se a livello geografico la percentuale di acquisto è superiore al 90%, la percentuale di collaudato – e quindi funzionante – è solo del 37%. Pensare di colmare il 60% mancante da qui a fine anno è una sfida improba, su cui dobbiamo confrontarci”. Le difficoltà affrontate nelle installazioni sono molte, ha detto Nocco, “e tra queste non possiamo dimenticare il fatto che si sta sostituendo un parco macchine di enorme importanza mentre l’ospedale lavora: occorre gestire un allestimento senza provocare disagi e limitando i ritardi alle erogazioni di prestazione. Sicuramente - ha osservato - occorre una riflessione sugli aspetti burocratici e amministrativi: l’impressione è che il sistema di rendicontazione sia troppo complicato. La percezione è che ci sia un’attenzione maniacale su dettagli, ed una carenza di attenzione sulla capacità operativa, a cui si aggiunge una bulimia burocratica che incide sui ritardi”. Concludendo la sessione sul Pnrr, Nino Cartabellotta, presidente Gimbe, ha sottolineato che “Milestone e target europei sono stati raggiunti a marzo, mentre sono stati poi rimodulati alcuni target intermedi che riguardano la stipula di contratto per l’assistenza primaria e per le interconnessioni aziendali. La nostra personale percezione è che gli ostacoli odierni all’implementazione del Pnrr siano soprattutto le differenze regionali, la carenza di personale sanitario e le carenze nell’attuazione del sistema nazionale di telemedicina”. La transizione green - anche nella sua incidenza sulla cultura Hta - sarà il tema centrale del Convegno 2025, ma già a Roma il tema è stato affrontato con alcuni degli esperti riconosciuti di settore. Leogrande intervenendo nella specifica sessione, ha ricordato che l’Health Technology Assessment “è una valutazione multidisciplinare che affronta tutte le dimensioni, da quella clinica a quella tecnica, quella legata alla sicurezza ed anche quella legata anche alla sostenibilità. Oggi, quando si parla di sostenibilità non ci si riferisce più solo all’equilibrio economico, ma si attivano anche altri concetti che fanno riferimento proprio alla transizione green ed all'economia circolare. Come Aiic e come sistema-sanità vogliamo e dobbiamo affrontare questi temi perché riteniamo che, da un punto di vista valutativo, devono essere dei nuovi punti di osservazione che favoriscano la diminuzione dell’impatto dei prodotti e dei rifiuti della sanità sull’ambiente”. Impatto che Marco Rossi, Fondazione policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, Roma, ha declinato nell’ambito dell’anestesia citando ad esempio il propofol, agente ipnotico, e la necessità di una miglior gestione della sua eliminazione. “Più in generale – ha affermato Rossi - nel nostro ambito la sostenibilità è considerata ormai valore imprescindibile. Non a caso poche settimane fa è stato presentato il documento di consenso della Società europea di anestesia che evidenzia come l’impiego di farmaci e dispositivi deve ripercorre i concetti della circolarità. Serve un avanzamento culturale complessivo a cui tutti insieme dobbiamo contribuire”. A conclusione di sessione, Marco Marchetti di Agenas ha ricordato che l’Agenzia sta implementando il Piano nazionale Hta presentato nello scorso novembre, ed ha già portato alla riformulazione della cabina di regia. “Nel frattempo dobbiamo far crescere la cultura e la competenza nella valutazione delle tecnologie. Abbiamo previsto, a tale proposito, una lista dei centri collaborativi che dovrà essere aggiornata annualmente.
