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#The Curious Casebook of Inspector Hanshichi
tanuki-kimono · 6 months
Note
First of all- thank you for your work with this blog. I really enjoy the information you share, and the kimono designs are wonderful. I have a question- I know you've talked about how 'men don't/didn't wear Bright Colorful Designs' is more complicated then people assume! (Which makes sense- saying 'in X period men Never Wore Colors' isn't true about, say, the Victorian era either!).
But to get to my point- I happened to be reading a very old collection of mysteries called "The curious casebook of Inspector Hanshichi". In them, a young Hanshichi is described as wearing a very bright red and yellow striped kimono that made him 'look like a merchant'. At the time I assumed this implied he was dressing a little flashily- I'm curious if I was right about that!
You most welcome :D
And the parallel you draw with Western men fashion is pretty accurate: we tend to think menswear was always pretty dull (arf modern business suits) when in fact this tendency is quite recent!
As to your question about fashionable Inspector Hanshichi (for those who don't know: hero of early 20thc detective novels with "supernatural" elements written by Kido Okamoto), I think you are right. The "look like a merchant" is probably a mix of:
He's dressing below/above is condition. I don't remember Hanshichi exact social status (is he a yoriki? a doushin?), but samurai class were supposed to dress differently from merchants for ex.
He dressing flashy - "nouveau rich" style. Merchant class was at the bottom of social order BUT hold in fact all financial power in Edo period. Some merchants tried to emulate samurai dress (=conservative), while others didn't hesitate to show their wealth and dictate new fashions.
He is dressy flashy - dandy style. Hanshichi is a wakamono (young) and probably fashionable man, following whatever trend he likes - a late Edo heritage of early Edo kabukimono (flashy young samurai)
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turtlereviews · 5 years
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Culture and Media/October 2018
Summary: 30 movies, 10 books, 2 comics, 4 performances. This is the first month I think that really feels like what my ‘normal’ habits are. Not the film festival and the dance festival, but, like in terms of books and other movies.
Movies (film festival) (pt 2)
Citizen Jane (2018)
The Real Thing (2018)
Cielo (2018)
Mirai (2018)
Wild Relatives (2018)
Into the Okavango (2018)
Rafiki (2018)
Movies (cinema)
Anchor and Hope (2017)
Venom (2018)
Movies
Bleach (2018)
Alien (1979)
Escape from New York (1981)
Alien vs Predator (2004)
Hail Caesar (2015)
Predators (2010)
State Fair (1945)
State Fair (1962)
Valerian (2017)
the House on Haunted Hill (1959)
Next Gen (2018)
The Girl with all the gifts (2016)
Solo (2018)
The Autopsy of Jane Doe (2016)
The Babysitter (2017)
Gone with the bullets (2014)
The Conjuring (2013) 
Harry Potter and the Philosopher’s Stone (2001)
The Lego Movie (2014)
Howl’s Moving Castle (2004)
Katteprinsen (2002)
Books
Agatha Christie: Death on the Nile (1937)
Anna Day: Fandom (2018)
Hiromi Kawakami: The Nakano Thrift Shop (2005)
Patricia Briggs: Burn Bright (2018)
Caleb Carr: The Alienist (1994)
Dong He: Stjernelysregn 
Seanan McGuire: Down among the sticks and bones (2017)
Kido Okamoto: The Curious Casebook of Inspector Hanshichi (1937)
Sarah Tolscer: Song of the Current (2017)
Lonely Planet: Food Lover’s Guide to the World (2012)
Comic books
All-New Wolverine vol. 1 (2016)
Mystik U (2018)
Performances
Gunilla Heilborn & Kim Hiorthøy: Why I wear this shirt
Human Works: Carousel
Eisa Jocson: Princess
Marie Bergby Handeland & Morten Liene/Landslaget: Null
TVShows:
Currently watching: The Chilling Adventures of Sabrina, Black Lightning, Miss Ma, Bon Voyage.
