Tumgik
#perl weiss
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Oscar Lesage, Jack Archer, Gaia Weiss, James Purefoy, Crystal Shepherd-Cross, Caroline Piette, Jasmine Blackborow, Emilia Schüle et Louis Cunningham dans “Marie-Antoinette (Saison 1)” série créée par Deborah Davis, novembre 2022.
5 notes · View notes
muppet-facts · 5 months
Text
Muppet Fact #940
The Muppets have reenacted O. Henry's "The Gift of the Magi" eight times. A majority of these portrayals involved characters from Sesame Street.
Tumblr media
Sources:
Merry Christmas from Sesame Street. Sesame Street Records. LP. 1975.
Emmet Otter's Jug-Band Christmas. 1977.
Christmas Eve on Sesame Street. December 3, 1978.
"A Sesame Street Holiday Story: Grover's Gift." Emily Perl Kingsley. Illustrated by Tom Cooke. In Family Circle. December 23, 1986.
The Gift of the Magi Story Book Set & Advent Calendar. Mary Packard. Workman Publishing. 1996.
A Very Muppet Christmas. Ellen Weiss, Kiki Thorpe, Craig Shemin, Ben Eastman. Running Press. 1999.
It's a Very Merry Muppet Christmas Movie. 2002.
Thanks & Giving All Year Long. Marlo Thomas and Friends. Kid Rhino. CD. 2004.
125 notes · View notes
diceriadelluntore · 2 years
Photo
Tumblr media
Storia Di Musica #241 - Embryo, Rocksession, 1973
Tra le meraviglie del rock cosmico tedesco, vorrei sottolineare un filone particolare, che certi filologi del rock chiamano Munich Style, caratterizzato dalla preminente, e all’epoca, innovativa commistione con il jazz nel loro rock, prendendo al balzo la palla scagliata in quella direzione da Miles Davis sin da In A Silent Way (1969). È definito Munich Style perchè furono i locali di quella città a essere teatro delle nuove sperimentazioni, e non come si può pensare perchè le band fossero tutte bavaresi. Anzi, proprio in questo filone in Germania furono attivi personaggi nemmeno tedeschi. Per fare una breve carrellata, tutto inizia con gli Xhol Caravan, che si fondano verso fine anni’60 per suonare musica soul con le cover di artisti americani, per poi virare con più decisione verso un suono jazz elettrico che fece breccia in molte band, oscure ai più e del tutto dimenticate, ma che grazie alle piattaforme di musica digitale regalano musica eccelsa e facilmente reperibile alla fruizione, a differenza dei loro dischi in vinile, i cui originali sono perle rare (e costosissime) per i collezionisti. Alcuni nomi e storie, per dare qualche spunto: gli Association P.A. di Pierre Courbois, batterista olandese, dal suono levigato ed elegante (meraviglioso Earwax del 1972, loro secondo lavoro); i Wallerstein, che prendono il nome dal generale Albrecht von Wallenstein, eroe della Guerra dei Trent’anni (1618-1648, la più lunga guerra combattuta sul suolo europeo a tutt’oggi), dal suono potente e sofisticato (album di riferimento, Blitzkrieg del 1972, un gioiello); i Sunbirds, supergruppo fondato dal noto batterista jazz Klaus Weiss, che forma un ensemble davvero internazionale con Jimmy Woode (bassista dagli Usa), Ferdinand Povel (sassofonista dall’Olanda), Fritz Pauer (pianista dall’Austria), Philip Catherine (chitarrista dal Belgio) e Juan Romero (percussionista, che non so dove è nato, ma l’internazionalità funziona lo stesso) con il loro fondamentale e meraviglioso omonimo album del 1972; i McChurch Soundroom, svizzeri, che presero il nome dal loro fondatore, Sandro Chiesa (da cui McChurch), con il loro istrionico folk synth rock, in un misto jazz con i Jethro Tull e il suono hard noise dei Nosferatu (album di riferimento Delusion, dalla macabra copertina, 1971). Ma la storia di oggi la dedico ad un altro gruppo storico di quel filone, la cui storia è per me davvero interessante, come del resto la loro musica. Tutto inizia addirittura verso la fine degli anni ‘50 a Hof, una cittadina al confine con l’allora Cecoslovacchia, dove due ragazzi, adolescenti, Christian Burchard e Dieter Serfas, vanno a scuola di musica insieme. Nasce lì un seme, soprattutto in Burchard, che lo porterà a diplomarsi e a suonare per anni come musicista sessionista sia in esibizioni dal vivo sia in studio. È verso la fine degli anni ‘60, visto il fervore della musica tedesca, che fondano una loro band, a cui danno il nome di Embryo. Burchand è un fenomenale percussionista (batterista, il dulcimer con i martelli,  tastierista, vibrafonista), lo è anche Serfas (ma meno dotato e istronico) e il primo che si accoda è Edgar Hofmann, sassofonista e flautista. Su questo pilastro, e per decenni (fino al 2016 quando Burchard ebbe un infarto che lo tolse dalle scene, con la figlia Marja che ne prende il ruolo di leader) la band pubblicherà decine di dischi, alternando, secondo il loro sito ufficiale, oltre 400 musicisti, nell’esplorazione del loro jazz rock intenso e suggestivo. Gli album della prima metà degli anni ‘70 sono tutti formidabili. Tra l’altro, ebbero un curioso record: messi sotto contratto per la United Artist, che fu una casa discografica molto attiva verso il krautrock, quando presentarono il materiale per il disco di oggi, fu inizialmente scartato. Gli Embryo non cedettero e divisero i brani scritti in tre dischi, uno Father Son And Holy Ghosts (1971) per la UA, altri due Steig Aus e quello che ho scelto per oggi, Rocksession (1973) per la Brain\Metronome, aggiungendo nel frattempo un altro lavoro, anch’esso stupendo, We Keep On (1973) per la BASF, divenendo una delle pochissime band a pubblicare con tre diverse etichette nello stesso biennio nella storia della musica. Rocksession è un gioiello della commistione jazz-rock di quel tempo: la formazione è composta oltre che da Burchard, Hofmann e Serfas, da Mal Waldron (piano), Roman Bunka (chitarra e oud, un liuto arabo), Uve Müllrich (basso), Michael Wehmeyer (tastiere, organo Hammond), Chris Karrer (seconda chitarra), Lothar Stahl (marimba, batteria) e Jens Polheide (basso, flauto). Tra le varie registrazioni di quel tempo, Sigi Schwab sostituì in molti brani Roman Bunka alla chitarra. Rocksession è composto da 4 brani: A Place To Go è meravigliosamente influenzato dall'oriente con marimbe, tastiere, chitarra elettrica, percussioni. Entrances, la traccia più lunga, dall’inizio jazz funk irresistibile, è dominata dall'eccellente chitarra jazz di Schwab a cui si aggiunge l’organo Hammond di Wehmeyer. Anche il lavoro della sezione ritmica è semplicemente fantastico: il brano è fortemente più jazz che rock e si sente il contributo del pianista jazz Mal Waldron, autore nei crediti di ben tre delle quattro tracce. Nell'ultimo terzo del brano c'è un ottimo assolo di sax di Hofmann. Questo è sicuramente il momento clou dell'album. Il secondo lato del disco è quello più rilassante e slanciato ed inizia con Warm Canto, un brano molto morbido e pastoso suonato con l’intreccio di vibrafono, tastiere, violino e percussioni più chitarra elettrica e pianoforte di Waldron nella sua seconda metà, un brano dalle due facce, una prima parte delicata e una seconda più incisiva, che rapisce per la sofisticata costruzione musicale. Anche l'ultimo Dirge inizia con un'atmosfera altamente slanciata con vibrazioni, chitarra e poi violino e pianoforte elettronico. Come in tutto l'album, il lavoro di basso e batteria diventerà proverbiale, una delle esecuzioni migliori di tutto il periodo kosmic rock. Rimane un esempio dell’abilità strumentale di quella generazione, e occasione per sentire musica nuova e dimenticata. Dimenticata senza davvero un perchè, visto certe cose che vanno per la maggiore oggi.