E per incrementare il livello culturale sulle valutazioni Hta, a brevissimo usciremo con un avviso per la formazione di base e avanzata. Nella prima prevediamo di formare circa 2.000-2.500 operatori l’anno con corsi Ecm, mentre per la formazione avanzata, diretta alle università, prevediamo Borse di studio per i corsi abilitanti”. Tra le riflessioni importanti emerse dal 24.esimo Convegno Aiic non poteva mancare quella su cui professionisti, istituzioni e aziende si stanno confrontando da tempo: l’innovazione e la sostenibilità possono coesistere o sono destinate ad un dialogo tra sordi? Mentre si attende la pronuncia sul tema Payback, Massimo Giuseppe Barberio, Coordinatore Gruppo di lavoro dei diagnostici di Assobiotech, ha dichiarato che “i tempi sono maturi per accelerare una spinta interna alle organizzazioni che operano nel mondo della Salute” per far “emergere tra gli obiettivi condivisi anche quelli legati alla sostenibilità. Diventa necessario coniugare sostenibilità e appropriatezza, usando come collante le tecnologie innovative che contribuiscono ad aumentare le possibilità di cura per un numero sempre maggiore di pazienti e nel contempo riducono significativamente il costo complessivo di gestione di determinate patologie.” Dal suo punto di vista Fernanda Gellona, direttore generale Confindustria Dispositivi medici, ha evidenziato che “sull’accesso all’innovazione tecnologica, noi abbiamo visto con grande favore l'ingresso e la definizione del Piano nazionale Hta che, per la valutazione delle innovazioni tecnologiche è, noi riteniamo, lo strumento giusto. Però, a fianco di questo Piano, ci deve essere anche la certezza che poi, ad esempio, un'innovazione che abbia avuto un parere positivo, trovi spazio nei Lea”. Sull’argomento il presidente Nocco ha concluso: “La sostenibilità dell’innovazione va ripensata. Spesso ci fermiamo all'aspetto puramente economico perché è quello probabilmente più comprensibile a tutti, però ci sono tanti driver che controllano l'innovazione e quindi è chiaro che la sostenibilità non è solo da pensare in chiave economica, ma è anche di processo, perché ogni nuova tecnologia comporta modifiche ai processi che vogliono dire cambiare il modo di lavorare, magari avere più risorse umane oppure modificare il loro modo di lavorare, e quindi formazione. Occorre pertanto entrare in una chiave culturale differente in cui finalmente concordiamo tutti sul fatto che il driver dell'innovazione tecnologica sia multidisciplinare e comprenda pertanto i molti fattori - economici e non solo - che danno nuovo significato alla parola sostenibilità”. [ad_2] Source link
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enkeynetwork · 5 days
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Sei italiani su 10 si fidano di "Dottor Google"
Nell'era digitale, internet è diventato la nostra prima risorsa per informazioni di ogni genere, salute compresa. E così, quando avvertiamo un sintomo o un malessere, la tentazione di consultare "Dottor Google" è spesso irresistibile. Ma quanto è affidabile questo medico virtuale? Secondo una recente indagine di EngageMinds Hub - Centro di ricerca in psicologia dei consumi e della salute dell’università Cattolica, campus di Cremona, sei italiani su dieci dichiarano di fidarsi delle informazioni mediche che trovano online. Una percentuale preoccupante, se si considera che non tutte le fonti online sono attendibili e che l'autodiagnosi può essere pericolosa. Perché ci fidiamo di Dottor Google? Le ragioni della fiducia in "Dottor Google" sono diverse. Innanzitutto, la comodità: con un semplice click possiamo accedere a una miriade di informazioni, senza doverci recare dal medico e affrontare tempi di attesa spesso lunghi. Inoltre, internet ci offre una risposta immediata ai nostri dubbi, soddisfacendo il nostro bisogno di sapere e di rassicurazione. In aggiunta, molte persone percepiscono internet come una fonte di informazioni democratica e imparziale, libera dalle influenze che potrebbero condizionare il giudizio di un medico. Quali sono i rischi di Dottor Google? Nonostante la sua apparente utilità, "Dottor Google" nasconde diverse insidie. La prima è la disinformazione: non tutte le informazioni online sono accurate e verificate, e il rischio di imbattersi in siti web non affidabili o contenenti informazioni