Tumgik
#inzuppati
supermariofox · 2 years
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Come alcune serate comuni si trasformano in serate indimenticabili grazie alla pioggia. . . . . . . #serata #dancing #amiche #nuvoloni #pioggia #bagnati #inzuppati #acqua #nonmollaremai #finoallafine #divertimento #risate #pazzi #scatenati 💃🏻🕺🏽🌧⛈💃🏻🕺🏽🌨⛈💃🏻🕺🏽🍀🫶🏻💚🫶🏻💚🛐 (presso FAB 55 Discoteca) https://www.instagram.com/p/ChFfgf2Icmw/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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falcemartello · 3 months
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< - Piove
- Sei metereologo tu?
+ No, ma si vede ad occhio nudo.
- L'hai trovato su Google?
+ Ma scusa, basta guardare la pioggia che cade a terra.
- C'è uno studio approvato a sostegno della tua teoria?
+ Ma quale teoria? Ho tutti i vestiti inzuppati.
- Ok ma non significa per forza che piove, su quali fonti ti basi?
+ Ma quali fonti?
- Io ho un amico che lavora al Servizio Meteorologico dell'Aeronautica e ha detto che oggi non avrebbe piovuto.
+ Beh, si sarà sbagliato.
- Si certo vuoi saperne di più sulla poggia che lui che ha studiato per 10 anni gli eventi atmosferici. Parli così perché sei un No-Meteo.
+ Ma che dici? Ma lo vedi il cielo grigio e l'acqua che sta scendendo ora?
- Si, vabbè, complottista!
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tvttb · 4 months
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orzoro e biscotti inzuppati ed è subito domenica del 2010
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klimt7 · 11 months
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CESENA , 22 maggio 2023
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CRONACHE DAL FANGO
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Ore e ore a riempire bidoni. A trasportare secchi d'acqua. A spalare fango per vuotare le cantine e i garages. A gettare ricordi, libri, oggetti, quaderni di scuola Elementare, di scuola Media, di Liceo.
E poi la scatola coi quadernoni di appunti delle lezioni dell'Università, e ancora, mobili e le scarpe invernali, le scarpette estive, i quadri realizzati durante gli anni del Liceo, e poi gli attrezzi, i trapani e gli avvitatori di mio padre. Ripescare con le mani nella melma, in fondo alla cantina, cacciaviti, forbici, pennelli, la cassetta in legno con i colori acrilici, e poi le valigie imbrattate di fango, i trolley, gli zaini utilizzati ai tempi dei "lupetti" e zaini più grandi utilizzati ai tempi degli Scout in parrocchia...
Lavorare per ore, staccando il cervello.
Rifiutarsi di pensare.
Sconnettersi completamente dagli abituali meccanismi mentali.
Perchè quella parola: "overthinking", lo sai bene che ora non serve. Anzi ti inquieta e la vuoi allontanare.
Quel veleno tossico, quel fattore che sai bene, genera ansia.
E allora ti imponi pensieri di lunga durata. Pensieri lenti. Pensieri che ti seguano, come un sottofondo, come una musica pacata. Pensieri che accompagnino semplicemente i movimenti fisici.
Rinunciare a voler spiegare il mondo, per ancorarsi a ragionamenti elementari. Come afferrare una cassetta, il bordo affilato di un mobile, un vaso per fiori di vetro, alto e sottile. Una borsa piena di libri inzuppati d'acqua. Come muovere lentamente i piedi immersi nell'acqua, per non creare l'onda.
Muoversi in modalità "pilota automatico".
Una sorta di "anestesia" applicata a se stessi. Staccare il cervello. Staccare le emozioni. Disconnettere il cuore.
Diventare una macchina. Una macchina capace di operare per ore ed ore, ad un ritmo basso ma inesorabile. Non sentir più la fatica.
È l'efficienza che serve, ora.
Efficacia delle azioni, ergonomia dei movimenti. Tentare di risparmiare energie e studiare ogni presa delle mani, ogni sollevamento e spinta delle gambe, ogni strappo verso l'alto delle braccia.
