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#stai facendo del tuo meglio
catastrofeanotherme · 11 months
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Ilaria Sansò
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apatiap0rtamivia · 8 months
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non so chi possa aver bisogno di sentirsi dire questa cosa, ma stai facendo del tuo meglio
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Lascia andare le persone che non sono pronte ad amarti.
Questa è la cosa più difficile che dovrai fare nella tua vita e sarà anche la cosa più importante.
Smetti di avere conversazioni difficili con persone che non vogliono cambiare.
Smettila di presentarti alle persone che non hanno interesse per la tua presenza.
So che il tuo istinto è quello di fare del tuo meglio per essere apprezzato/a da chi ti circonda, ma è un impulso che ti ruba
tempo, energia, salute mentale e fisica.
Quando inizi a lottare per una vita con gioia, interesse e impegno, non tutti saranno pronti
a seguirti in quel luogo.
Ciò non significa che devi cambiare chi sei, significa che devi lasciare andare le persone che non sono pronte ad accompagnarti.
Se sei escluso/a insultato/a dimenticato/a o ignorato/a dalle persone a cui dedichi il tuo tempo, non ti stai facendo un favore continuando a offrire loro la tua energia e la tua vita.
La verità è che non sei per tutti e non tutti sono per te.
Questo è ciò che rende così speciale gli incontri con persone con cui hai amicizia o amore reciproci.
Saprai quanto è prezioso perché hai sperimentato ciò che non è.
Più tempo passi cercando di farti amare da qualcuno che non ne è capace,
più tempo sprechi privandoti della possibilità di quella connessione con qualcun altro.
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e molte di loro ti incontreranno, al tuo livello
di interesse e impegno.
Più rimani coinvolto/a con persone che ti usano come cuscino, opzione di sfondo o terapista per la loro guarigione emotiva, più a lungo ti allontani dalla comunità che desideri.
Forse se smetti di presentarti, non ti cercheranno. Forse se smetti di provare, la relazione finirà. Forse se smetti di inviare messaggi, il tuo telefono rimarrà scuro per settimane.
Ciò non significa che tu abbia rovinato la relazione, significa che l'unica cosa che l'ha sostenuta è stata l'energia che solo tu hai dato per mantenerla. Questo non è amore, è attaccamento. è voler dare una possibilità a chi non se lo merita!
La cosa più preziosa che hai nella tua vita è il tuo tempo e la tua energia, poiché entrambi sono limitati. Ciò a cui dedichi tempo ed energia definirà la tua esistenza.
Quando ti rendi conto di questo, inizi a capire perché sei così ansioso/a quando passi del tempo con le persone, in attività, luoghi o situazioni che non ti si addicono.
Inizierai a realizzare che la cosa più importante che puoi fare per te stesso/a e per tutti quelli intorno a te è proteggere la tua energia più ferocemente di qualsiasi altra cosa.
Rendi la tua vita un rifugio sicuro, dove solo le persone “compatibili” con te sono ammesse.
Non sei responsabile del salvataggio di nessuno. Non sei responsabile di convincerli a migliorare. Non è il tuo lavoro esistere per le persone e dare loro la tua vita!
Perché se ti senti male, se ti senti obbligato/a, sarai la radice di tutti i tuoi problemi a causa della tua insistenza, temendo che non ti restituiscano i favori che hai concesso. è il tuo unico obbligo realizzare che sei padrone/a del tuo destino e accettare l'amore che pensi di meritare.
Decidi che meriti una vera amicizia, un vero impegno e un amore completo con persone sane e prospere.
Quindi aspetta e vedi quanto tutto inizia a cambiare.
Anthony Hopkins
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21ennesolitaria · 11 months
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Stai facendo del tuo meglio, ne sono sicura.
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der-papero · 7 months
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Che poi, il post di @firewalker mi porta a fare un ragionamento più generale, su una moda che si è venuta a creare in questi tempi moderni, dove mostrare un sorriso è da un lato da sfigati, dall'altro da persone che "beato te che non hai problemi".
Ho iniziato ad osservare la cosa quando, fresco di trasferimento in Germania, notai che i miei colleghi fuori dall'azienda facevano tanto gli amiconi, ma poi nei corridoi non ti guardavano manco in faccia, o peggio, manco ti salutano la mattina quando entri in ufficio o quando te ne vai. Stanco di questo atteggiamento e con la voglia di capire se dipendesse da me o meno, ne parlai con quello che era il mio dirimpettaio di scrivania, e lui mi rispose, seriamente, con una roba del tipo
"eh, Anto', il tuo atteggiamento da persona solare dà l'impressione che non sei stressato e non sei impegnato a lavorare, e poi passa ai superiori il messaggio che non stai facendo un cazzo".
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Ora, premesso che decisi subito di risolvere il problema tagliando di netto tutti i rapporti sociali basati su questa idea, infatti non ho più rivolto la parola, se non per motivi professionali, a questi soggetti che ritengo un pelo sopra la merda umana, ho continuato comunque a farmi domande, a notare atteggiamenti per me senza alcun senso, col risultato che ho potuto misurare, col tempo, una sorta di "moda" nell'essere scorbutici, pare che faccia più figo se fai lo stronzo, se dai l'impressione che la vita ce l'abbia SOLO con te, che sei al centro dell'Universo e il Padreterno non ha di meglio da fare la mattina che prenderti a calci nel sedere.
In soldoni, ma che bello è odiare tutti però al tempo stesso ti circondi dello stesso mondo che odi, per urlarlo, perché tutti lo devono sapere? La mia professione non ha a che fare con la psiche umana, ma dall'alto della mia ignoranza credo che questo sia proprio da TSO.
E tutto questo è alla fine, una bella modernità fatta di gente da mandare al ricovero, essere intelligenti abbastanza da separare i contesti e fare delle scelte umani sensate non è socialmente "cool".
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canesenzafissadimora · 3 months
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"Cara Francesca,
spero che questa mia ti trovi bene.
Non so quando la riceverai. Quando io me ne sarò già andato.
Ho sessantacinque anni, ormai, e ne sono passati esattamente tredici dal nostro primo incontro, quando imboccai il vialetto di casa tua in cerca di indicazioni sulla strada.
Spero con tutto me stesso che questo pacchetto non sconvolga in alcun modo la tua vita. Il fatto è che non sopporto di pensare alle mie macchine fotografiche sullo scaffale riservato all’attrezzatura di seconda mano di un negozio o nelle mani di uno sconosciuto. Saranno in pessime condizioni quando le riceverai, ma non ho nessun altro a cui lasciarle e mi scuso del rischio che forse ti costringerò a correre mandandotele.
Dal 1965 al 1975 ho viaggiato quasi ininterrottamente. Nell’intento di allontanarmi almeno parzialmente dalla tentazione di telefonarti o di venire a cercarti, tentazione che da sveglio in pratica non mi lascia mai, ho accettato tutti gli incarichi oltreoceano che sono riuscito a procurarmi. Ci sono stati momenti, molti momenti, in cui mi sono detto: << All’inferno, vado a Winterset e, costi quel che costi, porto Francesca via con me>>.
Ma non ho dimenticato le tue parole, e rispetto i tuoi sentimenti. Forse avevi ragione, non lo so. So però che uscire dal viale di casa tua, in quella arroventata mattinata di agosto, è stata la prova più ardua che abbia mai affrontato e che mai avrò occasione di affrontare. Dubito, in effetti, che molti uomini ne abbiano vissute di più dure.
Ho lasciato il National Geographic, nel 1975 e da allora mi sono dedicato soprattutto a fotografare ciò che piaceva a me, prendendo il lavoro là dove potevo, servizi locali o regionali che non mi impegnavano mai più di pochi giorni.
Finanziariamente è stata dura, ma tiro avanti.
Come ho sempre fatto.
Buona parte del mio lavoro lo svolgo nella zona di Puget Sound. Mi va bene così. Pare che invecchiando gli uomini si rivolgano sempre più spesso all’acqua.
