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#opposizione
scogito · 1 year
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L'opposizione famosa è un'illusione, è l'ennesimo strumento del Sistema.
I veri oppositori sono sempre tenuti all'ombra, discriminati, presi di mira, ostacolati, ridicolizzati, ammazzati.
Stesso processo che subiscono anche coloro che prima accettano il diktat e poi tentano di uscirne.
Da sempre.
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gregor-samsung · 7 months
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" Abbiamo sempre saputo e sappiamo che l’avanzata delle classi lavoratrici e della democrazia sarà contrastata con tutti i mezzi possibili dai gruppi sociali dominanti e dai loro apparati di potere. E sappiamo, come mostra ancora una volta la tragica esperienza cilena, che questa reazione antidemocratica tende a farsi più violenta e feroce quando le forze popolari cominciano a conquistare le leve fondamentali del potere nello Stato e nella società. Ma quale conclusione dobbiamo trarre da questa consapevolezza? Forse quella, proposta da certi sciagurati, di abbandonare il terreno democratico e unitario per scegliere un’altra strategia fatta di fumisteria, ma della quale è comunque chiarissimo l’esito rapido e inevitabile di un isolamento dell’avanguardia e della sua sconfitta? Noi pensiamo, al contrario, che, se i gruppi sociali dominanti puntano a rompere il quadro democratico, a spaccare in due il paese e a scatenare la violenza reazionaria, questo deve spingerci ancora più a tenere saldamente nelle nostre mani la causa della difesa delle libertà e del progresso democratico, a evitare la divisione verticale del paese e a impegnarci con ancora maggiore decisione, intelligenza e pazienza a isolare i gruppi reazionari e a ricercare ogni possibile intesa e convergenza fra tutte le forze popolari. È vero che neppure l’attuazione coerente di questa linea da parte dell’avanguardia rivoluzionaria esclude l’attacco reazionario aperto. Ma chi può contestare che essa lo rende più difficile e crea comunque le condizioni più favorevoli per respingerlo e stroncarlo sul nascere? "
Brano tratto da Via democratica e violenza reazionaria, articolo di Enrico Berlinguer pubblicato il 5 ottobre 1973 su Rinascita, periodico politico-culturale del Partito Comunista Italiano.
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ginogirolimoni · 2 months
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Se passa il premierato della Meloni non ci sarà più Mattarella, ma la Meloni che giudica la Meloni. E l'opposizione MUTA!
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marcogiovenale · 4 months
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mail da inviare: richiesta urgente per invocare la convenzione onu sul genocidio
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rosetanamenteblog · 8 months
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Acta est fabula, plaudite!!!*
Ieri conferenza stampa dell'amministrazione Nugnes sulla nota modifica del PRG “fronte mare” in risposta al fronte del no di opposizione consigliare e associazione.
Conferenza stampa, di sola parte politica, in aula consigliare e sorprendente presenza, poi ammiccante e annuente, della Presidente di Consiglio, istituzionalmente figura super partes di equilibrio e garanzia di tutto il consiglio comunale.
Gli interventi chiariscono subito che non si tratta di una conferenza stampa, ma di una serie di piccoli e grandi monologhi autoreferenziali: non sorprende granché l'enunciazione, pur se con diverse strumentali e furbe inesattezze, di norme, passaggi commissionali, presenze/assenze/astensioni e quant'altro di burocraticamente italiano, ma spicca subito il piglio e il tono assunto, pregno di nervosismo, rabbia e strafottenza usato dal libero politico nonché presidente della commissione urbanistica Enio Pavone.
La domanda dei più è: perché?? Perché questo atteggiamento così anti politico, anti istituzionale e anti sociale per quello che è stato definito come un banale adeguamento normativo nazionale???
Credo che i dettagli e i passaggi tecnici di questa vicenda politica non interessino affatto al cittadino. Ma credo che al cittadino, e a chi fa opposizione, venga automatico chiedersi qualcosa quando diversi stabili “fronte mare” sono in attesa da mesi (speculare attesa??) nel dar contezza a progetti e cantieri residenziali, in alcuni casi già venduti su carta. Venga normale porsi dubbi su questa rabbiosissima e assoluta necessità di dar certo tipo di risposte alla città (o ad alcuni della città??). Ed è poi normale per le opposizioni avvalersi, se lo ritengono fondato, di tutti gli strumenti giuridici previsti dall'ordinamento. Ordinamento che è garanzia, mai minaccia e che chiede però tempo, tempo nemico numero uno di chi vuole correre (o deve?).