Imparare i meccanismi necessari per lavorare in una catena umana.
Una interminabile catena che passa i diversi materiali dai piani interrati fino al cortile del palazzo. Un movimento, uno sforzo breve il tuo, ma uno sforzo continuo e di lunga durata, capace di andare avanti per ore e ore, quello della "catena umana"...
Aderire al ritmo, al sincronismo, al lavoro collettivo, che mi ricorda tanto la cordata, l'arrampicata in parete, lassù sulle mie amiche Dolomiti.
Ogni gesto va valutato. Soppesato. Ogni muscolo in tensione, braccia che scattano, sollevano, spostano, tirano, dragano con le dita coperte dai guanti, il pavimento dentro trenta centimetri di melma collosa, che è quella rimasta, che ristagna su tutto il pavimento.
Siamo molti, siamo tanti.
Ragazzi delle Superiori, mischiati agli universitari e ai residenti e qualche anziano che conosce il quartiere e ci da informazioni preziose...
Ieri, - tutto ieri - così, e stamattina, di nuovo, fino alle 13.
E così, si rientra a casa per preparare il pranzo. Stavolta novanta grammi di pasta all'amatriciana, sono più che graditi, oltre che meritati!
Come per miracolo, mentre mangiamo, l'Enel torna a darci la corrente elettrica.
Tutti quelli del palazzo, esultano. È uno sguardo raggiante, quello che ci scambiamo sul pianerottolo. Sorpresi davvero, da tanta improvvisa ricchezza.
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Poi ci si saluta.
È l'una passata. Si va a controllare che la caldaia funzioni a pieno regime, dopo che da martedì pomeriggio, era rimasta per giorni, in silenzio.
Apro il rubinetto. Sento l'acqua che è già quasi tiepida. Le dita ritrovano sensibiità
ffffiuuu... pochi minuti e sarà calda!
È un attimo. Mi spoglio alla velocità della luce. Tutto finisce in ammollo nella bacinella più grande che trovo.
Ci sarà tempo più tardi, per lavare via tutto quel fango, prima a mano e poi in lavatrice.
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E ora, finalmente...
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DOCCIA !
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Ma ci vuole musica, adesso. Alzo il volume dello stereo. Parte il pezzo...
È una nuvola di vapore quella che mi investe, quando apro il box doccia.
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Chiudo.
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unafarfallablu · 7 months
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Soffermiamoci un attimo a parlare di questa mia amica che (per comodità chiameremo X)
E di questo suo ragazzo che sempre (per comodità chiameremo Y)
X È fidanzata con Y da circa due anni,
X è sempre stata una ragazza che amava cucinare e (fortunatamente) anche mangiare, solare, bella, spigliata, libera (punto cardine di questo discorso)
Y è un ragazzo amante di se stesso, ego smisurato, e prima di lui solo ed esclusivamente la palestra e il fitness, per il resto, è lui la persona più importante.
Sta di fatto, che l’altro ieri mi interrogavo, mentre li guardavo fare aperitivo (per modo di dire) l’una affianco all’altra, di come X sia da due anni a questa parte (tó che coincidenza) dimagrita, con gli occhi un po’ spenti e il bisogno quasi doverso di controllare l’andamento della sua vita, i suoi capelli sempre in ordine, il vestito che deve mettersi a posto ogni 2x10, il rossetto (che non ha mai indossato prima di Y) e i grammi di pasta e il fatto che se ha fatto aperitivo alle cinque, allora deve assolutamente non mangiare più niente fino a domani, per lei che una volta si finiva una teglia di parmigiana. (o quasi)
Ad un certo punto della giornata di ieri, Y ha fatto raccomandazione a X di non bere la coca cola, e di “prediligere l’acqua naturale che è più sana.” Davanti a tutti tra l’altro, come se non bastasse, qualche secondo dopo avergli “consigliato” di non bere bevande zuccherate, gli ha tolto il bicchiere della coca avvicinandogli una bottiglietta d’acqua.
