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#sacerdotessa
negreabsolut · 9 months
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Sandalfon, per dariuszkieliszek. [font]
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cleopatradinekomata · 2 years
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"Impara Cresci Divulga" Anya sacerdotessa di Akban, vive per divulgare conoscenze, che siano normali informazioni sulle carte geografiche od oscuri segreti non romperà il suo voto. "Akban at Vigam che la conoscenza sia la mia lama!" Che dire ormai Anya è un mio pg a tutti gli effetti! È ingenua, prolissa nelle spiegazioni, una buona ascoltatrice e sta trovando il suo posto nella Sacra (Strana) Compagnia #alaenoctis #alaenoctisgrv @alae_noctis_grv siete forti davvero per convincere un'appassionata di #gdr cartacei come me a rimanere un'altro po' in vostra compagnia, e Team Akban tutta la vita!!! 💚 E grazie @rashelcosplay per avermi aiutata in più occasioni😝😁 #grv #sacerdotessa #sorceress #cleric #akban #elf #half #halfelf #air #elfo #mezzelfo #mezzoelfo #giocodiruolo #giocodiruolodalvivo #green #verde https://www.instagram.com/p/CiYJ9BjLMgN/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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blanksoullesseyes · 1 year
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Blind Justice
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iridediluce · 1 year
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Principessa, poetessa, sacerdotessa: Enheduanna, la prima autrice conosciuta al mondo
Il primo autore conosciuto al mondo è ampiamente considerato Enheduanna, una donna vissuta nel 23° secolo a.C. nell’antica Mesopotamia (circa 2285-2250 a.C.). Enheduanna è una figura notevole: un’antica “triplice minaccia” , era una principessa e una sacerdotessa oltre che scrittrice e poetessa. Il terzo millennio a.C fu un periodo di sconvolgimenti in Mesopotamia. La conquista di Sargon il…
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dominousworld · 1 year
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Il cuore di una Sacerdotessa
di Ness Bosh Il cuore di una Sacerdotessa è un cuore puro,che crede nel vero amore, spesso è solitario,perchè in questo mondo il vero e puro amoreè sempre più raro.Il cuore della Sacerdotessa è delicato ma non è fragile, è un diamante cristallino, in pochi possono spezzarlo.Lei trova l’amore nel Tutto e il Tutto le dà amore, perchè lei è in connessione.Falle del male e farai del male a te…
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TOMBA DI SACERDOTESSA DI AFRODITE E TOMBA DI GUERRIERO SASANIDE RINVENUTI NELLA NECROPOLI DI FANAGORIA, RUSSIA
TOMBA DI SACERDOTESSA DI AFRODITE E TOMBA DI GUERRIERO SASANIDE RINVENUTI NELLA NECROPOLI DI FANAGORIA, RUSSIA
Una tomba femminile ascrivibile a circa 1.900 anni or sono, posta nella necropoli dell’antico centro urbano di Fanagoria, fondata  sulla costa della penisola di Taman, nella Russia meridionale, sebbene non vi fosse nulla di particolarmente insolito, è risultata appartenere, secondo gli archeologi, a una sacerdotessa del culto di Afrodite e per quanto riguarda chi scrive è strettamente legata a…
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eccellentedonna · 2 years
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TECNICHE DI TAFTI: COS'È LA TRECCIA DELL'INTENZIONE E COME GESTIRLA?
TECNICHE DI TAFTI: COS’È LA TRECCIA DELL’INTENZIONE E COME GESTIRLA?
Centinaia di persone che hanno già imparato a sfruttare il potere della TRECCIA DELL’INTENZIONE stanno ottenendo grandiosi risultati. In quest’articolo troverai le informazioni aggiornate e più complete di cos’è la TRECCIA DELL’INTENZIONE e come usare il suo potere. Scoprirai dove si trova il CENTRO DELL’INTENZIONE ESTERNA, cosa fare per rendere la pratica ancora più efficace e come potenziare…
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susieporta · 4 months
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Simone Weil nasceva oggi, 3 febbraio, centoquindici anni fa. Simone la visionaria, il genio poetico, la digiunante, la mai stata baciata. Nata ebrea ma poi divenuta cristiana senza sacramenti, senza battesimo, senza gerarchia. Simone che "la Croce da sola mi basta".
