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#repubblica fiorentina
crironic · 1 year
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Firenze: lo scoppio del Carro
Firenze vale bene una vacanza. La città dell’arte, del Rinascimento, non delude mai. Alle bellezze architettoniche si aggiungono anche antiche tradizioni, che ancora resistono al tempo e che attirano turisti da ogni parte del mondo. Il giorno di Pasqua, in particolare, riserva un’usanza molto attesa dai fiorentini: lo scoppio del carro. Lo Scoppio del Carro, a Firenze, fa parte di quelle…
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donaruz · 1 year
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Da Simone Terreni a tutti gli americani!
Questo è il DAVID di MICHELANGELO!
Cari genitori americani,
che avete licenziato la preside che aveva mostrato ai suoi allievi questa statua e avete definito il David di Michelangelo “Pornografia”, certo il David mostra al mondo da 500 anni le sue grazie. Quindi avete pensato che fosse osceno e non adatto ai vostri figli minorenni.
Invece secondo me non avete ben chiaro né il significato del David, nè perché il David è nudo. Ascoltate la sua storia.�
Un pezzo di marmo enorme se ne stava chiuso da anni dietro il Duomo di Firenze. Nessuno voleva scolpirlo perché era fragile e poroso. Finché un giovane di 25 anni, con il naso rotto e le mani callose, di nome Michelangelo Buonarroti, accettò la sfida.
Scolpì il David!�Divenne il simbolo della piccola Repubblica Fiorentina che sfida i grandi nemici come il Papato e l’Impero (il Gigante Golia). Lo sguardo fiero e concentrato, guarda il nemico senza paura, prima di colpirlo.
Il David è FIRENZE!
E come Firenze non ha paura!
Per questo la statua DOVEVA essere nuda! Ma non non lo capite? David è nudo perché è vestito solamente della Grazia di Dio! Non ha bisogno di nulla per sconfiggere i suoi nemici perché Dio lo protegge.
Non solo doveva essere nudo ma doveva anche essere BELLO! A Firenze nel 500 c’era in atto il RINASCIMENTO. Artisti, pittori, scultori, eruditi riscoprirono la bellezza e l’armonia classica della cultura greca, liberarono l’uomo dalle superstizioni del Medio Evo, lo rimisero al centro (nudo!) e lo portarono nella modernità. Il David era figlio di Policleto, di Fidia, del Canone Greco, del Classicismo, del Verrochio e di Donatello.
Altro che Pornografia!
Michelangelo lo finì nel 1504, dopo tre anni di lavoro. Quando i fiorentini lo videro, capirono subito che era la statua più bella del mondo. Sapevano che sarebbe stato il simbolo eterno della bellezza maschile, come la Venere di Botticelli (nuda!) di quella femminile. Nacque subito una disputa su dove collocarlo. Fu creata addirittura una commissione di esperti di cui facevano parte Botticelli e Leonardo da Vinci. Il problema per i fiorentini di allora NON era nascondere le nudità ma trovare il luogo migliore per mostrare il David al mondo!! Mica come voi bigotti americani di oggi.
Alla fine fu scelto Palazzo Vecchio.�Per portarlo dal Duomo a Piazza della Signoria ci misero 4 giorni. Il David per quattro giorni “camminò” per Firenze.�E per i Fiorentini fu una festa! Se potessi scegliere un giorno, un solo giorno, per tornare indietro nel tempo, sceglierei proprio quel momento là. Quando il David, nudo, camminò per le strade di Firenze.
Anche oggi il David cammina.
E ci ricorda che il mondo va riempito di Bellezza e Armonia. Siete voi, voi americani, voi Golia, che avete inventato l’industria pornografica, che avete inondato di immagini oscene tv, cinema, pubblicità e web. Noi invece abbiamo inventato il Rinascimento! E sfideremo sempre, senza paura, chi come voi, vuole tenere l’uomo nell’ignoranza e nelle tenebre.