Ah, sì, adesso ho un cane, un golden retriever.
L’ho chiamato Highway, e lo porto quasi sempre con me, quando siamo in viaggio, se ne sta con la testa fuori dal finestrino, in cerca di posti interessanti da fotografare.
Nel 1972 sono caduto da una rupe nell’Acadia National Park, nel Maine, e mi sono fratturato una caviglia.
Nella caduta ho perso la catena e la medaglia, ma fortunatamente non erano finite lontano. Le ho recuperate e un gioielliere ha provveduto ad aggiustare la catena.
Vivo con il cuore impolverato, Meglio di così non saprei metterla. C’erano state delle donne prima di te, qualcuna, ma nessuna dopo. Non mi sono votato deliberatamente alla castità: è solo che non provo alcun interesse.
Una volta ho avuto modo di osservare il comportamento di un’oca canadese la cui compagna era stata uccisa dai cacciatori. Si uniscono per la vita, sai. Dopo l’episodio, ha continuato ad aggirarsi intorno allo stagno per qualche giorno. L’ultima volta che l’ho vista, nuotava tutta sola tra il riso selvatico, ancora alla ricerca. Immagino che da un punto di vista letterario la mia analogia sia troppo scontata, ma è più o meno così che mi sento anch’io.
Con la fantasia, nelle mattine caliginose o nei pomeriggi in cui il sole riflette sull’acqua a nord-ovest, cerco di immaginare dove sei e che cosa stai facendo.
Niente di complicato…ti vedo in giardino, seduta sulla veranda, in piedi davanti al lavello della cucina. Cose così.
Ricordo tutti. Il tuo profumo e il tuo sapore, che erano come l’estate stessa. La tua pelle contro la mia, e il suono dei tuoi bisbigli mentre ti amavo.
Robert Penn Warren scrisse: << Un mondo che sembra abbandonato da Dio >>. Non male, molto vicino a quello che provo per te certe volte. Ma non posso vivere sempre così. Quando la tensione diventa eccessiva, carico Harry e, in compagnia di Highway, ritorno sulla strada per qualche giorno.
Commiserarmi non mi piace. Non è nella mia natura. E in genere non me la passo poi tanto male.
Al contrario, sono felice di averti almeno incontrata.
Avremmo potuto sfiorarci come due frammenti di polvere cosmica, senza sapere mai nella l’uno dell’altra.
Dio o l’universo o qualunque altro nome si scelga di dare ai grandi sistemi di ordini ed equilibri, non riconosce il tempo terrestre. Per l’universo, quattro giorni non sono diversi da quattro miliardi di anni luce. Per quanto mi riguarda, cerco di tenerlo sempre a mente.
Ma, dopo tutto, sono un uomo.
E tutte le considerazioni filosofiche non bastano a impedirmi di desiderarti, ogni giorno, ogni momento, con la testa piena dello spietato gemito del tempo, del tempo che non potrò mai vivere con te.
Ti amo, di un amore profondo e totale. E così sarà sempre."
L’ultimo cowboy,
Robert.
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“I ponti di Madison County”, R.J.Waller
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CIAO, SONO L’ANSIA. (Leggetela tutta)
So che ti senti male ogni volta che mi avvicino,
che ti disperi e vorresti mandarmi via subito, so
che se potessi… mi uccideresti, soprattutto
perché credi che sia io quella che ti vuole fare del
male, ma credimi, non è così.
Non sono qui per arrecarti dolore, tanto meno
per farti impazzire, penso di avertelo dimostrato
ogni volta che arrivo.
È vero delle volte sono spaventosa ma è la mia
natura.
Però come vedi alla fine della giornata, non ti ho
ucciso e non sei impazzito.
La verità è che quando arrivo tu stai male, senti
questa sensazione dolorosa nel petto.
Purtroppo non ho altro modo per farmi ascoltare.
Sei così impegnato a cercare successo, ad essere
produttivo a dimostrare agli altri che sei degno di
essere amato… e non ascolti i miei piccoli segnali.
Ricordi quella volta che hai sofferto di
mal di testa?
O quando hai avuto l’insonnia per più di 2 ore e
ti giravi nel letto?
O che ne dici di quella volta che senza un motivo
apparente hai pianto?
O ancora, di quella volta che ti sei sentito
oppresso dentro e ti mancava l’aria e non capivi il
perché?
Beh, tutte quelle volte ero io, volevo solo che tu
mi ascoltassi, ma non l’hai fatto.
Hai continuato a seguire il tuo ritmo frenetico di
vita.
Allora ho provato qualcosa di più forte, ho
provato a farti tremare l’occhio, fischiare
l’orecchio, sudare le mani, ma anche in queste
occasioni non mi hai voluto ascoltare.
Conosci bene la mia presenza, è per questo che
quando sei tranquillo o sei da solo e in
solitudine… o ti fermi, mi presento,
semplicemente per parlarti.
Ti disperi sempre, perché con la mente non
comprendi cosa ti succede, e ovviamente, con la
mente razionale non mi comprenderai.
Ecco perché mi sono arresa e ho deciso di
scriverti.
E mi congratulo con te se stai leggendo ciò che
ho da dirti, perché significa che hai finalmente il
coraggio di ascoltarmi, e credimi, nessuno meglio
di me sa della tua grande capacità di evitarmi e
scappare via, come scappare dal mostro nella
foresta oscura.
Come quelle volte in cui mi eviti e ti distrai per
ore davanti alla tv, vivendo la vita di altre persone
che non conosci pur di non affrontare ciò che
non ti piace.
O che ne dici di quelle volte che con un paio di
pillole hai intorpidito i tuoi nervi e le tue
preoccupazione; e cosa dire di quelle altre
sostanze che ti inducono lo stordimento
annebbiando ogni tipo di sentimento.
Spero che ora tu sia pronto.
Pronto ad affrontare la tua realtà, pronto ad
affrontare la verità nella tua vita senza maschere,
senza scorciatoie… senza pretese.
È così che deve essere.
L’ unica cosa che ho cercando di comunicarti per
tutto questo tempo: che è ora di evolversi andare
avanti.
Devi attuare cambiamenti molto profondi dentro
di te, perché non ti stai godendo della vita e non
ti senti appagato.
Per questo motivo che sono qui, per aiutarti a
recuperare quella pienezza che vive dentro di te;
per riuscirci dovrai liberarti da tutto ciò che ti
ostacola.
Sono qui per aiutarti a capire cosa esattamente
impedisce alla tua vita, alla tua passione di vivere
la gioia.
Ogni volta che entro nella tua vita, ti ricordo che
non è piena e felice, quindi se dovessi tornare,
non spaventarti, ma ascoltami.
E se davvero mi ascolterai non ci metterai molto
ad apportare i cambiamenti, li farai subito.
Se vuoi sentirti bene, tutto dipende solo da te.
So che lo desideri, ma allo stesso tempo so che
vuoi rimanere nel tua zona comfort, nella
comodità, pur di evitare ciò che ti fa male.
Preferisci continuare a cercare l’approvazione e
l’accettazione degli altri, facendo l’impossibile
per attirare attenzione; preferisci che gli altri
siano responsabili della tua persona, meno che tu
di te stesso... e naturalmente ti capisco, tutti
desideriamo fuggire dalle responsabilità.
Ma ho una notizia per te!
Solo entrando nel problema potrai avvicinarti a
quell'esperienza di liberazione.
Tu sia responsabile di te stesso e quando mi
ascolterai, credimi, me ne andrò.
Solo tu hai il dono di mandare via queste
sensazioni spiacevoli.
C’è qualcosa di molto importante che voglio dirti,
in realtà me ne andrò non appena intravedrò che
stai facendo cambiamenti nella tua vita, quando
vedrò che stai andando verso la tua evoluzione,
pronto a crescere e a riprendere in mano la tua
essenza.
