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#gnosticismo
cristianesimocattolico · 10 months
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Dalla loggia alla società: il trionfo della mentalità massonica
La data di nascita della Massoneria è il 24 giugno 1717: la ricorrenza di san Giovanni Battista è uno dei tanti sovvertimenti di simboli ed espressioni cristiane, indice di un più generale sovvertimento dei valori penetrato a fondo nel sentire comune. Continue reading Untitled
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"Mantenían las cabezas inclinadas, excepto cuando Akkad interrumpía el recitado para comentar algo en tono seco y entrecortado, a menudo con una especie de pasión soterrada que no se correspondía con un comportamiento ordinario. Decía, por ejemplo: 'Cuanto más sabes del hombre, menos puedes tolerar la situación en la que vive bajo el dominio del Príncipe'. Un temible acto de duplicidad había trastornado el orden racional del universo. Más tarde me di cuenta de que eso era lo que quería decir. El intruso, que había sustituido al monarca original, había provocado la confusión en el funcionamiento de la ley cósmica. Desde la llegada del Príncipe Negro, todo tuvo que ser reordenado, entendido de otro modo, reformado; por consiguiente, el conjunto de la realidad. los griegos decían: 'Todo esto es falso pero es bello'. Pero la belleza no es una excusa, la belleza es una trampa. Nosotros decimos: 'Todo esto es falso pero es real'. Mucho más adelante comprendí el significado de estas palabras. Pertenecer a aquel credo sería seguir siendo fiel a la desesperación fundamental de la realidad, comprender por fin y de modo definitivo que no había esperanza, a menos que el Dios usurpador pudiera ser destronado, y no parecía existir la manera de hacer tal cosa. Si hubiera comprendido más cosas en este primer encuentro con los gnósticos, probablemente me habría sentido tan desesperado como, al parecer, lo estaban ellos. La impacabilidad del proceso me habría obsesionado, como llegó a obsesionarme más tarde. Era lo que Akkad llamaba 'la misma muerte de Dios', pues el Príncipe usurpador había desplazado al rey original, cuyo reino había sido una representación, no de la discordancia en la naturaleza, sino de la armonía y congruencia de la naturaleza. Bajo su dominio había adquirido su forma real el nacimiento y la muerte, el espíritu y la carne, y el animal, el insecto y el hombre estaban unidos en una simbiosis creativa de luz y justicia, como nadie se había atrevido siquiera a imaginar desde el día en que el Príncipe de las Tinieblas ocupó su lugar en el trono".
Monsieur o el Príncipe de las Tinieblas, Lawrence Durrell
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miedkha · 1 year
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Que o seu café faça efeito antes que a realidade o faça
1899
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bocadosdefilosofia · 1 year
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«Cuando el amor exige algo y a la vez su contrario, el sujeto (amante) se extravía y desconcierta porque en alguno de sus deseos está de acuerdo con el amado, y éste lo desea y procura su unión. Pero si el amado quiere la separación (de su amante) experimenta dos sentimientos opuestos que le son queridos (en igual medida). Esta es la turbación que acompaña siempre al amor, y por la que se caracteriza todo aquel de quien se dice que está enamorado».
Ibn Arabí: El intérprete de los deseos (Turÿuman al-Ashwaq). Editora Regional de Murcia, pág. 103. Murcia, 2002.
TGO
@bocadosdefilosofia
@dies-irae-1
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kiriquisti · 2 years
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La fede non è un valore, è un bisogno; lo Spirito – che non è mai una necessità – è il valore per eccellenza, il comune denominatore di ogni valore, l’elemento che li consolida.
Albert Caraco Breviario del caos
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MANIQUEÍSMO - SAIBA MAIS!
O maniqueísmo é uma forma extrema de gnosticismo dualista . É gnóstico porque promete a salvação através da obtenção de um conhecimento especial das verdades espirituais. É dualista porque argumenta que a base do universo é a oposição de dois princípios, o bem e o mal, cada um igual em poder relativo. O maniqueísmo recebeu o nome de uma figura religiosa chamada Mani. Quem foi Mani? Mani nasceu…
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wporfirio · 3 months
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Cuidado! Não Seja Enredado!
