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#libero pensiero
gregor-samsung · 2 months
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«Sul finire del Sedicesimo secolo la volta celeste si alzava, come la vediamo noi ancora oggi, non di venti metri come nel planetario, ma circa a non più di trenta chilometri sopra di noi, come un’inflessibile costruzione. Sopra questa fortezza celesta troneggiava il malefico Dio, la cui vista penetrava in tutti gli errori degli uomini, che puniva senza pietà con la guerra, la peste, gli incendi. La volta celeste, che sosteneva i palazzi e i giardini di Dio, cingeva come un guscio d’uovo la Terra liberamente sospesa nel vuoto. «A questo punto entrò in scena Giordano Bruno e ruppe il guscio dell’uovo cosmico aprendo lo sguardo meravigliato e felice dell’umanità sull’infinità dello spazio. Le stelle fisse non erano più i bottoni dorati inchiodati all’immobile parete celeste, ma divennero barche dorate che si muovevano liberamente nell’etere a grande distanza le une dalle altre. Tutta la magnificenza dei palazzi divini si era volatilizzata. Se fossi un grande artista come lei», disse lo zoologo volgendosi ora al pittore, «progetterei un affresco imponente che, come contraltare del Giudizio Universale di Michelangelo, raffiguri Giordano Bruno sul rogo. Ma le fiamme, che devono bruciarlo, salgono verso il cielo e incendiano la volta celeste come fosse una misera quinta teatrale. Si vedrebbero quindi la città di Dio con i suoi opulenti palazzi crollare, dissolvendosi nel fumo e nella cenere, e insieme ad essi cadrebbero vittime dell’eterna distruzione angeli e santi. In lontananza, le stelle dell’Orsa Maggiore, come sfere luminose, apparirebbero in segno di vittoria.»
Jakob von Uexküll, L'immortale spirito nella natura, traduzione dal tedesco di Nicola Zippel, Castelvecchi (collana I Timoni), 2014. [Libro elettronico]
[Edizione originale: Der unsterbliche Geist in der Natur, Christian Wegner Verlag, Hamburg; testo pubblicato in tre parti fra il 1938 ed il 1947]
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libero-de-mente · 13 days
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Mi sono appena reso conto che per strada sorrido solo ai cani.
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la-novellista · 8 months
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Come respiro d'inferno s'attaccano sulla pelle inginocchiando l'anima al cospetto dei tuoi desideri.
Le tue mani.
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apropositodime · 11 months
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Sono per libero pensiero, quando il pensiero ha un senso, sopratutto quando si toccano certi tasti.
Non so, è come dire,
"non sono razzista, ma tutti sti nigga (il termine non sarebbe dispregiativo, ma in realtà viene usato in modo dispregiativo) li spedire a calci in culo a casa loro."
Quindi preferisco chi ha il proprio pensiero chiaro ,che rispetto sempre anche se non condivido , senza girarci intorno e poi magari negarlo anche.
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silviaaquilini · 7 months
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Cos’è il Dolore? Esiste?
Il dolore non esiste.
Cioè non letteralmente,
Ma il è il corpo che decide di sentirlo.
NON E UN DATO DI FATTO
MA UNA PROSPETTIVA DI PENSIERO DIVERSA
IL DOLORE
È un impulso di pericolo ⚠️
Impulso elettrico il nostro corpo manda al cervello e il nostro sistema nervoso lo percezione come tale.
È UN SISTEMA D’ALLARME
Potremmo non sentire dolore,
ma il problema è comunque li, ed è reale.
quindi percepito così ci informa che c’è qualcosa che non va, e che va risolto al più presto.
più è forte la scala del dolore e più sarà l’urgenza da risolvere a breve ⏱
Tu cosa ne pensi?
Scrivilo nei commenti…
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goccinefluo · 10 months
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Cambia modo di pensare e magari riuscirai a cambiare ciò che non va…
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lordfederico · 1 year
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1. Non sentirti assolutamente certo di nulla.
2. Non avere alcuna venerazione per l’altrui autorità
3. Non utilizzare il potere per sopprimere opinioni che ritieni dannose, perché così facendo saranno le opinioni a sopprimere te.
4. Non aver paura di essere eccentrico nelle tue idee, perché ogni idea ora accettata è stata una volta considerata eccentrica.
5. Trova più gusto in un dissenso intelligente che in un consenso passivo.
6. Sii sincero, anche se la verità è scomoda, perché è ancora più scomodo il tentare di nasconderla.
7. Non pensare che valga la pena nascondere la verità, perché è sicuro che essa verrà alla luce.
8. Non provare invidia per la felicità di coloro che vivono di illusioni, perché solo uno sciocco può pensare che in ciò consista la felicità.
9. Quando chi ti sta attorno si oppone al tuo pensiero, anche se dovesse trattarsi di tua moglie o dei tuoi figli, privilegia la discussione e non l'imposizione, perché una vittoria ottenuta con la forza è fittizia e illusoria.
10. Non cercare di scoraggiare la riflessione perché è sicuro che non ci riuscirai.
In definitiva non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata.
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igorwayne-blog · 1 year
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Quando sei totalmente in pace con te stesso, niente può scuoterti.