Eri professoressa di liceo ma sei voluta andare a lavorare in fabbrica, nonostante la tua salute già compromessa, per sentire fin dentro la carne la condizione operaia, e poi sei andata a fare la rivoluzione in Spagna, e infine ti sei lasciata morire, sul quel letto a Londra, rifiutando il cibo, per mettere in atto, davvero e non solo a parole, il nucleo centrale del tuo pensiero, ovvero l'idea di decreazione.
Dio per farci esistere s'è ritratto, cercare Dio è asportarsi dal mondo. Creare quel vuoto che lui, lei, ləi ha voluto affinché il nostro essere avesse lo spazio per apparire. Cercare Dio è disfare la creazione, farci a pezzi ovvero farci mangiare. Un'idea né propriamente cristiana né propriamente ebraica. Un'idea sovrannaturale, radicale e piena di grazia, che ci turba e commuove, come ogni cosa in te.
Simone, che non ha mai conosciuto l'amore dei corpi ma i cui scritti vibrano d'un trasporto erotico teso e perfetto, Simone, che amavi la Grecia, il suo pensiero e i suoi miti, ma che amavi soprattutto le civiltà sconfitte, quelle cancellate dalla faccia della terra, tutte le comunità e le culture annientate dalla Bestia sociale, dall'Impero, dal regno della forza.
Simone non convertita ma sempre sulla soglia, luogo di possibilità più che di adesione o appartenenza, il luogo di chi non viene ammesso. Simone, che ci hai insegnato a pensare senza dimenticare la vita, e le sue contraddizioni, dolorose e liberatorie, dal cui attrito, qui e là, sa prodursi la scintilla del senso. Simone, esteta feroce e senza misura, sacerdotessa alla ricerca del tempio perduto, autentica figlia di Urano e Nettuno, tutta né cuore né testa, ma spirito, Simone tutta spirito, facoltà che diffida da ogni identificazione ovvero catena.
Ai genitori poco prima di morire affidasti alcune parole, saluto ed eredità, lascito di tutta una vocazione: “Non siate ingrati verso le cose belle. Godete di esse, sentendo che durante ogni secondo in cui godete di loro, io sono con voi. Dovunque c’è una cosa bella, ditevi che ci sono anch’io“.
Jonathan Bazzi
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divaricca · 4 months
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I rituali di femminilizzazione, abbellimento e cura sono un omaggio a quella forza appassionata che la ispira e alla quale è devota. E così divenne una rivelazione, una sacerdotessa della Dea.
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fashionbooksmilano · 12 days
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100 opere di Rita Gallé 1986
Gioielli, Sculture e multipli, argenti, ceramiche, acquarelli, litografie
Enrico La Stella
a cura di Giorgio Upiglio e Piero Marras
Gallerita, Milano 1986, 60 pagine, 21X21cm
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
Rita Gallé (Caltanissetta 1931 – Oaxaca, Messico 2009) Artista poliedrica e vulcanica, di madre siciliana e padre francese, è cresciuta a Palermo, ma poco più che ventenne si trasferisce a Milano dove prende a frequentare l'ambiente artistico ed esordisce come pittrice e scultrice nel 1952. Nel 1967 apre la sua prima galleria d'arte, seguita da una seconda nel 1974, dove oltre ai propri lavori propone le opere dei maggiori artisti emergenti dell'epoca. Negli anni Sessanta inizia a produrre opere uniche in ceramica, mentre dalla metà degli anni Settanta si cimenta nella creazione di gioielli, molti dei quali realizzati in un unico esemplare, che ottengono un buon successo di pubblico e critica, tanto da farle meritare l’epiteto di ‘Sacerdotessa delle pietre’. “I suoi gioielli sono caratterizzati da uno stile talmente insolito da travalicare mode e tendenze, passato e presente”. Forme particolari, spesso geometriche ma mai spigolose, nei cui volumi bombati si ravvisa la stilizzazione di soggetti naturali, oltre che di figure umane e di motivi o materiali mutuati dall’antichità, valorizzate da originali accostamenti di pietre e materiali
17/05/24
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negreabsolut · 1 year
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Una sacerdotessa de Bacus, per John William Godward. Oli en tela, 29 x 45; 1890.