Finché non lo farai, io ci sarò, sempre.
In conclusione, se oggi sono qui, perché hai
bisogno di me.
Hai bisogno di me, per modificare il tuo modo di
interpretare la tua realtà, lascia che ti dica che è
un po’ ‘distorta’.
Devi liberarti di credenze che non ti aiutano e ti
limitano; perdonare tutta la rabbia e riprenderti la
tua libertà interiore.
Soprattutto, hai bisogno di me per riconquistare
il piacere di vivere, per essere te stesso, perdere
la paura di rifiuto o di abbandono.
Hai bisogno di me per mettere dei limiti alle
persone che ti fanno del male, affinché tu possa
impugnare coraggio e imparare a dire “no”.
Hai bisogno di me per allontanare chi non ti
merita; per smettere di dipendere dall'esistenza
del tuo partner per essere felice.
Una volta per tutte, bada alle sensazioni del tuo
corpo.
In che altro modo avresti fatto attenzione al tuo
corpo?
Probabilmente in molti altri modi, ma questa sta
funzionando.
Dai al tuo corpo il cibo di cui hai bisogno, smetti
di criticare il tuo fisico e ringraziarlo, per te fa
tanto.
Corri, muoverti, passeggia riprendi i tuoi ritmi.
Perché esplodere sempre?
Perché la tristezza?
Perché pretendere così tanto?
Non capisco perché lo fai, hai tutto, sei tutto, hai
le capacità di cui hai bisogno per creare la tua
realtà, ma ti tratti come uno schiavo, sei troppo
severo con te stesso.
Sono qui per dirti di smetterla di farlo.
Chiediti come mai non hai più equilibrio interiore.
Chiediti davvero come vuoi vivere e per cosa
lottare: è la tua vita!
L’ unico controllo che puoi pretendere è quello di
te stesso, ma per conquistarlo, devi accettare che
l’hai perso, e lasciare che finalmente mi esprima,
dirti che quei sintomi così orribili che ho
inventato era per sostenere tutto questo e se
ancora non mi accetterai, sarò ancora più forte.
Quindi, la prossima volta che mi sentirai arrivare,
chiudi gli occhi, spegni la mente razionale per un
momento, lasciati andare... respira e cerca di
comprendermi.
Poi inizia il cambiamento nella tua vita con azioni
chiare e specifiche, vedrai che me ne andrò.
Spero di non dover entrare molte volte nella tua
vita, ma se ritorno… ricordati che non voglio farti
del male, voglio aiutarti a recuperare la tua
strada, quella che ti renderà felice.
E per finire, spero che tu possa vedermi come
sono: la tua Essenza.
Sono te stesso che urlo disperatamente e
imploro di ascoltarmi, ti parlo dal profondo del
tuo cuore, che scoraggiato cerca di farsi notare.
Quello che senti non è ‘tachicardia’, sono io, la
tua Essenza, che vuole semplicemente venir fuori
e vivere.
Con affetto,
la tua Essenza mascherata da Ansia.
Carla Babudri
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ambrenoir · 11 months
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Lascia andare le persone che non sono pronte ad amarti.
Questa è la cosa più difficile che dovrai fare nella tua vita e sarà anche la cosa più importante.
Smetti di avere conversazioni difficili con persone che non vogliono cambiare.
Smettila di presentarti alle persone che non hanno interesse per la tua presenza.
So che il tuo istinto è quello di fare del tuo meglio per essere apprezzato/a da chi ti circonda, ma è un impulso che ti ruba
tempo, energia, salute mentale e fisica.
Quando inizi a lottare per una vita con gioia, interesse e impegno, non tutti saranno pronti
a seguirti in quel luogo.
Ciò non significa che devi cambiare chi sei, significa che devi lasciare andare le persone che non sono pronte ad accompagnarti.
Se sei escluso/a insultato/a dimenticato/a o ignorato/a dalle persone a cui dedichi il tuo tempo, non ti stai facendo un favore continuando a offrire loro la tua energia e la tua vita.
La verità è che non sei per tutti e non tutti sono per te.
Questo è ciò che rende così speciale gli incontri con persone con cui hai amicizia o amore reciproci.
Saprai quanto è prezioso perché hai sperimentato ciò che non è.
Più tempo passi cercando di farti amare da qualcuno che non ne è capace,
più tempo sprechi privandoti della possibilità di quella connessione con qualcun altro.
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e molte di loro ti incontreranno, al tuo livello
di interesse e impegno.
Più rimani coinvolto/a con persone che ti usano come cuscino, opzione di sfondo o terapista per la loro guarigione emotiva, più a lungo ti allontani dalla comunità che desideri.
Forse se smetti di presentarti, non ti cercheranno. Forse se smetti di provare, la relazione finirà. Forse se smetti di inviare messaggi, il tuo telefono rimarrà scuro per settimane.
Ciò non significa che tu abbia rovinato la relazione, significa che l'unica cosa che l'ha sostenuta è stata l'energia che solo tu hai dato per mantenerla. Questo non è amore, è attaccamento. è voler dare una possibilità a chi non se lo merita!
La cosa più preziosa che hai nella tua vita è il tuo tempo e la tua energia, poiché entrambi sono limitati. Ciò a cui dedichi tempo ed energia definirà la tua esistenza.
Quando ti rendi conto di questo, inizi a capire perché sei così ansioso/a quando passi del tempo con le persone, in attività, luoghi o situazioni che non ti si addicono.
Inizierai a realizzare che la cosa più importante che puoi fare per te stesso/a e per tutti quelli intorno a te è proteggere la tua energia più ferocemente di qualsiasi altra cosa.
Rendi la tua vita un rifugio sicuro, dove solo le persone “compatibili” con te sono ammesse.
Non sei responsabile del salvataggio di nessuno. Non sei responsabile di convincerli a migliorare. Non è il tuo lavoro esistere per le persone e dare loro la tua vita!
Perché se ti senti male, se ti senti obbligato/a, sarai la radice di tutti i tuoi problemi a causa della tua insistenza, temendo che non ti restituiscano i favori che hai concesso. è il tuo unico obbligo realizzare che sei padrone/a del tuo destino e accettare l'amore che pensi di meritare.
Decidi che meriti una vera amicizia, un vero impegno e un amore completo con persone sane e prospere.
Quindi aspetta e vedi quanto tutto inizia a cambiare.
Anthony Hopkins
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elarianastreamikaelso · 9 months
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Posto sicuro
pov: dopo che Jason è quasi morto cadendo da un palazzo per mano di deathstroke. Jason si chiude in se stesso e t/n lo vuole aiutare.
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T/n stava tornando a casa dopo aver fatto un giro in città. Quando arrivò in soggiorno vide che c'erano tutti i Titans a parte Jason. "Ragazzi dove Jason?" Chiese t/n. "In camera sua." Rispose Dick.
T/n si diresse verso la stanza di Jason arrivata, busso alla porta e aspetto pazientemente che la porta si aprisse, ma si come non lo faceva "Jason sono io t/n ti devo parlare per favore apri la porta." disse t/n. T/n senti il suono di passi sempre più vicini finché la porta non si aprì e rivelò un Jason dall'aspetto spento. "Cosa c'è t/n?" Chiese Jason. "So che stai passando un brutto momento non provare a mentire perché lo saprei, quindi ora ti vesti e vieni con me" disse t/n. "non credo che lo faro." Disse Jason. "Non hai scelta o vieni normalmente o ti ci trascino fuori io dalla tua stanza." Disse t/n. "Va bene, va bene vengo dammi il tempo di cambiarmi." Disse Jason. T/n annui. "Ti aspetto di sotto non metterci troppo." Disse t/n.
