Tumgik
#pensavo mi amassi
sebaxyana · 7 months
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ti auguro di ricevere
senza dover chiedere
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Ho passato una vita ad amare i colori netti. A cercare di classificare le cose e le persone a dividere, separare, aggiustare, chiarire, controllare. Ho passato anni a chiedermi se amassi il freddo oppure il caldo, la pioggia oppure il sole, la sabbia oppure il vento, il rumore oppure il silenzio. Ho passato una vita a definirmi, perché è definirti che vuole il mondo e pensavo di voler essere ciò che il mondo vuole. Prima ho dissentito, poi ho indietreggiato, poi mi sono ribellata, poi mi sono conformata, poi di nuovo ribellata e poi,poi mi sono semplicemente amata. Prima ho pensato di non valere, poi ho pensato di dover dimostrare, poi ho creduto di non essere abbastanza, poi ho capito che ciò che mi importava era semplicemente "essere". Essere, io volevo "essere". Ho assaporato così il sapore delle sfumature, ho toccato così il calore del tra le righe, ho respirato l'amore per ciò che non vedevo, per ciò che non capivo , per ciò che non parlava, per ciò che non urlava , per ciò che non chiedeva, per ciò che non pretendeva, ma soprattutto per ciò che non si definiva. Ho ascoltato i brividi dell'incertezza , incespicato i passi della non meta, sentito il gelo dell'assenza e il timore della mancanza. Ho sentito forte l'eco della solitudine. Ho trovato luce, luce nell'ombra, ombra nella luce. Bene nel male e male nel bene. Ho capito che il buio non esiste, che è solo mancanza di luce. Ho compreso il valore della lentezza e ascoltato le parole del silenzio. Ho ritardato spesso, ho lasciato che per il mio ritardare mi rimproverassero spesso. Ritardavo perché non sapevo, perché non capivo, perché non volevo, perché incespicavo , perché io ...io non ero. Poi il miracolo, finalmente sei,finalmente del mondo non ti importa il giudizio. Essere non è diventare, essere è ritornare. Sulla via del ritorno ho ritrovato i miei passi, ho ritrovato i miei cocci, mi sono chinata sulla via del ritorno , ho osservato ciò che di me restava e l'ho raccolto. Ho ricomposto il mio puzzle, un puzzle pieno di crepe e ho cominciato a scoprire l'amore per l'imperfezione che ero, per ognuna di quelle crepe tanto visibili ma che tanto mi caratterizzavano e che tanto mi hanno portata a prendere per mano me, il senso e il mondo.
Ora accompagno gli altri, laggiù, fino in fondo a se stessi, a ritrovarsi dove si sono persi, smarriti, perduti e mai più trovati. Li accompagno a riprendersi, a tornare in superficie per mano a se stessi e finalmente più interi, più forti e mai più soli.
Tiziana Cerra
tizianacerra.com
Repost 22 dicembre 2016
(Foto Shifaaz Shamoon, unsplash)
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esserelieta · 1 year
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Perché ora? Perché mi tormenti ora, solo ora? Ti ho amato come nessuno ha fatto mai, eppure l'hai preso sottogamba. Cos'è che ti ha permesso di prendere consapevolezza dell'amore che ti donavo io? L'ombra di paura ha oscurato tutto, ha oscurato noi. Hai dovuto punirmi con la sofferenza per trovare luce in noi. Ora la luce la cerco io, in cose diverse. Cerco pace in diverso. Diverso da te, perché mi hai fatto credere che in te non potessi trovare tranquillità. Ora sei tu che soffri per me, perché io non sono capace del perdono. La pazienza che ho coltivato durante le nostre difficoltà, l'hai smozzata. La coltivavo con cura, accortezza, volontà. Tutto gettato via al vento. È così che funzioni? Capisci la preziosità del mio amore quando non lo hai più. Tu soffri, io sto male. Sono io che ti faccio stare male adesso. Ti voglio, ma non ti voglio. Vorrei imparare ad essere lieta con te, ma la rabbia ha colmato il vuoto, il dolore è stato costante tanto che non so più distinguerlo dalla "serenità". Mi proteggo, hai insegnato al mio cuore cosa vuol dire penare, non riuscirei a sopportarlo. È orgoglio? È amore per se stessi? L'ego si è armato, ora è lui che smozza. Non so perdonarti, perché hai deciso di svegliarti ora e non mentre le lacrime mi rigavano il viso e i miei singhiozzi risuonavano nella tua macchina? Mi hai visto soffrire e nulla è scattato in te, perché la paura di essere scoperte ti ha intrappolata. Non meritavo questo, non dopo la cura che preservavo per te. Vorrei imparare a perdonarti per trovare la mia quiete. Mi chiedi se ti odio, un po' sì. Un po' ti odio perché avrei voluto preferissi me. Me ai tuoi pensieri complessi. Me ai tuoi pensieri che non erano concreti. Quindi sono