#GIustizia Sociale
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Il mondo piange la scomparsa di Papa Giovanni Paolo II Karol Wojtyła
Città del Vaticano, 2 aprile 2005 – Il mondo è in lutto per la scomparsa di Papa Giovanni Paolo II, il 264º pontefice della Chiesa cattolica, avvenuta questa sera alle ore 21:37 nella sua residenza privata in Vaticano.
Il Papa, che aveva 84 anni, era malato da tempo e le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni.
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#ammirazione#caduta del Muro di Berlino#carisma#Chiesa cattolica#commozione#cordoglio#dialogo interreligioso#dignità della persona#Diritti Umani#evangelizzazione#fede#giustizia sociale#insegnamento magisteriale#Karol Wojtyła#morale#pace#papa francesco#Papa Giovanni Paolo II#pontificato#spiritualità#storia#Unione Sovietica#Vaticano
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Riflettiamo sul Divario Globale della Ricchezza: Una Chiamata all'Azione
📈Introduzione
Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito a un fenomeno inquietante nel panorama economico globale: una crescente concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi, a fronte di una vasta popolazione che lotta quotidianamente per le necessità più elementari
💰 Il Paradossale Accumulo di Ricchezza
Dal 2020, i cinque uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato le loro…
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#disuguaglianza economica#economia globale#etica aziendale#giustizia sociale#inclusione sociale#politiche economiche#ricchezza globale#sostenibilità#sviluppo sostenibile
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Quando si sentono le parole Terrà e libertà la mente va spesso al gran film di Ken Loach. Ma adesso Terrà e libertà è qualcosa di diverso dal capolavoro di Loach.
Da diversi anni a Torretta Antonacci, in provincia di Foggia, l’Associazione “Terra e Libertà” ha costruito un processo di sindacalizzazione dei braccianti fondato sull’auto-organizzazione e sul protagonismo diretto dei…
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Nella violenza di genere la grande problematica è la riforma di pensiero. Ciò che davvero non funziona è la lucidità di riconoscere una violenza come violenza. Una donna consapevole è una donna che fa un grande passo, ma se questo non viene ricosciuto come tale ci ritroveremo sempre a perdere in partenza.
La prima violenza è non essere capite, e quando sono le autorità a non capire, diventa un problema strutturale.
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Quando le industrie valorizzano il profitto rispetto alla vita umana
Sono cresciuto leggendo letteratura alternativa che includeva sotto il sole ogni “teoria della cospirazione”. Ho anche conosciuto direttamente persone che erano state in operazioni…
Source: May 08, 2023; Analysis by A Midwestern Doctor
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#Acqua#Agricoltori#Al Gore#Alimenti#Anidride Carbonica#Anthony Fauci#Assistenza Sanitaria#Banalità#Biden#Cibo#Cina#Complesso Militare Industriale#Corruzione Sistemica#Covid-19#Crisi Climatica#Donald Trump#Ecostistemi Marini#Elezioni#Energia#GIustizia Sociale#Greenpeace#Greenwashing#Guerra#Industrie#Inquinamento Ambientale#Investimenti Finanziari#Istruzione#Male#Malessere Generale#Medicina
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Il ragazzo contro la guerra - Giuseppe Catozzella
Il ragazzo contro la guerra – Giuseppe Catozzella
Leggere fa bene, e me ne convinco sempre di più ogni volta (e ora sta accadendo un pò troppo spesso),quando ho il classico blocco del lettore, quello che non mi va mai via è la voglia di guardare e ed essere sempre informato su tutti i libri che escono con le sue copertine piene di colori, frasi, titoli, questo libro è di un autore che ho letto tutto, ma non avevo mai letto un libro suo pensato…
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la notizia dei fatti avvenuti nel carcere minorile di Milano si aggiunge alle centinaia di continue notizie di abusi di potere e violenza brutale da parte della polizia. mi sale una rabbia che non riesco a canalizzare ed esprimere, una rabbia che è il dolore che provi quando ti zittiscono. quando ti chiedono cos’hai contro la polizia, perché ancora urli certe frasi dopo i 17 anni, cosa ti hanno fatto. non serve neanche finire in un carcere o farsi trovare con un grammo di erba addosso per essere pestatə e accorgersi del problema. basta fare una denuncia per molestie sessuali e vedere come ti rimandano indietro, basta essere una donna trans che cammina per la città ed essere accusata di essere una p*dofila da prendere a botte, ti basta scendere in piazza per i diritti lgbtq+ per sentirti dire dagli agenti (mi è successo davvero) “guarda quanta fica sprecata”, essere una turista in Italia per essere violentata, manifestare, o peggio ancora basta non essere una persona bianca per poter essere consideratə indegnə di protezione e umanità. è sistemico, è continuo, e c’è un motivo se vogliono abolire il reato di tortura. mi fa male e mi fa rabbia, e non capisco come ci sia ancora così tanta gente che non apre gli occhi.
