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#la pioggia di marzo
fruitcage · 5 months
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piovascosimo · 1 year
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Mina e Il Quartetto Cetra | La Pioggia di Marzo
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recliningbacchante · 1 year
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dracula61 · 2 months
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La pioggia di Marzo
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ilsalvagocce · 5 months
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ieri mi vestivo
e cercavo abiti per un incontro di lavoro fuori, che durava tanto e che prima mi faceva viaggiare, che poi magari era freddo, ma mica è detto, e io nella mia torre d'avorio non son abituata a farne stile motivo giustezza, perché lavoro da me, allora poi ho scelto gli anfibi
quando mamma stava in ospedale, per due mesi ho indossato le stesse scarpe anfibie e lo stesso giaccone per salire a piedi in cima alla collina dove stava l'ospedale, perché ci volevo arrivare camminando. non ricordo se fossi cosciente della scelta reiterata, avevo bisogno di arrivarci a piedi e tornare a piedi, tempo per prendere respiro vedere i fiori di marzo il ciglio della strada gli alberi sbocciare, poterle raccontare, all'aria attorno a lei, il tempo del passo passo passo
quegli stivaletti uno penserà ora li odierai, invece quando li indosso sto bene, perché sono padrona del mio camminare del mio andare
sopra avevo sempre un giaccone della decathlon, che uno dice hai 5 cappotti, metti il cappotto, no io dovevo affrontare la bufera freddo e caldo, mascherine e non, sale d'attesa, seggiole plastica e lettini, scale ascensori pioggia e sole, cuscini viste occhi chiusi occhi aperti, io arrivavo a piedi, tornavo di giorno tornavo di sera con la zainetto e il giaccone andavo come un randagio, bellissimo, con la sua casa cespuglio sulle spallette. anni fa avrei detestato quella giacca, poco cangiante, poco femminea, ora mi sembra la cosa più calda più giusta, la cosa più forte più me
e poi sulle spalle quello zainetto di stoffa con un cervo ricamato bastava per tutto per avere tutto, un libro su nina simone da leggerci, una mela, una bottiglia d'acqua matite un taccuino lacrimato ma vivo più che mai
da allora, nel tempo fresco e freddo una di queste 3 cose per stare bene io le voglio indossare, mi basterebbero solo loro, ma per una caleidoscopica lista di motivi poi non puoi, non lo fai mica
però quando calzo quegli stivaletti ho i piedi caldi come le radici trasportabili, quando ho addosso la gran giacca col cappuccio posso sentire la forma di tutti i venti, con quello zaino artigiano ho sulle spalle il mio necessario vivo, e ora, di tutte queste cose, io ti leggo, ricevo, ma black friday cosa vuoi che ti dica
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tulipanico · 1 year
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è la pioggia di marzo, è quello che è
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sciatu · 3 months
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Ricotta del vicino di casa, cassatina con ricotta, sfogliatelle con ricotta, cannoli al cioccolato con ricotta, cannoli tradizionali.
Il clacson sgraziato e difettato di una vecchia punto mi attira verso il muretto che costeggia la strada di campagna su cui confina la casa. Mi affaccio oltre il muretto e vedo nella sua vecchia punto Stefano, il pastore che abita con gregge e famiglia più in alto su monte “A vuliti na ricotta?” “Cettu” “ Un chilu o menzu chilu?” “Menzu” “Accà, pigghiassi’ Mi passa un sacchettino di plastica trasparente caldo, in cui una forma di ricotta naviga nel siero da cui è nata “Quant’è?” “Du euri” Lo guardo sconcertato. Con due euro ti compri solo la fame. Pago e con gentilezza porto la ricotta in casa. La metto in un angolo della cucina coprendola con una tovaglia a quadrettoni bianchi e rossi. Gliela sistemo intorno con attenzione, come si fa con un neonato. Mangiamo. Il primo è un piatto di pasta con il pomodoro fresco dell’orto. Poi porto in tavola la ricotta. L’osserviamo con devozione sentendo il profumo di latte e il suo tepore. Ha un colore bianco-dorato ctipico della ricotta di pecora. Si taglia con un sospiro perché ha la consistenza di una nuvola e in bocca si scioglie lentamente. Nessuno parla. Il gusto cremoso e intenso, stordisce il pensare, l’immaginare, il paragonare. Non è ricotta, è il vento che semina gli arbusti sui monti, l’acqua di marzo che li trasforma in fiori, il passo lento delle pecore che seguono il suono del campanaccio sotto il sole della primavera e le nuvole grigie madri della pioggia che si inseguono nell’azzurro intenso del cielo. È un piacere soffice, come il grembo di una bambina, impalpabile come la schiuma del mare, fiabesco come un sogno al mattino. La ricotta fresca muta e si rinnova se la mangi con il caffè macinato, con il cioccolato, nei cannoli, nel ripieno dolce delle fraviole, con il miele o sulla pasta in bianco. Da sola, quando è fresca è una solista perfetta, da ammirare e gustare. È un bacio al senso di latte: soffice, caldo, gustoso, intenso. Come il latte è innocente, umile, semplice, pura. Un poema in un verso e con mille rime. Evoca le colline scoscese, i boschi infiniti, i ruscelli gioiosi, bianchissime nuvole in azzurrissimi cieli. Per questo ormai, l’evento del mattino, è ormai l’arrivo di Stefano e della sua scassatissima e polverosa punto, un prezioso forziere colmo di calde, tenere ricotte.
