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#mattia bello
danielabessia-blog · 2 years
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Perfect Stranger - Official Teaser
🎬Finally!!! This 17 Oct “Perfect Stranger” will be available worldwide!! Stay tuned and enjoy it! 😘 Thank you very much Venice for giving us all your beauty and magic 🇮🇹 To support us on our next Music Video, please check our GoFund link ❤️ https://gofund.me/5f03b5ff
🎬Finalmente!!! Este 17 de octubre “Perfect Stranger” estará disponible en todo el mundo! No se lo pierdan!!😘 Muchísimas gracias Venecia por regalarnos toda tu belleza y magia 🇮🇹
🇮🇹Finalmente!!! Questo 17 ottobre “Perfect Stranger” sarà disponibile in tutto il mondo!!🎬 Grazie mille Venezia per darci tanta bellezza e magia
🎬Finally!!! 😘 10 月 17 日将发布“Perfect Stranger” MV 我们新的音乐视频 非常感谢威尼斯给了我们你所有的美丽和魔法 🇮🇹 为了支持我们,请查看我们的GoFund ❤️ https://gofund.me/5f03b5ff
And a special and huge THANK YOU to all who make this possible 👇👇👇❤️❤️❤️
Music by Daniela Bessia & Andy Santana
Directed and Filmed by Mattia Bello
Mysterious Man Actor Matteo Dal Ponte
Mask Maker Actor Samuele Ferri
Special Thanks to L’Arlecchino di dal Cason Marilisa
Backstage Photographer Sandro Gasparini
Assistant Erica Cecchinato
Color Correction Davide Toaldo
Studio Recording Andy Santana Bass Music Studio
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crossroad1960 · 7 months
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Si raccontava qui la settimana scorsa della famiglia Tehza, fuggita dal massacro di Bucha e rifugiata a Roma. Il padre Viktor, un ingegnere riadattato a imbianchino, la madre Oxana, donna delle pulizie a ore, e i quattro ragazzi, tre figli loro e il figlio di un amico rimasto al fronte in Ucraina. Hanno trascorso qualche mese a Tor Bella Monaca e il resto a Spinaceto, fino alla notizia che, per mancanza d’alloggi, sarebbero stati trasferiti in Calabria o in Campania. Però il figlio maggiore, Maksim, diciotto anni, è malato di un tumore al sangue e non avrebbe potuto proseguire le cure al Bambin Gesù. Da noi, dicevo, la guerra è solo una banale questione burocratica e mi auguravo che qualcuno avesse una buona idea e me la scrivesse. Mi hanno scritto in tanti, chi offrendo denaro, chi un piccolo appartamento, e li abbraccio perché quando c’è da dare una mano questo è un paese che la dà. Mi ha scritto Adriano Roccucci, coordinatore degli aiuti umanitari di Sant’Egidio, per proporre alcune soluzioni che la famiglia avrebbe valutato. Mi ha scritto Giovanni Impagliazzo, dall’assessorato alle Politiche sociali di Roma, promettendo un impegno immediato specialmente a tutela dei minorenni. Mi ha telefonato Chiara Gribaudo, parlamentare del Pd, per chiedere se fosse necessario un suo intervento diretto. Mi ha scritto Pierfrancesco Demilito della Protezione civile per assicurare che si erano già rimboccati le maniche. Infine mi ha scritto Barbara Funari, assessora alle Politiche sociali, per annunciarmi che il rimedio era stato trovato: i Tehza restano a Roma. Ringrazio tutti di cuore. È bello, talvolta, non sentirsi inutili. (Mattia Feltri)
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2stelle · 1 year
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Che bello Mattia otto metri di ragazzo + completo elegante e gessato + scarpe da clown + canzone sulla depressione + coro dei bambini io sono innamorata persa
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danilacobain · 1 year
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Ossigeno - 5
5. Sorprese
Zlatan si alzò presto quella mattina. Si sciacquò la faccia e lavò i denti con uno spazzolino usa e getta, poi si rivestì ed aspettò Sveva. Erano già passate un paio di infermiere a portargli la colazione e a vedere come stesse, era anche arrivato il suo nuovo amico Mattia a salutarlo. Se ne stava in piedi davanti alla finestra immerso nei suoi pensieri quando entrò Sveva. ‹‹Buongiorno Zlatan.›› ‹‹Ciao Sveva.›› Lei si avvicinò. ‹‹Dormito bene?›› ‹‹Ho passato notti migliori›› rispose lui ridendo. ‹‹Allora, ehm... siediti un attimo che ti controllo le pupille. Come ti senti? Passato il dolore alla testa?›› Zlatan si sedette sul letto e Sveva si mise di fronte a lui, il suo camice gli sfiorava le gambe.
‹‹Sì, non ho più mal di testa.›› Per una frazione di secondo Zlatan pensò di abbracciarla. Era così vicina da riuscire a sentire il suo odore e immaginò di far scorrere le mani lungo la sua schiena, fino ai glutei e di farla sedere su di sé a gambe divaricate. Voleva affondare le mani tra quei capelli biondi e vedere se erano così setosi come sembravano. Voleva assaporare quelle labbra carnose... Sentì il suo cuore accelerare mentre la sua mente era bombardata da tutte le immagini erotiche di loro due, uniti, nudi, sudati. Lei estrasse una lucetta sottile dalla tasca del camice e gliela puntò sugli occhi, pochi secondi e si allontanò. ‹‹Bene, direi che puoi andare. Vado a firmare le dimissioni››, si diresse verso la porta. ‹‹Okay, aspetto qui.›› ‹‹Ah, dimenticavo››, Sveva tornò di nuovo vicino a lui e tirò fuori una chiave dalla tasca del camice ‹‹Queste sono le chiavi della tua macchina, me le ha portate ieri sera Ignazio ha detto di averla parcheggiata qui fuori.›› Zlatan si illumino. ‹‹Fantastico! Ignazio è un angelo.›› ‹‹Già››, rispose lei divertita. ‹‹A dopo›› e scomparve nel corridoio. Zlatan rimase altri due minuti seduto lì, poi alzò e decise di andare a salutare Mattia prima di andare via.
Sveva finì il suo giro di visite e si recò verso il suo ufficio, dove una delle infermiere le aveva detto ci fosse qualcuno ad attenderla. Pensò che potesse trattarsi di qualche sua amica o collega; tutto si sarebbe aspettata, fuorché la persona che trovò seduta di fronte alla scrivania. Ebbe un tuffo al cuore e si bloccò sulla soglia della porta con la mano sulla maniglia, incredula, mentre emozioni contrastanti si riversavano in lei facendole mancare il respiro. Lui le sorrise, un sorriso meraviglioso. Dio, perché doveva essere così maledettamente bello? Si costrinse a fare qualche passo avanti e a chiudere la porta. ‹‹Ehi, doc›› la salutò lui. ‹‹Logan. Che ci fai qui?›› Lui si alzò e la raggiunse per darle un bacio ma lei si scansò. ‹‹Non ti ho più vista a lavoro e mi sono preoccupato.›› Sveva inarcò un sopracciglio ‹‹E ti sei scomodato a venire fin qui solo per vedere come stavo? Potevi telefonare.›› ‹‹Ci ho provato, ma il tuo numero risulta inesistente.›› Le venne da sorridere. Aveva cambiato il numero appena arrivata in Italia. ‹‹Avresti potuto telefonare qui. O a casa mia. O ad Ignazio. Le opzioni erano tante.›› ‹‹Mi mancavi.›› Stronzate. Che diavolo voleva? ‹‹Logan, dimmi la verità: perché sei qui?›› ‹‹Andiamo Sveva, lo sai che sono sempre stato sincero con te. Mi sono preoccupato quando mi hanno detto che saresti stata via per un po'.›› Qualcosa le si agitò dentro. Logan pensava ancora a lei? Aveva fatto un viaggio da New York fino in Italia solo per vedere come stava? ‹‹Beh come vedi sto benissimo, quindi puoi andare.›› Si allontanò da lui e andò ad appoggiarsi alla scrivania. Logan la divorò con lo sguardo. ‹‹Già, lo vedo. Sei bellissima.›› si avvicinò di nuovo, così vicino da sfiorarle le labbra con le sue. ‹‹Ti voglio di nuovo con me. A New York.›› Sveva lo respinse con entrambe le mani. ‹‹Che c'è, ti sei già stancato della tua amichetta?›› ‹‹Lei non fa più parte della mia vita da molto tempo. Non è mai stata nulla per me. Volevo dirtelo già da un po' ma sapevo di averti ferita troppo e che non meritavo il tuo perdono. Però, Sveva, mi manchi veramente tanto. Ho bisogno di te.›› La sua determinazione a mantenersi fredda vacillò e Logan ne approfittò per baciarla. Le strappò un bacio rude e affamato e quando si spinse fra le sue gambe Sveva emise un gemito di piacere e di gioia nel vedere che Logan la desiderava ancora. Ma, non poteva perdonarlo. Non poteva dimenticare. Lo respinse un'ultima volta e con il respiro affannato si diresse verso la porta. ‹‹Tornatene in America, Logan. Non abbiamo più nulla da dirci.›› Senza nemmeno guardarlo, uscì.