10 notes · View notes
brewyork · 1 year
Text
With a nod to a departed brewery, Schenker Beer Company launches
Tumblr media
Back in October of 2021, the New York beer scene was shocked over the sudden closure of Folksbier, a brewery in Brooklyn that had an production space and taproom in a small space on a residential street in Carroll Gardens. At the time of its closure, brewer Joey Pepper-Mellusi was at the helm and had gained a reputation for simple, beautiful beers, and it left many wondering what he’d get up to next.
Now, for the first time since 2021, Joey’s beers are available in New York City with his new brand, Schenker Beer Company. The Schenker beers are being brewed at Twelve Percent Beer Project in North Haven, Connecticut, but the beers will feel quite familiar to those who drank in the Folksbier taproom. The first three beers in the lineup include Emerald Gardens, an IPA with New Zealand-grown Nelson Sauvin and Motueka hops; Hellbier, a German-style Helles with heirloom barley and Perle, Hersbrucker, and Saphir hops; and Mandarin Glow-Up, a Berliner-style Weisse with mandarin juice and zest. If the Glow-Up seems familiar, the latter was a popular beer in a series back at Folksbier, though all three beers are continuing in the tradition of what Joey brewed in Brooklyn.
Schenker Beer Company will host two launch events this week in New York City, at Proletariat in the East Village Thursday, April 20th starting at 5pm, and at Gold Star Beer Counter in Prospect Heights Friday, April 21st at 3pm. Cans are already out in market at some of your favorite beer shops, too.
0 notes
linhthushop · 1 year
Photo
Tumblr media
🦷Kem đánh trắng răng Perl Weiss Expert Weiss nội địa Đức 🇩🇪 tăng cường làm trắng răng, đàm bảo răng trắng hơn đến bốn cấp – chỉ trong 3 tuần. 👍Nó loại bỏ mảng bám và đổi màu mỗi ngày một cách đáng tin cậy và bảo vệ hiệu quả chống lại sự hình thành cao răng. 👍Công thức với đá trân châu và các hạt làm sạch vi sinh làm sáng nhẹ nhàng và an toàn, phù hợp để sử dụng hàng ngày. Để làm trắng răng hoàn hảo, tự nhiên và nụ cười trắng sáng rạng rỡ. 👍Hãy duy trì tốt và đều đặn việc đánh răng 2 lần 1 ngày trong 3 tuần với kem đánh răng Perl Weiss Expert Weiss và bạn sẽ sở hữu hàm rắng trắng đẹp lấp lánh chắc khỏe và thơm tho mà không cần tốn kém tiền bạc với các kỹ thuật tẩy trắng răng chuyên nghiệp. 👍Perl Weiss được ưa chuộng ở thị trường Đức và Châu Âu trong suốt 35 năm. Là sản phẩm rất thích hợp cho người hút thuốc lá, hay uống trà, cà phê và các thức uống có màu. 👉Giá: 210k/ hộp 50ml ☎️0️⃣9️⃣3️⃣8️⃣1️⃣2️⃣3️⃣3️⃣5️⃣1️⃣ #perlweiss #expertweiss #linhthushop #mykastore #hangducxachtay #hangducgiatots #hangducnoidia #hangducsaigon (at LinhThu's Shop) https://www.instagram.com/p/Co3ecCiPHdG/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
carmenvicinanza · 2 years
Text
Sabine Weiss
https://www.unadonnalgiorno.it/sabine-weiss/
Tumblr media
Per essere potente, una fotografia deve parlarci di un aspetto della condizione umana, farci sentire l’emozione che il fotografo ha provato di fronte al suo soggetto.
Sabine Weiss, fotografa svizzera naturalizzata francese, ha immortalato la vita parigina, rendendola eterna. Unica donna e ultima rappresentante del movimento fotografico umanista francese, ha potuto esercitare la sua professione a lungo e in tanti differenti campi.
Nata col nome di Sabine Weber, a Saint-Gingolph, in Svizzera, il 23 luglio 1924, suo padre era un ingegnere chimico che produceva perle artificiali da squame di pesce.
Era una bambina quando ha iniziato a fissare la vita con una macchina fotografica in bachelite acquistata con la sua paghetta, stampando a contatto sul davanzale della finestra.
Sostenuta dalla famiglia nella sua scelta, a soli diciassette anni è andata via di casa per apprendere le tecniche fotografiche a Ginevra, presso i Boissonnas, nota famiglia di fotografi.
Nel 1945 ha conseguito la qualifica svizzera in fotografia e l’anno successivo si è trasferita a Parigi.
A 21 anni ha pubblicato il suo primo reportage, durante uno dei suoi tanti viaggi ha conosciuto Hugh Weiss, importante pittore statunitense poi diventato suo marito, da cui ha preso il cognome.
Come assistente del tedesco Willy Maywald ebbe modo di entrare in contatto con le personalità parigine più importanti della sua epoca, ha partecipato all’inaugurazione della Maison Dior e alla presentazione della prima collezione.
A 28 anni ha esposto nella collettiva Fotografia europea del dopoguerra al MoMA. Nel 1954, l’Art Institute of Chicago le ha dedicato una mostra personale che fece un lungo tour negli Stati Uniti.
Ha ritratto i grandi nomi della musica, letteratura, arte, moda e cinema, collaborato con le più importanti riviste e quotidiani e viaggiato in tutto il mondo.
A partire dal 1950, Sabine Weiss è stata rappresentata dall’agenzia Rapho, la principale agenzia di stampa francese che gestiva il lavoro di Robert Doisneau.
Parallelamente al lavoro svolto per i giornali, si è dedicata particolarmente alla fotografia di strada, amava ritrarre i bambini che giocavano e la vita quotidiana, rappresentazione della filosofia alla base della fotografia umanista.
Nel 1983, ha ottenuto una borsa di studio dal Ministero francese degli affari culturali per condurre uno studio sui Copti d’Egitto e, successivamente, nel 1992, un’altra per documentare Réunion.
Ha pubblicato circa 40 libri, tra cui 100 foto di Sabine Weiss per la libertà di stampa di Reporter senza frontiere.
Nel 2017, Sabine Weiss ha donato il suo intero archivio, che conteneva 200.000 negativi, 7.000 provini a contatto, circa 2.700 stampe d’epoca e 2.000 stampe in ritardo, 3.500 stampe e 2.000 diapositive al Musée de l’Elysée di Losanna.
Portava al collo sempre due apparecchi, uno con la pellicola a colori e l’altro con quella in bianco e nero. La produzione a colori era riservata soprattutto alla pubblicità e ai servizi per le riviste di viaggi e moda (dal 1952 al ‘61 ha collaborato con Vogue), al bianco e nero, con le possibili declinazioni di grigio, affidava il suo racconto.
Forte personalità, era una delle rare donne del suo ambiente, la fotografia è stata la sua una vocazione.
Nel 2020 ha vinto il premio Women in Motion ai Rencontres d’Arles.
Dirigeva istintivamente il suo obiettivo su corpi e gesti, immortalando emozioni e sentimenti, attenta a cogliere il quotidiano, era interessata alla gente tutta.
Si è spenta a Parigi il 28 dicembre 2021.
La poesia dell’istante, la prima importante retrospettiva italiana dedicata a questa grande fotografa, contenente oltre duecento immagini, è stata inaugurata a Venezia l’11 marzo 2022.
