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La relazione che vorrei ❤️👀
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klimt7 · 8 months
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RAI: SERVIZIO PUBBLICO?
M'è capitato per sbaglio di vedere l'altro pomeriggio, "La Vita in Diretta" condotta da un certo Alberto Matano su RAIUNO.
Un programma che ho scoperto va in onda tutti i santi giorni feriali.
Ho messo in moto il cervello.
A chi giova imbastire un programma del genere? Un programma che si onora di sfruculiare in mille modi diversi, la curiosità macabra del pubblico.
Di sollecitare una sorta di perversione sadica nell'apprendere i dettagli feroci e disumani degli assassini che abbelliscono il nostro bel paese. E intendo il numero delle coltellate, il topicida fatto ingerire alla ragazza incinta, la trappola mortale architettata e spacciata per "incontro chiarificatore".
Eccolo allora il festival della pugnalata, del sangue schizzato sul pavimento, androne, scalinata. Un fiorire delle peggiori atrocità sbandierate a destra e manca con l'ausilio del commento della criminologa di turno.
A chi serve un orrore del genere travestito da cronaca del Presente.
Certo, serve a certo Pseudo-giornalismo per fare ascolti. Per scandalizzare, per scioccare, per catturare attenzioni raschiando il fondo del barile della peggiore "cronaca nera" del nostro paese.
Ma questo rimestare, questo intingere continuamente le mani nei delitti della peggiore criminalità e della miseria di certi individui perversi e malati, a chi giova?
È EDUCATIVO ?
È MORALE ?
È QUESTO CHE DEVE ESSERE IL "SERVIZIO PUBBLICO" FINANZIATO COL CANONE DA TUTTI QUANTI?
È SOCIALMENTE ACCETTABILE PRESTARSI A FARSI MEGAFONO E CASSA DI RISONANZA DEL PEGGIO CHE ACCADE NELLA NOSTRA ATTUALE SOCIETÀ?
La cosa che mi lascia di sasso è la SERIALITÀ delle puntate.
Mi spiego: un singolo crimine, delitto, omicidio, viene ripreso quotidianamente.
A volte anche per decine di puntate.
Quasi che un telespettatore dovesse mandare a memoria l'intera sequenza di un assassinio. E questi allora che fanno?
Ti aiutano a memorizzare. Spacchettando l'intero accadimento in tante sequenze da imparare un poco ogni giorno.
Come se fosse una POESIA da imparare a memoria!
...ogni giorno ti offriremo 4 versi dell'intero componimento!
Ci pensavo ieri sera.
Perchè allora, invece di presentarci una serie infinita di femminicidi ormai già avvenuti, non si cambia punto di vista e di osservazione?
Perchè, se ci sta davvero a cuore il problema di questa piaga sociale che è la violenza alle donne, il giornalista, invece che intervistare a bocce ferme, i parenti e le amiche della malcapitata di turno, non va ad intervistare...
una donna ANCORA VIVA, ANCORA RESPIRANTE, ANCORA PENSANTE
che abbia presentato una denuncia per maltrattamenti, violenza, percossse ?
Perchè se si è davvero " servizio pubblico" invece che speculare sul dolore e sulla carneficina in corso ai danni del genere femminile, non si decide di documentare il problema vero, di entrare nella carne viva di questi inferni umani che sono certe relazioni.
Perchè non si decide, invece, quando ancora "si è in tempo" di prendere le parti delle vittime di maltrattamenti, di documentarne le difficoltà, di arrivare a chiedere immediati interventi di ordine pubblico (braccialetto elettronico o carcere) contro gli aggressori, prima ancora che l'irreparabile sia accaduto?
Non sarebbe forse quello il migliore SERVIZIO PUBBLICO che si potrebbe svolgere a difesa delle donne che rischiano ogni giorno di essere le prossime vittime di femminicidio?
Io me lo chiedo.
Meno tv del dolore, e più trasmissioni educative sul tipo di relazioni che vale la pena vivere.