Aspetto il momento giusto per parlare con X, per provare quantomeno a fargli accendere un minuscolo campanello d’allarme sul quel poveraccio d’animo tutto muscoli che da due ha palesemente spento la sua luce.
Nel frattempo però, io mi sono ricordata di A…
Il mio A, che mio non è mai stato poi, e di tutte le volte in cui mi sono lamentata con lui per il mio corpo, per le gambe troppo grosse, le braccia enormi e la pancia non perfettamente piatta come le altre ragazze. E mi sono ricordata di tutte le cose sbagliate di A, dei suoi difetti, che sono tanti e forse più grandi di me.
Il mio A è fissato con la palestra, si sveglia tutti i giorni alle nove per allenarsi almeno un paio d’ore, mangia sano, ha un fisico prettamente asciutto, le spalle grandi e i muscoli belli in vista e non si ricorda neanche l’ultima volta che ha mangiato una crêpes.
A sa che amo mangiare, che a volte non sto attenta per niente, che mangio troppe caramelle e almeno cinque biscotti inzuppati nel latte. Lui mi prende in giro, mi dice che faccio come i bimbi, la merenda alle quattro del pomeriggio.
Eppure in tutti questi anni, non mi ha mai, neanche per una volta detto che forse è meglio non bere coca cola e/o mangiare meno biscotti nel latte. Ad A non piace più mangiare a notte fonda, è un vizio che si è tolto da molto, eppure quando parliamo dei giri in macchina che dobbiamo fare, poi lui conclude sempre con “andiamo a mangiare qualcosa.”
Silenziosamente allora io, ripensando ad A e a tutte le volte che mi sprona a mangiare di più se a pranzo ho mangiato solo del riso, a quella volta in piena estate in cui mi ha detto “mangia e bevi acqua che fa caldo.” E a quelle volte che mi ricorda che a lui il mio corpo piace anche se mangio caramelle, io alla fine mi sono sentita estremamente fortunata.
Io e A non abbiamo una bella storia, direi piuttosto una grande storia, fatta di una strada piena di fossi, e dio solo sa come facciamo entrambi a camminarci sopra come se fosse asfalto liscio.
Eppure, se in giro c’è questo tipo di amore, quanto sono fortunata io a raccontare che A sparisce nel nulla ed è un assoluto coglione, ma è capace di prendersi cura della mia luce in un modo tutto suo.
Grazie A, sei la cosa più incasinata che ho avuto dalla vita, ma se non ci fossi stato tu avrei mangiato meno caramelle.
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succhinoallapesca · 12 days
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Ho un sacco fame + una stanchezza disumana e ho perso due bus. Voglio solo mangiare i miei biscotti preferiti inzuppati nel latte, dormire un sacco e svegliarmi con la mia ragazza, non avere impegni domani, non lavorare più o almeno non a questi orari. No anzi, non lavorare più in generale.
Nessuna delle tre cose è possibile, in casa non ho nemmeno i biscotti in questione. Almeno ho dei sostituiti abbastanza validi, e non vedrò la mia ragazza né adesso né domani, ma possiamo metterci d'accordo per domani l'altro o un altro giorno. Mi resta questo, assieme alla voglia di amarmi un po' nonostante tutto e di pensare che con questo dalla mia parte sicuramente qualcosa si aggiusterà. Che tutti i casini non mi inghiottiranno, nemmeno quando torno a casa in queste condizioni. Me lo ripeto ancora
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parole-segrete · 2 years
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let us live like flowers, wild and beautiful and drenched in sun
viviamo come fiori, selvaggi e belli e inzuppati di sole
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principessa-6 · 1 year
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L'uomo tornò a casa dal lavoro e vide i suoi tre bambini che giocavano fuori, ancora in pigiama. Erano sporchi di terra, circondati da pacchetti vuoti di cibo consegnato a casa. La portiera dell'auto di sua moglie era aperta. Così come la porta d'ingresso della casa. Il cane era scomparso, non è venuto a salutarlo.