Este sermão traz uma análise detalhada de Colossenses 2.8-15, enfatizando a advertência contra os falsos ensinos e a suficiência de Cristo. O artigo contextualiza eficazmente o contexto histórico de Colossenses e oferece uma explicação completa do texto.
Exposição em Colossenses 2.8-15 Autor: Wesley Porfírio Nobre – Goiânia, 15/01/2024. Sumário: 1. Contextualização:2. Texto: Colossenses 2.8-153. Introdução:4. Tema: CUIDADO! NÃO SEJA ENREDADO!  4.1. Primeiro ponto: Cuidado quando os ensinamentos que negam a suficiência de Cristo  4.2. Segundo ponto: Cuidado quando os ensinamentos negam a centralidade de Cristo em sua cosmovisão (vs. 8-15)  4.3:…
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lanuevaeradeacuario · 4 months
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Teotihuacán - vuelo en globo 2024
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anticattocomunismo · 10 months
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Fernandez? Complessato e inadatto
La nomina di Víctor Manuel Fernández a nuovo Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede ha suscitato un certo shock in molti settori della Chiesa. Papa Francesco ha dimostrato di avere una chiara tabella di marcia e di volerla portare a termine. Continue reading Untitled
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liveshalltheprince · 11 months
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"Assim como Cristo é o caminho para o pleroma de barbelô ou para o retorno da casa do pai, encontrar o Belo no mundo é encontrar o reino de Deus em nós e por isso esse amor Eros é justamente essa angústia existencial de buscar a virtude. E aí a Beleza deixa de ser só estética e visual e sensorial e a gente começa a encontrar as belezas da alma. Platão vai relacionar as belezas da alma com as virtudes. O que há mais belo na alma se não a virtude? E a gente vai falar do amor, da justiça, vai falar das leis, as leis justas que regem o mundo não as leis dos homens, e vai falar então do encontro com o Belo e com o bem. O bem supremo que é o um. Então esse Eros é aquilo que nos mobiliza em busca do bem supremo"
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annalisalanci · 11 months
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La psicologia esoterica. Esoterismo e psicologia. Le vie dell'esoterismo. Alchimia, misticismo, gnosticismo.
La psicologia esoterica
Esoterismo e psicologia
Le vie dell'esoterismo
Alchimia
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Alchimia
L'alchimia più di tutte le discipline esoteriche fin qui osservate ci parla attraverso un linguaggio criptico ed ermetico. Per secoli l'alchimia è stata vista come una sorta di chimica primitiva; in cui l'alchimista cercava di rincorrere la realizzazione della pietra filosofale, attraverso complicate operazioni chimiche, per trasformare il piombo in oro.
Esso infatti avanza principalmente attraverso una norma interiore, e l'oro alchemico non è semplicemente l'oro materiale, ma piuttosto l'oro dello spirito.
Più di tutte le discipline, l'alchimia ci ha parlato di archetipi e l'ha fatto nel modo più corretto: utilizzando un linguaggio ermetico e contraddittorio che è quello che rende al meglio la dialettica interna all'archetipo e alla costellazione di simboli che lo rappresentano.
L'alchimia è stata quindi per secoli oggetto d'interpretazioni scorrette poiché esiste un'alchimia spirituale, che deve essere distinta da un'alchimia operativa. La spirituale alchemica nell'ambito della psicologia esoterica non può essere degradata ad una semplice ricetta per aumentare l'autostima e neppure per liberarsi dai sensi di colpa. Nessuna delle discipline enunciate fin qui può essere vista in questo modo, e nemmeno quelle che enunceremo in seguito. Volgarizzare la filosofia che sta alla base di questo modello di psicologia, significa renderla semplicemente una moda New Age.