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Oggi mi manchi un po' più di ieri e di te ciò che mi manca di più sono le nostre risate, fare gli scemi insieme era uno dei pilastri su cui si fondava il nostro rapporto (qualunque sia l'etichetta che vogliamo dargli) e ridere mi manca, commentare le puntate dei nostri programmi mi manca, mi manca davvero tanto. Spero che nonostante non potrò mai averne conferma hai saputo che sono ricominciate le puntate di Step, io l'ho scoperto oggi perché è passata la pubblicità su rai 2, già due puntate mi sono persa pensa te ma le sto recuperando. Spero con tutto il cuore che abbiamo riso e rideremo alle stesse scene, anche se in alcuni momenti verrebbe d'istinto prendere il cellulare per poter scriverci di quanto era buffo Izzo con il costume da margherita, quanta è stata comica la scena in cui hanno provato a sollevare Paolantoni senza riuscirci tenendolo di culo, come faceva ridere Miccio con sempre lo stesso suono in rumori di mimo o gli alieni all'unisono u-fotografo e tante altre battute alla caccia bendata dei pouf, i cuori e i giocatori di biliardino in do re mi fa male e ancora quanto somigliava il costume di Friscia nella serenata step a quello che indossava nello slogan cuuurryy che tanto ci faceva ridere o quanto faceva ridere Ballerina come compositore musicale nella stanza inclinata e poi quanto si sentiva la mancanza della Guetta e le scene di colabròòò, ti avrei preso in giro dicendoti senti il maestro Ciro Cino sta suonando le canzoni di Sanremo per la tua gioia durante uno dei nostri giochi preferiti ruba gallina che ha vinto la Maionchi prendendo ben due polli insieme e tante altre scene divertenti che divertenti lo sono lo stesso ma con te lo sarebbero state molto di più. E poi stasera c'è Crozza e l'Eredità sai mi sono chiesta che cosa hai pensato e che faccia hai fatto quando un po' di settimane fa alla ghigliottina c'erano quelle due "nostre" parole insieme F & F io ho sgranato gli occhi, ho riso e ho guardato verso la finestra pensandoti con un mezzo sorriso sul volto, ma un sorriso nostalgico. O quanto sarai stato contento tu insieme alla tua famiglia quando pochi giorni fa finalmente è stata eliminata Silvia da Don't forget the lyrics, penso tua mamma abbia stappato lo spumante l'acqua frizzante. Vedi anche ste battute chi le può capire se non tu. E poi Crozza è veramente più noioso senza di te ma qualche risata ci esce lo stesso, certo che mira il dito non smetterà mai di farmi pensare a varie nostre scene dallo screenshot, all'adesivo a soprattutto quell'incontro sulla prima panchina quando hai fatto no con il dito per quello che avevo appena detto su una scena del tuo racconto. Ah le panchine il nostro posto dei ricordi, sedermi su una panchina mi fa sempre pensare a te, a quel noi che non esiste più.
Quindi non mi resta che augurarti buon Crozzadì e Stepdì ormai passato <3
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wdonnait · 1 year
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Sanremo: Fedez canta contro il Codacons e il viceministro Bignami vestito da nazista
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/sanremo-fedez-canta-contro-il-codacons-e-il-viceministro-bignami-vestito-da-nazista/115463?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=115463
Sanremo: Fedez canta contro il Codacons e il viceministro Bignami vestito da nazista
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Durante la seconda serata del Festival di Sanremo, l’ospite connesso dalla nave dello sponsor della manifestazione è stato Fedez, che ha cantato una sua nuova canzone rap di cui, ha affermato, “mi assumo piena responsabilità”, sottolineando che il testo non è stato visionato da nessuno di Rai prima della sua esibizione. Il testo di Fedez a Sanremo 2023 Durante la performance, Fedez ha mostrato una foto del viceministro Galeazzo Bignami e ha parlato anche del cancro che ha affrontato, poi ha fatto una dedica a Gianluca Vialli, morto a causa del tumore al pancreas.
