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#giornata del panorama
morelin · 2 years
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Giornata del Panorama
Domenica 11 settembre si terrà la Giornata del Panorama, un’occasione per visitare uno dei 15 beni aperti dal FAI e conoscere il paesaggio italiano.
Per info: https://fondoambiente.it/giornata-del-panorama
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gcorvetti · 1 month
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Emozioni forti.
Come ho scritto oggi, ed è raro che faccio due post nello stesso giorno, sono andato a Milo, paese dove abitava fino alla dipartita Franco Battiato, oggi che sarebbe stato il suo 79esimo compleanno. Ma aveva una casa anche Lucio Dalla, innamorato del paesaggio e della tranquillità del posto. Il paese ha voluto rendere omaggio ai due artisti commissionando una statua ad uno scultore, di cui ho letto il nome ma che non mi ricordo (abbiate pazienza l'età). Arrivato e sceso dall'auto mi è subito venuto addosso un brano di Franco, si proprio così, il comune ha una cassa da dove escono i brani uno dopo l'altro, sarà per il fatto del compleanno, poi immerso in questa atmosfera magica tra musica e panorama mozzafiato è facile farsi prendere dall'emozione e sono restato due ore, ho anche mangiato e preso il caffè, ad ascoltare e gironzolare intorno alla statua ma anche al paese, molto bello anche se il tempo era nuvoloso e a tratti fresco, se il sole veniva coperto, ma tutto sommato si stava bene. Alcuni scatti, personalmente trovo la faccia di Battiato troppo seria, lui era uno molto ilare, va bè.
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Poi quando ho deciso che era stato abbastanza e l'orario era ancora presto ho pensato scendo ad Aci Trezza, ma si mi vado a prendere una granita, tanto cosa ho da fare di così importante, niente. Mangiata sta granita (alle mandorle) e fatto meditazione tra gli scogli, ho pensato che era ora di chiudere un cerchio, lasciare andare quel passato se pur bello, volendo vedere che fine ha fatto la casa dove abitavo, si perché nella mia vita ho abitato 3 anni ad Aci Trezza (con tanto di residenza) dal 93 al 96, mi sono avvicinato alla salita, perché venivo dalla scogliera, con circospezione come fanno i gatti quando sono diffidenti e da lontano ho notato che è stato costruito un balcone dove io di solito mettevo il vespone e dove c'era questa grande porta a tre ante, la porta c'è ancora. Seduto sul questo balconcino c'era un signore anziano, mi sono fermato a qualche metro e l'ho salutato "Salve", lui "Salve" ed è tornato al suo foglio di carta. Va bè la faccio breve, gli ho detto che io abitavo la e da li in poi è iniziato un dialogo meraviglioso con sto vecchietto sia sulla casa che sulla mia vita, era curioso cosa ho fatto, nel frattempo è arrivata la figlia e lui tutto contento le fa "Oh, non ricordo il nome, lui abitava qua, sai", quindi la discussione si è inerpicata nelle persone che conoscevamo e che popolavano il vicolo soprattutto d'estate, tutto coincideva, è stato bellissimo. La casa era di mio nonno e quando lui morì venne venduta e i proprietari la divisero in due, il vecchietto, Sergio, è in affitto. Adesso è difficile riavvolgere il nastro e scrivere tutte le cose che ci siamo detti, però è stato bellissimo, anche ora che lo scrivo sento quella gioia, è stata una giornata di emozioni continue, l'ho salutato con la promessa che gli manderò una cartolina dall'Estonia, tanto l'indirizzo lo so, e lui e la figlia quasi piangevano, quando mai un estraneo arrivato dal nulla è così gentile e poi chi manda più cartoline? Io lo farò di sicuro. Quindi vi lascio con un brano del Sommo Franco e parte del testo
"...L'impero della musica è giunto fino a noi Carico di menzogne Mandiamoli in pensione i direttori artistici Gli addetti alla cultura E non è colpa mia se esistono spettacoli Con fumi e raggi laser Se le pedane sono piene Di scemi che si muovono..."
