Tumgik
#marketing etico
fitnessitaliano · 6 months
Text
Navigare nell’Era Digitale: Il Marketing Etico come Guida
L’era digitale ha rivoluzionato il modo in cui le aziende si promuovono e raggiungono i propri clienti. Tuttavia, con il grande potere del marketing digitale, arriva anche una grande responsabilità. In questo articolo, esploreremo il concetto di marketing etico e come può essere utilizzato come guida per navigare nell’era digitale. Che cos’è il Marketing Etico? Il marketing etico è un approccio…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
scienza-magia · 26 days
Text
I signori della guerra sempre più ricchi grazie alla Russia
Tumblr media
A Wall Street la guerra tocca il fondo. La finanza Usa e l’industria delle armi. Il “complesso militar-industriale” degli Stati Uniti, così definito nel 1961 durante il celebre discorso d’addio del presidente Dwight D. Eisenhower, ha accolto in maniera entusiastica la decisione della Camera Usa di approvare il pacchetto di aiuti esteri (Ucraina, Israele, Taiwan) da 95 miliardi di dollari. Il disegno di legge include, tra le varie misure, quasi 14 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina ad acquistare sistemi d’arma avanzati ed equipaggiamenti di difesa, 13,4 miliardi di dollari per ricostituire le scorte di difesa statunitensi, 7,3 miliardi di dollari per le attuali operazioni militari statunitensi nella regione e 13,7 miliardi di dollari per l’acquisto di sistemi di difesa statunitensi per l’Ucraina. Come nota il giornalista investigativo Lee Fang, Christopher Calio, presidente di RTX, ha fatto notare durante l’incontro con gli investitori che dei 60 miliardi di dollari previsti dalla legislazione per l’Ucraina, due terzi saranno indirizzati a “prodotti RTX”. James Taiclet, amministratore delegato di Lockheed Martin, ha dichiarato agli investitori che il bilancio supplementare e quello della difesa “forniranno una solida base per la crescita futura della nostra azienda nei prossimi anni”. Lo stesso tipo di entusiasmo lo ha manifestato Chris Kubasik, amministratore delegato di L3Harris. “Sono state cinque settimane fantastiche per l’industria della difesa”, ha dichiarato Kubasik alla Cnbc.”Abbiamo 900 miliardi di dollari, che cinque settimane fa non c’erano”, ha osservato, riferendosi al bilancio della difesa e al pacchetto di spesa supplementare. Quali sono i fondi che posseggono le grandi aziende della Difesa
Tumblr media
Ma ad esultare sono soprattutto i grandi fondi americani, che detengono una buona parte delle azioni delle più grandi aziende della Difesa degli Stati Uniti e di quel “complesso-militar industriale” citato poc’anzi. State Street, ad esempio, è il maggiore investitore in Lockheed Martin con azioni per un valore di oltre 16 miliardi di dollari. Lockheed Martin, com’è noto, è uno dei maggiori appaltatori del governo degli Stati Uniti e il suo principale cliente è il Dipartimento della Difesa, al quale fornisce sistemi d’arma, aerei e supporto logistico. Tra i suoi prodotti figurano il caccia F-35 Lightning II, gli elicotteri Sikorsky e il sistema Aegis. Oltre a State Street, i principali azionisti della società sono Marillyn Hewson, Daniel Akerson, Scott Greene, Vanguard Group Inc. e BlackRock. Quest’ultimo – uno dei più grandi fondi americani – possiede 17,2 milioni di azioni di Lockheed Martin, pari al 6,2% del totale. Capital Group detiene almeno 13 miliardi di dollari in azione di RTX, azienda del settore aerospaziale e della Difesa, che fornisce sistemi e servizi per clienti commerciali, militari e governativi negli Stati Uniti e a livello internazionale, e che opera attraverso tre segmenti, Collins Aerospace, Pratt & Whitney e Raytheon. Come nel caso di Lockheed Martin, oltre a Capital Group, tra i maggiori azionisti figurano Vanguard Group Inc, State Street Corp, BlackRock Inc, Morgan Stanley, VTSMX – Vanguard Total Stock Market Index Fund Investor Shares, Dodge & Cox, Vanguard e molti altri. Non solo. BlackRock ha recentemente rivelato di detenere la proprietà di 17.403.276 azioni di L3Harris, il che rappresenta il 9,2% delle azioni complessive dell’azienda. Le più grandi aziende del settore sono nelle mani di questi fondi, sempre più influenti e potenti. E il cui interesse primario è solo uno: il profitto, sopra ogni cosa. Il paradosso etico Nonostante questi fondi affermino di sostenere la Dichiarazione dei diritti umani delle Nazioni Unite e, le linee guida dell’Ocse e, in generale, i diritti umani, con State Street che sostiene che le sue politiche sono “pensate per prevenire l’uso illegale dei nostri prodotti e servizi, compresi quelli che potrebbero comportare violazioni dei diritti umani” come nota Responsible Satecraft, aziende come RTX e Lockheed Martin sono direttamente impegnate nel sostenere la campagna israeliana a Gaza. “RTX – osserva il ricercatore del Quincy Institute Nick Cleveland-Stout – fornisce all’esercito israeliano missili e bombe a grappolo e produce motori per gli aerei da combattimento F-15 e F-16 che sono stati utilizzati per bombardare Gaza. Lockheed Martin fornisce a Israele missili Hellfire e aerei da combattimento F-16 e F-35 usati per bombardare la Striscia”. Visti anche gli utili in crescita di queste società, nessun investitore si è azzardato a chiedere delle potenziali violazioni dei diritti umani o su come queste armi vengano utilizzate. Questo nonostante le violazioni acclarate da vari organismi internazionali. Eisenhower diceva nel 1961 che “nei consigli di governo dobbiamo evitare che il complesso militare-industriale acquisisca un’influenza ingiustificata”: un monito quantomai attuale. Read the full article
0 notes
Text
Agenzie di Moda di Milano: la tua porta d'accesso al mondo dello stile
Nel mondo della moda, Milano rappresenta un illustre faro, irradiando eleganza, innovazione e raffinatezza. Famosa per le sue case di alta moda di fascia alta, gli stilisti di tendenza e gli eventi di moda iconici come la settimana della moda di Milano, questa città italiana è un epicentro globale di stile. Ma dietro le quinte di questo settore glamour ci sono le agenzie milano moda, gli eroi non celebrati che svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare il panorama dell’haute couture e della moda di lusso.
Tumblr media
Le agenzie di moda di Milano fungono da collegamento vitale tra designer, marchi e il mercato in continua evoluzione. Queste agenzie fungono da intermediari, collegando designer di talento con rivenditori, media e acquirenti in tutto il mondo. Forniscono una gamma diversificata di servizi su misura per le esigenze dei clienti della moda, dallo sviluppo e marketing del marchio alla rappresentanza e distribuzione delle vendite.
Una delle funzioni chiave delle agenzie di moda milanesi è lo scouting e la gestione dei talenti. Con il loro occhio attento all'innovazione e alle tendenze del mercato, queste agenzie identificano i designer emergenti con il potenziale per avere un impatto significativo nel settore della moda. Coltivando e guidando questi talenti, aiutano a coltivare la prossima generazione di luminari della moda, garantendo un afflusso costante di fresca creatività nel settore.
Inoltre, le agenzie di moda milanesi fungono da partner strategici per marchi affermati che cercano di espandere la propria portata o rivitalizzare la propria immagine. Attraverso un'analisi completa del marchio e una pianificazione strategica, queste agenzie sviluppano soluzioni su misura per migliorare la visibilità del marchio, ottimizzare i canali di vendita e sfruttare le opportunità emergenti nel mercato globale.
Oltre al loro ruolo nello sviluppo e nella gestione del marchio, le agenzie di moda milanesi svolgono un ruolo cruciale nel facilitare collaborazioni e partnership internazionali. Sfruttando le loro estese reti e connessioni industriali, queste agenzie stringono preziose alleanze tra designer, marchi, produttori e rivenditori oltre confine, favorendo lo scambio interculturale e l’innovazione.
Inoltre, le agenzie di moda milanesi fungono da guide indispensabili per i marchi internazionali che cercano di orientarsi nelle complessità del mercato della moda italiano. Con la loro conoscenza approfondita delle usanze locali, delle normative e delle preferenze dei consumatori, queste agenzie forniscono informazioni e supporto preziosi per garantire l’ingresso e l’espansione di successo dei marchi stranieri in Italia.
Anche le agenzie di moda milanesi svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare la narrativa della moda italiana sulla scena globale. Attraverso campagne strategiche di pubbliche relazioni, sensibilizzazione sui media e gestione di eventi, queste agenzie lavorano instancabilmente per promuovere l'eccellenza della moda italiana e mostrare al mondo la creatività e l'artigianalità dei designer locali.
Inoltre, le agenzie di modelle milano sono in prima linea nel promuovere la sostenibilità e le pratiche etiche all’interno del settore. Con la crescente domanda da parte dei consumatori di moda ecologica e socialmente responsabile, queste agenzie stanno collaborando attivamente con designer e marchi per implementare pratiche sostenibili di approvvigionamento, produzione e gestione della catena di fornitura, garantendo un futuro più sostenibile ed etico per la moda.