Zlatan era pronto per andare via, ma prima voleva passare a salutare Sveva. Gli avevano detto che era nel suo ufficio e così l'aveva raggiunta. La porta era chiusa e aveva bussato. Nessuno gli aveva risposto. Dall'interno sentiva delle voci, quindi si era affacciato alla finestrella che dava sul corridoio e aveva cercato di sbirciare all'interno attraverso le veneziane semichiuse. Era rimasto pietrificato. E questo chi cazzo è?, aveva pensato quando aveva visto un tizio appiccicato a Sveva che la baciava e le stritolava i fianchi. Così aveva fatto dietrofront, deciso a lasciare il prima possibile quel posto, ma all'improvviso lei lo aveva chiamato. Zlatan si voltò e la vide andargli incontro. ‹‹Ehi.›› ‹‹Stai andando via?›› ‹‹Sì. Volevo salutarti, e... Sveva, ti senti bene?›› al di là delle labbra rosse per i baci, aveva un'aria sconvolta e non sembrava affatto contenta. Di sicuro non contenta come una persona che aveva appena avuto un interludio amoroso. Lei si sforzò di sorridere. ‹‹Sì, sì. Solo un po' pensierosa.›› Shoccata, pensò tra sé. ‹‹Oh. Beh, grazie di tutto e scusa il disturbo. Io vado.›› ‹‹A presto Zlatan. E sta più attento!›› Zlatan le rivolse un rapido sorriso e se ne andò. Rimasta sola, Sveva non poté fare a meno di pensare a Logan. Le aveva chiesto di perdonarlo e per lei era stato difficile dovergli dire di no. Per quanto si sforzasse e cercasse di convincersi del contrario, era ancora innamorata di Logan.
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jetaime03 · 2 years
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"So che amarmi è difficile, ma proprio per questo me lo merito."
Motivo numero 1 per sorridere: tumblr
Motivo numero 2: le canzoni che contengono il tuo cuore
3) aver avuto mio padre e avergli somigliato, vorrei di nuovo prendermi quello che resta di lui e non ci riesco.
4) avere qualcosa che resta dentro.
5) Angela e il suo sorriso.
6) Le espressioni buffe.
7) parlare in inglese.
8) capire di poter avere altro dentro imparando dagli altri e dai personaggi.
9) fare cose nuove di improvviso.
10) i cannibal corpse. L'horror e lo splatter
11) le canzoni dedicate ad Angela
12) i bring me the horizon.
13) i bullet of my valentine
14) la musica
15) il fatto che il mio sorriso non si spenga mai. Il solo fatto di sorridere e alzare la testa col concetto di alzarla senza sfidare, giocando con i ricci. Fa sorridere di brutto. Il fatto che non mi spegno mai e non posso spegnermi. Il fatto che posso riaccendermi o anche solo ci spero, conta molto per me in questo periodo.
16) i gesti estremi di Angela per chi ama che ora si chiama Alexander.
17) mio puma e il nostro amore.
18)sasa
19) il mio passato. Chi lo avrebbe mai detto ma almeno lì ho vissuto.
20) io che scopro di essere affettuoso.
21) io che voglio essere felice come me stesso e spero di poter essere e basta. Come un tempo. La semplicità dell'esserci; è quello che conta.
22) non importa quanto faccio schifo ma me stesso.
23) la scuola e la facoltà che ho scelto di intraprendere.
24) inventare parole e il linguaggio poetico: il sentire è giustificato. Ahhahw
25) il mondo spirituale.
26) io che sono migliorato e faccio cose che un tempo non avrei mai fatto e non sono riuscito a fare in passato.
27) sasso. Amico peloso signor Pupazzo bianco
28) i rimasugli del mio vero carattere, non ci sono più ma alcune cose restano uguali.
29) la voglia di essere una persona bellissima come se avessi già risolto; però ancora mi devo cimentare anche più forte.
30) thurday di jass glynne. La vecchia me
31) non pensare ad Angela.
32) mattia. Non me lo sarei mai aspettato.
33) pensare agli occhi, al nasino e alle labbra di Angela.
34) il mio ipotetico figlio e il mio ipotetico compagno
35) la possibilità di avere Lisa nella mia vita. Dopo tutto non è poco cassius.
36) il modo in cui ti sei sentita guardando Mariagrazia ieri.
37) mattia e il tepore che mi trasmette. Per ora so che mi tocca solo sofferenza, ma la dolcezza che mi manda mi fa resistere. Vorrei respirarlo, ma ho paura.
38) il fatto che ti rende bello la mentalità non l'intelligenza. Ma la stupidità può renderti più brutta di poco.
39) Angela e fare nuove esperienze
40) il mio modo di chiamare "hyung" e il mio futuro "hyung"
41) Quella verità che mi esce con difficoltà dalle labbra e la sentono gli altri>>>
42) il mio splendido viso acqua e sapone.
43) il mondo spirituale e quella vocina interiore che mi guida.
44) sfogarmi disegnando anche se non lo so fare.
45) scrivere poesie su carta.
46) cambiare grazie al processo. La vita è imprevedibile e, ti porta in luoghi che col cazzo tu visiteresti.
47) non pensare a nessuno. Se non a me. Col cazzo che penso a mattia o ad Angela. Ma Vabbè
48) il fatto che mi piacciano anche le ragazze.
49) la poesia, soprattutto se scritta bene.
50) i nomi che si danno gli indiani d'America e la medicina del totem.
51) i miei capelli.
52) scrivere i miei pensieri qui e sentirmi una persona viva. Non tutti possono capire ma sì.
53) la disney.
54) Il fumo che esce dalle bevande calde mentre te le gusti. Makes me smile.>>>>>
55) 🪽🕊🐾
56) il vino e gli alcolici che mi fanno assaggiare. Mi ci sono attaccata per la mia stabilità si e no.
57) neffex e bryce. :3
58) red hot chili peppers. Un pochino. Hanno un bellissimo sound.
59) i pupazzi che sono ricordi e non solo. Call me baby ma mi fanno bene awww.
59) camomille come fiori e il loro profumo.
60) Dio e il mio percorso spirituale.
61) scrivere.
62) Svizzera e Danimarca da visitare ifkejr
63) il mio vero nome (Valentina) e farmi chiamare così anche da chi non mi fido o amici stretti.
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mccek · 1 year
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"Ciao Mattia, tu ricordi un'Eleonora bambina sempre sorridente, ma quel sorriso la malattia l'ha fatto scomparire, nonostante tutte le difficoltà la vita è bella, ma è soprattutto bello vivere perché altrimenti non ci saremmo mai conosciuti.