stata esclusa per cose mai accadute e che non sarebbero accadute. Valgo così poco? Per capire che mi amassi hai scelto l'arma peggiore. Ciò che ha distrutto la minima speranza che avevo in noi. Non ti è bastato ascoltare le mie parole di sofferenza? Non ti è bastato asciugare le mie lacrime? Ero solo io presente nella realtà. Ero solo io che parlavo. Ero solo io che piangevo. Ero solo io che soffrivo. Ero solo io che sentivo. Ora siamo noi che piangiamo. Siamo noi che soffriamo. Siamo noi che sentiamo. Sei tu che parli. È la facilità con cui mi mettevi all'ultimo posto. È la facilità con cui rinunciavi a me. È la facilità con cui mi hai ignorato, mi hai preso in giro, messo da parte. Eppure tutto ciò una settimana prima non sarebbe successo, pensavo. Il problema erano gli altri. Stare con gli altri. Essere noi, con gli altri. Ero motivo di vergogna per te. La persona che dicevi di amare. Perché è sempre più importante compiacere gli altri. È così che sei cresciuta. Ora non ti crea problemi, dici. Io non penso nulla al riguardo. Non mi concerne più oramai. Penso positivo per le prossime persone che ti saranno accanto. Loro si sentiranno abbastanza. Si sentiranno apprezzate, gli auguro. Io non lo sono stata. Ora ne valgo la pena, pensi. Ora che sono a pezzi? Ora che mi hai consumato ne valgo la pena? Ora che non ho più fiducia? Ora. Sorrido mentre lo scrivo. Un sorriso amaro. Ho terminato le lacrime, sono stanca. Non ho più la stessa luce di prima, ma ora mi trovi più bella. Ora qualcosa si è sbloccato in te. Io sto medicando le ferite che mi hai inflitto, in modi forse sbagliati. Ti odio perché potevi accorgertene nel momento in cui potevamo ancora salvarci. Perché ora? Perché mi tormenti ora, solo ora?
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Scrivere di qualcuno, su qualcosa mi ha fatto sempre sentire meglio. Lui l'ho conosciuto per poco tempo però mi ha fatto sentire diversa.
Era un tipo particolare, bel ragazzo, e già lì mi ero chiesta, come avesse fatto a notarmi. Con lui è venuto tutto naturale, sin dalla prima uscita, mi ha preso la mano mentre camminavamo, cosi all'improvviso, e ho sentito uno strano senso di piacere. Mi baciò la stessa sera, e mi sorprese anche questo, non che mi avesse baciata, ma che io avessi ricambiato con tutta quella passione e attrazione sin da subito. Mi spaventava ma mi faceva sentire leggera e mi dava serenità. È stato il primo ad aiutarmi a rivestirmi dopo avermi spogliata, gli altri si limitavano a spogliarmi, ma mi rivestivo sempre sola. Lì ho capito che tanti sono bravi a spogliarti, pochi restano anche dopo. Con lui non mi sono mai sentita voluta solo fisicamente, come mi era sempre capitato prima, anzi aveva una dolcezza che mi lasciava atterrita. Quando andava via mi baciava e diceva:" ecco questa parte è sempre la più difficile". Quando mi riportava a casa e mi salutava con un bacio, finivamo sempre contro quel muro vicino al mio portone a divorarci, con le mani ovunque, sperando che nessuno ci vedesse. Una delle ultime volte, eri stato a casa mia fino alle 7 di mattina, stesi lì sul letto a parlare abbracciati tra un morso e un bacio, e mentre eri sulla porta ti voltasti verso di me, mi prendesti la faccia e mi hai detto :"che carina che sei" e poi mi hai baciata. Non ero abituata a tanta dolcezza, che mi chiedevo dove fosse la fregatura. Mentre vivevo quei momenti con te, mi chiedevo quando saresti andato via.
Mi manchi, un po', il giusto forse, sento che ho sbagliato ad allontanarti, per quei maledetti tratti tossici che ti ho proiettato addosso. Perché pensavo fossi un chiodo scaccia chiodo per te, perché pensavo non mi volessi davvero. Non sapevi tante cose di me, non sai quanto io faccia fatica a fidarmi, quanto abbia paura di mettere il mio cuore nelle mani di qualcun'altro, quanto sia più semplice chiudere perché si teme di rimanere delusi. Come spiegarti che a volte per paura di essere lasciati, si lascia prima. Come potevo spiegartelo, che l'ultima volta che ho pensato di poter essere felice tutto è finito, e sono rimasta a chiedermi cosa avessi di sbagliato, cosa mi mancasse. Un momento prima avevo tutto, e il giorno dopo nulla. Non so spiegarlo il dolore, la sensazione di non riuscire a legarsi e la paura ogni volta che si conosce qualcuno di nuovo, di non essere all'altezza, di dover per forza dimostrare di valere qualcosa. Non mi è mai stato detto che ero bella da chi amassi, ma che fossi pesante, che sentivo troppo, che prendevo le cose seriamente, l'ho sentito dire continuamente. E io ora non so farmi amare, e non so amare senza avere paura di perdere,di perdermi.
