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#stati d’animo
unfilodaria · 5 months
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Mia figlia, come tanti ragazzi non ha vissuto un facile 2023: tutte le tensioni e le ansie del post COVID, e covate negli ultimi mesi del 2022, sono esplose agli inizi di quest’anno mostrandola e rendendola fragile, vacillando nel vivere e dovendo richiedere aiuto e sostegno psicologico e purtroppo farmacologico.
Ha lottato tanto, é caduta e si è rialzata e sembra finalmente, con non poca fatica, essere uscita dal tunnel. Si è fidanzata, ha ripreso gli studi, si è trovata un lavoro part-time. Passi enormi, da gigante, per chi vacillava e veniva divorata da attacchi di panico.
Ma non è un caso che usi la parola “sembra”. So bene, per mia esperienza, che il processo di “guarigione” è lungo, molto lungo e laborioso. Ed i facili entusiasmi possono portare a ricadute, perché ancora non si è saldi sulle proprie gambe. Io la osservo, quel poco tempo che è qui con me, la ascolto, cerco di leggere i piccoli grandi segnali che le sue espressioni e il suo fisico fanno trasparire. E, come stasera, la rivedo esposta, particolarmente fragile, camminare su un filo di confine molto labile. E tremo, in silenzio ma tremo, per il suo stato, per la sua possibile ricaduta e per l’allontanarsi del momento in cui potremmo dire con certezza “finalmente ne sei fuori”
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comeunombranelbuio · 1 year
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“E sparirò ma tu promettimi che
Potrò sempre ritornare da te
..
E sparirai ma tu promettimi che
Vorrai sempre ritornare da me
Se ti dimentichi te com’eri
Quando non c’ero tra i tuoi pensieri
E comunque andrà
L’addio non è una possibilità”
È stato amore a primo ascolto,in fissa solo con questa ormai
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stato-d-anim0 · 1 year
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“Siate felici della vostra felicità”
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amespeciale · 4 months
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"La malinconia non saprei davvero come collocarla nella famiglia degli stati d’animo. Somiglia alla tristezza ma più raffinata ed elegante.
E' timida celandosi dietro un accenno di sorriso. Cammina fiera, petto in fuori ma sbircia alle sue spalle sperando di essere seguita dal ricordo.
La riconosci all’istante nello sguardo di chi hai di fronte perché ti trapassa.
La maliconia non è per tutti.
E' un fregio complesso per gli animi semplici".
Michelangelo Da Pisa
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fee-ling · 28 days
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Sono infastidito dalla mia incapacità di controllare i miei stati d’animo.
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quandotuttosifabuio · 5 months
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Stati d’animo e continenti d’ansia.
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la-novellista · 13 days
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[...]non puoi sapere quanto sia bello scartare una busta e leggere delle parole scritte a penna. La penna è vita, disegna emozioni, stati d’animo. Sulla carta da lettera si può pure piangere e resta il segno. La carta profuma della persona che l’ha tenuta in mano.
Laura Imai Messina
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caoticoflusso · 2 months
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momento di riflessione su quanto esprimano determinati quadri e l’arte in se come rappresentazione sentimentale/psicologica/emotiva. vero e proprio mezzo di comunicazione per emozioni e stati d’animo.
ogni dipinto mi innesca una serie di dialoghi introspettivi dove in un modo o nell’altro mi domando cosa il pittore avrebbe voluto esprimere e ci sono sempre diverse opinioni contrastanti. capita che un quadro mi esprima gioia e dolore, e mi chiedo che sensazione lui debba aver avuto dentro dipingendo. anche se in fondo, dell’arte (di qualsiasi forma) è bella proprio la consapevolezza che ad ogni persona susciti una cosa diversa.