Ho lottato fino in fondo per restare con voi (come fa ogni giorno la tua mamma), ma non c'è l'ho fatta perché qualcuno o qualcosa ha deciso diversamente, ma tu che ancora puoi decidere, vivi in pieno questa vita bella o brutta che sia, fallo per te, per i tuoi genitori, per le persone speciali che incontrerai nel tuo cammino, ma fallo anche per me che non ho potuto…e ho lasciato tanta tristezza intorno.
Un giorno ci rincontreremo tutti, ma ad ognuno il suo destino.”
Ele.
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pergiovanni · 2 years
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intervallo pomeridiano
Soundtrack: Veneto d'estate, Post Nebbia Sono sul letto e ho poggiato il mio pc su Pasqualino, il peluche grande dell'orsetto che mi tiene compagnia da circa 15 anni
Fuori ha smesso di piovere, sono giorni in cui tutto sembra fuorché estate. Piuttosto quasi un Settembre anticipato: piove, fa fresco, tira il vento. La felpina di sera sta diventando quasi obbligatoria. Sembrava decisamente più estate a Padova. Non mi sto accorgendo che sta volgendo al "termine" per l'allungamento delle giornate quanto quindi per via del clima quindi Ieri per arrivare ad Amantea c'è voluta un'eternità.. Ho sbagliato a fare cambio a Lamezia Nicastro perchè dovevo farlo a Lamezia Centrale..sono arrivata ad Amantea alle 15:00 con la pioggia fortissima, il cellulare scarico. Arrivata al posto in cui si sarebbe dovuto tenere il workshop, scopro che è stato annullato - nessuna informazione a riguardo. Scrivo di questo incidente a Francesco, che fa il volontariato per la Guarimba quest'anno: non mi ha risposto. Ho girovagato per Amantea da sola, ora rifugiandomi in un ristorante dalla pioggia, ora a prendere un gelato, ora a leggere Kafka e una biografia su Paul Klee. Mi sono sentita un pochino sola, più che altro perché avrei preferito della musica mentre camminavo ieri. Stare senza batteria mi ha lasciato a contatto con la natura ma un po' malinconica. Anche perché La Metamorfosi mi ha lasciato un nonsoche di vuoto, non è stata una lettura leggera. Per dire, magari leggere Sophie Kinsella avrebbe contribuito a colorarmi di un altro umore. Sono stata nel complesso mansueta a girare da sola, ad esplorare. Mi è dispiaciuto non avere una fotocamera, ancora una volta. Anche al FRAC Lidia, la ragazza con cui lavoravo, ne aveva una. Più il tempo passa, più impellente accresce la brama di possederne una. Per esprimermi a livello creativo credo Verso sera mi han raggiunto Noemi e Vanessa con i bambini, Edo e Mattia e mio papà anche, mentre mamma non c'era (poi ho scoperto che c'erano stati liti a casa, che dispiacere). Quando siamo arrivati a parco della grotta il festival era già iniziato. Mi sono messa con i bambini difronte allo schermo per i piccoli per accompagnarli alla visione, ho praticamente fatto volontariato. I bambini potevano votare i corti con degli stickers di stelline, che cosa cute. L'unica cosa è che non c'era neanche un corto in italiano, quindi mi è toccato tradurre nel mentre succedevano le cose. Non ho avuto tempo per spostarmi nel parco dove ci stava il proiettore con i corti per i grandi..sigh. Una cosa per cui ci son rimasta male è stata che nessuno (ne noemi ne vanessa ne i mariti) sono andati a vedere i corti. Neanche uno. Hanno preferito parlare tra di loro su delle panchine..boh. Hanno fatto cosi tanta strada per...parlare? Mi sono sentita come se non fossi riuscita a portare a termine una missione. I mean, sei ad un festival internazionale di cortometraggi e..stai al parco senza vederli? A questo punto stare a Catanzaro Lido non avrebbe fatto alcuna differenza. Riconosco l'aver percorso tanta strada per arrivare fino a li, son stata grata per questo. Solo che...che peccato, no?
Al festival mi sono imbattuta in Fra. Ha rivisto Mattia dopo 4 anni che non lo vedeva, sembrava tra l'indaffarato e il cortese artificioso. Non riuscirò mai a digerirlo. Ho pensato a quanto fosse bello, e a quanto sarebbe stato bello lavorare assieme al festival. Ma quest'anno non avrei mai voluto intralciarlo in un'esperienza che volevo fosse solo sua. In rapporto a lui, dall'esterno, mi vedo come nient'altro più di una pulce. Mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca vederlo, anche se ha salutato tutti quanti con tanta educazione (lo contraddistingue da sempre).
Lavorando con i bambini mi sono sentita veramente una poverina che si è persa il volontariato più bello. Una settimana ad Amantea tra artisti provenienti da tutto il mondo, registi, animatori.. pranzi a base di paella e musica di sottofondo, attaccata al mare e alla natura, immersa tra i murales colorati. Credo ci sarebbe stato spazio anche per me (tolta la parentesi di francesco ovviamente). E' stato spiacevole stare li e pensare ai volontariati fatti come niente rispetto a la Guarimba. Mi sono automaticamente tolta il credito, è un comportamento che si scatena a ripetizione. E' viziato come pattern, uno dovrebbe darsi credito per le cose fatte e non essere invidioso. L'erba del vicino è sempre più verde del resto. Comunque, ci tornerei davvero ad Amantea per vedere i corti siccome non ne ho visti, ma non ho il ritorno sigh
Per quanto riguarda le tue ferie: vienitene in calabria, meme io promoter ufficiale oppure davvero trova delle mete, tipo arte sellaa o l'osteria ai pioppi (parco di divertimenti naturale). entrambi sono due posti che ho nella lista da un bel po' di tempo, come il museo di canova a possano anchee Sono contenta di essere richiamata tra i ricordi della tua estate, spero sempre di poter essere un ricordo lilla
Stammi bene giovi. COMBATTI GIOVANNI COMBAAAATTIIII
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lamilanomagazine · 1 day
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Serie A, 34^ giornata: il Genoa festeggia la salvezza, 3-0 al Cagliari
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Serie A, 34^ giornata: il Genoa festeggia la salvezza, 3-0 al Cagliari.   Frosinone-Salernitana (3-0) Il Frosinone torna a vincere dopo 13 partite e batte 3-0 la Salernitana, condannandola alla retrocessione matematica in Serie B. Apre le danze un rigore trasformato da Soulé al 10'. Il raddoppio lo firma Brescianini con un bel destro incrociato, dopo un’azione partita da Cheddira e sviluppata da Valeri. Nel finale, il mancino da fuori area di Zortea chiude definitivamente i conti.   Lecce-Monza (1-1) Partita con poche emozioni e inchiodata allo 0-0 fino al recupero. La sblocca Krstovic al 92’, abile nel trovare la rete del vantaggio con un destro stupendo dalla distanza. Clamorosa ingenuità di Venuti nell’azione successiva: l’arbitro concede il rigore per un fallo di mano in area e il Monza la pareggia con Pessina.   Juventus-Milan (0-0) È big match tra le due squadre che occupano il secondo e terzo posto dietro l’Inter campione d'Italia. Juve e Milan si annullano a vicenda e la partita termina 0-0. Avrebbero meritato qualcosa in più i bianconeri che, soprattutto nella ripresa, sono andati vicinissimi a realizzare il gol del vantaggio in un paio di occasioni. La più ghiotta capita a Kostic e Danilo che impegnano Sportiello in un doppio miracolo. Poi nel finale Thiaw rimedia ad un errore del suo portiere fermando il tiro di Rabiot sulla linea.   Lazio-Verona (1-0) La Lazio di Tudor batte 1-0 il Verona di Baroni. Decide un gol al 72' dell'ex di questa partita, Mattia Zaccagni. Risultato meritato per i biancocelesti che, dopo un primo tempo opaco, certificano la loro superiorità nella ripresa. Zaccagni segna al termine di un'azione che  avvia proprio lui. Bello lo scambio con Luis Alberto prima di metterla dentro con un sinistro dall'interno dell’area di rigore.   