E così per paura di perderti, ti ho lasciato e ti ho perso davvero. È che io non sono abituata ad essere amata perché non c'è stato qualcuno accanto a me che mi ripeteva che le cose sarebbero andate bene. C'ero io, c'ero sempre e solo io per me. Quanto avrei voluto però, pensare per due.
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nonlodireanessuno · 1 year
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Credo sia arrivato il momento. L’ho rimandato il più a lungo possibile. Non avevo tempo, era troppo tardi, domattina mi alleno, faccio troppo rumore se piango adesso. Voglio scrivere tutto senza pensarci troppo. Non so se te lo manderò. Ti basti sapere che lo sto scrivendo per te.
Ho tenuto stretto a me questo dolore più che potevo, l’ho trattenuto per tenerti ancora un po’ con me, anche se non ci sei più da quasi due settimane, anche se ogni giorno mi ripeto e mi ripetono che non ne vali la pena, che sei una persona cattiva, sei un narcisista, chi lo sa, uno psicopatico, ho le prove, mi hai tradita. Sono pazza io? Mi hai mentito. Nonostante tutto, ti ho tenuto stretto a me, segretamente, in silenzio, con il pensiero, in un punto profondo di me, dove sei arrivato solo tu, che saresti tornato, che ti avrei lasciato tornare. Non contava il dolore, il mio dolore, ma solo l’amore che avrei provato una volta tra le tue braccia. Non è accaduto. Per fortuna, forse. Lo scoprirò, immagino. Mi sono ritrovata a casa di Filip e ho capito, mi sono ricordata, che l’amore è altro, da te, e forse anche da me. Eppure sento di amarti così forte, e il pensiero di aver sbagliato ancora una volta mi fa tremare e piangere.
È giunto il momento, lo so. Ma c’è una Aurora, dentro me, di 7 anni o poco più, appesa ad una sbarra, di quelle che si vedono nei parchi e nei boschi per allenarsi, con i piedi a penzoloni a 30 centimetri da terra, e con le mani doloranti, che si rifiuta di lasciar andare la presa. L’accarezzerò ogni mattina, ogni pomeriggio, ogni sera, mi sveglierò la notte e l’accarezzerò. Promesso. Ora però molla la presa, piccola Aur. Ce la puoi fare.
Mi ricorderò della sera in cui siamo usciti per la prima volta. Sei venuto a prendermi in macchina, pensavo avrei avuto paura e che mi sarei fatta prendere dall’ansia, ma la voglia di stare con te ha superato ogni cosa. Mi sono affidata a te, quella sera, la prima volta che abbiamo fatto l’amore, per te non lo era, per me lo è sempre stato. “Hai scritto tu la nostra storia e ti ringrazio perché ti giuro che non immaginavo 1 riga di noi”. Ricorderò tutto ciò che ho scritto.
Ricorderò la tua famiglia, la sentirò ancora, ricorderò la strada per la casa di Cernobbio, il cimitero poco prima, tua nonna, le salite di corsa, spericolate e con la musica techno sparata a mille. Priscilla, Rebecca, tua zia, Kessar. Ricorderò le scale, ricorderò la vista sul lago, il chiasso a cui non ero abituata. È stato bello abituarsi alla vostra chiassosa felicità. Spero ricorderanno tutti i dolci che ho preparato per loro.
Ricorderò Cantù, la tua casa, la tua stanza, Teddy Ted, la nostra cucina. Tutti i piatti che mi hai preparato, hamburger, pasta di ogni tipo, i tuoi gnocchi alle 3 del mattino soltanto perché ne avevo voglia. Ho creduto davvero che mi amassi.
Ricorderò quando facevamo l’amore in silenzio con tuo papà e tuo fratello nell’altra stanza, ti arrabbiavi perché facevo troppo rumore, ma poi mi scopavi più forte. Mi ricorderò tutti i letti, i parcheggi, tutte le volte, le parole, gli sguardi, mi ricorderò tutto quello che sappiamo solo noi. “Come cazzo mi guardi…”.
Ricorderò Marrakech, ricorderò il passato e il futuro che avrei tanto voluto. Ricorderò Bali, New York, Parigi. Parigi. Ti prometto che la prossima volta ti porterò con me.
Ricorderò ogni volta che mi hai spronata a filmare i miei dolci; continuerò a farlo anche per te. Ricorderò le tue pazze idee, il tuo coraggio e la tua perseveranza, ricorderò il mini van, i viaggi, le tracce musicali che hai creato e le live su Twitch insieme.