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elperegrinodedios · 9 months
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Testimonianza di un convertito...
(Terza parte)
Ora, questa non era un'idea nuova, già prima di essere fatto Grande Druido io avevo pensato di tirarmene fuori, e cosi pure una giovane attrice in California, della quale, era già stata ordinata l'esecuzione e che era stata lasciata appesa per un piede con la gola tagliata ch'è una delle carte dei tarocchi, per informare tutte le streghe, che aveva tradito la stregoneria ed era morta per tal motivo. Dopo aver visto questo e quello che era già successo a Sharon Tate decisi di restare, ma ora volevo andarmene a tutti i costi. Tutti i costi.
Non sapevo come uscirne, ma non consideravo per niente il Cristianesimo, come una sicura via d'uscita. Ma volevo venirne fuori, ad ogni costo. Cosi passò un mese ed io rimasi più coinvolto in varie droghe. Anzi, la notte che mi sono salvato pesavo 67 kg. perchè facevo 150$ al giorno di metredina "speed" in vena, quella che, la gente della strada chiama "cristalli". Ero letteralmente in uno stato di paranoia a causa di questa droga e tutti questi piani mi avevano reso ancor di più irrequieto. Poi un sabato pomeriggio un pastore battista mi venne a trovare in uno di quei nostri negozi di occultismo. Si trovava là perchè da un giorno all'altro, si era reso conto, che la famosa Stregoneria era reale, mentre lui l'aveva sempre considerata una favola di streghe che volano su manici di scopa con porri sul naso e i cappelli a cono. L'aveva scoperto, perchè aveva scoperto che sua figlia, era una sacerdotessa iniziata di una congrega della Stregoneria! L'aveva vista e sorpresa in una notte, mentre lanciava sortilegi nella sua camera da letto. Non riusciva a parlare e nè comunicare con sua figlia, cosi pensava di dover andare alla radice e, se loro si salvavano, forse si sarebbe salvata anche sua figlia. È cosi che mi trovò in un nostro negozio di occultismo, lo "Spanish Bazaar" a San Antonio e cominciò a testimoniarmi. Lui sapeva chi ero, perchè io mi presentavo sempre con il mio nome di stregone, Lance, e quasi tutti in città mi avevano già visto alla televisione o avevano letto di me su giornali in servizi sulla Stregoneria. Cominciò a parlarmi e testimoniarmi e in parole molto profane io gli dissi, che non me ne importava proprio nulla, e che volevo che se ne andasse. Cosi quando fallì in questo, decise che non riusciva a passare su quei demoni che erano in me ed iniziò allora ad ordinare a quei demoni di stare zitti e poi subito procedette a pregare per me, che mi piacesse o no, e quella preghiera era qualcosa del genere:
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"Esigo che Satana smetta ora di darti i suoi benefici, compreso le droghe; ordino che sia cosi nel nome di Gesù! E comando ora a Satana di smettere di comunicare con te, soprannaturalmente ed ora spezzo il tuo forte potere di Stregoneria, fino a che verrai faccia a faccia con il Vangelo e poi comando che la tua mente venga liberata, cosi che tu, possa ricevere il Vangelo, e prendere da solo la tua decisione".
