Tumgik
#John Candell
rbolick · 1 year
Text
Books On Books Collection - David McLimans
Gone Wild (2016) Gone Wild: An Endangered Animal Alphabet (2016)David McLimansCasebound, illustrated paper over boards, illustrated doublures, sewn book block. Illustrated, debossed glossy paper dustjacket. H255 x W285 mm. 36 unnumbered pages. Acquired from Gargoyle Books, 25 August 2022.Photos: Books On Books Collection. In the history of children’s books, the alphabet looms large, and among…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
pitt-able · 4 months
Text
(...) his life departed like a candel burning out
On this day in history, January 23, 1806, William Pitt the Younger, Prime Minister of Great Britain died aged 46 at Bowling Green House on Putney Heath.
At three o’clock on Wednesday Colonel Taylor arrived express from His Majesty at Windsor, and returned with the melancholy [news] of all hopes having ceased. I remained the whole of Wednesday night with Mr. Pitt. His mind seemed fixed on the affairs of the country, and he expressed his thoughts aloud, though sometimes incoherently. He spoke a good deal concerning a private letter from Lord Harrowby, and frequently inquired the direction of the wind; then said, answering himself, “East; ah! that will do; that will bring him quick:” at other times seemed to be in conversation with a messenger, and sometimes cried out “Hear, hear” as if in the House of Commons. During the time he did not speak he moaned considerably, crying, “O dear! O Lord!” Towards twelve the rattles came in his throat, and proclaimed approaching dissolution.
(…) at about half past two Mr. Pitt ceased moaning, and did not speak or make the slightest sound for some time, as his extremities were then growing chilly. I feared he was dying; but shortly afterwards, with a much clearer voice than he spoke in before, and in a tone I never shall forget, he exclaimed, “Oh, my country! how I love my country!” From that time he never spoke or moved, and at half-past four expired without a groan or struggle. His strength being quite exhausted his life departed like a candle burning out.
Earl Stanhope, The Life of the Right Honourable William Pitt, Vol. 4, John Murray, London, 1862, pp. 381-382.
6 notes · View notes
daimonclub · 6 months
Text
Aforismi sulla bellezza
Tumblr media
Aforismi sulla bellezza Aforismi sulla bellezza, una qualità che non può essere misurata oggettivamente in quanto è un concetto soggettivo che varia da persona a persona, e si riferisce alle qualità o alle caratteristiche esteticamente piacevoli ai sensi o alla mente, culturalmente più o meno condivisi. L'idea di bellezza naturalmente non è solo superficiale, essa comprende le qualità interiori di una persona, come la personalità, i valori e il carattere, che possono a loro volta essere considerati belli. Truth is beauty and beauty is truth, that is all you need to know to be a perfect stupid. Carl William Brown L’estetica è per l’arte ciò che l’ornitologia è per gli uccelli. Barnett Newman Esca. Ciò che rende l'amo più appetibile. Il tipo di esca più efficace è rappresentato dalla bellezza. Ambrose Bierce È stupido desiderare la bellezza. Le persone di buon senso non la desiderano mai per sé stesse o si curano che vi sia negli altri. Se la mente sarà ben coltivata, e il cuore ben disposto, nessuno si interesserà mai dell’aspetto esteriore. Anne Brontë Il problema con la bellezza è che è come nascere ricchi e diventare sempre più poveri. Joan Collins Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo. Voltaire La bellezza inizia nel momento in cui decidiamo di essere noi stessi. Platone La bellezza è la miglior lettera di raccomandazione per una donna. Aristotele La bellezza è più grande del genio perché non ha bisogno di spiegazioni. Oscar Wilde Non ti accorgi, Diavolo, che tu sei bella come un Angelo? Giacomo Leopardi Una cosa di bellezza è una gioia per sempre. La bellezza è eterna e ha il potere di sollevare lo spirito umano al di là delle preoccupazioni terrene. John Keats La bellezza è una forma di genio, poiché non si può descrivere. È una di quelle cose che non si possono spiegare, ma solo sperimentare. Oscar Wilde La bellezza non è nel volto; la bellezza è nella luce del cuore. Khalil Gibran La bellezza è la somma di tutte le parti che la compongono. È l'armonia perfetta tra la forma e il contenuto, tra l'esterno e l'interno. Leo Tolstoy Ormai non sono che un intelletto in pena tra i desideri della bellezza, dell'amore, dell'edonismo, dell'amicizia, dell'estasi, della dissoluzione e del nichilismo, il mio ultimo nirvana. Carl William Brown Senza la bellezza, la verità, la giustizia e il bene perderebbero il loro significato. La bellezza dà valore alla nostra esistenza e ci ispira a perseguire ideali più alti. Friedrich Nietzsche
Tumblr media
Aforismi sul bello La bellezza deve penetrare nell'anima per poter essere vera bellezza. È un riflesso della nostra interiorità e del nostro modo di vedere il mondo. Virginia Woolf La bellezza è una ribellione contro l'assurdità del mondo. Attraverso la bellezza, cerchiamo un senso di significato e di armonia in un universo apparentemente privo di senso. Albert Camus La bellezza è la manifestazione sensibile dell'idea del bene. Platone La bellezza di una persona risiede nella sua autenticità. Quando abbracciamo chi siamo veramente, senza maschere o artifici, irradiamo una bellezza unica e irripetibile. Maya Angelou Uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle. Oscar Wilde La differenza fra la donna disonesta e l’onesta è che, di solito, la prima è bella. Roberto Gervaso Se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, sarebbe cambiata l’intera faccia della terra. Blaise Pascal Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia. Italo Svevo Il solo fascino del passato è il fatto che è passato. Oscar Wilde Quando le candele sono spente, tutte le donne sono belle. Plutarco La tortura del contrappasso per contrasto fa si che più ci si avvicina alla vitalità della morte e più si viene stranamente affascinati dalla conoscenza della giovanile bellezza. Carl William Brown La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù. George Bernard Shaw Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo. Voltaire La bellezza è la migliore lettera di raccomandazione. Aristotele E' bella e quindi può esser corteggiata; è donna e quindi può essere conquistata. William Shakespeare Eletti sono coloro per i quali le cose belle non hanno altro significato che di pura bellezza. Oscar Wilde All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita. George Orwell La donna sarebbe più affascinante se si potesse cadere tra le sue braccia senza cadere nelle sue mani. Ambrose Bierce La bellezza è l’eternità che si mira in uno specchio. Kahlil Gibran La bellezza è soltanto la promessa della felicità. Stendhal La bellezza è una moneta che ha corso solo in un dato tempo e in un dato luogo. Henrik Ibsen Il bello è il simbolo di ciò che è eterno. Platone Lasciamo le belle donne agli uomini senza fantasia. Marcel Proust La bellezza da sola persuade gli occhi degli uomini senza aver bisogno d'avvocati. William Shakespeare Bellezza e salute sono le principali fonti di felicità. Benjamin Disraeli
Tumblr media
Citazioni sulla bellezza L'amore costruito sulla bellezza muore presto, come la bellezza. John Donne La bellezza non rende felice colui che la possiede, ma colui che la può amare e desiderare. Hermann Hesse La saggezza è il riassunto del passato, ma la bellezza è la promessa del futuro. Oliver Wendell Holmes La bellezza è un dono gigantesco, immeritato, dato a caso, stupidamente. Khaled Hosseini La bellezza è una visitatrice che viene senza preavviso, muta forma per un'ora, per un giorno, talvolta per più tempo; svapora a un alito, dilegua da capo. Rosamond Lehmann La giovinezza senza la bellezza ha ancora attrattiva; la bellezza senza la giovinezza non ne ha più. Arthur Schopenhauer La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù. Anonimo La bellezza è tutto, forse anche perché inconsciamente ci fa capire che alla fine non resta niente. Carl William Brown La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza. Albert Camus Dovendo scegliere tra verità e bellezza, generalmente ho optato per la seconda. H. Weyl Non c’è bellezza perfetta senza una certa singolarità di proporzioni. E.A. Poe Il sentimento della bellezza porta con sé, intrinsecamente, la premonizione del suo poter essere distrutto. D. Meltzer Per un bel viso il destino è triste. Antico proverbio cinese La bellezza è la chiave che apre le porte dell'anima. Platone Essere bella è abbastanza. Se una donna può far questo bene, chi le chiederà di più? W.M. Thackeray La bellezza. Una promessa di felicità. Stendhal Niente ha maggiore influenza sul comportamento dell’uomo quanto il suo aspetto esteriore, e non tanto il proprio aspetto quanto la convinzione di essere o non essere attraente. L. Tolstoj La cortesia è la medicina delle donne, la cortesia è il massimo ornamento; bellezza senza cortesia è come un giardino senza fiori. Aśvaghoṣa La bellezza non sta nella cosa guardata ma nello sguardo. A. Gide La bellezza è uno dei misteri di cui sentiamo l’effetto tutti noi; ma il darne un’idea ben determinata non è riuscito a nessuno. J.J. Winckelmann C’è un aspetto terrificante nella bellezza Il difficile non sta nel comprendere la bellezza, ma nel sopportarla. H. Sachs Dove il pensiero va il sentimento lo segue e dove va il sentimento lì c’è il Gusto Estetico. Antica norma della danza indiana Non hai soldi, non hai un lavoro, non hai assistenza sociale, è la democrazia bellezza! Carl William Brown Di veramente bello c’è soltanto quel che non può servire a niente; tutto ciò che è utile è brutto, perché è espressione di qualche bisogno, e i bisogni dell’uomo sono ignobili e disgustosi come la sua povera e inferma natura. Th. Gautier La bellezza è verità, la verità bellezza: questo è tutto / ciò che conosciamo sulla terra, / e tutto ciò che abbiamo bisogno di conoscere. J. Keats
Tumblr media