#rinascimento
Paola Giordano fb
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO PRIMO - di Gianpiero Menniti 
CADONO LE UTOPIE DELL'UMANESIMO - Seconda Parte
Iconologia, iconografia e stile della "Deposizione di Volterra" sono quelle del paradigma rinascimentale dei tre grandi Maestri?  Per nulla.  Il modello è ormai quello del rinascimento idealizzato e poi tradito.  Il XVI secolo avverte sé stesso come l’impero romano percepì la sua caduta: è un secolo che sente la decadenza.  Il Rinascimento appare, in questo senso, come l’affannarsi teso a nascondere il dramma delle “albe incompiute” dell’umanesimo: si tratta di un’espressione del filosofo italiano Massimo Cacciari, il quale vede nel “Rinascimento”, soprattutto nel passaggio tra ‘400 e ‘500, un’epoca di straordinaria crisi che segue alla caduta delle utopie dell’umanesimo. Quali erano queste utopie?  Sostanzialmente una: l’utopia della virtù che sconfigge la fortuna, l’uomo padrone del proprio destino.  Con essa, cade anche l’utopia della combinazione armonica tra filosofia medievale e filosofia moderna e l’utopia della pace politica che, specialmente in Italia, corrisponde al venir meno, al collassare dei Comuni a vantaggio delle Signorie, ma in tale frammentazione e debolezza da far diventare la penisola italiana facile terra di conquista per le potenze nazionali europee, in particolare Spagna e Francia.  La caduta dell’impero romano, dicevo.  Sì, questo sente del suo mondo l’uomo rinascimentale.  E come sempre accade nel clima di  consapevolezza della decadenza, le corti della misera Italia, corti debolissime dal punto di vista politico e militare, sono invece, per contrasto, i centri dai quali promana florido il prestigio artistico e culturale.  Al secolo delle utopie, segue, dunque, il secolo della crisi e questo porta con sé il rifugio nell’arte e nella speculazione libera da congetture e dogmi, direttamente tratta dall’osservazione del reale.  Che non è un bel reale.  E che ha quindi bisogno del richiamo al classico, all’armonia, alla misura.  È illusione: sarà la visione del Laocoonte scaturito dalle viscere della terra romana a dare il senso di un confine superato che artisti come Rosso Fiorentino avvertono con chiarezza fin dai loro esordi dopo l’esperienza di bottega presso Andrea del Sarto vissuta in comune con il suo alter ego, il Pontormo, divisi anche dalla fede politica: con Savonarola il primo, mediceo il secondo.  Quella di Rosso Fiorentino è dunque una maniera nuova di rappresentare l’umano ed il soprannaturale: i corpi, le figure, i gesti, sono congeniali all’espressione di un occhio che vuole scrutare i reconditi magmatici anfratti dell’anima.  Nelle immagini che propone si avverte la rude, durissima pietà arcaica dei Piagnoni seguaci di Savonarola, la vocazione austera della breve repubblica fiorentina sul dorso dei due secoli.  In quel 1521 tutto è ormai perduto e Rosso ha iniziato il suo lungo peregrinare tra piccoli e grandi centri d’Italia, un vagare decennale che, dopo il “Sacco” del 1527 lo condurrà, nel 1530 a stabile dimora in Francia, alla corte di Francesco I a fare da apripista a quella che verrà definita la “maniera internazionale” della cosiddetta scuola di Fontainebleau.  Fino alla morte sopraggiunta dieci anni dopo in circostanze drammatiche tutt’ora poco chiare, in linea con lo spirito profondo ed inquieto di quest’artista ribelle. Ma se facendo queste affermazioni si possa declinare verso l’idea che Rosso appartenga ad un filone artistico classificabile, valga a togliere ogni equivoco la personale tendenza a disconoscere una qualunque codificazione della “maniera” che non sia quella tracciata dal Vasari.  Il resto è libera interpretazione, sensibilità artistiche molto variegate che non sono accomunabili in un profilo unitario denominabile.  Per certi versi, il “manierismo” che si contrappone al classicismo della maniera “vasariana”, non esiste se non in una molteplicità di anime e di filoni culturali e stilistici irriducibili ad un’impronta comune. 
- Rosso Fiorentino (1495 - 1540): "Pietà",1537-1540, Louvre, Parigi
- In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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First Week of Class!
Tuesday Jan 31st:
First day of class!! The SAI 15-week program requires all the students to take one 3-week class that meets M-F. I like this because it helps us ease into our semester abroad. However, my class is from 3:20-6:15 pm, which is the longest and latest I have ever had a class in college. But that's why I’m here, to experience change and step out of my comfort zone. 
I am taking Cultural Introduction to Italy as my 3-week course! It consists of Italian history, geography, culture, and language. In each lesson, we learn Italian, and some days we walk around Florence to markets and squares. 
For breakfast, Ari, Kailey, and I walked to get coffee and ended up nearby at VerdOliva. I got a brioche salata. After breakfast, we went our separate ways, them to class and me to the Boboli Gardens. I think it was actually the warmest it has been and combined with all the steps and hills, I started getting hot in the sun. It was perfect weather to see the gardens. The gardens are massive. The view of the city was spectacular. I felt like I could spend three hours in the gardens and still not see it all. 