T/n aspettava Jason in salotto da ormai mezz'ora finché finalmente non lo vide scendere le scale. "Oh, c'è l'hai fatta." Disse t/n alzandosi e dirigendosi verso l'uscita. Jason alzò gli occhi al cielo e la seguì. "Allora dove andiamo?". Chiese Jason. " è una sorpresa." Disse t/n e i due continuarono a camminare.
dopo mezz'ora di camminata t/n e Jason arrivarono al luogo stabilito. Jason si guardo in torno spaesato e poi guardo t/n che era salita su una grande roccia. "che cosa stai facendo?" chiese Jason. "vieni qui Jason." disse t/n. Jason sali anche lui sulla roccia prima di essere trascinato giù seduto con t/n. "questa J è la roccia del pensiero." disse t/n. "la roccia del pensiero?" chiese Jason confuso. "quando tutto è troppo per me vengo qui mi siedo su questa roccia e guardo il panorama o disegno per stare meglio con me stessa si può dire che è il mio posto sicuro e ora lo sto condividendo con te." disse t/n. "beh ti ringrazio per avermi portato nel tuo posto sicuro." disse Jason. I due restarono in silenzio, ma non i una silenzio imbarazzante anzi in un silenzio pacifico. restarono lì per ore prima di decidere di tornare a casa. durante il tragitto i due conversarono finche Jason si fermo all'improvviso. "J perchè ti sei fermato?" chiese t/n. "ti devo dire una cosa importante t/n."-disse Jason. "dimmi J sai che puoi dirmi tutto." disse t/n. "mi sei sempre piaciuta t/n e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo e lo so che tu probabilmente non ricambierai i miei sentimenti, ma te lo dovevo dir. . ." disse Jason prima di essere fermato da delle labbra morbide e calde sopra le sue. t/n lo stava baciando Jason ricambio il bacio. t/n si stacco dal bacio "anche tu mi piaci J." disse t/n. Jason sorrise e ricongiunse le loro labbra.
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fujiko-23 · 2 years
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non so come iniziare un post del genere ok, non ne scrivo mai perché beh non lo so il perché, forse perché romperei l'equilibrio che mi sono creata nella mia testa di questo blog, forse perché non voglio che qualcuno mi faccia troppe domande su certi argomenti o forse perché mi perdo a pensare che a nessuno interesserebbe davvero leggere ciò, e poi è molto difficile farmi aprire completamente. se sai qualcosa su di me non la saprai mai al 100%.
c'è una cosa credo che vorrei da qualcuno ed è raccontarmi a questa persona e sapere che a quest'ultim* interessa davvero quello di cui sto parlando. qualcuno a cui non debba rimpiangere di avergli detto qualcosa perché poi magari in un discorso me lo viene a ributtare in faccia e magari ci sto male sia perché me l'ha buttato in faccia sia perché è un argomento fragile che non dovrebbe essere ricacciato in certe situazioni.
ci sono alcune persone che considero più vicine rispetto ad altre per un motivo o per un altro ed è a loro che vorrei raccontare certe cose e soprattutto già ne sanno altre, però a volte mi sembra di non potergli parlare di certi argomenti perché reagiscono diversamente dal solito, come se iniziassero a lamentarsi o a prendersela con me per ciò che ho fatto ma, che posso farci ormai? è una cosa passata e non posso cambiare il passato, al massimo posso rimediare però è proprio qui che penso che forse dovevo tenermela per me e mano mano inizio a parlare sempre meno di certe cose con una persona. o altri motivi per cui ne parlo meno è che l'argomento per cui sto male potrebbe far star male anche l'altra persona ed evito di mettere in mezzo il tutto.
ci sono dei motivi per cui sto stando abbastanza male ultimamente, il primo è per certe persone che si stanno allontanando o si sono allontanate improvvisamente e magari a me piaceva la loro compagnia e mi mancano..però, non vi verrò a scrivere. un pò perché se ti sei allontanat* significa che o non vuoi parlarmi o lo stai facendo per il tuo bene, e un pò perché nel caso tu non voglia parlarmi non voglio dover cominciare una conversazione forzata.
il secondo motivo è per le persone che mi piacciono e a cui piaccio. beh per le persone che mi piacciono c'ho sempre sfiga per un motivo o per un altro quindi facciamo che lascio stare..per le persone a cui piaccio invece:
parlo con abbastanza persone online e non e ad alcune di queste sono iniziata a piacere, a me fa sempre strano perché non faccio nulla di speciale, non capisco cosa attiri la loro attenzione, e poi quando glielo chiedo i motivi sono sempre gli stessi. 'sei simpatica, ci sei sempre e mi piaci fisicamente'. ed io so solo dire che so cosa sono, e so cosa do e cosa non do, però non mi sembra di averti dato abbastanza. perché non sono nei miei periodi migliori e so di poter dare di più. ma perché dovrei? nel senso, il mio obiettivo non è piacere per forza, no? però dicendo così mi sembra di si. mi sembra di star cercando solo di piacere e poi fine, 'il mio lavoro qui è finito'. anche se so che non è così davvero, voglio che l'altra persona stia bene con me e si senta al sicuro ecco. oltre questo, molte persone se ne sono andate proprio per questo motivo qua. perché gli piacevo e non riuscivano a mantenere questo sentimento per loro dato che io non ricambiavo. e si sono allontanati per stare meglio. però..però a me mancano, gli voglio comunque bene. e torniamo al punto di prima, cioè al primo motivo per cui sto male.
il terzo è per la scuola. ieri (28/09) è stato il primo giorno(perché faccio il serale e abbiamo iniziato dopo), faccio il quinto superiore sperando che finisca e che finisca bene. comunque solitamente quando vado a scuola ho sempre ansia. sempre ansia di star sbagliando qualcosa, di non aver completato qualcos'altro o di dover rispondere a qualcosa e non so farlo. e da una parte credo sia normale, dall'altra invece no..perché spessissimo mi causa dolori fisici e mi sento uno schifo. è dalle elementari che va avanti così a dolori fisici tutti i giorni, tutti gli anni da 14 anni, non mi sembra una buona cosa ecco-
mi sono ritrovata spesso con molte assenze che io non mi rendevo neanche conto di star facendo però dall'altra parte se andavo a scuola comunque non stavo bene e non mi sentivo in grado di far qualcosa, quindi che cambiava? negli ultimi 2 anni ho iniziato ad andare a scuola nonostante l'ansia(non sempre) perché so e ho sempre saputo che non importa se sbaglio. infatti mi sono resa conto che l'ansia maggiore non è dovuta a quello. ma è dovuta al fatto di sentirmi giudicata se sbaglio. so che dovrei fregarmene perché tanto 5 minuti e uno si dimentica, però io no, il fatto di aver sbagliato quella cosa che magari per me è importante mi rimane impressa anche se aggiusto il tutto dopo. ho un grossissimo problema coi giudizi degli altri. che riguardi la scuola o meno.
comunque. tornando all'inizio, anche ieri che è stato il PRIMO giorno ho avuto ansia. però perché questa volta? non avevo nessun compito, nessuna interrogazione, nessuno doveva chiedermi nulla, i compagni di classe li conoscevo già e sono stata per i cazzi miei. e allora qual era il problema ieri..? non lo so. non mi viene in mente nulla. so solo che stavo già per non entrare perché mi sentivo male.
un'altra cosa ancora è la mia famiglia. molte delle cose per cui sto male sono '''ovviamente''' nate qui. ai miei, soprattutto mia madre, li ringrazio sempre perché hanno cercato di starmi vicino e darmi il più possibile, e sono felice che ci abbiano provato a starmi vicino però sfortunatamente l'hanno fatto nel modo sbagliato, sfortunatamente non sono persone con cui io riesca a confidarmi, non dico su tutto ma nemmeno sulle piccole cose perché in primis sono loro a iniziare a giudicare me e le persone che frequento. poi tante altre cose ma non voglio parlarne molto di loro.
e ultima cosa, ho ritrovato un diario di quando andavo in quarta elementare in cui parlo solo del mio stare male. ma avevo 9 anni. e sono giorni che mi sto scervellando a ricordare perché cazzo a 9 anni devo lamentarmi sempre di star male? e pensando pensando non era nemmeno per motivi stupidi. erano gli stessi motivi con cui mi appiccico ora.
nel caso qualcuno abbia davvero letto fino a qui beh..
ma chi te l'ha fatto fa'?
grazie per aver letto comunque. ora mi verrà l'ansia per i messaggi che riceverò dopo questo sfogo ok. mi sotterro ok. addio ok.
