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#cattivi maestri
crazy-so-na-sega · 5 months
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sempre detto che puzzava di zolfo...
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anticattocomunismo · 8 months
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Francesco scriverà la seconda parte di Laudato si'. Bastava la prima
L’annuncio dell’enciclica “green” non lascia ben sperare, visto che già il testo del 2015 conteneva più di un aspetto problematico. Continue reading Untitled
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Fusaro, il turbo-marxista che incanta i cattolici
Nelle invettive del filosofo contro la sinistra borghese c’è chi vede elementi di cristianesimo, senza accorgersi che i suoi maestri restano Hegel, Marx e Gramsci. Continue reading Fusaro, il turbo-marxista che incanta i cattolici
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koufax73 · 2 years
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Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri: recensione e streaming
Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri: recensione e streaming
Accompagnato da alcuni amici, l’ex Teatro degli Orrori inaugura un nuovo corso: Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri è il nome del gruppo e del disco in uscita oggi , con una formazione in cui figurano anche Egle Sommacal (Massimo Volume), FabrizioBaioni (LEDA) e Federico Aggio (Lucertulas). Dieci canzoni, otto cazzotti e due carezze, per raccontare questi tempi di violenza e sopraffazione,…
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blacklotus-bloog · 14 days
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" Buttati Virgilio..."
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MARIO MATTEI - 16 aprile 1973
Erano gli anni dei cattivi, gli anni dei cattivi maestri, lo sturm und drang di un ideale era la più bieca violenza
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raffaeleitlodeo · 1 year
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Rino Formica: "La sinistra sopravviverà alle sue nomenklature”
di Concetto Vecchio, la Repubblica, 19/12/22  
Rino Formica, 95 anni, ex ministro socialista, la reazione della sinistra è all'altezza della gravità del Qatargate?  "Non direi. Sento dire: "Devono pagare!" Ma è una reazione tartufesca. I cattivi maestri, in questa storia, devono pagare più degli alunni corrotti". 
Chi sarebbero i cattivi maestri?  "Le nomenklature, che non hanno vigilato, che hanno permesso che alla disciplina di partito subentrasse quella dei lobbisti. La mancata vigilanza è un errore molto grave in politica". 
La responsabilità penale non è personale?  "Sì, ma io sto parlando di quella politica. Si tende a ridurre la vicenda a un fatto di debolezza personale, mentre è figlia di una decadenza delle istituzioni, nazionali e sovranazionali, che viene da lontano. Nessuno si chiede perché sono così permeabili". 
Perché?  "Nell'89, con la caduta del Muro, il mercato vinse sulla politica. Tutto è da allora mercato. Tangentopoli rappresentò l'inizio della crisi delle istituzioni, questo scandalo ne è la parte terminale". 
Ma l'Europarlamento non ha poi ceduto al Qatar. Non è consolante? 
"Allarghi lo sguardo. Quando Panzeri non ha più avuto un campo nobile in cui esercitarsi si è autodegradato a mestierante. Non è l'unico ad avere piegato la funzione dell'istituzione agli affari".  Insomma, i dirigenti non potevano non sapere della corruzione?  "Cozzolino è stato sospeso, ancor prima di essere indagato. Ma non viveva in un mondo a sé. Perciò parlo d'ipocrisia. E penso che tutti quelli che hanno avuto grandi responsabilità negli ultimi trent'anni farebbero meglio a fare un passo indietro".  Non è una richiesta sproporzionata?  "Perché mai? Non hanno prodotto più un pensiero politico, ma neanche una difesa dei valori. Citano ancora Berlinguer. Ma Enrico è morto nel 1984 e noi siamo nel 2022". 
Citare il segretario del Pci è un'autodifesa emotiva?  "Il moralismo non è più sufficiente se non sei stato capace di sostituirlo con l'etica pubblica". 
La denuncia di Berlinguer sulla questione morale è del 1981. "Quello fu però un arroccamento moralistico dopo la fine del compromesso storico che aveva reso digeribile al Pci l'alleanza con la Dc, definito dai comunisti "il partito dei forchettoni"".  
Però anche lei parlò del Psi come di un convento povero dove i frati sono ricchi.  "Alcuni monaci, con finanziamenti illegali, provvedevano autonomamente a sostenere l'attività di partito e le campagne elettorale". 
Nel frattempo la superiorità morale della sinistra è tramontata per sempre? "È tramontata la capacità dei partiti di vigilare sulle trasgressioni". 
È giusto che un ex uomo di Stato come Massimo D'Alema faccia il lobbista?  "No, affatto. Offre un esempio negativo. Un uomo di Stato rimane tale sempre".  