Entrando in casa, trovò sempre più disordine. La lampada del soggiorno era bruciata, il tappeto era arrotolato e appoggiato al muro. Nel soggiorno, la TV era accesa con qualche cartone animato, e il pavimento era ingombro di giocattoli e vestiti sparsi. In cucina, il lavandino traboccava di piatti; c'era ancora la colazione sul tavolo, il frigorifero era aperto, c'era cibo per cani sul pavimento e persino un bicchiere rotto sul bancone.
Per non parlare del fatto che c'era un mucchio di sabbia vicino alla porta. Spaventato, corse su per le scale, schivando i giocattoli e i vestiti sporchi sparsi.
Chissà cosa ha mia moglie ?" pensò. Mi chiedo se sia successo qualcosa di grave". Poi ha visto un getto d'acqua che scorreva sul pavimento dal bagno. Lì trovò altri giocattoli sul pavimento, asciugamani inzuppati, sapone liquido dappertutto e molta carta igienica nel lavandino.
Il dentifricio era stato usato e lasciato aperto e la vasca da bagno traboccava di acqua e schiuma. Infine, entrando nella camera da letto matrimoniale, trovò sua moglie ancora in pigiama, sul letto, sdraiata a leggere una rivista. Lui la guardò completamente confuso, e chiese: che diavolo è successo qui a casa? Perché tutto questo casino?
Lei sorrise e disse:- Ogni giorno, quando torni a casa dal lavoro, mi dici:- Dopo tutto, cosa hai fatto tutto il giorno in casa?
-Bene...non ho fatto niente oggi!!!
VALORIZZA LA DONNA CHE HAI ALL'INTERNO DELLA CASA!!!
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vaerjs · 1 year
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I singhiozzi inzuppati di lacrime ci sono stati. Ora si può tornare a scrivere.
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vintagebiker43 · 1 year
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I poeti sognano.
La realtà PURTROPPO non è sempre uguale.
I TEMPI STANNO CAMBIANDO
parole e musica Bob Dylan
Venite intorno gente
dovunque voi vagate
ed ammettete che le acque
attorno a voi stanno crescendo
ed accettate che presto
sarete inzuppati fino all'osso.
E se il tempo per voi
rappresenta qualcosa
fareste meglio ad incominciare a nuotare
o affonderete come pietre
perché i tempi stanno cambiando.
Venite scrittori e critici
che profetizzate con le vostre penne
e tenete gli occhi ben aperti
l'occasione non tornerà
e non parlate troppo presto
perché la ruota sta ancora girando
e non c'è nessuno che può dire
chi sarà scelto.
Perché il perdente adesso
sarà il vincente di domani
perché i tempi stanno cambiando.
Venite senatori, membri del congresso
per favore date importanza alla chiamata
e non rimanete sulla porta
non bloccate l'atrio
perché quello che si ferirà
sarà colui che ha cercato di impedire l'entrata
c'è una battaglia fuori
e sta infuriando.
Presto scuoterà le vostre finestre
e farà tremare i vostri muri
perché i tempi stanno cambiando.
Venite madri e padri
da ogni parte del Paese
e non criticate
quello che non potete capire
i vostri figli e le vostre figlie
sono al dì la dei vostri comandi
la vostra vecchia strada
sta rapidamente invecchiando.
Per favore andate via dalla nuova
se non potete dare una mano
perché i tempi stanno cambiando.
La linea è tracciata
La maledizione è lanciata
Il più lento adesso
Sarà il più veloce poi
Ed il presente adesso
Sarà il passato poi
L'ordine sta rapidamente
scomparendo.
Ed il primo ora
Sarà l'ultimo poi
Perché i tempi stanno cambiando.
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Guarda "CLAUDIO BAGLIONI - E TU..." su YouTube.