Citazioni sul bello La bellezza ci può trafiggere come un dolore. Th. Mann L’amore per la propria persona è forse il segreto della bellezza. S. Freud Una sera ho preso la bellezza sulle ginocchia e l’ho ingiuriata. A. Rimbaud Misura giusta e proporzione si trovano ovunque vi siano bellezza e perfezione. Platone Alfin questa è commedia universale; e chi filosofando a Dio s'unisce, vede con lui ch'ogni bruttezza e male, maschere belle son, ride e gioisce. Tommaso Campanella L'estetica è una branca della filosofia che concerne la definizione della bellezza; l'umorismo è una branca della filosofia che concerne la definizione della stupidità. Carl William Brown La bellezza è una luce che illumina l'anima. Platone Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio; specialmente se avete a che fare con le sembianze della bellezza e della ricchezza, infatti sotto tali spoglie di solito si nasconde il demonio del potere, in genere suggestivo e attraente, ma alla fine sempre illusorio, ipocrita, decadente e deludente. Carl William Brown E' straordinario che sia così perfetta l'illusione che la bellezza è bontà. Lev Tolstoj Se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, sarebbe cambiata l'intera faccia della terra. Blaise Pascal La vita non è che la continua meraviglia di esistere! Tagore Bellezza: il potere per mezzo del quale una donna affascina un amante e terrorizza un marito. Ambrose Bierce Uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle. Oscar Wilde La bellezza salverà il mondo. Fëdor Dostoevskij Saggio è colui che si contenta dello spettacolo del mondo. Fernando Pessoa La bruttezza del presente ha valore retroattivo. Karl Kraus La natura ha delle perfezioni per dimostrare che essa è l'immagine di Dio e ha dei difetti per mostrare che ne è solo un'immagine. Blaise Pascal Come ogni brutto sono sempre stato oggetto di passioni disinteressate. Gesualdo Bufalino Dolce è l'alba che illumina gli amanti. Anonimo L'unico modo di comportarsi con una donna è fare l'amore con lei se è bella e con un'altra se è brutta. Oscar Wilde Non ti accorgi, Diavolo, che tu sei bella come un Angelo? Giacomo Leopardi Il bello è l'ombra di Dio sulla terra. Platone I bei libri si distinguono perché sono più veri di quanto sarebbero se fossero storie vere. Ernest Hemingway La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva. David Hume Ci sono delle attrattive che possono essere ammirate solo da lontano. Samuel Johnson D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. Italo Calvino Anche se giriamo il mondo in cerca di ciò che è bello, o lo portiamo già in noi, o non lo troveremo. Ralph Waldo Emerson Non faccio per vantarmi ma oggi è una bellissima giornata. Giuseppe Gioachino Belli Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti o che non hanno mai inciampato. A loro non si è svelata la bellezza della vita. Boris Pasternak
Tumblr media
Bellezza della natura L'aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi. Kahlil Gibran Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. Eleanor Roosevelt Chi si innamora troppo di sé stesso, non avrà contendenti. Benjamin Franklin Come tutte le mattine si alzò, si guardò allo specchio e si vide bruttissima: ci mise un'ora a farsi brutta. Ennio Flaiano Che cosa c’è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un’altra parola avrebbe lo stesso odore soave. William Shakespeare Ogni bellezza perfetta, come un animale o un quadro o una donna, non è che l'ultimo pezzo di un cerchio. L'ambizione dell'uomo è di scoprire e conoscere quel cerchio. Robert Musil L'artista che mira alla perfezione in tutto, in nulla la raggiungerà. Eugène Delacroix Occorre avere un po’ di caos in sé per partorire una stella danzante. Friedrich Nietzsche La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell'uomo. E' così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L'uomo ci arriva solo dopo la morte. Milan Kundera Gli uomini si svegliano con lo stesso aspetto con il quale sono andati a dormire. Le donne in qualche modo si deteriorano durante la notte. Anonimo Il bello è la perfezione nella forma. Platone Un fondoschiena veramente ben fatto è l'unico legame tra Arte e Natura. Oscar Wilde Tutto al mondo si può sopportare tranne una sfilza di belle giornate. Johann Wolfgang von Goethe Persone di agghindato aspetto e di parole artificiose sono raramente virtuose. Confucio La perfezione ha un grave difetto: ha la tendenza ad essere noiosa. William Somerset Maugham Non avere paura della perfezione, tanto non la raggiungerai mai. Salvador Dalì Cura il tuo aspetto: chi ha detto che l'amore è cieco? Mae West Quando si arriva al punto di imbrogliare per la bellezza, si è diventati artisti. Max Jacob Non chiedere alla rosa perché è sbocciata nel tuo giardino. Proverbio Siamese In generale quando una cosa diventa utile, cessa di essere bella. Théophile Gautier Tra due mali scelgo sempre quella più giovane e carina. Anonimo Il disegno è la sincerità nell'arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto. Salvador Dalì Materia dell'arte non è il bello o il nobile, tutto è materia d'arte. Tutto ciò che è vivo: solo il morto è fuori dell'arte. Francesco De Sanctis La virtù è ancor più gradita se splende in un bel corpo. Virgilio Sezionare dei corpi umani può forse voler dire distruggere la bellezza, ma non può certo significare che ciò possa eliminare la stupidità; di sicuro però ci aiuta a ferirla. Carl William Brown Il bello è l'essenza stessa dell'esistenza. Platone Che le mie parole possano distruggere la sublime armonia della geometria; solo allora la bellezza non avrà più senso ed il mondo diventerà così più sereno. Carl William Brown Ci sono tre cose che una donna è capace di fare con niente: un cappello, un'insalata e una scenata. Mark Twain La curva è la più graziosa distanza tra due punti. Mae West L'intelligenza è in sé stessa un'esagerazione e distrugge l'armonia di ogni volto. Oscar Wilde
Tumblr media
Aforismi e citazioni sul bello Un arcobaleno che dura un quarto d'ora non lo si guarda più. Johann Wolfgang von Goethe Le nostre anime si sono corrotte nella misura in cui le nostre scienze, le nostre arti hanno progredito verso la perfezione. Jean Jacques Rousseau Un ramo di pazzia abbellisce l'albero della saggezza. Alessandro Morandotti E' meglio essere belli che essere buoni, ma è meglio essere buoni che essere brutti. Oscar Wilde Il mondo non è uno spettacolo, ma un campo di battaglia. Giuseppe Mazzini Il corso della Natura è l'arte di Dio. Edward Young Il progresso sarebbe meraviglioso, se solo volesse fermarsi. Robert Musil Il bello è il simbolo del bene morale. Immanuel Kant La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio. Franz Kafka Una donna deve avere un aspetto così intelligente che la sua stupidità si presenti poi come una piacevole sorpresa. Karl Kraus Certe donne preferiscono essere belle piuttosto che intelligenti, e non hanno tutti i torti visto che moltissimi uomini hanno la vista più sviluppata del cervello. Anonimo Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini. Dante Alighieri La differenza fra la donna disonesta e l'onesta è che, di solito, la prima è bella. Roberto Gervaso Ho il corpo di una diciottenne. Lo tengo in frigo. Spike Milligan L'amore costruito sulla bellezza muore presto, come la bellezza. John Donne Di veramente bello c'è soltanto quel che non può servire a niente; tutto ciò che è utile è brutto, perché è espressione di qualche bisogno, e i bisogni dell'uomo sono ignobili e disgustosi come la sua povera e inferma natura. Théophile Gautier L'opera esce più bella da una forma ribelle al lavoro dell'artista: verso, marmo, onice, smalto. Théophile Gautier Assurdità e bellezza hanno stretti rapporti l'una con l'altra. Edward Morgan Forster Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa. Gianni Rodari Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera. Pablo Neruda Chi ha compreso una volta che cosa sia veramente il bello si è guastato per il futuro tutte le gioie che l'arte gli poteva dare. Read the full article
0 notes
honeyleesblog · 11 months
Text
Astrological Outlook and Personality Analysis for Individuals with a May 31st Birthday
Horoscope and character for those brought into the world on May 31 They endeavor to acquire control and beat their blemishes. Cordial and understanding: they need to assist the debilitated and individuals with incapacities. Profoundly gifted: They have grandiose goals and eagerly penance their own accomplishments for higher standards. They are described by great demeanor: they are respectable, useful, kind, enlivened, they live for other people. His basic and near abilities are profoundly evolved. They likewise show an ability for medication. They are individuals supplied with uncommon energy, and they advance quickly in their professions. They have great circumstances and are delegated with positive outcomes. You can achieve a great deal when you help out others. They can likewise have great relationships. Sicknesses: The life form of these individuals isn't areas of strength for extremely. They are in every case extremely dynamic, which jeopardizes them of being exhausted or depleted and creating difficult issues. They should stay away from superfluous disturbances and stresses; if not, they will be overpowered areas of strength for by. Astrological Outlook and Personality Analysis for Individuals with a May 31st Birthday 
 Assuming your birthday is May 31, your zodiac sign is Gemini May 31 - character and character character: sympathetic, careful, shrewd, terrible, fastidious, defeatist; calling: innovator, veterinarian, secretary; colors: blue, yellow, turquoise; stone: fluorite; creature: cheetah; plant: Borage; fortunate numbers: 19,22,23,41,55,56 very fortunate number: 1 Occasions and observances - May 31 Spain: Castilla-La Mancha Day WHO: World No Tobacco Day. Peru: Day of Fortitude and Reflection on Cataclysmic events. Made by the Public Foundation of Common Safeguard of Peru in recognition of the Ancash Quake of 1970, in memory of its casualties and to bring issues to light about the mindful mentality to cataclysmic events in the country. In Guatemala the day of the Political Constitution of the Republic is praised. May 31 Big name Birthday. Who was conceived that very day as you? 1902: John Russell, American b-ball player and mentor (d. 1973). 1908: Wear Ameche, American film and theater entertainer (d. 1993). 1908: Nils Poppe, Swedish entertainer (d. 2000). 1910: Luis Rosales, Spanish artist (f. 1992). 1911: Maurice Allais, French financial analyst and architect, 1988 Nobel Prize champ for financial matters (d. 2010). 1912: Alfred Deller, English countertenor (d. 1979). 1917: William S. Knowles, American scientific expert, 2001 Nobel Prize victor in science (d. 2012). 1917: Jean Rouch, French movie producer (d. 2004). 1921: Alida Valli, Italian entertainer (d. 2006). 1922: Denholm Elliott, English entertainer (d. 1992). 1923: Raniero III, Monegasque blue-blood (d. 2005). 1924: Aquiles Lanza, Uruguayan legislator and specialist (d. 1985). 1925: Francesc Candel, Spanish author and writer (d. 2007). 1925: Joan Bosch Palau, Spanish movie chief (d. 2015). 1929: Jorge Ricardo Masetti (Second Officer), Argentine guerrilla and writer (f. 1964). 1930: Clint Eastwood, American entertainer and movie producer. 1930: Juan Genovდ©s, Spanish painter. 1930: Elaine Stewart, entertainer and American moderator (d. 2011). 1931: Juan Carlos Adapts, Argentine tango artist. 1931: John Robert Schrieffer, American physicist, Nobel Prize champ in physical science in 1972. 1931: Shirley Verrett, American show vocalist (d. 2010). 1932: Jay Excavator, American innovator, chip architect (d. 1994). 1934: Pablo Castellano, Spanish legal counselor and legislator. 1934: Jim Hutton, American entertainer (d. 1979). 1935: Jim Bolger, New Zealand State head. 1935: Marდ­a Galiana, Spanish entertainer. 1936: Macrino Suდ¡rez, Spanish lawmaker (d. 2012). 1938: John Prescott, English lawmaker. 1940: Alfonso Guerra Gonzდ¡lez, Spanish lawmaker. 1941: Louis J. Ignarro, American drug specialist. 1943: Joe Namath, American football player. 1945: Pepe Eliaschev, Argentine columnist and author (d. 2014). 1945: Rainer Werner Fassbinder, German movie producer (d. 1982). 1945: Raდºl Gდ³mez Jattin, Colombian artist (f. 1997). 