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crazy-pot-pourri · 7 years
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[Books] Detective Hanshichi  I misteri della città di Edo di Okamoto Kidō
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Titolo originale: The Curious Casebook of Inspector Hanshichi. Detective Stories of old Edo , basato sulla serie Hanshichi torimonochô Autore: Okamoto Kidō Prima edizione: selezione di racconti della serie del detective Hanshichi, scritti tra il 1917 e il 1937, a cura di Ian MacDonald per University of Hawai’i Press, 2007 Edizione italiana: Traduzione di Pietro Ferrari (Milano, O barra O edizioni, 2012)
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Presentazione dell'editore: Nell'antica città Edo, la Tokyo feudale dello shogunato Tokugawa, il detective Hanshichi indaga su crimini e fatti inconsueti: il fantasma di una donna affogata tormenta una giovane signora; un attore muore sul palcoscenico in una versione troppo realistica di un classico del teatro kabuki; due loschi samurai ordiscono una vendetta; una campana anti-incendi suona inspiegabilmente notte dopo notte; una danzatrice giace morta sul suo tatami, la gola stretta da un serpentello... Il rude e ironico Hanshichi conduce le sue ricerche con profondo realismo e sottile intuito, sfatando credenze e superstizioni ancora fortemente radicate nelle persone del suo tempo. Pubblicate per la prima volta in Italia, le avventure di Hanshichi restituiscono un vivido affresco della vita cittadina nel Giappone di fine ‘800: i vicoli, le case da tè e di piacere, i bagni pubblici, le dimore dei samurai e le cerimonie conviviali. L'autore tratteggia un mondo ormai tramontato con un vigore e una misura squisitamente giapponesi.
L'autore: Okamoto Kidō (Tokyo, 1872-1939) considerato il maggior rappresentante del Nuovo Teatro Kabuki, fu il primo drammaturgo a essere ammesso nel 1937 all’Accademia Imperiale delle Arti. La conoscenza della lingua inglese gli permise di leggere //Le avventure di Sherlock Holmes//, da cui trasse lo spunto per la figura del detective Hanshichi grazie al quale è oggi riconosciuto come il fondatore del romanzo poliziesco in Giappone. In virtù del successo ottenuto, i suoi racconti gialli (scritti fra il 1917 e il 1937) sono stati adattati per la radio, la televisione, il cinema e tradotti in inglese e cinese. Tuttora vengono di continuo ristampati.
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Il lavoro del detective, si potrebbe dire, è una commedia degli errori.
La narrativa poliziesca giapponese d'inizio Novecento ha in Okamoto Kidō uno dei suoi esponenti di maggior spicco. L'autore, conosciuto anche per il suo lavoro come corrispondente di guerra, critico teatrale e drammaturgo, è sicuramente in debito nei confronti dell'Occidente e di scrittori come Arthur Conan Doyle, ma ha saputo traslare la lezione del padre di Sherlock Holmes in un contesto del tutto giapponese, dando un nuovo punto di riferimento autoctono ad un genere, che pur avendo illustri predecessori anche nel Paese del Sol Levante, era visto come qualcosa essenzialmente di importazione estera. I racconti con protagonista il detective Hanshichi, pubblicati a partire dal 1917 su Bungei kurabu ("Club letterario"), sono ambientati intorno alla metà del XIX secolo, quando la città di Tokyo ancora era conosciuta con il nome di Edo. Si potrebbero definire come dei "racconti nel racconto": abbiamo infatti un giovane narratore che ha conosciuto Hanshichi ormai anziano e in pensione; incuriosito da quanto sentito su di lui, coglie l'occasione di visite di cortesia, soprattutto per festività e ricorrenze varie, per farsi raccontare dall'investigatore alcuni degli "exploit" nella sua carriera.
Hanshichi era una figura di grande prestigio nel mondo dei custodi della legge. Una rarità nella sua professione, un onesto figlio di Edo senza pretese, su cui nessuno aveva mai mormorato una parola cattiva. Sempre attento a non abusare della sua autorità per tormentare i deboli dietro lo schermo degli incarichi ufficiali, trattava chiunque con la massima cortesia. (...) Ci sono molte altre sue avventure che lascerebbero la gente stupefatta e ammirata, perché egli fu uno Scherlock Holmes mai celebrato del periodo Edo.
In questo modo, il risultato è una sorta di torimonochō con i principali casi affrontati del detective.
«Che cos’è un torimonochō, domandate?» cominciò Hanshichi come per un’introduzione. «Bene, dopo avere ascoltato un rapporto da uno di noi investigatori, il capo ispettore o il sostituto magistrato incaricato del caso riferiva le informazioni all’Ufficio del magistrato cittadino, 1 dove un segretario annotava tutto in un libro mastro. Questo era quello che noi chiamavamo un torimonochō, un registro dei casi.(..)»