Inter-Torino (2-0) L'uno-due micidiale dell'Inter a ridosso dell'ora di gioco consente ai nerazzurri di sbrigare la pratica Torino prima di dedicarsi alla festa scudetto. L'episodio che spezza l'equilibrio arriva in avvio di ripresa, con l'espulsione di Tameze dopo l'on field review. Pochi minuti dopo, i nerazzurri sbloccano la gara grazie al diagonale di Calhanoglu, che si regala anche la doppietta trasformando il penalty fischiato 4 minuti dopo.   Bologna-Udinese (1-1) Al Dall’Ara Bologna e Udinese si dividono la posta in palio. I bianconeri sbloccano la gara a fine primo tempo con Payero, risponde Saelemaekers nella ripresa, con i rossoblù in inferiorità numerica. Al 95’ l'Udinese va vicinissimo al vantaggio con Davis che prende il palo con il mancino dopo aver rubato il tempo a Lucumì in area di rigore.   Napoli-Roma (2-2) Finisce 2-2 un emozionante big match tra Napoli e Roma. Succede tutto nel secondo tempo. È la Roma a passare in vantaggio con un rigore trasformato al 59' da Dybala per un ingenuo fallo di Juan Jesus su Azmoun. Il Napoli pareggia con un tiro di Olivera che trova la deviazione decisiva per battere Svilar. Poi il Var interviene rilevando un fallo in area su Kvaratskhelia, con Osimhen che non sbaglia dal dischetto. Nel finale arriva il 2-2 segnato di testa da Abraham sul filo del fuorigioco.   Atalanta-Empoli (2-0) L'Atalanta di Gasperini si impone 2-0 sull'Empoli di Nicola al Gewiss Stadium. Pasalic sblocca la partita a fine primo tempo, segnando dagli 11 metri. Poi è Lookman a firmare la rete del raddoppio in avvio di ripresa dopo una gran giocata. I nerazzurri sfiorano in almeno due occasioni anche la via del terzo gol.   Fiorentina-Sassuolo (5-1) Secondo successo consecutivo della Fiorentina che si prepara al meglio in vista dell’andata della semifinale di Conference League contro il Club Brugge. Netto il 5-1 inferto ad un Sassuolo sempre più inguaiato nei bassifondi della classifica.   Genoa-Cagliari (3-0) Il Genoa celebra la salvezza con un netto 3-0 sul Cagliari. L'impronta al match viene già data nel primo tempo, con le firme di Thorsby di testa e col piattone vincente di Frendrup. Nel secondo tempo, il Genoa controlla il pallone e ci pensa Gudmundsson a timbrare il tris con il mancino, dopo che Frendrup aveva rubato un buon pallone a Obert.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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thebandcampdiaries · 3 months
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Ren Ashfield and the Magicians to release a new single: "Sunny Day Smile.”
Ren Ashfield and the Magicians is an alternative rock band that draws musical inspiration from a wide range of eras, spanning from the 1960s to the 1990s. They strive for an organic and warm sound, incorporating elements from edgy punk grit, catchy dream-pop melodies, and psychedelic overtones. 
Their latest single, "Sunny Day Smile," is a 3-minute and 50-second track that showcases the band's varied style. The song opens with a smooth and driven drum beat that features a rim click on the snare, cutting through the layers of keys and guitar. Speaking of, the electric guitar tone is particularly notable, with beautiful effects that bring a retro touch to the mix. 
Ren's vocals are emotive and passionate, creating a strong connection with the audience through his heartfelt delivery and lyrics. Fans of R.E.M., Fleetwood Mac, Francis Moon, Tom Petty, and other similar artists highly recommend checking out this track.
"Sunny Day Smile" has a rather poignant message as well. This thought-provoking song expresses hope for a better world despite current challenges. It criticizes the way people let money and power rule their lives, lamenting the loss of values like chivalry and honor. However, the chorus emphasizes the importance of staying positive, celebrating sunny days, and preserving love and kindness. The lyrics serve as a powerful metaphor to look at the bright side of life, calling for hope and trust the past virtues and contributing to a brighter future. The song ultimately celebrates the importance of pursuing freedom from pain and encourages people to stay positive. The real “sunny day” is only within our minds, no matter the weather out there.
"Sunny Day Smile” by Ren Ashfield and the Magicians is going to be available from January 26th, 2024, released to streaming platforms via Silvermain Productions. The band also plans to release a matching music video shot by Mattia Bello, a director from Italy.
In addition to this exciting single, don’t miss out on “Sonic Creations,” the band’s second full-length, which features 9 original songs and one cover, highlighting the band’s roots and incredibly kaleidoscopic range of influences.
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orbiscomunication · 7 months
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Raduno di auto e moto d’epoca per vittime della strada, Angelo Caci (papà di Mattia): “Così lasciamo un pezzo di lui nel cuore dei presenti”
NOGAROLE ROCCA (VR). In memoria di Mattia Caci. Si terrà il prossimo 29 ottobre, presso la frazione Pradelle di Nogarole Rocca e, più nello specifico, nella centralissima Piazza della Repubblica, un “Raduno di auto e moto d’epoca – Per i nostri angeli vittime della Strada”.
L’evento, patrocinato dal comune di Nogarole Rocca e dalla società “TC Steel Construction Srl” (di cui Mattia era presidente già a 20 anni), è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv, l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv e dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv.
La manifestazione seguirà il seguente Iter: a partire dalle ore 8:30 sarà possibile iscriversi; alle ore 10:30 le vetture partiranno per il giro turistico, cui seguirà rinfresco presso “Amici dell’Agro Mozzecane” (VR); alle ore 13:00 è previsto il pranzo presso il ristorante “La Rocca d’Oro” di Nogarole Rocca (VR). Il ricavato sarà devoluto in beneficenza.
Nell’occasione L’A.U.F.V. Odv, presieduta da Alberto Pallotti, e l’A.M.C.V.S., presieduta da Elena Ronzullo, presenteranno il libro ‘Strada Assassina - Sette Storie Vere’, curato da Dino Frambati ed edito dalla "Nero su bianco Edizioni".
“Promuovere questo evento in ricordo di mio figlio, vuol dire, per me, lasciare un pezzo di lui nel cuore di ognuno dei presenti, trasmettendo tutto l’amore che portiamo dentro per Mattia – dichiara papà Angelo -. I motori per lui sono sempre stati una grande passione, che gli ho trasmesso e che è maturata nella sua quotidianità sin da quando era piccolo. Pensate, amava fare il meccanico delle sue moto”.
Il primo autoraduno in memoria di Mattia Caci si è tenuto il 17 luglio del 2022: “È un evento che riproporremo ancora in futuro perché, come famiglia di una vittima della strada e come team, intendiamo inviare un messaggio forte. È necessario prestare attenzione quando si è alla guida – concludeCaci - perché la vita è il regalo più bello donatoci”.
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paukzen · 8 months
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Trans-Pyrénées - part 2: Hendaye - Cerbere
Ed eccoci alla seconda parte del viaggio, per chi volesse (ri)leggere il racconto della prima parte, si trova quì.
Per riprendere il discorso, abbiamo lasciato i vostri affezionatissimi ad Hendaye (o meglio Hondarribia, in Spagna) sull'Oceano, dopo 9 giorni di viaggio e quasi 1.100 km con 26.400 m d+ (e, per non tralasciare nulla, con all'attivo anche 28 cols, di cui 6 over 2000 m).