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arturo1951stuff · 1 year
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falcemartello · 24 days
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Quella che era apparsa una rivoluzione culturale epocale..il 68.. si è rivelata essere la più grande truffa culturale ai danni degli studenti e dei giovani. Un tempo nelle Università e nei licei si contestava il potere.. oggi il potere sta dominando le menti di universitari, ormai talmente manipolati da credere che il pensiero unico sia il pensiero libero. Boni Castellane fotografa il fallimento educativo e culturale
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libero-de-mente · 2 months
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A che serve essere buono come il pane se la gente è sempre più celiaca?
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melissa-io · 4 months
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Come una piuma
e' il peso
del pensiero
libero.
Mely🩷
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la-novellista · 10 months
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...e sciolse per me un pensiero.
Sì,lo sciolse nel ugual modo con cui si sciolgono e capelli e lo lasciò libero di vagare, era ovunque, scompligiato, stropicciato, irrequieto ed indomito.
Ma una cosa mi colpì, per paura che volasse via, fece un nodo e lo fermò vicino alle labbra, perché quella muta parola per me divenisse suono.
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francesca-70 · 2 months
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Sono donna anche oggi, anche se non è l'8 marzo e nessuno mi porta una mimosa.
Sono donna anche oggi, che non ho nessuna serata in discoteca con uomini nudi che dovrebbero farmi divertire ballando e invece, poveretti, mi fanno solo pena...loro e chi ci va quel maledetto 8 marzo.
Sono donna ogni giorno, quando mi alzo e ho la forza di dire ''tocca a me'', senza nessuno che mi impone qualcosa o senza obblighi legati ad ormai morte tradizioni ed usanze.
Mi piace essere donna, non sono una femminista sfegatata che difende ad ogni costo e ad oltranza il mio genere, perché le stronzate le facciamo anche noi e non siamo sante, almeno io aureole in testa non ne vedo proprio a nessuno, ma mi piace la mattina pettinarmi i capelli, mettere il mascara e perdere quegli intramontabili venti minuti davanti ad un armadio, sempre pieno di cose che a me in quel preciso istante non piaceranno.
Mi piace essere donna, perché in quel lontano 1907 e poi 1909 e infine in quel 1910 qualcuno finalmente capì che anche io ho un pensiero, e posso renderlo libero come ogni altro maschietto del tempo stava facendo; mi piace essere donna perché mi piace esser come tutti gli altri, in fondo cosa cambia?
Al posto di averle in basso due palle, le ho appiccicate sul petto.
Non voglio dire frasi e luoghi comuni come "grazie a noi avete i vostri figli, uomini", perché a riguardo nessuno ha un merito superiore, perché se qualcuno ci ha creati entrambi siamo complementari e non subordinati.
Se qualcuno ha lottato per una parità di diritti, se esiste questa benedettissima uguaglianza voglio lottare e conquistarla ogni giorno, voglio esser donna anche quando le cose si metton male e c'è da rimboccarsi le maniche, voglio esser donna quando c'è da lavorare anche se non si tratta di gonna sexy ma di una tuta grigia e sporca di nero a fine giornata, voglio essere donna e voglio combattere tenacemente in una società "evoluta" e dinamica, in una società dal libero pensiero e dalla mentalità aperta che ancora boicotta l'espressione di ogni genere e di tutti i generi.
"Dichiarazione universale dei diritti umani" e "Dichiarazione dei diritti umani di Vienna", 1945 prima e 1993 poi... vi dice nulla? A me sì, e dice che se io voglio studiare, laurearmi e lavorare in un'azienda e starne a capo, posso farlo perché ho la stessa brama, grinta e forza che avrebbe il mio collega dalle palle attaccate in basso che il colloquio non lo ha superato. Mi dice anche che la mia mansione non è esclusivamente accudire i figli e sfornare lasagne e torte al cioccolato per il mio amato maritino che, povero, al rientro dal suo faticoso lavoro deve trovare qualcosa in tavola e il figlio che già dorme, pulito e profumato. No. Non sono una serva, una schiava, un'allevatrice e macchina di procreazione. Gli antichi romani si sono estinti e siamo nel ventunesimo secolo.
Io sono donna e ho diritto di vivere, io sono donna e ho diritto, io sono donna, io sono. Io. Quell' "io" promotore di soggettività, indipendenza ed esistenza. Non esiste moralmente, eticamente, metaforicamente (chi più ne ha, più ne metta) UOMO e DONNA, esiste io. E quest'ultimo devo ogni giorno, ora, minuto confermarlo senza che altri io prendano il sopravvento.
Io sono donna anche oggi, che non è l'8 marzo, ma in ogni attimo della mia esistenza pretendo reciproco rispetto e fedeltà, detengo la mia dignità e manipolo senza vincoli i fili di un burattino chiamato Vita.
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Silvana Blasco
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donaruz · 2 months
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Ipazia d'Alessandria fu una scienziata e filosofa nata approssimativamente tra il 355 e il 370 d.C. ad Alessandria d'Egitto e uccisa da fanatici religiosi nel 415 d.C., proprio a causa delle sue ampie conoscenze e della sua volontà di essere una donna capace di esercitare il libero pensiero.
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