0 notes
lamilanomagazine · 2 months
Text
Verona. Vinitaly 2024, il premio viticoltore etico a terre bianche di Dolceacqua
Tumblr media
Verona. Vinitaly 2024, il premio viticoltore etico a terre bianche di Dolceacqua. Il Premio Viticoltore Etico a Vinitaly, dopo aver toccato La Spezia e Savona, torna nel Ponente ligure con l'incoronazione dell'azienda Terre Bianche di Dolceacqua di Filippo Rondelli. "Il premio – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura e al Marketing territoriale – è dedicato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che si distinguono per la cura territorio e la ricerca della qualità. Si tratta di un riconoscimento di particolare valore ad una azienda secolare quale Terre Bianche, tramandata di generazione in generazione, dedita anche all'agriturismo. Il suo nome è ricordato anche, insieme ad altri, per il lavoro svolto e l'attività di promozione ai fini dell'inserimento delle minoranze nel disciplinare del Rossese di Dolceacqua". La produzione di Dolceacqua vede una media annuale di circa 250.000 bottiglie, sempre con un'altissima qualità e un crescente apprezzamento a livello internazionale. "Abbiamo dato l'ok della Regione nel 2023, che ha inviato al Ministero il parere positivo sulla modifica del disciplinare di produzione dei vini a DOP Rossese di Dolceacqua o Dolceacqua. Un traguardo importante e atteso di valorizzazione del prodotto e di tutela del consumatore per la completa tracciabilità, frutto di un lungo lavoro con l'Associazione di promozione del Rossese di Dolceacqua, dei Comuni, le Associazioni di categoria, i produttori, il Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA), dell'Enoteca Regionale della Liguria, dei nostri Uffici. Ci attendiamo quindi un ulteriore impulso sul Rossese di Dolceacqua a livello globale, rendendo giustizia al grande lavoro scientifico e culturale su questa denominazione e agli sforzi del produttori in quest'area caratterizzata da eroicità e grande diversità pedoclimatica". "Un'azienda nata tanto tempo fa - commenta Filippo Rondelli di Terre Bianche - quando il mio trisavolo decise di piantare i primi vigneti di Rossese di Dolceacqua su questa terra molto particolare. Il premio è un orgoglio per noi ma anche per Dolceacqua, che è un posto stupendo compreso tra il mare e le montagne, una vera perla distintiva della Liguria".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
orbiscomunication · 5 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Nasce ERCA Textile Chemical Solutions
Con la nascita dell’azienda interamente dedicata all’industria tessile la rivoluzione circolare fa un altro passo avanti
Grassobbio, Gennaio 2024 – La notizia è ora ufficiale: con l’inizio del 2024 nasce ERCA Textile Chemical Solutions TCS, azienda indipendente all’interno di ERCA Group specificamente dedicata all’industria tessile. 
Tumblr media
Grazie alla sua snella struttura societaria e al potenziamento dell’area di ricerca&sviluppo, ERCA TCS è capace di cogliere con ancora maggiore prontezza le esigenze del cliente e di dialogare con le aziende per lo studio di sviluppi davvero “pioneering”, offrendo al mercato soluzioni chimiche innovative, che rispondono ai principi della responsabilità etico-sociale, ambientale ed economica. 
ERCA TCS vuole essere, infatti, il punto di riferimento unico e innovativo per le aziende del tessile, con prodotti e servizi studiati appositamente per le esigenze di un settore oggi chiamato ad affrontare le sfide e le opportunità legate alla sostenibilità e alla produzione responsabile. 
Tumblr media
Prosegue Locatelli: “L’impegno per il benessere delle persone e l’uso responsabile delle risorse del pianeta sono da sempre nel DNA di ERCA, ma l’aver dato vita a una divisione espressamente dedicata all’industria tessile ci permetterà di concentrarci sulla ricerca e sullo sviluppo di prodotti specificamente studiati per essere sempre più innovativi e sostenibili. E, nel futuro, vorremmo fare di ERCA TCS una piattaforma capace di avviare anche attività di formazione, training, condivisione di queste innovazioni, attività quanto mai necessarie in momenti come questi, quando la comunicazione ha toni molto alti, ma molto spesso i contenuti e la loro attendibilità non sono verificabili. In sintesi, ERCA TCS ci permetterà di rispondere con produzioni responsabili e di alta qualità alla sfida verde che le aziende tessili devono affrontare e fungerà da fattore moltiplicatore delle buone practises e della veicolazione sempre più a valle dei valori del nostro Gruppo”.
ERCA TCS basa la sua attività sui principi della “chimica verde” per offrire all’industria tessile soluzioni chimiche che rendano concreti i concetti di sicurezza, performance e circolarità. Il suo prodotto di punta - REVECOL® - nasce infatti da materiali di scarto critici (gli oli vegetali esausti) e presenti in abbondanza, che attraverso un processo di lavorazione attento alle compatibilità ambientali e alla sicurezza, si trasformano in una linea di ausiliari chimici innovativi, certificati e dalle alte prestazioni, utilizzabili dall’intera industria tessile. Per le sue caratteristiche eccezionali, REVECOL® by ERCA TCS ha incontrato un immediato successo nell’industria tessile, come dimostrano le collaborazioni avviate con alcune delle più importanti aziende del settore. Ora, grazie alla nascita di ERCA TCS, ricerca e investimenti mirati permetteranno di ampliare ulteriormente la gamma dei prodotti disponibili per l’industria tessile.
Il Gruppo ERCA è presente con sei stabilimenti in tre macroregioni: Europa, America Latina e Asia e produce specialità e ausiliari chimici con un approccio di innovazione responsabile. La sua produzione copre diversi mercati: tessile, cosmetica, poliuretani, concrete. Ha un fatturato di 150 milioni di euro e conta 350 dipendenti nel mondo, 100 dei quali nel solo stabilimento di Grassobbio.
Per ulteriori informazioni contattare: 
C.L.A.S.S. 
GRUPPO ERCA: è presente con sei stabilimenti in tre macroregioni: Europa, America Latina e Asia. Il gruppo ERCA produce specialità e ausiliari chimici con un approccio di innovazione responsabile e la sua produzione copre diversi mercati: tessile, cosmetica, poliuretani, concrete. Ha un fatturato di 150 milioni di euro e conta 350 dipendenti nel mondo, 100 dei quali nel solo stabilimento di Grassobbio dove viene prodotto REVECOL ® by ERCA TCS.
ERCA Textile Chemical Solutions: azienda italiana leader a livello internazionale nella fornitura di prodotti chimici responsabili per l'industria tessile. Grazie alla visione che la porta a continui investimenti in persone ,ricerca e sviluppo, ERCA TCS diviene forte spinta propulsiva verso l'innovazione circolare, etica e responsabile della cosiddetta Chimica Verde. Infatti, le sue soluzioni sono applicabili ad un'ampia gamma di prodotti tessili, dimostrando di essere l'elemento mancante per raggiungere la sostenibilità a 360°. ERCA TCS ha l’esclusiva del marchio REVECOL® la gamma rivoluzionaria di ausiliari chimici 100% Made in Italy, prodotta a partire da un processo di upcycling, e di fatto una gamma sicura, certificata, competitiva ad alte prestazioni pensata per tutta l’industria tessile. Nel novembre 2022, REVECOL® ha vinto il 1° premio Responsible Care® di Federchimica, la federazione italiana dell'industria chimica. Nel 2023, ERCA TCS, vince il prestigioso premio European Responsible Care® Award 2023, conferito dal Cefic - Consiglio Europeo delle Industrie Chimiche.
REVECOL® by ERCA Textile Chemical Solutions è una gamma di prodotti e marchio in esclusiva di ERCA TCS, azienda italiana di riferimento internazionale di prodotti chimici responsabili per l'industria tessile. REVECOL® by ERCA TCS è un’innovazione rivoluzionaria 100% Made in Italy che utilizza materiali di scarto critici e li trasforma in una linea completa di ausiliari chimici di nuova generazione sicura, certificata, competitiva, ad alte prestazioni pensata per tutta l’industria tessile. Una gamma completa di prodotti utilizzabili su ogni tipo di fibra, sia vergine che riciclata. Nel novembre 2022, REVECOL® ha vinto il 1° premio Responsible Care® di Federchimica, la federazione italiana dell'industria chimica.. Nel 2023, ERCA TCS, vince il prestigioso premio European Responsible Care® Award 2023, conferito dal Cefic - Consiglio Europeo delle Industrie Chimiche. È stato incluso nelle BAT (Best Available Techniques) dalla Comunità Europea. Infine, i prodotti REVECOL® sono certificati GRS, RCS, ZDHC, bluesign® e GOTS.REVECOL ® by ERCA TCS è partner di C.L.A.S.S. (Creativity Lifestyle and Sustainable Synergy) è l’eco-hub internazionale - con sede a Milano - che dal 2007 supporta una nuova generazione di moda in cui la fusione di design, innovazione, comunicazione e responsabilità dà forma a un business consapevole e competitivo, capace di svolgere un ruolo sia economico che sociale. C.L.A.S.S. supporta l’intera filiera per innescare il CAMBIAMENTO nel sistema attivando VALORI che parlano chiaro al consumatore contemporaneo. C.L.A.S.S. sa che la PERFEZIONE non è importante, ma che ogni singolo passo nella giusta direzione conta.