obsolete è alto. Inoltre, l'autodiagnosi basata su internet può essere pericolosa: i sintomi di una malattia possono essere simili a quelli di diverse altre patologie, e solo un medico esperto può formulare una diagnosi corretta. Infine, consultare "Dottor Google" può alimentare l'ansia e la paura: la vastità di informazioni negative presenti online può portare a un'eccessiva preoccupazione per la propria salute, anche in presenza di sintomi lievi o di condizioni non gravi. Come usare internet in modo responsabile per la salute? Internet può essere una risorsa preziosa per la nostra salute, ma è importante usarlo in modo responsabile e consapevole. Ecco alcuni consigli: - Consultate siti web affidabili: prediligete siti web di istituzioni sanitarie pubbliche o di associazioni mediche riconosciute. - Incrociate le informazioni: non fidatevi di un solo sito web, ma consultate diverse fonti per avere una visione completa e oggettiva. - Non sostituite la visita medica con internet: se avete sintomi o dubbi sulla vostra salute, consultate sempre un medico. - Parlate con il vostro medico: se avete trovato informazioni online che vi preoccupano, parlatene con il vostro medico durante la prossima visita. "Dottor Google" può essere un utile strumento per approfondire le proprie conoscenze sulla salute, ma non deve mai sostituire il parere di un medico. Utilizziamo internet con criterio e consapevolezza, per prenderci cura della nostra salute in modo sicuro e responsabile. Foto di copertina: DepositPhotos Read the full article
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eugeniofalco · 11 days
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Eugenio Falco spiega l'importanza del blog nel marketing digitale
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Nel panorama in continua evoluzione del marketing digitale, stare al passo con i tempi è fondamentale per le aziende che cercano di catturare l’attenzione del pubblico e stimolare il coinvolgimento. Eugenio Falco, un esperto esperto di marketing digitale, fa luce sull'importanza del blog come potente strumento nell'arsenale del marketing digitale.
1. Stabilire una leadership di pensiero
Il blogging offre alle aziende una piattaforma per mostrare la propria esperienza nel settore e stabilire una leadership di pensiero. Condividendo informazioni preziose, opinioni di esperti e tendenze del settore, le aziende possono posizionarsi come autorità nella loro nicchia. Secondo Eugenio Falco, i contenuti coerenti e informativi del blog non solo attirano potenziali clienti, ma creano anche fiducia e credibilità presso il pubblico.
2. Incentivare il traffico organico
Nel regno del marketing digitale, il traffico organico è una risorsa ambita. Il blogging svolge un ruolo fondamentale nel indirizzare il traffico organico verso un sito Web attraverso strategie di ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO). Creando contenuti di alta qualità e ricchi di parole chiave, le aziende possono migliorare il posizionamento nei motori di ricerca e aumentare la visibilità presso il pubblico di destinazione. Eugenio Falco sottolinea l'importanza di creare contenuti che siano in sintonia con l'intento di ricerca degli utenti e forniscano soluzioni alle loro domande.
3. Migliorare la consapevolezza del marchio
Il blogging è un potente strumento per la costruzione e la consapevolezza del marchio. Pubblicando costantemente contenuti pertinenti e coinvolgenti, le aziende possono aumentare la propria presenza online ed espandere la propria portata su vari canali digitali. Eugenio Falco sottolinea l'importanza dello storytelling e della personalità del marchio nei blog, esortando gli esperti di marketing a creare contenuti che riflettano l'identità e i valori del marchio.
4. Promuovere il coinvolgimento del cliente
Il coinvolgimento è la pietra angolare delle campagne di marketing digitale di successo e il blogging offre una piattaforma per un'interazione significativa con il pubblico. Attraverso commenti sui blog, condivisioni sui social media e abbonamenti e-mail, le aziende possono favorire un dialogo continuo con i propri clienti e potenziali clienti. Eugenio Falco sottolinea l'importanza di interagire con i lettori, rispondere alle loro domande e sollecitare feedback per costruire relazioni forti e lealtà nel tempo.