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fammiunadomanda · 1 year
Note
Voglio il tuo POV di una delle volte in cui l’abbiamo fatto. Niente di specifico, quello che vuoi, un momento, scritto come preferisci, anche non in maniera descrittiva. Puoi parlarmi anche solo di sensazioni.
al ristorante mi prendi la mano mentre ti racconto di quando mia mamma ha deciso di non essere più mia mamma: in genere odio ricevere affetto quando mi mostro vulnerabile ma è solo in quel momento che capisco che ho voglia di baciarti.
stacco. siamo in collegio.
per la precisione sul tuo letto che mangiamo il gelato e il sentirti respirare vicino a me mentre scorro la tua libreria musicale mi riporta di nuovo a quella sensazione.
stacco. sempre sul tuo letto ma questa volta sdraiati.
voglio farlo lentamente: per cui ti bacio una volta, e poi tante altre (vorrei anche sentire meglio qual è il tuo sapore ma mi sembra che tu preferisca baciarmi a stampo). voglio farlo lentamente: e non sono nemmeno sicuro che questa cosa ti faccia sentire a tuo agio, anzi ho come l'impressione che un po' ti confonda. voglio farlo lentamente: e intanto penso mi dispiace Padova, su questa cosa non sono disposto a scendere a compromessi, non stasera.
stacco. sempre a letto, qualche ora dopo.
ti chiedo di succhiarmelo alla prima occasione e un po' me ne vergogno: accidenti francesco, che classe. è la prima volta che ci vediamo e non sono sicuro che sia la scelta migliore per metterti a tuo agio ma non resisto. la mia testa mi bullizza nel frattempo. arriva il punto in cui sto per raggiungere l'orgasmo e ti avviso per darti il tempo di staccarti. fai finta di non aver sentito ma l'idea di venirti in bocca mi spaventa da morire. ovviamente non riesco a resistere.
una volta ripreso fiato mi chiedo: ma perchè cazzo l'avrà fatto?
stacco. siamo a Treviglio.
la piadina non mi sembrava per niente salata, lo spettacolo mi è piaciuto molto, ti ho trovata molto buffa mentre ti stupivi di quanto milano fosse milano e da poco abbiamo raggiunto la mia cameretta dal look&feel di un campo rom: non hai fatto commenti e ho apprezzato. ho deciso che quella sarà la prima volta in cui avremo un rapporto completo.
stacco. siamo a letto e sono dentro di te.
era un po' che non usavo il preservativo e credevo sarebbe stato strano, invece me ne dimentico quasi subito. ti stringo forte le tette e in quel momento sei la cosa più sexy del mondo. a quel punto sento una sensazione strana: vorrei lasciarmi andare e mostrare una parte di me che ancora non ho ben capito quanto potresti apprezzare. vorrei colpirti, tirarti schiaffi, tirarti i capelli molto più forte di come sto facendo. poi mi ricordo che non ti odio e cerco di controllarmi (*qui metto un asterisco gigante, ne riparliamo insieme).
stacco. stesso letto, ma sono passate 24 ore.
stai urlando fortissimo mentre ti tocco. penso a ester che proprio il giovedì prima mi dice di fare attenzione perchè si sente tutto. cerco di opporre una timidissima resistenza dicendoti di fare piano ma la verità è che so benissimo che mi stai consegnando una di quelle istantanee che mi incolleranno i giorni successivi sul letto a guardare il soffitto come un quindicenne.
è stato davvero bello vederti così felice.
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vividiste · 1 year
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Lascia andare le persone che non sono pronte ad amarti.
Questa è la cosa più difficile che dovrai fare nella tua vita e sarà anche la cosa più importante.
Smetti di avere conversazioni difficili con persone che non vogliono cambiare.
Smettila di presentarti alle persone che non hanno interesse per la tua presenza.
So che il tuo istinto è quello di fare del tuo meglio per essere apprezzato/a da chi ti circonda, ma è un impulso che ti ruba
tempo, energia, salute mentale e fisica.
Quando inizi a lottare per una vita con gioia, interesse e impegno, non tutti saranno pronti
a seguirti in quel luogo.
Ciò non significa che devi cambiare chi sei, significa che devi lasciare andare le persone che non sono pronte ad accompagnarti.
Se sei escluso/a insultato/a dimenticato/a o ignorato/a dalle persone a cui dedichi il tuo tempo, non ti stai facendo un favore continuando a offrire loro la tua energia e la tua vita.
La verità è che non sei per tutti e non tutti sono per te.
Questo è ciò che rende così speciale gli incontri con persone con cui hai amicizia o amore reciproci.
Saprai quanto è prezioso perché hai sperimentato ciò che non è.
Più tempo passi cercando di farti amare da qualcuno che non ne è capace,
più tempo sprechi privandoti della possibilità di quella connessione con qualcun altro.
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e molte di loro ti incontreranno, al tuo livello
di interesse e impegno.
Più rimani coinvolto/a con persone che ti usano come cuscino, opzione di sfondo o terapista per la loro guarigione emotiva, più a lungo ti allontani dalla comunità che desideri.
Forse se smetti di presentarti, non ti cercheranno. Forse se smetti di provare, la relazione finirà. Forse se smetti di inviare messaggi, il tuo telefono rimarrà scuro per settimane.
Ciò non significa che tu abbia rovinato la relazione, significa che l'unica cosa che l'ha sostenuta è stata l'energia che solo tu hai dato per mantenerla. Questo non è amore, è attaccamento. è voler dare una possibilità a chi non se lo merita!
La cosa più preziosa che hai nella tua vita è il tuo tempo e la tua energia, poiché entrambi sono limitati. Ciò a cui dedichi tempo ed energia definirà la tua esistenza.
Quando ti rendi conto di questo, inizi a capire perché sei così ansioso/a quando passi del tempo con le persone, in attività, luoghi o situazioni che non ti si addicono.
Inizierai a realizzare che la cosa più importante che puoi fare per te stesso/a e per tutti quelli intorno a te è proteggere la tua energia più ferocemente di qualsiasi altra cosa.
Rendi la tua vita un rifugio sicuro, dove solo le persone “compatibili” con te sono ammesse.
Non sei responsabile del salvataggio di nessuno. Non sei responsabile di convincerli a migliorare. Non è il tuo lavoro esistere per le persone e dare loro la tua vita!
Perché se ti senti male, se ti senti obbligato/a, sarai la radice di tutti i tuoi problemi a causa della tua insistenza, temendo che non ti restituiscano i favori che hai concesso. è il tuo unico obbligo realizzare che sei padrone/a del tuo destino e accettare l'amore che pensi di meritare.
Decidi che meriti una vera amicizia, un vero impegno e un amore completo con persone sane e prospere.
Quindi aspetta e vedi quanto tutto inizia a cambiare.
Anthony Hopkins🌻
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anomaliahh · 8 months
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🇮🇹┆Cuddles w the Sanses (Pt.1)
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▹ 𝐜𝐡𝐚𝐫𝐚𝐜𝐭𝐞𝐫𝐬: Horror, Dust, Fell.
▹ 𝐡𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭: x_nzlian on Instagram & X
▹ 𝐬𝐭𝐲𝐥𝐞: headcanon
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Horror:
Horror adora abbracciarti. Un sacco. E non si vergogna a farlo o dimostrarti affetto neanche fuori, in pubblico. Abbracci da dietro, davanti... in qualsiasi modo va bene, basta che ti stia vicino.