0 notes
servizitalia · 5 months
Text
Il network marketing perché è così importante per le aziende
Tumblr media
Network Marketing perché è così importante
Il network marketing è un’attività che spesso suscita pareri contrastanti. Alcuni lo considerano una truffa o un modello di business poco etico, mentre altri ne lodano i benefici in termini di crescita imprenditoriale e personale. In questo articolo, esploreremo il motivo per cui il network marketing può essere cruciale per le aziende e per l’individuo, consentendo loro di espandersi, condividere esperienze e idee, e raggiungere nuovi livelli di successo.
Conoscere e Relazionarsi con Persone di Settori Diversi
Una delle ragioni principali per cui il network marketing è così importante per le aziende è la possibilità di conoscere e relazionarsi con persone provenienti da settori diversi. Questo aspetto è fondamentale per la crescita imprenditoriale, poiché l’apertura a nuove prospettive e idee può portare a innovazioni e opportunità inaspettate.
Spesso, quando lavoriamo all’interno di un settore specifico, tendiamo a circondarci di persone con background simili. Questo può limitare la nostra visione e ostacolare la crescita. Il network marketing offre l’opportunità di allargare il proprio orizzonte, interagendo con individui provenienti da diverse discipline, settori e background culturali. Questo amplia la nostra comprensione del mondo degli affari e ci permette di scoprire nuovi modi di affrontare le sfide.
Inoltre, la diversità di prospettive e competenze presenti in un network marketing può portare a sinergie sorprendenti. Le sinergie derivanti da una collaborazione tra individui provenienti da diverse aree possono portare a soluzioni innovative e alla creazione di prodotti o servizi di successo.
Condivisione di Esperienze e Fallimenti
Un altro aspetto cruciale del network marketing è la possibilità di condividere esperienze e fallimenti con altri imprenditori. Nella vita imprenditoriale, si incontrano inevitabilmente sfide e ostacoli. La condivisione di queste esperienze con persone che hanno attraversato situazioni simili può essere estremamente utile.
Nel network marketing, i partecipanti spesso si supportano a vicenda attraverso le difficoltà e si celebrano reciprocamente nei successi. Questa comunità di sostegno può aiutare a superare momenti difficili e a mantenere la motivazione. Inoltre, imparare dagli errori degli altri può aiutare a evitare costosi errori di business e a crescere in modo più efficiente.
Assolutamente, la condivisione di nuove esperienze e fallimenti nel network marketing è un elemento essenziale per il successo di chiunque sia coinvolto in questa attività. Ecco perché è così importante:
Apprendimento condiviso: Quando condividi le tue esperienze e le tue sfide con altri nel network marketing, hai l’opportunità di imparare dagli altri. Puoi beneficiare dalla conoscenza e dall’esperienza di persone che hanno affrontato situazioni simili o hanno superato ostacoli che potrebbero sembrarti insormontabili. Questo apprendimento condiviso può accelerare il tuo percorso di crescita imprenditoriale.
Motivazione reciproca: Il network marketing crea una comunità in cui le persone si sostengono reciprocamente. Quando incontri sfide o momenti difficili, il sostegno degli altri membri del tuo team può darti la motivazione necessaria per superarli. Sapere che non sei da solo nei tuoi sforzi può essere un potente incentivo.
Evitare errori costosi: Condividendo fallimenti, puoi aiutare te stesso e gli altri a evitare errori costosi. Se qualcuno nel tuo network marketing ha già sperimentato un approccio o una strategia che non ha funzionato, puoi evitare di commettere gli stessi errori. Questo risparmia tempo e risorse preziose.
Creazione di connessioni significative: La condivisione di esperienze e fallimenti nel network marketing favorisce la creazione di connessioni significative con altre persone. Queste connessioni possono andare oltre l’aspetto puramente professionale e trasformarsi in amicizie e collaborazioni durature.
Sviluppo di una mentalità resiliente: Affrontare i fallimenti e imparare da essi è fondamentale per lo sviluppo di una mentalità resiliente. Nel network marketing, puoi acquisire la capacità di gestire le sconfitte in modo costruttivo e di utilizzare queste esperienze per crescere e migliorare le tue abilità imprenditoriali.
In sintesi, la condivisione di nuove esperienze e fallimenti nel network marketing è una componente cruciale per la crescita personale e imprenditoriale. Contribuisce a creare una comunità di sostegno, a fornire preziose lezioni di apprendimento e a favorire il successo collettivo di tutti i partecipanti.
Testing di Nuove Idee di Business
Il network marketing offre un ambiente ideale per testare nuove idee di business. Poiché si tratta di un modello di business flessibile e adattabile, permette agli imprenditori di sperimentare nuovi prodotti o servizi con un pubblico di potenziali clienti o distributori già coinvolti nell’attività. Questo riduce il rischio associato ai nuovi progetti imprenditoriali e fornisce un feedback immediato sulla fattibilità dell’idea.
Inoltre, il network marketing offre l’opportunità di imparare a vendere e promuovere prodotti o servizi, abilità fondamentali per qualsiasi imprenditore. Questa formazione pratica può essere applicata con successo in futuro in altri contesti imprenditoriali.
Testare nuove idee di business nel network marketing è un aspetto significativo di questa attività e può offrire molteplici vantaggi sia agli imprenditori alle prime armi che a quelli più esperti. Ecco perché è importante e come può contribuire alla crescita imprenditoriale:
Minimizzazione del rischio finanziario: Il network marketing consente di testare nuove idee di business con un investimento finanziario relativamente basso. Spesso, puoi iniziare promuovendo prodotti o servizi esistenti all’interno della rete di distributori esistente. Questo riduce il rischio finanziario associato alla creazione di un nuovo business da zero.
Accesso a un mercato pronto: Una rete di distributori o affiliati esistente offre un accesso immediato a un pubblico interessato ai prodotti o servizi che stai cercando di promuovere. Questo può accelerare il processo di validazione delle tue idee imprenditoriali e darti un feedback più rapido rispetto alla creazione di un nuovo mercato da zero.
Apprendimento pratico: Il network marketing ti offre l’opportunità di acquisire abilità pratiche di business, come la vendita, il marketing, la gestione delle relazioni e la gestione del tempo. Puoi applicare queste abilità non solo nel contesto del network marketing, ma anche in altre attività imprenditoriali o nella tua vita personale e professionale.
Feedback costante: Poiché sarai in contatto con altri membri della tua rete e con i tuoi potenziali clienti o distributori, avrai la possibilità di raccogliere feedback costante sulle tue idee imprenditoriali. Questo feedback può aiutarti a perfezionare il tuo approccio e adattare la tua strategia in base alle esigenze e alle preferenze del mercato.
Sviluppo di leadership: Nel network marketing, hai l’opportunità di sviluppare abilità di leadership, poiché spesso sarai responsabile di guidare e motivare la tua squadra di distributori. Queste abilità di leadership possono essere preziose in qualsiasi settore imprenditoriale o professionale.
Sperimentazione di diverse idee: Poiché il network marketing consente di lavorare con più prodotti o servizi contemporaneamente, hai la possibilità di sperimentare diverse idee di business in parallelo. Questo ti consente di scoprire quali opportunità sono più adatte alle tue abilità, interessi e obiettivi.
In conclusione, testare nuove idee di business nel network marketing è un modo pratico ed efficace per sviluppare abilità imprenditoriali, ridurre il rischio finanziario e ottenere feedback preziosi. Questa opportunità di sperimentazione può portare a nuove opportunità di crescita e successo, sia all’interno del network marketing che in altre sfere imprenditoriali.
L’Isolamento Come Strada Senza Uscita
Una delle ragioni per cui il network marketing è così importante è la sua capacità di combattere l’isolamento imprenditoriale. Molti imprenditori, soprattutto coloro che lavorano da soli o in piccole imprese, possono sentirsi isolati dalla mancanza di un team o di una comunità con cui condividere idee e problemi.
L’isolamento può essere dannoso per la crescita personale e imprenditoriale. Può portare a una sensazione di stallo, in cui le idee si esauriscono e la motivazione diminuisce. Il network marketing offre un antidoto a questa situazione, consentendo agli imprenditori di connettersi con altre persone che condividono le stesse sfide e ambizioni.
È vero che rimanere isolati dall’opportunità di network marketing può rappresentare una sfida significativa per la crescita imprenditoriale e personale. Il network marketing offre numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di creare connessioni significative, condividere esperienze e idee, e ottenere supporto da una comunità di imprenditori. Tuttavia, è importante sottolineare che il network marketing non è l’unica strada per il successo imprenditoriale o personale, e ci sono molte altre vie che possono essere altrettanto valide e efficaci.