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Accoccolati ad ascoltare il mare
Quanto tempo siamo stati
Senza fiatare
Seguire il tuo profilo con un dito
Mentre il vento accarezzava piano
Il tuo vestito
E tu, fatta di sguardi, tu
E di sorrisi ingenui, tu
Ed io, a piedi nudi, io
Sfioravo i tuoi capelli, io
E fermarci a giocare con una formica
E poi chiudere gli occhi, non pensare più
Senti freddo anche tu
Senti freddo anche tu
E nascoste nell'ombra della sera, poche stelle
Ed un brivido improvviso
Sulla tua pelle
Poi correre felici a perdifiato
Fare a gara per vedere
Chi resta indietro
E tu, in un sospiro, tu
In ogni mio pensiero, tu
Ed io, restavo zitto, io
Per non sciupare tutto, io
E baciarti le labbra con un filo d'erba
E scoprirti più bella coi capelli in su
E mi piaci di più, e mi piaci di più
Forse sei l'amore
E adesso non ci sei che tu
Soltanto tu e sempre tu
Che stai scoppiando dentro il cuore mio
Ed io che cosa mai farei
Se adesso non ci fossi tu
Ad inventare questo amore
E per gioco noi siam caduti coi vestiti in mare
Ed un bacio e un altro, e un altro ancora
Da non poterti dire
Che tu, pallida e dolce, tu
Eri già tutto quanto, tu
Ed io, non ci credevo, io
E ti tenevo stretta, io
Coi vestiti inzuppati, stare lì a scherzare
Poi fermarci stupiti, io vorrei, cioè
Ho bisogno di te, ho bisogno di te
Dammi un po' d'amore
E adesso non ci sei che tu
Soltanto tu e sempre tu
Che stai scoppiando dentro il cuore mio
Ed io che cosa mai farei
Se adesso non ci fossi tu
Ad inventare questo amore!
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moonyvali · 2 years
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MEMENTO
Uriel Crua
Ma voi ve le ricordate le assurdità inferte ai vostri figli nelle scuole?
Il metro di distanza tra le "rime buccali" (!), la quarantena dei fogli protocollo, i plexiglass e la segnaletica per circolare nei corridoi, il divieto assoluto di scambiarsi una gomma o una matita, la pezza fetente da togliersi al banco e poi da tenersi sempre, le misurazioni ossessive della temperatura, il gel idroalcolico obbligatorio, l'"addetto Covid", la camera sterile, gli ingressi scaglionati, le quarantene per tutta la classe in presenza di uno starnuto, le insegnanti psicolabili e schizopatiche assurte al ruolo di secondini, le bidelle sadiche, i dirigenti inzuppati di ossequienza burocratica, l'incubo della didattica a distanza, e così via?
Io li ho tolti dal primo minuto, e non me ne pento.
Ora qualcuno esulta perchè non è stato rinnovato il protocollo, e quindi "in classe senza la mascherina".
Ma non avete capito che l'innesto è ormai irreparabile, infatti è tutto riattivabile se la "curva epidemiologica" lo richiede.
Ormai la scuola è fatta.
È andata.
È un campo di rieducazione per i vostri figli, che tra una manciata di anni saranno adulti per i quali queste aberrazioni saranno normali.
Toglieteli da lì.
O lottate col sangue per rifondare l"istruzione pubblica.
Fate - santo Cielo - il vostro dovere.
***
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letteredalucca · 6 days
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Comacchio
Comacchio con la pioggia battente non ha pietà. Non si cura delle scarpe alla moda degli studenti, ancor meno di quelle delle studentesse. Non si cura dei lunghi capelli, che scompiglia e bagna senza pensarci due volte. Non si preoccupa dei jeans inzuppati, degli zaini sgonfi, delle mani intirizzite. Ma resta bellissima. Anche così, respingente e deserta. Raccontante storie di miseria…
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trevisotiramisuit · 2 months
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Autentico Tiramisù Trevigiano: Scopri la Ricetta Originale con Treviso Tiramisù
Il Tiramisù è uno dei dolci italiani più amati e conosciuti nel mondo, ma pochi sanno che la sua origine è profondamente radicata nella tradizione culinaria trevigiana. Treviso, con la sua ricca storia e cultura, non solo incanta per le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche ma è anche culla di questa deliziosa creazione. Grazie a "Treviso Tiramisù", abbiamo l'opportunità di esplorare l'autentica ricetta del Tiramisù Trevigiano, un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni di una terra ricca di eccellenze gastronomiche.