Si trattiene soltanto quando siete insieme ai suoi amici o ad altri Sanses, più che altro per non sentire lamentele da parte loro.
Gli piace anche sollevarti e tenerti in braccio mentre ti abbraccia, e lo fa sempre con grande facilità. A volte lo fa semplicemente perché gli piace farti vedere quanto è forte.
I primi tempi con te arrossiva sempre quando gli tenevi la mano, lo abbracciavi o semplicemente gli davi un bacio sulla guancia. Con il passare del tempo poi si è abituato e non arrossisce più così spesso, si limita a sorridere, al settimo cielo.
C'è ancora una cosa però che continua a farlo arrossire nonostante il passare del tempo e cioè quando gli fai complimenti. Si scioglie ogni volta che gli dici che è carino, che ha fatto un buon lavoro o che sei fiera di lui e non sa più come reagire.
Sempre nei primi tempi ti ha chiesto più volte se volessi provare ad assaggiare la carne umana e una volta ti ha perfino portato uno dei suoi migliori piatti del genere, un po' come i gatti ti portano piccoli animali morti. Tuttavia quando ha capito che tu non eri come lui e non avevi i suoi gusti ci ha rinunciato, un po' a malincuore.
Big spoon. Almeno il più delle volte, anche se non gli dispiace lasciarsi stringere da te, anzi.
Horror adora anche giocare con la tua carne. Spesso ti pizzica dolcemente la pancia o i fianchi, ti dà un sacco di morsetti affettuosi ovunque, specialmente sulle guance quando metti il broncio o sei arrabbiata.
In queste occasioni sta sempre attento a dosare e controllare bene la sua forza per non rischiare di farti davvero male, e lo percepisci che ci sta facendo attenzione.
Quando non è sicuro di aver esagerato o no è sempre il primo a chiedertelo, con sguardo preoccupato. E quando ti fa male per sbaglio, anche se poco, preparati ad essere riempita di bacini nel punto dove ti ha fatto male.
Horror si assicurerà sempre che tu abbia mangiato abbastanza. Potrebbe sembrare anche una classica nonna per certe sue accortezze, ma è solo perché ci tiene molto a te e alla tua salute. In più cucina sempre per te e ama farlo anche se non è proprio il suo campo cucinare cibo normale... ma si impegna sempre per fare del suo meglio. Con lui avrai sempre la pancia piena.
Quando dormite insieme Horror tende spesso a stringere leggermente una tua coscia e portare la tua gamba sopra il suo bacino. Poi la accarezza finché non si addormenta.
Dust:
Dust è... complicato. Per mille motivi, tra cui anche la dimostrazione di affetto. Perché prova sempre molte più cose di quante ne dimostra.
Non è il tipo da dare molto contatto fisico in generale, figuriamoci in pubblico o con gli altri Sanses. È già tanto se ti sta vicino, mani in tasca e cappuccio abbassato come sempre.
Non ti allontana in malo modo quando lo abbracci o gli prendi una mano? Beh, congratulazioni, vuol dire che sei una delle pochissime persone a cui tiene molto!
Con gli altri sembra quasi che tu non esista per lui. Scordati che ti dica o faccia cose carine in compagnia di altri. Anche perché non è proprio il tipo.
Tuttavia ti osserva. Molto spesso. E osserva anche i dintorni. Lo fa perché segretamente gli piace guardarti quando stai vicino a lui e per tenere d'occhio eventuali minacce. Già, anche se non sembra è molto protettivo nei tuoi confronti. Però non si farà mai beccare ad osservarti.
Proprio per questo suo osservarti sa vedere benissimo un cambiamento nel tuo umore, anche quando cerchi di nasconderlo. Per esempio, a volte nota che ti rattrista un po' il suo essere particolarmente distaccato. In quei momenti capisce che forse è il momento di mettere da parte il suo orgoglio, almeno un po', e aspetterà che rimarrete da soli oppure ti raggiungerà in camera.
Non ti dirà niente di che, Dust è sempre di poche parole, si limiterà a sedersi vicino a te. Ti prenderà la mano, la accarezzerà e lì capirai che ti puoi sciogliere un po' di più con lui. Lascerà che tu appoggi la testa su una sua spalla o che lo abbracci perché sa che ne hai bisogno.
Ma i suoi momenti più dolci e premurosi nei tuoi confronti avvengono sempre quando tu non puoi vederli. Non è raro infatti che mentre gli dormi vicino lui ti stringa, ti accarezzi i capelli o ti dia qualche bacio sulla fronte. Anche perché adora darti piccoli baci sulla testa. In questi momenti si preoccuperà anche di coprirti, rimboccarti le coperte o semplicemente spostarti delicatamente i capelli dal viso.
Little spoon il più delle volte. Non lo ammetterà mai ma gli piace il tuo affetto, i tuoi abbracci o le tue carezze.
Rotea sempre gli occhi, distoglie lo sguardo o si abbassa un po' di più il cappuccio quando lo tocchi in compagnia di altri. Sembra sempre piuttosto infastidito dalle tue azioni ma in realtà sotto sotto spera che tu non smetta mai di comportarti in quel modo con lui, anche per questo non ti scosta bruscamente. Qualche volta puoi anche vederlo sorridere sotto il cappuccio.
Fell:
Ammettiamolo, Fell è un po' uno tsundere, sai che devi guardare più a quello che fa rispetto a quello che dice.
Non è molto bravo a parole, spesso ti prende in giro affettuosamente semplicemente perché dire quello che prova lo reputa stupido o è troppo difficile per lui.
Adora spendere del tempo rilassante con te, niente di troppo movimentato, come per esempio guardare un film insieme o fare una passeggiata in posti calmi e silenziosi.
Gli piace tenerti per mano e accarezzarti il dorso o le braccia. Il suo tocco è inaspettatamente delicato.
Se state camminando insieme Fell è quel tipo di persona che ti fa cenno di prendergli la mano per non farti rimanere indietro, senza guardarti.
Fell adora i grattini, specialmente dietro la testa o sul collo. È l'unica cosa che lo fa sciogliere completamente e nessuno lo sa a parte te. E guai a te se ne fai parola con qualcuno!
Arrossisce e si imbarazza sempre molto quando gli fai i grattini ma non ti dirà mai di smettere. Protesterà e borbotterà qualcosa tra sé e sé ma ti lascerà fare. E, anzi, se smetterai lui ti stringerà un po' di più e ti guarderà con disappunto, senza però dire niente. Non può certo abbassarsi a chiederti di continuare...
Big spoon, anche se in realtà essere abbracciato e coccolato da te gli piace più di quanto vuole ammettere a sé stesso.
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【 Navigation post┆Masterlist┆Pt.2 】
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gabriele-rancan · 6 months
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La vita di Tom
La stanza è tutta bianca, senza finestre né porte. C'è solo un televisore al centro, uno di quelli vecchi a tubo catodico, sembra spento. Di fronte a questo, una sedia. Tom non riesce a comprendere il motivo per cui si trova lì, né tanto meno come ci sia arrivato. Ad un certo punto il televisore emette un ronzio, quel classico rumore che si sente nelle vecchie TV quando si deve sintonizzare un canale.
Una voce gracchiante esce dagli altoparlanti al lati dello schermo:
- Hey Tom! Avvicinati, dai!
Tom fa un salto di un metro per lo spavento. “Il televisore mi ha chiamato per nome?” pensa.
- Dai Tom, voglio mostrarti una cosa, vieni qui e siediti.
La TV ce l'ha proprio con lui. “Oddio, sono pazzo” pensa Tom, mentre si dirige comunque verso la sedia davanti al televisore e si siede.
- chi sei? Cosa vuoi mostrarmi? Si sente uno scemo a parlare davanti al vetro ricurvo del televisore.