Rimanere isolati in qualsiasi settore o attività imprenditoriale può comportare sfide, ma è possibile superarle in vari modi. Ad esempio, è possibile partecipare a conferenze, seminari, gruppi di networking o comunità online per connettersi con altre persone con interessi simili. L’importante è cercare attivamente opportunità di apprendimento, condivisione e collaborazione, indipendentemente dal percorso scelto.
In definitiva, sebbene il network marketing possa offrire un’opportunità preziosa, è importante riconoscere che ci sono molte altre strade verso il successo imprenditoriale e personale, e la chiave è rimanere aperti a nuove connessioni e opportunità, indipendentemente dalla direzione che si sceglie di intraprendere.
Partire da Zero e Costruire Relazioni
Un aspetto essenziale del network marketing è la possibilità di iniziare da zero e costruire relazioni significative. Non importa da dove si parta; ciò che conta è la volontà di impegnarsi e di connettersi con altri imprenditori interessati alla crescita personale e imprenditoriale.
Un’idea potente è organizzare incontri periodici, come pranzi o cene, dove gli imprenditori possono condividere le loro esperienze e discutere idee di business. Questi incontri possono diventare un’occasione preziosa per fare networking, apprendere da esperti del settore e trovare ispirazione per nuovi progetti imprenditoriali.
Conclusioni
In sintesi, il network marketing è un’opportunità significativa per le aziende e per l’individuo interessato alla crescita imprenditoriale e personale. Fornisce la possibilità di connettersi con persone provenienti da diverse discipline, condividere esperienze ed evitare fallimenti costosi, testare nuove idee di business e combattere l’isolamento imprenditoriale.
Mentre il network marketing può non essere adatto a tutti, chiunque sia disposto a impegnarsi e costruire relazioni può trarne beneficio. È importante ricordare che il successo nel network marketing richiede tempo, dedizione e un impegno costante, ma i risultati possono essere notevoli sia a livello imprenditoriale che personale.
Link Utili:
Il digital marketing nel 2024 | Il business Online perché è così importante | Social Media Marketing | Email Marketing | 
0 notes
freenancer · 7 months
Text
Vendere Calzini Usati
Tumblr media
INDICEVendere calzini usati su Vinted 1.Studiare il Mercato 2.Scegliere il Target 3.scegliere il prezzo 4.Fare Marketing 5.Conoscere gli aspetti legali Dove vendere calzini usati Calzini usati donna Vendita collant usati La vendita di calzini usati online rappresenta un interessante fenomeno che può essere analizzato sia da una prospettiva economica che sociologica. Economicamente, questa pratica si configura come un esempio di mercato di nicchia all'interno dell'ampio settore dell'e-commerce. I mercati di nicchia sono segmenti specifici e ben definiti di un mercato più grande, caratterizzati da una domanda forte ma limitata in termini di volume. La specializzazione e un pubblico target ben definito sono tratti distintivi. Per esempio, il mercato globale dell'e-commerce di seconda mano nel 2021 è stato valutato a circa 28 miliardi di euro, con previsioni di crescita fino a 64 miliardi di euro entro il 2024, secondo Statista. Dal punto di vista sociologico, la vendita di calzini usati può essere interpretata come un caso di consumo simbolico, dove l'acquisto di tali oggetti riflette il desiderio di espressione individuale e l'appartenenza a specifiche subculture o interessi. Questo aspetto sottolinea come i calzini usati possano acquisire un significato che va oltre il loro valore utilitario, diventando simboli di identità personale e di appartenenza a determinati gruppi o tendenze. Ecco qui di seguito un diagramma che mostra i 5 step per vendere calzini usati:
Tumblr media
Vendere calzini usati su Vinted
Vendere calzini usati su piattaforme come Vinted si inserisce nel contesto più ampio del mercato dell'usato e del riciclo di moda, che sta guadagnando sempre più popolarità. Ecco alcuni aspetti chiave da considerare: Ecco i 5 step per vendere calzini usati su Vinted: - Studiare il mercato - Scegliere il Target - Scegliere il prezzo - Fare marketing - Conoscere gli Aspetti legali
1.Studiare il Mercato
La vendita di articoli usati, inclusi i calzini, su piattaforme come Vinted rientra nella tendenza crescente verso un consumo più sostenibile e responsabile. Secondo un report di ThredUp, il mercato globale dell'abbigliamento usato è previsto di raggiungere i 64 miliardi di euro entro il 2024, dimostrando un crescente interesse verso l'acquisto di articoli di seconda mano.
2.Scegliere il Target
I calzini usati possono avere un mercato di nicchia specifico. Questo segmento può essere influenzato da vari fattori, come la rarità, il design, la marca, o anche l'associazione a particolari personalità o eventi. È importante identificare e comprendere il target di mercato per massimizzare le possibilità di vendita.
3.scegliere il prezzo
La valutazione dei calzini usati dovrebbe considerare il loro stato di conservazione, la marca, e qualsiasi valore aggiunto unico che potrebbero avere. Non esiste un prezzo standard per tali articoli, quindi la valutazione dipende molto dalla percezione del valore da parte dei potenziali acquirenti.
4.Fare Marketing
La presentazione dei calzini, inclusa la fotografia e la descrizione dell'articolo, gioca un ruolo cruciale nel processo di vendita. Una presentazione chiara, attraente e onesta può aumentare l'interesse e la fiducia degli acquirenti.
5.Conoscere gli aspetti legali
È importante assicurarsi che la vendita di calzini usati rispetti le normative locali e le politiche della piattaforma. Inoltre, la trasparenza riguardo alle condizioni degli articoli è fondamentale per mantenere una buona reputazione come venditore. vendere calzini usati su Vinted può essere un modo per partecipare al mercato dell'usato e sostenere pratiche di consumo più responsabili. Tuttavia, il successo in questo settore richiede una buona comprensione del proprio target di mercato, una presentazione efficace degli articoli e un approccio etico e trasparente alla vendita. Ecco qui di seguito un video che spiega come guadagnare vendere calzini usati: https://youtu.be/aO6hNrb6Ltc
Dove vendere calzini usati
Vendere calzini usati può essere un'attività interessante e si può fare attraverso diverse piattaforme online. Piattaforme di e-commerce di seconda mano come Vinted, con oltre 45 milioni di utenti, Depop, popolare tra un pubblico giovane con il 90% degli utenti sotto i 26 anni, e eBay, che vanta circa 159 milioni di utenti attivi e un volume di vendite lordo di circa 82 miliardi di euro nel 2020 (convertendo da 87 miliardi di dollari con un tasso di cambio di 0,94 euro per dollaro), sono scelte popolari per questo tipo di vendite. Offrono una vasta audience e sono ideali per articoli di abbigliamento usato, specialmente se si tratta di pezzi unici o di marche note. Inoltre, esistono siti web specializzati nella vendita di articoli specifici, inclusi calzini usati, che possono attrarre un pubblico di nicchia già interessato. I social media, come Instagram con oltre 1 miliardo di utenti attivi mensili e Facebook Marketplace, parte di Facebook che ha circa 2,8 miliardi di utenti attivi mensili, così come forum e gruppi online dedicati a vestiti e accessori di seconda mano, rappresentano un'altra via efficace per raggiungere potenziali acquirenti. Per chi preferisce un approccio più personale, partecipare a mercatini locali o eventi di scambio di vestiti può essere un'ottima opzione. Infine, applicazioni di vendita locali come Wallapop o Shpock facilitano la vendita di articoli usati a livello locale, eliminando la necessità di gestire la spedizione. È fondamentale, in tutti questi casi, essere trasparenti sulle condizioni degli articoli e seguire le normative locali relative alla vendita di abbigliamento usato, oltre a curare la presentazione e la descrizione del prodotto per aumentare l'interesse e la fiducia degli acquirenti. Secondo uno studio, le immagini di alta qualità possono aumentare le vendite online fino al 40%, sottolineando l'importanza di una buona presentazione.
Calzini usati donna
Vendere calzini usati da donna online (o calzini usati uomo) può essere un'attività di nicchia ma potenzialmente redditizia, specialmente se si sfruttano le piattaforme giuste. Questo tipo di vendita si inserisce nel crescente mercato dell'abbigliamento di seconda mano, che sta guadagnando popolarità grazie alla crescente consapevolezza verso la sostenibilità e il consumo responsabile. Piattaforme come Vinted, Depop e eBay offrono un'ampia audience e sono ideali per raggiungere acquirenti interessati a calzini unici, vintage o di marche specifiche. La chiave del successo in questo mercato sta nella capacità di presentare i prodotti in modo attraente e onesto, descrivendo accuratamente le condizioni e l'unicità dei calzini. Inoltre, è importante rispettare le normative locali e le linee guida delle piattaforme utilizzate per la vendita. Con la giusta strategia, vendere calzini usati da donna può diventare un modo interessante per guadagnare online, contribuendo al contempo alla riduzione degli sprechi nel settore della moda.