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dottssapatrizia · 8 months
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Mai...assolutamente mai, giudicare un disagio. A volte mi sento perduta... inquieta? Bene... devo accogliere questi stati d’animo... stanno svolgendo una funzione. Sono come la bava del baco che prima fa il bozzolo e poi diventa farfalla
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susieporta · 3 months
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Coco Chanel è rimasta orfana molto presto nella vita. Se pensiamo alla certezza dell’amore materno prima e paterno dopo come a delle ali che ci permettono il volo, potremmo dire che Coco è certamente il simbolo di un miracolo. Coco prima di essere Chanel, come dice il titolo di un film sulla sua vita, è stata una donna di servizio, una soubrette, e poi una sarta. Cosa quindi le ha permesso di volare e diventare chi desiderava essere? Potremmo fare molte ipotesi e nessuna ci potrebbe convincere fino in fondo. Quello che è certo è che Coco, come disse lei stessa, ha avuto la forza d’animo di accettare la sua realtà, la realtà di essere nata senza qualcosa, e proprio in virtù di questa accettazione ha saputo sfruttare ogni occasione che la vita le dava per costruire le ali di cui aveva bisogno. E questo è possibile proprio quando accettiamo di non essere stati amati senza scadere nel vittimismo, senza farlo diventare un alibi. Le ali germogliano dalle nostre scapole, quando iniziamo a credere fortemente che le nostre origini, né il nostro passato siano motivi validi per continuare a vivere nel disamore. Coco ha potuto diventare Chanel perché ha saputo amarsi fidandosi dell’unico timone che aveva per orientarsi. Il bene per sé stessa.
Gloria Volpato
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osmosidelladecenza · 27 days
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In questi giorni si sono alternati tutti gli stati d’animo che la mia stanca testa possa immaginare
Ma c’è stato un solo momento di grazia, uno solo. Quella fase mistica dove il benessere scende dal cielo e si impossessa della tua vita di merda
Tu eri li davanti a me, guardavi la scorza d’arancia dentro il tuo aperitivo e sicuramente pensavi al nulla assoluto.
Io ero invasa da quella prima volta che ti ho visto ed ho pensato “che bello” e tutta la tua bellezza mi ha pervasa.
Ecco, io vorrei vivere solo lì, nella tua bellezza e niente altro… e infine morire di bellezza che tanto con la minchia rotta dove posso andare?
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lunamagicablu · 4 months
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Solitamente stimoliamo una marea di emozioni inutili e improduttive: rimorso, tristezza e sensi di colpa, se ci proiettiamo nel passato, ansia inquietudine e preoccupazione, se ci proiettiamo nel futuro. E questi stati d’animo ci fanno bruciare un sacco di energie in cambio di niente. Roberto Re art by_krummervogel_ ***************** We usually stimulate a flood of useless and unproductive emotions: remorse, sadness and guilt, if we project ourselves into the past, anxiety, restlessness and worry, if we project ourselves into the future. And these moods make us burn a lot of energy in exchange for nothing. Roberto Re art by_krummervogel_ 
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stato-d-anim0 · 1 year
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“Non c’è niente di male a vivere una vita che gli altri non capiscono”…
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gunsfire · 8 months
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23.09.2023
ciao, popolo di di tumblr, volevo condividere con voi un pensiero che ultimamente mi balena per la testa e che vedo molti account pensarla in modo simile.
io ho iniziato ad avere account su tumblr per “gioco” e per fare la “figa” nel lontano 2012 quando avevo 13 anni, pensavo che avere un account qui e condividere frasi finte depresse mi rendesse “cool” e “in” per i tempi. ero alle medie e onestamente non so nemmeno cosa pensassi, ne cosa stavo passando perché ho cancellato quel periodo dalla mia testa per tanti motivi.
sta di fatto che sono su tumblr in un account o un altro da 11 anni, non ho mai pensato neanche lontanamente che un giorno sarei arrivata a fare questo discorso, ma mi tocca.
negli ultimi due anni (forse anche 3/4) questo sito, quello che il ritenevo un posto sicuro, quello che io usavo per esprimere me stessa e le mie emozioni, quello che usavo come diario per raccontare di come mi facevano sentire determinate esperienze vissute, o quello che usavo come pagina bianca di sfogo per tutti i brutti momenti che ho passato.
ecco, quel sito ormai non esiste più. ovvero, certo tumblr c’è ancora, ed io (come voi) siamo qui a scrivere, rebloggare e leggere come prima, ma il sito di per se è cambiato molto.
ora come ora quando entro mi ritrovo scene p0rno, oppure cose non richieste in quanto non sono nei miei interessi, scene di vi0lenza..insomma cose di questo tipo, che non dico che 10/11 anni fa non c’erano, anzi probabilmente già giravano sul sito ma non erano così evidenti, non erano così INVADENTI nella dashboard o negli account di tutti noi.
onestamente parlando, io ora ho 24 anni, forse sono un po’ grande per stare qui su tumblr ancora con la speranza e l’ingenuità di usare il sito solo come via di sfogo e di lettura di altre persone nella mia stessa situazione, però fatto sta che ho un’età che se mi voglio vedere dei video o film p0rno posso benissimo farlo altrove, senza problemi. non capisco perché debbano “sbatterlo” in faccia a tutti gli utenti di tumblr che cercano ancora una via di sfogo (come me) o che entrano per leggere e rebloggare.