In quel momento l'immagine si fa più nitida e, con sua grande sorpresa, Tom vede se stesso nello schermo. È sicuramente lui, ma decisamente più in forma e in salute. Non ha gli occhi scavati e gli zigomi sporgenti, i suoi capelli sono decisamente tenuti bene, il viso fresco di rasatura. Indossa un completo elegante da uomo in carriera.
- Bene, - dice il Tom dentro la TV - scommetto che sei abbastanza confuso riguardo questa bizzarra situazione.
- E ci credo, cazzo. Che diavolo sta succedendo? - risponde il Tom dall'aspetto malaticcio seduto sulla sedia.
- Ti sarà tutto più chiaro dopo la visione, ma prima permettimi una domanda.
- Avanti, spara.
- Sei felice, Tom? Ti piace la vita che stai facendo?
Il Tom della sedia fa per rispondere, ma viene interrotto.
- Prima di rispondere, guarda ciò che ho da mostrarti, e poi potrai darmi la tua risposta. Buona visione.
Tempo un secondo e le immagini alla TV cambiano. Tom è in ottima forma, sta lavorando.
- Niente male, vero? È il tuo ufficio quello. A quanto pare sei un avvocato, e anche di discreta notorietà. Vedi gli articoli di giornale delle cause che hai vinto appesi alla parete dietro di te?
- Sì, li vedo, ma...
Non riesce nemmeno a finire la frase che le scene in TV cambiano, con diversa ambientazione e contesto. Ora c'è lui sdraiato su un divano; un divano decisamente costoso, decisamente diverso da quello sgangherato e macchiato dove di solito passa le giornate. Il salotto è enorme, con a terra dei tappeti dall'aspetto piuttosto costoso. La tv è enorme, danno una serie TV comica e sembra se la stia ridendo di gusto. Tom porta un anello nuziale nell'anulare sinistro.
“Pare che io sia sposato” pensa Tom, mentre dal televisore sente una voce femminile chiamare il suo nome.
Di nuovo, la scena cambia. Ora è seduto a tavola, nel suo piatto c'è la carbonara, il suo piatto preferito. Alla sua destra c'è una donna, è molto bella. Folti ricci scuri che le scendono fino alle spalle, occhi verdi e labbra carnose. È la sua ex ragazza, Nora. Alla sua sinistra vede un'altra persona, o sarebbe meglio dire una “personcina”: una bambina con i capelli biondi come i suoi, e gli occhi verdi come quelli di Nora. La bambina sta raccontando la sua giornata, dice di aver preso un bel voto in una verifica. Nora si congratula con lei: “Ma sei stata bravissima, Fiore!”.
“Fiore, che bel nome. Se avessi avuto una figlia, avrei scelto proprio quello. Sarebbe stata il mio fiore”.Le immagini cambiano nuovamente. Fiore è ormai una donna adulta, stringe per mano una bambina. Tom e Nora sono diventati anziani. Si trovano sul portico della loro casa, salutano con la mano la figlia e la loro nipote mentre salgono in macchina e partono. Vedono il veicolo allontanarsi sempre di più all'orizzonte e si guardano compiaciuti. Il sole sta tramontando e loro si baciano, ricordando loro stessi da giovani quando progettavano il loro futuro insieme.
All’improvviso, un buio totale. La TV si spegne. Tom si trova nuovamente nel silenzio assordante della stanza bianca, senza porte né finestre, la TV muta. Passano i minuti, forse le ore, forse degli anni. Impossibile dirlo. La stanza è fuori da ogni concezione di tempo e spazio.
Finalmente il silenzio di interrompe, il televisore si riaccende e rippare il Tom in gran forma:
- Bello, vero?
- Bellissimo - risponde Tom dalla sedia su cui è seduto.
- Dunque, sei contento della tua vita, Tom?
- No, per niente. Questa non è la mia vita. Questo è solo un sogno, un bellissimo sogno. E i sogni sono tali perché, se mai si avverassero, non sarebbero più sogni, ma realtà. E la mia vita è distantissima da questa realtà.
- è qui che ti sbagli, Tom. Questa sarebbe potuta essere la tua vita.
- Tu dici?
- Certo, ma credo che ormai sia tardi.
- Mi sa che hai proprio ragione - risponde Tom seduto sulla solita sedia, mentre piange e singhiozza come un bambino. Poi continua:
- Perché mostrarmi questo proprio adesso?
Il Tom dentro al tubo catodico accenna un sorriso, si gira e si incammina verso un orizzonte indefinito alla fine dello schermo della TV, mentre alza la mano in segno di saluto.
- Perché tutti noi, per quanto possiamo sbagliare, meritiamo un bel finale. O almeno, meritiamo di poterlo sognare.
Ogni cosa sparisce. La stanza senza finestre né porte, la televisione a tubo catodico, la sedia, perfino Tom. Tutto crolla e collassa su se stesso.
C'è un divano tutto logoro, circondato da immondizia in mezzo a una squallida stanza male illuminata. Steso sopra c'è Tom, ha ancora l'ago infilato nel braccio, il suo cuore non batte più. Sul suo volto si stanno asciugando le lacrime, le sue labbra sorridono.
Fine
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Lascia andare le persone che non sono
pronte ad amarti. Questa è la cosa più
difficile che dovrai fare nella tua vita e
sarà anche la cosa più importante.
Smetti di avere conversazioni difficili con persone che non vogliono cambiare.
Smettila di presentarti alle persone che non hanno interesse per la tua presenza.
So che il tuo istinto è quello di fare del tuo meglio per essere apprezzata da chi ti circonda, ma è un impulso che ti ruba
tempo, energia, salute mentale e fisica.
Quando inizi a lottare per una vita con gioia, interesse e impegno, non tutti saranno pronti
a seguirti in quel luogo.
Ciò non significa che devi cambiare chi sei, significa che devi lasciare andare le persone che non sono pronte ad accompagnarti.
Se sei esclusa, insultata, dimenticata o ignorata dalle persone a cui dedichi il tuo tempo, non ti stai facendo un favore continuando a offrire loro la tua energia
e la tua vita.
La verità è che non sei per tutti e non tutti sono per te.
Questo è ciò che rende così speciale gli incontri con persone con cui hai amicizia
o amore reciproci. Saprai quanto è prezioso perché hai sperimentato ciò che non è.
Più tempo passi cercando di farti amare
da qualcuno che non ne è capace,
più tempo sprechi privandoti della possibilità di quella connessione con qualcun altro.
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e molte di loro ti incontreranno, al tuo livello
di interesse e impegno.
Più rimani coinvolto con persone che ti usano come cuscino, opzione di sfondo o terapista per la loro guarigione emotiva, più a lungo ti allontani dalla comunità che desideri.
Forse se smetti di presentarti, non ti cercheranno. Forse se smetti di provare, la relazione finirà. Forse se smetti di inviare messaggi, il tuo telefono rimarrà scuro per settimane.
Ciò non significa che tu abbia rovinato la relazione, significa che l'unica cosa che l'ha sostenuta è stata l'energia che solo tu hai
dato per mantenerla. Questo non è amore, è attaccamento. è voler dare una possibilità a chi non se lo merita!
La cosa più preziosa che hai nella tua vita è
il tuo tempo e la tua energia, poiché entrambi sono limitati. Ciò a cui dedichi tempo ed energia definirà la tua esistenza.
Quando ti rendi conto di questo, inizi a capire perché sei così ansioso quando passi del tempo con le persone, in attività, luoghi o situazioni che non ti si addicono.
Inizierai a realizzare che la cosa più importante che puoi fare per te stesso e per tutti quelli intorno a te è proteggere la tua energia più ferocemente di qualsiasi altra cosa.
Rendi la tua vita un rifugio sicuro, dove solo le persone “compatibili” con te sono ammesse.
Non sei responsabile del salvataggio di nessuno. Non sei responsabile di convincerli a migliorare. Non è il tuo lavoro esistere per le persone e dare loro la tua vita!
