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#Eugenio Colorni
personal-reporter · 8 months
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Pisa Book Festival 2023
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Da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre, la nuova edizione del Pisa Book Festival si propone al pubblico come manifestazione culturale che combina la promozione del libro con quella di musei e complessi storici, luoghi d’arte, identità e memoria storica, organizzata dell’Associazione Pisa Book Festival con il patrocinio del Comune di Pisa, Regione Toscana, Fondazione Pisa, Acque Spa e Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. Gli Arsenali Repubblicani di Pisa saranno il cuore della fiera, con oltre 90 editori indipendenti nella veste di espositori e promotori di eventi, mentre le sale del Fortilizio della Cittadella e dei vicini Museo delle Navi Antiche di Pisa e Museo Nazionale di Palazzo Reale accoglieranno gli oltre 200 incontri tra  presentazioni di libri, dialoghi con gli autori, masterclass di traduzione, laboratori di scrittura, seminari e piccoli convegni.   La manifestazione aprirà giovedì 28 settembre alle 16, negli Arsenali Repubblicani, con il taglio del nastro e il discorso inaugurale su Pisa e i Medici di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, e la lectio magistralis di Lina Bolzoni, madrina della XXI edizione del Festival, sull’Arte della Memoria. Tra le numerose ospiti femminili, fanno il loro ingresso al Pisa Book Festival la poetessa Vivian Lamarque con L’amore da vecchia (Mondadori) e Michela Marzano, e torna Chiara Francini con il suo Forte e Chiara (Rizzoli) che presenterà in dialogo con Sebastiano Mondadori. In collaborazione con la Regione Toscana, venerdì 29 settembre nel Fortilizio della Cittadella, si aprirà uno spazio di incontri alla scoperta del mondo dell’editoria e dei suoi mestieri e,  alle 18, si terrà la Cerimonia di premiazione della terza edizione dei Pisa Book Translation Awards con i tre traduttori finalisti, Eleonora Ottaviani (Del Vecchio Editore), Antonella Conti (Fazi Editore) e Fabio Cremonesi (NN Editore) dove saranno assegnati anche il Premio alla Carriera a Renata Colorni, il Premio Poesia e la Menzione Speciale Editore Indipendente. Nel ciclo degli Omaggi ai grandi della letteratura, quest’anno il Festival ricorderà Alessandro Manzoni  con Eleonora Mazzoni, autrice del libro Il cuore è un guazzabuglio (Einaudi); e José Saramago  con Roberto Francavilla, curatore dell’edizione italiana de I suoi nomi biografia passionale del Premio Nobel portoghese (Feltrinelli). L’edizione numero 21 del Pisa Book Festival segna il debutto del ciclo Lezioni di Storia, ospitato nel Museo Nazionale di Palazzo Reale, venerdì 29 aprirà Carmine Pinto con Curtatone e Montanara, combattere e morire nel Risorgimento, sabato 30 David Salomoni accompagnerà il pubblico nel viaggio di Francis Drake, un corsaro ai confini del mondo e domenica 1 ottobre concluderà il ciclo Arnaldo Marcone rievocando gli ultimi giorni dell’Impero romano. Come sempre non mancheranno gli eventi dedicati agli scrittori e alla letteratura regionale, confermata la rubrica 'Made in Tuscany', dedicata a poeti e scrittori toscani, curata da Vanni Santoni, che dialogherà con la scrittrice Lorenza Gentile e le poetesse Elisa Biagini e Francesca Matteoni, mentre di Edizioni regionali e legame col territorio si parlerà con Bernard Biancarelli e Mario Papalini, editore di Effigi, nell’evento organizzato da Éditions Albiana. Read the full article
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canesenzafissadimora · 11 months
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Le forze reazionarie - «Nel grave momento sapranno presentarsi ben camuffate, si proclameranno amanti della libertà, della pace, del benessere generale, delle classi più povere. In passato abbiamo visto come si siano insinuate dietro i movimenti popolari, e li abbiano paralizzati, deviati, convertiti nel preciso contrario». 