1945: Laurent Gbagbo, Ivorian president. 1948: John Bonzo Bonham, English drummer, of the band Drove Airship (d. 1980). 1948: Zero, English performer (d. 1991). 1948: Paulinho da Costa, Brazilian trailblazer. 1949: Tom Berenger (Thomas Michael Moore), American entertainer. 1950: Josდ© Ramდ³n Disease Matinero, Spanish picture taker and history specialist. 1952: Karl Bartos, German performer, of the Kraftwerk band. 1953: Jaime Maussan, Mexican TV writer and analyst. 1955: Odდ³n Elorza, Basque legislator. 1955: Tommy Emmanuel, Australian guitarist. 1958: Roma Maffia, American entertainer. 1959: Andrea de Chდ©saris, Italian Recipe 1 driver (f. 2014). 1961: Lea Thompson, American entertainer. 1962: Corey Hart, Canadian vocalist. 1962: Victoria Ruffo, Mexican entertainer. 1963: Laudelino Cubino, Spanish cyclist. 1963: Viktor Orbდ¡n, Hungarian legislator, current State head of Hungary. 1964: Josდ© დ?ngel Arcega Aperte, Spanish b-ball player. 1964: Scotti Slope, American guitarist, of the band Ghetto-town. 1965: Brooke Safeguards, American entertainer. 1967: Sandrine Bonnaire, French entertainer. 1967: Kenny Lofton, American baseball player. 1968: John Connolly, Irish writer. 1969: Imre Csდ¶sz, Hungarian judoka. 1970: Mariana Baraj, Argentine vocalist, percussionist and author. 1971: Claudia Motta, Mexican naming entertainer (voice of Applejack in My Little Horse: Kinship is Sorcery in Latin Spanish). 1971: Diana Damrau, German soprano. 1972: Pilar Montenegro, Mexican entertainer and artist. 1973: Rodrigo Cortდ©s, Spanish movie chief. 1974: Kenan Dogulu, Turkish artist. 1975: Sienna Guillory, English entertainer. 1976: Colin Farrell, Irish entertainer. 1976: Tonka Tomicic, Chilean TV have. 1976: Matt Harpring, American ball player. 1978: Juaninacka, Spanish rapper 1978: დ‰ric Moussambani, guinea fowl swimmer. 1980: Andrew Hurley, American drummer, of the band Drop Out Kid. 1981: Daniele Bonera, Italian footballer. 1981: Marlies Schild, Austrian skier. 1982: Tony Dize, Puerto Rican artist. 1982: Jonathan Exhaust, American entertainer. 1983: Edno Cunha, Brazilian soccer player. 1984: Andrew Bailey, American baseball player. 1984: Mario Lisson, Venezuelan baseball player. 1984: Nate Robinson, American ball player. 1984: Yael Grobglas, Israeli entertainer and model. 1986: Sopho Khalvashi, Georgian vocalist. 1986: Robert Gesink, Dutch cyclist. 1989: Pablo Alborდ¡n, Spanish vocalist. 1989: Daul Kim, South Korean model (d. 2009). 1989: Marco Reus, German footballer. 1989: Daniel Wass, Danish footballer. 1989: Pablo Alborდ¡n, Spanish vocalist musician. 1991: Azealia Banks, American rapper and lyricist. 1995: Alejandro Speitzer, Mexican entertainer. 1996: Normani Kordei, American vocalist, of the band Fifth Congruity.
0 notes
fiumiditalia · 1 year
Text
LE CASCATELLE DEL CONCA
"... Voi non sapete i miracoli che può compiere Natura, come non lo sanno neppure i dotti.
Tumblr media
I dotti non credettero fino a venticinque anni fa che un drago volante fosse un mostro fantastico? E non sappiamo adesso che se ne trovano a centinaia, fossilizzati, sopra e dentro la terra? Soltanto, li chiamiamo Pterodattili, perchè ci vergognamo di chiamarli draghi volanti, dopo averne negata l'esistenza per molto tempo.
La verità è che l'uomo ritiene impossibile ciò che non vede, come il selvaggio non crede alla locomotiva, perchè non l'ha mai vista correre...
Del resto ognuno di noi, nascendo, è destinato ad una serie di mutamenti tanto sorprendenti quanto quelli d'un uovo o di una farfalla. E la ragione, le analogie e le Sacre Scritture ci ammoniscono: la forma umana non è l'ultima forma che assumiamo...
Se parlo sul serio ? ... non sapete che scrivo una novella di fate, strana e fantastica, e che non dovete crederne una parola, anche se vera?
In ogni modo questo è certo... il guardiano, il paggio, Sir John presero un grosso abbaglio, quando, scorgendo qualcosa di nero che galleggiava nell'acqua, credettero che fosse il cadavere di Tom e lo piansero per morto. Tom invece era proprio vivo e più pulito e felice di prima. Le fate lo avevan lavato nel fiume dalle rapide acque, togliendogli, non solo la fuliggine, ma la scorza e il guscio, e mettendo a nudo il vero Tom, che nuovata come una larva di tignuola acquatica, quando esce da un foro del suo involucro di sassolini e se ne va via sul dorso, verso la riva, a deporvi la pelle e volare come una farfalla attorno alle candele, bruciandosi le ali; speriamo che Tom sia più prudente delle farfalle, ora che s'è liberato dalla vecchia buccia fulliginosa!
Ma il buon Sir John non comprese tutto ciò e si mise in testa che Tom era affogato...
Frattanto Tom nuotava nel fiume, con un grazioso collarino di branchie, vivace come un'anguilla, pulito come un salmone. Se la mia storia non vi piace, rinciudetevi nello studio e imparate la tavola pitagorica che forse vi piacerà di più. A questo mondo c'è di che accontentar tutti i gusti.
Tom era divenuto un vero anfibio... e, quel che più conta, era pulito per la prima volta in vita sua, sentiva la gioia di non aver sopra il corpo nulla, all'infuori di se stesso... e, invece di credere che il corpo generi l'anima, come se una macchina a vapore potesse generare il carbone, o che l'anima sia indipendente dal corpo e vi sia solo infilata come uno spillo in un cuscinetto, destinato a cadere alla prima scossa, dovete credere alla sola vera dottrina di questa storia meravigliosa: l'anima produce il corpo, come una chiocciola si fa il proprio guscio.
Tom era molto felice, nell'acqua. Nel mondo terrestre, era stato terribilmente oppresso dal lavoro; ora, in compenso, poteva godersi un periodo lungo di vacanza e non aveva altro da fare che divertirsi a osservare tutte le meraviglie dell'acqua chiara e fresca, dove il sole non è mai troppo caldo, e il ghiaccio non è mai troppo freddo."
Frammenti liberamente tratti da "Bambini acquatici" di Charles Kingsley - 1862/63
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Le cascatelle del conca si trovano in località Ponte del Conca, sulla provinciale nr.6 tra gli abitati di Serra Nanni e Villa Grande, proprio sul confine tra la Romagna e le Marche. Si raggiungono con una brevissima camminata su una sterrata che poi diventa sentiero, per superare la cascata occorre attenzione e poi si puù proseguire lungo e nel torrente, ma non è un percorso turistico.
by Il Viaggiatore senza Meta
0 notes
Text
John-Allison Weiss - The Long Way, traduzione
Tumblr media
Due secondi dopo non ti sei più fatta sentire
Avrei giurato che mi vedevi come un amico
Mi sono sbagliato
(da: Next Thing I Knew)
1. John-Allison Weiss – Dust Storm, traduzione
Tempesta di sabbia
   Mi sono fermato in autostrada durante una tempesta di sabbia
Ho composto un ritornello con i pollici
Sono andato a casa per cambiare il futuro
Sono andato a casa per girarmi e scappare
Stanco di cantare tutte queste canzoni vecchie
Stanco di cercare di diventare qualcuno
Mi sono fermato in autostrada durante una tempesta di sabbia
L’ho messo per iscritto e ci ho messo la parola fine
L’ho affrontata e ci ho messo la parola fine
   Mi sono fermato in autostrada durante una tempesta di sabbia
Non pensavo che avrei mai visto questo giorno
Non stavo facendo caso a tutti questi segnali d’avvertimento
Ci stavo dando dentro e restando dritto
Diventa sempre più difficile sul lungo periodo
Diventa sempre più difficile trovarci qualcosa in comune
Mi sono fermato in autostrada durante una tempesta di sabbia
Lo metto per iscritto e ci metto la parola fine
La affronto e ci metto la parola fine
   Mi sono fermato in autostrada durante una tempesta di sabbia
Ho composto un ritornello con i pollici
Sono andato a casa per cambiare il futuro
Sono andato a casa per girarmi e scappare
Stanco di cantare tutte queste canzoni vecchie
Stanco di accontentare tutti quanti
Mi sono fermato in autostrada durante una tempesta di sabbia
L’ho affrontata e adesso è finita
L’ho messo per iscritto e adesso è finito
L’ho messo per iscritto e adesso è finito
       2. John-Allison Weiss – Different Now, traduzione
Diverso adesso
   C’è una canzone che canto da ventinove anni
In cui confesso ogni cosa per evitare le mie lacrime
Dico che non mi dispiace, ma mi fa diventare triste
E io ti amo ancora, ma è diverso adesso
C’è il caldo di un’estate che non mi esce dalle ossa
Dentro al mio sangue, come se non avessi mai visto altra cosa
E non sopporto l’idea di continuare a farmi vedere
E io ti amo ancora, ma è diverso adesso
   L’addio non è mai poco duro
Benino non è mai abbastanza
E tu piangi, ma io me ne devo andare
Perché ci ho provato, ti amo, ma è diverso adesso
Ci ho provato, ti amo, ma è diverso adesso
   Nella quiete del mattino ho ancora in testa te
Quando ti voglio di brutto, diventa più difficile trovarti
Per cui faccio i bagagli, lascio che si spengano le candele
E io ti amo ancora, ma è diverso adesso
   L’addio non è mai poco duro
Benino non è mai abbastanza
E tu piangi, ma io me ne devo andare
Perché ci ho provato, ti amo, ma è diverso adesso
Ci ho provato, ti amo, ma è diverso adesso
   Ed era magia
Tu eri il sangue che mi scorreva nelle vene
È una tragedia che il sentimento possa svanire
E mi si spezza il cuore a non sapere perché
   L’addio non è mai poco duro
Benino non è mai abbastanza
E tu piangi, ma io me ne devo andare
Perché ci ho provato, ti amo, ma è diverso adesso
   L’addio non è mai poco duro
Benino non è mai abbastanza
E tu piangi, ma io me ne devo andare
Perché ci ho provato, ti amo, ma è diverso adesso
Ci ho provato, ti amo, ma è diverso adesso
Ci ho provato, ti amo, ma è diverso adesso
       3. John-Allison Weiss – Tell Me to Go, traduzione
Dimmi di andare via
   Dimmi di andare via
Perché non ho più tanta fiducia nella mia capacità di controllarmi
Non abbandono la speranza in un’ancora di salvezza che so già che non c’è più
Vedo quello che succede
   L’ultima volta sono caduto di colpo
Non stavo proprio bene, ma non riesco a rilassarmi
Mi riprendo le serate che mi sono persa
Non va proprio bene, ma non resisto
Penso troppo e analizzo troppo
Dico continuamente le stesse cose e alla fine resto senza fiato
Ti imploro “Dimmi di andare via”
   Dimmi di andare via
Perché se fosse per me non me ne andrei mai
Come un segnale nel tuo fumo che non sono mai capace di leggere
Resto avvolta nella mia testa
Resto sola per il mio letto
   L’ultima volta sono caduto di colpo
Non stavo proprio bene, ma non riesco a rilassarmi
Mi riprendo il male che ho fatto
Non va proprio bene, ma non resisto
Penso troppo e analizzo troppo
Dico continuamente le stesse cose e alla fine resto senza fiato
Per cui se mi capisci, se solidarizzi
Dimmi qualcosa per farmi calmare e portami a casa
Oppure dimmi di andare via, dimmi di andare via
Dimmi di andare via, dimmi di andare via
Dimmi di andare via, dimmi di andare via
Dimmi di andare via, dimmi di andare via
Dimmi di andare via
   Dimmi di andare via, dimmi di andare via
Dimmi di andare via, dimmi di andare via
Dimmi di andare via
       4. John-Allison Weiss – Feels Like Hell, traduzione
Pare l’inferno
   Lo sai che mi manchi quando sei con me
Non so come, ma sei lontanissima
Tu dici che non è niente, ma non può essere
Sento che cominci ad allontanarti
Amore, dimmelo: va tutto bene tra di noi?