D'Alema non fa più politica.  "Un rappresentante dell'élite politica di un Paese democratico è come il sacerdote di una comunità. Dura tutta la vita. Questa dignità si mantiene. Il prete è tale anche da spretato. Tutto ciò autorizza il sospetto che il suo comportamento precedente sia stato insincero di fronte al mandato fiduciario degli elettori".   
Nessuno è innocente in questa storia? 
"No. Penso alle nuove generazioni poste di fronte a uno spettacolo così deprimente e provo pena".  
Il sindacato, le ong, i migranti: tre obiettivi ricorrenti della destra. Il tradimento perciò non è doppio?  "Il tradimento è unico. E torniamo al punto di partenza: quando le istituzioni entrano in crisi trascinano con sé anche i corpi intermedi. Senza dimenticare che la sinistra di fronte al crollo delle istituzioni ha più da perdere della destra".  
Pensa che il Qatar si vendicherà col gas?  "No, quell'uscita ha un valore propagandistico. Piuttosto nessuno si pone la domanda: questo lobbismo spionistico che conseguenze ha avuto sulla nostra democrazia? L'altro giorno il ministro Urso, che è stato presidente del Copasir, ha detto che ci sono stati tentativi di interferenze di potenze straniere. Con quali effetti? Non si sa. La politica non se ne occupa".  
Cosa pensa del caso Soumahoro?  "È un altro indicatore della crisi della sinistra".  
In che senso?  "I partiti e i sindacati sapevano benissimo che in quella cooperativa c'era sfruttamento e tolleranza, eppur si è voluto offrirgli comunque un seggio in Parlamento". 
Questa sinistra potrà mai rialzarsi?  "Non c'è più né la sinistra né la destra. Non ha notato com'è tutta una corsa al centro? A sinistra si scambiano tra loro i voti, e pure a destra succede la stessa cosa. Il ministro Giorgetti la manovra l'ha scritta sotto dettatura".  
Qual è la conseguenza per una democrazia? "In generale le forze politiche hanno abdicato alla loro autonomia, incapaci di dire un sì o un no".  
Il Pd sopravvivrà?  "Temo che tutti i partiti esistenti avranno vite molto brevi". 
Non è apocalittico?  "No, no. Tuttavia prima o poi nelle nuove generazioni scatterà la scintilla di un nuovo ordine mondiale".  
Ma chi dovrebbe rappresentare questa nuova sinistra?  "Il mondo della liberazione umana, perché la destra rappresenta il mondo della conservazione umana. E ogni conservazione finisce per diventare reazione". 
Lei è per Bonaccini o per Schlein?  "Per nessuno dei due. È un balletto in famiglia".  
E allora non c'è speranza?  "No, invece c'è. A medio termine sono ottimista". 
Formica ottimista?  "Vede, la sinistra è una cosa diversa dalle sue nomenklature. La sinistra è il popolo. E quindi immortale. Confido nei giovani". 
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sofysta · 1 year
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"L'amore è negativo"
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Perché l'amore è negativo, perché la pace un giorno finirà. Il nostro cuore sporco e cattivo il vero amore ci distruggerà. Perché mi piace quando sorridi contro la vita, contro la realtà. Mi piacciono i maestri, i cattivi e le tue mani nell'oscurità
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klimt7 · 11 months
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" I cattivi maestri "
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Legalize the premier
CAPAREZA
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edozit · 1 year
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Ormai
Già, eccola la parola assassina: ormai.  Lei non passa mai di moda, e ora come allora serve a non partire, non fare, non provare mai a cambiare le cose intorno a noi. È una parola corta, ma basta a riempire una vita di scontento, giorno dopo giorno fino all’ultimo, raccontandoci che per essere felici è troppo tardi, ormai.  Quante volte ci lamentiamo del lavoro, delle scelte, di mariti e mogli, fidanzati o compagni e insomma della vita tutta intorno e addosso a noi. E diciamo scemenze tipo che l’infanzia era l’età più bella, la più libera e spensierata. Ma non è mica vero: come può essere libera, un’età in cui per fare qualsiasi cosa devi chiedere il permesso a genitori, familiari, maestri, catechisti e adulti in generale? È quando diventi grande che sei libero davvero, non devi obbedire a nessuno, e disegnare la tua vita spetta a te. Solo che ce la disegniamo da schifo.  