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View of Palazzo Pitti from the Boboli Gardens.
I left for class around 2:45 pm because I wanted to be early. The lecture didn’t last the full 3 hours because we had two ten-minute breaks during which I talked to Ava next to me. We went over the syllabus first, then began the first lesson. We learned about Italian geography and how it has changed from the Roman times. I also learned that to be more formal when greeting someone, you should say salve instead of ciao. My professor ended class early at 6:00 pm, and I walked with Ava along the Arno River to go home because we live close to each other.
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My classroom for my 3-week course!
Wednesday Feb 1st:
The lecture was interesting because we learned more about the history of Tuscany and Rome. I learned that Florence was the capital of Italy for only five years because it wasn’t a practical location. We also walked to the David statue replica and saw a café in Piazza della Repubblica that has been around since 1773, which is crazy! 
At 6:00 pm, Emma and I took a taxi to the Fiorentina soccer game and got our American hot dogs (ketchup & mayo; the only other food was popcorn). The team won 2-0! It was a bit chilly, but it could have been worse. Overall, I think it was worth the 12 euros and the experience. 
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Fiorentina wears purple!
Thursday Feb 2nd:
I left my apartment at 10:30 am to walk to Piazza dell'Indipendenza to meet the other students for Florentine gold leafing, and then we walked over to Vino & Vinci. It’s a paint-and-sip type of art studio run by two American sisters. They taught us about the history of gold leafing and demonstrated how to do it. My gold leafing of the fleur de lis (the symbol of Florence) turned out better than I expected! 
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My final product from the Florentine gold leafing VIVA experience!
My thoughts on class so far are that it has been great! We have assigned readings, but we don’t have assignments due every day. I feel a bit hungry toward the end of the lecture, but I am getting used to it. And it is dark when I leave class, but it’s nice to see the city at night, and there are many people around. Ponte Vecchio and the river look beautiful at night.
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Purple sky on my walk home from class.
Friday Feb 3rd:
I started my day by cleaning the apartment and going to Conad for groceries. I  read my textbook a bit because I have assigned readings as homework. I walked to class at 2:45 pm (the path is becoming clearer to me now, but I still use Apple Maps). We had a quick lecture, under an hour, because we were walking to Piazzale Michelangelo. I learned that during WWII, Ponte Vecchio was the only bridge spared from bombing because the German general thought it was too beautiful to destroy. My class walked first to Piazzale Michelangelo and then to San Miniato church. The church opened in 1018, and it amazes me how beautiful it still looks inside.
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San Miniato Church.
When I came home from class, Ari, Kailey, Emma, and I booked a train and Airbnb for Venice for Saturday and Sunday (Feb 4-5). Very spontaneous, when I woke up that morning, we had no plans.
Next post, I will share how my first weekend trip went! Ciao, ciao!
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michelangelob · 2 years
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Quando si pensò di mettere il David nella Cappella dei Principi
Quando si pensò di mettere il David nella Cappella dei Principi
Fra le cose più curiose che sono capitate al mio David durante la sua vita pluricentenaria, oggi ve ne voglio raccontare una che forse non conoscono in molti. Ci fu un momento in cui il David rischiò di essere posto al centro della Cappella dei Principi, nel cuore di quello che è il pantheon mediceo. Riuscite a immaginarvelo? Il simbolo della vittoria della Repubblica Fiorentina sulla tirannia…
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Repubblica Torino - La stracittadina per blindare la corsa Champions
Su Repubblica Torino: La stracittadina per blindare la corsa alla Champions. Dusan Vlahovic è reduce dai buoni match contro Lazio e Fiorentina. Il derby di domani, il numero 208 della storia, sarà un passo fondamentale, probabilmente decisivo, verso la qualificazione in Champions, che consentirebbe alla Juventus di potersi concentrare sulla rincorsa alla finale di Coppa Italia. La sfida contro il…