O devo preparare una via di fuga?
Mi manchi sempre quando sei con me
È l’inizio della rottura?
   Io cerco sempre di ascoltare il tuo cuore che batte in ogni secondo che ci metti
Mi hai fatto venire dubbi su me stesso
Le righe che hai in volto sono io?
   Amore, dimmelo: va tutto bene tra di noi?
Devo mettermi a scavare una fossa?
Come fai a mancarmi quando sei con me?
È l’inizio della rottura?
   Sottosopra, non sono me stesso
Chiamalo amore… pare l’inferno
Distruggimi, tipo giorno dopo giorno
Pare l’inferno
Mi sa che me ne sto alla larga, alla larga
   Sottosopra, non sono me stesso
Chiamalo amore… pare l’inferno
Sottosopra, non sono me stesso
Chiamalo amore… pare l’inferno
Lo sai che mi manchi quando sei con me
Non so come, ma sei lontanissima
Come fai a mancarmi quando sei con me?
È l’inizio della rottura?
È l’inizio della rottura?
       5. John-Allison Weiss – Miss Me, traduzione
Mancarti
   Vorrei mancarti
Vorrei che ti chiedessi come sto
Vorrei che ascoltassi
Vorrei mancarti ogni tanto
   Vorrei mancarti
La tua foto ancora attaccata al cruscotto
Come mi hai scaricato…
Mai visto un bel momento sparire così in fretta
   E lo so che hai passato tempi migliori
Non ce l’ho con te perché hai voltato pagina
Però potevi lasciare un biglietto o mandarmi una canzone
   Hey, vorrei proprio mancarti
Vorrei mancarti
Vorrei mancarti
   Vorrei mancarti
La mia memoria ha delle buone intenzioni
Però sono stanco di risolvere i tuoi misteri
Di cantare queste canzoni tristi ispirate da te
   E ognuno ha i propri modi di fare
Non pensare che io non abbia i miei
Però potevi lasciare un biglietto o dirmi addio
   Hey, vorrei proprio mancarti
Vorrei mancarti
Vorrei mancarti
Vorrei mancarti
   A volte mi sballo e non ne vengo fuori
Resto preda dell’ansia
E lo so che non serve a niente ormai
Eh, vorrei proprio mancarti
E ci provo, ma non riesco a smettere di pensarci
Sto morendo dalla voglia di fartelo sapere
Se adesso mi senti e sei in ascolto
Sappi che vorrei proprio mancarti
Vorrei mancarti
Vorrei mancarti
Vorrei mancarti
   Eh, come mi hai baciato sotto la luce di quel lampione in piena notte
Non ci posso credere che non ti manco
Tesoro, se sei in ascolto fammi sapere
Mandami un segnale che ti sono mancato
Un qualche segnale che ti sono mancato
Eh, sì, vorrei mancarti
Vorrei mancarti
       6. John-Allison Weiss – New Day / Old Ghost, traduzione
Nuovo giorno / Vecchio fantasma
   Quella vecchia melodia familiare mi riporta a casa
Una canzone che prima amavo ma che adesso so a malapena
Mi ricordo ancora tutte le parole che cantavo quando mi arrendo a quei ricordi dolorosi
   Al cortile, alla vecchia macchina
All’autostrada, alla costa
Ogni nuovo giorno risveglia un vecchio fantasma
   Quella vecchia melodia familiare mi rende debole
Una seconda possibilità di provarci e ci ricasco in pieno
Sono tutto ammaccato e torno dritto da te
I finestrini aperti, scelgo i lividi
   Al cortile, alla vecchia macchina
All’autostrada, alla costa
Ogni nuovo giorno risveglia un vecchio fantasma
   E adesso ti vedo come ti vedevo allora
Con un amore che si fa davvero sentire
Lasciatene riassorbire
   Ai fanali, alle grandi litigate
Al tramonto, alla fine
Al bagnasciuga, ai vecchi tempi
A quegli innamorati, a quegli amici
Al cortile, alle grandi stelle
All’autostrada, alla costa
Ogni nuovo giorno risveglia un vecchio fantasma
       7. John-Allison Weiss – Can’t Stand, traduzione
Non puoi stare
   Fumo al sorgere del sole, buio all’alba
Notte dopo lunga notte, si fissano dei limiti
Se non scegli un lato, so che da parte stai
Se non riesci a stare dalla parte di ciò che è giusto, amico, stai dalla parte di ciò che è sbagliato
   Sangue del mio cattivo sangue che mi scorre fin nel profondo
Mi hanno insegnato fin da piccolo a non vedere il sangue nero su queste strade
Se non alzi la voce su questa cosa, non osare parlare di libertà
Se non riesci a stare dalla parte di ciò che è giusto, amico, non puoi stare dalla parte della pace
   Secoli spezzati in due nel dolore
Il tuo vicino è in pericolo ed è colpa del tuo silenzio
Se non alzi la voce su questa cosa, so da che parte ti metti
Se non riesci a stare dalla parte di ciò che è giusto, amico, stai dalla parte dell’odio
   Fumo al sorgere del sole, buio all’alba
Notte dopo lunga notte, si fissano dei limiti
Se non scegli un lato, so che da parte stai
Se non riesci a stare dalla parte di ciò che è giusto, amico, stai dalla parte di ciò che è sbagliato
Se non riesci a stare dalla parte di ciò che è giusto, amico, stai dalla parte di ciò che è sbagliato
Se non riesci a stare dalla parte di ciò che è giusto, amico, stai dalla parte di ciò che è sbagliato
   Vivi ancora nel vecchio mondo, il sogno americano
Fai il giuramento di fedeltà
Di’, non la vedi tutta la violenza che si nasconde in questi segreti che manteniamo?
Se non riesci a stare dalla parte del cambiamento, amico, non puoi stare dalla mia parte
       8. John-Allison Weiss – Next Thing I Knew, traduzione
Due secondi dopo
   Due secondi dopo non ti sei più fatta sentire
Son qui che accendo fiammiferi al vento da quando te ne sei andata
Mi sto stancando di cercare di attizzare il mio fuocherello solitario
Penso si possa tranquillamente dire che mi conviene non pensarci più
   Tipo, ooh, altro giorno, altra canzone
Tipo, ooh, mi metto a cantare
   Due secondi dopo il mondo a forza di girare diventava una cosa che proprio non mi sarei mai potuto aspettare in ogni caso
Mi sto stufando
È chiaro che non ci vedo chiaro
Mi sa che mi accomodo e mi metto a cantare quel vecchio motivetto
   Tipo, ooh, altro anno, altra canzone
Tipo, ooh, tiro avanti
   Due secondi dopo non ti sei più fatta sentire
Avrei giurato che mi vedevi come un amico
Mi sono sbagliato
Mi trascino avanti, faccio finta di no
La parte migliore di me si va a perdere in tutto quello che non c’è più
   Tipo, ooh, altro giorno, altra canzone
Tipo, ooh, mi metto a cantare
       9. John-Allison Weiss – Sumdaze, traduzione
Certi giorni
   Certi giorni ti voglio
Certi giorni ti necessito
Certi giorni non potrebbe fregarmi di meno neanche se ci provassi
Certi giorni sono triste forte
Certi giorni sono niente di buono
Certi giorni dentro non ho praticamente nulla
   Certi giorni è davvero dura, amore
Resto a pensare e ripensare
Un giorno saprò qual è la mia strada… okay, e quando sarebbe?
   Certi giorni mi sballo troppo
Certi giorni non riesco a stare alla larga dalla bottiglia
Certi giorni non riesco proprio a piangere come prima
Certi giorni non ci sono proprio
Certi giorni ho torto marcio
Certi giorni non so più qual è il mio posto
   Certi giorni è davvero dura, amore
Resto a pensare e ripensare
Un giorno saprò qual è la mia strada… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
   Certi giorni non ci sono proprio
Certi giorni ho torto marcio
Certi giorni non so più stare al gioco
   Certi giorni ti si spezza davvero il cuore
Resto a vagare e rivagare
Un giorno saprò qual è la mia strada… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
Un giorno… okay, e quando sarebbe?