Da bambini abbiamo un sacco di sogni, ma ce li teniamo dentro perché è troppo presto, in attesa di diventare adulti e realizzarli. Poi però cresciamo, e decidiamo che i sogni sono roba da bambini, e al posto di quelli ci riempiamo i giorni di obblighi e doveri e altra roba che non ci piace e non ci fa felici, e vorremmo cambiare ma non cambiamo nulla di nulla, perché è troppo tardi, ormai.  Troviamo un sacco di scuse: siamo troppo giovani o troppo vecchi, oppure siamo sfortunati, diversi, siamo nati nel posto sbagliato. O magari sono gli altri che sono cattivi, sono invidiosi, sono raccomandati, sono ... sono tutte scuse, che ci raccontiamo per non fare nulla.  E io non ho niente contro le scuse, anzi, le amo. Sono preziose quando le usi con gli altri, per evitare cene noiose, ritrovi di parenti, riunioni di condominio e altri inaccettabili furti di vita. Ma che senso hanno le scuse, se le raccontiamo a noi stessi per non essere felici? Non lo so e non lo voglio sapere. Per stare meglio, a me basta sapere che sono negato a suonare il pianoforte. E sembra che non c’entri nulla, ma invece sì: fin da piccolo, quando alla tv c’era qualcuno che suonava il piano, io seguivo e annuivo, pensando che avrei saputo farlo anch’io. (...) Non ho quel talento, non ce l’ho per niente, però non ho nemmeno quel rimpianto dentro. Ci ho provato, e ho fallito enormemente, ma va bene così. Mi hanno detto che sono negato, che sono patologicamente negato, ma sono contento di non aver detto ormai. (Fabio Genovesi - “Il calamaro gigante”)
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A proposito di gatti...
Nelle case giapponesi abitano circa dieci milioni di gatti, a testimonianza di una relazione umano-felino che si è evoluta nei secoli. I primi gatti arrivarono in Giappone via nave dalla Cina, probabilmente dalla Manciuria e dalla Corea, nel VI secolo con l’avvento del Buddismo. Vennero amati dagli aristocratici della corte di Kyōtō, prima di divenire gli attuali gatti domestici presenti un po’ ovunque, dalle case ai café, dalle stazioni ai templi buddhisti, agli anime, ecc. Nell'arcipelago del Sol Levante i gatti furono onorati e ricercati non solo per la loro utilità contro i roditori, ma anche come propiziatori della fortuna; inoltre quelli dal mantello bianco erano sempre presenti nei templi buddisti, poiché erano considerati messaggeri celesti e depositari dell’energia che genera la vita.
Negli Annali Imperiali c'è scritto che “il 10° giorno della quinta luna dell’anno 999, una gatta bianca ed immacolata ha dato alla luce 5 bellissimi gattini nei giardini del Palazzo Imperiale ed essendo questi talmente incantevoli, l’Imperatore Hojiji ha decretato che vengano allevati con la cura riservata alle bimbe di sangue reale e che tutti i gatti siano venerati e non più utilizzati per cacciare i topi”.
A seguito dell’editto, i topi, indisturbati, proliferarono velocemente e causarono dei danni enormi, poiché il loro nutrimento preferito erano i bachi da seta, patrimonio principale dell’economia nipponica. Solamente nel XIV secolo, un nuovo editto imperiale permise di riutilizzare i gatti per la lotta contro i topi, precisando però che il gatto rimaneva un animale sacro del quale non si doveva fare commercio.
I marinai giapponesi ancora oggi portano le calico (gatti tricolori) sulle imbarcazioni perché ritengono che siano capaci di prevedere l’avvicinarsi della tempesta. Arrampicandosi sugli alberi maestri si crede, infatti, esse siano in grado di vedere e mettere in fuga le anime erranti dei naufraghi che, trasformate in spiriti cattivi, tentano di affondare la nave.
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aitan · 2 years
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“La scuola è fondamentale.
Non abbandonarti, non abbandonarla.
Io tutto quello che so fare l’ho imparato tra i banchi di scuola mentre i professori spiegavano e io pensavo ad altro, disegnavo e facevo piedino con la gamba della sedia.”
“Poi ogni tanto qualcuno di loro mi distraeva per cercare di ficcarmi qualcosa in testa. Un’impresa piuttosto inutile, in verità, in cui si impegolavano sia i migliori che i peggiori insegnanti che popolavano le mie mattinate.”
“Ma a dirla tutta, qualcosa dei migliori mi è pure restato. Schegge di frasi che continuano a risuonare tra i miei pensieri e qualche espressione buffa buttata là per caso o apposta per farmi alzare la testa dal banco e distogliermi dalle mie preoccupazioni.”