Fedez testo canzone Sanremo
Ecco i suoi versi:
“Uno sciacallo, un avvoltoio, un egocentrico entrano in un bar e il barista chiede “Ciao Fedez, che cosa ti preparo?” È il ritorno del coglione sulla traccia ma quello a cui nessuno lo ha mai detto in faccia che non è un fake, che non fa i video con la scaccia got ya Vieniti a prendere il perdono dalle mie braccia Scendo da un catamarano con la carta in mano Sono Napoleone con la sindrome del nano Decido io quando venire, bro me lo preparo come Matteo Messina Denaro Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin Free the nipple, come Victoria dei Maneskin Frate non sei primo in niente se sei primo in FIMI che nella vita tutto ha un prezzo, pure gli streaming Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite Forse meglio il viceministro vestito da Hitler Purtroppo l’aborto è un diritto Sì, ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro A volte anch’io sparo cazzate ai quattro venti ma non lo faccio a spese dei contribuenti Perché a pestarne di merde sono un esperto Ciao Codacons, guarda come mi diverto Vabbè drammatizziamo, ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto Se penso a chi mi ha dato la forza, guardo in alto Il ricordo di Gianluca che porto su questo palco”
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scogito · 1 year
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A cosa servono veramente i programmi di denuncia in TV?
La cronaca che la gente considera informazione, non è che uno show.
In questo show si promuove un solo e unico canale comunicativo: tutti contro alcuni. Questo per creare una realtà in cui è normale comportarsi così.
Attraverso lo show i fatti vengono trasformati in raccontini più o meno indecenti sul degrado in cui versano i luoghi o la testa delle persone. Il montaggio spesso frenetico o a mo' di videoclip, accompagnato da musica emozionale, agita l'inconscio e il messaggio diventa ipnotico e ancora più pervasivo.
Le vicende non hanno quasi mai una soluzione o un recupero, ciò incrementa lo strato di ingiustizia, di rabbia e di frustrazione di chi guarda. In questo modo la rabbia che porta le persone a vedere certi programmi, non solo viene esasperata, ma anche manifestata "a ragione". Cioè quello che prima era inconscio giunge alla mente perchè è pure avvalorato dallo schifo che accade.
In questo bel guazzetto si aggiungono le battute dei partecipanti che fanno sembrare il manicomio una barzelletta e una fiction. Così l'ipnotizzato si fa pure una risata (ti assicuro che c'è gente che ride di fronte a certe visioni), manda giù il boccone e lo show diventa l'unico e solo labirinto in cui vivere.
Quindi lo schema è questo:
Informazione (manipolata)
Emozione (manipolata)
Visione (manipolata)
Rinforzo.
E il cerchio si auto alimenta.
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showroomhaircut · 9 months
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Inclusività eccessiva... ora basta!
Tanto tempo fa, dedicai un post articolato con vari esempi su come l’inclusività omosessuale nel cinema e nella tv avesse travalicato il confine del buon senso. Oggi ci ritroviamo a parlarne perché non si è superato una limes, ma sta avvenendo una vera e propria invasione, aggiungerei isterica, che non porterà a nulla di buono. Chi vi parla, sin dai primi anni ottanta ha ballato e cantato le…
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lonelysmile · 1 year
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qualcunə che nel periodo dei mondiali (che non ho intenzione di seguire) vuole commentare qualcosa insieme? 👉🥺👈
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arcobalengo · 3 months
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Da perfetta colonia Usraeliana, succube della lobby ebraica, la tv di Stato italiana, nella persona dell'amministratore delegato della RAI Roberto Sergio, prende le distanze dalle parole pronunciate dal cantante Ghali durante Sanremo.
"Stop al genocidio!", aveva detto l'artista, senza concedersi il lusso di pronunciare le parole "Palestina" o "Israele".
Lo scorso anno, tra lustrini gialli e blu, si era arrivati al punto di invitare il presidente ucraino ed esprimergli esplicito sostegno. Ma la Palestina è innominabile.
Sergio dichiara: "Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano e continueranno a farlo, la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta."