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scienza-magia · 26 days
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Android su play store a rischio sicurezza dati personali
Dirty Stream sta mettendo a rischio milioni di utenti Android. La minaccia di Dirty Stream è una minaccia alla sicurezza che grava su milioni di applicazioni e sul vasto ecosistema di dispositivi Android. Le minacce alla sicurezza che gravano sul vasto ecosistema di dispositivi Android sono una preoccupazione in continuo sviluppo per gli utenti e sviluppatori di tutto il mondo. Da malware nascosti in applicazioni apparentemente innocue, a trojan bancari sofisticati, il plateau di questo tipo di minacce minacce è vasto e in costante evoluzione. Recentemente, la scoperta di un nuovo tipo di attacco denominato Dirty Stream, ha ulteriormente allargato l'orizzonte delle vulnerabilità note, segnalando nuovi rischi per milioni di utenti. Il nuovo attacco, identificato da Microsoft, sfrutta una falla nei meccanismi di Android, consentendo ad un'app malevola di sovrascrivere i file di altre applicazioni. Questo comporta potenzialmente l'esecuzione di codice arbitrario, capace di appropriarsi indebitamente di dati o portare a conseguenze anche più gravi.
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Al centro della vulnerabilità vi è un utilizzo improprio del sistema di content provider di Android, strumentale nella gestione dei dati condivisi tra diverse applicazioni. La specifica tecnica di Dirty Stream rivela che mediante un intento personalizzato, parte integrante della comunicazione tra componenti delle app Android, un'applicazione dannosa può camuffare un file con un nome o un percorso manipolato. Quando l'applicazione bersaglio riceve questo file, si fida erroneamente dell'origine e procede all'esecuzione o alla memorizzazione del file in una directory critica, senza averne il diritto. Ciò apre la strada a esiti nocivi quali furto di dati, esecuzione di codice non autorizzato, e altri rischi per la sicurezza dei dati utente. Risulta pertanto chiaro che una comune funzionalità del sistema operativo può essere trasfigurata in un pericoloso vettore di attacchi, con potenziali danni sia per gli utenti sia per i dati privati. La segnalazione di Microsoft ha messo in luce l'ampia diffusione di questo tipo di vulnerabilità, con la scoperta di applicazioni compromesse nel Google Play Store con oltre quattro miliardi di installazioni. Alcune delle applicazioni indicate includono il File Manager di Xiaomi, con oltre un miliardo di installazioni, e WPS Office, che ne conta circa 500 milioni. Sia Xiaomi che WPS Office hanno collaborato con Microsoft per introdurre correzioni atte a mitigare i rischi derivanti da questa vulnerabilità. In risposta, Microsoft ha condiviso i dettagli della propria ricerca con la community degli sviluppatori Android, al fine di permettere di verificare i dati e procedere a una correzione di problemi analoghi in altre applicazioni. Nel frattempo, Google ha aggiornato le proprie linee guida sulla sicurezza delle applicazioni, evidenziando gli errori comuni da evitare per prevenire l'introduzione di vulnerabilità simili in future versioni di app. Tuttavia, per quanto gli sviluppatori possano agire per rafforzare la sicurezza, l'onere della protezione ricade anche sugli utenti finali. Per difendersi da attacchi come Dirty Stream, gli utenti devono adottare pratiche consapevoli, aggiornando regolarmente le applicazioni presenti sui propri dispositivi e evitando il download di file APK da fonti non ufficiali o di dubbia affidabilità. La consapevolezza dell'utente e l'adozione di misure preventive rivestono un ruolo cruciale nel contrastare la minaccia rappresentata dalle vulnerabilità del software e dalle tattiche sempre più sofisticate adottate dagli aggressori. La battaglia per la sicurezza informatica è costante e richiede un impegno congiunto di utenti, sviluppatori e grandi aziende tecnologiche. Mantenendo l'allerta e collaborando attivamente, è possibile creare un ambiente digitale più sicuro per tutti. La scoperta di vulnerabilità come Dirty Stream evidenzia la necessità di un approccio proattivo, di un impegno e di una collaborazione costante nella lotta contro le minacce informatiche. Read the full article
