Tumgik
#opinionisti
ideeperscrittori · 2 years
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Certi opinionisti parlano della minaccia atomica con il tono gossipparo che userebbero per commentare l'intervista a un tamarro escluso dal grande fratello perché a suo dire le altre persone sono false e lui le cose le dice in faccia.
[L'Ideota]
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silviomancinelli · 2 years
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Per la serie: gli #opinionisti capiscono di #calcio . Su #skysport hanno detto che la #dinamozagreb era una partita semplice per il #chelseafc . Anzi è stata considerata #squadracuscinetto . Ma quanto sono inutili queste trasmissioni sportive? https://www.instagram.com/p/CiLQd3eozQq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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nipresa · 3 months
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Se la strage di Altavilla si fosse consumata tra persone di una qualsiasi fede religiosa di base non cristiana ora certi opinionisti starebbero urlando.
Invece, siccome è stata perpetrata da gente della stessa risma di quella che dava della satanista a Elena Cecchettin, “eh, la follia…”
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liesmyth · 6 months
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[...] La faccia di Giulia ci è stata riproposta di continuo accanto a quella del principale sospettato: un'immagine che li ritraeva insieme. Se questa non è una violenza, assomiglia almeno all'oltraggio?
E quali oltraggi, quali prepotenze e aggressioni verbali sta subendo sua sorella, Elena Cecchettin, proprio in questo momento? Su Rai 1, abbiamo sentito dire di lei: “Ora si trova unica donna di casa a dover accudire il padre e il fratello”. Su Rete 4, quando Elena ha parlato, quando lucida ha detto ciò che buona parte degli opinionisti del salotto televisivo non riusciva o non sapeva o non voleva dire, e cioè che in Italia abbiamo un grosso problema sociale, culturale ed educativo, c'è chi le ha risposto con la Svezia e la Finlandia.
Le è stato e ci è stato ribadito ancora una volta che Filippo Turetta è un ragazzo di ventidue anni: “Ha usato probabilmente la disponibilità di Giulia (…). Ha usato l'ingenuità di Giulia (...). Comprendo il suo dolore ma (…) L'idea che si debba fare un processo alla società patriarcale (…) Che sia usata questa vicenda in maniera strumentale e anche un po' ipocrita…”.  Sottotesto: piangi tua sorella, condanna il suo assassino, ma non provare a farlo diventare un nostro problema.
[...]
Chi poteva immaginare, era tanto un bravo ragazzo! Un bravo ragazzo cui nessun altro ragazzo o uomo ha messo una mano sulla spalla dicendo: tu da qua non ti muovi, fammi capire, cos’è ‘sta storia, che stai pensando di fare? Un bravo ragazzo cui nessun altro ragazzo o uomo ha tolto le chiavi dell'auto quando ha parlato di ammazzarsi.
Un bravo ragazzo per cui altri ragazzi o uomini, che l’abbiano conosciuto o meno, rispondono oggi contriti, dispiaciuti, allarmati. Ma a un certo punto, il loro discorso si blocca e ferma. Li vedi scuotere la testa davanti alle telecamere. Loro non c’entrano, no.
E alla maniera di Caino nella Bibbia, sembrano chiedere: “Sono forse il custode di mio fratello?”.
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crossroad1960 · 9 months
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Visto che secondo alcuni importanti esponenti politici nonché giornalisti e opinionisti, a quanto pare l’articolo più importante della costituzione è il 21, con il sacro e inviolabile diritto ad esprimere le proprie opinioni, li prendo alla lettera, ed esprimo quanto segue: il generale Vannacci è un fascista di merda, un cialtrone arrogante e un coglione demente, così come quelli che lo difendono e condividono i suoi beceri pregiudizi e il disprezzo qualunquista, prepotente e ignorante per chiunque sia diverso da loro🤡
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abatelunare · 4 months
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Rimpianti televisivi
Sono riusciti a farmi rimpiangere quella che chiamavano tv del dolore. Sì perché una volta in televisione non facevano che piangere. Adesso, invece, litigano. Litigano i politici nella trasmissioni politiche. Litigano gli opinionisti nelle trasmissioni sportive. Litigano tronisti e pretendenti in Uomini e Donne. Litigano professori e allievi ad Amici. Litigano le coppie a Temptation Island. Vi prego, fate tornare la gente a piangere. Straziateci il cuore E non le balle.