Il comunicato è letto dalla serva Venier, che conclude: "Sono le parole che ovviamente condividiamo tutti".
Si noti: tra gli applausi, consistenti sono i fischi del pubblico.
Giorgio Bianchi
Gli applausi sono registrati, i fischi no
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unpoorno · 5 months
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Selen,
pseudonimo di Luce Caponegro (Roma, 17 dicembre 1966) è un ex attrice pornografica italiana.
Romana, figlia di un industriale petrolifero, si trasferisce con la famiglia a Ravenna, dove comincia a esibirsi in locali per adulti fino a quando, all'età di ventisei anni, gira la sua prima pellicola pornografica, in realtà poco più di un video amatoriale diretto da Eugenio De Lorenzi e intitolato Orgia di compleanno. Nei primi anni novanta, partecipa come concorrente a una puntata de Il gioco dei 9, condotto da Raimondo Vianello. Dopo un intervento chirurgico di mastoplastica, nel 1993 Alex Perry le offre di partecipare al film Signore scandalose di provincia. Selen motivò la decisione di intraprendere la carriera di pornoattrice con la passione per l'esibizionismo e con il piacere di considerare il sesso come un atto di ribellione verso la società conformista. I genitori disapprovarono imbarazzati la sua scelta professionale.
Il successo arriva a metà degli anni novanta: dal quel momento Selen diventa sempre più famosa anche al di fuori del mercato del cinema porno. Al massimo della sua popolarità è indicata come la pornostar preferita d'Italia. Partecipa a molte edizioni degli Hot d'or (una sorta di Oscar del cinema porno) durante il festival di Cannes e all'Erotica di Torino, vincendo 17 premi in carriera come attrice pornografica nel periodo 1993-1999. Nel 1994 nasce Selen (editrice 3ntini), rivista mensile di cultura erotica e fumetti, a cui collabora. In questi anni conduce nuda alcuni programmi notturni dell'emittente Rete Mia. Nella metà degli anni novanta incide alcuni singoli dance, tra cui Lady of The Night e It's Raining Again. Si ritira dal mondo della pornografia nel 1999 con il suo ultimo film Millennium, per darsi alla televisione come ospite in programmi di varietà e di intrattenimento, quali Maurizio Costanzo Show, Unomattina, Domenica in, I fatti vostri, Ciro, il figlio di Target, Omnibus. Dichiara che non sarebbe mai più tornata al porno in futuro, poiché non si divertiva più come una volta e la professione non le piaceva abbastanza per continuare.
Nel novembre 2001 è impegnata nello spettacolo No, grazie! Faccio sesso. Nel 2003 partecipa al Festival di Cannes con il film B.B. e il cormorano e nel 2004 al reality show La fattoria. Per qualche tempo conduce il programma televisivo Hot, in onda sul canale satellitare Match Music. Nel 2005 appare sul grande schermo assieme a Fabio Troiano e Violante Placido nel film Il giorno + bello di Massimo Cappelli. Nel 2006 diventa madre per la seconda volta e torna a vivere a Ravenna. Si ritira temporaneamente dalle scene. Nel 2010 torna nelle vesti di DJ nelle discoteche più importanti della riviera adriatica con l'appellativo "DJ Selen", e incide il singolo dance The Star of the Night (contenente 5 versioni remixate), accompagnato da un videoclip, che presenta durante le sue serate. Dal novembre 2010 partecipa come co-conduttrice alla trasmissione Romagna mia, dedicata alla cucina italiana, in onda sul canale satellitare Alice. È stata sposata con Fabio Albonetti,[9] con cui ha avuto un figlio. Con l'ex calciatore Nicola Zanone ha avuto un secondo figlio. Il 7 luglio 2012 si è sposata con Antonino Putortì, con il quale lavora presso il loro centro di benessere olistico chiamato Luce.