       10. John-Allison Weiss – The Long Way, traduzione
La strada più lunga
   Faccio la strada più lunga, mi prendo il mio tempo
E so che un giorno capirò
Potrò anche metterci una vita intera
Ma almeno ho fatto come si deve, ho fatto come si deve
   Certe vie sono autostrade, ti portano a casa
Sulle strade che faccio ci cresce l’erba
Potrò anche metterci una vita intera
Ma almeno ho fatto come si deve, ho fatto come si deve
   In tutta la vita non sono mai stato così bene
Mi sono aperto un sentiero nel bosco più oscuro
Ho trovato la mia verità, che sapevo di poter trovare dentro di me
   In tutta la vita non sono mai stato così bene
Mi sono aperto un sentiero nel bosco più oscuro
Ho trovato la mia verità, che sapevo di poter trovare dentro di me
   Faccio la strada più lunga, mi prendo il mio tempo
E so che un giorno capirò
Potrò anche metterci una vita intera
Ma almeno ho fatto come si deve
Potrò anche metterci una vita intera
Ma saprò di aver fatto come si deve, di aver fatto come si deve
       11. John-Allison Weiss – Young Love, traduzione
Amore giovane
   Stamattina ho visto il tuo volto
Senza preavviso, e poi cancellato
Ti riconoscerei ovunque
Non c’è da sorprendersi che mi sei sparita
   I tuoi spettri andavano e venivano
Il tuo cuore pesante è sempre rimasto
Ti ho teso un braccio, ma tu hai mollato la presa
Ti ho lasciata nella risacca
   Eravamo giovani, amore
Eravamo giovani, amore
Eravamo giovani, amore
Eravamo giovani, amore
   Eravamo giovane amore
Tesoro, eravamo giovane amore
Eravamo giovane amore
Tesoro, eravamo giovane amore
Eravamo giovane amore
Tesoro, eravamo giovane amore
Eravamo giovane amore
Tesoro, eravamo giovane amore
   Eravamo giovani, amore
Tesoro, eravamo giovane amore
Eravamo giovani, amore
Tesoro, eravamo giovane amore
   Eravamo giovani, amore
Eravamo giovani, amore
Eravamo giovani, amore
0 notes
andreacookinteriors · 2 years
Text
Website: https://www.andreacookinteriors.com/
Address: LA9 7FG, Kendal, UK
Andrea Cook Interiors was founded in 2015, with the aim of creating a range of high quality and unique handmade products, that are unlike anything you will find in any local shop. Our range of curtain tiebacks has grown considerably since then, as has the popularity of the products themselves. We now offer a wide range of curtain tiebacks, from a superb selection of quality ropes.
Since the Summer of 2020 we now create and sell a range of bathroom accessories made from beautiful, high quality ropes. Our new collection also includes macrames and unique handmade art. Everything is made with time and care by us.
We ship our products all over the world. Our items are individually created by hand to a high standard, and carefully packaged for you. They will add a noticeable addition to any room in your home, and add that finishing touch to your home decor.
Business E-mail: [email protected]
Facebook: https://www.facebook.com/AndreaCookInteriors
Twitter: https://twitter.com/acookinteriors
Pinterest: https://www.pinterest.co.uk/ACookInteriors/
Etsy: https://www.etsy.com/uk/shop/AndreaCookInteriors
Keywords: curtain tie backs toothbrush holder candle holder candlestick holder glass candle holders gold candle holders curtain tieback curtain tie back hooks black candle holders wall candle holders magazine holder glass candle holder hooks for tie backs curtains stocking holders tissue box holder tie backs for curtains candle holder on the wall tealight holders napkin holders tall candle holders the range candle holders magnetic curtain tie backs curtain holders curtain tie back christmas stocking holders christmas stocking holder crystal candle holder glass tea light holders fireplace log holder toothbrush holders wine holder christmas tea light holder glass candlestick holders candlestick holders metal curtain tie backs crystal holder black candlestick holder wood candle holder grey toilet roll holder curtain tieback metal tieback hook curtain holder dunelm curtain tie backs dunelm tiebacks for curtains glass tealight holders kitchen utensils holder black toothbrush holder tooth brush holder candles holders black candle holder unusual curtain tie backs dunelm tie backs tie back hooks for curtains hook for tie backs gold candle holder wall candle holder white candle holder tall glass candle holders candle holders uk glass candle stick holders rope curtain tie backs tiebacks for curtains kitchen roll holder black umbrella holders house tealight holder white candle holders black candle holders the range range candle holders candle holders the range black candle stick holder grey curtains with tie backs grey curtain tie backs toilet roll holder and towel rail toilet roll and towel holder john lewis curtain tie backs curtain tie backs amazon gold tie backs long candle holder tassel curtain tie backs decorative candle holder hay candle holder glass candle holders uk brass candlestick holders dining table candle holder shabby chic candle holders candle holders set candle holder glass candles holder candel holder sparkly curtain tie backs curtain tiebacks amazon bronze curtain tiebacks red curtain tiebacks navy curtain tiebacks wooden curtain tiebacks how to tieback curtains green curtain tiebacks boho curtain tie backs buy curtain tie backs online 3m curtain tie backs best curtain tie backs avengers curtain tie backs amazon curtain tiebacks animal curtain tiebacks blue curtain tiebacks brass curtain tiebacks bee curtain tiebacks boho curtain tiebacks copper curtain tiebacks cheap curtain tiebacks chrome curtain tiebacks bali rope curtain tieback childrens curtain tiebacks black curtain tassel tiebacks
1 note · View note
eldridgecandell · 3 years
Text
Tumblr media
Art by mathieu lauffray
13 notes · View notes
mebbrrr · 2 years
Note
Wtf god help.me i had a nap like all respectable children, why is john lenon have a. Ass who you your mother? Wtf my kother woke me up for candel not this bullshit
i think its time to go back to sleep
5 notes · View notes
ilpianistasultetto · 3 years
Text
Tumblr media
La pioggerella fine cade, quasi vola prima di toccare terra. Goccioline che cadono soffici e innocenti ignare del sipario che sta per calare. Le dita decise di una mano su un grilletto di pistola. Cinque colpi. Tanto sangue a terra. Quella spina dorsale schiacciata sull'asfalto, le scorticarure dove la carne e' lacerata dai bordi del pietrisco. Davanti al Roosevelt Hospital una ragazza che vende mazzetti di giunchiglie e' tra le prime a sapere della morte di quel grande musicista. Poi brandelli di carta poggiati su foglie ingiallite o intrecciati a ramoscelli tra migliaia di candele accese lasciate su quell' asfalto dove e' caduto, assassinato, John Lennon.
@ilpianistasultetto
youtube
"La vita e' cio' che ti accade quando sei intento a fare altri piani"- John Lennon
45 notes · View notes
diceriadelluntore · 4 years
Photo
Tumblr media
Storia Di Musica #117 - Joni Mitchell, Hejira, 1976
Il mese di viaggi musicali si conclude con un disco che Joni Mitchell scrisse durante un viaggio in macchina, dal Maine alla California, nel 1976. La grande cantante canadese sola con la sua chitarra disegna canzoni che sanno di autostrade, animali delle praterie, ricordi di viaggiatrici, amori consumati in motel. La copertina, stupenda (messa da Rolling Stone tra le più belle di tutti i tempi) ne anticipa i toni, nello scatto stupendo di Norman Seeff: il fotografo sudafricano, vincitore di molteplici Grammy per i suoi lavori di design musicale, tra i più grandi e significativi di sempre, ferma la Mitchell su un lago ghiacciato (uno dei luoghi mito della poetica della cantante canadese), mentre sul suo vestito nero si sviluppa verso l’infinito una strada deserta. Mitchell chiamò questo disco Hejira prendendo spunto dall’egira coranica: in inglese il trasferimento di Maometto e i suoi seguaci da la Mecca a Medina del 622 d.C. si scrive Hegira o Hjira, Joni ne fa una mix, utilizzando la fonetica della J nello stesso modo in cui gli Steely Dan intitoleranno Aja il loro capolavoro del 1977. Le registrazioni avvennero presso gli A&M Studios di Los Angeles; la Mitchell si affidò ad una squadra di sessionisti favolosi, da Larry Carlton alla chitarra a Max Bennett al basso, da John Guerin alla batteria alla favolosa percussionista Bobbye Hall, ma il disco è ricordato per l’inizio di collaborazione con Jaco Pastorius, il cui basso fretless disegna strutture sonore fluide e armoniose e la presenza in un brano dell’amico di sempre Neil Young all’armonica. Forse proprio perchè pensato e abbozzato solo con la chitarra, è il primo disco di Joni MItchell senza parti di pianoforte, e il gusto e lo stile musicale vira decisamente verso atmosfere jazz e che potremmo definire fusion, che verranno riprese e decodificate meglio nel suo album tributo Mingus del 1979. In scaletta 9 brani, 9 quadri dalle tinte leggere ed evocative, 9 storie di viaggio cantate dalla sua voce splendida, questa volta anch’essa dai toni “minori”, con grande attenzione ai testi e alle storie. Coyote è la storia di un incontro fugace tra un’autostoppista e rancero, metafora del desiderio di contatto umano dopo mesi di solitudine (No regrets, coyote/I just get off up aways/You just picked up a hitcher/A prisoner of the white lines on the freeway). Amelia è dedicata all’aviatrice Amelia Mary Earhart, prima donna a sorvolare in solitaria l’oceano Atlantico, scomparsa con suo aereo mentre attraversava il Pacifico nel 1937: ogni strofa si chiude col verso «Amelia, era solo un falso allarme», e dietro il viaggio c’è la metafora della fiducia, dei rapporti personali, del fidarsi delle persone sbagliate. Furry Sings the Blues è ispirata da un incontro a Memphis tra la Mitchell e l’anziano chitarrista e cantante Furry Lewis e vede Neil Young all’armonica, suonata come se fosse una tromba: è un ritratto quasi spietato di un passato glorioso (locali, belle donne, divertimento) con un presente fatto di banchi di pegno e di coloro toccati da «malasorte, tempo, ed altri ladri». Hejira, canzone che dà il titolo all’album, è malinconica e sognante, con uno dei testi più belli della carriera della Mitchell si chiede: Noi tutti veniamo e andiamo ignoti/ognuno così profondo e superficiale/tra il forcipe e la pietra. Song For Sharon è uno dei suoi brani più belli e conosciuti, profondamente autobiografica, sui rapporti sentimentali di una donna che ebbe storie burrascose, spesso raccontate in musica (come non ricordare il suo massimo capolavoro, Blue, uno dei dischi più belli di tutti i tempi, dedicato all’amore bellissimo ma difficile con il compagno cantante David Blue). Nel brano una cantante nota un abito da sposa in una vetrina di Staten Island, dove si è recata per comprare un mandolino e «affrontare il malfunzionamento del sogno», cioè capire cosa sia l’amore. Il «lungo abito bianco dell’amore» le fa ricordare una serie di oggetti, di situazioni: le candele di una chiromante al Greenwich Village; una conoscente suicidatasi in un pozzo profondo, i ricordi d’infanzia in un paesino canadese dove la cantante, dondolandosi sull’altalena, fantasticava sui matrimoni a cui aveva assistito; i turbamenti dell’adolescenza, i primi amori inseguiti pattinando sul ghiaccio coi ragazzi e «le calze di nylon di mamma sotto i jeans da cowgirl», sognando pizzi e campane, prima i baci poi le lacrime. Un capolavoro di testo e musica, in un flusso di coscienza di grande suggestione dedicata a Sharon, la sua amica del cuore, il suo appoggio e il suo punto di sprone, e ai loro destini incrociati: un grande capolavoro musicale. Black Crow è una ballata dove l’immagine del corvo che ruba ciò che luccica è l’esempio per l’uomo di ciò che è importante. Blue Motel Room è un’altra storia di passaggi: un blues lento e delicato che racconta una notte d’amore di due ex amanti, distanti tra loro, e che sperano nel profondo di tornare insieme, illudendosi a vicenda. Refuge of the Roads, che chiude il disco, fu ispirata a un incontro con un maestro di meditazione buddhista: la Mitchell non risparmia ironia e uno sguardo piuttosto scettico sulle abilità del santone. Un disco che è pieno di quello spirito selvaggio e solitario del midwest americano, dei suoi luoghi sperduti, dei suoi animali. Un disco che all’epoca non vendette molto, interropendo una serie di successi della cantante, ma che con il passare del tempo è diventato uno dei suoi dischi più belli e apprezzati, un disco elegante, suggestivo, cantato e suonato con massima maestria, un viaggio musicale che lascia i colori sbiaditi, ma che segna le sensazioni e le emozioni.