1 note · View note
rostanoide · 4 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
La photographie depuis chez soi
Depuis le week-end du 14/15 mars dernier, et encore plus depuis l'instauration du confinement de la population, afin de lutter contre la propagation de l'épidémie de Covid-19, les galeries, les centres, les musées et autres Maisons, tous les lieux dédiés à la photographie - idem concernant les autres disciplines artistiques - ont fermé leurs portes. Plus aucune exposition physique, plus de festivals in situ, plus de séries tirées sur papier et accrochées à de véritables murs. À moins de détenir une bibliothèque privée remplie de livres photos ou de se satisfaire de l'onglet "Images" de son navigateur Internet habituel, il est désormais difficile, dans la vie extérieure, d'aller assouvir sa passion.
Néanmoins, grâce aux initiatives de certains acteurs de la diffusion culturelle en ce domaine, la photographie n'a pas disparu des yeux des spectateurs. Depuis chez soi, en demeurant confiné, et connecté à Internet, il est encore possible de regarder des photographies. Mais aussi, pour varier les plaisirs, de lire sur la photographie, et, encore plus fort, d'entendre parler de photographie - “écouter le visuel”.
L'équipe du Fonds photo de la médiathèque Edmond Rostand a rassemblé quelques-unes de ces initiatives, déjà existantes avant l'épidémie - ou de circonstances.
Voir la photographie
Voir (quand même) les expositions du moment :
- Claudia Andujar, La Lutte Yanomami 
- Les expos de la Maison Européenne de la photographie 
- Zingaro, la capsule de Mars 
- Fragments d'un Paradis 
Voir d'autres expositions, d'autres séries, de tous temps, par tous les temps
- Paris en Images 
- Les collections photographiques de la BNF 
- David Goldblatt au centre Pompidou 
- Dora Maar au centre Pompidou 
- Perles des archives de la Fondation Henri Cartier-Bresson
- Les collections numérisées du Musée français de la photographie 
- Portfolios du Centre photographique d'île de France 
- Galerie des membres du Photo-Club de Paris-Val-de-Bièvre 
- Les archives de James Barnor (en partenariat avec la galerie Clémentine de la Féronnière)
- L’Open musée Niépce
- Les membres de l'agence Hans Lucas
- Ressources de The United Nations of Photography 
- Les photos des invités de Paris Photo 
- Pictures of the week du Leica Fotographie International
- Les Portfolios de Réponses photo
- Quelques bons photographes de rue actuels
- Des archives du Jeu de Paume
- Les expositions virtuelles de Corridor Elephant 
- Les portfolios du quotidien Libération
- Les newsletters de la galerie A.galerie ici et là
Lire la photographie
- La revue La Documentation française
- La revue Études photographiques
- Le magazine du Jeu de paume
- La plateforme Observer-Voir 
- Les articles sur la production éditoriale des livres photo
- Les chroniques de Laurence Vecten dans The Eyes
- Les articles du Centre de Recherche Art & Image de l'ENSP d'Arles
- Et bien sûr, les magazines spécialisés : Polka, Fisheye, 9 lives, The Eyes, Openeye, L'Oeil de la photographie ou Paris Art
Entendre parler de photographie
- Les archives de l'émission de France Inter, Regarder voir
- Archives de France Culture sur la photographie
- Les vidéos du Musée de l'Elysée de Lausanne
- Les rencontres filmées des Rencontres d'Arles (2008/2019)
- Les rencontres filmées de la librairie La Comète
- L'interview de Simon Baker, directeur de la MEP
- Colloque filmé du centre Pompidou (2015) : Où en sont les théories de la photographie ?
- Le documentaire Sabine Weiss : un regard sur le temps (2018)
- Le documentaire ARTE Dorothea Lange, photographe humaniste (2019)
Nous ne pouvons que recommander à tous les amateurs de photographie de s'inscrire aux lettres d'information des acteurs de la photographie à Paris, en France, et même dans le monde entier (ça marche aussi).
4 notes · View notes
critiquequantique · 4 years
Text
Tops quantiques 2019 - JEUX DE SOCIÉTÉ ET SÉRIES
Tumblr media
Dernier arrêt pour les tops de cette année, et on atterrit évidemment sur la case des jeux de cartes (surtout) et de plateau (un peu). 2020 est déjà là, et je m’impose de clore ce tour d’horizon avant que 2019 ne soit trop vite oublié, même si, les nouveautés ludiques paraissant majoritairement en fin d’année, ce classement aurait pu s’affiner avec le temps. Ah et, pour une fois, quelques unes des photos habillant cette sélection sont maison.
Avant de parler des nouveautés, un léger bilan de mon année ludique :
741 parties jouées (-14% par rapport à 2018) 44 nouvelles acquisitions (10 de plus que l'année dernière, oups... Mais une trentaine de titres possédés ont été revendus en parallèle, rassurez-vous !) Les cinq jeux les plus joués : - Codenames Duo (42 parties) - 13 indices (15 parties) - Marvel Champions (15 parties) - Reef (15 parties) - The Mind (14 parties)
Tumblr media
TOP 10 JEUX DE SOCIÉTÉ 2019
1. Marvel Champions de Michael Boggs, Nate French et Caleb Grace Le jeu de cartes Marvel qu’on n’attendait plus. Sélectionnez un héros, optez pour un vilain à affronter, et alternez entre votre alter ego et votre super-costume aux moments opportuns. Le système tourne comme un charme et donne envie d’y plonger encore et encore. La difficulté de Marvel Champions, équilibrée, s’adapte au nombre de joueurs (ce qui le rend excellent en solo). Une infinité de possibilités, un gameplay accessible mais profond, les protagonistes qu’on chérit… Un régal. Vivement les extensions.
Tumblr media
2. Res Arcana de Tom Lehmann L’auteur de mon jeu préféré (Race for the Galaxy) revient avec une perle de minimalisme. Dans votre paquet, huit cartes, pas une de plus, dont il va falloir exploiter savamment les capacités pour façonner un moteur plus performant que ceux de vos adversaires. Une course où l’on reste les yeux rivé sur son propre bolide, mais lors de laquelle la tension grimpe en flèche quand approche l’arrivée. Les férus de « tableau building » seront aux anges.
Tumblr media
3. Point Salad de Molly Johnson, Robert Melvin et Shawn Stankewich Le genre de jeux de cartes imbattables, de la trempe de Parade ou Cubrids, mais en plus varié. Une centaine de façon de marquer des points différentes, six sortes de légumes, vous prenez une ou deux cartes à votre tour. C’est tout ? Oui, et c’est cela qui rend la mécanique géniale. On enchaîne les parties, de surcroît très rapides, avec un immense plaisir.
Tumblr media
4. Pictures de Christian Stöhr et Daniela Stöhr Ce jeu d’ambiance fantastique sort de nulle part. Le principe semble universel : 5 matériaux (cubes de couleur, formes en bois, lacets, galets et bâtons, icônes), 16 images. Chaque joueur doit en faire deviner une avec son propre bazar, et il vaut mieux aimer l’abstrait ! Tout le monde joue en même temps, cherche à déduire la proposition des autres tout en façonnant la sienne. La partie compte 5 manches, donc chacun à l’occasion de s’essayer à l’intégralité des types de bricoles. Élémentaire, désopilant et accessible.
Tumblr media
5. Black Angel de Sébastien Dujardin, Xavier Georges et Alain Orban Changement d’univers et de registre : science-fiction et gros jeu bien costaud. Né du trio géniteur des médiévaux Troyes et Tournay, Black Angel incarne l’une des horlogeries les plus complexes de l’année. Mais l’imbrication s’avère brillante, et l’interaction se montre présente sans devenir frustrante. À conseiller à tous ceux qui aiment voir fumer leurs neurones.