I due divorziano nel 2015 subito dopo l'approvazione della legge sul "divorzio breve". In un'intervista, concessa al Corriere della Sera nel 2017, parlando del suo passato nel mondo della pornografia ha dichiarato: «Scanzonato all'inizio, tutti giovani con gli ormoni a mille. Si è rivelato un mondo dark, scuro, quasi gotico. Era brutto vedere le ragazze dell'Est costrette al sesso estremo sei ore di seguito per un capriccio del regista, con una scena guadagnavano la paga di un anno a Budapest. Lo squallore, la droga… Ma circola anche nella tv dove c'è più ipocrisia che nell'hard. Ho fatto tutto alla luce del sole. Avevo un contratto capestro, gli ultimi tempi sono stati una tortura, la trasgressione era diventata un lavoro odioso. Ho dovuto fare film quando volevo smettere, cercando di costruire ciò che ho sempre desiderato, una famiglia. Rocco Siffredi? Era violento. Ho avuto un flirt con un attore porno turco, bellissimo». Nel 2017 per l'Editore Cairo ha pubblicato l'autobiografia Da bambina sognavo di volare
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diceriadelluntore · 19 days
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Storia Di Musica #321 - Okkervil River, The Stage Names, 2007
Fino a 15 giorni fa non conoscevo questo gruppo, e la sua storia variegata e spassosa. Non conoscevo ovviamente nemmeno il loro modo di fare musica, che mi ha colpito davvero tanto. Will Sheff, voce e chitarra, Zach Thomas al basso e al mandolino e Seth Warren alla batteria sono tre amici sin dal tempo del liceo, e vivono nel New Hampshire. Si trasferiscono dopo il college ad Austin, in Texas, e mettono su una band: prendono nome dal titolo di un racconto di Tat'jana Nikitična Tolstaja (che discende da un ramo minore dei Tolstoj), contenuto nella raccolta Sotto Il Portico Dorato, che si intitola Sul Fiume Okkervil, che è un breve fiume che passa per San Pietroburgo: Okkervil River. Siamo a fine anni '90 del '900 e i nostri registrarono un album autoprodotto composto da sette canzoni intitolato Stars Too Small To Use. Iniziano a fare concerti, la band si allarga (Jonathan Meiburg alla fisarmonica e poi all'organo). Nel 2002 la famosa etichetta indipendente Jagjaguwar li mette sotto contratto: Seth Warren abbandona per seguire la carriera accademica a Berkely e viene sostituito da Mark Pedini alla batteria. Nello stesso anno pubblicano il loro primo LP, Don't Fall In Love With Everyone You See. Un anno dopo si spostano a San Francisco, Warren ritorna in gruppo, e pubblicano Down The River Of Golden Dreams. La band ha continui cambi di formazione, ma raggiunge una certa forma quando Travis Nelsen sostituisce Pedini alla batteria e si aggiunge un altro chitarrista, Howard Draper. Con questa formazione, nel 2005, pubblicano il loro lavoro più riuscito, che li fa conoscere in maniera decisiva anche oltre la scena indipendente: Black Sheep Boy è osannato dalla critica e vende benissimo per un disco indipendente, tanto che la band lo pubblica nel 2006 anche in Europa e ne fa uscire un mini EP in accompagnato, Black Sheep Boy Appendix. Zach Thomas esce dal gruppo e viene sostituito da Pat Pestorius. Il suono è un folk rock ricco, delicato, gioioso ma sono le idee dei testi di Sheff che stupiscono, in una sorta di costruzione di musica cabaret dove il racconto, a volte stucchevole, di ciò che succede intorno a lui è il fulcro della musica degli Okkervil River. E prova maestra è il disco di oggi, uscito nell'Agosto del 2007 e quasi da subito un classico della musica indipendente.