Vendita collant usati
​​Vendere collant usati online rappresenta un segmento specifico nel mercato dell'abbigliamento di seconda mano, attraendo un pubblico di nicchia interessato a questi articoli per vari motivi, che possono spaziare dall'interesse per la moda vintage alla ricerca di pezzi unici o di specifiche marche. Piattaforme come Vinted, eBay e Depop sono scelte popolari per questo tipo di vendita, offrendo una vasta audience e la possibilità di raggiungere facilmente acquirenti potenziali. La chiave per avere successo in questo mercato è una presentazione accurata e attraente dei prodotti, con descrizioni dettagliate che evidenzino lo stato e le caratteristiche uniche dei collant. È fondamentale anche rispettare le normative locali sulla vendita di abbigliamento usato e le politiche delle piattaforme scelte. Vendere collant usati può non solo generare un guadagno, ma anche contribuire a un consumo più sostenibile, riducendo gli sprechi nel settore della moda. Read the full article
0 notes
wolfehenry30 · 9 months
Text
I trucchi per ottenere follower TikTok istantanei e a basso costo: scopri perché ne hai bisogno e come possono aiutare nel marketing
Se stai cercando di aumentare la tua presenza su TikTok, probabilmente hai sentito parlare dell'acquisto di follower. Ma cosa significa davvero acquistare follower TikTok e perché dovresti farlo? In questo articolo esploreremo tutto ciò che c'è da sapere sull'acquisto di follower TikTok e come può aiutarti nel tuo marketing.
Quando si parla di acquistare follower TikTok, si fa riferimento all'atto di pagare per ottenere un aumento istantaneo del numero di persone che seguono il tuo profilo su questa popolare piattaforma di social media. Potresti chiederti se questo sia etico o efficace. La risposta dipende da come viene fatto e dagli obiettivi che hai per il tuo account TikTok.
È importante comprendere che l'acquisto di follower può generare una crescita numerica rapida, ma non garantisce necessariamente un coinvolgimento autentico o una comunità di seguaci fedeli. Tuttavia, se impostato correttamente e utilizzato strategicamente, l'acquisto di follower TikTok può essere uno strumento utile per creare un impatto iniziale e aumentare la visibilità del tuo profilo sui social media.
Una volta ottenuto un certo numero di follower, è essenziale concentrarsi sull'interazione con loro. Oltre all'acquisto di follower, è importante creare contenuti di qualità che siano interessanti, divertenti o informativi per il tuo pubblico di riferimento. Una strategia di marketing efficace su TikTok richiede un mix ben equilibrato di follower organici e acquistati, con l'obiettivo di trasformare quest'ultimi in fan veri e propri che si impegnano attivamente con il tuo contenuto.
Ora che hai capito l'importanza dei follower TikTok e come l'acquisto di follower potrebbe aiutarti, è il momento di esplorare le diverse opzioni disponibili per incrementare la tua popolarità su questa piattaforma di social media. Esistono servizi specializzati che offrono follower TikTok a basso costo, ma è fondamentale fare una ricerca accurata per evitare truffe e garantire un servizio affidabile e sicuro.
Ricorda che il numero dei tuoi follower su TikTok può influire sulla tua reputazione e credibilità online, ma è altrettanto importante curare la qualità del tuo contenuto, coinvolgere attivamente il tuo pubblico e fornire un'esperienza autentica. L'acquisto di follower TikTok può essere uno strumento utile nel tuo percorso di marketing, ma è solo un punto di partenza.
I vantaggi dei follower TikTok per il marketing
Acquistare follower TikTok può portare numerosi vantaggi nel campo del marketing. In primo luogo, i follower TikTok aumentano la visibilità del tuo account, consentendo alle persone di scoprire facilmente il tuo contenuto. Maggiore è il numero di follower, maggiori sono le possibilità di raggiungere un pubblico più ampio e aumentare la visibilità del tuo marchio o prodotto.
In secondo luogo, i follower TikTok possono migliorare l'interazione con il tuo pubblico. Quando hai molti follower, è più probabile che le persone interagiscano con i tuoi video. L'interazione può includere "Mi piace", commenti e condivisioni, che a loro volta contribuiscono a promuovere il tuo contenuto e a farlo raggiungere un pubblico ancora più vasto.
Infine, i follower TikTok possono attirare l'attenzione di veri follower organici. Quando le persone vedono che il tuo account ha un grande numero di follower, potrebbero essere incuriosite e potrebbero decidere di seguirti anche loro. Questo processo di attrazione di nuovi follower organici può aiutarti a crescere costantemente il tuo pubblico su TikTok e a migliorare l'efficacia del tuo marketing.
In conclusione, l'acquisto di follower TikTok può offrire numerosi vantaggi per il tuo marketing. Aumentando la visibilità del tuo account, migliorando l'interazione con il pubblico e attrarre veri follower organici, i follower TikTok possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione del tuo marchio e dei tuoi prodotti su questa popolare piattaforma di social media.
Come acquistare follower TikTok a basso costo
Se vuoi aumentare il numero dei tuoi follower su TikTok, esistono diverse opzioni che puoi considerare. Una delle strategie più comuni è quella di acquistare follower a basso costo.
Acquistare follower TikTok può essere un modo rapido ed efficace per aumentare la visibilità e l'interazione con il tuo account. Ci sono diversi servizi online che offrono pacchetti di follower a prezzi accessibili, consentendoti di ottenere un grande numero di follower in tempi ridotti. Tuttavia, è importante prestare attenzione a questi servizi e fare la scelta giusta.
Prima di acquistare follower TikTok, assicurati di effettuare una ricerca preliminare. Verifica la credibilità del servizio e leggi le recensioni degli altri utenti. Inoltre, considera se l'acquisto di follower sia in linea con i tuoi obiettivi di marketing e se sia giusto per te.
Tumblr media
Acquistare follower TikTok può essere utile per iniziare a costruire una presenza online solida e attrarre l'attenzione di nuovi potenziali follower. Tuttavia, ricorda che il vero successo su TikTok si basa sulla qualità dei tuoi contenuti e sull'interazione con il pubblico. Investi nel tuo account e sfrutta al massimo le opportunità di coinvolgimento che TikTok offre.
Strategie per aumentare organicamente i tuoi follower su TikTok
Crea contenuti di qualità: Per incrementare organicamente i tuoi follower su TikTok è fondamentale creare contenuti di alta qualità che catturino l'attenzione degli utenti. Attrai veri Follower TikTok argomenti interessanti e originali, utilizza uno stile creativo e assicurati che i tuoi video siano ben realizzati e coinvolgenti. Ricorda di curare la qualità dell'audio e delle immagini per offrire un'esperienza piacevole agli utenti.
Utilizza hashtag rilevanti: Gli hashtag sono importanti per aumentare la visibilità dei tuoi contenuti su TikTok. Ricerca gli hashtag più popolari e rilevanti per il tuo settore o per l'argomento dei tuoi video e utilizzali accuratamente nei tuoi post. Gli hashtag aiutano gli utenti a trovare più facilmente i tuoi contenuti e attraggono nuovi follower interessati agli stessi argomenti.
Interagisci con la community: Per crescere organicamente su TikTok è fondamentale interagire con la community. Guarda, commenta e metti un like ai video di altri utenti, in particolare di quelli che si interessano agli stessi argomenti dei tuoi contenuti. Rispondi ai commenti che ricevi e cerca di stabilire una connessione con i tuoi follower. L'interazione costante con gli utenti aiuta a creare un legame e a far crescere la tua base di follower.
Nota: É importante notare che l'acquisto di follower TikTok non è consigliato in quanto potrebbe violare le linee guida della piattaforma e portare alla chiusura del tuo account. Inoltre, i follower acquistati potrebbero non essere veri utenti interessati ai tuoi contenuti, compromettendo l'efficacia delle tue strategie di marketing su TikTok.
1 note · View note
Photo
Tumblr media
Come nasce il marketing Il Marketing dall'origine ai giorni nostri Cosa era e cosa è oggi la grande macchina che smuove le masse…
1 note · View note
mars777 · 4 years
Text
Ser una buena marca es buen negocio, caminando por el Marketing Ético.
Ser una buena marca es buen negocio, caminando por el Marketing Ético.
La ética no es el fuerte de nuestras grandes empresas, se ha notado en estos días, entre la Crisis Social que le pegó duro a la economía chilena y la actual Crisis Sanitaria que afecta al mundo entero se han notado los comportamientos poco empáticos de varias compañías, desde aumentar los precios de forma desorbitante, hasta hacer trabajar a todos sus colaboradores en plena Pandemia!