Poi se ne andò. Nelle mie condizioni questo era necessario, indispensabile perchè io non avevo una mente mia. Pensai che fosse pazzo e cosi andai di sopra e presi molta altra droga, perchè non riuscivo a capire come mai mi sentivo in tal modo e cioè, non molto bene. Quella sera, usai tutta la droga che avevo, perchè aspettavo una grossa partita che doveva arrivare da Laredo in Messico. Successe però, una cosa che non era mai successa prima: si, la droga fu sequestrata! Quella notte al confine c'era la guarda sbagliata, che non era pagata da noi, e usarono persino la macchina sbagliata, pure con il numero di targa sbagliato. Tutto quello che poteva andare storto andò storto e la spedizione fu sequestrata ed io ero senza droga. Feci alcune telefonate in varie zone degli USA, cercando di trovare della roba che mi potesse arrivare in fretta. Nulla. Dovevo aspettare il martedì mattina, per me era troppo tempo da aspettare per una persona assuefatta come lo ero io! Il lunedì sera poi, dato che stavo avendo dei sintomi piuttosto forti di astinenza, salii sulla mia auto, feci per uscire dal posteggio e quasi finii nel fiume! Cosi la lasciai lì e andai a fare una passeggiata. Camminai per quattro o cinque isolati e arrivai ad un cinema normale e là pagai ed entrai, mi sedetti in terza fila deciso a pensare solo al film. Era intitolato: "La croce e il pugnale". Può sembrare divertente, ma non lo era per me a quei tempi.
Fine terza parte
lan ✍️
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miciagalattica · 3 months
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Aiace Oileo rapisce Cassandra', di Solomon Joseph Solomon, 1886
IL SILENZIO DI CASSANDRA
Ovvero il triste destino di chi pur conoscendo la verità non è ascoltato.
La giovane sacerdotessa  Cassandra è figlia di Priamo e di Ecuba. Ella non è solo una delle tante figlie di Priamo, é una giovane bella come Afrodite d’oro – così la descrive Omero –, é la sacerdotessa di Apollo. In quanto tale, ha il dono della chiaroveggenza, é in grado di poter vedere ciò che è stato, che è e che sarà. Eppure, avendo respinto le attenzioni del dio da adolescente, è condannata a non essere creduta, a non godere del dono della persuasione. Ogni sua veritiera profezia non verrà mai ascoltata: questa la terribile vendetta del dio alla mortale che gli ha opposto resistenza e non gli si è voluta concedere. Ma la sua forza sta nel continuare a esprimere profezie, anche terribili, senza mai arrendersi
Dopo una lunga guerra tra la coalizione greca e Troia, che dopo 10 anni venne conquistata dai greci, che le diedero fuoco, massacrandone i cittadini. I membri della famiglia reale si rinchiusero nei templi troiani, ma tutto ciò valse a poco. Priamo morì sull'altare del santuario ucciso da Neottolemo(il figlio di Achille, detto anche Pirro) mentre Cassandra, rifugiatasi nel tempio di Atena, fu trovata da Aiace di Locride e violentata sul posto. Trascinata via dall'altare, si aggrappò alla statua della dea, il Palladio, che Aiace, empio e miscredente, fece cadere dal piedistallo. A causa del suo comportamento furono puniti quasi tutti i principi greci, che non ebbero felice ritorno a casa: Aiace trovò addirittura la morte in mare per volere di Atena e Poseidone. Cassandra umiliata, stuprata, sconfitta, diventerà il bottino di guerra del re dei re, Agamennone e fu portata a Micene (la sua città) come schiava e concubina.  Agamennone si innamorò della profetessa e la sposò, aumentando l'odio e la gelosia della moglie Clitennestra . Giunta in città, profetizzò ad Agamennone  la sua rovina e quella della sua famiglia , ma quest'ultimo non volle credere alle sue parole. Cassandra non si piega né desiste, pur sapendo che le sue parole cadranno nel vuoto. Cassandra non vide solo il futuro di Agamennone ma anche il suo tragico destino, aveva già previsto ogni cosa: la vasca da bagno, l’arma, il sangue, le tenebre.
Da quel momento decise di restare muta ( da qui il silenzio di Cassandra). Si verificò l’ennesima profezia, la più nefasta per Lei. Cassandra cadde insieme ad Agamennone sotto i colpi della scure di Clitennestra.
(Clitennestra odiava a morte  il marito per via del sacrificio di Ifigenia (loro figlia) che fu sacrificata agli dei prima della partenza per Troia.
