Tumgik
#sklovskij
lamiaprigione · 1 year
Text
Cosa facciamo nell’arte? Resuscitiamo la vita. L’uomo è così preoccupato della vita che fa che si dimentica di viverla. Dice sempre Domani, domani. E questa è la vera morte.
Viktor Šklovskij, Viaggio sentimentale
61 notes · View notes
iviaggisulcomo · 1 year
Text
"Ma a noi restano le gialle pareti delle case illuminate dal sole, i nostri libri e tutta la cultura umana, costruita da noi sulla strada verso l'amore. E il precetto di essere leggeri. E se fa molto male? Traduci tutto su scala cosmica, prendi il cuore tra i denti, scrivi un libro."
(V. Sklovskij)
65 notes · View notes
Text
Ciò che ora desidero più di ogni cosa è che sia estate, che tutto ciò che è stato, non sia mai esistito. Che io sia giovane e forte. Allora di questo incrocio fra un coccodrillo e un bambino resterebbe solo il bambino, ed io sarei felice.
9 notes · View notes
canesenzafissadimora · 6 months
Text
L’armonia si raggiunge con molte prove.
Tumblr media
Viktor Sklovskij
11 notes · View notes
abatelunare · 1 year
Text
Libri che vanno letti 23
Ci sono, io credo, dei testi basilari per chi intenda occuparsi di letteratura. Saggi inerenti l’analisi generale della prosa intesa come macro genere letterario. Scritti da veri critici letterari: gente, cioè, che oltre ad avere le idee ben chiare in materia, le esprime con altrettanta chiarezza. Ho già segnalato uno di questi libri - Il romanzo del Novecento di Giacomo Debenedetti - in una rubrichetta precedente, per cui non ci torno sopra. Un altro volume fondamentale è Una teoria della prosa di Viktor Sklovskij. L’ho trovato ai tempi dell’università in una vecchia edizione della Garzanti, da cui è stata praticamente estirpata la parte sul romanzo giallo. Non so sulla base di quale arbitrio: un’opera andrebbe pubblicata integralmente, e poi anche il giallo è un genere letterario. Sebbene sia particolare, obbedisce pur sempre a quelle regole lì. In ogni caso, il resto della trattazione è intatta e decisamente illuminante. Non ho idea se l’abbiamo ristampato. Ma mi sembrerebbe strano che non l’avessero fatto. Al limite mi farete sapere.
Tumblr media
10 notes · View notes
Text
Gustav Sjöberg: una proposta
Neri Pozza propone un libro di poetologia, una sorta di attuale De vulgari eloquentia: La fiorente materia del tutto di Gustav Sjöberg, tradotto dal tedesco da Monica Ferrando.
Per sostenere una tesi veramente audace l’autore ha messo in piedi un coro di voci potentissimo, tale da far tremare la “cattedrale dell’arte” di Sklovskij: in un mondo dominato da un esperanto inadeguato a esprimere la complessità e la ricchezza delle culture del pianeta, attraverso la rete alla portata immediata di tutti, ma strutturata esclusivamente a una comunicazione di potere, la domanda di quale sia il compito della poesia (in quale lingua, con quale materia verbale?) è centrale. G.S., poeta il cui idioma materno (lo svedese) è condiviso da uno sparuto sei milioni di individui, avanza una sua proposta sulla base di una conoscenza profonda del pensiero occidentale e soprattutto del grande contributo offerto da quello italiano. L’autore ne dimostra una sorprendente conoscenza: in campo filosofico e letterario spazia da Dante fino ad Agamben, in quello visivo da Emilio Villa a Prini e affronta la questione appoggiandosi alla sponda di studiosi del calibro di Carchia e Melandri. Partendo da Dante e Campanella, la sua analisi poetologica prende le distanze con Giordano Bruno dal petrarchismo storico e, per rimanere all’attualità, dalla ”pappa omogeneizzata che si può modellare e tenere in forma nel modo più utile” (Jesi): la cultura di destra. Una qualsiasi sintesi di questo librino densissimo è un azzardo. Comunque…il suo obiettivo mi è sembrato quello di risuscitare un concetto di natura impostato dal grande nolano bruciato vivo appunto dal potere di allora: “non più subtrato passivo su cui si debba intervenire con un lavoro formale, bensì al contrario una molteplicità di forme che genera se stessa e con cui combacerebbe” (dall’introduzione della traduttrice). La questione è veramente complessa e rischia l’astrattezza in un mondo, l’attuale, in cui tutto (l’arte e la poesia in testa) è “destinato a edificare edifici funebri alle individualità che meglio si sono espresse” perché “…non è entrato nel corteo loquace della storia”. Personalmente, non essendo come lui “caduto sulla via di Nola”, mi limito a domandare: non è il vuoto assoluto che occorre perseguire, il vuoto per eccellenza, certo per prima cosa della materia del visivo che ha invaso di immagini il pianeta, ma anche della verbosità dilagante? Ma sempre il vuoto ha ancora un corpo, è ancora materia. E quale è la materia del vuoto in poesia? La morte in poesia si esorcizza con la perdita del controllo su di sé e questo forse è proprio un altro modo di esprimere l’abbandono alla fiorente materia del tutto. E’ senz’altro merito di S l’aver sottolineato  con autorità e competenza l’importanza a questo proposito del pensiero del nolano. Fa piacere comunque che esistano persone che avanzano una coraggiosa proposta all’ipotesi che, per sottrarsi alla fagocitazione della cultura dilagante “nella società di mercato, sia necessario cessare di scrivere poesia”.