Nonostante l'alchimista si sia sicuramente trovato di fronte ai problemi della <<materia>>, una materia le cui proprietà risultavano spesso assolutamente sconosciute, l'alchimista ha scorto in questa <<materia>>, una materia le cui proprietà risultavano spesso assolutamente sconosciute, l'alchimista ha scorto in questa <<materia>> delle leggi e dei simboli che non appartenevano ad essa, ma alla psiche. Ciò che è sconosciuto viene, infatti, colmato dalle proiezioni del nostro mondo interiore quindi le leggi e le immagini che l'alchimista scorgeva nella materia, erano leggi che appartenevano in realtà alla sua anima all'universo interiore.
Misticismo
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Questo ambito dell'esoterismo ha anch'esso diverse interpretazioni, ma soprattutto una storia millenaria all'interno di diverse correnti religiose ed esoteriche. L'interpretazione più comune è che l'anima umana tende all'unione con l'Assoluto (qualsiasi sia il senso che noi attribuiamo a questo termine) tendendo ad allontanarsi dalla <<realtà>> del mondo, o meglio da una certa visione materialistica del mondo, per conseguire un grado più alto di consapevolezza. Questo tipo di consapevolezza che consiste nell'unione con l'infinito è fondata sul distacco della razionalità e della percezione sensibile, che non vengono considerate all'interno di questa sfera mezzi di conoscenza a differenza del sentimento che è il vero motore della conoscenza che porta alla perdita della propria individualità, intesa come Io, nel <<tutto>>.
Il nucleo centrale della mistica è la ricerca di un rapporto sempre più diretto con la divinità e con una verità che non può essere colta, in questo caso, attraverso la ragione e neppure tramite la percezione ordinaria dei sensi ma solamente con il sentimento, l'amore incondizionato. Verità che rimarrà in qualche modo chi usa nell'esperienza del singolo che potrà testimoniare solamente l'esperienza mistica attraverso il suo stato d'animo o con un linguaggio che ci lascia solamente intravedere pallidamente in nucleo di quella esperienza. Il misticismo è un esoterismo <<individuale>> per cui attraverso alcune tecniche di matrice meditativa l'uomo va alla ricerca dell'unione trascendentale, il cui tratto maggiormente rivelante è l'<<entusiasmo>>, in pratica quello stato di esaltazione che è portato dall'ispirazione divina e che porta l'individuo alla certezza di avere visto il vero bene.
Nel ritorno dall'esperienza mistica a quella della realtà spesso non si prende consapevolezza del fatto che un'esperienza di tale portata non può essere tradotta in termini umani in quanto tale, ma soltanto attraverso un'interpretazione che è già una limitazione di quella verità, dall'entusiasmo si passa talvolta quindi all'esaltazione al fanatismo il passo è breve.
Esiste tuttavia una disciplina che si può definire come una sorta di mistica contemporanea e che può fornire invece un'interpretazione assai utile della dimensione mistica alla stessa psicologica esoterica, cioè l'ecospiritualità.
L'ecospiritualità è un'esperienza interiore personale del rapporto tra l'individuo e l'ambiente, come contatto libero, cioè non condizionato da ideologie e preconcetti, con la natura che riflette la realizzazione dell'armonia interiore.
L'ambiente e la natura sono considerati come una realtà globale in cui esseri viventi e cose fanno parte di un'unica esperienza che comprende sia l'ordinario quotidiano che una dimensione invisibile e trascendente, in sostanza una visione dell'Assoluto, e il fatto che l'esperienza interiore di questa realtà, in cui natura e assoluto possono essere identificati, è centrale e avviene senza intermediari, ci troviamo immediatamente nell'ambito della mistica. L'ecospiritualità considera che da questo assoluto, chiamato in alcuni contesti <<realtà globale>>, possa venire conoscenza e armonia interiore e che in generale la ricerca spirituale che porta a questi conseguimenti, si attui in una dimensione meditativa che si sviluppa al di là della percezione e della comprensione razionale per giungere ad essere invece in sintonia con il mistero.