The Stages Names è, come suggerisce il titolo, una riflessione ironica e senza peli sulla lingua sull'essere un'artista e sulle storie che l'esserlo nasconde. Our Life Is Not A Movie Or Maybe prende in giro il già allora evidente e potente ingigantimento di qualsiasi cosa succeda nella vita di chiunque, o per meglio dire, la voglia di rendere le cose della vita molto più drammatiche o epiche di quello che sono (It's just a life story, so there's no climax\No more new territory, so pull away the IMAX). Unless It's Kicks è una analisi sul rapporto artista fan, A Hand To Take Hold Of The Scene è la prima genialata, infatti è una canzone che racconta della trama di due programmi TV, Cold Case (famoso anche in italiana, sulla squadra dell'FBI chiamata a risolvere i casi irrisolti di anni precedenti) e Breaking Bonaduce (una sorta di documentario su Danny Bonaduce, famoso attore bambino degli anni'70, che raccontava dei suoi problemi familiari da adulto) in cui furono usate canzoni della band (in Cold Case Black Sheep Boy). Savannah Smiles è la storia di Shannon Wilsey, famosa pornostar americana, che prese il suo nome d'arte da un film, Savannah Smiles del 1982: la sua è una storia tragica, poichè dopo un incidente stradale dove rimase sfregiata, decise di suicidarsi per non essere vista "brutta". Plus Ones è un piccolo capolavoro: l'espressione indica nelle liste dei concerti le aggiunte che gli ospiti dei backstage hanno per le entrate, ed è un testo quasi non sense che aggiunge uno o più unità a famosi titoli di canzoni: ? and the Mysterian che scrissero 96 Tears diventano 97, le 50 Ways To Leave Your Lover di Paul Simon diventano 51 e così via, citando anche i The Byrds di Eight Miles High, i R.E.M. di 7 Chinese Bros., David Bowie in TVC15 ed altri. You Can't Hold The Hand Of A Rock And Roll Man cita nel titolo un testo di una canzone di Joni Mitchell, Blonde In The Bleachers, e cita nel testo un quadro di Marchel Duchamp, La Sposa Messa A Nudo Dai Suoi Scapoli, Anche. John Allyn Smith Sails è dedicata alla vita e al suicidio del poeta confessionale John Berryman (originariamente John Allyn Smith). La canzone si conclude rielaborando la tradizionale canzone popolare Sloop John B (resa famosa dai Beach Boys), paragonando la morte a un viaggio di ritorno a casa. Non posso non citare anche Title Track (che cita Hollywood Babylonia di Kenneth Anger) e la toccante A Girl In Port, canzoni misteriosa e dolente. Le canzoni hanno una gioiosa musicalità e il disco va persino in classifica su Billboard. Will Sheff si mostra un cantautore davvero poliedrico e la band gira a mille, usando spesso solo strumenti acustici (tranne in Title Track e poche altre occasioni). Un piccolo gioiello scoperto in questo mese di Aprile, che con la seconda copertina capite benissimo a cosa è dedicato (almeno spero....)
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bicheco · 2 months
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Provate
Se date un'occhiata ai programmi TV, in particolare ai canali che trasmettono film, scoprirete a livello anche empirico a cosa servono tutti questi canali televisivi.
Un qualunque ipotetico film inizia alle 16 e 10 e finisce alle 18 e 55. Bene. Poi uno si prende la briga di vedere la durata originale ed effettiva del film e scopre che questo dura, anzi durerebbe un'ora e 47. Ciò significa che "loro" ci infileranno all'incirca un'ora (porco Dio!) di pubblicità. E questo vale per tutti i film!!! È sempre così, provate, fate una verifica.
Queste TV hanno il solo scopo di veicolare pubblicità, pubblicità di cui il film è soltanto il mezzo, una sorta di cavallo di troia della merda.
Secondo voi è umanamente possibile non dico godersi ma semplicemente guardare un film interrotto continuamente da blocchi pubblicitari di un quarto d'ora?
Questa religione del profitto che si mangia tutto tutto tutto, anche l'arte.
Poi dopo uno diventa marxista!
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itastrologia · 1 year
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astro notes | one
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—🥪 Venus or Ascendant in Leo may like wearing animal print, specially leopard print clothing. I'm thinking of leopard coats 🐆👑
—🥪The 3rd house pertains to television content that is liked or loved the most watching, based on its sign. Example: Aries in the 3rd house cusp could love action shows or real-life based tv movies.