Storia e Origine
Prima di addentrarci nella ricetta, è importante conoscere le radici di questo dolce. Il Tiramisù, nella sua forma più tradizionale, nasce proprio nella provincia di Treviso, un luogo dove la cultura del buon cibo e del convivio si mescolano creando ricette uniche e inimitabili. La leggenda narra che il Tiramisù fosse servito come tonico e afrodisiaco nelle osterie trevigiane, grazie alla sua combinazione energetica di caffè e uova.
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Gli Ingredienti
La magia dell' Autentico Tiramisù Trevigiano sta nella semplicità e nella qualità dei suoi ingredienti:
Uova Freschissime: Fondamentali per una crema zabaglione morbida e spumosa.
Zucchero Semolato: Per addolcire e bilanciare i sapori.
Mascarpone: Preferibilmente di produzione locale, per garantire freschezza e cremosità autentiche.
Savoiardi: Biscotti secchi e leggeri che assorbono perfettamente il caffè, senza impregnarsi eccessivamente.
Caffè Forte: Meglio se espresso, per immergere i savoiardi e donare quel caratteristico sapore intenso.
Cacao Amaro in Polvere: Per la finitura, creando un contrasto di sapori e colori che incanta al primo assaggio.
Il Procedimento
La Crema: Iniziare separando i tuorli dagli albumi. Montare i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il mascarpone e amalgamare delicatamente dall'alto verso il basso per mantenere la crema ariosa.
L'Inzuppo: Preparare un caffè espresso forte e lasciarlo raffreddare. Intingere rapidamente i savoiardi nel caffè, facendo attenzione a non inzupparli troppo per evitare che si rompano.
La Composizione: In una pirofila, disporre uno strato di savoiardi inzuppati, coprire con uno strato di crema al mascarpone e livellare bene. Ripetere i passaggi creando almeno due strati.
La Rifinitura: Completare con una generosa spolverata di cacao amaro in polvere. Il contrasto tra la dolcezza della crema e l'amaro del cacao è essenziale per l'equilibrio dei sapori.
Il Riposo: Lasciare riposare in frigorifero per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte. Questo permette ai sapori di amalgamarsi perfettamente e alla consistenza di raggiungere la perfezione.
La Degustazione
Servire l'Autentico Tiramisù Trevigiano è un momento di pura gioia. Ogni cucchiaiata rivela strati di sapore e texture che si fondono in un equilibrio perfetto, raccontando la storia di una terra e di una tradizione che continua a deliziare i palati di tutto il mondo.
Grazie a "Treviso Tiramisù", possiamo non solo gustare ma anche condividere l'autentica esperienza del Tiramisù Trevigiano, un simbolo di convivialità e di autentica italianità che continua a conquistare cuori e palati in ogni
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Grammy 2024, Taylor Swift vince per la quarta volta per il "Miglior album" e ne annuncia uno nuovo
  Tgcom24 Una edizione condizionata da una bomba d’acqua che si è abbattuta su Los Angeles prima dell’evento: risultato abiti inzuppati, scalette che hanno subito ritardi, governatore che ha diramato l’allarme rosso. A condurre c’era Trevor Noah.   Taylor Swift annuncia l’uscita del nuovo album  Ritirando il 13esimo Grammy della sua carriera, dal palco Taylor Swift ha annunciato l’uscita del…
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silviadeangelis · 6 months
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Gioielli Rubati 274: Silvia De Angelis – Béatrice – Romina Capo – Franco Battaglia – Irene Rapelli – Vanni La Guardia – Bruno Bartoletti – Emilio Capaccio.
Ringrazio l'autore Flavio Almerighi, per avermi inserito in questa rosa d'autori domenicale Posted on novembre 12, 2023 Questo numero del Domenicale è dedicato alla cara memoria di Grazia Denaro . Pioggia Battente . Carichi di pioggia nell’esiguità del pensiero all’alba. Ancora coinvolto nella rimozione di film notturni opacizza l’entità di cementi inzuppati in cui intravedere memorie di…
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