Per quanto riguarda i cols, cosa che ho omesso di dire fino ad ora, alcuni non sono veri e propri cols in quanto salite a fondo cieco, ma tant'è, per semplicità li chiamerò comunque cols, non me ne vorrete, e la stessa cosa farò per la parte spagnola con i Puerti, Coll e Colladi.
Inoltre, se in Francia i Pirenei erano suddivisi per i vari dipartimenti, in Spagna sono invece suddivisi per le varie comunità autonome, quindi seguirò questa suddivisione.
E vai con il ritorno!
Paesi baschi e Navarra
Lasciamo quindi Hendaye percorrendo una ciclabile in parte sterrata lungo il fiume Binasoa ma che a tratti ci porta su un brutto stradone, fino a quando non la lasceremo per affrontare i primi cols del ritorno, non troppo alti in realtà: Orabidea (550 m), Col d'Oxtondo (602 m), Col d'Ispeguy - Izpegiko Lepoa (690 m).
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Ecco la ciclabile, in effetti carina, evidentemente ex-ferrovia.
Entriamo anche in Navarra ma poi ritorneremo nei Paesi Baschi, passando anche dalla Francia, per poi tornare in Navarra quindi sul posizionamento geografico esatto dei vari posti non ci giurerei troppo. Nota: quì ad un certo punto chiedo a Mattia se siamo in Francia o in Spagna e la risposta mi giunge subito dopo da sola: Francia o Spagna purchè si magna! E mai risposta fu più veritiera.
Ad ogni modo la seconda tappa resta nella memoria per i seguenti fatti:
Mattia buca per 4 volte; non siamo riusciti a trovare il problema che risolveremo solo dopo tre giorni (e la quinta foratura) con l'acquisto di un nuovo copertone
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Mattia scopre la mattina di avere una ruota a terra
Affrontiamo la salita più dura del giro e cioè il col d'Arthe: 5,38 km, 601 m d+ e 11,2 % di pendenza media che però, tenendo sempre a mente la regola pirenaica della livella guasta, supera spesso il 20%
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Quì sopra gli spagnoli fanno gli spiritosi 😖
Il pranzo migliore del giro in un posto stupendo sotto al Col d'Iraty (o Iratiko Lepoak, per cui, dal numero di K, deduco che quì siamo nei paesi baschi, vai a sapere)
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il posto del pranzo (peccato la macchina)
Lasciamo quindi quest'area misconosciuta (che sicuramente con una breve ricerca riuscirei a inquadrare meglio, ma mi piace il mistero) con bellissimi paesaggi davanti agli occhi e la pancia piena.
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Ecco i bellissimi paesaggi summenzionati. Che poi è anche facile essere bello: non c'è nessuno, è verde e c'è un po' di panorama, tanto mi basta
Aragona
Dopo una notte in un bellissimo campeggio ad Isaba (a questo giro in una camera da 6 dove eravamo solo noi 2 e al costo di 15 € cad.) entriamo in Aragona attraverso prima il bel Col de la Pierre Saint Martin (1765 m) e poi il brutto brutto (anche se poi c'è chi saprà fare di peggio, ma non vorrei anticipare troppo) Col de Somport, stradun in cui faremo la conoscenza con il gravillon, e cioè dei granelli incandescenti che vengono sparsi sul catrame, anche lui rovente, il cui scopo è evidentemente solo quello di farci morire dal caldo, oltre a quello che già dobbiamo sopportare per il sole e l'afa, che quì fa la sua comparsa. Noi a pedalare sul gravillon a 300 °C è stata una situazione veramente tragicomica ed ero sicuro mi si fondessero i copertoni.
Questa regione spagnola (quì sono sicuro) è caratterizzata, oltre che come anticipato dal caldo afoso (che ci porteremo dietro per 5-6 giorni), da una serie di valli con torrenti in cui tutti fanno rafting, kayak e canyoning; e direi saggiamente, considerato il caldo che fa non appena esci dall'acqua (e ti vieni a sdraiare, eh, eh).
Tra i vari fiumi il mio preferito sarà l'Esera che avrà l'onore di ospitarci nel solo bagno extra mare (o oceano, non fate i precisini) del viaggio.
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Quì mentre ce ne andiamo rinfrescati e soddisfatti.
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Una delle tante gole che formano questi vari fiumi.
In questa fase del viaggio superiamo i cols (e simili) a colpi di 4-5 al giorno: Puerto de Cotefablo (1423 m), Puerto de Fanlo (1372 m), Collado de Foradada, Coll de Fadas (1470 m), Puerto de Bonansa  (1380 m), Port de Viu de Llevata (1230) e Port de la Creu de Perves (1335 m) fino all'ultimo fantastico Port de Cabus (2302 m) che affronteremo su sterrato (stavolta senza copertoni danneggiati) e che ci porterà nell'unico posto brutto del viaggio (ANDORRA, lo scrivo in maiuscolo così non ve lo scordate).
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Il bellissimo Port de Cabus, su cui incontriamo tra l'altro gli unici due italiani dell'intero giro, i simpatici Samantha e Ivan di Lecco (che saluto), che affrontano i Pirenei in gravel. Grandi!
Andorra
Entriamo quindi in Andorra - noto paradiso fiscale e che già per questo mi stava un po’ sulle scatole - che quasi subito si svela a noi, turisti ignari, nella sua bruttezza consistente in una valle stretta attraversata da uno stradone a 4 corsie trafficatissimo e costellata da brutte cittadine costruite apparentemente senza un piano regolatore.
Per raccontare questa fase del viaggio anticipo che abuserò del termine "brutto".
Per continuare con la descrizione, a valle si trovano costruzioni brutte (alcune anche moderne ma in quel contesto risultano comunque, come dire, ehm... brutte) mentre in costa prevalgono le “residenze” (così c’era scritto, perché ognuna aveva un nome, evidentemente perché fa più figo) che in estate troviamo semi-disabitate. Scopro infatti che Andorra è soprattutto luogo di vacanze invernali per catalani mentre il turismo estivo è affidato a cose trash tipo Naturland (che fa molto Adventurland, il divertente film di Greg Mottola), per creare la quale un versante della montagna è stato trasformato (leggi "deturpato" o "rovinato") con giostre, ristoranti, parcheggi e tutto il peggio che vi può venire in mente.
Poichè comunque ci sono le salite, alcune delle quali non riescono ad essere rovinate da quanto sopra, ma soprattutto è un paradiso fiscale, ci sono un sacco di pro; per chi non ha familiarità con il ciclismo, i pro sono banalmente i ciclisti professionisti, che si riconoscono per: bici da XXmila euri, divisa ufficiale della squadra, sono magrissimi e ti superano a velocità quintupla (ecco, io non sembrerei un pro neanche ad un cieco).
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In tutto questo posso almeno vantare una foto con i gemelli Yates!
Le salite che affrontiamo noi sono La Rabassa (2037 m), che non riesce ad essere rovinata del tutto da Naturland, ma soprattutto il bellissimo Col della Gallina (1910 m) - irregolare e durissimo - che risulta essere una perla forse perchè la strada è chiusa e incredibilmente senza piste da sci. Se ne saranno accorti gli andorriani? Non diciamoglielo.
Purtroppo foto della salita non ne ho perchè troppo impegnato a stabilire il record della scalata.
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Ho comunque la foto del cartello in cima con il dettaglio della salita
Per completezza, lo stesso giorno scaliamo anche il Certers (1310) e ci prepariamo mentalmente a lasciare senza rimpianto Andorra, che doveva comunque ancora mostrare il peggio, se solo fosse possibile.
Infatti, per ritornare in terra spagnola, dobbiamo ancora affrontare il Port d'Envalira. Ebbene, trattasi di una grossa strada trafficatissima (anche questa frequentata da un sacco di pro, che ormai sapete chi sono) a tre-quattro corsie e che conduce su una cima con una serie di benzinai (4 o 5) e ad una pista da moto. Giuro
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Ecco la prova
La parte francese (in effetti prima di rientrare in Spagna si passa per un breve tratto in Francia) è forse ancora peggio in quanto vi è una coda lunghissima di macchine che salgono per fare benzina e shopping a Pas del la Casa, un paese bruttissimo costituito solo da negozi orribili.