—🥪Mars in Scorpio could have be prone to have tattoos specially of something symbolizing Scorpio itself.
—🥪Sagittarius Jupiter has a plethora of dreams/wishes to be hopeful about. Perhaps, even a liking for knowing everything more than anyone else. It gives a rush of motivation and adrenaline.
Might even have loving and lenient grandparents (Jupiter represents grand-parents, too) 
—🥪Lilith at 9 degrees could have an attraction towards esoteric practices of a shady nature or might even know a lot of it already or else, might even believe in magick. There's a lot of taboo surrounding such practices. 
—🥪Vesta in the 6th house takes routine as a pretty sacred thing. There's the possibility of becoming a nun or doing volunteerism for disadvantaged people. 
❤️‍🔥
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-🥪 A Venere o all'Ascendente in Leone può piacere indossare abiti con stampe animali, in particolare leopardati. Sto pensando a cappotti leopardati, adesso 🤭
-🥪 La terza casa riguarda i contenuti televisivi che piacciono o che si amano di più guardando, in base al loro segno. Esempio: L'Ariete nella cuspide della 3a casa potrebbe amare i programmi d'azione o i telefilm basati sulla vita reale.
-🥪Marte in Scorpione potrebbe avere tatuaggi, specialmente di qualcosa che rappresenta lo Scorpione stesso.
-🥪Giove in Sagittario ha una marea di sogni/desideri in cui sperare. Forse, anche è propenso a voler sapere tutto più di chiunque altro. Gli dà grinta.
Potrebbe anche avere nonni amorevoli e indulgenti (Giove rappresenta anche i nonni) che gli danno tutto quello che vuole.
-🥪La Lilith a 9 gradi potrebbe essere attratta dalle pratiche esoteriche di natura oscura o potrebbe addirittura conoscerne già molte, oppure potrebbe addirittura credere nella magia. C'è molto tabù a riguardo.
-🥪 L'asteroide Vesta nella 6ª casa considera la routine come una cosa assai sacra. C'è la possibilità di diventare suora o di fare volontariato per le persone svantaggiate, ad esempio.
Thank you for reading!!! 🤭😘
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wdonnait · 8 months
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Ilary Blasi cacciata da Mediaset da Pier Silvio Berlusconi? Ecco la verità:
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/ilary-blasi-cacciata-da-mediaset-da-pier-silvio-berlusconi-ecco-la-verita/116307?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=116307
Ilary Blasi cacciata da Mediaset da Pier Silvio Berlusconi? Ecco la verità:
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Ilary Blasi cacciata da Mediaset?
Mediaset sta attraversando un periodo di cambiamenti radicali guidati da Pier Silvio Berlusconi, con l’obiettivo di promuovere l’informazione a scapito della volgarità, che egli stesso ha fortemente condannato. Dopo la trasformazione di Barbara D’Urso, uno dei mutamenti più dibattuti, è giunto il momento per Ilary Blasi di subire cambiamenti. Non solo non le sarà concessa un’altra stagione de “L’Isola dei Famosi”, come è stato ampiamente discusso, ma c’è addirittura il rischio che non continui ad essere parte dell’universo Mediaset.
Ilary Blasi fuori da Mediaset?
La recente edizione de “L’Isola dei Famosi” sembrerebbe non aver soddisfatto Pier Silvio, un fatto suggerito dalle dinamiche in corso durante la trasmissione e confermato anche dalla rivista settimanale Oggi. Per la programmazione televisiva dell’autunno-inverno prossimo, sembra che non sia prevista l’inclusione de “L’Isola dei Famosi” e, conseguentemente, neanche un nuovo contratto per Ilary Blasi.
Almeno queste sarebbero alcune voci di corridoio che però, hanno già fatto il giro di tutto il web. Inoltre, si parla anche di un cast del gf vip differente dalle ultime edizioni, in quanto lo si vuole incentrare su personaggi seri e poco propensi al trash.