Dal Manifesto di Ventotene di Eugenio Colorni, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli
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carmenvicinanza · 2 years
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Ursula Hirschmann
https://www.unadonnalgiorno.it/ursula-hirschmann/
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“Giorni fa, in una riunione politica, ho capito di colpo perché per me fosse tanto più facile essere ‘europea’ che per altri. Dovevo parlare e mi sono accorta che non avevo nemmeno più una lingua a mia disposizione. L’italiano che parlo da tanti anni mi è rimasto sempre estraneo; non ho mai voluto addentrarmici troppo per non perdere la mia lingua: il tedesco. […] Questa mancanza di lingua non è tutto: non sono italiana benché abbia figlie italiane, non sono tedesca benché la Germania una volta fosse la mia patria. E non sono nemmeno ebrea, benché sia un puro caso se non sono stata arrestata e poi bruciata in uno dei forni di qualche campo di sterminio”.
Ursula Hirschmann è stata una madre fondatrice dell’Europa. Antifascista, socialdemocratica, femminista, ha militato per i suoi ideali per tutta la sua esistenza.
Nata a Berlino il 2 settembre del 1913. in una agiata famiglia ebraica, crebbe durante gli anni della Repubblica di Weimar, della nascita e ascesa del nazismo a cui si oppose da subito entrando, nel 1932, nell’organizzazione giovanile del partito socialdemocratico.
Costretta a scappare in Francia per la sua attività politica, ebbe modo di incontrare il filosofo e socialista italiano Eugenio Colorni, che seguì in Italia e che sposò nel 1935. Insieme ebbero due figlie e presero parte attiva al movimento clandestino di opposizione al fascismo.
Ha seguito il marito quando venne arrestato e confinato sull’isola di Ventotene, nel 1939.
Lì conobbero Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, che nel 1941 scrissero il Manifesto di Ventotene “per un’Europa libera e unita“, il punto d’inizio del federalismo europeo che invitava a una rottura con il passato per formare un nuovo sistema politico attraverso la ristrutturazione e una profonda riforma sociale.
Il documento ebbe ampia diffusione tra i membri della resistenza italiana anche grazie al contributo di Ursula Hirschmann che, non essendo soggetta a provvedimenti restrittivi, ebbe modo di portarlo con sé sulla terraferma, come altre donne legate ai confinati, e diffonderlo a Roma, a Milano e in Germania, grazie alla sua traduzione.
Nel 1943 è stata presente alla riunione di fondazione del Movimento Federalista Europeo di Milano e collaborato alla redazione e diffusione del foglio clandestino L’Unità Europea.
Quando il marito venne ucciso dai fascisti della banda Koch, nel 1944, iniziò una relazione con Altiero Spinelli che sposò e da cui ha avuto altre tre figlie.
Ursula Hirschmann ha preso parte all’organizzazione del primo congresso federalista internazionale, a Parigi, nel 1945, impegnandosi per la formazione del Movimento Federalista Europeo.
Nel 1975, a Bruxelles, ha fondato l’associazione Donne per l’Europa per affermare il ruolo delle donne nel processo europeo, fatto di emancipazione e consapevolezza, capace di portare “una dimensione umana secondo il nostro modo di pensare”.
L’anno successivo, venne colpita da un aneurisma cerebrale da cui non si riprese più completamente, pur continuando a seguire l’attività politica di Spinelli.
La consapevolezza critica e originale che la caratterizzava l’ha accompagnata per tutta la sua esistenza, fatta di passione e impegno instancabile, di viaggi, sconfinamenti, impegni e frenetica attività.
È morta a Roma, l’8 gennaio 1991.
Ursula Hirschmann è stata una donna che non si è lasciata incatenare, ha vissuto la sua vita da protagonista, l’Europa è stata la sua casa e il progetto di tutta una vita.