#1312 anche quando avrò 60 anni#perché la giustizia sociale non ha scadenza e a 17 anni manifestavamo perché avevamo ideali non per gioventù
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Il 25 Aprile è una giornata difficile per me. Vorrei essere felice, ci provo in ogni modo, ma finisce che sono colma di altri sentimenti in contrasto tra di loro che diventano stretti, confusi e inestricabili.
Per anni ho partecipato alle commemorazioni per la Liberazione altrove, in città e piazze lontane da dove sono nata ma poi ho iniziato a rivendicare i luoghi delle mie origini.
Lo faccio per i partigiani della mia famiglia, porto il loro cognome che qua ha una storia ben precisa. Forse questo cognome una storia ce l'ha anche altrove, soprattutto dove mio bis nonno, mio nonno e mio zio sono stati dietro le sbarre al confino coatto (innumerevoli città italiane), in campi di lavoro (Jugoslavia/Germania/Francia) e su un treno senza ritorno diretto a Mauthausen.
Da bambina mi han detto che come piglio assomiglio a mio zio Spartaco Lenin. È buffo come entrambi, gli unici della famiglia, portiamo per nome un etnonimo. Non ho mai incontrato mio zio, non l'ho potuto conoscere di persona se non tramite le testimonianze sui documenti (lettere private, verbali della questura, sentenze di tribunale, libri storici, attestazioni del CNL, l'archivio di Mauthausen e una pietra di inciampo).
Io, per tenere fede al mio nome, mi sento sempre straniera, di un altro posto che non si sa bene dove sia, ma mi porto dentro una storia precisa fatta di amore e lotta per i valori della resistenza e della giustizia sociale costi quel che costi.
(in foto mio zio con la moglie ed un'amica)
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Invertito La Giustizia
Pairing — yandere capitano x gn reader
Summary — you've never been disloyal to the tsaritsa — you have never stepped out of line, caused trouble, or tarnished her ideals, because you know better than anyone else that the one time you do will be the last.
Warnings — general yandere warnings, mild violence, vague mentions of captivity
Post Type — full length work
Word Count — 1.7k
Author’s Comments — (capitano lovers come get your food!) who's a fatui fucker? yep that's right it's me. please hyv let him use the electro skirmisher model…
Within Zapolyarny Palace, there are many secret passageways. Some lead outside towards the night market, while others lead deeper into the ice, evermore closer to celestial blasphemy. Each corridor looks the same — tall icy walls, with the occasional hanging lamp for light — and if you’re not careful, you’ll end up walking in circles for hours on end. These uniform halls serve a dual purpose as a maze for those led astray (often with negative intentions), and as a trap for foolish trespassers. Which is why Her Royal Highness had all the written records of this frozen labyrinth destroyed long ago.
“These stupidly complex passageways are going to be the death of me I swear…”, letting out a deep sigh, you press your back against one of the frozen walls, and slowly sink to the floor. Being a low-ranking member of the Fatui had its perks — a tidy place to stay with regular warm meals and hundreds of people to socialize with is hard to pass up as an orphan. Yet in all of your years here, the only friend you have is Alyona.
Alyona, the absentee.
The chilly wind has your teeth clattering against each other, and you click your tongue in irritation. Anger fuels the strength in your legs, and you quickly stand, ready to move at a moment’s notice. You take two steps forwards before your left knee buckles under you, leaving you kneeling at the foot of a lamp. The candle’s flame sways languidly, almost as if it’s laughing at your predicament.