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Mi scrisse un messaggio il 29 dicembre alle 02:27 del mattino,
uno di quei messaggi che ti portano a pensare "ma questa cosa vuole".
Le risposi con "ciao" alle 10:36,
e lei replicò subito con un "simpaticissimo".
Ragazza strana fin da subito.
Fu spudorata fin dall'inizio,
voleva far vedere che aveva del carattere e che non si lasciava fermare da niente e nessuno.
Non capivo, e non capisco tutt'oggi,
cosa avesse di diverso,
cosa mi portò a continuare a risponderle, ad avere voglia di parlarle.
Aveva quel non so che da rendere una ragazza non scontata e banale,
una ragazza che vale la pena conoscere.
Successe tutto come un fulmine,
mi fece perdere la testa e non la ritrovai più.
Molte persone mi rimproverarono, in passato, dicendomi che avevo la brutta abitudine di buttare via le persone come mozziconi di sigarette, di non affrontare i problemi e mandare tutto a puttane alla prima difficoltà.
Lei mi insegnò che le cose non vanno date per scontate ma che bisogna dimostrarle,
che nulla è mai perduto e che tutto è ancora da scoprire.
Mi insegnò che il colore dell'amore non è il rosso ma il nero,
che le persone che ti cambiano la vita non si sa mai quando si possono incontrare.
Mi insegnò che la bellezza non era un tramonto, ma la sua risata,
che un panorama mozzafiato era il suo sorriso,
che la dipendenza non la davano le sigarette, ma lei.
Mi insegnò a mettere la felicità di chi amo prima di tutto,
a considerarla la mia priorità assoluta, come poi era giusto che fosse, a darle tutte le attenzioni che meritava
e a fare del mio meglio per renderla felice.
Mi insegnò che le cose belle arrivano quando meno si aspettano,
arrivano come un uragano
e non si può fare altro che lasciarsi trasportare,
perché in realtà è ciò che si vuole.
Mi insegnò che l'amore non erano le belle frasi dette al momento giusto,
ma superare le difficoltà insieme
e finire con l'essere più uniti di prima.
Mi insegnò che gli opposti si attraggono, non è vero che si respingono,
in realtà si completano.
Mi insegnò che i terremoti non arrivano per distruggere ma per rinnovare.
Mi insegnò ad essere felice,
ad essere me stesso
e cosa significasse avere paura di perdere la persona che ami.
Mi insegnò che in amore l'orgoglio va messo da parte,
che ci si poteva innamorare di un paio di occhi marroni,
che il solo sapere di farla sorridere migliorava qualsiasi mia giornata,
anche la peggiore in assoluto.
Mi insegnò a non arrendermi,
a lottare per ciò che volevo,
per chi volevo.
Mi insegnò a lottare per lei,
a non darmi per vinto.
Mi insegnò che l'amore non era un "ti amo" alle quattro del pomeriggio
ma un "ti voglio qui con me" alle quattro del mattino,
che per "la tua persona" si può impazzire in due giorni.
Mi insegnò ad amarla
e non la ringrazierò mai abbastanza per questo.
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cit.
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klimt7 · 4 months
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Non farò bilanci
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Mi limito a ricordare alcuni punti positivi e altri negativi di quest'anno 2023.
In positivo:
E' stato l'anno che ha aperto gli occhi degli italiani, sul fatto che Giorgia Meloni lavori per la reintroduzione del Medioevo.
Che ogni suo atto politico si iscriva in una visione del potere che ci proietta all'indietro di secoli, ora, non c'è più alcun dubbio.
Che si batta per un potere che ostacola a tutti i livelli il mondo femminile, incarnando con una infinità di provvedimenti e di prese di posizione,una visione maschilista e antiquata delle relazioni.
Che la prima Presidente del Consiglio, donna, eviti volutamente, di presenziare ai funerali di Giulia Cecchettin ( il femminicidio che ha scoperchiato una volta per tutte, la natura violenta e la capillarità di questo tipo di cultura della sopraffazione) e che imponga addirittura di farsi chiamare "IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO", la dice lunga su quanto sia imbevuta di questa decrepita concezione della società (manco che la sua formazione fosse nata sui manuali del giovane Balilla di 90 anni fa!)