Tumblr media
6. Letter Jam d’Ondra Skoupý Attention, OVNI ludique : sorte de Scrabble coopératif mixé avec un jeu de déduction, Letter Jam paraît tellement incongru qu’il pourrait décontenancer les amateurs de lettres. Mais tant mieux pour les curieux, qui savoureront cette marmelade exquise jusqu’à son apogée, lors de laquelle il s’agit de former un mot avec les cartes reçues dans le désordre, dont on n’a fait que supposer la signification à l’aune des indices de ses co-équipiers. Gare à la crise de désespoir. Mais, même dans la confiture, certains apprécient l’amertume. L’un des titres les plus innovants de l’année.
Tumblr media
7. Shy Monsters de Sandro Dall’Aglio Épuré, malin et très rapide (parfois une poignée de minutes), ce duel asymétrique donne souvent envie d’y revenir. Même si, parfois, l’issue se joue à la « chance » (comprenez, au bluff et à la déduction), on reste impressionné par le coffre de cette toute petite boîte. Les splendides illustrations, signées Christine Alcouffe (Paper Tales), servent parfaitement cette proposition minimaliste « à la japonaise ».
Tumblr media
8. Nine de Gary Kim et Sorry We Are French Technique mais abordable, tendu jusqu’au bout, ce jeu de cartes basé sur les majorités se paie le luxe d’être excellent à deux joueurs. Tout le monde n’adhèrera pas au style visuel marqué, mais il a le mérite de s’inscrire dans la continuité d’une saga pilotée par l’éditeur, initiant une forme de « Marvel Cinematic Universe » du jeu de société. Prometteur, surtout si les différents opus restent aussi convaincants de manière indépendante.
Tumblr media
9. Wingspan d’Elizabeth Hargrave Personne n’avait vu venir ce carton d’un jeu de cartes à combos basé sur… l’ornithologie. Et en plus, il prend ce thème au sérieux : habitat des espèces, taille, chaîne alimentaire… Le gameplay ciselé et sans fioriture de Wingspan s’agrémente de nombreuses infos encyclopédiques. Sans me montrer fan de la recette, il faut lui reconnaître son efficacité, qui la rend digeste et addictive.
Tumblr media
10. Stay Cool de Julien Sentis Chacun à votre tour, vous devez répondre oralement et par écrit à un maximum de questions, tout en même temps. Un jeu d’ambiance original, authentiquement drôle, et auquel on peut jouer à partir de trois convives. Attention : il devient un peu longuet à plus de quatre, et tout le monde n’y brille pas de la même façon, ce qui peut frustrer les plus compétitifs.
Tumblr media
Ça part bien mais je dois encore approfondir avant de me prononcer :
Space Gate Odyssey de Cédric Lefebvre Pharaon de Henri Pym et Sylas Ankh’or de Frank Crittin, Grégoire Largey et Sébastien Pauchon Tavernes de la vallée profonde de Wolfgang Warsch
Tumblr media
Si je fais l’impasse sur la musique cette année (j’ai approfondi trop peu de nouveaux albums que pour pouvoir me prononcer, je vous renvoie aux tops de Lucas Krywicki ici et là), je me permets de vous conseiller quelques séries qui m’ont émerveillé. N’en déplaise aux fans de Netflix (qui occupe tout de même trois places, parfois en annulant des pépites), mes coups de cœur de l’année viennent de France.
TOP 5 SÉRIES 2019
1. Irresponsable (Saison 3) de Frédéric Rosset On se refusera le poncif de la « saison de la maturité », mais ce dernier volet d’Irresponsable clôt la boucle de manière magistrale. Drôle et émouvante, pleine de surprises et de personnages vivifiants, la série déploie, à une cadence affolante (épisodes de 20 minutes), des thématiques universelles traitées avec un ton lucide. Casting irréprochable, humour inarrêtable, écriture imperturbable : regardez Irresponsable.
Tumblr media
2. Platane (Saison 3) d’Eric Judor Six ans après une deuxième fournée un peu foireuse, les huit voyages en absurdie de cette cuvée 2019 sonnent comme une résurrection. S’il faut parfois s’accrocher à son siège tant Eric Judor foule des terres absconses, l’écriture se raccroche souvent à son fil rouge et évite le piège de la roue libre. Hilarante de malaise, cette troisième saison constitue prend des risques (parfois un peu trop) mais rafraîchit inexorablement.
Tumblr media
3. Mindhunter (Saison 2) de Joe Penhall et David Fincher Aux côtés d’Ozark, voici l’autre série policière de Netflix qui met tout le monde d’accord. Maîtrisée et dévorante, elle allie historicité détaillée et romantisme noir. Un peu frustré par la seconde moitié de ce millésime, j’en redemande ardemment. C’est bien simple : il s’agit de la seule œuvre que je ne peux m’empêcher de « binge-watcher ».
Tumblr media
4. The movies that made us (Saison 1) de Brian Volk-Weiss Après les jouets, l’équipe de ces documentaires survoltés produits par Netflix s’attaque aux classiques de notre enfance cinématographique. Maman, j’ai raté l’avion, Ghostbusters, Piège de Cristal… La recette n’invente rien mais fourmille d’anecdotes intrigantes qui nous maintiennent accrochés. Même si la forme se repose sur ses lauriers, je me vois mal bouder mon plaisir face à une seconde saison.
Tumblr media
5. Tuca & Bertie (Saison 1) de Lisa Hanawalt Malheureusement annulée par Netflix, cette nouvelle création de la productrice de BoJack Horseman (à voir absolument, bien sûr) partait très bien : déjantée, plus lunaire que son modèle, elle n’hésite pas pour autant à aborder des thématiques féministes et socio-politiques. Je conseille de picorer les épisodes, particulièrement denses, pour mieux apprécier la finesse de l’écriture… Et éviter de trop déprimer en rêvant à la suite.
Tumblr media
Merci de m’avoir lu ! J’ai souhaité conserver l’homogénéité de ces quatre tops mais, l’année prochaine, je prends la résolution de suivre vos conseils : les présenter en commençant par le bas du classement. Portez-vous bien, passez une excellente année, jouez, regardez, profitez quand vous le pouvez.
Boris Krywicki
Tumblr media
2 notes · View notes
Photo
Tumblr media
"Sac de Soirée" en celluloïd jaune et noir et imitation nacre (circa 1925), "Sac de Soirée à Motifs Egyptiens" de Bruck-Weiss en soie brodée, laiton, perles d'imitation, cristal et strass (circa 1925), "Broche" en métal blanc et strass (circa 1925) et "Boucles de Soulier" en laiton serti de marcassites (1920-25) à l'exposition “Art Déco France - Amérique du Nord” de la Cité de l'Architecture et du Patrimoine, Palais de Chaillot, Paris, février 2023.