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lamilanomagazine · 21 days
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Cecina, controlli dei Carabinieri per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Riscontrate irregolarità in un cantiere
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Cecina, controlli dei Carabinieri per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Riscontrate irregolarità in un cantiere. Nell’ambito della campagna dei controlli straordinari nel settore edile particolarmente incentrata sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e per prevenire e contrastare il lavoro sommerso, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Livorno continuano a svolgere regolarmente ispezioni in vari cantieri edili del territorio. In uno dei controlli effettuato a Cecina sono emerse irregolarità di rilievo penale tali per cui i carabinieri hanno deferito alla Procura della Repubblica di Livorno l’amministratore unico 53enne di un’impresa edile fiorentina al quale sono state contestate inadempienze in materia di sicurezza sul lavoro. In particolare è stato riscontrato che il ponteggio mobile prefabbricato (meglio noto come ponte su ruote a torre) non era correttamente posizionato e saldamente bloccato, costituendo così un potenziale rischio e pericolo per lavoratori e per chiunque si trovasse nelle vicinanze. Per tali irregolarità, sono state elevate sanzioni per complessivi 1.700 euro circa.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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alessandro54-plus · 7 months
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Fischi durante il minuto di silenzio per Napolitano: multate cinque società
articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/25-09-2023/fischi-durante-il-minuto-di-silenzio-multate-cinque-societa.shtml Empoli, Lazio, Fiorentina, Verona e Udinese pagheranno 5mila euro per il gesto di disturbo dei rispettivi tifosi Cori, fischi e altre azioni di disturbo. Alcune tifoserie si sono “ribellate” al minuto di silenzio in onore dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio…
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giancarlonicoli · 10 months
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7 lug 2023 07:37
SE NE VA A 97 ANNI ARNALDO FORLANI: DOPO CRAXI E ANDREOTTI ANCHE LA TERZA LETTERA DEL "CAF" CI HA LASCIATI. LA PRIMA REPUBBLICA È IN CIELO – EX SEGRETARIO DELLA DC, IL “CONIGLIO MANNARO”, FU PRESIDENTE DEL CONSIGLIO QUANDO SCOPPIÒ LO SCANDALO DELLA LOGGIA "P2" - NEL 1992 NON VENNE ELETTO AL QUIRINALE PER 29 VOTI (CIRINO POMICINO: "FORLANI DISSE ‘SE C’È LA CANDIDATURA DI ANDREOTTI, LA MIA NON ESISTE’; ANDREOTTI RISPOSE ‘SE C’È LA SUA, LA MIA NON ESISTE’") – CONDANNATO A 2 ANNI E 4 MESI PER LA MAXITANGENTE "ENIMONT" - I CRONISTI LO INTERROMPEVANO: “NON STA DICENDO NIENTE” E LUI: “POTREI ANDARE AVANTI COSÌ PER ORE..." -
1.MORTO ARNALDO FORLANI
Arnaldo Forlani
(ANSA) - E' morto oggi l'ex leader democristiano Arnaldo Forlani. Avrebbe compiuto 98 anni l'8 dicembre. L'ex segretario democristiano si e' spento serenamente a casa sua, a Roma.
2. BIOGRAFIA DI ARNALDO FORLANI
Da www.cinquantamila.it – la storia raccontata da Giorgio Dell’Arti
• Pesaro (Pesaro e Urbino) 8 dicembre 1925. Politico. Laurea in Legge, giornalista professionista, deputato della Democrazia cristiana dal 1958 al 1994, nel 1969 divenne segretario del partito (rieletto nel 1989). Dall’ottobre 1980 al maggio 1981 fu presidente del Consiglio (è il periodo in cui scoppiò lo scandalo della P2). Ministro degli Esteri nell’Andreotti III, IV e V (1976-1979), vicepresidente del Consiglio nel Craxi I e II (1983-1987). «Si può aver ragione ma sbagliare lo stesso».
• Padre agricoltore, mamma maestra. Ai bei tempi perennemente in gessato. Furbo, prudente, è la “F” del Caf che dominò gli anni Ottanta (Craxi-Andreotti-Forlani). Il 16 maggio 1992, al sesto scrutinio, mancò il Quirinale per soli 29 voti, «fronda andreottiana, pare» (Sebastiano Messina): «Ero totalmente disinteressato all’esito finale. Dovetti presentarmi candidato in quanto segretario della Dc ma le assicuro che non ho sofferto lo stress degli scrutini, forse un po’ patirono i miei familiari» (ad Alessandra Longo).
• Fu processato per la maxitangente Enimont insieme a tutti i segretari del vecchio pentapartito nell’ambito dell’inchiesta Mani pulite (vedi DI PIETRO Antonio): tristemente memorabile la sua deposizione in tribunale (17 dicembre 1993), pallido, quasi incapace di aprir bocca, un filo di saliva all’angolo delle labbra.