Ha saputo insegnare il coraggio di essere libere, affrontato le difficoltà che le si sono parate davanti, riconoscendo le sue fragilità, potenzialità e la capacità di adattarsi e riformulare la sua esistenza vissuta in serramento, sconfinamenti, superamenti di confini e di barriere reali e esistenziali.
Le è stato dedicato un albero nel Giardino dei Giusti a Villa Pamphili a Roma.
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, riceve appartamento convenzionato dal Comune e lo affitta su Airbnb: risolto il contratto
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Milano, riceve appartamento convenzionato dal Comune e lo affitta su Airbnb: risolto il contratto. Il Comune di Milano, in collaborazione con Redo Sgr, ha risolto il contratto di locazione a canone convenzionato in un appartamento nel quartiere Merezzate in via Eugenio Colorni 4 a Milano. Affitto irregolare L’utilizzo irregolare dell’immobile, ceduto per locazioni turistiche e temporanee, è emerso la scorsa settimana dopo la pubblicazione di alcuni annunci sulla piattaforma Airbnb. Il Comune di Milano ha immediatamente avviato le procedure di controllo attraverso la piena collaborazione con Redo Sgr, società che gestisce gli immobili di Merezzate dedicati agli affitti a canone convenzionato, ed è emerso che l’appartamento è stato utilizzato in maniera irregolare dall’inquilino nel corso degli ultimi mesi. La risoluzione del contratto Per questo motivo è stato deciso di procedere alla risoluzione del contratto. È attualmente in corso la verifica su un altro caso in cui l’appartamento in questione è stato acquistato dall’inquilino a prezzo convenzionato e poi affittato irregolarmente per locazioni turistiche e brevi. “Abbiamo deciso di intervenire immediatamente perché riteniamo non accettabile l’utilizzo irregolare degli appartamenti destinati all’affitto a canone convenzionato o alla vendita convenzionata – spiega Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa –. È una vicenda che viola le regole e lo spirito dell’housing sociale, per questo manterremo alta l’attenzione se dovessero emergere nuovi casi”. Read the full article
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raucci · 6 years
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Eppoi uno come Rossi, liberalsocialista, fondatore del Partito radicale, non cedeva mai al ridicolo della demagogia, e subito segnalò che sussidi indiscriminati avrebbero favorito gli oziosi e gli imbroglioni. Cioè c’è chi ci marcia. Ma in un paese il cui premier, ieri, ha detto che la crescita economica ci «spetta di diritto», uno come Rossi verrebbe invitato a tornare a Ventotene a imbrattare scartoffie.
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giuseppearagno · 5 years
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Europa solidale o barbarie Le prossime settimane ci vedranno impegnati in un dibattito fondamentale dentro e fuori la nostra organizzazione. A questo proposito non possiamo non dire quale è la nostra prospettiva, quale è l’Europa che immaginiamo dopo aver detto perché l’Unione Europea è indigeribile così com’è.
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marcoleopa · 4 years
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"Per un'Europa libera e unita"
Ventotene, agosto 1941
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Il Manifesto di Ventotene, steso nel 1941 da Spinelli, e Rossi insieme con Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann, è un fondamentale documento che traccia le linee guida di quella che sarà la carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Nel documento viene sottolineato come i principi che nacquero dalla Società delle Nazioni in seguito alla prima guerra mondiale si fossero persi, lasciando spazio al nazionalismo imperialista delle potenze. Come gli ordinamenti democratici si fossero svuotati del loro senso lasciando spazio a plutocrati e monopolisti. Come lo spirito critico scientifico fosse stato sostituito da nuove fedi materialistiche.
I tre intellettuali previdero la caduta dei poteri totalitari e auspicarono che, dopo le esperienze traumatiche della prima metà del Novecento, i popoli sarebbero riusciti a sfuggire alle subdole manovre delle élites conservatrici. Secondo loro, lo scopo di queste sarebbe stato quello di ristabilire l’ordine prebellico.