Un’altra cosa curiosa (e brutta) è che subito dopo la dogana vi è un cumulo di auto, danneggiate o a cui mancano pezzi, abbandonate lì in mezzo alla strada; la qual cosa mi ha incuriosito, ma non abbastanza per andare a cercare in rete una qualsiasi altra cosa su Andorra.
Come beffa finale, il Port d'Envalira vanta il titolo di Cima Coppi dell’intero viaggio (2409 m) e in generale è il passo più alto dei Pirenei e, scopro ora, anche il più alto d’Europa ad essere aperto tutto l’anno, così è.
Catalogna
Ed eccoci compiere l'ultimo tratto del nostro viaggio che ci porterà a Cerbere prima pedalando ancora in Spagna - e affrontiamo uno dei miei passi preferiti dell'intero giro, il Coll de Jou (1637 m) - e poi, dopo un po' di altri prima coll (Spagna) e poi cols (Francia), in Francia.
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A Cerbere, non bellissima devo dire anche se alla fine ci eravamo un po' affezionati, c'è questo curioso hotel (ex) a forma di nave.
Per non fare torto alla Spagna volevo segnalare anche che a Portbou c'è una bellissima opera dedicata a Walter Benjamin, che è arrivato lì scappando dai nazisti e poi, sentitosi in trappola, suicidato.
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Dettaglio dell'opera del land artist israeliano Dani Karavan.
Delle ultime salite cito solo il bel Col de Banyuls (355 m) e il Col de Belitres (165 m), quest'ultimo perchè tra andata e ritorno + bonus (ved. dopo) lo passiamo per ben 4 volte.
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Ed eccoci a Cerbere per la foro di rito!
Per concludere il racconto, a Cerbere arriviamo con 3 giorni di anticipo (ci eravamo mantenuti larghi per imprevisti vari, compreso possibile maltempo, ma alla fine questi sono stati molto limitati) e poichè a nessuno dei 2 piace particolarmente stare al mare, decidiamo saggiamente di andare a visitare Girona, a 1 ora di treno da lì. E comunque meglio passare gli ultimi 2 giorni di vacanza in Spagna piuttosto che in Francia, non me ne vogliamo i nostri cugini.
Totale seconda parte: 1.090 km x 25.600 m d+ (e 30 tra cols, puerti, coll, ecc...)
Totale andata e ritorno (arrotondato): 2.200 x km e 52.000 m d+ (+ 58 cols)
Considerazioni finali:
Clima: i Pirenei si confermano tollerabili in quanto a caldo (e a tratti freschi). Il temuto mal tempo c'è stato solo per 2 giorni negli Alti Pirenei, ma è un classico. Lato spagnolo più caldo del lato francese e afa subita solo in Aragona/Andorra per 6-7 giorni
Cibo: a parte i supermercati francesi di cui ho già accennato nella prima parte, in Spagna si mangia meglio che in Francia ed ho apprezzato particolarmente le birrette a 1,50 € (in Spagna). Sempre a proposito di cibo, qualcuno dovrebbe dire ai francesi che le patate NON sono verdura!
Alloggi: in certe zone abbiamo avuto un po' di difficoltà; comunque, talvolta con un allungo/accorciamento della tappa o spendendo qualche cosa di più, abbiamo sempre trovato qualcosa (B&B, Hotel e alloggi vari). La spesa per l'alloggio (camera doppia) andava dai 70 ai 110 €. Particolarmente costosa è la petit dejeuner (colazione) in Francia (tipo 12 € cad.). Unico alloggio insufficiente è stato il pernotto in una tenda in un campeggio con materassini evidentemente pieni di insetti (cimici?), i cui morsi mi sono portato dietro per una settimana
Macchine: all'interno poche e moltissimi cols-eccetera fatti senza nessuno. Sempre in generale, automobilisti molto più rispettosi dei ciclisti
Girona (bonus)
E così finiamo la vacanza a Girona che entrambi conosciamo come bella e, per quanto mi riguarda, anche solo perché città natale di Nicolas Eymerich (inquisitore domenicano protagonista del bellissimo ciclo di romanzi di Valerio Evangelisti, che consiglio vivamente).
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Girona e il suo fiume
Scopro che Girona è anche una specie di capitale europea del ciclismo (soprattutto gravel ma non solo) questo sia per il clima, che permette di pedalare tutto l'anno, sia perchè tutt'intorno, vicinissimo alla città, vi sono bellissime colline con sterrate e strade asfaltate (queste senza macchine o quasi).
Tra le salite, la più vicina e famosa è Els Angels, a cui ovviamente dedichiamo un'escursione, ma un’altra molto bella ma un po’ più lontana è Rocacorba.
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Rocacorba
Girona è inoltre costellata di negozi di bici supercool, (menziono qui il The Service Course, l’Eat Sleep Cycle e il Velodrom) e di bar a tema bici (Hors Categorie e Espresso Mafia per esempio) che noi ovviamente visitiamo. In quanto supercool, i negozi hanno prezzi di bici e abbigliamento inaccessibili, motivo per il quale io e Mattia ci limitiamo a comprare, giusto come ricordo, una t-shirt in cotone ciascuno (io in realtà mi volevo liberare anche dell’unica maglietta che mi ero portato super-sintetica e che non sopportavo più).
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L'ingresso dell'Hors Categorie
Anche il popolo dei ciclisti, magrissimi e tutti raphati o maapati, è in effetti supercool e girano tutti con biciclette deluxe. Le cicliste, neanche a dirlo, sembrano tutte modelle e mi viene il sospetto che siano pagate dalla comunità dei vari bike shop-bar-coffee-ecc… per rendere il posto ancora più cool, e ci riescono eccome!
Insomma, spero prima o poi di tornarci in inverno in gravel!
Un grande ringraziamento va a Mattia per la compagnia, l'organizzazione e in generale per l'entusiasmo.
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micro961 · 9 months
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Oops - L’album d’esordio “Bestie e Dei”
La ricerca dell’ignoto come benessere mentale
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 Esce “Bestie e Dei”, album d’esordio degli eclettici Oops. Un connubio perfetto tra teatralità e musica, sacro e profano, un intenso viaggio tra i meandri dell’anima e della mente con musiche che rimandano al classico e prezioso cantautorato, ma pregne di personalità e originalità. “Bestie e Dei” è sui principali stores digitali e in promozione nazionale.
 “Il nostro primo disco, “Bestie e dei”, nasce come un piccolo esperimento ludico senza troppe pretese.  A un certo punto dei nostri percorsi personali abbiamo sentito l’esigenza comune di metterci in gioco, un modo per testare le nostre capacità creative. Nel giro di pochi mesi fiorisce una moltitudine di brani, e a forza di livellare, scartare, arricchire, ci rendiamo conto di avere tra le mani qualcosa di bello. Arrangiamenti semplici ma incisivi, qualche ritornello orecchiabile, la forza melodica e ruspante della chitarra, la precisione maniacale e furente della batteria. Otto canzoni a incarnare una sorta di concept onirico incentrato su una crisi esistenziale.
 I testi hanno una naturale propensione alla libertà espressiva, non cercano la comprensione dell’ascoltatore a tutti i costi, ma non si crogiolano neanche nell’estremo ermetismo. Sono semplicemente i testi di un ragazzo invecchiato tra le pagine di antichi poeti, che ha sviluppato negli anni un suo stile definito.