The awkward and defective horn of an old Punto attracts me towards the low wall that runs alongside the country road on which the house borders. I look over the wall and see Stefano in his old place, the shepherd who lives with his flock and family higher up the mountain “Do you want ricotta?” “Cettu” “Un chilu or menzu chilu?” “Menzu” “Accà, pigghiassi” He hands me a hot transparent plastic bag, in which a wheel of ricotta floats in the whey from which it was born "How much it is?" “Two euros” I look at him bewildered. With two euros you can only buy hunger. I pay and kindly bring the ricotta home. I put it in a corner of the kitchen, covering it with a red and white checkered tablecloth. I arrange it around him carefully, as one would do with a newborn. Let's eat. The first course is pasta with fresh tomatoes from the garden. Then I bring the ricotta to the table. We observe it with devotion, smelling the scent of milk and its warmth. It has a white-golden color typical of sheep's ricotta. It is cut with a sigh because it has the consistency of a cloud and slowly melts in the mouth. Nobody talks. The creamy and intense taste stuns thinking, imagining, comparing. It's not ricotta, it's the wind that sows the shrubs on the mountains, the March water that transforms them into flowers, the slow pace of the sheep that follow the sound of the cowbell under the spring sun and the gray clouds that give birth to the rain that they chase in the intense blue of the sky. It is a soft pleasure, like a child's womb, impalpable like sea foam, fairy-tale like a dream in the morning. Fresh ricotta changes and is renewed if you eat it with ground coffee, with chocolate, in cannoli, in the sweet filling of ravioles, with honey or on plain pasta. Alone, when it is fresh it is a perfect soloist, to be admired and enjoyed. It's a kiss with the feeling of milk: soft, warm, tasty, intense. Like milk she is innocent, humble, simple, pure. A poem in one verse and with a thousand rhymes. It evokes the steep hills, the endless woods, the joyful streams, very white clouds in very blue skies. For this reason, the morning event is now the arrival of Stefano and his battered and dusty car, a precious treasure chest full of warm, tender ricotta.
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apropositodime · 1 month
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Oggi piove, e vabbè in fondo :
Marzo è pazzo
Aprile non ti scoprire
Sole sulla palme, pioggia sulle uova.
Chi fa da se fa per tre.
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino
🤪 Martedì
E comunque le fragole di Mustafa🍓✈️✈️✈️
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parolerandagie · 2 months
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Dopo la pioggia, a Marzo
Raggio di sole:
già sorride l'estate,
fra le nuvole.
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somehow---here · 1 year
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Dopo la pioggia la terra
è un frutto appena sbucciato.
Il fiato del fieno bagnato
è più acre - ma ride il sole
bianco sui prati di marzo
a una fanciulla che apre la finestra.
Giorgio Caproni, Marzo
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unfilodaria · 23 days
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GIUDIZIO ABBREVIATO
Tra chi si dissolve e chi resta, un soffio. Silenzio, laceri i suoni, la pietra, circondi di ombre le colline, trovi il riso dei passanti, l' arcadia dei torrenti. Nascosto alla pioggia di primavera Ti calmi, attendi un luogo, chiedi dove decifrarti. Silenzio che fiorisci tra le traiettorie dei morti, sotto gli armadi, allo specchio, tra luci di lanugini. Alle quattro doni due spighe al vento, non ti perdi tra gli ulivi, smarrisci la consistenza di zolla, incontri pomeriggi vasti come il disegno dei gusci. La luna di marzo prepara la pula e spala. Ruota l' ora come il bacio di ieri, le labbra, la lotta.