“I swear once I find her…!” , your gloved hands bundle into fists, stretching the thick leather till it cracks, yet you’re far too ticked off to care. Just the idea of wandering around these identical pathways for another two hours, looking for Alyona in a frozen maze, makes your blood boil with rage. Why do you have to be the one to find her again? She’s always ‘missing’ from her squadron anyway, so why do they care where she is now? Another deep sigh drags through your lips, as giving up was never an option — your legs follow your mind’s order to ‘get up and continue searching’.
The deep passageways begin to merge and dissipate within the blink of an eye.
“Tsaritsa, I wish I had a map. It’s so annoying to crawl around like a mindless cockroach. There’s nothing special about this place anyway, so I don’t see why — oof!” A sudden impact cuts off your stream of complaints. Whatever hit you was far too warm to be a wall, yet before you can turn to identify the object, it latches onto you with incredible force.
“There you are [First]!” It’s Alyona, her eyes brimming with excitement as she wraps her arms around your shoulders. “I was looking all over for you, you know?”, she bats her eyes and teasingly squeezes your upper arm, hoping to get a reaction.
Even though you’re exhausted and irked beyond belief, you gladly welcome her affection with a light chuckle. “That’s my line, you troublemaker! Honestly, do you even know how…” Half-heartedly, you begin to give her a piece of your mind when a calm, deep voice beats you to it.
“What are you two doing here?”
Immediately Alyona and you stand as straight as a board. In front of you is one of the eleven harbingers — larger-than-life figures that run the Fatui like a well-oiled machine. There’s no telling what consequences might follow should you disrespect them.
“Lord Capitano, sir!”, even though your voice is still slightly hoarse from yelling, you salute first, and Alyona messily copies your action. Like a child mimicking their parent, the results are sloppy: she holds her elbow too high (it should have been level with her shoulders) and the cleanliness of her suit leaves much to be desired. Still, she hurriedly follows your actions. The two of you hold the salute like sculptures, and as your lungs burn from holding your breath, the primal urge to flee swims through your fear-induced mind. Out of all the people you could have run into, it just had to be him; ‘The Captain’ of the Fatui. As the main military leader within the Fatui, he’s well respected for his decisiveness in the field, and strategic planning off the field. To see his imposing figure standing before you, scanning your face for any traitorous signs, sends ripples of shame down your spine.
Capitano seems unimpressed by your demonstration of a proper Fatui salute, having seen an actual one at least a few dozen times per day, and moves closer instead.
“I’ll ask again.”, this time his voice is still, and the pressure he gives out is suffocating. The air around you feels thin, making you gasp for oxygen in the enclosed space. “What are the two of you doing here?”
His tone of voice clarifies that there’s no room for lies; there’s no way to worm the two of you out of this one. Your only choice is to confess, to tell him that the two of you were…
Alyona quickly lifts her head to respond, “[First] and I were heading towards the barracks, sir!” Willingly, she places the spotlight on herself — confidence oozing out of her every pore — choosing to burden herself with a major role. Like an actress on stage, she must recite her lines perfectly, as a single mistake would reveal her little performance.
Capitano’s eyes seem to crinkle behind the darkness of his mask, and as he shifts his weight to one side, his head slowly rocks back and forth. At this moment, he has become a judge within this court of ice. One of his arms smoothly crosses itself over his torso, his large palm wrapping around his upper arm as he silently considers the validity of her statement.
“Were you now?”, his feet twitch with every syllable, almost as if the deadliest poison laces his words. He’s undoubtedly displeased with your behavior, and you’re positive that he is silently ruminating on your demise. The palpable tension in the air coils around your neck, threatening to squeeze out what little breath you still have. Yet before the depths of terror can swallow you whole, there’s a slight tug at the hem of your jacket. Alyona’s small, shaking hand had reached out and grabbed you, reminding you of the most important fact: you’re not alone.
Courage bubbles up from deep with you, helping you find the resolve to look directly into his eyes and respond. “Yes, we were sir!”, your words come out clear, like a cleanly cut crystal. It’s a stark contrast to Alyona with her hidden right hand — still trembling from Capitano’s piercing gaze. His intense stare scrutinizes the both of you, skeptical of your true intentions.