1 note · View note
doro1207 · 3 years
Text
Freisein
Nun war endlich der große Tag gekommen, ich war frei. Frei für mich und all das auf was ich die letzten Jahre verzichtet hatte. Was ich jetzt wollte? Leben, einfach leben, glücklich sein und das tun wonach mir war. Als ich meine Wohnung betrat, lächelte ich. Ja genauso wollte ich immer leben und eingerichtet sein, endlich fühlte ich mich wohl in meiner kleinen Welt. Ich zog meine Jacke aus, legte meine Tasche weg und ging ins Wohnzimmer, wobei ich nach und nach noch weitere drei Knöpfe vom Rockteil meines Kleides öffnete. Ich schmunzelte in mich hinein, wenn ER gewußt hätte daß ich bei unserem Scheidungstermin unter dem Kleid nackt war. Aber das hätte ihn wohl sowieso nicht interessiert, so wie ich ihn schon lange nicht mehr interessierte, auch wenn er immer behauptet hatte, das dem so wäre. Ich machte mir einen Kaffee und machte es mir auf dem Sofa bequem, die Füsse übereinander geschlagen auf dem Tisch, wobei mein Kleid auseinander klaffte. Ich angelte nach meinem Handy, schoss ein Selfie von dem was unter dem Kleid hervorblitze und schickte es los, an die Kurzwahl die nun offen auf meinem Handy sein konnte mit den Worten: Ich bin frei. Keine 10 Sekunden später klingelte mein Handy und ein Videoanruf kündigte sich an. Da war es, sein Gesicht. Er lächelte mich an: Endlich, Schatz, du hast es geschafft, ich bin so froh für dich. Du, das Bild gerade, das ist aber nicht das was du zum Termin anhattest, oder? Er gab sich selber die Antwort: Doch, du hast es wirklich getan, du bist mit nackter Möse zum Scheidungstermin gegangen? Du hast es durchgezogen? Du bist verrückt! Ja, antwortete ich, verrückt bin ich ,nach dir. Während wir miteinander sprachen und uns dabei auf dem Handy ansahen, wanderte meine Hand zu meinem Oberschenkel. War das ein Gefühl, tun und lassen zu können wann, wo und wie man es wollte, ich hatte mich immer noch nicht daran gewöhnt, aber ich genoss es jeden Tag aufs neue. Ich kippte mein Handy ein bisschen damit er in den Genuss des Anblicks kommen konntest, wie ich zum Termin gegangen war. Na was sagst du? Ist doch züchtig genug, oder? Er räusperte sich: Züchtig? Na ja nicht so ganz, aber sexy schon, sehr sexy. Meine Hand streichelte langsam das Bein hoch und blieb auf meiner Möse liegen: Na, Schatz und jetzt? Sag mir was ich tun soll. Es war total still am anderen Ende der Leitung. Hallo? Schatz? Bist du noch da? Ich hörte ein paar tiefe Atemzüge und fragte: So sehr gefällt dir das? Daß du eingeschlafen bist? Eingeschlafen? War die Antwort, die er hervor stieß, ich versuche mit einer Hand diese verdammte Hose aufzubekommen..... Okay, ich machs mir derweil wo du das weiter versuchst bequemer. Ich legte die Beine weit auseiander auf den Couchtisch, schob meine Hand zwischen meine Schenkel und tauchte zwei Finger ein. Ein leichtes Stöhnen entwich meinem Mund. Ich zog die Finger wieder raus und hielt sie vor das Display des Handys. Schau Liebling, so geil bin ich, die beiden Finger glänzten wie mit Öl eingerieben. Oh man, hör auf, bitte! Das machst du extra, ich weiss es doch. Aber warte, wenn ich dich in die Finger kriege, dann …........dann dann fick ich dich so lange bis du um Gnade winselt, ja das tue ich. Ich schmunzelte, soso, das tust du? Komm doch, ich warte auf dich, und dann sehen wir wer wen fertig macht. Ich schob mir erneut die beiden Finger rein: Schau, mein Schatz, da, genau da, könntest du jetzt drin sein, wenn du hier wärst. Aber jetzt, nur zwei Finger die langsam rein und rausgleiten, ganz langsam der Daumen der die Perle massiert, Gott bin ich heiß................... Endlich! tönte es aus meinem Handy, endlich ist dieser verdammte Reissverschluss auf. Ich prustete los, sorry, aber ich stell mir gerade vor, wie du verzweifelt versuchst deine Hose, die immer enger wird, aufzubekommen. Wenn ich doch jetzt bei dir wäre, ich wäre dir gerne behilflich gewesen. Danke, jetzt hab ichs ja, brummelte er. Liebling? fragte ich ins Telefon, duhuuu? Hast du jetzt wirklich deinen Schwanz in der Hand? Reibst du ihn für mich? Denkst du dabei an mich? Schau, wie nass meine Möse ist, warte ich halte das Handy tiefer. Jetzt waren nur noch 5 cm zwischen der Kamera des Handys und mir. Ich hörte wie er tief durch die Zähne die Luft einzog. Verdammt, warum machst du mich immer noch jedesmal so verdammt geil. Wie gerne würde ich da jetzt meine Zunge reinstecken und lecken oder meinen Schwanz versenken. Der ist so hart................... Ich hörte dein Stöhnen und das machte mich so geil, daß meine Finger wie von selber weiter in mich hineinrutschten. Ich legte das Handy auf meinen Schoss ab und öffnete mit der anderen Hand die Knöpfe des Kleides, die meinen großen Busen verhüllten. Ja, auch darunter trug ich nichts, wenn schon, denn schon. Ich holte die Brust raus und rieb sanft über die Warze, ja, das tat so gut. Warum hatte ich nur zwei Hände, das war viel zu wenig, warum ist er nicht hier um mich zu verwöhnen? Mit seinen Fingern, seinen Händen seinen Lippen, seiner Zunge und mit seinem Schwanz? Ich hörte dich am anderen Ende, es kamen allerdings nur irgendwelche undefinierbaren Geräusche aus dem Telefon. Schatz? Wo bist du? Hallo? Vorsichtig zog ich meine Finger aus meinem Schoss und richtete mich auf: was ist da bei dir los? Hallo? Ich höre so merkwürdige Geräusche. Es schellte. Ich sprang auf, knöpfte die oberen Knöpfe wieder zu, einen unten am Kleid, nahm das Handy, und beim gehen sagte ich ins Telefon: Du, einen kleinen Moment es hat gerade geklingelt, bleib kurz dran. Ich öffnete die Tür, da war niemand, also musste der oder diejenige unten stehen. Ich fragte durch die Sprechanlage: Hallo? Aber auch von dort keine Antwort. Normalerweise ist es nicht meine Art aufzudrücken wenn ich nicht weiss wer geschellt hat, aber irgendwie ging meine Hand ganz von selbst zu dem Knopf zum aufdrücken. Ich schloß die Tür und wollte gerade ins Bad, als es an der Tür klopfte. Mein Herz schlug schneller, ich musste mich daran gewöhnen alleine zu sein. Vorsichtig ging ich zurück und schaute durch den Spion und …........sah nichts, irgendjemand hatte seine Hand davor gelegt. TEIL 2 Schatz? Schatz wisperte ich leise, was soll ich tun? Da steht jemand vor meiner Tür, hält den Spion zu und hat geklopft. Ich habe Angst........... Mein Handy bingte, es kam eine Whats app. Auch das noch. AUFMACHEN stand da in Großbuchstaben, mach auf. Ich öffnete die Tür einen kleinen Spalt und schrie auf: Nein, das kann nicht sein. ER !!!! stand vor meiner Tür, ich hätte mit allem gerechnet, aber nicht damit. Wir fielen uns in die Arme, unsere Lippen und unsere Zungen fanden sich. Ich schob mit dem Fuss die Wohnungstür zu, ohne ihn loszulassen, ohne meine Hände von ihm zu nehmen. Er drückte mich gegen die Wand, seine Hände packten