Alla donna, secondo questa politicante della Destra neofascista, compete solo il ruolo di fattrice, di madre, di strumento della difesa della razza italiana - come direbbe Lollobrigida. Non quello di persona che aspira ad una propria personale realizzazione umana, economica e professionale.
Che la prima donna che raggiunge una grande responsabilità politica, (invece che battersi per un avanzamento del mondo femminile, faccia approvare provvedimenti penalizzanti proprio come la nuova "Opzione Donna" e sostenga che una ragazza, abbia valore solo in quanto "madre", significa che la società italiana rischia oggi, 2023, una involuzione del tutto antistorica, assimilabile alla restaurazione talebana in Afganisthan.
Una nazione che finisce in mano a degli estremisti radicalizzati che vogliono imporre la loro visione ideologica, a tutti quanti visti ormai come sudditi di un Potere unico, che sceglie lui per tutti, quale sono i ruoli sociali.
L'azione della Meloni, a livello sociale e culturale, si traduce in un regime ideologico e non più in uno Stato Laico come è stato fino ad oggi.
Che le sue politiche non siano altro che un goffo e maldestro tentativo di manomettere la Costituzione Repubblicana per poter reintrodurre un regime autoritario è ormai chiarissimo.
In positivo:
Aver visto finalmente un film "sociale" dentro il panorama asfittico del Cinema Italiano. L'opera di Paola Cortellesi "C'è ancora domani" ha riaperto una stagione di discussione civile e pubblica sui rapporti di potere esistenti all'interno delle relazioni personali.
In positivo :
Aver smascherato definitivamente i bluff del duo Ferragni-Fedez. La loro pochezza umana e morale. Il cinismo tipico di questa figura del tutto finta e tossica dell'influencer.
In positivo :
Aver partecipato alla poderosa reazione delle piazze italiane in tema di parità di genere e lotta agli schemi del Patriarcato, in occasione della giornata del 25 novembre, proprio per fare rumore e per smentire la passività a cui ci vorrebbero condannare questi nostri governanti inadeguati.
In negativo:
Il persistere di ben due violentissimi conflitti contrassegnati da intollerabili crimini di guerra rimette in discussione tutta la storia europea e gli ultimi 70 di pace dei paesi occidentali.
In negativo:
La conferma in questo ultimo anno, degli effetti catastrofici del Cambiamento climatico, che non è più solo un dibattito della Comunità scientifica, ma un evento concreto, materiale, che ora tocca gli interessi economici e direttamente la vita delle persone.
Nelle alluvioni di maggio della Romagna e in quella della Toscana, abbiamo tutti preso coscienza, di cosa sia l'effetto di una Natura fuori controllo. Finalmente, comprendiamo che ciò che si ostinava a ripetere in ogni ambito, Greta Tumberg e cioè che "NON C'È PIÙ TEMPO", non era un semplice slogan, ma una drammatica verità.
I Gretini veri erano dunque i vari Nicola Porro, Vittorio Feltri, Giuseppe Cruciani e Belpietro con il loro arrogante negazionismo.
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AUGURI A TUTTI PER UN 2024 PIÙ SERENO E PIÙ COSTRUTTIVO.