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rideretremando · 10 months
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In 1984 di Orwell "O’Brien lo definisce il metodo del “solipsismo collettivo”: se tutti dicono che una cosa non esiste, e sono convinti che quella cosa non esiste, nulla può far sì che collettivamente, che socialmente, quella cosa esista. Nella distopia orwelliana, è il partito che attraverso la manipolazione delle coscienze e il terrore impone ai suoi membri il solipsismo collettivo: è vero solo quello che esiste nelle coscienze, nella testa delle persone. Nulla conta di ciò che esiste in una pretesa realtà al di fuori di esse. Nelle democrazie attuali non sono escluse simili forme di solipsismo collettivo, ma esse hanno un valore rassicurante, fungono da allucinazione orchestrata, ma attraverso una concertazione a cui ognuno liberamente partecipa. I ministri dicono certe cose, i portavoce dei ministri le ripetono, e così pure i giornalisti della stampa e della televisione, e poi gli opinionisti, e infine la gente intervistata per strada: continuando a ripetere una cosa o negando la sua esistenza nel discorso, si fa in modo che essa appaia o scompaia secondo il flusso concertante."
Andrea Inglese
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klimt7 · 9 months
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UN CONTRIBUTO PER CAPIRE
CHE IL PROBLEMA È
SOPRATTUTTO CULTURALE.
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"Drogate e stuprate: succederà ancora"
A cura di Ilaria Maria Dondi
Essere drogate e stuprate: è una storia vera, che si moltiplica per tutte le donne cui è successo o accadrà in futuro.
'21h - Les détails' è il corto, sceneggiato dalla scrittrice Nadia Busato e interpretato dall'attrice Sveva Alviti che fa parte di 'H24 - 24 heures dans la vie d’une femme', un progetto corale internazionale ispirato a 24 storie vere di donne, scritte, interpretate e dirette da donne.
“Avevo 19 anni, una patente fresca di rilascio e la voglia matta di godermi l’ultima estate prima dell’università. Con l’amica di sempre aspettavamo elettrizzate l’inizio del festival rock più grosso della provincia. Finalmente, abbiamo passato il cancello e ci siamo fermate a bere un bicchiere, poco oltre l’ingresso.
Abbiamo brindato, ci siamo avvicinate al palco, abbiamo iniziato a cantare il primo pezzo e …bum!
Nessuna di noi ricorda nulla della serata finché, ore più tardi, siamo ritornate in noi stesse. In più di vent’anni abbiamo provato più volte a rimettere insieme la memoria di quella sera, ma tutto è cancellato, scomparso.
Agli inizi del millennio non c’erano né i social né il Me-too.
Erano gli anni dell’uomo che non deve chiedere mai. Famiglia, scuola, televisione insegnavano a noi ragazze di ogni età, che quando ci succede qualcosa di inquietante, brutto, violento, la colpa è nostra: ce la siamo andata a cercare; che è diritto di ogni uomo usare i corpi delle donne come meglio crede; ed è parimenti suo diritto non avere seccature inutili, come il consenso esplicito.
Se lei dice no, intende sì: quante volte l’abbiamo letto, sentito, detto ridendo?
Ripenso spesso a quella notte. Io e la mia amica, insieme, non pesavamo quanto un uomo adulto. Io anoressica, lei longilinea per costituzione: saranno bastate poche gocce.
Sarei davvero curiosa di sapere cos’era.
Le più famose sono le Ghb, Gbl e Bd, si trovano anche in medicinali che, ciclicamente, vengono ritirati dal commercio e poi re-immessi in altre formulazioni, per altre patologie.
Si chiamano droghe da stupro perché succede quello che è successo a noi: dopo non ricordi nulla.
Ci sono voluti diversi anni perché avessi almeno un nome da dare a quello che ci è capitato.
Chissà se chi l’ha fatto si è limitato a noi, quella sera. Se avesse voluto farlo ad altre ragazze, niente l’ha fermato. Magari l’ha fatto per tutta l’estate e le estati seguenti, magari lo fa ancora oggi. Immagino lo trovi divertente e, all’occorrenza, utile.
Quando Valérie Urrea e Nathalie Masduraud mi hanno chiesto di sceneggiare questo episodio di H24 ci ho messo dentro quello che succede a me, che da più di vent’anni cerco di rimettere insieme i ricordi e cerco gli indizi.
Esattamente come la protagonista di questa storia (che è tratta da una storia vera), tutto ciò che ricordo davvero era la banalità della serata: nessun segnale di pericolo, una normale sera d’estate tra amiche.
Esattamente come la protagonista (interpretata dalla bravissima Sveva Alviti) anche io mi sono sentita dire che sono stata fortunata: nessuna gravidanza, nessuna MST, nessun segno evidente di abuso, nessuna memoria, l’opportunità di dimenticare e riderci su.