Per contrastare queste forze si sarebbe dovuta fondare una forza sovranazionale europea, in cui le ricchezze avrebbero dovuto essere redistribuite e il governo si sarebbe deciso sulla base di elezioni a suffragio universale. L’ordinamento di questa forza avrebbe dovuto basarsi su una “terza via” economico-politica, che avrebbe evitato gli errori di capitalismo e comunismo, e che avrebbe permesso all’ordinamento democratico e all’autodeterminazione dei popoli di assumere un valore concreto.
http://www.italialibri.net/contributi/0407-1.html
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mayolfederico · 4 years
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ventidue aprile
Richard Diebenkorn, Cityscape# 1, 1963
  Una fantasia
Ti dirò una cosa: ogni giorno la gente muore. E questo è solo l’inizio. Ogni giorno, nelle case funebri, nascono nuove vedove, nuovi orfani. Si siedono con le mani conserte, cercando di decidere sulla loro nuova vita.
Poi vanno al cimitero, per alcune di loro è la prima volta. Hanno paura di piangere, a volte di non piangere.…
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dla-polski · 5 years
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Czego nie wiemy o Unii Europejskiej?
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W 1941 roku trzech komunistycznych działaczy, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi i Eugenio Colornier, ukończyło prace nad "Manifestem z Ventotene". Publikacja powstała w czasie ich pobytu w faszystowskim więzieniu na wyspie Ventotene. Sam Alitero Spinelli został wyrzucony z Włoskiej Partii Komunistycznej za trockizm. W publikacji autorzy postulowali utworzenie jednego ponadnarodowego państwa europejskiego, które zajmowałoby się polityką międzynarodową, obronnością, gospodarką oraz finansami. Przewidywali również utworzenie wspólnej armii europejskiej, która mogłaby interweniować i pacyfikować bunty społeczne w krajach członkowskich pozbawionych armii narodowych. Read the full article
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cutulisci · 6 years
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Le forze reazionarie - «Nel grave momento sapranno presentarsi ben camuffate, si proclameranno amanti della libertà, della pace, del benessere generale, delle classi più povere. In passato abbiamo visto come si siano insinuate dietro i movimenti popolari, e li abbiano paralizzati, deviati, convertiti nel preciso contrario».
Dal Manifesto di Ventotene di Eugenio Colorni, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli
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salmad75 · 3 years
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Reposted from @corriere «In questi giorni una cosa appare sconcertante, e si registra nelle dichiarazioni dei politici in diverse parti d’Europa. Esprimono grande solidarietà agli afghani che perdono libertà e diritti, ma… “che restino lì’’, non vengano qui perché non li accoglieremmo. Questo non è all’altezza del ruolo storico e dei valori dell’Unione». Non sono certo stucchevoli le parole con cui Sergio Mattarella denuncia l’atteggiamento ipocrita che serpeggia nella Ue sulla sorte delle migliaia di persone in fuga dall’Afghanistan conquistato dai talebani. A indignare il presidente è l’indifferenza, divenuta contagiosa dopo che le immagini di quell’esodo (represso tra sangue e terrore) hanno fatto il giro del mondo, con l’effetto di cloroformizzare progressivamente le coscienze. Un dramma. Come se la democrazia e i diritti umani degli altri non ci riguardassero. Non più di tanto. Una questione che dovrebbe imporre a Bruxelles di ripensare le proprie responsabilità nell’atlante geopolitico mondiale. E la richiesta di un netto cambio di passo il capo dello Stato la lancia da Ventotene, dialogando con gli studenti dopo aver reso omaggio ad Altiero Spinelli, autore ottant’anni fa con Eugenio Colorni e Ernesto Rossi del «Manifesto di Ventotene» che diede forma al sogno di un continente coeso. Leggi l'articolo completo, a firma di Marzio Breda, su Corriere 👉 (📸 Ansa) #mattarella https://www.instagram.com/p/CTNX8BKswep/?utm_medium=tumblr
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likarotarublogger · 3 years
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L'anniversario con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Ventotene: "Strada europea presidio di libertà e diritti"
Il presidente della Repubblica sull'isola dove è nata 80 anni fa l'idea di un'Europa unita. Tappa al cimitero, dove ha deposto fiori sulla tomba di Altiero Spinelli, fondatore del movimento federalista europeo e autore del manifesto di Ventotene, considerato uno dei testi fondanti dell'Unione europea. Poi, ha aperto il 40° seminario per la formazione federalista europea.