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lamilanomagazine · 7 months
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Stagione Teatrale di bari 2023-2024: Questo weekend la celebrazione dei 100 di Italo calvino
Stagione Teatrale di bari 2023-2024: Questo weekend la celebrazione dei 100 di Italo calvino. Il 15 ottobre è il compleanno di Italo Calvino: nato nel 1923, domenica prossima avrebbe compiuto 100 anni. Per #100Calvino, nell’ambito della Stagione teatrale di Bari 2023_24 del Comune di Bari-Assessorato alla Cultura -Teatro Pubblico Pugliese, al Teatro comunale Piccinni, dopo il Prix Rai del 2 ottobre con le letture di Neri Marcorè e dopo lo spettacolo Il Castello del Teatro delle Bambole del 9 ottobre, questo weekend sono in programma una serie di spettacoli e iniziative. Domani, sabato 14 ottobre, alle ore 10.30 (riservato alle scuole/Istituti Superiori) e alle 21, e domenica 15 ottobre, alle 18, il Premio UBU Mario Perrotta porterà il suo “Come una specie di vertigine - Il Nano, Calvino, le libertà”, di cui è regista e interprete, con la collaborazione alla regia di Paola Roscioli. Dopo lo spettacolo rivolto alle scuole, Mario Perrotta incontra gli studenti per un dibattito sui temi dello spettacolo e sulla figura di Calvino (con approfondimento a cura di Giancarlo Visitilli). Domenica 15 ottobre, alle ore 11, sempre sul palco del Piccinni: La Palestra - Edizione speciale “Buon Compleanno Calvino!”, una Lezione spettacolo con la direzione artistica di Francesco Maria Asselta e la consulenza scientifica di Lea Durante. “In questo weekend proseguiremo nel nostro omaggio a Italo Calvino, uno degli scrittori più importanti del ‘900, con l’aiuto di Mario Perrotta, attore, drammaturgo e regista pluripremiato, e con uno speciale appuntamento di La Palestra, il format di approfondimento e confronto che per il terzo anno accompagna alcuni dei temi e degli autori della stagione comunale di prosa - commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci . Abbiamo voluto dedicare all’opera di Calvino, al suo impegno politico e culturale, al suo rigore, alla sua fantasia, l’apertura della stagione di prosa della Città di Bari, lasciando che a condurci alla scoperta del suo mondo fossero alcuni tra i nomi più importanti del panorama culturale contemporaneo, per offrire al nostro pubblico riflessioni ed emozioni di grande valore artistico e civile”. Sabato 14 ottobre alle ore 21 Domenica 15 ottobre alle ore 18 Come una specie di vertigine - Il Nano, Calvino, la libertà; scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta, con la collaborazione alla regia di Paola Roscioli Info a questo link. COME UNA SPECIE DI VERTIGINE Il Nano, Calvino, la libertà durata 75’ Permàr – Compagnia Mario Perrotta / ERT- Teatro Nazionale scritto, diretto e interpretato da MARIO PERROTTA collaborazione alla regia Paola Roscioli mashup e musiche originali Marco Mantovani / Mario Perrotta con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Medicina in collaborazione con Teatro Asioli di Correggio, Duel In scena un uomo, o meglio, la sua voce interiore. È la sua anima che fa spettacolo. Tra i tanti abitanti delle pagine dei romanzi di Calvino, è quello meno libero: ha un corpo, una lingua e una mente che non rispondono alla sua urgenza di dire, di agire. Oggi e solo oggi, però, ha deciso di fare spettacolo della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare. “Il personaggio in scena è un abitante del Cottolengo, il Nano del romanzo autobiografico La giornata d’uno scrutatore, personaggio cui Calvino dedica una sola pagina se pur memorabile. Ho scelto lui e ne ho immaginato tutta l’esistenza - esistenza che Calvino non ci racconta - proprio perché il mio intento era ragionare intorno al concetto di libertà e il Nano del romanzo ne è totalmente privo”, scrive Mario Perrotta. Domenica 15 ottobre alle ore 11 LA PALESTRA edizione speciale BUON COMPLEANNO CALVINO! direzione artistica a cura di Francesco Maria Asselta consulenza scientifica di Lea Durante interventi di Silvio Perrella e Lea Durante letture di Paolo Panaro al pianoforte Mirko Signorile Ingresso libero con prenotazione su eventbrite Il progetto “Buon compleanno Calvino!”, questa occasione straordinaria del centenario della sua nascita, sarà un’opportunità per parlare della sua vita, delle sue opere, ma soprattutto della sua idea tutta personale di rappresentare un modello di intellettuale integralmente disorganico, lontano dall’impegno diretto, discutendone non solo con studiosi, critici e specialisti della letteratura calviniana (Silvio Perrella e Lea Durante), ma aprendoci anche alle sue parole con le letture di Paolo Panaro (che ha portato in scena Il Barone Rampante), e all’incontro con progetti musicali dedicati a “Le città invisibili”, interpretati da Mirko Signorile in duo con Giovanna Carone.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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obsidianlilithts4 · 5 months