Perché se ti senti male, se ti senti obbligato, sarai la radice di tutti i tuoi problemi a causa della tua insistenza, temendo che non ti restituiscano i favori che hai concesso. è il tuo unico obbligo realizzare che sei il padrone del tuo destino e accettare l'amore che pensi di meritare.
Decidi che meriti una vera amicizia, un vero impegno e un amore completo con persone sane e prospere.
Quindi aspetta e vedi quanto tutto inizia a cambiare.
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Anthony Hopkins
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jamrisin · 2 years
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CIAO SONO L’ANSIA
So che ti senti male ogni volta che mi avvicino, che ti disperi e vorresti mandarmi via subito, so che se potessi… mi uccideresti, soprattutto perché credi che sia io quella che ti vuole fare del male, ma credimi, non è così.
Non sono qui per arrecarti dolore, tanto meno per farti impazzire, penso di avertelo dimostrato ogni volta che arrivo.
È vero delle volte sono spaventosa ma è la mia natura.
Però come vedi alla fine della giornata, non ti ho ucciso e non sei impazzito.
La verità è che quando arrivo tu stai male, senti questa sensazione dolorosa nel petto.
Purtroppo non ho altro modo per farmi ascoltare.
Sei così impegnato a cercare successo, ad essere produttivo a dimostrare agli altri che sei degno di essere amato… e non ascolti i miei piccoli segnali.
Ricordi quella volta che hai sofferto di mal di testa?
O quando hai avuto l’insonnia per più di 2 ore e ti giravi nel letto?
O che ne dici di quella volta che senza un motivo apparente hai pianto?
O ancora, di quella volta che ti sei sentito oppresso dentro e ti mancava l’aria e non capivi il perché?
Beh, tutte quelle volte ero io, volevo solo che tu mi ascoltassi, ma non l’hai fatto.
Hai continuato a seguire il tuo ritmo frenetico di vita.
Allora ho provato qualcosa di più forte, ho provato a farti tremare l’occhio, fischiare l’orecchio, sudare le mani, ma anche in queste occasioni non mi hai voluto ascoltare.
Conosci bene la mia presenza, è per questo che quando sei tranquillo o sei da solo e in solitudine… o ti fermi, mi presento, semplicemente per parlarti.
Ti disperi sempre, perché con la mente non comprendi cosa ti succede, e ovviamente, con la mente razionale non mi comprenderai.
Ecco perché mi sono arresa e ho deciso di scriverti.
E mi congratulo con te se stai leggendo ciò che ho da dirti, perché significa che hai finalmente il coraggio di ascoltarmi, e credimi, nessuno meglio di me sa della tua grande capacità di evitarmi e scappare via, come scappare dal mostro nella foresta oscura.
Come quelle volte in cui mi eviti e ti distrai per ore davanti alla tv, vivendo la vita di altre persone che non conosci pur di non affrontare ciò che non ti piace.
O che ne dici di quelle volte che con un paio di pillole hai intorpidito i tuoi nervi e le tue preoccupazione; e cosa dire di quelle altre sostanze che ti inducono lo stordimento annebbiando ogni tipo di sentimento.
Spero che ora tu sia pronto.
Pronto ad affrontare la tua realtà, pronto ad affrontare la verità nella tua vita senza maschere, senza scorciatoie… senza pretese.
È così che deve essere.
L’ unica cosa che ho cercando di comunicarti per tutto questo tempo: che è ora di evolversi andare avanti.
Devi attuare cambiamenti molto profondi dentro di te, perché non ti stai godendo della vita e non ti senti appagato.
Per questo motivo che sono qui, per aiutarti a recuperare quella pienezza che vive dentro di te; per riuscirci dovrai liberarti da tutto ciò che ti ostacola.
Sono qui per aiutarti a capire cosa esattamente impedisce alla tua vita, alla tua passione di vivere la gioia.
Ogni volta che entro nella tua vita, ti ricordo che non è piena e felice, quindi se dovessi tornare, non spaventarti, ma ascoltami.
E se davvero mi ascolterai non ci metterai molto ad apportare i cambiamenti, li farai subito.
Se vuoi sentirti bene, tutto dipende solo da te.
So che lo desideri, ma allo stesso tempo so che vuoi rimanere nel tua zona comfort, nella comodità, pur di evitare ciò che ti fa male.
Preferisci continuare a cercare l’approvazione e l’accettazione degli altri, facendo l’impossibile per attirare attenzione; preferisci che gli altri siano responsabili della tua persona, meno che tu di te stesso... e naturalmente ti capisco, tutti desideriamo fuggire dalle responsabilità.
Ma ho una notizia per te!
Solo entrando nel problema potrai avvicinarti a quell’esperienza di liberazione.
Tu sia responsabile di te stesso e quando mi ascolterai, credimi, me ne andrò.
Solo tu hai il dono di mandare via queste sensazioni spiacevoli.
C’è qualcosa di molto importante che voglio dirti, in realtà me ne andrò non appena intravedrò che stai facendo cambiamenti nella tua vita, quando vedrò che stai andando verso la tua evoluzione, pronto a crescere e a riprendere in mano la tua essenza.
Finché non lo farai, io ci sarò, sempre.
In conclusione, se oggi sono qui, perché hai bisogno di me.
Hai bisogno di me, per modificare il tuo modo di interpretare la tua realtà, lascia che ti dica che è un po’ ‘distorta’.
Devi liberarti di credenze che non ti aiutano e ti limitano; perdonare tutta la rabbia e riprenderti la tua libertà interiore.
Soprattutto, hai bisogno di me per riconquistare il piacere di vivere, per essere te stesso, perdere la paura di rifiuto o di abbandono.
Hai bisogno di me per mettere dei limiti alle persone che ti fanno del male, affinché tu possa impugnare coraggio e imparare a dire “no”.
Hai bisogno di me per allontanare chi non ti merita; per smettere di dipendere dall’esistenza del tuo partner per essere felice.
Una volta per tutte, bada alle sensazioni del tuo corpo.
In che altro modo avresti fatto attenzione al tuo corpo?
Probabilmente in molti altri modi, ma questa sta funzionando.
Dai al tuo corpo il cibo di cui hai bisogno, smetti di criticare il tuo fisico e ringraziarlo, per te fa tanto.
Corri, muoverti, passeggia riprendi i tuoi ritmi.
Perché esplodere sempre?
Perché la tristezza?
Perché pretendere così tanto?
Non capisco perché lo fai, hai tutto, sei tutto, hai le capacità di cui hai bisogno per creare la tua realtà, ma ti tratti come uno schiavo, sei troppo severo con te stesso.
Sono qui per dirti di smetterla di farlo.
Chiediti come mai non hai più equilibrio interiore.
Chiediti davvero come vuoi vivere e per cosa lottare: è la tua vita!
L’ unico controllo che puoi pretendere è quello di te stesso, ma per conquistarlo, devi accettare che l’hai perso, e lasciare che finalmente mi esprima, dirti che quei sintomi così orribili che ho inventato era per sostenere tutto questo e se ancora non mi accetterai, sarò ancora più forte.
Quindi, la prossima volta che mi sentirai arrivare, chiudi gli occhi, spegni la mente razionale per un momento, lasciati andare... respira e cerca di comprendermi.
Poi inizia il cambiamento nella tua vita con azioni chiare e specifiche, vedrai che me ne andrò.
Spero di non dover entrare molte volte nella tua vita, ma se ritorno… ricordati che non voglio farti del male, voglio aiutarti a recuperare la tua strada, quella che ti renderà felice.
E per finire, spero che tu possa vedermi come sono: la tua Essenza.
Sono te stesso che urlo disperatamente e imploro di ascoltarmi, ti parlo dal profondo del tuo cuore, che scoraggiato cerca di farsi notare.
Quello che senti non è ‘tachicardia’, sono io, la tua Essenza, che vuole semplicemente venir fuori e vivere.
Con affetto,
la tua Essenza mascherata da Ansia.
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