Tumblr media
En estos…
View On WordPress
0 notes
oskarmijangos · 4 years
Photo
Tumblr media
Osea sí pero no, recuerda, el #marketing busca conocer al #cliente para cubrir una #necesidad, seamos #eticos ;) #goodpractice #honestidad #etica #mktdigital https://www.instagram.com/p/CC-KQgbpy1m/?igshid=177uxd284dh51
0 notes
fitnessitaliano · 6 months
Text
Strategie di Marketing per un Futuro Responsabile
Digitale e Etico – Strategie di Marketing per un Futuro Responsabile Negli ultimi anni, il panorama digitale ha subito una trasformazione radicale, con un’enfasi crescente sulla responsabilità etica. Le strategie di marketing non sono rimaste indietro; al contrario, stanno evolvendo per rispecchiare un approccio più consapevole nei confronti del consumatore e della società nel suo complesso. In…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
corallorosso · 3 years
Photo
Tumblr media
Parla la libraia che ha rifiutato il libro di Giorgia Meloni: "Ecco perché la mia è una scelta etica" Di sentire attacchi e turpiloqui della capa bolsonariana molti sono stanchi, qualcuno adesso è stanco anche di doverla leggere, ed è per questa che ha compiuto una scelta coraggiosa e indipendente. Alessandra Laterza, una libraia di Roma, dice di aver fatto una scelta etica nel non vendere il libro di Giorgia Meloni. Ha deciso che sugli scaffali del suo negozio non sarà rintracciabile “Io sono Giorgia”. Ha poi spiegato perché: “Non vendo il libro di Giorgia Meloni, è una scelta etica, preferisco lo scopo educativo, piuttosto che le azioni di marketing”. Dunque nella libreria di via Amico Aspertini, nella Capitale, non ci sarà il libro della leader di Fratelli d’Italia. Nei giorni scorsi, prima sulla sua pagina Facebook poi su quella della libreria, Laterza ha postato la foto di copertina del libro di Giorgia Meloni: “Io sono una libraia e questo libro non lo vendo! So scelte, mejo pane e cipolla, che alimentare questo tipo di editoria... Alla lotta e al lavoro, il mio è indipendente!”. Proprio lei ha spiegato: “La mia libreria è un luogo di resistenza, di vero servizio sociale. Il mio sentire è diverso da quello di Giorgia Meloni, il sottotitolo fa riferimento alla sua storia, la conosco e proprio per questo non ho intenzione di venderlo, non si tratta di censura ma di cosa si vuole comunicare – ha aggiunto – Le presentazioni in libreria hanno sempre avuto uno scopo educativo, morale e etico e nel pensiero di Meloni non c’è qualcosa che ho piacere di raccontare. Sicuramente avrà altrove la sua visibilità”. globalist
30 notes · View notes
Text
Agenzia di Moda Milano: un faro di stile e innovazione
Nel regno dell'alta moda, Milano si erge come una delle capitali più importanti del mondo. Le sue strade emanano un'aria di eleganza, raffinatezza e creatività, rendendola lo sfondo perfetto per il dinamico settore della moda che prospera all'interno dei suoi confini. Al centro di questa vivace scena della moda si trovano le agenzie di moda milanesi, determinanti nel plasmare la traiettoria del settore e spingere designer di talento sulla scena globale.
Tumblr media
agenzia di milano moda funge da nesso, collegando designer, marchi e clienti in una relazione simbiotica che guida l’innovazione e definisce le tendenze. Queste agenzie agiscono come facilitatori, fornendo una piattaforma ai designer emergenti per mostrare la loro creatività, offrendo allo stesso tempo una guida e un supporto inestimabili ai marchi affermati che cercano di mantenere la loro rilevanza in un mercato in rapida evoluzione.
Uno dei ruoli chiave di un'agenzia di moda milanese è il talent scouting. Con il dito sul polso del mondo della moda, queste agenzie hanno un occhio attento nell'individuare il talento grezzo e coltivarlo in qualcosa di straordinario. Dalla ricerca di nuovi designer alla scoperta di volti nuovi per le passerelle, l'acquisizione di talenti è al centro delle loro operazioni. Fornendo tutoraggio, risorse e visibilità, le agenzie di moda di Milano aiutano i talenti emergenti ad affinare le proprie competenze e a realizzare il loro pieno potenziale.
Inoltre, le agenzie di moda milanesi svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare il panorama della moda attraverso le loro collaborazioni e partnership strategiche. Stringendo alleanze con marchi di lusso, rivenditori e organi di stampa, queste agenzie orchestrano eventi di alto profilo, sfilate di moda e campagne di marketing che affascinano il pubblico di tutto il mondo. Attraverso il posizionamento strategico e la gestione del marchio, aumentano la visibilità e l'appetibilità dei propri clienti, garantendo che rimangano in prima linea nel settore.
Oltre a promuovere la creatività e l’innovazione, le agenzie di moda milanesi sono determinanti nel promuovere la sostenibilità e le pratiche etiche all’interno del settore della moda. Con una crescente consapevolezza sull’impatto ambientale e sociale della moda, queste agenzie sostengono iniziative sostenibili e pratiche responsabili tra i loro clienti. Promuovendo la trasparenza, l’approvvigionamento etico e metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, aiutano a indirizzare il settore verso un futuro più sostenibile.
Inoltre, le agenzie di moda milanesi fungono da ambasciatori culturali, mostrando al mondo il ricco patrimonio e l’abilità artistica della moda italiana. Con Milano come epicentro, queste agenzie celebrano l'eredità dell'artigianato italiano e dell'eccellenza del design, preservando le tradizioni e abbracciando la modernità. Attraverso le loro collaborazioni con designer e marchi internazionali, promuovono lo scambio interculturale e favoriscono la creatività senza confini.
L’influenza delle agenzie di modelle milano milanesi si estende ben oltre i confini della città, plasmando il panorama della moda globale e definendo tendenze che si riverberano attraverso i continenti. La loro capacità di anticipare i desideri dei consumatori, adattarsi alle mutevoli dinamiche del mercato e coltivare il talento li distingue come veri trendsetter e trendsetter nel settore.
1 note · View note
ininazseniram · 3 years
Text
Viva la scienza, ma occhi aperti: il problema non è il vaccino, è il sistema che li produce
di LUIGI MEZZACAPPA
Se mi avventuro su questa scivolosa questione in merito all’obbligatorietà del vaccino contro il covid è perché mi piacerebbe valutarla da un’angolazione diversa rispetto agli aspetti strettamente sanitari. Non sono no-vax: le vaccinazioni le ho sempre fatte tutte e le ho fatte fare ai miei figli. Da dieci anni faccio anche il vaccino anti-influenzale, sollecitato da nessuno. Ho fiducia nella scienza. Non riesco però ad avere altrettanta fiducia nell’informazione, specialmente quando tutte le grancasse battono in perfetta, assoluta sincronia.
Non mi aggiungerò quindi al coro dei laureati su Facebook che non capiscono ma pontificano. A differenza di molti so distinguere i terrapiattisti da chi vuole semplicemente capire. E ciò che io vorrei capire, oltre alla questione scientifica in sé, è la credibilità di questo sistema, di questa informazione e di queste multinazionali del farmaco. Lasciamo perdere i “si dice” e i “sembra”, le controverse questioni sull’uso che in passato si è fatto dei vaccini; lasciamo perdere anche le notizie in bilico tra verità accertate e ipotesi da verificare in merito ad alcune campagne di vaccinazione degli anni ‘90 usate come pretesto per altri fini più o meno palesi; lasciamo stare anche il fatto che nessun paese – primi fra tutti quelli che oggi si autocelebrano come civili – è completamente esente da brutte storie dal sapore di eugenetica, alcune nemmeno troppo lontane nel tempo, come quelle praticate sulla popolazione carceraria.
Non credo si possa, invece, lasciar perdere altre questioni, più recenti, che riguardano proprio la casa farmaceutica che in questo momento sta salvando l’umanità e che in passato salì agli onori delle cronache per le denunce e le migliaia di cause a cui ha dovuto rispondere nei tribunali per pratiche di vendita illegali o per lesioni, fino all’omicidio causato da sperimentazione umana. Non si possono, non si dovrebbero dimenticare i 55 milioni di dollari patteggiati nel 2013 per risarcire le pratiche irregolari di marketing di un medicinale gastrointestinale per il quale sono ancora pendenti cause per lesioni renali. Non si dovrebbero dimenticare le ben 10mila donne scese in causa contro un medicinale che curava i sintomi della menopausa e l’osteoporosi prescritto impropriamente per curare il cancro al seno, alle quali è stato riconosciuto un risarcimento per circa 1 miliardo di dollari fino al 2012. Non si dovrebbe dimenticare quell’altro medicinale per il trattamento della dipendenza da nicotina che rese circa tremila persone vittime di depressione e disturbi psichiatrici. Né l’inefficacia di quello contro l’ipogonadismo, l’oligozoospermia e l’impotenza, e neanche la maxi-multa di 2,3 miliardi di dollari per il più grande patteggiamento per frode sanitaria nella storia del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, un’ammenda pagata per le responsabilità civili e penali derivanti dalla promozione illegale di tre medicinali. L’azienda incaricava i suoi rappresentanti di trasferirli ai medici per patologie diverse da quelle indicate e in dosi superiori a quelle approvate nonostante i rischi per i pazienti. L’indagine fu condotta da un giudice che fece emergere pratiche molto diffuse come quella di invitare i medici a riunioni e conferenze in paradisi turistici, spese e compensi naturalmente a carico dell’azienda.
La casa farmaceutica che dovrà darci il vaccino è stata messa più volte sotto accusa per reati gravissimi e condannata per subdole sperimentazioni. E ora dobbiamo fidarci?