a me, onestamente, dispiace molto per quello che è diventato. e mi dispiace che ora le persone che sono qui come sono qui io, per i motivi di anni fa, e per condividere ancora, magari, i nostri stati d’animo..si debbano trovare un sito completamente diverso.
capisco che la tecnologia cambia, si evolve e niente può rimanere uguale ma nonostante questo, mi dispiace.
mi auguro comunque che le persone che sono qui con il mio stesso scopo, o quelle che sono qui per condividere, leggere e rebloggare frasi, poesie, arte ecc.. non si abbattano (nemmeno io lo farò) e continueremo a usare tumblr per questo scopo.
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diceriadelluntore · 10 months
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Storia di Musica #287 - Tool, Lateralus, 2001
Ho scelto di dedicare la serie di album di Agosto ad un pensiero che nella musica popolare (nel senso più puro del termine) spesso non è il primo sentimento che passa per la testa dell’ascoltatore. Sto parlando di album “impegnativi”, che capisco benissimo che come concetto è qualcosa di aleatorio, ma che nella mia idea di scelte questa volta vogliono rappresentare un certo stato dell’arte dal punto di vista tecnico musicale, e spero che da queste scelte ne possa scaturire un bel dibattito al riguardo. Il primo di oggi ci porta negli Stati Uniti ad inizio anni ’80. Maynard James Keenan nato a Ravenna (quella in Ohio) e che era compagno di corso all’Università di Grand Rapids con il padre di una mia pen friend americana, è un tipo dai mille interessi, fa due anni a West Point, la prestigiosa accademia militare americana. Li con il termine tool si intende un cadetto che segue senza nessuna esitazione qualsiasi tipo di ordine dai superiori, che spesso li usavano anche per episodi di nonnismo. Scelse Tool come nome della band che fondò nel 1990 per il principio che avrebbe fatto sempre e solo quello che gli piaceva. Inizia così il percorso di una delle più incredibili realtà musicali degli ultimi anni, capaci di rinnovare e sperimentare almeno tre generi: l’heavy metal, il progressive e la musica sperimentale. Insieme al chitarrista Adam Jones (che è anche un grande esperto di effetti visuali e scenici, e ha lavorato in pellicole come Jurassic Park), dal bassista Paul D'Amour (prima) e in seguito dal britannico Justin Chancellor (dal 1995) e dal batterista Danny Carey (quest’ultimo uno dei più incredibili e bravi batteristi di tutti i tempi) pubblica Undertow nel 1993, che pur rimanendo in un solco heavy metal elettrico ha già degli spunti interessanti, si prendano come riferimento le adesso iconiche Prison Sex e la lunghissima Disgustipated. Nel 1996 l’album della consacrazione. Ænima è infatti un disco tutto giocato sul concetto della catarsi junghiana (ascoltate la lunga Third Eye o andatevi a rileggervi la storia che riguarda questo disco) ma che ha ancora momenti di puro e durissimo hard rock (la seminale Stinkfist) e rock progressive del ventunesimo secolo (H., Forty Six & 2). Per problemi con la casa discografica passeranno oltre 5 anni per il lavoro successivo. Keenan tra l’altro non si perde d’animo ed inizia il suo progetto parallelo degli A Perfect Circle, dove cura più la sua anima heavy metal, ottenendo tra l’altro grande successo. Nel 2001, dopo aver per mesi parlato di un album intitolato Systema Encéphale, il 15 maggio esce Lateralus. Il titolo è un riferimento sia al muscolo vasto laterale (Vastus Lateralis che ci permette di piegare le gambe) sia al pensiero laterale, definizione dello psicologo Edward De Bono, che individua soluzioni non di logica sequenziale, risolvendo il problema non partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie, ma cercando punti di vista alternativi per trovare la soluzione. Le fotografie interne fanno capire ancora più a fondo il percorso musicale di questo album: un viaggio nella mente umana, nelle sue passioni, nelle più profonde fratture, in cerca di risposte, anche di tipo politico, religioso, spirituale con il chiaro intento di arrivare alla perfezione, quindi ad un incontro con la divinità. Musicalmente è come proiettare i Van Der Graaf Generator o i King Crimson, scontratisi con il grunge e la musica industriale, negli anni 2000. Ne esce fuori un capolavoro assoluto, dalle infinite sfaccettature musicali.