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Foto di Annarita Gargiulo di Ventotene.
Il presidente della Repubblica
Sergio Mattarella.
«L'isola e l'Europa intera, festeggiano l'80mo anniversario della redazione del Manifesto di Ventotene»
Bambini, anziani, giovani e tanti turisti che accolgono nella splendida Piazza Castello di Ventotene per salutare il nostro presidente ma soprattutto per festeggiare gli 80 anni della nostra Unità ed Europa Libera.
La gioia di vivere nell'isola dei confini per ascoltare i racconti del passato di come è stato concepito per essere uno stato unito L'Europa di Altiero Spinelli, l'Europa di Ernesto Rossi, l'Europa di Eugenio Colorni ma soprattutto il coraggio è la forza delle donne Ursula Hirschmann e Ada Rossi.
Grazie al loro grande sacrificio per la nostra Unità e Liberi.
Amo la forza e l'umanità del passato!
Elena Rodica Rotaru.
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"In questi giorni una cosa appare sconcertante e si registra nelle dichiarazioni di politici un po' qua e là in Europa. Esprimono grande solidarietà agli afghani che perdono libertà e diritti, ma 'che restino lì', 'non vengano qui perché non li accoglieremmo'. Questo non è all'altezza dei valori della Ue". Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rispondendo a una domanda sui migranti. A Ventotene, durante il 40esimo seminario per la formazione federalista europea in occasione degli 80 anni del Manifesto che ha posto le basi per l'Europa unita.
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Il sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro e la Commissario straordinario di Governo per il recupero dell’ex carcere borbonico sull’isolotto di Santo Stefano a Ventotene. 
Il Presidente Sergio Mattarella è arrivato a Ventotene. Ad accoglierlo Daniele Leodori, Vice Presidente della Regione Lazio, il sindaco Gerardo Santomauro e Carlo Medici, Presidente della Provincia di Latina.
La visita del Presidente coincide con il 40esimo seminario per la formazione federalista europea, nell'80esimo anniversario del Manifesto di Ventotene
Bambini, anziani, giovani e tanti turisti che accolgono nella splendida Piazza Castello di Ventotene per salutare il nostro presidente ma soprattutto per festeggiare gli 80 anni della nostra Unità ed Europa Libera.
Amo la forza e l'umanità del passato!
La gioia di vivere nell'isola dei confini per ascoltare i racconti del passato di come è stato concepito per essere uno stato unito L'Europa di Altiero Spinelli, l'Europa di Ernesto Rossi, l'Europa di Eugenio Colorni ma soprattutto il coraggio è la forza delle donne Ursula Hirschmann e Ada Rossi.
Grazie al loro grande sacrificio per la nostra Unità e Liberi.
Amo la forza e l'umanità del passato che oggi non è più possibile fare.
Elena Rodica Rotaru.
Children, the elderly, young people and many tourists who welcome in the splendid Piazza Castello di Ventotene to greet our president but above all to celebrate the 80th anniversary of our Unity and Free Europe.
The joy of living on the island of borders to hear the stories of the past of how it was conceived to be a united state The Europe of Altiero Spinelli, the Europe of Ernesto Rossi, the Europe of Eugenio Colorni but above all courage is the strength of women Ursula Hirschmann and Ada Rossi.
Thanks to their great sacrifice for our Unity and Free.