 Oltre alle piccole allucinazioni e alle descrizioni di stati emotivi, troviamo alcune figure della mitologia greca a incarnare il senso del sacro, del misticismo inteso non come rifugio rassicurante in una notte di tempesta, ma come ricerca dell’ignoto, del non detto, del magico. “Bestie e dei” nasce in tempi di crisi pandemiche e personali, ma non cerca resa, prova invece a descrivere la forza ancestrale dell’uomo verso il sentiero non solo della sopravvivenza, ma del benessere mentale.” Oops
 La band racconta
 “Oops come il suono di una disattenzione. Un'interferenza nell'emissione sonora dell'ordine o più semplicemente, qualcuno che cade. Ma Oops è anche altro: una chitarra, una batteria, tre voci e una manciata di canzoni oniriche, nate quasi per gioco. Cantilene folk per visioni frenetiche, morbide nenie per visioni pacifiche. Benvenuti a bordo.” Mattia, Mirko e Lorenzo
 Spotify: https://open.spotify.com/album/3zBEQhLZNqCc5ttrr8SPZ9
Instagram: https://instagram.com/oops_italianband
Facebook: https://www.facebook.com/Oopsitalianband/
YouTube: https://youtu.be/aqMuQVPRry4
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personal-reporter · 10 months
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Malescorto 2023
A fine luglio presso il borgo di Malesco, in Valle Vigezzo,  torna Malescorto, uno dei festival di corti più affermati e prestigiosi a livello mondiale. La ventitreesima edizione si riconferma come un  punto di riferimento per le produzioni internazionali di cortometraggi, con 1.482 corti, visionati per la selezione finale dal direttore artistico Paolo Ramoni, numeri che attestano il ruolo di primo piano di questa manifestazione e che portano il paese più popoloso della Val Vigezzo al centro del mondo: dalla finzione al documentario, dal cinema sperimentale al mockumentary, la mappa dei corti ricevuti è davvero ampia. Il programma di questa nuova attesa edizione, pubblicato su www.malescorto.it, prevede una serata di anteprima venerdì 14 luglio, alle 21 presso il Cinema Comunale di Malesco, con proiezione dei corti delle Selezioni Speciali Territori e Maleschools. Per la Selezione Speciale Territori saranno proiettati Ecate di Federica Crippa, Imbracciare chiamare sparare di Andrea Colzani, Ecce di Margherita Premuroso, Editing romance di Stefano Etter e Giovanni Jannoni, Guang Rong di Simone Setzi, Cicciolina Pocket di Claudio Casazza, All end? di Mattia Bioli, Gente di contrabbando di Marzio Bartolucci. Quattro invece i corti proiettati di Maleschools: La mia vita nella tua dell'I.I.S. A. Parisi di Vignola (Modena), 21 maggio della Scuola Primaria C. Battisti - I.C. Ponte San Nicolò di Ponte San Nicolò (Padova), Vanessa e le visioni fuori luogo dell'I.I.S.S. Mons. Antonio Bello di Molfetta (Bari) e Planting machine della Scuola Primaria P.R. Giuliani - I.C. Ponte San Nicolò di Ponte San Nicolò (Padova). IL La serata di apertura di Malescorto 2023 è prevista per lunedì 24 luglio alle 21 presso il Cinema Comunale di Malesco e sarà organizzata nell’ambito dei festeggiamenti per il Centenario della Ferrovia Vigezzina-Centovalli. Alla presentazione del progetto Art Credits 2023 con l’opera di Giampaolo Prola, utilizzata come base della 23^ edizione del Festival, seguiranno il lancio del nuovo gioco per famiglie Cinema a bordo, promosso in sinergia da Malescorto e dalla Ferrovia Vigezzina-Centovalli, e Cinema e treno a volte si incontrano, con curiosità e aneddoti che riguardano l’ambito cinematografico e quello ferroviario, a cura del direttore del Festival Paolo Ramoni. La serata si chiuderà con la proiezione del film L’oro nel camino, in occasione del 40° anniversario dalla sua realizzazione, alla presenza di Roberto Maggini, attore e sceneggiatore dello stesso. Durante la serata non mancheranno le musiche di Giampaolo Arfacchia, noto per essere tra gli autori del caratteristico brano La Vigezzina. Nelle serate successive, da martedì 25 a venerdì 28 luglio, presso il Cinema Comunale verrano proiettati, con inizio alle 21, i corti della Selezione Ufficiale e premiati i filmati delle Selezioni Speciali, mentre alle 21 di sabato 29 luglio, sempre al Cinema Comunale, si terrà la cerimonia di premiazione e la proiezione dei corti vincitori della Selezione Ufficiale. Read the full article
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guidosloungecafe · 10 months
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═••••>CLICK & PLAY<••^_^
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►▬~♥♥♥ In The Zone - June 2023 ♥♥♥~▬◄
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In The Zone - June 2023 (Guido's Lounge Cafe)
This time I had to be a little early with selecting the music. I was on a vacation to Spain, and had a lovely time. I hope the music tells the way my vacation was :)
Headphones advised
Coverart is taken by Ross: https://unsplash.com/photos/PgXx8Nk64UI
Spotify Playlist: https://open.spotify.com/playlist/7kxmlp79PrhNbUvsnOH8mS?si=67202b8114464889
For track lists and more info on the artists: https://www.facebook.com/guido.van.der.meulen
00:00:00 Intro Shoshana Michel - Looking for Light in the Darkness 2023
00:02:27 Carlos Dengler - Golden dawn
00:07:39 Skunk Baxter - Giselle
00:12:24 Brombaer - Sleepwalking Trees
00:14:39 Priscilla Hernandez - Om Vrish Elle
00:17:28 Sandrayati Fay - Petals to the Fear
00:19:52 Shoshana Michel - Starlight and Crystal Dreams (Frida's Lullaby)
00:23:28 Chad Lawson - To hold the stars in the palm of your hand
00:27:35 Priscilla Hernandez - In the Mist
00:32:57 Carlos Dengler - Golden Dawn
00:38:11 Carl Lord - Starry Host
00:42:40 David Wahler - Blue Rose
00:46:25 David Franklin - We All Become Ancestors
00:49:16 Max Jeschek - Arrived
00:53:40 Alexandra Strěliski - Dans les bois
00:57:20 Prem Rawat - The Miracle of You
01:01:42 Ann Sweeten - Red - Requiem for an Old Friend
01:07:32 Peter Calandra - The Gambit
01:11:53 Peter Sterling - Bahia Del Sol
01:18:05 Bob Yonker - Walking With God
01:21:41 Michael Martinez - When I’m Gone
01:25:13 Iman Aganj - SoloTwenty-Two
01:28:52 Rick Sparks - Fields of Gold
01:32:58 Robin Spielberg - Oh, Babe, What Would You Say
01:36:02 Mattia Greggio - Dream With Me
01:38:31 Morton Jones - Descending
01:42:23 Michelle Qureshi - Open Window
01:45:18 Fiona Joy Hawkins and Rebecca Daniel - Rain On My Coat
01:49:13 Igor Berin - A Garden
01:51:49 Sherry Finzer & Elise - Tyndall Effect
01:56:10 Orchestra Indigo - Introit Anne Bello
Kind regards
Guido van der Meulen
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Festa della mamma al tennis !
Domenica 14 Maggio hanno provato ad avere inizio i campionati nazionali di serie B che vedono le nostre squadre ai nastri di partenza con grandi aspettative.
Purtroppo l’unica variabile non controllabile, il meteo, è arrivato a sparigliare le carte, non permettendo ai ragazzi della B2 di scendere in campo presso lo SC Selva Alta di Vigevano, così come rinviando l’incontro casalingo della Serie C Maschile.
Le uniche quindi a schierarsi sono state le ragazze capitanate da Mauro Arnone, impegnate all’esordio nel Girone 3 contro le temibili avversarie dello SC Sassuolo, onestamente sfortunate perché colpite da defezioni dell’ultimo minuto che non hanno permesso al Circolo emiliano di presentarsi a ranghi completi.