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Le giornate prendono gradualmente una routine sempre più stabile e scandito dai ritmi della natura. Con i soldi residui dal loro trasferimento, per sbancare il lunario fintanto che non sarà tempo del raccolto, costruire delle arnie per le api si è rivelato una scelta assennata: Gilbert è entrato immediatamente in empatia con gli insetti, forse condividendone con essi l'operosità, addirittura non viene mai punto dalle bestiole nemmeno quando si approccia al loro territorio per attingerne il loro golosissimo miele! Quest'ultimo, insieme alla cera, sono i primissimi prodotti con i quali la coppia inizia a farsi conoscere nel panorama cittadino. Mary Alice ha di fatti allestito, appena fuori casa, un banchetto per la vendita dei loro prodotti e la voce di queste nuove proposte bio, non solo si è sparsa rapidamente, ma ha anche attratto un discreto numero di curiosi che, sempre più, hanno preso a fermarsi nei dintorni durante le loro passeggiate mattutine per la campagna henfordiana. In particolare, una certa Rahmi Watson sta diventando una loro assidua cliente: non vi è giornata in cui il banchetto espone la sua varietà di proposte senza che lei si fermi a fare due chiacchiere e ad acquistare qualcosina. Potrebbe diventare la loro prima, vera, conoscenza a Henford!
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Una piccola parte della giornata di oggi e un biglietto baci perugina. “Prendersi del tempo per se stessi ogni tanto è necessario, per capire cosa possiamo fare per stare bene.” Questo è quello che ho fatto oggi almeno per una parte della giornata. Nonostante ciò quel posto mi ricorda una serata romantica davanti a una pizza calda. Solo che ormai vado per il bel panorama,il resto non esiste più un po’ come una parte di me.
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deathshallbenomore · 2 years
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hey sono in viaggio a torino a mi domandavo se hai dei posti belli da vedere da consigliare in centro (oltre alle principali attrazioni)?
cerea! fortunellə in giro per torino mentre io purtroppo ne sono lontana! anche se onestamente. buona fortuna, tra caldo e sovraffollamento di turisti <333
ALLORA la cosa bella di torino è che tantissime cose si possono raggiungere tranquillamente a piedi: il centro super centro non è troppo grande, e il centro in senso lato è comunque a portata di passeggiata
al di là di tutto ciò che puoi trovare googolando ‘torino cosa vedere’ (musei ecc) i miei suggerimenti sono (un po’ random)
1. monte dei cappuccini (che sicuramente trovi anche cercando ‘torino cosa vedere’, ma faccio uno strappo alla regola perché è uno dei miei posti preferiti). secondo me il posto più bello per vedere tutta torino dall’alto: se poi è una bella giornata, si vedono bene anche le montagne; meglio ancora se il sole sta calando. a volte i frati della chiesa dei cappuccini tengono aperto il chiostro e la terrazza che si affaccia sull’altro lato della collina: lo fanno veramente a sentimento, ma se trovi aperto approfittane perché è davvero un punto insolito rispetto al normale panorama dal piazzale
1.2 per arrivare e venire via, consiglio passeggiata tra le vie lì in collina, perché ci sono dei palazzi veramente belli e c’è una pace rara, per essere a due passi dal centro
2. parco del valentino, ma non solo il castello, il borgo medievale e la panchina degli innamorati che ok. a me piace tantissimo anche il giardino roccioso, consigliato se passi da quelle parti
2.2 e, nel caso, consiglio sia il lato del parco dall’altra parte del fiume, sia, in alternativa, passeggiata per san salvario (ad esempio se stai risalendo verso il centro): se non ti avvicini troppo alla parte che costeggia la stazione (che ha un po’ il mood stazione, come in tutte le città del resto), ci sono degli angolini molto carini e pacifici. bonus: a sansa c’è anche la sinagoga: non è visitabile (se non in occasioni particolari, probabilmente) ma è molto molto bella da fuori
3. spostiamoci in un’altra zona della città, in centro e molto bella: quadrilatero romano. certo, alcune vie sono iper ultra turistiche, ma io adoro passeggiare a caso tra i vicoletti più piccoli, uscendo dalla zona mega centrale, e sbucare a caso in zone tipo piazza della consolata (bello il santuario, ci sta fare due passi all’interno) e piazza emanuele filiberto. zona che mi piace molto: sembra parigi ma è meglio perché siamo a torino <3
3.2 se passi per quadrilatero, butta l’occhio a porta palatina mi racc!