“Eppure, personalmente credo di aver imparato di più dai miei peggiori maestri che da quelli buoni. Ognuno di quei cattivi insegnanti, a modo suo, mi è servito da modello di quello che non avrei dovuto dire o non avrei dovuto fare, una volta lasciati i banchi di quelle aule buie.”
[...]
_____________
Giles Ravager
“Avrei potuto fare di più, ma sono contento di quello che non ho fatto. Confessioni di un indolente che non si pente di nulla e di niente.”
Inexistent Edizioni, 2022
In
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anticattocomunismo · 2 years
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Il card. EijkIl: benedizione coppie gay, i vescovi fiamminghi vanno fermati
Il card. EijkIl: benedizione coppie gay, i vescovi fiamminghi vanno fermati
La dichiarazione dei vescovi belgi fiamminghi con annessa liturgia per le coppie gay contraddice l’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità e le recenti indicazioni vaticane. Per questo le autorità competenti devono intervenire per far ritirare il documento e i vescovi belgi si devono adeguare. Parla il cardinale arcivescovo di Utrecht. (more…)
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crazy-so-na-sega · 2 years
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Dal canto mio, ho sempre considerato le femministe come delle simpatiche idiote, innocue in linea di principio, rese purtroppo pericolose dalla loro disarmante mancanza di lucidità. Così, negli anni ’70, le abbiamo visti lottare per la contraccezione, l’aborto, la libertà sessuale, ecc. quasi come se il “sistema patriarcale” fosse un’invenzione dei maschi cattivi, mentre tutti sanno che l’obiettivo storico dell’uomo era ovviamente quello di scoparsene il più possibile senza doversi mettere una famiglia sulle spalle. Le poverette furono addirittura così ingenue da immaginare che l’amore lesbico, un condimento erotico di cui godono quasi tutti gli eterosessuali adulti, fosse una pericolosa sfida al potere maschile. Infine, e questa era la parte più triste, mostravano un incomprensibile appetito per il mondo professionale e la vita dell’azienda; gli uomini, che da tempo sapevano cosa aspettarsi dalla “libertà” e dalla “realizzazione” offerta dal lavoro, ridacchiarono sommessamente.
Trent’anni dopo l’inizio del femminismo “mainstream”, i risultati sono spaventosi. Non solo le donne sono entrate a frotte nel mondo aziendale, ma fanno il grosso del lavoro (chiunque ha effettivamente lavorato sa dove andare: i dipendenti maschi sono muti, pigri, rissosi, indisciplinati, generalmente incapaci di mettersi al servizio del qualsiasi compito collettivo). In più avendo contemporaneamente il mercato del desiderio esteso notevolmente il proprio impero, le donne devono, dedicarsi al mantenimento del loro “capitale di seduzione”, e talvolta per diversi decenni, spendendo energie e somme folli per un risultato complessivo inconcludente (gli effetti della invecchiamento rimanendo pressoché inevitabile).
Cestinare idee, persone, movimenti o epoche più o meno lunghe e prestigiose è una grande specialità della civiltà francese. Tratto peculiare, tipico e caratterizzante quanto il foie gras. Nessuno liquida in quattro e quattr’otto le glorie nazionali con tanta maestria. Altro che “maestri in salsa piccante”. Direttamente nel water, col culo in fiamme, e giù il Beaujolais! In Francia va così.
-Cèline
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al di là di qualunque pensiero, trovo che ci sia del genio in ogni mente libera....
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koufax73 · 2 years
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mixtraks #340: la playlist pacifica come Sgarbi e Mughini
mixtraks #340: la playlist pacifica come Sgarbi e Mughini
https://open.spotify.com/playlist/5f5MvHUqNvT3efl11phWys?si=d3622df2508a4149 La mixtraks #340 si apre con Marina Rei e Carmen Consoli che duettano per Un momento di felicità. Ma in una settimana dalle mille uscite c’è spazio anche per i Ministri, Willie Peyote con Speranza e Jake La Furia, Nina Zilli con Danti, Manitoba e Piero Pelù, Dardust, Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri, Ginevra…
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alephsblog · 12 days
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Spirali, 5 teatri in rete per la cultura della condivisione
Torna Spirali, la stagione teatrale che nasce dalla sinergia artistica di cinque piccoli teatri liguri, giunta alla terza edizione. Il programma, presentato oggi in una conferenza stampa nella sede della Regione, nasce dall’iniziativa del teatro Il Sipario Strappato di Arenzano (Genova), dei genovesi Teatro Garage e Teatro dell’Ortica, del Teatro dei Cattivi Maestri di Savona e del Teatro delle…
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