17 notes · View notes
39533953 · 4 years
Note
def all the john hughes films (the breakfast club, pretty in pink, sixteen candles, st. elmo’s fire, ferris bueller’s day off), dirty dancing, the perks of being a wallflower, dazed and confused, the sandlot, stand by me, sister act 1 and 2, easy a, fried green tomatoes. i could go on forever lol
omg i’ve literally been telling myself i’m gonna watch all the john hughes movies for years now but i’ve still only seen sixteen candels & the breakfast club. so those are like, at the top of my list. aside from those, i’ve only seen one of these, so these are great recs!! thank you!
2 notes · View notes
ecoamerica · 2 months
Text
youtube
Watch the American Climate Leadership Awards 2024 now: https://youtu.be/bWiW4Rp8vF0?feature=shared
The American Climate Leadership Awards 2024 broadcast recording is now available on ecoAmerica's YouTube channel for viewers to be inspired by active climate leaders. Watch to find out which finalist received the $50,000 grand prize! Hosted by Vanessa Hauc and featuring Bill McKibben and Katharine Hayhoe!
17K notes · View notes
egheneto · 4 years
Text
OPHELIA - JOHN EVERETT MILLAIS
Tumblr media
John Everett Millais è stato uno dei principali esponenti del Preraffaellismo, un movimento artistico britannico del XIX. Il nome della scuola si vuol riferire all’arte prima di Raffaello Sanzio, accusato di aver "inquinato l'arte esaltando l'idealizzazione della natura e il sacrificio della realtà in nome della bellezza", permettendo così gli sviluppi dell’accademismo, arte accademica e ufficiale, falsa e vuota. 
I Preraffaeliti tentano di unificare tra loro i concetti di vita, arte, e bellezza a favore di un’arte che miri al recupero del rapporto diretto con la natura e dell’estrinsecazione dei sentimenti secondo i dettami romantici. I temi di maggiore ispirazione sono colti in ambito biblico ma soprattutto letterario, dalle pagine della Divina Commedia o dalle opere di William Shakespeare.
Ophelia è un perfetto esempio di tutto ciò.
Tumblr media
Ophelia è un dipinto olio su tela (76.2×111.8 cm) realizzato nel biennio 1851-1852 ed appartenente alla collezione della Tate Gallery di Londra.
La tela si ispira al personaggio di Ofelia, uno dei protagonisti femminili dell'Amleto di William Shakespeare.
Il momento raffigurato dal pittore è tratto dalla settima scena del IV atto della tragedia shakespeariana, in cui la regina Gertrude ricorda la morte della giovane Ofelia, impazzita a seguito dell’omicidio del padre avvenuto per mano dell’amato Amleto e successivamente annegata nel fiume mentre era impegnata a intrecciare ghirlande di fiori.
C’è un salice che cresce di sghembo sul ruscello e specchia le sue foglie canute nel fluido vetro. Con esse ella intrecciava ghirlande fantastiche di ortiche, di violacciocche, di margherite, e lunghe orchidee rosse a cui i pastori sboccati danno un nome più basso, ma le nostre fredde vergini chiamano dita di morto. Lì mentre s’arrampicava per appendere ai rami penduli i serti d’erba, un ramoscello maligno si spezzò, e giù i trofei verdi e lei stessa caddero nel ruscello querulo. Le vesti le si gonfiarono intorno, e come una sirena la sorressero un poco, che cantava brani di laudi antiche, come una che non sa quale rischio la tenga, o come una creatura nata e formata per quell’elemento. Ma non poté durare molto: le vesti pesanti ora dal bere trassero l’infelice dalle sue melodie a una morte fangosa.
Per il soggetto del suo dipinto, Milais decise di utilizzare come modella Elizabet Siddal, futura moglie dell’amico Dante Gabriel Rossetti, anch’egli esponente della scuola dei Preraffaelliti. Milais fece immergere la ragazza in una vasca da bagno riscaldata con delle candele. Prima di procedere con la realizzazione dell’opera, comunque, il pittore realizzò diversi studi preparatori, anche delle singole parti del corpo.
Tumblr media
L’opera raffigura una bellissima Ofelia che, caduta nel ruscello, è distesa a fior d’acqua, abbandonandosi completamente alla corrente e a quella che sarà la sua morte, con le mani aperte e I fiori in una mano che vanno disperdendosi.
Nel dipinto, tutto l’interesse è riposto sull’elemento naturalistico: la vegetazione è ripresa dal vero ed ogni dettaglio è reso con impressionante rigore e precisione, a testimonianza di un rapporto profondo con la natura.
Tuttavia, si tratta di una fabbricazione apposita per la scena dipinta, poiché le specie floreali scelte dall’artista non fioriscono tutte nello stesso periodo dell’anno. Sono state scelte, infatti, per la loro valenza simbolica.
AGGIUNGI FOTO
I fiori bianchi, probabilmente ranuncoli, simboleggiano ingratitudine oppure superficialità.
Il ramo di salice piangente inclinato verso il capo di Ofelia rappresenta l'amore non ricambiato.
Le foglie di ortica che crescono a lato del salice simboleggiano il dolore, che l’ha condotta alla morte.
Le margherite che galleggiano vicino alla mano destra della figura esprimono la sua l'innocenza.
Le rose galleggianti vicino alla guancia di Ofelia sono simboli di gioventù, amore e bellezza.
La ghirlanda di violette che circonda il collo di Ofelia è un'allusione alla castità ed alla precoce morte della fanciulla.
L'olmaria (regina dei prati) sottolinea la futilità della morte della fanciulla.
I nontiscordardimé al margine del fiume esprimano la propria valenza simbolica nella loro stessa denominazione.
La viola galleggiante sulla veste di Ofelia simboleggia la riflessione.
L'adonide a lato della viola sottolinea il dolore che sta lacerando Ofelia, dolore espresso anche dalla presenza della fritillaria, tra il corpo ed il margine del fiume.
Infine, il papavero è il simbolo del sonno e della morte.
La raffigurazione del paesaggio comprende anche alcuni animali, tra I quali un pettirosso, che veglia silenziosamente sulla morte della ragazza, e persino un teschio, esplicito richiamo alla morte.
La malinconica follia di Ofelia è resa molto felicemente. Il volto della fanciulla non dà segno di paura o di rimpianto, ma mostra solo la stanchezza di una pazzia lacerante. Ofelia è pronta a lasciarsi andare, a diventare parte dell’acqua su cui si è posata e della natura che la circonda e l’accoglie.
I colori coinvolgono prevalentemente le diverse tonalità di verdi e marroni, andando a creare un’atmosfera sommessa e fiabesca. Comunque, brillano in modo vivace e lucido, permettendo ai più piccoli dettagli di emergere sullo sfondo e rendendo la scena armonica.
-----
Il personaggio di Ophelia ha ispirato qualsiasi genere di opera, dai quadri, alle canzoni e ai film, per il suo carattere tragico di fanciulla casta e pura, vittima delle circostanze e del fato.
John William Waterhouse, anch’egli appartenente alla scuola dei Preraffaelliti, realizza nel 1894 un bellissimo dipinto, che raffigura la giovane seduta su un tronco sulla riva di un fiume, con fiori sul grembo e tra i capelli che la fondono con la verde natura circostante.
Ancora prima, nel 1844, Eugène Delacroix realizza un’opera dal titolo “Death of Ophelia”, che trasforma la figura di Ofelia in quella di una donna simbolo del romanticismo, con la sua sessualità innocente ed interrotta.
Prima nel 1852, e una seconda versione nel 1863, anche Arthur Hughes realizza la propria versione della fanciulla e ne cattura la dolcezza e la delicatezza, non solo nei colori ma anche nella morbidezza delle linee.
Nel 1870 Arthur Rimbaud dedica alla figura di Ophelia una poesia
I
Sull'acqua calma e nera, dove dormono le stelle, come un gran giglio ondeggia la bianca Ofelia, ondeggia lentamente, stesa fra i lunghi veli… – Dalle selve lontane s'odono grida di caccia.
Son più di mille anni che la triste Ofelia passa, bianco fantasma, sul lungo fiume nero. Son più di mille anni che la sua dolce follia mormora una romanza alla brezza della sera.
Il vento bacia i suoi seni e dischiude a corolla i grandi veli cullati mollemente dalle acque; i salici frusciando piangono sulla sua spalla, sull'ampia fronte sognante si chinano le canne.
Le ninfee sfiorate le sospirano intorno; ella risveglia a volte, nel sonno di un ontano, un nido da cui sfugge un piccolo fremer d'ali: – un canto misterioso scende dagli astri d'oro.