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lamilanomagazine · 2 months
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Emilia-Romagna: un'estate di formazione e orientamento con 20 summer camp gratuiti x studenti delle superiori
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Emilia-Romagna: un'estate di formazione e orientamento con 20 summer camp gratuiti x studenti delle superiori Imparare la stampa 3D, studiare nuovi materiali ecocompatibili, digitalizzare libri antichi o progettare videogiochi. In Emilia-Romagna per 365 studenti e studentesse l'estate è occasione di apprendimento con uno sguardo rivolto al futuro. La Regione finanzia, con oltre 195mila euro del Fondo sociale europeo Plus, 20 summer camp gratuiti di orientamento per accompagnare le studentesse e gli studenti delle scuole superiori (classi 3^ e 4^) nella scelta dei percorsi di formazione post diploma, in particolare universitaria. Nell'ultima seduta di Giunta è infatti arrivato il via libera ai progetti che sono stati presentati attraverso due distinti avvisi per la selezione e il finanziamento dei camp estivi. Transizione ecologica e industrie culturali sono i due filoni individuati dalla Regione in linea con il Patto per il lavoro e il clima, che ha come primo obiettivo strategico quello di fare dell'Emilia-Romagna una regione della conoscenza e dei saperi investendo in educazione, istruzione, formazione, ricerca e cultura. Un investimento in servizi di orientamento per dare ai giovani e alle loro famiglie gli strumenti per scegliere con maggiore consapevolezza il proprio futuro e acquisire nuove competenze su temi di particolare importanza, attualità e vicini ai loro interessi. I 14 summer camp dedicati alla transizione ecologica, che hanno una dotazione finanziaria di 128.871 euro e sono rivolti a 240 partecipanti, servono ad aumentare la conoscenza delle opportunità formative per le professioni necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile e ridurre al minimo l'impatto ambientale delle attività economiche. I 6 summer camp sulle industrie culturali e creative, finanziati con 66.810 euro e rivolti a 125 partecipanti, propongono invece opportunità formative per percorsi professionali che sostengano i processi di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del nostro territorio. I luoghi dei summer camp Dei 20 summer camp, nove saranno ospitati in sette città capoluogo sede universitaria (Piacenza con due progetti, Parma, Reggio Emilia, Modena con due progetti, Bologna, Ferrara e Rimini) grazie alle Università del territorio che offrono corsi di laurea fortemente improntati sulla transizione ecologica e sul digitale (Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, oltre che il Politecnico di Milano e l'Università Cattolica del Sacro Cuore sulle rispettive sedi di Piacenza). Gli atenei metteranno a disposizione aule e laboratori di ricerca. Altri 11 campi sono, invece, previsti nei comuni non sede universitaria, negli spazi messi a disposizione da scuole e altre istituzioni. Le sedi previste sono a Fidenza (PR), Guastalla (RE) con due progetti, Finale Emilia (MO), Imola, San Giovanni in Persiceto e San Lazzaro (BO); Argenta, Cento e Comacchio (FE). I campi estivi potranno arrivare sino a 52 ore di attività complessive, per garantire la migliore qualità formativa ed esperienziale ai partecipanti. Oltre alle attività di orientamento, i ragazzi e le ragazze saranno anche coinvolti in laboratori formativi, con l'opportunità di partecipare allo sviluppo di progetti o prodotti innovativi, quali strumenti avanzati di analisi di indicatori ambientali, nuovi materiali ecocompatibili, stampa in 3D, digitalizzazione di libri antichi, nuovi videogiochi. Prenderanno, inoltre, parte a visite guidate nei luoghi di eccellenza dell'innovazione tecnologica dell'Emilia-Romagna. Esperti, imprenditori, docenti universitari e startupper saranno tra i relatori delle attività di formazione. Le date e le modalità di iscrizione saranno comunicate in una sezione dedicata del portale https://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/ e https://scuola.regione.emilia-romagna.it/... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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