In ogni caso, le partite da vincere ci sono state e … sono state tutte vinte dalle nostre amazzoni !
Schierata come singolarista Asya Colombo, opposta alla giovane e promettente 2.7 Cremonini Azzurra, in una partita dove la nostra portacolori ha dovuto lottare non tanto contro l’avversaria ma soprattutto contro gli spettri dei difficili momenti appena passati. Asya è infatti reduce da un grave infortunio alla spalla che l’ha tenuta lontana dai campi per mesi, durante i quali ha dovuto convivere con enormi sacrifici e sofferenze durante le sedute di fisioterapia grazie alle quali è uscita dal tunnel. Comprensibile e doverosa la commozione a fine match, dopo il 64 63 finale che racconta di una prestazione solida e sempre di testa. Via i fantasmi dell’infortunio Asya, e da adesso in poi tutta la grinta necessaria per tornare ai tuoi livelli !
Come numero 1 il CTP ha quindi schierato Cavelli Carola (2.4) che in una parola ha disputato e vinto una partita … alla Carola. Chissà se anche nella vita reale a Carola piacciono le montagne russe, lo chiederemo alla prima occasione … certo è che sedersi in tribuna mentre gioca lei, fa vivere al pubblico un’esperienza simile !
La fredda cronaca parla infatti di un 5 a 2 sopra nel primo set, poi perso 7 giochi a 5, di un secondo parziale che sembrava scappare via sul 4 a 1 per la 2.5 Gubertini Alice … in un match che sembrava perso ! Da qui le proverbiali accelerazioni della Cavelli portavano a casa il parziale per 64, per poi vedere la luce spegnersi di nuovo sino al 4 a 0 sotto, palla del 5 a 0 ! In realtà, eravamo a questo punto all’apice della roller coaster e da lì iniziava la discesa, se pensate che il parziale è stato 6 giochi a 0 per il CTP. Se non è una partita da montagne russe con il punteggio 57 64 64 … Grande Carola !!!
Il terzo punto del singolo era quindi deciso a tavolino vista l’assenza dell’avversaria, con Sonia Cassani nemmeno scesa in campo, ma prontissima a schierarsi nel doppio ormai solidissimo in coppia sempre con la Cavelli, a spazzare via le malcapitate emiliane 60 63.
Un 4 a 0 bello, deciso, emozionante e che non poteva far iniziare meglio il sogno targato Serie B1 !
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Note di merito a chi non è sceso in campo ma che in presenza (le giovani e ormai integrate nella squadra Mirella Salvagnin e Giorgia Orsini insieme con la più esperta Aurora Urso pronta ad esordire presto) e chi da lontano, lontanissimo (Vale Urelli & famiglia dagli USA) hanno trascinato il team con la fondamentale componente del tifo e del sostegno.
Ci piace come sapete sottolineare questo aspetto, in uno sport per definizione individuale come il tennis, in un gruppo dove lo spirito di vera squadra costruito in questi anni da Mauro, Mattia e da tutti i nostri professionisti, garantisce un attaccamento ed una spinta fondamentali in un girone così impegnativo.
Ora ci si mette in viaggio, per due consecutive trasferte in quel di Sinalunga (Siena) e CT Giotto (Arezzo) per cercare di confermare lo stato di forma della nostra squadra … FORZA RAGAZZE !!!
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lamilanomagazine · 5 months
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Il Comune di Mantova ha presentato “Mantova, sinfonia di racconti” il nuovo canale podcast realizzato da Loquis con la voce di Neri Marcorè
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Il Comune di Mantova ha presentato “Mantova, sinfonia di racconti” il nuovo canale podcast realizzato da Loquis con la voce di Neri Marcorè E’ stata presentata “Mantova, sinfonia di racconti", il nuovo canale podcast pensato per arricchire l’esperienza di visita della città attraverso la realizzazione di una mappa audio con 80 podcast che accompagnerà i turisti in un incredibile viaggio. All’evento di lancio, tenutosi mercoledì 22 novembre nella sala consiliare del Comune di Mantova, sono intervenuti il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il vicesindaco e assessore al turismo Giovanni Buvoli e Bruno Pellegrini Ceo di Loquis. In aula erano presenti anche gli studenti di una classe dell’Ites Pitentino che insieme alla vicepreside Paola Cartellà hanno accettato di sperimentare il nuovo servizio podcast di Loquis basato sull’utilizzo della realtà aumentata. “Questa iniziativa parla in modo particolare ai giovani – ha commentato Palazzi – perché è un modo per rendere piacevole il racconto in pillole di un luogo mentre si va a scuola o al lavoro, in auto o in treno. E’ bello ascoltare una storia, un aneddoto, scoprire un particolare nuovo. Ma i posdcast sono anche strumenti utili per i turisti perché i racconti sono tutti collegati alla loro geolocalizzazione. Da giovedì 23 novembre saranno anche su Spotify”. “Dal 2016, quando Mantova è stata capitale italiana della cultura – ha aggiunto Buvoli – il turismo è in costante crescita, non solo perché il nostro patrimonio culturale è bello da vedere, ma anche perché abbiamo dato vita ad una serie di eventi che hanno reso la città più attrattiva”. “Loquis è nata per dare voce ai luoghi – ha detto Pellegrini -. Il nuovo canale podcast che mettiamo a disposizione dei turisti è uno strumento che ha un grande potenziale. Ti dice cosa stai vedendo, ti racconta il luogo che stai attraversando. E’ uno strumento che ti vedere la realtà aumentata”. Negli ultimi due anni l’ascolto dei podcast è cresciuto vertiginosamente ed è diventata un’abitudine consolidata per circa 12 milioni di italiani di tutte le fasce di età (39% sotto i 35 anni). I podcast vengono ascoltati a casa ma soprattutto mentre ci si sposta in macchina, treno, mezzi pubblici e a piedi. Loquis negli ultimi dodici mesi ha registrato oltre 5 milioni di ascolti. Nel podcast, Mantova viene raccontata con la curiosità di chi svela, passo dopo passo, caratteristiche, storie, architetture e pensieri letterari dedicati alla città. Ogni luogo, ogni storia dura quanto una canzone e il viaggio in città diviene qui una sinfonia di racconti. Un percorso a tappe, con una guida d’eccezione. Il Comune di Mantova ha affidato il racconto alla voce dell’attore Neri Marcorè, che accompagna l’ascoltatore tra le vie, per offrirgli un’esperienza diversa che avvolge sia chi è già stato in città sia chi la visita per la prima volta. Ogni podcast parte da una domanda per stuzzicare quelle successive, perché la conoscenza non ha mai fine e il narratore lascia al viaggiatore il desiderio di trovare le sue risposte. Il racconto di Mantova restituisce così atmosfere ed emozioni che hanno il sapore della letteratura, il gusto del passato e i profumi di una cucina ricca e appagante. I primi 45 contenuti in italiano e in inglese sono disponibili su Loquis. Nelle prossime settimane verranno rilasciati i contenuti restanti. Oltre alle pillole già on line, altre 40 sono in lavorazione e presto si potranno ascoltare. I testi sono dell’autrice Rachele Masci, con la consulenza editoriale del giornalista Giacomo Cecchin. La voce è di Neri Marcorè. Nella versione inglese, la voce è dello speaker Edoardo Camponeschi. Cos’è Loquis? Loquis è la prima piattaforma di travel podcast gratis per tutti, fruibile in viaggio e da casa. I contenuti sono geolocalizzati: è possibile così ascoltare le storie dei luoghi del cinema, scoprire la cultura gastronomica locale, le curiosità su personaggi storici e sulle città che hanno abitato, gli aneddoti legati al territorio, le leggende e i misteri. Da oggi l’esperienza di viaggio su Loquis si fa ancora più immersiva e coinvolgente grazie alla nuova funzione di gioco per scoprire le storie che ti circondano attraverso la realtà aumentata.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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