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diceriadelluntore · 5 months
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A Caval Donato...
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Questa è una storia famosa, probabilmente tra le più famose di tutti i tempi, che mi è venuta voglia di raccontare perchè è rinvenuta alla memoria per una di quelle connessioni magiche (che è una spiegazione molto più bella, romantica e "sensata" della semplice casualità) tra le persone.
La domanda è: quanto siamo disposti a ritenerci ingenui?
La risposta è in parte suggerita dalla foto che ho scovato, una miniatura del Cavallo di Troia che fu usato nel film Troy (del 2004 diretto da Wolfgang Petersen, con un cast stellare) che riprende, molto liberamente, le vicende della Guerra di Troia.
Il Mito del Cavallo di Troia è l'emblema del più grande stratagemma del Mito, o è una pagina di assoluta ingenuità? Per chi non la ricorda, la storia è riassumibile così: al decimo anno di assedio della città di Troia, i Greci capitanati da Agamennone, che muove guerra alla città dopo il ratto di sua moglie Elena da parte di Paride, figlio del Re troiano Priamo, sfiniti da un conflitto che si trascina senza soluzione, costruiscono un enorme cavallo di legno. Lo fabbrica Epeo, ispirato dalla dea Atena, che lo consiglia su come farlo. L'idea è di nascondere guerrieri all'interno del gigantesco cavallo. Quanti? Le fonti sono discordanti, e per "convenzione" se ne contano 40, capitanati da Odisseo, il più astuto dei guerrieri achei. Diffondono la voce che stanchi sono in ritiro e che quel cavallo è un'offerta propiziatoria agli dei per un sicuro ritorno in patria. I Troiani viste le navi allontanarsi, aprono le porte della città e sulla spiaggia trovano questo gigantesco cavallo. Che farne? Alcuni vogliono bruciarlo, altri buttarlo da una rupe, altri sondano con le lance la pancia, per capire cosa ci sia all'interno. Però la maggior parte, tra cui il Re Priamo, vuole portarlo all'interno delle possenti mura, e consacrarlo a Re Poseidone, a cui l'animale è sacro. Sembra fatta, ma Laocoonte, il sacerdote, tuona la famosa frase riportata da Virgilio nell'Eneide: Timeo Danaos et dona ferentes (Ho paura dei Danai, (i Greci) e dei doni che portano). Viene portato a discuterne un prigioniero greco, Sinone, catturato pochi giorni prima, pieno di lividi: si era presentato come compagno di Palamede, nemico di Odisseo, che lo prese in odio, e fece si che l'indovino Calcante lo indicasse come capro espiatorio sacrificale per il ritorno in patria degli eroi Achei. In realtà, fu mandato come spia da Odisseo, e quei lividi furono fatti apposta dalle percosse degli altri eroi per far apparire realistica la sua versione. Con arte finissima, Sinone diviene fonte di informazioni per i Troiani, che gli chiedono: a che serve il cavallo? Sinone risponde: fu costruito come offerta ad Atena, dopo che Diomede con Odisseo rubò il Palladio, la più bella statua dedicata alla dea. Fu costruito così grande per impedire che i Troiani lo facessero bottino di guerra per introdurlo nelle proprie mura.
Si è ancora indecisi su che fare, quando un prodigio avvenne: Laocoonte, mentre sacrificava un toro, fu aggredito da giganteschi serpenti provenienti dal mare, che uccisero lui e i suoi due figli (in foto, la Statua del Laocoonte conservata ai Musei Vaticani).
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Convinti che fosse la vendetta degli Dei per aver scagliato la lancia contro il Cavallo, i Troiani montano delle ruote e lo spingono dentro le mura della città. Non servono a nulla i richiami di Cassandra che questo porterà alla rovina di Troia: ma la sacerdotessa, che pure ebbe da Apollo il dono della profezia, fu dallo stesso condannata a non essere mai creduta, poichè non si concesse al suo amore. Il resto è noto: giunta la notte, i guerrieri greci escono dal cavallo, aprono le porte della città e segnalano alle navi, che erano appostate nella vicina isola di Tenedo che le porte sono aperte. In un assedio apocalittico, la città è saccheggiata tra battaglie, stupri, gesta incredibili.