II
O pallida Ofelia, bella come la neve! Tu moristi fanciulla, da un fiume rapita! – I venti che precipitano dai monti di Norvegia ti avevano parlato dell'aspra libertà;
e un soffio, sconvolgendo le tue folte chiome, all'animo sognante portava strani fruscii; il tuo cuore ascoltava il canto della Natura nei gemiti delle fronde, nei sospiri delle notti;
l'urlo dei mari in furia, come un immenso rantolo, spezzava il tuo seno acerbo, troppo dolce ed umano; ed un mattin d'aprile, un bel cavaliere pallido, un povero folle, si sedette muto ai tuoi ginocchi!
Cielo! Amore! Libertà! Qual sogno, mia povera folle! Tu ti scioglievi a lui come la neve al sole: le tue grandi visioni ti strozzavan la parola – e l'Infinito tremendo smarrì il tuo sguardo azzurro!
III
– Ed il poeta dice che ai raggi delle stelle vieni a cercar, di notte, i fiori che cogliesti; e d'aver visto sull'acqua, distesa fra i lunghi veli, la bianca Ofelia ondeggiare come un gran giglio.
I
Sur l'onde calme et noire où dorment les étoiles La blanche Ophélie flotte comme un grand lys, Flotte très lentement, couchée en ses longs voiles… – On entend dans les bois lointains des hallalis.
Voici plus de mille ans2 que la triste Ophélie Passe, fantôme blanc, sur le long fleuve noir. Voici plus de mille ans que sa douce folie Murmure sa romance à la brise du soir.
Le vent baise ses seins et déploie en corolle Ses grands voiles bercés mollement par les eaux; Les saules frissonnants pleurent sur son épaule, Sur son grand front rêveur s'inclinent les roseaux.
Les nénuphars froissés soupirent autour d'elle; Elle éveille parfois; dans un aune qui dort, Quelque nid, d'où s'échappe un petit frisson d'aile: – Un chant mystérieux tombe des astres d'or.
II
Ô pâle Ophélie! belle comme la neige! Oui, tu mourus, enfant, par un fleuve emporté! – C'est que les vents tombant des grands monts de Norwège T'avaient parlé tout bas de l'âpre liberté;
C'est qu'un souffle, tordant ta grande chevelure, À ton esprit rêveur portait d'étranges bruits; Que ton cœur écoutait le chant de la Nature Dans les plaintes de l'arbre et les soupirs des nuits;
C'est que la voix des mers folles, immense râle, Brisait ton sein d'enfant, trop humain et trop doux; C'est qu'un matin d'avril, un beau cavalier pâle, Un pauvre fou, s'assit muet à tes genoux!
Ciel! Amour! Liberté! Quel rêve, ô pauvre Folle! Tu te fondais à lui comme une neige au feu: Tes grandes visions étranglaient ta parole – Et l'Infini terrible effara ton œil bleu!
III
– Et le Poète dit qu'aux rayons des étoiles Tu viens chercher, la nuit, les fleurs que tu cueillis; Et qu'il a vu sur l'eau, couchée en ses longs voiles, La blanche Ophélie flotter, comme un grand lys.
In ambito cinematografico, Lars Von Trier cita più volte Ofelia nel film Melancholia, del 2011. Kristen Dunst, nella scena iniziale, si lascia trasportare malinconica dalla corrente di un fiume, tra le mani dei fiori, le vesti zuppe dell’acqua che la accoglie. La stessa bocca socchiusa, lo stesso sguardo privo di paura.
→ QUADRI E FILM
3 notes · View notes
sydmorrisonblog · 4 years
Photo
Tumblr media
John William Waterhouse - The Lady of Shalott La leggenda di Elaine di Astolat narra di una bellissima ragazza che vive nella torre della rocca di Shalott, a Camelot. Sulla giovane donna grava sin dalla sua nascita una maledizione: qualora avrebbe osato uscire dalla rocca o guardare fuori dalla finestra verso Camelot sarebbe morta. E così Elaine di Astolat, la Dama di Shalott, passa le sue giornate in solitudine a tessere la sua tela, guardando il mondo esterno attraverso uno specchio. Ma un giorno sfidando la maledizione Elaine di Astolat, la Dama di Shalott, volge il suo sguado fuori dalla finestra e intravede Lancillotto, mentre cavalca verso Camelot. La giovane donna si innamora di lui e la sera sale su una barca navigando verso Camelot: la maledizione si avvera e canticchiando un lamento Elaine di Astolat, la Dama di Shalott si abbandona alla morte. Nel dipinto John William Waterhouse mostra  la Signora di Shalott che sulla barca percorre la corrente del fiume che la conduce verso Camelot, e a testa alta è pronta ad affrontare il suo destino. Sulla barca sono raffigurate tre candele che simboleggiano la vita: due candele sono spente, ne rimane una accesa, il tempo che resta al verificarsi della morte.
1 note · View note
perpassareiltempo · 5 years
Quote
I miei luoghi di svago paralleli e contraddittori: il bar e la cappella. Uno così chiassoso e pieno di vita, l'altro silenzioso e intriso di preannunci di morte. Eppure c'è qualcosa di rasserenante nel restare seduti per un po’ sulla panca di una chiesa, espirando l'aria gelida, profumata da secoli di incenso e candele, con i soffitti vertiginosi che ti fanno sentire insignificante nell'immenso schema naturale delle cose, con le opere d'arte, i fregi, gli altari incisi, le statue che sembrano voler abbracciare l'osservatore; e nel momento inatteso in cui un coro, provando il mattutino, intona un canto e solleva lo spirito dalla disperazione che ti ha condotto là dentro.
John Boyne - Non all'amore né alla notte
21 notes · View notes
pangeanews · 6 years
Text
“Nel penetrare quella scrittura tenebrosa…”: catabasi nell’enigma Malraux (ovvero, dialogo con Stefania Ricciardi)
C’è qualcosa di radioso nella tenebra – certamente di ipnotico. Nel 1933 il Nobel per la letteratura va a Ivan Bunin, raffinatissimo scrittore russo emigrato a Parigi – ed è proprio quello l’anno in cui André Malraux, autore di romanzi lancinanti e lanciati – I conquistatori, La via dei re – mette un riflettore sul ceffo screziato della Storia, usando il coltello pubblica La condizione umana, e vince il Goncourt. Quel romanzo. Un manifesto dell’individualismo feroce, della fede nell’amicizia, del tradimento della Storia – sopra la linea di galleggiamento di un Asia fluorescente, livida, bizantina. L’epica della contraddizione in un linguaggio che lambisce l’esplosione, varca gli estremi, i chiaroscuri, come se Malraux usasse una penna caravaggesca, costellasse di candele la trama, un Georges de La Tour che anticipa i tremori postumani di Philip K. Dick. “Trasformò il viso: bocca serrata e tirata verso il mento, occhi socchiusi, come un samurai da Carnevale. E come se l’angoscia che le parole non bastavano a tradurre si esprimesse direttamente in tutta la sua potenza, cominciò subito a fare smorfie: eccolo tramutarsi in una scimmia, in un idiota, in un tipo spaventato, in un viso tumefatto, in tutte le maschere del grottesco che un volto umano può esprimere”: eccolo lì, l’autoritratto di Malraux, l’uomo dalle mille facce, il romanziere e l’ambizioso, l’ambivalente seduttore, l’ambiguo truffatore, il bandito e l’uomo politico, lo zerbino di De Gaulle e il sodale di Picasso, l’avventuriero e il diplomatico, l’uomo che ha vissuto troppo incarnando un inquieto senso di morte, l’antitutto. Ma uno scrittore non è questo, uno che si inscrive nella vita e che resta, inossidabilmente, inafferrabile? Ridotto a quel romanzo pazzesco, La condizione umana, più utile di tanta filosofia da gattabuia esistenzialista, Malraux torna a noi con un linguaggio sgargiante, nella nuova edizione Bompiani del capolavoro, tessuto da Stefania Ricciardi, già traduttrice di Marguerite Yourcenar, di Claude Simon, tra i tanti. Con Stefania siamo d’accordo: occorre ripubblicare – e ritradurre – le Antimemorie, che sono l’autobiografia romanzesca – o il romanzo autobiografico – di Malraux, lo specchio istoriato e ustorio de La condizione umana. Didatta della Storia, allucinato dal proprio ego, dilagante, Malraux teneva sulla lingua l’Asia (“Ho udito i frammenti di tegole mandarine della Città Imperiale quando le volpi sbucavano fra gli astri violetti ai piedi delle muraglie; i frammenti turchesi della Scuola coranica di Isfahan dove le rose crescevano ormai selvatiche dietro porte d’argento; i frammenti di porcellana dei templi siamesi che vengono ancora chiamati pagode…”), nel palmo sinistro l’Occidente e negli occhi la vita, dacché “gli artisti non parlano d’arte che in termini di vita, e la vita delle opere è diventata per loro il maggiore enigma”. Catabasi, dunque, nell’enigma Malraux. (d.b.)
“La condizione umana”: ci dettagli l’importanza di questo romanzo, che è anche l’apice del talento letterario di Malraux, in cui, mi pare, si traccia una ‘terza via’ tra i romanzi assoluti (Joyce, per dire) e quelli ‘di genere’. Cosa la affascina di quel romanzo?
Pubblicata nel 1933 da Gaston Gallimard, che per l’occasione strappa definitivamente Malraux a Grasset, La condizione umana, rappresenta ancora oggi una pietra miliare del Novecento letterario, tanto da figurare al quinto posto nella classifica dei migliori cento libri del secolo stilata da “Le Monde” in collaborazione con la FNAC, precedendo classici come quelli di Céline, Nabokov, Fitzgerald, García Márquez. Per quanto le classifiche siano opinabili, è comunque il segno della sua centralità nell’immaginario comune e nel dibattito contemporaneo non solo francese, se si pensa che Mario Vargas Llosa ha indicato La condizione umana come un’opera maestra, una delle più folgoranti della nostra epoca. Credo che il tempo continui a conferire grandezza a questo romanzo incentrato sull’uomo di fronte al proprio destino, con gli eventi storici che, lungi dall’essere un semplice sfondo, si riflettono nella coscienza dei personaggi. Al di là della profezia – tutto sommato facile – dell’ascesa dell’Oriente nello scacchiere politico mondiale, Malraux ha saputo cogliere il vertiginoso divenire dell’uomo novecentesco e credo che sia questa sua capacità premonitrice a costituire la grandezza della Condizione umana attraverso il tempo.