I love the strength and humanity of the past!
Elena Rodica Rotaru.
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iltrombadore · 4 years
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I ‘lombardi’ che piacciono a me: Eugenio Colorni, socialista, europeista, martire antifascista
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Era il 30 maggio del 1944, a pochi giorni dalla Liberazione di Roma, quando Eugenio Colorni spirò all’Ospedale San Giovanni dove era ricoverato dopo che due giorni prima i miliziani fascisti della ‘banda Koch’ lo avevano gravemente ferito a colpi d’arma da fuoco tirati alle spalle in via Livorno mentre tentava di fuggire alla cattura. Eugenio Colorni era un resistente, dirigeva la stampa dell’ Avanti! clandestino, e portava documenti falsi intestati al nome di Franco Tanzi. Aveva trentacinque anni. E’ medaglia d’oro della Resistenza. 
Era un ebreo di famiglia borghese, nato a Milano il 22 aprile del 1909, imparentato per via materna con la famiglia Pontecorvo, che ha dato all’Italia i nomi noti del regista Gillo e del grande fisico atomico Bruno. Figlio esemplare della tradizione laica e democratica milanese, si formò al Liceo Manzoni e si orientò per gli studi filosofici coltivando il pensiero di Croce avvicinandosi presto al socialismo e alla causa sionista per l’influenza diretta dei cugini Enzo ed Emilio Sereni. Studioso di Kant e Leibnitz, pubblicò studi critici sull’Estetica di Croce e divenne antifascista collaborando con il movimento di Giustizia e Libertà. 
Visse da vicino l’avvento dell’hitleriano in Germania dove ebbe incarichi universitari prima di trasferirsi per insegnare filosofia e pedagogia a Trieste. A partire dal 1935, Colorni intensificò il proprio impegno e prese contatto con il Centro interno socialista, e nell'aprile del 1937, dopo gli arresti di Luzzato e Morandi, ne divenne, di fatto, il responsabile.
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Nel settembre del 1938, all'inizio della campagna razziale fu arrestato dall'OVRA a Trieste, in quanto ebreo ed anti-fascista militante, e rinchiuso nel carcere di Varese. I giornali pubblicarono la notizia con gran risalto, sottolineando che egli «di razza ebraica, manteneva rapporti di natura politica con altri ebrei residenti in Italia e all'estero». Venne quindi assegnato al confino per cinque anni nell'isola di Ventotene, dove  discusse con gli altri compagni confinati.Risale a questo periodo la sua adesione alle idee federaliste europee propugnate da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, con i quali, nel 1941, partecipò alla stesura del Manifesto per un’Europa libera e unita, meglio noto come Manifesto di Ventotene.
 Nel 1944, a Roma, nel mezzo della lotta partigiana, Colorni riuscì a pubblicare clandestinamente un volumetto dal titolo Problemi della Federazione Europea, che raccoglieva il Manifesto ed altri scritti sul tema . Nella sua "Prefazione" al Manifesto, auspicò la nascita di una politica federalista europea come scenario praticabile dopo la catastrofe della guerra.
  Nell'ottobre del 1941 il confinato fu trasferito a Melfi, da dove riuscì a fuggire nel maggio del 1943 per recarsi clandestinamente a Roma. Qui, dopo la capitolazione di Mussolini, il 25 luglio del 1943, si dedicò all'organizzazione del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, nato nell'agosto dalla fusione del PSI col giovane gruppo del Movimento di Unità Proletaria.