Paradossale che qualcuno provi a consolarti ricordandoti che ci sono certamente donne a cui va molto molto molto peggio di te.
Quindi: allegria, dai, basta pensarci, mettitela via.
A noi, che abbiamo assecondato questo sistema educativo per intere generazioni.
A noi, che abbiamo sempre incolpato le ragazze ovunque, in pubblico e in privato.
A noi, che abbiamo guardato Fedro Francioni nella casa del Grande Fratello raccontare di aver stuprato un’amica incapace di reagire senza andare a distruggere gli studi di Cinecittà.
A noi, che leggiamo gli articoli assolutori su Alberto Genovese dando un colpetto annoiato di spalle perché le modelle e le attrici, come ci hanno più volte spiegato in TV, molti alti esperti, medici, opinionisti, politici e giornalisti, sono prostitute a caccia di tornaconto.
A noi, che sentiamo dire frasi come:
“…però lo sa che funziona così; cosa si aspettava?; ha avuto anche lei i suoi vantaggi;… e se lo ricorda dopo tanti anni?; bisognerebbe sentire la versione di lui; a me non sembra uno stupratore; lei è una facile; chissà chi c’è dietro”
e preferiamo non iniziare nemmeno una discussione.
A noi, che in un paese dove il cattolicesimo sostituisce lo stato di diritto sui corpi delle donne, ci stupiamo genuinamente dei numeri della violenza e dei femminicidi.
A noi, che chiamiamo la polizia se sentiamo il rumore di un furto ma non ci intromettiamo nella casa del vicino che picchia da anni moglie e figli.
A noi, che il femminismo bianco è sempre moderato e sorridere è meglio che alzare la voce.
A noi, che ormai questi uomini non li cambi più ed è meglio sperare nel futuro.
A noi , che voi vi lamentate ma siete fortunate.
A noi, che… e io che ci posso fare?”
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abr · 1 year
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Quelli che, se c'era il limite al contante il signor Qatar non avrebbe potuto prelevarne a sacchi, ohhh yeahhhh .....
Si ci sono anche di questi. E fanno i giornalai, gli opinionisti. Senza vergogna.
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ninocom5786 · 4 months
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Rete 4 è il canale con talk show politici e di cronaca nera fatti da giornalisti, conduttori e opinionisti razzisti, omobitransfobi, populisti e sessisti per far compiacere la destra sempre più legata ed erede del fascismo e del nazismo.
SCHIFO ASSOLUTO!
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vintagebiker43 · 3 months
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<<Mariana Mazzucato, economista americana e docente alla University College London, stasera a Otto e mezzo ha detto una cosa, secondo me, deflagrante, che è stata fatta passare in sordina dai presenti. Ha fatto notare come giornalisti che parlano fra loro in una trasmissione televisiva sia un fatto molto strano e originale, che succede solo in Italia e che alla BBC non accade e non accadrebbe mai. Ha messo il dito nella vera piaga della nostra informazione: giornalisti che, invece che raccontare fatti, espongono loro opinioni, che poi non sono le loro ma del loro editore. Vale per tutti i presenti: per Mieli, per Bocchino, per Gruber e per Giannini. Questa è una originalità tutta italiana. Non esiste in altre parti del mondo che dei giornalisti facciano gli opinionisti e si scambino punti di vista. Il giornalismo non deve basarsi su punti di vista. Così facendo, di fatto, questi giornalisti manipolano le altrui opinioni. Lei lo ha fatto coraggiosamente notare e Mieli, con la sua solita espressione alla Braccobaldo, ha miserabilmente immediatamente sminuito la sacrosanta obiezione di Mazzucato, mentre alla Gruber si è sciolta 3/4 di gomma sulla faccia e il Botox si è rapidamente assorbito, lasciando spazio ad un’espressione di sdegno mista a spavento.
Giannini ha sgranato gli occhi, mentre Bocchino, che ce li ha già sgranati di suo grazie alle punturine della compagna, con sforzo sovrumano, li ha invece socchiusi.
Quando la verità irrompe, i miserabili indietreggiano.>>
Giuliana Calmanti
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a-tarassia · 7 months
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Devo fare una premessa doverosa
Non guardo X factor e non so bene cosa sia successo o come sia successa tutta la faccenda, concordo con Morgan sul giudizio musicale riguardo il brano incriminato. Morgan secondo me è una persona come tante coi suoi pregi e difetti, di diverso ha che è estremamente competente in un settore e industria che purtroppo o per fortuna (non saprei) non ha spazio per lui e per il suo approccio a volte estremo. È un drogato? Potrei affermare che ne è pieno. Semmai non ha un bravo pr perché non credo gli importi.