meine Brüste, ich stöhnte auf. Wie lange hatte ich mir das gewünscht? Mit einem Ruck hatte er das Oberteil geöffnet, einmal kräftig gerissen und schon flogen die Knöpfe durch den Raum und die Brüste lagen frei. Sein Mund und seine Zunge verliessen meinen, nahmen meine Brustwarze in sich auf, die Zunge spielte damit und die andere wurde von deinen zärtlichen Fingern bearbeitet. Ich schob mich noch weiter an ihn heran, ich spürte ihn, seinen Körper, seinen Schwanz. Oh mein Gott, mich machte das so scharf. Am liebsten hätte ich ihm gleich alles vom Körper gerissen und mich gleich hier wo wir standen nehmen lassen, aber ich wollte ihm die Führung überlassen. Die er auch gleich übernahm, seine Hand war mittlerweile zwischen meinen Beinen, seine Finger glitten in mich hinein und diese stoßartigen Bewegungen, das Fingern, brachten mich zu einem leisen Aufschrei, merkte ich doch wie ich gerade wegs auf dem Weg zum Höhepunkt war. Verdammt, kaum ist er 5 Minuten da komme ich schon, das ist doch nicht mehr normal. Mach weiter, bitte mach weiter, ich will mehr, viel mehr. Ich zog ihm sein Shirt über den Kopf und meine Lippen und meine Zunge fanden seine Brustwarze, die ich mit der Zunge umkreiste und leicht anknabberte. Meine Fingernägel glitten erst sanft und dann fester von oben nach unten über seinen Rücken. Seine Bewegungen in mir wurden immer heftiger und ich merkte wie die zweite Welle anrollte, meine Nägel krallten sich nun in den Rücken, bis es langsam wieder abebbte. Halt Stop, ich hielt seine Hand in ihrer Bewegung feste und zog seine Hand aus mir heraus: wenn du so weitermachst, garantiere ich für gar nichts mehr. Laß uns ins Wohnzimmer gehen. Du musst doch geschafft sein von der Fahrt hierhin, das sind immerhin mehrere hundert Kilometer. So langsam setzte mein Gehirn wieder ein: Was machst du überhaupt hier? Wieso bist du da? Na, das ist doch wohl ein Grund zu dir zu kommen, an so einem Tag. Du bist endlich frei und ich wollte derjenige sein der dir als erster dazu gratuliert und es mit dir „feiert“. Und das tun wir jetzt auch, komm her, setz dich zu mir. Zu dir? Oh nein, Schatz, ich setz mich viel lieber auf dich. Es tut mir leid, aber ich kriege nicht genug von dir, erinnerst du dich daß ich dir mal sagte wenn du wirklich mal bei mir bist, läufst du hinterher auf dem Zahnfleisch? Ich setzte mich auf seine Oberschenkel und fuhr mit meinen Händen über seinen nackten Oberkörper, beugte mich nach vorne, damit meine Brüste ihn berührten. Am liebsten hätte ich jetzt alles gleichzeitig mit ihm gemacht, ihn geküsst, gewichst, gefickt, einfach alles. Ich begnügte mich erst mal damit seinen Schwanz aus der Enge der Hose zu befreien, als meine Hand ihn fest umschloss, kam ein Stöhnen über seine Lippen. Ich liess meine Hand ein zwei Mal rauf und runter gleiten und fuhr mit dem Daumen leicht über die Eichel. Lass das sein, presste er hervor, das ist gefährlich, sehr sehr gefährlich. Ich weiss, war meine Antwort, ich mag es gerne gefährlich. Ich rutschte nach vorne sodaß seine Penisspitze über meine Perle glitt. Wahnsinn, dieses Gefühl, einfach der Wahnsinn. Ich schob ihn weiter
nach hinten und liess ihn ganz langsam in mich hineingleiten, um mich dann gar nicht mehr zu bewegen, zu groß war die Gefahr daß es sonst zu schnell vorbei war. Ich beugte mich ganz langsam zu ihm runter, schaute ihm tief in die Augen und senkte meine Lippen auf seine. Zungenspiele, Hände die sich auf Wanderschaft begaben und der Muskel meiner Grotte, die sich immer wieder fest und dann wieder locker um seinen Schwanz schloss. Sonst bewegten wir uns fast gar nicht, genossen einfach nur das Gefühl beisammen zu sein und uns zu fühlen. Lange hielten wir es allerdings nicht aus, ganz langsam begannen wir uns zu bewegen, unsere Bewegungen wurden schneller, meine Brüste hüpften auf und ab, genauso wie du es magst. Kurz bevor ich merkte daß es bald soweit war, hörte ich auf und erhob mich..........aber nur um mich hinzuknien und seinen Schwanz, der prall und feucht glänzte zwischen meine Brüste zu nehmen und ihm einen genussvollen Tittenfick zu verschaffen. Er hatte die Augen geschlossen und atmete schwer, seine Brust hob und senkte sich, seine Hände krallten sich in meine Haare. Ich fühlte den pulsierenden Riemen und............. hörte auf. Er riss die Augen auf: Was ist? Verdammt warum hörst du auf? Ich lächelte ihn an. Ich dachte du...... Er unterbrach mich: Frauen sollten nicht denken, DU kannst mich nicht heiß machen, auf 180 hochbringen und dann irgendwas denken. Ich stand kurz davor zu - Ich unterbrach ihn, genau deshalb hab ich es getan, wir wollen es doch geniessen. Oder? Er grinste schief: Beim Geniessen war ich doch eben, sehr sogar. Ich fing an zu schmunzeln, es sah zu witzig aus wie er mit immer noch offener Hose und den Mast oben da sass. Ich zog ihn hoch, komm mit, ich zeig dir erst mal meine Wohnung. Weib, du machst mich fertig, hör auf, ich will dich …....... du kannst mir doch jetzt nicht die Wohnung zeigen. Doch, jetzt kommt schon, er erhob sich und zog mit Mühe den reissverschluss der Hose u, der Knopf blieb offen und er Oberkörper nackt. Schau, das ist meine neue Küche......Ja schön, und was jetzt noch? Dann kommen wir zum Bad. Seine Augen wurden groß und größer, das ist ja der Wahnsinn, was ist das denn für eine Dusche? Meine ebenerdige Dusche hatte 2x2 m mit einer steinbank und einer Duschanlage die aus zig Düsen das Wasser gab, von oben von beiden Seiten und von hinten. Ich glaub hier bleib ich gleich. Nichts da, Schatz, weiter geht’s, jetzt kommt das Schlafzimmer. Ich öffnete die Tür, das erste was ins auge fiel, war ein riesiges Bett mit ganz vielen Kissen, meine Spielwiese. F*O*R*T*S*E*T*Z*U*N*G F*O*L*G*T
1 note · View note
Text
Eifersucht
Und wieder isses so weit.
Wieder konnt ich die Fresse nicht halten, weil ich SEINE Fresse auf ihrem Handy sah.
Wie eigentlich jeden Tag. Wie eigentlich jedes Mal, an dem mein Blick mal über ihr Handy rutscht. Und da soll ich nicht eifersüchtig sein, is klar. Das ist natürlich mega gesund für ne frische Beziehung, wenn die Perle jeden verfickten Tag mit diesem Hurensohn von Ex schreibt... Merkt man, das ich aufgeregt bin?
Sie sagt mir, sie will den Kontakt mit ihm halten, weil sie wenigstens einen Freund haben will. Kann ich verstehen. Aber von Ca 82 Millionen Leuten in diesem Land, muss es natürlich dieser eine, dieser eine Bastard sein, der ihr Herz zurückgewinnen will und vor mir 2 verfickte Jahre mit ihr zusammen war.
Sie tut so, als gäbe es keinen anderen Menschen, der mit ihr befreundet ist oder es gern wäre. Mir fallen spontan schon 3 Leute ein.
Und das ist der Grund, warum ich dahingehend nicht die Fresse halten kann. Klar vertraue ich ihr, aber ich weiss auch, was für eine Macht ein Ex ausüben kann...
Was mache ich nur?