Questo volume, Detective Hanshichi - I misteri della città di Edo, si muove sulla scia della selezione fatta da Ian MacDonald per The Curious Casebook of Inspector Hanshichi. Detective Stories of old Edo del 2007. Nello specifico, abbiamo: - IL FANTASMA DI OFUMI (OFUMI NO TAMASHI) - LA LANTERNA DI PIETRA (ISHI-DŌRŌ) - LA MORTE DI KAMPEI (KAMPEI NO SHI) - LA STANZA SOPRA I BAGNI (YŪYA NO NIKAI) - LA MALEDIZIONE DELLA DANZATRICE (OBAKE SHISHŌ) - IL MISTERO DELLA CAMPANA ANTI-INCENDI (HANSHŌ NO KAI) - LA DAMA DI COMPAGNIA (OKU JOCHŪ) Dalla sua, Hanshichi non ha solo grandi capacità deduttive, ma anche una profonda conoscenza dell'animo umano che gli permette di capire immediatamente chi ha di fronte e come ottenere informazioni e/o confessioni. Spesso e volentieri alle indagini di Hanshichi si mescolano elementi soprannaturali: non è raro, infatti, che il detective sia chiamato ad investigare su fatti inspiegabili, per cui c'è chi chiama in causa spiriti di defunti o altre entità. Pur non pronunciandosi mai apertamente contro queste credenze, il poliziotto finisce sempre per ricondurre ad una mano umana la responsabilità dei delitti. Mentre si procede alla ricerca della soluzione del caso, il lettore viene nel contempo trasportato all'interno di una vivida rappresentazione della Edo di qualche decennio prima. Non mancano, infatti, digressioni che permettono di ricostruire gli usi, i costumi e più in generale l'atmosfera di quegli anni. La formazione teatrale di Kidō fa frequentemente capolino, attraverso citazioni e persino come fonte di ispirazione per i criminali. In questo modo, la ricostruzione storica e i riferimenti culturali e folkloristici rendono Hanshichi torimonochô qualcosa che va oltre la semplice letteratura di genere, divenendo una vera e propria testimonianza di un'epoca. Davvero ricca ed interessante l'introduzione di Ian MacDonald che apre il volume con un'approfondita contestualizzazione dell'opera e del suo autore. Non mancano nemmeno numerose note esplicative alla fine di ogni capitolo, ad impreziosire editorialmente il libro. Probabilmente nessuna presentazione dell'opera è più efficace di quella fatta da Giuliana Lusso su I Quaderni asiatici: "È un vero peccato che la letteratura popolare sia scarsamente frequentata dalla critica letteraria, che spesso si limita a criticarne la serialità ed i cliché trascurando gli elementi di interesse; la sua larga diffusione invece consente di aprire scorci sull'immaginario ed i gusti della platea dei lettori che intendeva avvincere ed emozionare. Raramente inserito nelle antologie o ricordato nei manuali di letteratura giapponese, Okamoto (1872-1939) è stato un personaggio rappresentativo del suo tempo: fu educato presso l'ambiente britannico di Tokyo e divenne giornalista lavorando sia come corrispondente di guerra (durante la Guerra sino-giapponese, 1894-5) sia, soprattutto, in qualità di redattore e critico teatrale. Era affascinato dalla vita nel periodo Edo (1603-1868), che conobbe unicamente tramite libri e stampe, e la scelse come ambientazione per numerosi drammi Shin Kabuki e per i suoi racconti. I più celebri hanno per protagonista il detective Hanshichi e sono ben 69, pubblicati fra il 1917 ed il 1937;(...)  I racconti sono inseriti in una doppia cornice narrativa: Hanshichi, ormai in pensione, racconta i casi più insoliti che gli siano capitati all'autore ancora ragazzo, il quale li ri-narra ai lettori a distanza di anni: questo scartamento temporale molteplice consente a Okamoto di trasportare i lettori nel tardo periodo Edo attraverso una fuga prospettica, e di passare da un piano temporale all'altro giocando con un velo di nostalgia o, più spesso, con il distacco smaliziato dell'ironia. Agli occhi di Hanshichi narratore infatti la facilità con la quale le persone coinvolte nei casi fanno ricorso al soprannaturale sconfina nella credulità; il detective al contrario cerca prove concrete, moventi umani, ricostruisce dinamiche che nulla hanno di fantastico. Okamoto ripropone lo schema del giallo deduttivo classico giunto in Giappone nei primi anni del Novecento: delitto – indagine – soluzione (una struttura che ricostruisce tramite la deduzione logica l' ordine messo in crisi dal crimine) trasponendolo nella realtà della vecchia capitale, alla quale dedica molte intense