Ciò detto, mi sembra opportuno ricordare le profonde innovazioni sul piano stilistico e tematico che hanno contribuito al successo dell’opera, coronata dal Prix Goncourt. Malraux, strutturando il testo sulle tecniche del cinema, ha cambiato il modo di scrivere, sulla scia di altri capolavori dell’epoca come Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald ma soprattutto Manhattan transfert di John Don Passos, entrambi del 1925. Il confronto tra il manoscritto e l’edizione Gallimard del 1933 – passando per la versione apparsa in anteprima, da gennaio a giugno, sulla “Nouvelle Revue Française” – mostra il montaggio di scene scritte in momenti diversi e assemblate come sequenze di una messinscena narrativa. Nell’ottica tematica, La condizione umana introduce una novità di rilievo nella letteratura francese: perno del plot non è più l’introspezione o la psicologia – soprattutto amorosa – dei personaggi, ma la situazione dell’uomo nella Storia e nell’universo, un’esperienza non meno importante ma di sicuro meno esplorata.
Sul piano strettamente personale, il fascino del romanzo ha più volti: è il brivido che percorre Chen prima d’infilzare il coltello nella sua vittima dormiente, è l’immensità del dono di Katow che si accolla sofferenze atroci risparmiandole a due giovani semisconosciuti, è il viso “da morta” di May respinta dall’uomo che ama e che la ama, è il dolore per la perdita di una persona cara. Sono pagine toccanti perché mostrano l’animo umano non solo nell’eroismo, ma anche nella percezione della propria limitatezza e negli impulsi più carnali come il rancore, la gelosia, la vendetta.
La lingua di Malraux, ovvero: la fatica del traduttore. Come ha fatto ingresso nel linguaggio di Malraux, che strategie ha usato?
Come sempre, mi accosto all’opera da tradurre tendendo innanzitutto l’orecchio. È fondamentale: cerco di cogliere il ritmo, l’intonazione – che avvicina all’intenzione del testo. La prosa sfrondata, sincopata, della Condizione umana non facilita l’approccio. La “resistenza della carne al coltello” che perseguita il giovane Chen anche dopo l’omicidio si è come riflessa nella resistenza che avvertivo nel penetrare quella scrittura tenebrosa, a tratti criptica, straniante, ma con repentini, significativi squarci di luce: non a caso nel manoscritto, a margine, compaiono parole come éclairage e lumière. Il “disegno” delle scene narrate non è stato complicato. La difficoltà maggiore è consistita nell’applicare il chiaroscuro: gli effetti di luce, che Malraux dosa con parsimonia sortendo esiti tra i più poetici, e le gradazioni d’ombra, marcate da un’allusività variamente declinata. Credo che alcune scene non proprio nitide – e la foschia e la nebbia sono una costante nel romanzo –, certi ritratti sfumati, le parole sottintese, se da un lato confermano l’aura di mistero che cinge ogni essere umano, dall’altro invocano la partecipazione del lettore e alimentano la sua fantasia nel riempire quei vuoti, nel mettere a fuoco un’immagine. Ho trovato affascinante anche questo aspetto. L’edizione originale della Bibliothèque de la Pléiade, con l’apparato critico e le molteplici varianti tra le diverse edizioni fino a quella definitiva del ’46, mi ha aiutato a orientarmi nelle zone più oscure. È evidente, poi, che non si è trattato di entrare solo nel linguaggio di Malraux, ma anche nel contesto storico e culturale della Cina e della rivolta operaia di Shanghai nel 1927, il che ha richiesto un notevole lavoro documentale.
Qual è il tema sotterraneo della “Condizione umana”, che idea di mondo, di vita, tra azione e lacerazione, appare?
L’idea di una grande labilità: se non si agisce con efficacia e tempismo, tutto può crollare da un momento all’altro, un impero finanziario come l’ideale politico. Anche il potere è effimero, illusorio e, nella fattispecie, addirittura in balia degli umori femminili: l’insuccesso più cocente per Ferral, il presidente della Camera di commercio francese e del Consorzio franco-asiatico, è la beffa inflittagli dall’amante, non il fallimento delle proprie imprese. Di durevole restano l’amicizia e la fraternità, e l’adesione a valori comuni ha un tale spessore da prevalere sull’esito concreto dell’azione. Eppure il potere ha attentato alla condizione umana, perché ha trasformato quasi tutti gli uomini in bestie. Significativa la riflessione di Kyo in carcere: “Quegli esseri indistinguibili che brulicavano dietro le sbarre, inquietanti come i crostacei e i colossali insetti dei suoi incubi infantili, non erano più umani del carceriere. Solitudine e umiliazione totali”. Ecco, il tema sotterraneo del romanzo credo risieda proprio nell’idea di solitudine, spesso accompagnata dall’umiliazione, che pervade i personaggi a livelli diversi. Sfuggire a questa situazione è difficile se non impossibile. C’è chi s’impegna nell’azione, chi si rifugia nell’oppio, chi si crea un mondo alternativo. È il caso di Clappique, l’estroso personaggio che incarna quel tratto di stramberia onnipresente in Malraux, forse per compensare la gravità della meditazione metafisica.
In Malraux, sappiamo, vita immaginata e vissuta, biografia e romanzo si confondono. Penso, per questo, che le ‘Antimemorie’ siano il suo vero capolavoro, l’emblema di un intellettuale ‘anti-’, pur essendo stato fautore della cultura nella Francia ‘gollista’. È d’accordo?
A mio parere il capolavoro di Malraux è La condizione umana, ma le Antimemorie reggono egregiamente il confronto. Anche in questo caso Malraux ha cambiato il modo di scrivere un genere, l’autobiografia, tradizionalmente fondata sulla verità fattuale. Ponendo le memorie della propria vita all’intersezione con quella tendenza che dieci anni dopo, nel 1977, Serge Doubrovsky avrebbe definito autofiction, vale a dire la “finzione di eventi e fatti strettamente reali”, Malraux ha rinnovato il canone delle opere non inventate scritte in prima persona: il ricordo non è più da cercare dietro di sé, ma davanti a sé. Nella retrospezione, dunque, e nel futuro prospettico, perché il vissuto di un individuo è fatto anche di fantasie inconfessate, di desideri inappagati, di attese. È un concetto espresso peraltro dal Clappique della Condizione umana: “Non contava né il vero né il falso, ma il vissuto”; “Bisogna introdurre i mezzi dell’arte nella vita, mio caro, non per farne arte, ah! Buon Dio, no!, ma per una vita più ricca”. Per l’elevato valore di testimonianza narrativa, mi auguro che Bompiani ristampi le Antimemorie, dopo averle pubblicate nel ’68.
Provo una fatale affinità. La Yourcenar e Malraux sono scrittori entrambi affascinati dalla Storia e dalle culture ‘altre’. La differenza del loro linguaggio cela anche una differenza di personalità, penso. Chiedo a lei, che li ha tradotti entrambi, di tracciarla. 
Tra Malraux che ha fatto delle bugie una forma d’arte e Yourcenar che ha improntato la propria vita alla ricerca della verità non può esserci distanza maggiore, riflessa tutta nelle rispettive opere. Malraux era ossessionato dall’azione. Nella Condizione umana si legge: “Un uomo è la somma delle sue azioni. Di ciò che ha fatto, di ciò che può fare. Nient’altro”. Anche lo stile di vita è in palese contrasto. Al rigore anche espressivo di Yourcenar, al riserbo più assoluto e alla fuga dai riflettori, alle battaglie ecologiche, pacifiste e salutiste, si contrappone la leggendaria mitomania di Malraux, l’atteggiarsi a dandy, l’esistenza fuori dal comune, modellata sul mito, con frequenti incursioni nell’alcol e nella cocaina. La passione comune per i viaggi, per l’Oriente e per la Storia sottende implicazioni diverse. Se l’autrice delle Memorie di Adriano era stata educata ai viaggi sin dall’infanzia, e il richiamo dell’Oriente era anzitutto culturale (settantacinquenne, aveva deciso di studiare il giapponese) e filosofico, religioso, legato al buddismo, i primi viaggi di Malraux, in particolare quello con la moglie Clara in Indocina, per ritagliare alcuni bassorilievi e rivenderli a qualche ricco collezionista europeo o americano, avevano uno scopo materiale, e il desiderio d’Oriente rappresentava il fascino dell’avventura esotica, comune a tanti giovani intellettuali. Riguardo alla Storia, per Yourcenar era una fonte preziosa di conoscenza per andare alle radici del mondo e di se stessa, mentre per Malraux era l’occasione di lanciarsi nell’azione: la guerra di Spagna, la Resistenza francese. Si tratta di due personalità originali che nutrivano sogni altrettanto originali: Malraux voleva diventare Dio, Yourcenar desiderava morire “ad occhi aperti”.
Non mi pare che Malraux, che pure ha scritto libri vertiginosi – penso ai saggi su Picasso, l’idea del ‘Museo immaginario’ – goda di grande successo in Italia, rispetto ad autori come Camus e la Yourcenar. Come mai, secondo lei?
Camus e Yourcenar sono romanzieri di maggiore impatto, sia per i temi trattati che per la scrittura. Non so poi fino a che punto la poliedricità della figura di Malraux – critico d’arte, oratore, uomo d’azione, ministro in due governi de Gaulle – abbia condizionato il giudizio sulla sua opera letteraria, considerata perlopiù “politica” e legata a un contesto ben preciso.
Da esperta: che cosa andrebbe tradotto in Italia della letteratura francese, che cosa, ora, vorrebbe tradurre?
François Bon, classe ’53, meriterebbe l’attenzione del pubblico italiano: Sortie d’usine, Paysage fer, Daewoo sono pregevoli narrazioni tra fiction e nonfiction, il terreno più fecondo della letteratura attuale. Infine, ho riletto di recente un bellissimo romanzo ambientato a Barcellona, La marge, dello scrittore surrealista André Pieyre de Mandiargues. Prix Goncourt 1967, è stato pubblicato da Feltrinelli nel ’68, con la traduzione di Antonio Porta. Ecco, mi piacerebbe ritradurlo. È un altro romanzo da riportare in libreria, insieme alle Antimemorie, naturalmente.
L'articolo “Nel penetrare quella scrittura tenebrosa…”: catabasi nell’enigma Malraux (ovvero, dialogo con Stefania Ricciardi) proviene da Pangea.
from pangea.news https://ift.tt/2FBRSnu
1 note · View note
ecoamerica · 2 months
Text
youtube
Watch the 2024 American Climate Leadership Awards for High School Students now: https://youtu.be/5C-bb9PoRLc
The recording is now available on ecoAmerica's YouTube channel for viewers to be inspired by student climate leaders! Join Aishah-Nyeta Brown & Jerome Foster II and be inspired by student climate leaders as we recognize the High School Student finalists. Watch now to find out which student received the $25,000 grand prize and top recognition!
17K notes · View notes