Il focus del dopo sproloquio è ovvio per i liberi pensatori: un palese atteggiamento che conferma, anziché smentire, il peccato del “pensar male”. E non servono attori e commedianti di spartiti teatrali … pessimo esercizio in una Roseto dove un'opera sociale culturale come il teatro non c'è, e quello sì, dovremmo costruirlo in fretta da almeno 4 amministrazioni!
*acta est fabula plaudite! (la commedia è terminata, applaudite!)
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umbriasud · 10 months
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“Non sapete fare l’opposizione, vi insegno io”
Passaggi di Walter PataloccoSi chiama “Democrazia applicata”. In concreto è il rifiuto dell’opposizione. Una nuova teoria politica, insomma. Copyright by Stefano Bandecchi, sindaco di Terni: “L’opposizione può parlare da sola perché noi dobbiamo lavorare… l’opposizione – parole di Bandecchi – dice un sacco di bischerate, ho già dato disposizioni ai miei“. “Sto aprendo dei corsi intitolati…
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Sicurezza, l'opposizione alza il dibattito a Passignano: richieste di intervento al sindaco
I consiglieri comunali di opposizione Ermanno Rossi, Alessandro Moio, Elisa Rampini e Luigi Sessa hanno presentato un’interrogazione al sindaco Sandro Pasquali riguardante la situazione del decoro e della sicurezza a Passignano. Nel documento, i consiglieri chiedono all’amministrazione comunale di fornire dettagli sulla volontà di garantire la presenza della polizia municipale durante i prossimi…
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pazzoincasamatta · 1 year
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livornopress · 1 year
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12 marzo 2023: Tensioni e contrati, Luna (Scorpione) Opposizione Urano (Toro)
12 marzo 2023: Tensioni e contrati, Luna (Scorpione) Opposizione Urano (Toro)
11 marzo 2023 – 12 marzo 2023: Tensioni e contrati, Luna (Scorpione) Opposizione Urano (Toro) La Luna nel segno dello Scorpione in opposizione a Urano nella costellazione del Toro ci porta in un territorio astrologico denso di tensioni e contrasti. Siamo alle prese con un’energia che può essere estremamente eccentrica, testarda e iperattiva. I nostri umori possono cambiare repentinamente, spesso…
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ifattinews · 1 year
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Manovra: governo verso la fiducia. I punti roventi sui social che fiaccano il centrodestra
Il nostro tempo è scandito dai social network, sui quali confluiscono milioni di utenti che si sentono liberi di esprimere i propri giudizi su praticamente tutto. Dalla lettura attenta di queste piattaforme sociali si evincono le tendenze popolari e i sentimenti degli italiani. Siamo naturalmente vittime anche delle fake news e di falsi profili creati per diffondere un certo pensiero piuttosto…
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Iran, ci dicono di tutto, ma non sappiamo niente
Iran, ci dicono di tutto, ma non sappiamo niente
Mi sono astenuto in questi giorni dal parlare dell’Iran, semplicemente perché non sappiamo nulla di reale su ciò ch sta davvero avvenendo: le notizie su manifestazioni e repressioni provengono esclusivamente da organizzazioni statunitensi o che fanno riferimento agli Usa e vengono usate come se fossero distillati di verità senza alcun controllo e senza avere corrispondenti in loco . Tanto per…
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gregor-samsung · 2 years
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“ La via democratica al socialismo è una trasformazione progressiva – che in Italia si può realizzare nell’ambito della Costituzione antifascista – dell’intera struttura economica e sociale, dei valori e delle idee guida della nazione, del sistema di potere e del blocco di forze sociali in cui esso si esprime. Quello che è certo è che la generale trasformazione per via democratica che noi vogliamo compiere in Italia, ha bisogno, in tutte le sue fasi, e della forza e del consenso. La forza si deve esprimere nella incessante vigilanza, nella combattività delle masse lavoratrici, nella determinazione a rintuzzare tempestivamente – ci si trovi al governo o all’opposizione – le manovre, i tentativi e gli attacchi alle libertà, ai diritti democratici e alla legalità costituzionale. Consapevoli di questa necessità imprescindibile, noi abbiamo messo sempre in guardia le masse lavoratrici e popolari, e continueremo a farlo, contro ogni forma di illusione o di ingenuità, contro ogni sottovalutazione di propositi aggressivi delle forze di destra. In pari tempo, noi mettiamo in guardia da ogni illusione gli avversari della democrazia. Come ha ribadito il compagno Longo al XIII Congresso, chiunque coltivasse propositi di avventura sappia che il nostro partito saprebbe combattere e vincere su qualunque terreno, chiamando all’unità e alla lotta tutte le forze popolari e democratiche, come abbiamo saputo fare nei momenti più ardui e difficili. Del “consenso” la profonda trasformazione della