Ricorderò le lacrime, le tue urla, il parabrezza rotto, l’acqua del lago sulla faccia fino a non vedere più niente. Ricorderò anche questo, lo ricorderò per riuscire ad andare avanti. Ricorderò i tuoi insulti e le tue mani che mi tirano i capelli con un disprezzo che mi rimarrà sempre appiccicato addosso. Ricorderò tutte le volte che ti ho salvato, le notti buie intrecciati dopo aver litigato, ti avvicinavi sempre tu, ma eri tu a farmi del male. Ricorderò i segreti, le cose che non potrò mai dire, e che forse ho detto troppo a chi non potrà mai capire, nel bene e nel male. Ricorderò l’amore, ricorderò il dolore, ricorderò di come hai rovinato tutto ogni volta, compresa questa, definitivamente questa. Mi ricorderò che sei tu che mi hai tradita, derisa, insultata, usata, maltrattata. Ma che sono stata io a decidere di andare via.
Mi ricorderò di te, Davide. Dei tuoi occhi, del tuo sguardo, ricorderò la tua risata quando vorrò buttarmi giù. Mi ricorderò di quando volevi darmi fastidio a tutti i costi ed io, scontrosa, mi sottraevo alla felicità perché era troppo faticoso e spaventoso credere di poterlo essere. E infatti avevo ragione. Ma mi ricorderò, e non mi sottrarrò più alla felicità. Mi ricorderò il tuo nome, le canzoni, la tua forza, intraprendenza, indipendenza. Ne prenderò esempio, ma non troppo. Rimango fragile come sono, come sai. Mi ricorderò delle tue guerre e delle tue battaglie, spererò potrai vincerle tutte. Metto giù le armi, ti lascio andare, o meglio, per una volta vado io. Lascio l’odio ai momenti peggiori, che arriveranno, lo so, e spero saprò affrontarli come sono io: “…bella, profumata, dolce, antipatica, sensibile, passionale, buona, altruista”.
Ti amo, nonostante tutto.
Addio,
Aurora
Che tu abbia la forza di non voltarti più indietro.
#D.
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plassocean · 1 year
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Io non so parlare.
C'è una cosa che mi hai sempre detto
Una frase senza tempo e a mio parere,
Senza senso.
"Tu sei bravo solo a parlare"
Ci ho pensato, più volte, e ti correggo:
Non so fare manco quello.
Mi rinchiudo in poche sillabe,
Spacciandole per mie.
Ma io non so parlare.
Ci sono parole che non conosco,
Verbi che mi spaventano.
Non ne conosco il significato,
A volte l'importanza.
Ho paura spesso,
E spesso, ultimamente, ho paura.
Paura perché due più due fa quattro,
E da bambino che i calcoli li adoravo
Ci credevo e li facevo e non sapevo,
Che due più due
Non fa niente di vero.
E le parole, senza senso
E il mio concetto che si perde
E poi mi perdo e non mi sto perdendo,
Sto solo cadendo.
E sto per farmi tanto male.
E un dizionario non mi salva
Da ciò che sto per dire.
Due più due fa te e i tuoi sorrisi,
I tuoi respiri. Fa te che parli, parli troppo
E non parli mai abbastanza.
Due più due che mi rilassa e
Quattro i vostri occhi.
Occhi che abbracciano quel verbo
Che tanto mi spaventa.
Io non posso non avere paura,
Ora più che mai.
Ma posso lo stesso,
Stavolta come mai,
Affrontare un verbo,
Seppure mi fa male tutto
A pensare che non cambierò le cose.
E che è giusto non cambiarle
Se ciò che già hai ti rende felice.
Ti ho amato nel parco da piccoli
Col tuo cappello che ti dava
l'aria da goffa cowboy e da belle epoque
Che per me ancora un po' sei.
Ti ho amata in quegli anni, dopo,
Quando ti ho cercata senza trovarti.
E ogni volta il tuo viso nella testa,
La tua voce la ricordavo con amore.
Ti ho amata quando ti ho rivisto
Per un attimo alla metro di Chiaiano
E ho corso fino a casa perche qualcosa
Mi è esploso dentro, e non capivo.
Ti ho amata quando mi hai
rivisto e riconosciuto, anni dopo.
Genuino e felice, perché avevo
Ritrovato quella cosa bianca
Nei miei ricordi. E ancora lo eri.
Ti ho amata quando ti detestavo,
Perché volevo provocarti
E nella mia vita c'era merda
E volevo amarti da sobria
Per paura che scordassi.
Ti ho amata in pochi abbracci.
Ho la tua pelle addosso,
Alla villa, le poste, il sushi.
Non ricordo le tue mani.
Ti ho amata per un attimo e ho smesso
Non di amarti, ma di saperlo.
Ti ho amata quando pensavo mi piacessi
E basta.
Ti ho amata quando ti ho messo di fianco a Camilla
Perché avevo paura di amarti e di fidarmi,
E al tempo stesso ti ho detto tutti i miei pensieri.
Perché tu sei stata l'unica con cui non ho avuto paura di aprirmi anche quando avevo paura di farlo.
Ti ho amata senza saperlo, in modo presuntuoso,
Quando a causa tua mi sono ferito, ma da solo.
A tutti i miei amici racconto,
Che tu mi hai rotto un unghia,
e io ti ho rotto il polso.
Ti ho amata come un bambino, in quel concerto.