Ma davvero i Troiani furono così ingenui? La domanda è nata come lo stesso mito, tanto che sin dai tempi antichi molti hanno cercato di andare oltre il "simbolismo" e dare spiegazioni pratiche: tra le più famose ipotesi, Pausania (nel suo leggendario Periegesi della Grecia) suppone che il cavallo fosse in realtà una macchina da guerra, simile all'ariete, che fu decisiva nell'abbattimento delle mura di Troia. E simili spiegazioni le danno Plinio il Vecchio (Naturalis Historia VII, 202), Servio Danilino (Servus Auctus) e altri commentari all'Eneide. Già perchè a dispetto di quello che si può pensare, nei due capolavori omerici non se ne parla affatto: l'Iliade finisce con la morte di Ettore, pochi mesi prima dell'episodio del Cavallo, l'Odissea si svolge dopo la guerra e l'episodio è solo accennato in qualche passaggio. Tutto quello che sappiamo sul Mito è frutto delle rielaborazioni di autori posteriori a Omero, sebbene è unanimemente riconosciuto dagli studiosi che il Mito del cavallo fosse ampiamente conosciuto già ai tempi del cieco cantore (il cosiddetto Ciclo Troiano è la raccolta di poemi epici greci che trattavano la storia della Guerra di Troia e il suo seguito. I poemi in questione sono i Cypria, l'Etiopide, la Piccola Iliade, l'Iliou persis (La caduta di Ilio), i Nostoi (I ritorni) e la Telegonia). Virgilio ne riporta una dettagliata descrizione quando lo fa raccontare dal troiano Enea, che si salvò come è noto dall'assedio, per poi andare a fondare la stirpe che fonderà Roma.
Tra le più recenti sfide al dibattito, quella del professore Tiboni, archeologo navale, che in vari articoli ipotizza che "il cavallo" fosse in realtà "una nave", chiamata così per una polena a forma di testa equina che campeggiava sulla prua: evidenti prove iconografiche smentiscono tale idea, la più famosa è il vaso pythos conservato al Museo di Mykonos
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risalente al VII secolo a.C., che mostra i guerrieri all'interno di un cavallo gigantesco, portato con le ruote all'interno della città.
Ma ribadisco la domanda: fu solo ingenuità? Dietro lo stratagemma ci furono interventi di divinità, giochi di potere, la stanchezza della guerra. Ma se ancora può rimanere il sorriso sulla scelta troiana, ricordo un particolare interessante, totalmente moderno: i virus informatici che, con uno stratagemma, si insinuano nei nostri dispositivi, sono chiamati Trojan non per caso, e molti di loro giocano sull'intervento di chi li legge o vede (aprire un link, inviare una email e così via...): quante volte dopo aver fatto per emozione, per mancanza di attenzione, per fretta qualcosa, a mente fredda ragionandoci ci siamo dati degli ingenui? Siamo proprio sicuri che in ognuno di noi non scorra un po' di quel sangue Troiano?
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haiku--di--aliantis · 6 months
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Nutrimi. Saziami di te. Il mio amore t'ha catturato e sei mio, finalmente. Da oggi: "non avrai altra donna all'infuori di me" sarà il tuo unico comandamento. Sarò la tua religione. La Sacerdotessa delle nostre cerimonie d'amore. Officerò il nostro rito con te ogni volta che vorrò e tu dovrai rinnovare la tua devozione, professare la fede nel mio corpo e desiderare la benedizione della mia anima. Amami, soddisfami, fammi capire che sei mio. Solo mio. Totalmente mio.
Aliantis
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Una donna evoluta è
strega per la chiesa
puttana per i pettegolezzi
fattucchiera per gli ignoranti
libertina per gli invidiosi
intimidatoria per i codardi Interessante per i saggi
sensuale per i maghi
sacerdotessa per gli iniziati
e magica per i risvegliati!
Ilhuicatl Meztli
[trnslt tizianacerra.com]
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