• «Condannato definitivamente nel 1998 a due anni e quattro mesi, appena possibile Forlani ha chiesto l’affido ponendo tra le opzioni, si scrisse, la guardiania di una chiesa, la cura di una biblioteca, la Comunità di Sant’Egidio o la Caritas. Quest’ultima istituzione si è presa in carico l’ex leader della Dc, che pur con tutti i limiti del rango e dell’ufficio svolto, resta una delle figure più distaccate (e pigre) e civili, comunque, della Prima Repubblica. Così, fino all’ottobre del 2003 il democristiano che la penna arguta e fiorentina di Gianfranco Piazzesi aveva illustrato come “Il Coniglio Mannaro” si è diviso fra la sua casa dell’Eur-Laurentino e la sede centrale dell’organizzazione benefica della Chiesa cattolica» (Filippo Ceccarelli).
• «Tutti i giorni sulla Micra verde varcò il portone del Vicariato, diretto al suo ufficio presso la sede della Caritas diocesana: un locale spartano con scrivania in formica, armadi metallici e classificatori colorati, in una mansarda due piani sopra l’ufficio dell’allora Vicario del Papa, cardinale Ruini. “Bettino – commentò lui – andò ad Hammamet. Ognuno ha il suo carattere. Non tutti hanno la vocazione socratica a bere la cicuta anche sapendo di essere stati condannati ingiustamente”. In che cosa è consistita la pena di Forlani? L’ex premier collaborò senza firmare a Roma Caritas , bimestrale in bianco e nero. Sulla copertina, nel febbraio 2002, una mano tesa oltre le sbarre. E il titolo: “Ero in carcere e mi avete visitato”. E poi ricerche, giri per parrocchie.
“Tutte cose – assicurò – che nella mia visione della vita non sono meno utili di quello che potevo fare guidando la Democrazia cristiana o collaborando ai governi”. Disse anche apertamente che aveva potuto accettare tutto questo, in forza della sua fede, del suo essere cattolico». [M. Antonietta Calabrò, Corriere della Sera 14/8/2013].
• In un passaggio della nota diffusa il 13 agosto 2013 dal Quirinale, nella quale Giorgio Napolitano ha commentato la sentenza di condanna definitiva di Silvio Berlusconi nel processo Mediaset, si fa riferimento appunto al caso di Forlani («un’altra occasione nel recente passato in cui si è verificata una condanna a una pena detentiva di [una] personalità che ha guidato il governo»).
• «Con garbo doroteo rispondeva ai cronisti e con lo stesso garbo non diceva nulla di interessante. Gli si faceva presente: “Segretario, non sta dicendo niente...”. E lui, sempre con garbo, magari con un sorriso: “Ah, sapessi, carissimo: io potrei andare avanti così per ore”» (Stefano Di Michele).
• Padre putativo di Pier Ferdinando Casini (prima discepolo, poi collaboratore, poi portavoce), alle elezioni politiche del 2008 gli aveva consigliato di «mettere da parte certe forme di orgoglio personale, certe bizze» e di entrare nel Pdl.
• «Renzi ha l’abitudine di chiamare Guerini (membro della sua segreteria, ndr) con il soprannome di “Arnaldo”, in omaggio alle capacità diplomatiche di Arnaldo Forlani» (Roncone Fabrizio) [Cds 19/1/2014].
• Sposato, tre figli, tra i quali Alessandro (Roma 12 marzo 1959), nel 2001 eletto al Senato col Biancofiore, nel 2006 alla Camera con l’Udc, nel 2008 candidato ancora con l’Udc ma non eletto.
• Interista e buona mezzala in gioventù (giocò in Serie C con la Vis Pesaro). «Ero ambidestro, tiravo bene sia col destro che col sinistro. Così una volta giocavo di qua e l’altra di là. Poi mi chiesero di scegliere: mezzala destra o mezzala sinistra. Fu allora che lasciai il calcio» (a Sebastiano Messina).
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jacopocioni · 10 months
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I Guelfi e i Ghibellini.