A farti i dispetti rimuovendoti dalla mia testa, pensando
Che non potesse andare. Che forse dovevamo essere amici.
Scrivendo cose in rima, per una tipa che manco volevo.
E poi alla fine, se guardavo i tuoi ricci e la tua figura,
Da dietro, tutto silenzio
e si fermava il palco,
e si fermava tutto,
e si fermava l'universo.
Ti ho amata, e poi...
Ho avuto paura di amarti.
Perché tu ti sei ferita
sempre di più a causa mia,
e ogni volta lo vedevo sempre di più,
e mi sentivo sempre più indegno,
quando mi davi un altra possibilità.
Ti respingevo, rigettavo,
non credevo di meritarti.
Ora diresti "si, infatti"
Eppure allora ancora ci credevi,
e io, autodistruttivo,
ho iniziato a odiarmi,
e detestarti per il fatto che mi amassi.
E allora non volevo nemmeno baciarti.
Non era giusto,
In quella mia cognizione.
"Non funzionerà" ti dissi.
Ti ho amata, ma mai troppo
Per non eccedere e ferirci.
Ed è così che alla fine ti ho ferito.
Ti ho amata nel frattempo,
Quando ti ho rimosso
e mai per davvero.
Quando idealizzavo altre ragazze
Ma mai per un motivo vero.
Ti ho amata ogni volta che ti ho rivisto.
Ti ho amata ogni volta che sono stato zitto.
Perché Giulio è un amore.
Perché non lo sopporto ma ti rende felice.
Ti ho amata ogni volta che Mario mi ha chiesto di te.
E io mi incazzavo, gli dicevo:
"Marò, basta parlare dei lei,
è fidanzata, è andata, fine, stop"
Ti ho amata mentre prendevi da mangiare fuori dall'Accademia.
E ti guardavo facendo in modo di girare lo sguardo,
prima che ti girassi tu.
Come ho fatto cosi tante volte che tu non puoi immaginare.
Tutte le volte
che ti ho vista e non ti ho salutata,
perché non volevo entrare e
infastidire il tuo mondo che
Senza di me stava andando sicuramente meglio.
Ti ho amata quando eravamo di fianco,
e le tue parole e il tuo respiro
Mi rimbombavano e mi davano forza,
durante la masterclass.
Ti ho amato quando ho scritto questo,
consapevole che non cambierà molto.
Ti ho amata tutte le volte che ho sbagliato.
Ma soprattutto,
Mi sono amato tutte le volte che ti ho fatto stare bene.
E scusami se sono pesante.
Sei sempre stata brutta nelle foto,
Sei sempre stata bella nei miei occhi.
Sei sempre stata piccola e grande
Sei sempre stata un ciclone,
Sei sempre stata un punto fermo
Sei sempre stata la mia ispirazione
Sei sempre stata la mia preferita
Sei sempre stata tu
Ti amo.
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chiappettecolorate · 2 years
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Pensavo mi amassi. Ma nella vita si sbaglia sempre a sognare così in grande.
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nessunotrannenoi · 2 years
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30/07/2022 - 23:57
Sono qui vicino al mare, con i piedi bagnati dall'acqua tiepida e il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli. In lontananza si vedono i fuochi d'artificio e le luci delle case. Ti mando una foto e mi rispondi "sei bellissima". Guardo il mare e penso che manchi soltanto tu seduto al mio fianco, un tuo bacio o un abbraccio di quelli che aggiustano l'anima. In questi giorni ci stiamo sentendo, io non forzo nulla e cerco di non opprimerti. Ho capito che nulla va forzato, lascio semplicemente al tempo il modo per restituirmi ciò che mi merito. Sei a Roma e sono contenta che hai deciso di passare una giornata così. Quando me l'hai detto mi sono emozionanta e ho sorriso tanto mentre gli occhi sono diventati lucidi. Voglio che stai bene, che I pensieri non ti assalgono la mente. Voglio che tu senti leggero e libero da ogni peso che ti ha sempre tormentato. Domani lavoro solo la mattina, finisco presto. Mi metterei volentieri in macchina per venire da te, per farti una sorpresa, ma non credo sia il momento adatto. Non mi sento pronta a rincontrarti per poi lasciarci di nuovo andare. Il momento in cui ci vedremo, sarà quello in cui non dovremo più salutarci e andare via. Oggi mi hai mandato il video di quel bambino piccino, avrei voluto risponderti che il nostro sarà più bello e tu sarai un papà meraviglioso, ma mi sono limitata nel risponderti. Così come mi limito e non ti dico che ti amo e mi manchi da morire. Un cuore, uno sticker per farti capire che ti riempirei di baci e ti coccolerei per farti addormentare. Mi limito nel dirti che i miei sentimenti sono ancora forti e non è cambiato niente. Ti do tempo e i tuoi spazi per fare nuove esperienze, per conoscere nuovi poste e nuova gente. Non sono mai stata oppressiva, non ti ho mai messo paletti. Quella gelosia sana e piacevole te la faccio percepire e spero ti faccia capire che per me, resti sempre il mio amore meraviglioso. Sono un bel casino, sai? Parlo poco e nascono un mondo tutto mio, dove tante volte ti ho fatto entrare con la paura che tu saresti spaventato. Tanti mostri del passato che purtroppo non possono cambiare ma ci devo convivere e sto cercando di farlo nel migliore dei modi. Sto cercando, come ho sempre fatto, di preservarti solo la parte più bella di me. Quella donna che ha sofferto tanto ma continua a sorridere. Quegli occhi belli che ti piacciono tanto ma nascondo ricordi come fossero incubi e dolori immensi. Vorrei tu mi amassi per ciò che sono, per la dolcezza che metto anche nelle piccole cose. Vorrei mi amassi anche se sono fragile ma nonostante tutto raccolgo sempre i pezzi per andare avanti e custodire gelosamente quella bambina diventata donna troppo in fretta.