Gnosticismo
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Lo gnosticismo, fu un movimento esoterico che si sviluppò in ambito filosofico e religioso, nato all'interno della cultura pagana, che trovò la sua massima diffusione all'interno del cristianesimo delle origini, Lo gnosticismo propone una via di <<salvezza>> o piuttosto di evoluzione spirituale basata sulla conoscenza (in greco gnòsis, da cui il termine gnosticismo). La materia era considerata un deterioramento dello spirito, sull'onda delle dottrine neoplatoniche, e allo stesso modo il cosmo lo era della divinità. L'obiettivo ultimo di ogni essere era quindi il superamento di questo stato di caduta per tornare allo spirito puro attraverso l'intuizione della vera conoscenza.
Nello gnosticismo troviamo elementi concernenti gli, insegnamenti della cabala, dell'Alchimia, dell'astrologia e viceversa esistono all'interno di queste discipline correnti fortemente gnostiche.
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"Es posible que alguien considera que ésta es la enunciación más importante del Nuevo Testamento; por cierto, es la más importante de las enunciaciones escasamente conocidas. Seremos como él. Eso significa que el hombre es isomórfico en relación con Dios. Lo veremos tal cual es. Habrá una teofanía, al menos, para algunos. Este pasaje podría acreditar el encuentro de Fat con Dios. Podría llegar a sostener que ese encuentro fue el cumplimento de la promesa contenida en 1 Juan 3:1/2, como lo indicaban los estudiosos de la Biblia, una especie de código que pueden leer en un instante, por críptico que parezca. Extrañamente, en cierta medida, este pasaje se ajusta a la transcripción dactilográfica de Nag Hammadi que el doctor Stone le dio a Fat el día en que éste fue dado de alta en la Sección Norte. El hombre y el verdadero Dios son idénticos -como lo son el Logos y el verdadero Dios-, pero un loco creador enceguecido y su mundo demencial separan al hombre de Dios. Que el creador ciego crea sinceramente que él es el verdadero dios sólo revela el grado de obstrucción que padece. Esto es gnosticismo. De acuerdo con el gnosticismo, el hombre debe situarse en la misma categoría que Dios en oposición al mundo y al creador del mundo (que están los dos locos, se den cuenta o no). La pregunta de Fat: '¿es el universo irracional y lo es porque una mente irracional lo gobierna?', recibe esta respuesta por intermedio del doctor Stone: 'Sí, lo es; el universo es irracional; la mente que lo gobierna es irracional; pero sobre todo eso se eleva otro Dios, el verdadero Dios, y él no es irracional; ha desafiado a los poderes de este mundo, además, y se ha aventurado en él para ayudarnos; y lo conocemos como el Logos', lo cual, de acuerdo con Fat, significa información viva".
VALIS, Philip K. Dick
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miedkha · 2 years
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Alma, Undone
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blackcat-brazil · 1 year
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O Deus sádico
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scienza-magia · 1 year
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Giordano Bruno: le intuizioni scientifiche di un frate scomodo
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La rivoluzione scientifica di Giordano Bruno. Il 17 febbraio 1600 moriva sul rogo Giordano Bruno, il frate-filosofo che cercò la verità a costo di scontrarsi con l'autorità della Chiesa. Ancora oggi è il simbolo della libertà di pensiero. "Forse tremate più voi nel pronunciare contro di me questa sentenza che io nell'ascoltarla". È così che Giordano Bruno, il frate-filosofo che con le sue opinioni aveva osato sfidare la Chiesa, accolse la condanna a morte inflittagli dal tribunale dell'Inquisizione. Pochi giorni dopo il tragico verdetto, il 17 febbraio 1600, quel pensatore "libero e ostinato" sarebbe stato condotto al rogo in Campo de' Fiori, a Roma. Proprio là dove oggi sorge il monumento in sua memoria, che lo ritrae imponente e fiero, con lo sguardo cupo rivolto al Vaticano. Scopriamo la sua storia attraverso l'articolo "Sfida fatale" di Federica Campanelli, tratto dagli archivi di Focus Storia.