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Subito dopo a Milano, assieme a Spinelli, Rossi, Manlio Rossi Doria, Vittorio Foa, diede vita al Movimento Federalista Europeo che adottò come proprio programma il "Manifesto di Ventotene". A seguito dell'8 settembre, svolse nella capitale un'intensissima attività nella Resistenza: prese parte alla direzione del PSIUP e s'impegnò a fondo nella ricostruzione della Federazione Giovanile Socialista Italiana, nella formazione partigiana della prima brigata Matteotti e fu redattore capo dell'Avanti! clandestino, che ebbe larga risonanza per le idee europeiste e nell’incitare alla lotta contro l’occupazione tedesca. L’agguato che gli tesero i fascisti della ‘banda Koch, il 28 maggio del 1944, gli fu fatale. Tentò la fuga, ma gli assassini gli spararono alle spalle. Morì due giorni dopo all’Ospedale San Giovanni. E’ un eroe dell’Italia democratica.
Medaglia d'oro al valor militare :
«Indomito assertore della libertà, confinato durante la dominazione fascista, evadeva audacemente dedicandosi quindi a rischiose attività cospirative. Durante la lotta antinazista, organizzato il centro militare del Partito Socialista Italiano, dirigeva animosamente partecipandovi, primo fra i primi, una intensa, continua e micidiale azione di guerriglia e di sabotaggio. Scoperto e circondato da nazisti li affrontò da solo, combattendo con estremo ardimento, finché travolto dal numero, cadde nell'impari gloriosa lotta.» Roma, 28 maggio 1944
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angelicavasile-blog · 7 years
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25 Aprile - Festa della Liberazione
E’ certamente possibile, risalendo indietro nei secoli, trovare nella cultura europea, in diversi campi della storia del pensiero, molteplici riferimenti all’Europa come entità non meramente territoriale bensì auspici e progetti di una qualche forma di unità sovranazionale, comprendente il vecchio continente. L’idea di un’Europa unita affonda le sue radici nell’Illuminismo e nella visione kantiana di una comunità di stati che cooperano per garantire “la pace perpetua”.
Il dibattito sulla necessità di un’integrazione economica e politica nell’Europa ha influenzato molti intellettuali attivi nel movimento della Resistenza nell’Europa occupata dalle truppe nazi-fasciste.
Difatti Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, incarcerati in quanto antifascisti scrissero il famoso Manifesto Ventotene nel 1941, Manifesto che è stato un punto di riferimento per tutte le correnti federaliste d’Europa.
L’Europa che cominciava a prendere forma su iniziativa di Jean Monnet e Robert Schuman  non sarebbe stata la realtà politica globale, al di sopra degli stati nazionali immaginati dagli europeisti della prima ora, ma avrebbe offerto soluzioni comunitarie a problemi specifici e distinti, mediante la creazione al fianco degli Stati membri di istituzioni destinate al raggiungimento di fini particolari, seguendo il metodo funzionalista teorizzato sin dal 1943 dallo studioso romeno David Mitrany.
“L’Europa non potrà farsi un una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto” diceva Schuman nella sua famosa dichirazione che diede poi vita alla CECA (Comunità Europa del carbone e dell’Acciaio).
Alla luce di quanto detto fin’ora io vi invito a scendere in piazza il 25 aprile indossando anche qualcosa di blu come la bandiera europea.
Perché il 25 aprile?
Il 25 aprile perché l’Europa unita e la pace sono l’eredità più preziosa che ci è stata consegnata dalla Resistenza.
Dobbiamo scendere in piazza portando anche tutto il nostro orgoglio europeo oltre che quello di Milano Medaglia d’Oro della Resistenza. Milano è capitale dell’integrazione europea e la manifestazione del 25 ha bisogno della partecipazione di tutti noi, ha bisogno di piazze democratiche e di energia ritrovata. Insieme dobbiamo ripartire dalla Liberazione, dalle nostre radici, per portare più Italia in Europa e più Europa in tutti noi.
L’Europa è nata così dal desiderio di libertà, dalla forza di ideali più grandi, che hanno unito i paesi nel contrastare il totalitarismo, la dittatura e il nazionalismo.
“La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi proporzionali ai pericoli che la minacciano” diceva Monnet ed io aggiungo che in questo momento storico più che mai c’è bisogno di un’Europa forte e unita per contrastare i pericoli delle derive nazionaliste e xenofobe, e riaffermare l'attualità della Resistenza come valore fondante dell'Unione europea, ci vediamo il 25.