Oggi guardavo il mare e ti pensavo, con me c'eri anche tu. ❤️
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perchetuttohaunsenso · 2 months
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“Ti avevo dato tutto…
Il mio cuore
Il mio corpo
E la mia anima
Era tutto nelle tue mani
Pensavo fosse al sicuro
Ma chiaramente non era così
Ti ho lasciato perché non ero più felice
Non perché non ti amassi più
Mi hai fatto passare per là carnefice
Hai detto che a causa mia non saresti stato più felice
Perché la tua felicità ero io
2 mesi dopo stavi già con un’altra
Le hai detto “ti amo”
Le hai fatto fare le stesse cose che facevi fare a me
L’hai portata dove portavi me
Ma lei non è me
E non lo sarà mai
Sei così tanto disperato a stupido da essere arrivato al punto di fare “chiodo schiaccia chiodo”
Io invece,
Non riesco ad amare nessuno
Perché amo ancora te
E non farò chiodo schiaccia chiodo
Mi prenderò il tempo che mi occorre per tornare ad amare
È una parte di me però ti odia
Perché mi hai lasciato dei traumi
Mi hai messa in prigione per 3 lunghi anni
E io, accecata dall’amore, non me ne ero resa conto
E quando dopo tanto dolore, sono riuscita a fare una scelta, scegliendo me stessa, la mia felicità, la mia libertà e la mia salute mentale…
Ho dovuto lasciar andare te
E ho provato tanto dolore
E provo ancora oggi dolore
Perché a volte mi manchi
Mi manca quando mi dicevi “ti amo” o quando mi chiamavi “pati”
Ma poi penso a come usavi il mio corpo, unicamente per i tuoi scopi
A come pensavi a procurare piacere a te stesso, e non ti importava mai di me
A come dovevo supplicarti per una carezza, un bacio, delle attenzioni
Alle lunghe litigate perché volevi sempre avere ragione tu
A tutte le volte in cui mi hai fatta sentire sbagliata e brutta
A tutte le sere in cui non mi hai chiamata lasciandomi sola a piangere
A tutte le bugie che mi hai raccontato
Alle volte in cui mi hai tradita
E capisco… che questo non era amore
Io ti ho amato per davvero
Tu mi hai solo usata
Ero la ragazza perfetta da presentare alla tua famiglia
Quella che tutti adoravano e ammiravano
Quella che ti ha aiutato a diplomarti, prendere la patente e trovare un lavoro
Colei che ti fa fatto da madre, padre, sorella e migliore amica, prima ancora di essere la tua ragazza
Proprio questa stronza qui, che pur di vedersi con te la sera, studiava la notte o la mattina alle 4
Questa stronza che ha messo te al primo posto un miliardo di volte, dimenticandosi di se stessa
A me…
Che ho perso tutte le mie amicizie a causa tua
E anche il sorriso splendente sul mio volto
È tutto questo… solo per sentire battere il mio cuore…
Oggi
Ho di nuovo il sorriso
Mi sento libera
Leggera
Ho di nuovo i miei amici
La notte posso dormire
Mi sto concentrando unicamente su me stessa e i miei piani futuri
Sto creando tassello dopo tassello la vita con vorrei… con tanti sacrifici
È il tutto da sola!
Tu per fare tutto ciò hai avuto me
Io, ora che ne avrei bisogno, non ho te…
Ma va bene così
Perché in realtà saresti stato d’intralcio
Un peso.
Dunque
A volte
Quando i bei ricordi di me e te insieme riaffiorano alla mia mente
E mi viene da piangere
E penso che vorrei sentire di nuovo battere il mio cuore in quel modo
Provo a tornare sui miei passi
E riportò alla mente tutto il dolore che mi hai causato
Mi avevi portata ad allontanarmi dalla mia famiglia
Da tutti
Vedevo tutti come i cattivi della storia, perché volevano allentarmi da te
Ma avevano ragione
Loro si che volevano solo il mio bene
Dunque
Non mi pento di nulla
Ho scelto la mia felicità e ho rinunciato all’amore
Perché era un amore tossico
Ma era la cosa giusta da fare
Ti amerò per sempre
E allo stesso tempo ti odierò, per avermi fatto vivere in prigione gli anni che sarebbero dovuti essere i più belli della mia vita
Ti auguro di essere felice
Ma anche di provare lo stesso dolore che ho provato io
Spero che ti torni tutto indietro
Pezzo di merda!”