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Il monumento dedicato a Giordano Bruno, in Campo de’ Fiori, a Roma, nel luogo dove il filosofo venne arso vivo. La statua è dello scultore Ettore Ferrari e venne inaugurata nel 1889. Pyty / Shutterstock Un secolo difficile Giordano Bruno, all'anagrafe Filippo, era nato nel 1548 a Nola, vicino a Napoli, nel mezzo di un secolo cruciale nella storia della Chiesa: spaccata in due dalla Riforma luterana, era seguita la Controriforma cattolica lanciata dal Concilio di Trento iniziato nel 1545. Due anni prima, Paolo III aveva istituito l'Inquisizione romana (o Santo Uffizio) e nel 1559 Paolo IV creò l'Indice dei libri proibiti. Il papato si dotò così di due strumenti persecutori di cui Bruno, suo malgrado, farà presto conoscenza. La carriera monastica di Giordano Bruno iniziò nel convento di San Domenico a Napoli, dove entrò a 17 anni. Rivoluzionario Giovane dall'animo irrequieto, fu investito dalla prima denuncia quando era ancora novizio, reo di aver tolto dalla propria cella le immagini dei santi. Più avanti, nel 1576, un confratello lo accusò di eresia per aver espresso dei dubbi sulla dottrina della Trinità. «L'accusa era difficile da provare, ma in un eventuale processo si sarebbe sommata alla precedente denuncia, che rimarcava il poco rispetto che Bruno aveva del culto dei santi», racconta Anna Foa, docente di Storia moderna alla Sapienza di Roma e autrice del saggio Giordano Bruno (il Mulino). Vagabondo Il rischio di una condanna era dunque consistente, e così Bruno lasciò Napoli riparando a Roma. Dovette però fuggire anche da lì, perché fu accusato ingiustamente dell'omicidio di un frate. Iniziò quindi un periodo di peregrinazioni in tutta Europa, dove, spogliatosi degli abiti domenicani, vagabondò di città in città avvicinandosi a ogni confessione cristiana, desideroso di allargare i propri orizzonti di studio e le proprie riflessioni filosofiche. A Ginevra aderì al calvinismo, in Germania entrò in contatto con i luterani e in Inghilterra con gli anglicani, distinguendosi tra l'altro per una serie di lezioni poco gradite sulla teoria eliocentrica di Copernico, di cui era sostenitore. Questa e altre sue convinzioni irritarono le varie gerarchie ecclesiastiche e Bruno si ritrovò così scomunicato praticamente da tutte le Chiese cristiane europee, cattoliche o riformate che fossero. Con questo curriculum, nel 1592 fece ritorno in Italia. L'inizio del calvario Nel marzo 1592 si stabilì a Venezia, chiamato da tal Giovanni Mocenigo, un nobile ansioso di apprenderne le cosiddette "arti magiche" e in particolare la mnemotecnica, un efficace metodo di memorizzazione che lo stesso Bruno aveva ideato, rimarcando però come tale tecnica derivasse "non dalla magia, ma dalla scienza". Ma quel soggiorno veneziano fu l'inizio della sua fine. Quando infatti il filosofo riferì l'intenzione di riprendere i suoi viaggi, Mocenigo, irritato, corse a denunciarlo per eresia. Risultato: Bruno fu arrestato la sera del 23 maggio 1592, e tre giorni dopo mandato a processo. Processo sommario Ma quali erano i capi d'accusa? Mocenigo aveva sostenuto, tra le altre cose, che Bruno fosse una specie di stregone, che non credesse nella verginità di Maria, che fosse un lussurioso e che volesse fondare una nuova setta. Dalle accuse emerse poi uno degli elementi centrali del pensiero di Bruno: la presenza di un universo infinito e di infiniti mondi, idea inaccettabile per l'epoca, che andava persino oltre la teoria copernicana. «Le accuse, per quanto gravi, provenivano tuttavia dal solo Mocenigo ed erano piuttosto confuse, motivo per cui il processo veneziano poteva anche