1 note · View note
susiyang · 3 years
Photo
Tumblr media
BIJOUX DAMEN PERLEN ARMBAND MIT ACRYL PERLE TÜRKIS SILBER WEISS PREIS: 12,95 € VERSANDKOSTENFREI #STILECHT2015, #stilecht2015, #stilecht, #bijoux, #schmuck, #modeschmuck, #armschmuck, #armband, #perlenarmband, #onlineshopping, #onlineshop, #versandkostenfrei, #outfit, #fashion, #style, #mode https://www.instagram.com/p/COxJfHZn5Af/?utm_medium=tumblr
0 notes
maisondesbieres · 3 years
Photo
Tumblr media
Nouveautés 22 AvrilLa boisson est ma raison d'être, être est ma raison de boire :Brasserie Sir John Brewing co.- La douce lumière de l'aube. Des notes green et dank se mélangeront à des saveurs résineuses, d'écorces d'oranges et de pamplemousse qui viennent complémenter un léger côté rond et légèrement sucré. Brasserie Dunham- Berliner Passion WeisseNouvelle version de notre berliner weisse, brassée avec fruits de la passion.MaBrasserie- ChakWowNew England IPA au galanga.Vergers Petit et fils- Le BrutUn produit distingué par sa robe légère et transparente d'or gris et son effervescence naturelle. Les perles cristallines explosent en bouche en saveurs acidulées avec une légère amertume boisée.- La Fameuse. Ce cidre pétillant rosé est principalement composé de Geneva, pommes caractérisées par leur chair de couleur rose.Ras L'Bock- Double Double 100% GalaxyD'entrée de jeu, tu reçois une bonne dose d'un heureux mélange d'arômes de pêche, d'agrumes et de fruit de la passion qui se poursuivent en bouche, mais cette fois accompagné d'une délicieuse texture malté. Un pur délice!Vignoble Kobloth- Vin OrangeVin blanc sec fermenté sur pulpe avec levure indigène. Malo naturelle, élevé 6 mois sur lies fines. Non filtré, collé, ce qui en fait un produit exceptionnel qui reflète le terroir. Arômes d'orange, de clémentine et de fleurs blanches.
0 notes
big-lio · 3 years
Photo
Tumblr media
(via Epitteto - Accusare gli altri [...])
Vi devo delle scuse, ieri nel mio viaggio nei ricordi ho esagerato annoiandovi con qualcosa che in fondo ha valore solo per me. Ma resta comunque importante il messaggio di Brian Weiss da cui ero partita "allargandomi troppo" 😌😏 Oggi mi rifaccio restando zitta ed inviandovi una vecchia immagine piena di saggezza: il passato insegna sempre 😋
Questa tag, come centinaia di altre, la trovate su Liosite, al menù Portfolio Emozionando, Perle da Condividere
Fonte LioSite
Pagina Liosite su Facebook
0 notes
barbarafuhrer · 2 years
Text
Dezember 24, 2021: Besinnlich? Vielleicht…
Ich muss echt schmunzeln wenn man uns hier besinnliche und ruhige Tage wünscht. Gestern Abend habe ich mich zurückgezogen, denn das Shopping in Kilifi hat mich echt geschlaucht: 100 Kilo Reis, 26 Kilo Tomaten, 40 Liter Öl, 25!!! Kilo Zucker, 3 kg Knoblauch, 5 Kabis etc. etc. Das braucht es für die Weihnachtsfeier „im kleinen Rahmen“ am 25.12.! Dazu muss dann auch noch eine Kuh geschlachtet werden aber das verdränge ich jetzt fast ein bisschen… muss dann sicherstellen, dass ich mich nicht irgendwohin verirre, wo der Kopf rumliegt sonst komme ich wieder in den Instantvegetarierinnen Modus…
Aber ich gebe zu:  ich bin recht stolz auf meine Shopping-Fähigkeiten. Ich weiss jetzt wirklich, wo man alles kriegt und da ich ja auch mit dem Auto bis nach Dzitsoni gefahren bin würde ich es wohl auch nach Kilifi schaffen. Heute ist aber Peter mein Fahrer und mit ihm geht es super: ich kaufe WC Bürsteli für alle Toiletten ein (ein Set kostet KSH 100 = weniger als 1 Franken), finde einen Laden in der 3. Reihe, der mir Plastikbecher verkauft und bis hin zu Hefe für die Mahamri und Iliki (Kardamom) finde ich einfach alles in diversen Läden und Hinterläden. Aber zugegeben: ich schwitze extrem und hätte ich kein Wasser dabei käme es wahrscheinlich sogar zum Kollaps, aber es geht alles haraka haraka (schnell schnell). Dafür gönnen wir uns in der „Edelbäckerei“ (also stellt euch jetzt nicht allzu viel vor darunter…) einen Cappuccino und feine Samosas. Dann machen wir uns auf den Rückweg. Das Gute ist, dass wir hier immer Helfer haben beim Ausladen, Ausräumen und für die Weihnacht auch noch allerlei anderes Personal wie einen Koch und 3 Girls aus der Verwandtschaft. Geplant war nämlich, dass meine liebe Haushalthilfe aus Nairobi kommt. Sie ist inzwischen auch eine gute Freundin geworden und ihr Sohn Biden ist ein Goldschatz. Aber sie antwortet nicht auf unsere Anrufe, obwohl ich schon die Tickets für sie für die Busfahrt gekauft hatte. Plötzlich ruft eine Verwandte an: Linet ist im Spital, sie darf nicht besucht werden und es geht ihr ganz schlecht. Was für ein Rückschlag - ich hatte mich so auf sie gefreut, denn mit ihr sind auch intelligente Konversationen möglich und sie ist einfach durch und durch eine Perle.
Es gibt noch ganz viele Probleme, die man als „Nachbeben“ nach dem Ruto-Besuch bezeichnen könnte. Einerseits meinen viele, dass Peter Geld gekriegt hat von ihm, was leider nicht stimmt und andererseits hetzen seine Gegner die Leute auf und sagen: geh zu Peter, wir haben gehört, der hat Geld von Ruto erhalten und verteilt es jetzt… Es sind genau diese Dinge, die mich extrem nerven hier. Jeder vergönnt jedem alles und anstatt sich zu freuen, dass Jaribuni jetzt auf dem Radar des hoffentlich nächsten Präsidenten ist, gibt es wieder Neider und alle wollen nur Geld, Geld, Geld. Aber dann halt leider auch wieder verständlich, denn sie haben einfach nichts - gar nichts! Da versucht man schon anzudocken, wo es allenfalls noch etwas anzudocken gibt.
Ich verkrieche mich also in mein Zimmer und plötzlich höre ich, dass Ballone am platzen sind. Mein Mann hat meine Weihnachts-Dekotasche (sie ist ziemlich gross) rausgeholt und da sind jetzt etwa 10 Leute daran, Marere weihnachtstauglich zu dekorieren. Vor allem mein Weihnachtskleid, das wie der Engel von Niki de Saint Phalle am Zürcher Hauptbahnhof hier in Marere von der Decke hängt bringt mich echt zum Lachen. Dazu läuft laute Hip Hop Musik und alle wirken mit, damit Mama Kaya ein bisschen Weihnachts-Feeling hat. Zum Glück habe ich dieses Mal nichts erwartet und so bin ich ganz gerührt über diese Aktion.
Tumblr media Tumblr media
Am 24. gibt es dann auch noch einige Überraschungen: zuerst natürlich der Artikel, der in der Zeitung Le Temps über mich publiziert wurde. Er freut mich und gleichzeitig bin ich auch erstaunt darüber, dass er nur so kurz ist, nachdem ich ja einen ganzen Tag mein Leben erzählt habe - aber so ist es natürlich: in der Kürze liegt die Würze. Der Photograph ist immer noch in Jaribuni und als ich ihn auf die Kürze anspreche meint er nur, dass die Journalistin wohl sehr unerfahren sei, denn für einen solchen Artikel sollte man nicht mehr als 2 Stunden interviewen… Aber wie schon erwähnt war es für mich selbst sehr heilsam, mein Leben aufzurollen und es hat mir aufgezeigt, was mir im Leben wirklich wichtig ist.