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Sappiamo che Dante apparteneva alla fazione dei Guelfi ma perché e qual è l'origine di questi due gruppi? L'origine dei nomi risale al 1125, dopo la morte di Enrico V si ebbero  lotte per la successione tra bavaresi e sassoni dei Welfen (Guelfi) e gli Hohenstaufen svevi del castello di Waiblingen (Ghibellini) proprio sotto il castello per la prima volta tra le  grida di guerra si udirono urlati i nomi delle fazioni in lotta; Federico I uscì vittorioso dalla contesa. Eletto imperatore cercò di consolidare il suo regno in Italia che si divise fra coloro che erano a favore dell'imperatore (Ghibellini) chi contro ed a favore del papa (Guelfi). Nel VI canto del paradiso Dante ci dice che i Guelfi hanno come simbolo i gigli d'oro di Francia, i Ghibellini l'Aquila imperiale germanica e che entrambi si nascondono dietro a questi  simboli solo per scopi politici, ed aggiunge, difficile capire che opera nel giusto. Forse sarà questa una delle motivazioni che indurrà Dante, nel momento che ne acquisisce il mandato, ad esiliare 15 componenti di entrambe le fazioni inimicandosi così i nemici ma soprattutto gli amici.
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Sappiamo che fu Clemente IV nel 1265 a donare il suo stemma (aquila rossa su fondo bianco con un serpente verde tra gli artigli) a una delegazione di Guelfi fiorentini che poi aggiunsero un giglio rosso fiorentino (ma altre fonti dicono un iris). Il capo dell'Aquila era girato verso sinistra a dispetto di quello imperiale disposto a destra, l'aquila del papa era rossa invece di nera, un modo per imporsi e togliere autorità allo stemma imperiale Il serpente, simbolo del male, veniva artigliato, punito e reso innocuo dell'aquila papale.
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I Ghibellini invece avevano come simbolo Ercole che rompe le fauci di un leone, la forza e il coraggio di Ercole contrapposta al leone che rappresenta il male, Ercole poi lascerà il posto alla figura di Sansone e il leone diverrà simbolo della repubblica fiorentina e rappresenterà la caduta della città per mano Ghibellina. Il leone ora rappresenta la superbia di Firenze, Dante infatti lo menziona nell'Inferno facendo riferimento appunto alla sua superbia, ferocia e forza incontrollata. In entrambe le simbologie araldiche si cerca la rappresentazione del giusto, di essere dalla parte del giusto. Il dualismo dei Guelfi e dei Ghibellini non si concentrerà solo a Firenze ma in tutta l'Italia del centro nord, dove intere città si schiereranno da una o l'altra parte, (lunga sarebbe la lista). Questo avviene perché, come sappiamo, l'Italia non era una nazione unita ma composta di tanti piccoli stati e ognuno di loro aveva interesse per il proprio tornaconto a schierarsi o con il papa o con l'imperatore e all'occorrenza anche a cambiare bandiera a seconda della convenienza. Questo comportamento durerà per il tutto il Medioevo e poi il Rinascimento, fino alle guerre d'Italia e anche oltre fino all'unità di Italia. Nella sua Divina Commedia Dante utilizzerà numerosi personaggi sia dell'una che dell'altra parte relegandoli a sua discrezione nei luoghi deputati da Dio. La successiva scissione tra Guelfi bianchi e neri avrà luogo nel maggio del 1300 con un sanguinoso scontro fra le due parti e Dante si schiererà con la fazione Bianca.....
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Riccardo Massaro Read the full article
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stilouniverse · 10 months
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L’Arte dei Beccai e la bistecca alla fiorentina
L’Arte dei Beccai faceva parte delle cosiddette Arti Minori, distinte da quelle dette Maggiori, e con un peso diverso nei confronti del governo della repubblica. Anche se inserita in quelle Minori l’arte, che riuniva alla corporazione gli addetti al commercio delle carni insieme ai pesciaiuoli e ai gestori di locande e osterie, aveva comunque un grosso potere dimostrato dalle varie botteghe e…
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cinquecolonnemagazine · 11 months
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Il West Ham trionfa nella finale della UEFA Conference League