società per via democratica ha bisogno in un significato assai preciso: in Italia essa può realizzarsi solo come rivoluzione della grande maggioranza della popolazione; e solo a questa condizione, “consenso e forza” si integrano e possono divenire una realtà invincibile. Tale rapporto tra forza e consenso è del resto necessario quali che siano le forme di lotta adottate, anche se si tratta di quelle più avanzate fino a quelle cruente. Il nostro movimento di liberazione nazionale, che fu un movimento armato, ha potuto resistere e vincere perché era fondato sull’unità di tutte le forze popolari e democratiche e perché ha saputo conquistarsi il sostegno e il consenso della grande maggioranza della popolazione. Del resto, anche sulla sponda opposta, si è visto che i movimenti antidemocratici e lo stesso fascismo non possono affermarsi e vincere unicamente con il ricorso alla violenza reazionaria, ma hanno bisogno di una base di massa più o meno estesa, soprattutto in paesi con una struttura economica e sociale complessa ed articolata. Ed è perfino ovvio ricordare che, più in generale, il dominio della borghesia non si regge solo sugli strumenti (da quelli più brutali a quelli più raffinati) della coercizione e della repressione, ma si regge anche su una base di consenso più o meno manipolato, su un certo sistema di alleanze sociali e politiche. È il problema delle alleanze, dunque, il problema decisivo di ogni rivoluzione e di ogni politica rivoluzionaria, ed esso è quindi quello decisivo anche per l’affermazione della via democratica. “
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Brano tratto da Riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile, articolo di Enrico Berlinguer pubblicato il 12 ottobre 1973 su Rinascita, periodico politico-culturale del Partito Comunista Italiano.
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radio-cap · 2 years
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Dove ha sbagliato Letta
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rossoprofondo · 2 years
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Dove siamo arrivati?
Un periodo “nero” per la democrazia italiana. Negli scranni più alti della democrazia italiana due esponenti dell’estrema destra. Chi mai avrebbe immaginato una scelta così di destra? Al Senato e a Montecitorio, due esponenti del fascismo ai massimi livelli, anche con una “mano di vernice bianca” ma restano fascisti. Berlusconi è rimasto tagliato fuori, dalla sua stessa compagnia di “amici di merende”, oggi ultimo incontro con il coltello tra i denti tra la Giorgia e Silvio, sicuramente ne vedremo delle belle, scannarsi tra di loro: bello spettacolo per la tenuta democratica del Paese.
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marcogiovenale · 2 years
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18 settembre, un passo ancora: deriveapprodi e il "radical bookstore"
18 settembre, un passo ancora: deriveapprodi e il “radical bookstore”
Un passo ancoraEssere radicale vuol dire cogliere le cose alla radice.E per l’uomo, la radice di tutte le cose, è l’uomo stesso.Karl Marx Ci siamo. Dopo mesi di tribolati preparativi, DeriveApprodi apre finalmente il suo primo store nella capitale.Domenica 18 settembre, al Pigneto, nasce DeriveApprodi Radical Bookstore: una microlibreria che vuole essere ben più di un negozio, aspira ad essere…
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clacclo · 7 months
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Ma davvero @medusaxxx4ever mi ha bloccato dopo questo post? 😱
Rifiutare un confronto pacato, che fra l'altro partiva da basi condivise, è il tipico atteggiamento fascista degli antifascisti, dei gretini globalisti woke e dei covidioti.
Trovo che una chiusura al dialogo di questo tipo sia di una violenza maggiore di una rissa per strada: lì posso difendermi e rispondere, qui no. Il mio pensiero non interessa, vengo escluso, rifiutato, bandito dal consesso come se fossi un appestato o un pericoloso dissidente.
Solo chi conosce la debolezza delle sue argomentazioni usa la censura per impedire di essere contraddetto. Vedi, ad esempio, come si cerca di zittire le voci fuori dal coro con la scusa delle fake news.
A volte penso che non si voglia combattere le dittature ma, semplicemente, diventare i dittatori. Cambiano le parole d'ordine ma non i comportamenti...
Nello specifico, si preferisce continuare a lamentarsi dei complotti dei poteri forti piuttosto che confrontarsi per trovare soluzioni e strategie concrete per cambiare le cose, si preferisce la denuncia sui social all'azione, un like in più dato da chi la pensa già come noi piuttosto che fare cambiare idea a chi non lo fa. Il dialogo ed il confronto sui social non esistono, ci sono solo circoli autoreferenziali che si parlano addosso, si danno ragione a vicenda e non fanno nulla che possa avere delle ripercussioni nel mondo reale.
Un'opposizione di questo tipo è il sogno bagnato di qualunque potere autoritario! Del resto è risaputo, can che abbaia non morde.
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