Sempre la stessa casa farmaceutica si macchiò, verso la metà degli anni ‘90, di un altro crimine agghiacciante, ovvero la sperimentazione occulta e quindi illegale di un antibiotico. La vicenda è nota come “Il Contenzioso di Kano”. La Casa sperimentò un nuovo antibiotico che aveva tutte le carte per diventare un farmaco da parecchi milioni di dollari. La sua efficacia era comprovata da 87 studi in 27 paesi diversi. Mancava “solo” un test pediatrico in caso di patologia infettiva acuta come la meningite, impossibile da condurre negli Stati Uniti. Nel 1996 a Kano, una cittadina nel nord della Nigeria, ci fu un’epidemia di meningite che uccise 12.000 persone. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) lanciò un programma di emergenza e la casa farmaceutica vide in quell’epidemia l’opportunità per effettuare finalmente i test pediatrici. Aderì al programma dell’Oms proponendo di curare 200 bambini con un medicinale che all’epoca era il miglior farmaco anti-meningite. In realtà, solo la metà dei bambini furono curati con quello, mentre agli altri fu somministrato il nuovo medicinale da sperimentare per valutare le differenze tra i due. Cinque dei 100 bambini curati con l’antibiotico sperimentale morirono, ma molti rimasero vittime di cecità, malformazioni e paralisi. Per i medici della Casa fu comunque un risultato utile e l’antibiotico venne commercializzato nel 1996 in Europa, anche se solo per gli adulti. Due anni dopo, però, fu ritirato dal mercato per l’alta tossicità. Il caso scosse l’opinione pubblica perché la sperimentazione fu condotta illegalmente nel modo più subdolo. Nonostante molteplici azioni legali intraprese negli Stati Uniti e in Nigeria, le vittime non sono ancora state risarcite e negli Stati Uniti il dibattimento processuale non ha ancora avuto inizio.
FARMACI E VACCINI
Sì dirà che tutto questo non ha senso, che i casi citati riguardano medicinali e non vaccini, che se la casa farmaceutica agisse con il coronavirus con quella stessa leggerezza rischierebbe troppo. Dunque non possiamo non fidarci. E’ vero ma, se ci liberassimo per un attimo dalla suggestione emotiva, forse riusciremmo ancora a leggere qualche ragionamento interessante. In piena pandemia, per esempio, su uno dei più famosi, autorevoli e diffusi rotocalchi che gode della stima del pubblico più sensibile e progressista, L’Espresso, ho letto una coraggiosa affermazione secondo cui “per le nuove emergenze occorre un’azienda pubblica finanziata da tutti i paesi dell’Unione Europea”. L’articolo spiega che a certe multinazionali del farmaco andrebbero posti dei limiti perché hanno completamente smarrito ogni senso etico, perché da tempo producono solo medicine che garantiscono il massimo profitto e hanno abbandonato la ricerca nei settori chiave della salute, un atteggiamento che sul lungo termine ha stravolto la missione originaria e le ha rese impreparate a cogliere la sfida del covid.
Questa è la mia prima domanda: perché mai, oggi e all’improvviso, queste multinazionali avrebbero ritrovato un’etica smarrita da almeno cinquant’anni? La seconda: quanto è cambiata, l’etica, da quando nella patria di quell’industria si offrivano ai nativi americani coperte “umanitarie” infettate col vaiolo? Se dovessi fare un parallelo con il fenomeno del razzismo non saprei davvero cosa rispondere. Ma ho anche altre domande, se interessano.
IL CASO RUSSO
Il 24 novembre la Russia ha annunciato il suo vaccino “Sputnik V”. La notizia è stata accolta dalla nostra informazione con un atteggiamento sospeso tra sconcerto e dileggio. Il quotidiano Il Sole 24 ore ha titolato: “Fuga in avanti di Mosca”, cioè in sostanza si è domandato: com’è possibile che la Russia sia arrivata per prima? Il pensiero sotteso più o meno è: sicuramente si tratta di una bufala, il vaccino non può essere sicuro, non è stato sufficientemente testato, non c’è stato il tempo materiale per certificarlo, sicuramente non ha sufficiente copertura. Tre giorni dopo – tre, non trentatré – è stato annunciato il “nostro” vaccino, il quale non ha problemi di certificazione né di test carenti. Ha solo un po’ meno copertura, ma in tre giorni l’ha recuperata e ha perfino superato la copertura del vaccino russo. Ha solo un piccolo inconveniente di logistica: deve essere conservato e trasportato a 90° sotto zero. Ma dopo dieci giorni i gradi sotto zero sono solo 70. Ho immediatamente pensato, da perfetto incompetente, a quanto potesse essere complicato il mantenimento della catena del freddo, ma nessuno ne ha parlato. Nei primi giorni di distribuzione del “nostro” vaccino, ho letto che in Germania ci sono stati problemi e un intero lotto di vaccini è andato perso.
Anche Israele ha scelto il vaccino russo, ma noi non lo consideriamo sicuro. E’ invece sicuro un vaccino che va conservato a -70 gradi
Ma il nostro vaccino è sicuro mentre quello russo no. Il fatto che il vaccino russo sia realizzato secondo principi consolidati e il “nostro” sia invece frutto di una nuova concezione e tecnologia pare non contare assolutamente nulla. Però Israele, Turchia ed Emirati Arabi hanno prenotato quello russo, e poi anche Argentina, Venezuela, Messico, Brasile, India e Bielorussia. E il vaccino cinese? Figuriamoci, come possiamo fidarci degli untori? Addirittura Cuba ha un suo vaccino? No, veramente ne ha due, e ha una lunga storia di ricerca scientifica e un’industria farmaceutica propria. Pubblica.
IL PIANO ITALIANO
Andrà tutto bene, dai. Via con il “V-day”. Il celebre giornalista Paolo Mieli annuncia che si vaccinerà, ma senza saltare la fila. E comunque, se fosse in età per avere dei figli, non lo farebbe. Un no vax o un pro vax? Boh. Il “nostro” vaccino non ha problemi di test né di certificazione, però non sappiamo quante dosi ricavare da un flacone. Quattro giorni dopo la prima vaccinazione scopriamo che possiamo farne sei invece delle cinque che pensavamo. Così risolviamo anche l’eventuale problema di approvvigionamento. Nel nostro mondo perfetto non c’è spazio per l’improvvisazione. E infatti il sito dell’EMA (European Medicine Agency) ne dà prova: chi ha già avuto il covid non ha bisogno della vaccinazione. O forse sì. Chi ha fatto la vaccinazione non è detto che non sia più contagioso. O forse no. Quanti richiami occorre fare? Al momento non si sa, però i vaccinati saranno monitorati due anni per fornire elementi sulla durata dell’effetto. Le persone immuno compromesse possono essere vaccinate? Per adesso non è chiaro, però gli immuno compromessi hanno già problemi con gli anticorpi, che male può fargli il vaccino? E le donne in gravidanza o che allattano? Beh, gli studi sugli animali non hanno evidenziato effetti collaterali, però non si sa ancora, sono ancora troppo pochi. Semmai, le donne in gravidanza ne parlino con il loro medico di fiducia e valutino benefici e rischi. Oltre a tutto questo, sul sito dell’EMA c’è scritto anche che quella che ha rilasciato è “una autorizzazione subordinata”. Vuol dire che per due anni esaminerà tutti i dati sul vaccino e i relativi effetti. Le cose stanno così.
Io voglio vaccinarmi, ma mi è concesso avere qualche dubbio? Sono pronto, voglio firmare il consenso informato. Ma informato di cosa? Dove sono le informazioni? Sul sito dell’EMA?  La questione non può essere ridotta a “vaccino sì-vaccino no”. Non si può dubitare del principio, sarebbe come dubitare che il vaccino abbia cambiato il corso dello sviluppo umano per tutte le malattie che in passato ha sconfitto, ma non riesco a fidarmi in un momento come questo in cui è facile speculare, in cui la straordinaria emergenza fa passare come logica e naturale l’impunità penale di chi fa di tutto pur di salvarci. Io voglio vaccinarmi e voglio firmare il consenso informato, ma se tu mi costringi, acconsentirò solo se la responsabilità te la prendi tu. Se devo concedere la mia fiducia, preferisco concederla a chi sa dimostrarmi il suo senso etico e mi informa in completa e totale trasparenza.
Io voglio vaccinarmi ma non riesco a fidarmi degli speculatori e della mancanza di informazioni. Tante contraddizioni su un tema in cui ci vorrebbe chiarezza
Purtroppo, quando finiscono le buone ragioni cominciano le “campagne emotive”: chi non si vaccina non merita di essere curato. Ho letto il post di un “guru” di etica applicata ai tempi del covid. Dice che se anzichè con il covid si stesse combattendo contro l’ebola o una malattia con letalità al 90% che colpisce vecchi e bambini, allora ci sarebbero meno scettici, rivoluzionari e ribelli alla dittatura sanitaria, e si vedrebbero file supplicanti battere i pugni sui vetri del primo ospedale di zona, con i figli per mano, implorando che qualcuno li vaccini col siringone per gli elefanti, e la questione costi/benefici non sarebbe in discussione; e allora sì che finalmente si scoprirebbe quanto è facile essere alternativi, antagonisti dei poteri forti col culo degli altri.