He won’t fall for it. He knows better than to place his trust in the words of lowly grunts.
“Then…”, he pauses, visibly disappointed with your reactions, “Why are you in the Eastern Wing of the palace when the barracks are in the South Wing, Sergeant Alyona and Sergeant [First]?”, it’s only a single sentence, yet it rips away all forms of security.
You had lied.
To him.
Neither of you can formulate a response that will save you from the hole you’ve dug. The best that you can do is buy time with your stammering. “That is…”, you really wished you could come up with something, anything, to placate his anger. Yet, all excuses fell short on your tongue.
“Do you have no explanation for your actions, including answering a commanding officer dishonestly?” Capitano throws out one last line — morally thinner than a strand of spider silk — for either of you to hold on to. It’s a meager attempt at fishing out the truth, yet it’s painstakingly obvious that it does not matter.
“I see… very well, then.”, his baritone voice reverberates within the confined space. Mind evidently made up as he strides into your personal space. Before either of you can react, a wide, black gloved hand snaps upwards, harshly grabbing Alyona’s upper arm.
“I will tell Pantalone to transfer Sergeant Alyona to Sandrone immediately.” Alyona’s legs lock into place, while her eyes frantically shift around, looking for a way to escape from his clutches.
“My Lord, you couldn’t possibly mean…!”
“You have tarnished the honor of the Fatui far too many times, Alyona Chepliev.” There’s no room for arguing with him, and instead of wasting her breath on excuses, she spins on her heel to face you.
“[First]! Help me, I don’t want to go to Lady Sandrone! She’s…” Yet before she can finish her pleading, an agile chop connects with the side of her neck, and knocks her unconscious. Capitano barely spares her a glance as he throws her inanimate body over his left shoulder.
“As for you…”, he silently trails off, obviously contemplating what horrible designation he should assign to you. He could leave you with Il Dottore, where he would subject you to a myriad of gruesome experiments. Or he may throw you into the hands of Pierro, who will exploit your every weakness in the name of ‘victory’. Either way, you’re doomed.
“From now on,” your teeth grind against each other in anticipation, “You will be under my command.” Your disbelief is in bold letters across your face, as you crane your head upwards with a matching pair of full-blown eyes and a slack jaw.
Capitano takes your silence as acknowledgement of his judgment, still walking a few feet ahead of you, when he continues his verdict on your transgressions.
"I will thoroughly embed the meaning of honor, to both oneself and one’s god, into you. Once you are free from the confines of your weaknesses, then I will acknowledge you as one of mine.”
“However, know this Sergeant [First]…”, swiftly, he turns on his heel, coming face-to-face with you in a blink of an eye. The encompassing air stills for a moment, sending a biting chill through your veins. One of his clawed fingers reaches out, quietly stroking the apple of your right cheek. He’s close enough to see and feel the warmth of his breath against your skin, yet it brings no comfort to your shaking figure as he gives you one final warning.
“There will be no second chances.”
© 𝐝𝐞𝐯𝐢𝐥𝐫𝐮𝐢𝐧 — 𝐚𝐥𝐥 𝐫𝐢𝐠𝐡𝐭𝐬 𝐫𝐞𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞𝐝.
𝐝𝐨 𝐧𝐨𝐭 𝐫𝐞𝐩𝐨𝐬𝐭, 𝐩𝐥𝐚𝐠𝐢𝐚𝐫𝐢𝐳𝐞, 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐥𝐚𝐭𝐞, 𝐨𝐫 𝐬𝐡𝐚𝐫𝐞 𝐦𝐲 𝐰𝐨𝐫𝐤(𝐬) 𝐨𝐧 𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐩𝐥𝐚𝐭𝐟𝐨𝐫𝐦𝐬.
𝐝𝐨 𝐧𝐨𝐭 𝐮𝐬𝐞 𝐦𝐲 𝐰𝐨𝐫𝐤(𝐬) ��𝐨𝐫 𝐚𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐭𝐞𝐝 𝐭𝐨 𝐀𝐈 - 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐝𝐞𝐬 (𝐛𝐮𝐭 𝐢𝐬 𝐧𝐨𝐭 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐞𝐝 𝐭𝐨) 𝐭𝐫𝐚𝐢𝐧𝐢𝐧𝐠, 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐠, 𝐨𝐫 𝐞𝐝𝐢𝐭𝐢𝐧𝐠.