immagini. Come nei romanzi di Maigret, è l'ambiente ancor più della storia ad irretire il lettore. La vecchia Edo di Okamoto è una città di legno e carta, nei cui vicoli si consumano passioni e tragedie della gente comune come della nobiltà; con brevi tratti di pennello, fra un sopralluogo ed un interrogatorio, trapelano la luce particolare di un tramonto, lo sgomento per una fioritura di ciliegi già trascorsa, il colore del cielo intravisto fra le gronde delle case. La luce soffusa e gentile in cui è avvolta, nonostante i drammi che vi hanno luogo, lascia il dubbio che si tratti di un rifugio dell'immaginazione dal disagio della modernità in cui autore e lettori era immersi – una modernità alla quale però non avrebbero realisticamente rinunciato. Le postfazioni di Pietro Ferrari in coda ai due volumi approfondiscono il ricorso ad immagini evocative che caratterizza la prosa di Okamoto e le ricche interazioni fra le cornici temporali; l'introduzione di Jan MacDonald, nel primo volume, fornisce interessanti coordinate per inquadrare autore ed opera entro il contesto storico e letterario del tempo." Giuliana Lusso, dicembre 2012 I Quaderni asiatici, 14/01/2013
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rainy-rose · 5 years
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Hullo! I was tagged by the lovely @pastel__magics to do the #winterbooktag. Sank youuu This happened last week and since I just got home today from visiting my parents, it might be a bit too late to do it, but oh well :)) ~Snowflke (a book that made you shiver) It by Stephen King. Any King book honestly. I love them, but they scare me:)) ~Hot drinks (a book that made you feel cozy) Simon vs The Homo Sapiens Agenda, fkuffy and cozy yeah! ~Scarf (a book with a beautiful wintery cover) errr I am not a seasonal reader so the closest thing in my library is Why Did You Lie? by Yrsa Sigurdardottir which is murder mystery set in Island and I haven't read it yet. Am I cheating? Most likely ~Snowman (your favorite bookish sidekick) err, ummm, so many to choose from! Buuut Heartstone is one of my precious babies, sooo ~Gloves (a character with sticky fingers, a thief) The Dregs :)) okay, mostly Kaz. ~Ice Skate (an elegant, but dangerous character) Can I use the same answer for 2 questions? If yes, then Kaz again :)) if not... Nina! ~Santa (a book you received as gift) Strangely enough I don't get that many books as gifts :)) The Curious Casebook of Inspector Hanshichi: Detective Stories of Old Edo by Kido Okamoto, daaaaamn this thing has such a long title in English! Thankies again for tagging me, Rena! I had fun doing this! ♠️ #tag #bookishtag #ilovetags #books #bookish #bookishphotograohy #bookphtotography #bookworm #booklover #booknerd #bookishfeature #reader #reading #ilovetoread #literature #iubescsacitesc #cititoripasionati #cititoridinromania #bookstagram #bookblr #joansbooktalk #igreads https://www.instagram.com/p/Br_Cz5znjMD/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=3ms2cmd4p9gg
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rainy-rose · 6 years
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Hullo! Japanese culture and language has been one of my favorites since I was in highschool. Despite the fact that I am not studying it anymore, my interest in it has not diminuated. The Curious Casebook of Inspector Hanshichi by Kido Okamoto was a gift from a friend and I really enjoyed it both as a collection of mistery stories and the way it was written. #QOTD What cultures, besides your native one, do you enjoy? ♠️ #readinginthemargins 12. East Asia #finnfury 12. Incongruous setting - Daughter of Smoke and Bone #bookstagramreadsoctober 12. Magic Wielders - Six of Crows #buriedinbooksseptember 12. Cristal Ball | Fortune Teller - The Raven Boys #journal #teatin #machapowder #chopstics #thecuriouscasebookofinspectorhanshichi #japanesebook #daughterofsmokeandbone #sixofcrows #theravenboys #books #bookish #bookishphotograohy #bookphtotography #bookworm #booklover #booknerd #bookishfeature #reader #reading #ilovetoread #literature #iubescsacitesc #cititoripasionati #cititoridinromania #bookstagram #bookblr https://www.instagram.com/p/Bo17HaLlZ4C/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1mxphsvj5ahfg
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