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mineestellepolari · 4 months
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Cosa vuol dire vendere la mi libertà?
Mai, ma se vuoi dire “vendere” la libertà per un partner è un discorso diverso, ci deve essere rispetto, con un partner non farei certe cose che farei da single ma me le dovrei togliere dalla testa se non volessi urtarle i sentimenti, rovinare la sua fiducia in me e spezzarle il cuore, ma quello per me non è vendere la libertà a qualcuno è solo rispetto e pretendo di averlo in cambio, naturale.
Se amassi qualcuno o se quel qualcuno amasse me non sarei nemmeno qui a scrivere ad una bellissima ragazza come te (ok momento simp finito)
No, non intendo dal punto di vista delle relazioni, quello è abbastanza personale e penso che ognuno cerca e necessita di cose diverse nella vita e deve pretendere e cercare ciò che lo fa stare bene.
Detto questo pensavo ad un ragazzo che conosco che ha deciso di entrare in finanza per avere un futuro economico migliore ed è costretto a tornare un caserma ogni sera entro le 22, non può nemmeno uscire tutte le sere ne fare determinate cose.
Non critico questa scelta di vita, è coraggiosa, ma io non la farei mai.
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attornoalluniverso · 6 months
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io ci avevo creduto al fatto che mi amassi, ci avevo creduto che il nostro amroe era unico, bello, un viaggio, una simbiosi. Eppure, qui, a distanza di mesi che mi hai lasciato, non vuoi vedermi nè starmi accanto, cerchi scuse per allontanarmi via e non voler avere a che fare con me. Non mi ami, se mi amavi saresti qui. Non ti importa, se ti importava restavi qui. Pensavo tu fossi stato speciale, pensavo fossi davvero l’amore della mia vita, come ce lo siamo detti a Parigi, davanti alla Torre Eiffel. Che cosa siamo stati? Cos’ero per te? Ora nulla. Ora il niente. La settimana scorsa mi hai guardato negli occhi, mi hai accarezzato, e oggi se ti chiedo di vederci mi mandi a fanculo, come se niente ti facesse effetto, perché di me non te ne frega un cazzo, un cazzo di niente. Provi rancore? Mi odi? Come mi vedi? Perché io non sono in grado di odiarti e tu si? Perché io non sono arrabbiata con te? e mi basterebbe un tuo sorriso e un tuo abbraccio per tornare a casa. Invece no, io sono ormai una qualunque, una che se ti scrive di vederti dici eh questa mi rompe il cazzo. Non ti importa di passare un momento con me, un 5 minuti con me, e mi ferisce questa cosa. Perché mesi fa stavamo abbracciati nel letto a dormire insieme per giorni e giorni di seguito. Perciò mi chiedo, 5 minuti con me non me li dai neanche ora. Mi hai mai amato? Hai dimenticato quelle sensazioni? Solo perché sei arrabbiato, sei rancoroso del fatto che se tu mi hai lasciato e io provo ad andare avanti non ci sta un cazzo di male. Ho sofferto in passato, ma questa è stata la cosa che mi ha fatto più male. Più male in assoluto. Non mi conosci neanche un po’, conosci solo te stesso e il tuo egoismo, narcisismo e finto buonismo. Vaffanculo. Odio pensare di conoscere qualcuno fino alle budella e alla fine non saperne un cazzo. Dovrei essere arrabbiata con te solo per il fatto che te ne sei andato eppure sei riuscito a farmi sentire in colpa di qualsiasi cosa abbia fatto. Se non ci fosse stato quello, ci sarebbe stato qualcos’altro. Io oggi ho deciso di essere arrabbiata, oggi, domani, dopodomani, tutta la settimana prossima e tutta la vita. Io non so più chi cazzo sei e i ricordi arrivano come flashback ma vanno a sfumarsi, come le sensazioni che provo per te: nessuna emozione, freddo, gelo, più niente. Perché se ne vanno tutti? perché da me se ne vanno tutti? Per uno c’era quella motivazione, per l’altro c’era quell’altra ecc. ecc. ma se ne vanno. Chi pensa ok siamo fottuti, facciamo schifo, però io voglio restare con te e mandiamo a fanculo tutto insieme. Pensavo fossi tu. Pensavo il nostro amore fosse diverso, fosse un legame vero, fossi casa. Invece era una cosa da dimenticare, da mettere nell’archivio della vita da guardare in lontananza e pensare ua mi ricordo quando stavo con lui. Fa male. Alla fine eri come tutti gli altri. Alla fine ero come tutte le altre. Lo sono, me l’hai dimostrato. Se te ne frega, arrabbiati con me. Incazzati. Capiscimi. Ma non te ne andare perché io con te non l’ho mai fatto. Non ti ho mai abbandonato. E quindi ora dico quella frase tanto bella di quel film che adoro: non ti disunire, non te lo puoi permettere, perché non ti hanno lasciato da solo, ti hanno abbandonato. Tu mi hai abbandonato, e mi conterò i giorni uno ad uno in cui non parlo con te, scriverò di te e quello che penso ogni giorno da questo momento. A quanto non te ne potesse fregar di meno anche a rispondere ad un messaggio perché non valgo un cazzo, sempre quella ragazza a cui hai fatto la sopresa un anno fa per il suo onomastico passando tutta la notte dormendo abbracciati, sensazione che non vuoi rivivere più, che non ti interessa più. A volte vorrei non averti conosciuto solo per non sentirmi così in questo momento, ma non rimpiango niente di ciò che siamo stati, perché so che per almeno un momento è stato vero. E fa male che i tuoi occhi non mi guardano più come lo facevano prima. Mi avevi promesso che questo non sarebbe mai cambiato.