#✒️— syl writes#🫀 — full-length#🩸 — capitano#gn reader#tw;captive#tw;darkcontent#tw;violence#tw;yandere#yandere genshin#yandere genshin impact#yandere capitano#yandere capitano x reader#yandere genshin x reader
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chiedere il cessate il fuoco è il minimo sindacale, ma in un paese in cui i vertici di governo - a cui si accoda gran parte della casta dei giornalisti - supportano apertamente il genocidio di un altro popolo è comunque indispensabile e ammirevole che una persona avente una piattaforma come quella di dargen si esponga a favore della giustizia sociale
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Le scuse, facciamole al gatto…
E’ raccapricciante l’enfasi con cui i “giornalisti” del mainstream ripetano le parole di Impagnatiello in tribunale.
Sembra che questo figlio di questa società malata abbia chiesto “SCUSA”, in tribunale.
Scusa, per cosa?
Per avermi pestato i piedi?
Per avermi spintonato?
Per avermi insultato?
In questi giorni, mi ritrovo a riflettere su una realtà inquietante, un’anomalia del nostro tempo…
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#analfabetismo#giustizia#impazgnatiello#parole#parole vuore#perdono#semantica analfabetismo semantico#social#società#superficialità#tribunale
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È curioso notare come molti si siano accorti solo con Musk che le piattaforme social non sono neutre.
In passato, quando c’era un chiaro allineamento ideologico tra vecchi e nuovi media, la questione della reintermediazione era stata posta da pochissimi, subito bollati come complottisti.
elab da https://twitter.com/martinoloiacono/status/1709074464002945457
AI sinistri la Giustizia e l'Equità interessa non come concetto da applicare di per sé ma solo come scusa, oggetto da brandire contro: da animali "più uguali" quali si sentono. Ideali non ne hanno più, han solo uno scopo: andiamo a comandare. Per tale scopo semplicemente USANO tutti e tutto a partire dalle masse beote e dalle somme di minoranze.
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2023 - Sintesi
- Ho cominciato l'anno con speranza e fiducia (come quasi sempre)
- Ho perso velocemente sia la speranza che la fiducia (come quasi sempre)
- Non ho baciato.
- Ho dato l'ennesimo taglio ai rami secchi, escludendo persone inconcludenti e approfittartici.
- Ho ascoltato, tanto.
- Ho deluso una persona.
- Ho guadagnato la stima di una persona.
- Ho riscritto il testo di una canzone.
- Ho letto.
- Ho avuto il mio bellissimo "Audio Libri" personalizzato.
- Ho accettato richieste d'amicizia.
- Sono stato bannato poco dopo perché poco "intraprendente".
- L'Ansia ha confermato il contratto di collaborazione con me, per almeno un biennio.
- Ho pensato alla morte.
- Ma ho pensato soprattutto a come sarebbe bella la vita se vissuta in pace con chi vuoi bene.
- Anche nel 2023 non ho seguito nessun influencer.
- Non ho guardato per tutto l'anno neanche un telegiornale.
- Nel 2023 ho perso Minù, una delle mie due bimbe. Così chiamavo le chihuahua.
- Sono stato aiutato. Tanto.
- Ho aiutato. Come ho potuto.
- Ho abbracciato i miei figli mentre piangevano.
- Sono stato a mia volta abbracciato mentre piangevo, dai miei figli.
- Ho ancora caparbiamente sognato.
- Il 2023 si è portato via anche Alvin, il gatto che mi aveva scelto come suo umano nella vita.
- Entrando in un negozio una commessa mi chiese "Buongiorno, desidera?", avrei voluto risponderle "Si, tantissimo".
- Ho imparato che anche le cose belle devono finire, per poterne cominciare di migliori.
- Anche quest'anno un pezzetto di fiducia nell'umanità è esplosa, come le bombe.
- Mi sono convinto che uno dei miei cinque sensi sia il senso di fame.