Io al momento volevo solo mettere qui un estratto della sua ultima dichiarazione e nulla più.
Ah e per chi dice che non ha mai prodotto un successo vorrei affermare che per quanto mi riguarda, alcune delle sue canzoni sono tra le più belle mai scritte nel panorama italiano, come per esempio "Altrove". Non sono commerciali? Sti cazzi.
Vi lascio al suo pensiero.
«Allora, vorrei ragionare un po’ con chi ne avesse voglia e tempo sulla questione che hanno sollevato i miei sarcastici giudizi ad X Factor a proposito di una assegnazione a mio modesto parere discutibile, tanto è vero che ne farò un motivo di discussione. Sia lodato il dibattito, anzitutto, in una società che non lo conosce più, lo ha bandito, e quelle rare volte che lo pratica lo fa volgarmente o con violenza. Colpa di televisione e colpa di giornali sicuramente, luoghi dove compare oggi l’aggressività, il brutale. Il dibattito fino ad una ventina di anni fa era invece una dignitosa pratica degli esseri pensanti e parlanti, era un gioco di voci e opinioni discordanti in una luce dialettica, che non è di competizione ma semmai confronto inteso come manifestazione della libertà, la famosa libertà di pensiero e parola che oggi invocano gli arroganti e che i virtuosi ormai giustamente guardano con diffidenza poiché strumento meschino sventolato non da filosofi ma da opinionisti generici sommari ed incompetenti».
- da Rolling Stone
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raffaeleitlodeo · 1 year
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L’Espresso
(disclaimer: post con pesante conflitto di interessi e tristezza, è il giornale a cui ho dato 18 anni di vita professionale, anche con un bel coinvolgimento emotivo; disclaimer bis: gli auguro comunque di andare avanti perché ci lavorano ancora belle persone, a cui voglio bene).
I fatti, ora:
Col numero uscito ieri sono spariti Altan, Biani, Makkox, Serra e Murgia. Alcuni di loro volontà; altri cacciati, come Biani. Non so se me ne dimentico qualcun altro. Erano già spariti, tra gli altri, il grande Bernardo Valli, gli inchiestisti Emiliano Fittipaldi, Giovanni Tizian e Fabrizio Gatti, il mio amico Luca Bottura che era sempre in ritardo con la rubrica ma era impossibile arrabbiarsi, ovviamente Marco Damilano che lì è stato il mio ultimo direttore e con cui avevo ottimamente lavorato (ah, si parva licet, di lì due anni fa è sparito pure il sottoscritto)
In compenso come opinionisti ieri sono arrivati l'ex piduista Maurizio Costanzo, l'ex dirigente del Fmi Carlo Cottarelli e Virman Cusenza, bravo giornalista di destra e nipote di Dell'Utri.
Alessandro Gilioli, Facebook
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jose-rossetti · 1 year
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L'IRA DI CONTRI NON RISPARMIA NESSUNO: "QUEL TITOLO FA SCHIFO, NON COMPR...
youtube
Abbiate il coraggio di di ragionare con la vostra mente,ma per farlo dovete avere diverse opinioni,vi state fermando sugli stessi opinionisti del Main stream che al massimo cambiano qualche parola ma non il concetto che proviene sempre e comunque dall'alto. Tanti che dicono la stessa cosa non conferma che sia la verità,cercate di ascoltare altre opinioni, raccontate da persone pacate che non hanno nessun guadagno personale per raccontare la loro verità,poi se restate delle vostre idee liberi di farlo ma non limitatevi al Main stream.
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abatelunare · 1 year
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Figure affini
Gli influencer sono come gli opinionisti. Se ne può tranquillamente fare a meno.
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idettaglihere · 1 year
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Mi spiace ma dal momento in cui scrivi le tue cose private devi essere anche pronta a ricevere critiche in quanto ognuno ha per fortuna libertà di pensiero e di espressione, ovviamente entro certi limiti! A parere mio nella storia tra te e ragazzo X non c’è chi ha colpe o meno , tu ti sei comportata come ti sei sentita di fare mentre lui ha preferito alzare i tacchi e non c’è nemmeno da fargliene una colpa. Non è nemmeno giusto pensare che sia lui lo stronzo perché non si può piacere a tutti e per quanto riguarda i dolci secondo me dipende dai punti di vista perché non tutti percepiscono le cose allo stesso modo , per te era un semplice gesto carino ma magari lui può averlo interpretato in maniera diversa.
Scusate ma a questo punto mi sembrate opinionisti di un reality (aka la mia vita) del quale io non ho chiesto alcuna opinione.
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