The Grudge parla del mito di Saturno che divora i suoi figli, ed è una scalata strumentale incredibile, spezzata da un urlo di Keenan che supera i 20 secondi, citando anche La Lettera Scarlatta, romanzo del 1850 di Nathalien Hawthorne. The Patient inizia lenta e sognante ma poi finisce in una contorsione ipnotica. Schism, uno dei capolavori del disco (e Grammy per la miglior canzone metal del 2002, sebbene sia una costrizione bella e buona definirla tale), cambia il ritmo per 47 volte, inizia con un tempo di 12/8, poi passa prima a 7/8 e poi a 5/8, e parlando di scismi religiosi, effettua musicalmente uno scisma metrico (che geni…). Ticks & Leeches è uno dei più incredibili brani di batteria, grazie anche alla maestria diabolica di Carey, un gigante dello strumento, e che è rabbiosa e allucinata nel canto di Keenan, che dedica la canzone a tutti coloro gli hanno succhiato il sangue dalle vene. Mantra è uno di quei giochi musicali per cui sono famosi: è la registrazione lavorata come si deve dei miagolii di uno dei suoi gatti siamesi (i primi ascolti ipotizzavano fosse una donna che in trance dicesse I Love You). Parabol\Parabola sono due brani che si fondono in uno, con una natura da cantata funebre tibetana, mistica e struggente ed una seconda di rock maestoso. La triade finale che è da considerarsi come una super suite in tre parti è formata dalle splendide Reflection, Triad e da Faaip de Oiad (che in lingua enochiana, la lingua degli angeli, significa Visione di Dio) che sono lunghe, ipnotiche e dimostrano la maestria assoluta di questi musicisti (i duelli ritmici basso batteria, la chitarra affilata come una lama di Jones, un fenomeno). Menzione speciale però ha Lateralus, una canzone che ha affascinato i fan sul significato ma soprattutto per la sua struttura: Keenan canta parole le cui sillabe seguono la successione di Fibonacci (1,1,3,5,8…), per una musica ed un testo che non seguono un andamento lineare, ma a spirale (la canzone finisce con i versi Spiral out, keep going…). La copertina, realizzata da Alex Grey, è composta da strati trasparenti con la figura di un busto umano, e man mano che si sfogliano le pagine si penetra al suo interno così da vedere in successione i muscoli, lo scheletro, gli organi ed infine, voltata la penultima pagina, si trova la chiave di accesso al mondo spirituale, nell'ultimo strato è nascosta nel cervello la parola "GOD". Quella che ho postato all'inizio è la prima ristampa europea del 2003, molto più bella della prima in assoluto, che per dovere di cronaca posto adesso:
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La copertina Digitale è ancora più bella, e da collezione è il picture disc olografico per l’edizione celebrativa del 2005. Dopo altri 5 anni ritorneranno con 10.000 days, che è molto meno fantasioso e mistico, ma che mantiene un ottimo livello generale. Ne passeranno addirittura 13, quando nel 2019 uscirà Fear Inoculum (da cui dovete andare ad ascoltare 7empest che racchiude un po’ l’essenza della musica Tool) la cui title track da 10 minuti e 21 secondi è citata nel Guinness dei primati per la canzone più lunga mai entrata nella classifica di Billboard. Tutta questa carne al fuoco tra musiche elaborate, testi dalle mille citazioni e dai mille simbolismi, le grafiche dark e potentissime dei dischi (tra l’altro, per riallacciarci alle storie di Luglio, le prime copie di Undertow furono censurate per le foto di donne nude che c’erano a corredo dell’album), sono facili da spiegare le tentazioni dei più maliziosi alle immancabili allusioni magiche ed occulte; resta il fatto che sono uno dei più grandi e riusciti tentativi di modernizzare la musica contemporanea degli ultimi 30 anni. E come sempre possono piacere o meno, ma resta la novità stilistica dei linguaggi e soprattutto della musica. Ascoltateli. Ne vale la pena.
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canesenzafissadimora · 9 months
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Il sesso perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto,
quando diventa un’ossessione meccanicistica.
Diventa una noia.
Senza sentimento, invenzioni, stati d’animo, non ci sono sorprese a letto, diventa motonia. Deve essere annaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate di gelosia, di tutte le spezie della paura, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di vino.
Solo il battito unito del sesso e
del cuore può creare l’estasi.
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Anais Nin
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