- Credo che la prima cosa che farò nel 2024 sarà quella di guardare l'ultima creazione di Hayao Miyazaki: Il ragazzo e l'airone.
- Ho rivalutato il sostantivo "sopportazione".
- Ho lavato amorevolmente il corpo di mia madre.
- Guidando in montagna ho letto un cartello stradale "Attenzione frana", l'ho preso sul personale.
- Sono rimasto fedele al team pandoro.
- Ho ascoltato tantissima musica.
- Ho scritto delle mie emozioni, esperienze.
- Ho provato la sensazione di essere una sicurezza, per una persona sconosciuta soccorsa da me di notte.
- Ho abbandonato definitivamente alcuni ideali.
- Ho compreso che la giustizia non ha colore. Se ha un accenno di colore non è giustizia ma un favore.
- Rimpiango una voce che mi chiamava "grumo".
- Anche quest'anno mi vorrò bene l'anno prossimo.
- Passerò il Capodanno tenendo la mano di un figlio ammalato.
Visto che siamo su un social.
Penso a tutti quelli che anche per qualche secondo mi hanno letto, dandomi un riscontro con un semplice like o un commento. A chi c'era e a chi non c'è più. Sono stati per me comunque consigli o insegnamenti. Ringrazio tutti.
Non so se basterà un mio augurio affinché il 2024 sia per tutti voi un anno bello. Però come spesso si dice, basta il pensiero. E io ne ho per ognuno di voi.
Buona fortuna e un abbraccio forte forte, siate meravigliosi siate illuminati.
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È la cultura che lo ha spinto ad avere quel comportamento, il fatto nemmeno sussiste.
Per cui se la mia cultura mi educa a manipolare gli uomini perché sono esseri inferiori, nessun problema, io non devo correggere nulla, mica dipende da me!
Capiamo bene che il problema della legge sta in coloro che sono chiamati a interpretarla.
Se gli uomini sono esseri immondi (e la maggioranza di chi ricopre cariche politiche e di controllo lo sono), si prenderanno provvedimenti immondi.
La giustizia non esiste in questo sistema, è un'accozzaglia umana di regole create per detenere il controllo della massa e per generare caos sociale quando serve; come in quest'epoca.
Il caos sociale serve ad aumentare le restrizioni. Le restrizioni sono accettate dalla massa perché teme il caos che lei stessa genera.
È semplicemente un mondo di corrotti e di imbecilli.
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#legge#sistema#manipolazioni#dittatura#schiavi#controllo#catene#discernimento#virus#diavoli#politica#diritto#responsabilità#caos#mondo marcio#rincoglioniti
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[ID: An art nouveau building’s top floor from the outside; decorative capitals top the building and set into an archway clearly meant for it is a painting of a woman in medieval robes, holding a sword blade-downward. Carved underneath in marble relief is the word “Giustizia”.]
One of the cool buildings I saw in Rome, which I didn’t get to photograph well or write much about at the time, was the building across from the Great Synagogue, the Villino Astengo. This is a photo (not mine) of a painting on the top floor exterior; one of the reasons I researched the building was this mural and the one across from it showing Scienza. You can see both paintings plus a number of fascinating architectural touches here. Legge and Verita (Law and Truth) are paintings I didn’t see and I’m not sure can be photographed based on where the wall they’re painted on is situated.
Wikipedia tells us it was built as a show of wealth by a pair of brothers, Giulio and Carlo Astengo, on the edge of Rome’s Jewish ghetto, which by the time it was built was being uh, urban renovated? Basically the city had been doing public works to stop the constant flooding from the Tiber overflowing, and once that was under control the Ghetto was a lot more appealing as a place to build and reside. (I couldn’t determine in basic googling if the Astengo brothers were Jewish but I’m guessing not based on their social status in Italy.)
It’s no longer a single home, and unclear whether it only houses businesses now or also has residential units. In googling I did come across a listing for the basement office, four rooms and about the same square footage as I have in my home; it’ll set you back about $600K and looks faintly hideous inside, but I suppose the beauty of the outside is what really matters in this case....
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Last Seen Blogs
makinghealthyme
Make them regret the day they called you fat
ellerose-223
ElleRose
yoursonlucifer
welcome to shrug city, P