L'UEFA Conference League ha vissuto un momento epico con la finale tanto attesa tra la Fiorentina e il West Ham United che ha trionfato avendo la meglio sui viola. I due club si soni affrontati in una sfida fatta di emozioni, colpi di scena. Il tutto per l'occasione unica di aggiudicarsi il titolo di vincitroce. La finale si è tenuta presso la splendida Eden Aréna di Praga, capitale della Repubblica Ceca, che è stata invasa da tifosi provenienti dalle due città interessate dall'atto finale. Finale di Conference League: le due squadre come ci arrivavano? La Fiorentina, squadra italiana di Serie A, ha conquistato il suo posto in questa finale dopo un percorso eccezionale nel torneo. La squadra viola, guidata dal talentuoso allenatore italiano Vincenzo Italiano, ha dimostrato una grande determinazione e abilità nel raggiungere questa fase. I giocatori chiave come Arthur Cabral, Sofyan Amrabat e Gaetano Castrovilli hanno portato la squadra ad affrontare avversari di calibro nel corso del torneo, dimostrando di essere pronti a lottare per la vittoria finale. Dall'altra parte, il West Ham United rappresenta l'Inghilterra in questa finale storica. La squadra di Premier League, allenata da David Moyes, ha fatto un'ottima figura nel torneo, dimostrando una forza e una determinazione notevoli. I giocatori come Declan Rice, Lucas Paqueta e Michail Antonio hanno giocato un ruolo cruciale nel cammino della squadra verso la finale. Il West Ham, con la sua tradizione calcistica e il sostegno appassionato dei suoi tifosi, vuole salvare la sua stagione disastrosa in Premier League (terminata con il quattordicesimo posto) con un successo europeo. Ultimo tango a... Praga Questa finale rappresenta una grande opportunità per entrambe le squadre di aggiungere un trofeo internazionale al loro palmarès. L'UEFA Conference League, introdotta per dare ai club meno quotati un'occasione di competere a livello europeo, ha reso possibile che due squadre di grande tradizione calcistica come la Fiorentina e il West Ham si trovino di fronte in questa sfida. L'atmosfera attorno alla finale è elettrizzante, con i tifosi di entrambe le squadre che si preparano a sostenere i loro beniamini con passione e orgoglio. Firenze sarà una cornice perfetta per l'evento, con i suoi affascinanti paesaggi e la sua storia calcistica. I tifosi italiani e inglesi si confronteranno in un'atmosfera amichevole, creando una festa del calcio che andrà oltre i confini nazionali. Una stagione, una finale, un trofeo La finale dell'UEFA Conference League sarà una grande occasione per i giocatori di entrambe le squadre di mostrare il loro talento e mettersi in luce a livello europeo. Sarà un momento di grande tensione e adrenalina, in cui ogni dettaglio potrebbe fare la differenza. I tifosi si aspettano una partita intensa, ricca di azioni, gol e sorprese. Che sia la Fiorentina o il West Ham United a sollevare il trofeo, questa finale rimarrà nella storia dell'UEFA Conference League come un momento di gloria e successo per entrambe le squadre. Sarà un'occasione per celebrare il calcio, la passione dei tifosi e la competizione europea a tutti i livelli. Non resta che attendere con trepidazione l'arrivo del giorno della finale e vivere insieme questo evento memorabile. Read the full article
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personal-reporter · 1 year
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Circuito Stradale del Mugello 2023
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Dopo il successo della prima edizione, l’Automobile Club d’Italia, l’Automobile Club Firenze ed il Club ACI Storico con l’organizzazione della Scuderia Automobilistica Clemente Biondetti per il secondo anno dal 28 al 30 aprile propongono  la rievocazione del Circuito Stradale del Mugello, omaggio al leggendario Gran Premio del Mugello, una delle più antiche competizioni d’Italia, disputata tra il 1914 ed il 1970. Per questa gara la partecipazione è riservata alle vetture prodotte fino al 1990 ma sarà prevista una particolare categoria per vetture gran turismo stradali costruite a partire dal 1991. La gara originaria si svolgeva in un anello di strade formate dalla Strada della Futa che unisce Firenze a Bologna e da quella del Passo del Giogo. Su questo percorso si sono sfidati negli anni  piloti del calibro di Giuseppe Campari, Gastone Brilli Peri, Giulio Masetti, Emilio Materassi, Enzo Ferrari, Clemente Biondetti, Nino Vaccarella, Giovanni “Nanni” Galli, Gijs Van Lennep, Vic Elford e Arturo Merzario. L’edizione 2023 del Circuito Stradale del Mugello vede  due giorni di gara che, partendo dalla Città di Firenze, toccherà le magnifiche Colline del Chianti nella giornata di sabato, per poi ripercorrere lo storico tracciato della corsa e concludersi nel Mugello la domenica. Il Circuito Stradale del Mugello entra nel Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Sport. La storia del Mugello  ha origini molto antiche, tanto che nei comuni di Barberino, Borgo San Lorenzo e San