Weil ein politisches und ohrenbetäubendes Meeting in der grossen Halle stattfindet setze ich meine Noise Cancelling Kopfhörer auf (Notiz an mich: von jetzt an immer mitnehmen!!) und verschlaufe mich in mein Zimmer. So müssen sie mich fast „wachrütteln“ als die Schwester von Peter - Nelly - zu Besuch kommt. Ich liebe diese Frau: ein Vorbild für alle hier. Grosszügig, liebevoll und eine hardworking woman. Wir plaudern zusammen und sie schenkt mir nicht nur einen riesigen Weihnachtskuchen sondern auch noch frische Mangos von ihrem Pflanzblätz. Einfach grossartig, wenn du so beschenkt wirst.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Am Abend hat die Zuckerbombe dann einer grossen Runde Helfer viel Freude bereitet: 
Tumblr media Tumblr media
Aber im Prinzip wären wir schon längst an eine Hochzeit eingeladen. Die verzögert sich aber um Stunden und erst gegen 17.00 Uhr fahren wir los. Der Sohn eines Bruders eines Freundes heiratet und wir sind quasi als „Quoten-Ehrengäste“ eingeladen, denn wenn man einen ehemaligen MP und dann auch noch eine Muzungu auf der Gästeliste zeigen kann, dann ist das schon sensationell. Aber ich mag dieses Paar wirklich sehr, sie sind sehr liebenswürdige Leute und so machen wir ihnen den Gefallen. Ich habe jetzt ja schon ein bisschen Harusi-Erfahrung, aber diese Dezibel hat bisher noch keines erreicht. Die Lautsprecheranlage ist riesengross und die Musik dröhnt und erzeugt ein schnelleres Herzklopfen. Die Einfahrt der Braut ist vollkommen verrückt: zuerst kommt ein riesiger Lastwagen mit Gästen und dann die Braut, die aussieht wie eine mehrstöckige Hochzeitstorte übersät mit Glitzer und begleitet von jungen Mädchen, die auch irgendwie die Bedeutung von Unschuldigkeit haben. Die laute Musik reicht nicht aus, das muss auch noch alles von Vuvuzelas begleitet werden…
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Ich werde hin und her und bis an die vorderste Front geschoben und dort wird es mir coronamässig dann doch eher etwas mulmig: Hunderte von Leuten dicht an dicht, ohne Masken und nachdem ich ein paar Fotos gemacht habe möchte ich zurück, was von der Gastgeberin nicht wirklich goutiert wird. Ich erkläre ihr, dass ich wegen Corona schon vorsichtig sei aber sie lacht, tanzt davon und meint: there is no Corona here… Schön für sie aber in Nairobi liegt eine Freundin auf der Intensivstation und an sie denke ich dann in meinem Wohnzimmer als ich diese Zeilen schreibe.
Und ich denke somit auch an alle anderen Menschen, die heute an irgendetwas, unter irgend jemandem oder mit jemandem leiden: ich wünsche mir, dass ihr wieder Hoffnung schöpfen könnt, denn Weihnachten ist das Fest der Liebe und der freudigen Botschaft: fürchtet euch nicht! Auch nicht vor anderen Bräuchen an Weihnachten.
Tumblr media
Frohe Weihnachten an alle meine Bekannten und Freunde, die mir schöne Zeilen geschrieben haben und mit mir mitfiebern und mitleiden. Ihr seid eine Stütze wenn ich eine brauche und ihr motiviert mich, hier weiterzumachen und nie aufzugeben. Danke!
0 notes
writingaboutreading · 6 years
Text
fall 2017 reading list
a list of every damn thing I read this semester (that is, I was assigned more than this, and this is what I actually finished in the interest of not losing my mind)
NOVELS:
Paradise- Toni Morrison
NON-FICTION:
Between the World and Me- Ta-Nehisi Coates
Hunger- Roxane Gay
PLAYS:
The Wonder Show- Migue de Cervantes
Juan Latino- Diego Jiménez de Ensico
The Island Princess- John Fletcher
The Fair Maid of the West, pt. 1- Thomas Heywood
They Jew of Malta- Christopher Marlowe
The Renegado- Philip Massinger
The Merchat of Venice- William Shakespeare
Othello- William Shakespeare
The Tempest- William Shakespeare
Titus Andronicus- William Shakespeare
The Jewess of Toledo- Lope de Vega
POEMS:
To His Mistress Going to Bed- John Donne
SCHOLARLY ARTICLES:
The Theoretical Subjects of This Bridge Called My Back and Anglo-American Feminism- Norma Alarcon
Writing with Teachers: A Conversation with Peter Elbow- David Bartholomae
Sex in Public- Lauren Berlant and Michael Warner
Is the Rectum a Grave- Leo Bersani
Punks, Bulldaggers, and Welfare Queens- Cathy Cohen
Rhetoric in the Modern University: The Creation of an Underclass- Robert J. Connors
The Rhetorician as an Agent of Social Change- Ellen Cushman
Being a Writer vs. Being an Academic: A Conflict in Goals- Peter Elbow
Freewriting Exercises- Peter Elbow
Rhetoric as a Course of Study- David Fleming
Turn the Beat Around: Sadomasochism, Temporality, Histoy- Elizabeth Freeman
From Ethos to Ethnos: Hispanizing “the Spaniard” in the Old World and the New- Eric Griffin
“Not the Stereotypical View of the South”: An Oral History Service-Learning Project in a Southern Women’s Literature Course- Casey Kayser
An Agenda for Theory- Catharine Mackinnon
Under Western Eyes: Feminist Scholarship and Colonial Discourses- Chandra Talpade Mohanty
Unproper Beds: Race, Adultery, and the Hideous in Othello- Michael Neill
The Political Economy of the Dead: Marx’s Vampires- Mark Neocleous
Portia’s Ring- Karen Newman
Prospero’s Wife- Stephen Orgel
Queer Times, Queer Assemblages- Jasbir Puar
The Composing Process of Unskilled College Writers- Sondra Perl
White Limed Walls: Whiteness and Gothic Extremism in Shakespeare’s Titus Andronicus- Francesca Royster
Queer and Now- Eve Sedgwick
Sexual Violence as a Tool of Genocide- Andrea Smith
Sex, Gender, and War in An Age of Multicultural Imperialism- Dean Spade and Craig Willse
Mama’s Baby, Papa’s Maybe: An American Grammar Book- Hortense J. Spillers
Developing Pedagogies: Learning the Teaching of English- Shari Stenberg and Amy Lee
“We’re Here, and We’re Not Going Anywhere”: Why Working-Class Rhetorical Traditions Still Matter- Nancy Welch
One is Not Born Woman- Monique Wittig
OTHER:
Chapters 1-3 of Book One of Rhetoric- Aristotle
Against Proper Objects- Judith Butler
“Anti-Semitism” Before “Semites”: The Risks and Rewards of Anachronism- Matthew Chalmers (blog)
The First Voyage- Christopher Columbus
The Fourth Voyage- Christopher Columbus
“Toward an Indigenous Jurisprudence of Rape”- Sarah Deer (chapter)
“The Trouble with Peacemaking”- Sarah Deer (chapter)
“Righting Tribal Rape Law”- Sarah Deer (chapter)
Is Paris Burning?- bell hooks
An English Lass Amid the Moors: Gender, Race, Sexuality, and National Identity in Heywood’s The Fair Maid of the West- Jean E. Howard (chapter)
The Uses of the Erotic- Audre Lorde (essay/chapter)
Feminism, Democracy, and Empire: Islam and the War on Terror- Saba Mahmood (chapter)
“The Nervous System” from Writing at the End of the World- Richard E. Miller (chapter)
What We’re Rollin Around in Bed With: Sexual Silences in Feminism- Cherrie Moraga and Amber Hollibaugh
"Race and the Middle Ages: The Case of Spain and Its Jews” from Rereading the Black Legend- David Nirenberg (chapter)
“The Learning Curve” from Me Talk Pretty One Day- David Sedaris (chapter)
Were Medieval People Racist?- Paul B. Sturtevant (blog)
“Reform: Redifining Authenticity in Shakespeare Reform Programs” from Passing Strange- Ayanna Thompson (chapter)
Rumsfeld!: Consensual BDSM and ‘Sadomasochistic’ Torture at Abu Ghraib- Margot Weiss (chapter)
6 notes · View notes