4. altro posto del cuore, i giardini reali, soprattutto per gli scorci sulla mole (sia dai giardini superiori: si entra passando per palazzo reale; sia dagli inferiori), soprattutto quando c’è poca gente: pace amore e armonia su questo pianeta [se vuoi una live slug reaction, ai giardini superiori ci sono delle sculture di lumache fluo fuchsia]
5. punto unico per consigliare passeggiata per tutte le vie “principali” del centro, ma ça va sans dire: se vai alla mole passi per via po e probabilmente vedrai piazza vittorio e piazza castello etc etc, non mi dilungo
6. ricordati di passare per la galleria subalpina (e conseguentemente piazza carignano e/o piazza carlo alberto e per la galleria san federico (che dà poi su via roma e piazza san carlo): sono stra famose ma magari unə non si ricorda di passarci e si perde degli angolini che sono dei bijou
7. in generale, torino è una città bellissima: io consiglio sempre di camminare a caso perché 1) tanto è pressoché impossibile perdersi, 2) oltre ai musei, ci sono veramente tanti tanti TANTI palazzi/angoli/scorci davvero belli. è una città che ti riempie gli occhi e le sinapsi di bellezza, 3) tante cose sono inaspettate! io alle volte mi trovo in angoli mai visti prima e rimango first reaction shock. c’è una chiesa aperta? vai a vederla, magari è bellissima! un vicolo che pare carino? vacci, tanto poi finisci su una parallela della strada che stavi facendo prima! secondo me è il modo migliore per visitare la città, oltre alle cose da vedere “obbligatoriamente”
non c’è necessariamente coerenza tra un punto e l’altro, quindi magari non riuscirai (o non avrai voglia) di vedere tutto tutto, ma sono i consigli che mi sento di dare un po’ su due piedi. spero di esserti stata utile! :)
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morelin · 8 months
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Giornata del Panorama
La "Giornata del Panorama" FAI è arrivata alla decima edizione. L'appuntamento è per domenica 10/09 in 12 beni della Fondazione.