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sebaxyana · 2 months
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Tumblr media
Ti ricorderai di me
..quando m’avrai perduto
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Sarà la ventesima volta che sblocco il cellulare in cerca della tu notifica,
Pensavo che mi amassi
Ti lasciavo parlare per poterti capire e sei finita per scappare
In cerca del amore
Quando era ed è ancora lì avanti a te,
Ti st aspettando la mia anima ti sta amando
Il cuore dice no la testa dice prova
Ma l anima ti ama dal primo giorno
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missmelancholya · 1 year
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Guardo fuori dal finestrino del treno
Mi sento così vuota
Perché tutto ciò che mi riempie è tristezza
E non posso più permettermi di farmici abbracciare
Di sprofondare mentre tu prendi la pala
E la terra sopra di me si fa più alta
Ho il desiderio di rimanere qui
Mi vuoi seppellire lo so
Ma non voglio morire cosi
Non uccidermi ti prego
Me ne devo andare
Non posso stare qui
Questo non è più il mio posto
Non sono più la benvenuta
Pensavo fossi mio amico
Pensavo mi amassi
E invece mi vuoi solo seppellire
Ma non posso più rimanere qua
A mangiare terriccio.
Devo andare.
Segui le mie impronte mentre io vado
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perpassareiltempo · 4 years
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Il problema è che pensavo mi amassi (...) Ma poi ho scoperto che tu non esisti
Pinguini Tattici Nucleari 
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mdmcdv · 2 years
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Forse non hai mai capito i miei demoni
Non riesco ad esprimere quello che sto provando, sono davvero troppe emozioni.
Rabbia, dolore, tristezza ma anche un leggero sollievo e tanta felicità.
Ho avuto la conferma dell’insicurezza che mi trasmettevi continuamente quando eri tutto il mio mondo.
Tra i tuoi amici e altri svaghi io mi sentivo sempre messa dopo tutto, anche se per te non è così, anzi.
Una volta lasciati, ho capito cosa provavo veramente, sono andata avanti, non ti pensavo, perché sapevo che mi facevi stare male. Mi faceva stare male il fatto che preferivi una partita ad una cena con me, oppure stare a casa a fumare con i tuoi amici, una volta mi hai fatto tornare da casa da sola, perché tu ovviamente non potevi muoverti.
Sinceramente io non penso di meritare questo, come tu sicuramente non meritavi tutto il dolore che ti ho causato.
Forse doveva andare così, forse dovevamo dividerci, tu sicuramente senza di me starai meglio, anche io sto meglio senza di te.
Provo un leggero sollievo quando so che stai bene adesso, che sorridi. 
Ma questa volta non sono io il motivo della tua felicità, non lo sarò più, e tu non lo sei più da tempo. 
Ho sempre dato il mondo per stare con te, ti ho amato come non mai, fino alla fine, mi distrugge sapere che accecata dalla rabbia, mi sono comportata così. 
Ancora una volta ho avuto la certezza che il tuo amore si fermava in un punto, riesci ancora a trasmettermi tanta insicurezza. Ho visto un amore disperato quando ci siamo lasciati, ma quando stavamo insieme solo leggerezza e la tua sicurezza dell’amore che io provavo per te.
Per un attimo ho pensato che mi amassi veramente tanto e che ero solamente io che mi facevo solamente paranoie inutili, invece ad oggi ho capito che l’idea che avevo di te era azzeccata. 
Ma non provo nulla, né amore nè odio, ma indifferenza. 
Adesso posso dirti che sto bene, e che ho trovato una sicurezza che preferisce l’amore, che lo mette prima di qualsiasi cosa.
Che mi fa sentire amata, felice. Mi ha fatto innamorare dell’amore, dopo tanto dolore e riesce a rendermi felice ogni giorno, anche da lontano. 
Mi sento fortunata, felice e grata di aver trovato il vero amore. 
L’amore che mi fa sentire una bambina, mi riempie il cuore di gioia, ringrazio l’angelo che me l’ha mandato ne avrò cura sempre.
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