Alfonso Guida da "Il tassidermista" Terra D'ulivi Edizioni 2022
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armandoandrea2 · 1 month
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Elis Regina - "Águas de Março" - MPB Especial
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La pioggia di marzo...
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klimt7 · 2 months
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Un libro per raccogliere fondi per iniziative contro la violenza di genere sulle donne e per dare vita alla Fondazione "GIULIA CECCHETTIN"
Nella serata di oggi 3 marzo 2024, Gino Cecchettin ospite del programma "CHE TEMPO CHE FÀ" ha mantenuto la promessa fatta all'indomani dei funerali di sua figlia Giulia. Gino ha presentato il libro dedicato alla memoria di Giulia e a raccogliere fondi per organizzare eventi e iniziative per lottare contro la Violenza di Genere sulle donne.
Dal giorno dei funerali della figlia Giulia, Gino Cecchettin ha scelto di condividere il proprio dolore cercando di affrontarlo e renderlo costruttivo perché possa essere di aiuto alle giovani e ai giovani del nostro Paese. In questo libro, attraverso la storia di Giulia, si interroga sulle radici profonde della cultura patriarcale della nostra società.
«Tu in questi giorni sei diventata un simbolo pubblico», scrive Gino Cecchettin alla figlia Giulia e a quanti vorranno ascoltare le sue sofferte parole di impegno, di consapevolezza e di coraggio. «Sei la mia Giulia e sarai per sempre la mia Giulia. Ma non sei più solo questo. Tu dopo quanto è successo sei anche la Giulia di tutti, quella che sta parlando a tutti. E io sento forte il dovere di manifestare al mondo che persona eri e, soprattutto, di cercare attraverso questo di fare in modo che altre persone si pongano le mie stesse domande».
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Il Corriere della Sera ha appena pubblicato un brano quale anticipazione dell'opera che sarà in tutte le librerie a partire dal 5 marzo.
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" imparare a danzare sotto la pioggia... "
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conundecax · 1 year
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La pioggia è la giusta punizione per chi ha deciso di sfoggiare pantaloncini e polo a marzo, e si, mi sto rivolgendo ai cinquantenni “fit” che giocano a padel.
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dracula61 · 11 months
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Guarda "Mina - La pioggia di marzo (Águas de Março)" su YouTube
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😍
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vecchiodimerda · 1 year
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Nella
notte arriva la chiamata dal Grande H.
Era un po' che non.
Bestemmio, mi vesto, vado e in portineria c'è l'AmoreMio ma è più giusto dire che sono io l'AmoreSuo.
La chiamo così con presunzione ma era l'unica che quando mi apriva la sbarra per entrare dalla corsia riservata, ogni volta prima di alzarla mi diceva: un momento, ecco fatto, buongiorno. Ogni volta, a ogni passaggio, quando stava in portineria.
Quindi MyLove, e che altro?
Al LabAnal c'è la TigreRossa che mi accoglie con un bel tampone dalla Rianimazione che acchiappo e porto al CRREM.
Qui c'è la ragazza che somiglia a @vpervaffanculo di turno.
Assonnata e un po' fuori fase è rallentata nelle reazioni, al mio saluto risponde con ritardo ma è comprensibile, alle tre del mattino di una giornata piovosa di Marzo vorrebbe stare in un letto a sognare.
Ritorno per l'A14, un euro e trenta spesi male per via dei lavori che restringono le corsie da tre a una con velocità novanta contachilometri, diolento.
Potrebbe andar peggio, potrebbe piovere, infatti piove per un tratto ma la notte è bella proprio per il traffico ridotto a zero virgola anche se c'è pioggia.
Arrivo a casa e Puccio si affaccia come apro la porta. Mi scappa da pisciare e come ogni volta che mi scappa, devo pisciare e che c'è di meglio da fare che vedere le notizie di Televideo mentre si svuota la vescica?
Notizia principale: Jet Russo abbatte drone USA. Ottimo, termino, sgrullatina e visto che ci siamo, toccatina ai maroni.
Adesso che si fa? Si dorme? E se nel frattempo partono i missili? Non è meglio star svegli per godersi gli ultimi istanti?
Boh, intanto Puccio ha finito la scatoletta del filetto di pollo e siccome non legge Televideo si mette a dormire.
Mi sa che dovrò vegliarlo nel sonno, che ogni tanto deve avere degli incubi e si agita.
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