Per info:
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Mi scrisse un messaggio il 29 dicembre alle 02:27 del mattino, uno di quei messaggi che ti portano a pensare ‘ma questa cosa vuole’. Le risposi con ‘ciao’ alle 10:36, e lei replicò subito con un ‘simpaticissimo’, ragazza strana fin da subito. Fu spudorata fin dall'inizio, voleva far vedere che aveva del carattere e che non si lasciava fermare da niente e nessuno. Non capivo e non capisco tutt'oggi cosa avesse di diverso, cosa mi portò a continuare a risponderle, ad avere voglia di parlarle. Aveva quel non so che da rendere una ragazza non scontata e banale, una ragazza che vale la pena conoscere. Successe tutto come un fulmine, mi fece perdere la testa e non la ritrovai più. Molte persone mi rimproverarono, in passato, dicendomi che avevo la brutta abitudine di buttare via le persone come mozziconi di sigarette, di non affrontare i problemi e mandare tutto a puttane alla prima difficoltà. Lei mi insegnò che le cose non vanno date per scontate ma che bisogna dimostrarle, che nulla è mai perduto e che tutto è ancora da scoprire. Mi insegnò che il colore dell'amore non è il rosso ma il nero, che le persone che ti cambiano la vita non si sa mai quando si possono incontrare. Mi insegnò che la bellezza non era un tramonto ma la sua risata, che un panorama mozzafiato era il suo sorriso, che la dipendenza non la davano le sigarette ma lei. Mi insegnò a mettere la felicità di chi amo prima di tutto, a considerarla la mia priorità assoluta, come poi era giusto che fosse, a darle tutte le attenzioni che meritava e a fare del mio meglio per renderla felice. Mi insegnò che le cose belle arrivano quando meno si aspettano, arrivano come un uragano e non si può fare altro che lasciarsi trasportare, perché in realtà è ciò che si vuole. Mi insegnò che l'amore non erano le belle frasi dette al momento giusto, ma superare le difficoltà insieme e finire con l'essere più uniti di prima. Mi insegnò che gli opposti si attraggono, non è vero che si respingono, in realtà si completano. Mi insegnò che i terremoti non arrivano per distruggere ma per rinnovare. Mi insegnò ad essere felice, ad essere me stesso e cosa significasse avere paura di perdere la persona che ami. Mi insegnò che in amore, l'orgoglio, va messo da parte, che ci si poteva innamorare di un paio di occhi marroni, che il solo sapere di farla sorridere migliorava qualsiasi mia giornata, anche la peggiore in assoluto. Mi insegnò a non arrendermi, a lottare per ciò che volevo, per chi volevo. Mi insegnò a lottare per lei, a non darmi per vinto. Mi insegnò che l'amore non era un ‘ti amo’ alle quattro del pomeriggio ma un ‘ti voglio qui con me’ alle quattro del mattino, che per 'la tua persona’ si può impazzire in due giorni. Mi insegnò ad amarla e non la ringrazierò mai abbastanza per questo.
Grazie della condivisione, la prendo come un attestato di stima.
Aggiungo che se ti ha insegnato tutte queste cose, il suo compito, nei tuoi riguardi, lo ha fatto ed onorato.
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gcorvetti · 2 months
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Che fatica.
Ieri siamo saliti sull'etna a 2000 metri, c'era una vagonata di gente, qualche sprazzo di neve, ma una giornata di sole stupenda, c'era solo un pò di vento ma niente di eccezionale. Siamo stati ai crateri (spenti) sul primo tutti, poi il secondo (vedrete dalle foto) è alto quanto un palazzo di 10 piani e siamo andati solo noi (io, mia figlia e il fidanzato) su per un pendio ripidissimo che ho fatto fatica a salire, poi abbiamo visto da sopra che c'era una strada meno ripida ma più lunga, allora l'abbiamo presa per scendere. Abbiamo mangiato al rifugio sapienza, posto storico, e poi piano piano siamo scesi in città. La sera eravamo troppo stanchi per anche solo pensare di fare un giro, tanto oggi era in programma il giro del centro con cicerone mia sorella. Quindi da programma oggi siamo scesi presto in autobus e fatta la seconda colazione ci siamo incontrati con mia sorella. Siamo stati al mercato del pesce, più per fargli vedere questo bazar ittico e non solo a cielo aperto, ho incontrato Mario Venuti, penso l'ultima volta che gli ho parlato sarà stato 30 anni fa, incontravo spesso Luca Madonia a Venezia, il dottore a quanto pare