finire con un'assoluzione o una condanna lieve», spiega l'esperta. A quel punto giunse però una richiesta di estradizione da Roma, dove Bruno fu trasferito il 27 febbraio 1593. Alle accuse del Mocenigo si erano intanto aggiunte quelle di fra' Celestino da Verona, che con Bruno aveva condiviso la detenzione veneziana. «I nuovi capi d'accusa, simili a quelli del Mocenigo, furono avallati da altri quattro compagni di cella di Bruno, e alla fine emerse l'immagine distorta di un uomo senza religione, pronto a burlarsi di ogni credenza», continua la storica. Giudizio romano Della fase romana del processo non è sopravvissuto alcun verbale, ma esiste un Sommario compilato tra il 1597 e il 1598. Questo documento, basato sugli atti veneziani e su quelli romani, è stato scoperto nel 1940 e reso pubblico solo pochi decenni fa. Quel che sappiamo è che il tribunale raccolse un totale di 31 capi d'imputazione, che ricoprivano praticamente ogni aspetto della vita di Bruno, dalla sua condotta morale, alle credenze teologiche e filosofiche. L'iter processuale si protrasse in ogni caso per anni, tra interrogatori, sospensioni e, forse, un episodio di tortura nel 1597. Fu infine l'intervento del cardinale gesuita Roberto Bellarmino, pezzo grosso del Santo Uffizio, implicato anche nel caso Galileo, a sbloccare la situazione. L'imputato non ritratta Bellarmino sottopose a Bruno otto proposizioni da abiurare, poiché eretiche. «L'abiura era un elemento fondamentale nei processi di tal genere: se un eretico rinnegava le proprie opinioni, otteneva infatti un trattamento mite, ma per Bruno rinunciare alle sue verità significava sottomettersi a un'autorità, quella dei giudici e dei teologi dell'Inquisizione, che lui non riconosceva», commenta Foa. La posizione dell'imputato si fece sempre più seria, e il 21 dicembre 1599, nell'ultimo interrogatorio, dichiarò di non aver nulla da ritrattare. In sostanza, Bruno rigettò l'accusa di eresia in quanto non si considerava un teologo, bensì un filosofo che andava, semplicemente, alla ricerca della verità. Ma agli occhi della Chiesa, negando l'abiura, confermava di essere un "eretico impenitente, pertinace e ostinato", come recitava la sentenza di condanna espressa l'8 febbraio 1600. Il 17 dello stesso mese, quel pensatore fuori dal comune fu zittito per sempre, avvolto dalle fiamme. Anticipatore L'impatto di Giordano Bruno sulle posizioni della Chiesa, specie in ambito scientifico, fu sconvolgente, ma tuttora la Santa Sede, pur avendo espresso "profondo rammarico" per la sua morte, non ne ha riabilitato il pensiero. Eppure Giordano Bruno, figlio di un'era ancora "prescientifica" (ossia precedente l'introduzione del metodo sperimentale di Galileo Galilei), è stato capace di intuizioni straordinarie. Nello scritto La cena de le ceneri (1584) espresse per esempio il principio di relatività del moto, anticipando lo stesso Galileo. Inoltre, con la sua teoria sulla presenza di "mondi innumerevoli e innumerabili", cioè immaginando che l'universo ospiti un numero infinito di stelle-soli, Bruno ipotizzò l'esistenza di pianeti extrasolari (confermata solo nel 1995) anticipando persino la teoria del multiverso. Complesse teorie scientifiche a parte, Giordano Bruno sarà ricordato per sempre, grazie a quel processo, come simbolo universale della libertà di pensiero. Da difendere anche a costo della vita. Fotogallery Le leggende nere della Chiesa Read the full article
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marcogiovenale · 2 years
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info/comunicazione a(d alcun)i villiani
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