Ma tutti si stanno chiedendo: se son vere le indiscrezioni, come avrà reagito Ilary Blasi dinanzi alla decisione di Pier Silvio?
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lunamarish · 6 months
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Tutto si compra: l’amore, l’arte, il pianeta Terra, voi, io. Scrivo questo libro per farmi licenziare. Se mi dimettessi, non beccherei l’indennità. Mi tocca segare il confortevole ramo su cui sto appollaiato…Preferisco essere sbattuto fuori da un’impresa che dalla vita. (…) Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma. La vostra sofferenza dopa il commercio. Nel nostro gergo l’abbiamo battezzata “frustrazione post-acquisto”. Non potete stare senza un prodotto, ma non appena lo possedete, dovete averne un altro. L’edonismo non è un umanismo: è un cash-flow. Il suo motto? “Spendo dunque sono”. Ma per creare bisogni si devono stimolare la gelosia, il dolore, l’insoddisfazione: sono queste le mie munizioni. E il mio bersaglio siete voi. […] Siete di fronte a individui che disprezzano il pubblico, che vogliono mantenerlo in un atto d’acquisto stupido e condizionato. Nel loro animo si rivolgono alla “rincoglionita sotto i cinquant’anni”. Voi cercate di proporre qualcosa di divertente, che rispetti un po' la gente, che tenti di tirarla verso l’alto, perché è una questione di buona creanza quando s’interrompe un film in tv. E vi viene impedito. […] Idealmente, in democrazia, l’intento dovrebbe essere quello di utilizzare il formidabile potere della comunicazione per smuovere le menti anziché annientarle. Questo non succede mai perché le persone che dispongono di questo potere preferiscono non correre rischi. […] Vedrete che un giorno vi tatueranno un codice a barre sul polso. Sanno che il vostro unico potere risiede nella vostra carta di credito. Hanno bisogno di impedirvi di scegliere. Devono trasformare i vostri atti gratuiti in atti d’acquisto. […] Gli uomini politici non controllano più nulla; è l’economia che governa. Il marketing è una perversione della democrazia: è l’orchestra a dirigere il direttore. Sono i sondaggi che fanno la politica, i test che fanno la pubblicità, i panel che scelgono la programmazione musicale alla radio, le “sneak preview” che determinano il finale del film, l’auditel che fa la televisione. […] Creativo non è un mestiere in cui devi giustificare il tuo salario; è il salario a giustificare il tuo lavoro. Come per gli autori di programmi televisivi, la carriera è effimera. Ecco perché un creativo prende in pochi anni quello che una persona normale guadagna in una vita intera. […] La pubblicità si è messa a dettare legge su tutto. Un’attività che era partita quasi per scherzo domina ormai le nostre vite: finanzia la televisione, condiziona la stampa, regna sullo sport [...], modella la società, influenza la sessualità, sostiene la crescita economica.
Frédéric Beigbeder
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scogito · 3 months
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Indottrinamento attraverso il linguaggio.
Già anni prima di questi si vedevano le persone parlare come nei programmi TV, scherzare come i comici più stupidi, relazionarsi come "tronisti", atteggiarsi come gli imprenditori più stronzi, oppure bambini emulare le voci dei cartoni animati, o assumerne i comportamenti idioti.
Come tutto il resto, questo schifo parte da molto molto lontano.
In ogni fase di questa pre Apocalisse ci sono sempre state persone che avvisavano dello sfracello, e come qualche anno fa é stato per i no vax, sono state considerate pazze o esagerate.
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3nding · 9 months
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Una profonda malinconia mi colpiva a volte durante certi tramonti senza che sapessi nemmeno io davvero perché. Da quando non ci sei più mi è molto più difficile vedere la tua casa senza te, con la porta spalancata da dove sentivo arrivare il suono della tv coi programmi della sera e l'odore della cena che ti eri preparata. Sapevo che sentendomi arrivare, saresti probabilmente apparsa sulla porta per chiedermi come stessi. Il tempo passa e non cancella, attutisce solo.
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