Beh, che discorsi! Al di là del fatto che chi parla così ha probabilmente il culo al caldo anche lui, il linguaggio utilizzato spesso è tutt’altro che ecumenico e pastorale, e produce proprio quei sentimenti che si vorrebbero stigmatizzare e che nulla hanno a che fare con la pace sociale così tanto invocata. Ma soprattutto, non si capisce quale sia il nesso tra tutto questo e il farsi domande sulla trasparenza di un sistema i cui limiti sono ampiamenti dimostrabili. Tutti abbiamo visto come hanno funzionato i modelli di sanità privati o para-privati. Può piacere oppure no, ma quando Gino Strada afferma che “se la sanità è un’azienda che gioca con rimborsi e pagamenti a prestazione, allora mette in atto un crimine sociale” fa una semplice constatazione.
La questione, purtroppo, è sempre la stessa: chi ha i soldi ha poco da temere. Per questi, sarà sempre disponibile la migliore soluzione. Tutti sanno che il problema è questo, ma si guarda altrove. Anche con il ponte Morandi si è capito che la sicurezza non può essere affidata ai privati. E allora perché lo si fa con una cosa così importante come un vaccino? In un sistema simile, chi dubita non è un attentatore della salute pubblica: è l’esatto contrario.
LA LEGGE DEL PROFITTO
Se dal sistema si togliesse il profitto, si eliminerebbe automaticamente qualsiasi dubbio, e non saremmo qui a parlare di “no vax”. Bisognerebbe avere tempo, voglia, coraggio, apertura mentale e autentica curiosità per guardare a sistemi diversi, senza cercare l’oro colato che non esiste, ma senza preconcetti. Basterebbe guardare alla povera Cuba, dove dall’inizio della pandemia è stato registrato a livello mondiale il più basso rapporto di mortalità per numero di cittadini, per forza di cose curati con medicine nazionali a causa di un embargo che dura da quasi 60 anni, mentre all’Italia spetta il primato opposto.
Chiedo scusa, ma questa feroce contrapposizione con i “no-vax” e l’idea della repressione o dell’obbligo di vaccinazione mi suonano pericolose. Nel bene o nel male, il mondo virtuale di Facebook rappresenta in qualche modo quello reale. E così, al fianco dei post che auspicano la pace ma fomentano le divisioni, ne ho trovato uno che prospetta invece una possibile via d’uscita, pacifica. Dice: “A Cuba c’è la fila di volontari per testare il vaccino prodotto direttamente dalle case farmaceutiche nazionali, e quindi nell’interesse collettivo. Trovatemi un “no vax” cubano. Il problema non è il vaccino, il problema è il sistema. Non è necessaria una rivoluzione, basta una banalissima sanità pubblica che si prenda carico anche della ricerca farmaceutica, perché non ci vuole un virologo per capire che ricerca e sanità sono strettamente legate. Alle case farmaceutiche private lasciamo gli integratori a base di aloe e spirulina, ma la sanità, i vaccini e i farmaci salva vita devono essere pubblici. Si può fare ora, e dovrebbe essere il vero lascito di questa pandemia, la giustizia che dobbiamo a chi in questa pandemia ci ha rimesso la vita”.
Perché no?
10 notes · View notes
crazy-so-na-sega · 3 years
Link
La manipolazione si basa sull’induzione di una dissonanza cognitiva, ossia una contraddizione interna che porta qualcuno a parlare e a pensare in modo contrario a ciò che sente e percepisce o a ciò che un ragionamento logico suggerirebbe.
La sudditanza psichica, implica sempre una dissonanza cognitiva, ecco perché essa è funzionale al potere.
Un prigioniero, ad esempio, si abitua a vedere un benefattore nel proprio carceriere, imparando a negare dentro di sé le emozioni di rabbia e paura, così come la consapevolezza che questi lo privi della sua libertà.
Una donna che rimane accanto ad un marito violento, nega a se stessa che l’uomo che oggi, scusandosi, le ha portato un bel mazzo di fiori, sia lo stesso che ieri l’ha presa a pugni.
Capiamo quindi molto bene perché il potere si serva di queste leve psicologiche: un essere umano allenato a negare ciò che sente e ciò vede può essere indotto a fare qualsiasi cosa e obbedire a qualunque ordine, senza alcun limite etico.
Diversi esperimenti lo hanno dimostrato in modo incontestabile, laddove la storia non basti a fornire esempi.
Ho scelto la nuova campagna di marketing firmata Gucci, in quanto molto istruttiva nell’indicare come funzioni la comunicazione manipolativa.
La ricetta della manipolazione è la seguente:
Si presenta un fatto, che induce un certo sentire.
Nel caso di Gucci si sceglie come testimonial una donna, che palesemente mostra un aspetto contrastante con il ruolo assegnatole.
Chiunque, vedendo la sua foto, sente immediatamente che c’è qualcosa che non va.
Quel medesimo sentire viene però indicato come “sbagliato”, sotto il peso di un giudizio morale e di una conseguente punizione, che può essere anche la semplice stigmatizzazione sociale, cui l’essere umano è molto sensibile (punizione).
Nel nostro caso, chiunque facesse notare ciò che tutti vedono, ossia che la donna in questione non è bella, dimostrerebbe di essere un individuo meschino, che giudica una donna per il suo aspetto – ma di una foto su una copertina, cos’altro si dovrebbe giudicare, se non l’aspetto???
Si spingono quindi le persone, sotto il peso della minaccia (la riprova sociale è una forma di “punizione”), a dover affermare l’opposto di ciò che sentono, elogiando nel contempo chi accondiscende alla negazione (premio).
Ammiriamo in questo caso le sofisticate contorsioni retoriche di chi cerca di affermare che la modella abbia una “bellezza differente” ed altre sciocchezze del genere, che sarebbero argomenti validi in un saggio di filosofia, ma che non cambiano il fatto meramente estetico (forme, proporzioni, armonia, colori) che la modella non è bella.
Questo è l’aspetto più sottile. La reazione fisiologica che si genera nella psiche di chi sta subendo una manipolazione è la rabbia.
La rabbia, se incanalata correttamente, avrebbe proprio la funzione di spingere a reagire contro chi ci sta manipolando. Dal momento però che la natura della manipolazione è restare nascosta, la maggior parte delle persone prova in questi casi una forte rabbia, ma non sa perché.
Non trovando il suo vero bersaglio, ossia il manipolatore, la rabbia devia verso un oggetto secondario (la modella), che non è il manipolatore, ma parte del contesto attraverso cui si viene manipolati.
La rabbia è dovuta alla percezione di essere manipolati, ma quasi nessuno riesce a chiarirsi cosa stia accadendo. Il manipolatore (Gucci o chi per loro) non viene visto e la rabbia si dirige verso il mezzo con cui si è stati manipolati: la modella.
La vittima (il manipolato) sopraffatta dalla rabbia, la sfogherà in modo scomposto verso la modella che, di per sé, è solo una donna che si è prestata ad un servizio fotografico. E rivolgerà a quest’ultima una serie di insulti.
Questi deprecabili insulti, ma naturali e spontanei, serviranno ai manipolatori a “dimostrare” (faziosamente) quanto coloro che non si piegano alla manipolazione siano delle persone orrende.
ATTENZIONE, è verissimo che insultare una persona per il suo aspetto è un comportamento scorretto. Chi lo fa, sbaglia.
Ma il punto è questo(!): chi lo fa è stato indotto a sbagliare dalla manipolazione stessa!!!
Questo giochino è il sigillo più raffinato della manipolazione e si chiama in psicologia:”doppio legame”. Cioè la situazione nella quale qualunque comportamento agito da un soggetto (la vittima) sarà sempre considerato sbagliato e penalizzante.
Se fai il “bravo bambino” e accondiscendi, sei penalizzato perché devi ingoiare il rospo e negare ciò che senti.
Se protesti, sei giudicato cattivo e violento e sarai colpevolizzato.
Come si esce dalla manipolazione?
Semplice: unendo pensiero & sentire.
IL sentire fastidio o rabbia di fronte alla foto della modella – per restare nell’esempio – non va negato, ma accolto come legittimo e motivato.
In secondo luogo uso la mente (pensiero) per analizzare la situazione e trovare la vera causa della rabbia: scoprendo che non sono arrabbiato con la modella, ma con il comportamento manipolativo di Gucci.
In questo modo potrò produrre un’azione integra che esce dal doppio legame:
non cedo alla manipolazione, né protesto insultando la modella – cosa che mi fa ricadere nella manipolazione;
e poi posso denunciare la modalità manipolativa della campagna di Gucci.
Questo processo possiamo applicarlo a ogni caso di manipolazione in cui c’imbattiamo.
Bisogna sempre fare un salto di livello rispetto al contesto della manipolazione.
Meditate, allenatevi a riconoscere le manipolazioni ed eleviamoci al di sopra di esse, perché ci rendono docile gregge nelle mani di persone abiette.
3 notes · View notes