FDL
Tumblr media
0 notes
blrandav · 3 years
Text
“È vana tutta la nostra finezza e lungimiranza politica. Se, invece di provare a fare la storia, provassimo semplicemente a considerarci responsabili dei singoli atti che la compongono, forse gli esiti non sarebbero così grotteschi. Non la storia bisogna fare, ma la propria biografia.”
Viktor Šklovskij, Viaggio sentimentale
58 notes · View notes
liviaserpieri · 3 years
Quote
Bevete,   amici,   bevete   grandi   e   piccoli, l’amaro  calice  dell’amore! Qui  nessuno  ha bisogno di nulla. Si entra solo con biglietti di favore. Ed   essere    crudeli    è    facile;  è sufficiente   non   amare. Neppure   l’amore capisce  l’aramaico,  né  il  russo. È  come  i chiodi, con i quali ci crocifiggono. Al   cervo   le   corna   servono   per   la   lotta, l’usignolo canta invano, ma i nostri libri non ci torneranno utili. L’offesa è irrimediabile.  A  noi  restano  le  pareti  gialle  delle  case, illuminate  dal  sole,  i  nostri  libri  e  tutta  la cultura  umana   costruita  da  noi   sul  cammino che conduce all’amore. E il precetto di essere leggeri. E se è molto doloroso? Trasforma  tutto  su  scala  cosmica,   afferra  il cuore coi denti, scrivi un libro.
Viktor Šklovskij, Zoo o non lettere d’amore
11 notes · View notes
appuntibrevi · 3 years
Text
Se, per una ragione qualsiasi, vi dovesse succedere di ricominciare a vivere, non abbiate paura degli insuccessi
7 notes · View notes
dinonfissatoaffetto · 4 years
Text
Se, per una ragione qualsiasi, vi dovesse succedere di ricominciare a vivere, non abbiate paura degli insuccessi.
- Viktor ŠKlovskij
27 notes · View notes
lamiaprigione · 7 years
Photo
Tumblr media
Viktor Sklovskij, Zoo o lettere non d’amore
22 notes · View notes
eportoghese · 6 years
Text
Tumblr media
1 note · View note
lizzy-perseide · 6 years
Text
La gente que vive a la orilla del mar llega a acostumbrarse tanto al ruido de las olas que deja de percibirlo.
Por razones semejantes, rara vez oímos las palabras que pronunciamos.
Victor Sklovskij.
2 notes · View notes
canesenzafissadimora · 6 months
Text
L’armonia si raggiunge con molte prove.
Tumblr media
Viktor Sklovskij
3 notes · View notes
my-sweet-cherry-pie · 3 years
Text
Mi hai assegnato due compiti.
1) Non telefonarti.
2) Non vederti.
Adesso sono un uomo impegnato.
C'è ancora un terzo compito: non pensarti.
Ma questo tu, non me l'hai affidato.
-Viktor Sklovskij - Zoo o lettere non d'amore-
Tumblr media
3 notes · View notes
abatelunare · 4 years
Quote
La parola è una cosa, e cambia seguendo leggi proprie, connesse con la fisiologia del discorso ecc.
Viktor Sklovskij
35 notes · View notes