Piero a Sieve sono stati ritrovati resti del paleolitico e si racconta che fu la tribù ligure dei Magelli ad abitare per prima la zona. Successivamente il Mugello fu invaso dagli Etruschi che costruirono la prima rete stradale che collegava Fiesole a Bologna, poi migliorata dai Romani che si stabilirono sul territorio tra il III-IV secolo a.C. Durante la caduta dell’Impero Romano d’Occidente le sorti del Mugello seguirono quelle di tutta l’Italia e nel corso del Regno Longobardo, occupava un’area di confine. Nel 1400 la parte occidentale del Paese fu dominata dalle famiglia degli Alberti e degli Ubaldini, mentre l’orientale invece era gestita dai Conti Guidi. Molto importante fu la lotta tra Firenze e la famiglia degli Ubaldini nel territorio mugellano, che era lo snodo principale del commercio verso nord e furono distrutti molti castelli degli Ubaldini, come per esempio la rocca di Montaccianico. Per placare queste lotte la Repubblica fiorentina decise di creare delle Terre nuove, cioè gli attuali comuni di Scarperia e Firenzuola,  e si prometteva esenzione da tasse e protezione per tutti coloro che avessero costruito nei nuovi comuni. La storia del Mugello continuò tra il XIV e il XV secolo, quando visse un periodo di splendore grazie alla famiglia Medici, i quali costruirono sul territorio numerose ville, poi il territorio attraversò un periodo buio che migliorò sotto la famiglia dei Lorena. Nel 1860 il Mugello e la Toscana vennero annessi al regno di Sardegna. Durante la Seconda Guerra Mondiale il Mugello fu più volte bombardato e i paesi subirono numerosi danni, poi nel secondo dopo guerra l’economia della zona riuscì a rifiorire. Oggi la risorsa principale del territorio è il turismo, tra la sua storia, la natura incontaminata  e l’ottima cucina. Read the full article
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michelangelob · 4 months
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Copie di copie della Battaglia di Cascina
Fra l’agosto e il settembre del 1504, Pier Soderini, all’epoca gonfaloniere della Repubblica Fiorentina, mi volle commissionare la realizzazione di un grande affresco per ricordare la  battaglia che Firenze vinse contro Pisa nel 1364, combattuta in quel di Cascina. Avrei dovuto affrescare questa scena nel Salone del Gran Consiglio di Palazzo della Signoria, oggi noto con il nome di Salone de’…
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Diretta Viktoria Plzen-Fiorentina ore 18.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni
PLZEN (REPUBBLICA CECA) – Alle ore 18.45, alla Doosan Arena di Plzen (Repubblica Ceca), la Fiorentina fa visita al Viktoria Plzen nell’andata dei quarti di finale di Conference League. La Viola di Vincenzo Italiano, che proprio a Praga lo scorso 7 giugno ha perso in finale contro il West Ham, è ancora imbattuta in questa stagione nella competizione e dopo aver chiuso al primo posto nel Gruppo F…
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lamilanomagazine · 2 months
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Ranking Uefa, l'Italia allunga su Germania e Inghilterra: in palio la quinta squadra in Champions
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Ranking Uefa, l'Italia allunga su Germania e Inghilterra: in palio la quinta squadra in Champions. Le vittorie di De Rossi, Pioli e Italiano nell'andata degli ottavi di finale di Europa e Conference League consentono all'Italia di conquistare punti preziosi nel ranking Uefa. A fine stagione, le prime due federazioni in classifica avranno diritto ad un posto in più per portare alla prossima Champions League anche il club piazzato al quinto posto in campionato. Dopo la frenata in seguito alla sconfitta della Lazio contro il Bayern Monaco e la conseguente eliminazione dei biancocelesti, ora l'Italia allunga in vetta (a quota 16.571 punti), con la Germania a 15.500 e Inghilterra e Francia ancora più lontane. L'Italia resta ancora in corsa con Inter, Napoli, Milan, Roma, Atalanta e Fiorentina.   Ranking Uefa per Nazioni 1) Italia: 16.571 2) Germania: 15.500 3) Inghilterra: 14.625 4) Francia: 14.416 5) Spagna: 13.437 6) Repubblica Ceca 13.000 7) Belgio 12.400 8) Turchia 11.500 9) Portogallo 10.166 10) Olanda 10.000   Ranking Uefa per Squadre 1) Manchester City: 146.000 punti 2) Bayern Monaco: 139.000 3) Real Madrid: 127.000 4) PSG: 113.000 5) Liverpool: 109.000 6) Inter: 101.000 7) Lipsia: 97.000 8) Chelsea: 96.000 9) Roma: 94.000 10) Manchester United: 92.000 15) Juventus: 80.000 17) Napoli: 80.000  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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