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tmnotizie · 7 years
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FERMO – Si parlerà dell’Europa di ieri, di quella oggi e di quella che dovrebbe essere domani, nella seduta del Consiglio Provinciale di domani sabato 25 marzo alle ore 10, convocata per ricordare i 60 anni dai trattati di Roma, dalla Provincia di Fermo con il Centro Europe Direct – Marche sud di Fermo in collaborazione con il C.A.S.E. 
“Come Provincia e Centro EUROPE DIRECT di Fermo – commenta la Presidente Moira Canigola – abbiamo deciso di organizzare un evento per stimolare una riflessione sul futuro dell’Unione Europea e del mondo in una fase storica particolarmente difficile per l’integrazione Europea che vede partire i negoziati finalizzati a dare attuazione all’art. 50 del Trattato e quindi a disciplinare la c.d. Brexit, accanto alle prime esternazioni dell’Amministrazione del Presidente Trump che evidenziano la forte volontà di dividere l’Unione Europea. A tutto ciò si affianca anche il dilagante euroscetticismo che rischia di cancellare 60 anni di storia di pace, di sviluppo economico e sociale, di innalzamento del livello di vita dei cittadini, pur in un quadro di eccessivo formalismo”.
Il progetto di un’Europa unita -aggiunge la Canigola- immaginato a Ventotene nel 1941 da Altiero Spinelli, da Ernesto Rossi, da Eugenio Colorni, ha portato alla firma dei Trattati di Roma (25 marzo 1957) e ad un cambiamento epocale con l’eliminazione della guerra tra gli Stati e la nascita di una nuova convivenza basata su istituzioni, obiettivi e politiche comuni al fine di vincere le tentazioni egemoniche e creare le condizioni ottimali per una crescita di tutte le sue componenti. La seduta consiliare quindi vuole costituire un primo incontro di riflessione e approfondimento al fine di rilanciare il processo di integrazione Europea ed arginare i tentativi di disgregazione in atto, per avere un Europa sempre più inclusiva, forte e coesa che metta al centro del progetto politico Europeo i cittadini e i loro bisogni”.
L’Ambasciatore Vittorio Luigi Ferraris, Vice Presidente Centro Alti Studi Europei avvierà i lavori con il suo intervento “i Sessant’anni dopo Roma: oggi per l’Europa quale futuro?”. Proseguiranno poi gli studenti del Liceo Scientifico – sezione Linguistico di Fermo – con “Nuove Voci Europee” che parleranno dei progetti delle loro best practice di scambi europei avviati già da tempo dal loro istituto e li esporranno in più lingue (inglese, francese, tedesco, russo, spagnolo con traduzione simultanea in Italiano).
Alla seduta del Consiglio Provinciale sono stati invitati i parlamentari europei eletti nella circoscrizione dell’Italia Centrale, i Parlamentari eletti nella Circoscrizione di Fermo, il Prefetto di Fermo, Il Presidente della Regione Marche, gli Assessori Regionali, i Consiglieri Regionali, i Sindaci dei Comuni di Fermo i Presidenti della Province di Macerata e Ascoli Piceno, i Dirigenti degli Istituti Scolastici Superiori della Provincia di Fermo.
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senzabarcode · 5 years
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Stati Uniti d'Europa, per l'Europa federalista
Stati Uniti d’Europa, per l’Europa federalista
Stati Uniti d’Europa, il rilancio del progetto dell’Europa federalista. La Lista Marco Pannella insieme al Partito Socialista.
Nasce Stati Uniti d’Europa, un progetto politico promosso dal Partito Socialista e dalla Lista Marco Pannella e aperto ad associazioni e movimenti democratici ed alle esperienze civiche. Il riferimento sarà la Rosa nel Pugno che ha caratterizzato lelotte civili e sociali…
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