ha una casa in laguna, niente di particolare sono delle persone normali, Mario era col cane a fare la spesa, ma tutti gli vogliono bene naturalmente è sempre un artista apprezzatissimo e adottato dalla città, perché in realtà lui è siracusano. Poi siamo stati in alcuni posti dove non ero mai stato, sembra strano ma spesso noi italiani siamo così abbiamo delle cose spettacolari dietro casa e non le caghiamo, è un peccato perché c'è tantissimo da vedere in Italia. Siamo saliti su una chiesa da dove si vede un panorama a 360° della città, dentro la cattedrale per la prima volta nella mia vita e sotto la cattedrale dove ci sono delle terme romane, poi siamo passati dal museo dell'università e su per il mercato centrale che però era già tardi e stavano chiudendo quasi tutti i banchi, abbiamo comunque preso della frutta e mia figlia del pesce che aveva l'acquolina in bocca dalla mattina. Da li mia sorella ci ha lasciati e siamo andati a mangiare su un posto di cucina tipica romana, eh lo so ma volevamo mangiare della pasta e a quanto pare a pranzo molti dei locali catanesi sono chiusi, tanti non fanno pasta e quindi abbiamo optato per quello, molto buono e porzioni enormi, infatti non sono riuscito a finire la pasta broccoli e sarciccia (al finocchietto), mia figlia l'ha presa con l'aragostina e lo zito matriciana. Precedentemente siamo passati ad affittare l'auto, perché domani andiamo a Siracusa e con l'auto di mia madre è un pò rischioso, anche se siamo andati sull'etna, ma ho come l'impressione che loro vogliano fare anche qualche giro da soli, beh non sono piccoli, anche se guidare a Catania non è come guidare in Estonia dove tutti rispettano il codice e non ci sono problemi, qua come sapete è un delirio nelle strade, va bè spero non faccia casini che tanto poi li paga lui. Ora non so cosa facciamo, ma penso niente, quindi intanto mi scarico un pò di foto e vi scrivo sto mini papello.
Vi lascio qualche scatto
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Hey… sono sempre io.
Sono nel nostro letto, quello che abbiamo condiviso per tanti anni
Guardò il tramonto fuori dalla finestra e penso a te
A tutte le notti che sono rimasta sveglia ad aspettarti
E a tutti i tramonti che ho visto da sola da quando mi hai lasciata
Il tramonto simboleggia la nostalgia
Mi piace guardarlo perché mi ricorda di te e della nostalgia che provo
Il tramonto mi fa percepire “la fine”
Un po’ come noi
La fine di una giornata, la fine di un legame
La differenza tra noi e il tramonto è solo una
Il tramonto tornerà di nuovo ad illuminare lievemente la nostra camera, domani, dopodomani e il giorno dopo ancora
Tu, invece… non tornerai mai più
Ma se per caso un giorno qualsiasi, di questa mia lunga vita, dovesse passarti in testa di venirmi a trovare, sappi che per me sarà il dono più grande
Perché mi manchi
Perché la vita senza te è ogni giorno più dura
E per quanto io possa fingere che vada tutto bene
Per quanto io possa fingere che il futuro non mi spaventi, un futuro senza te
Beh, sappi che non è così
La paura mi divora da dentro ogni giorno
La paura di non essere abbastanza, di non esserne all’altezza
La paura di non riuscire mai nella mia vita a raggiungere i miei obbiettivi
La paura che una vita senza te, possa essere interminabile
Nonostante la paura, la nostalgia, la mancanza, sono qui, ancora nel nostro letto, a guardare fuori dalla finestra, il meraviglioso panorama m del nostro giardino irradiato dalla fioca luce del tramonto, che ogni minuto che passa diventa meno radioso
Il cielo sta diventando cupo, un po’ come la mia vita da quando non ne fai più parte
Se potessi abbracciarti un’ultima volta, se potessi parlarti un ultima volta, ti direi solo questo: ovunque andrai, ovunque sarai, in qualsiasi momento del giorno o della notte, pensami, perché io ti avrò sempre nella mia testa, fino al mio ultimo respiro, fino all’ultimo istante di questa vita, e forse… anche oltre
Le tue braccia attorno al mio corpo, in un caldo abbraccio, erano per me un porto sicuro.
Ora sono sola, con le mie paure
Tu sapevi come curare ogni male
E ogni mia insicurezza svaniva alla sola tua vista
Perché infondo, qualsiasi problema avessi, tu avevi la soluzione a tutto
Non c’era bisogno che parlassi, perché guardando nei tuoi occhi riuscivo già a capirti
La notte è ormai vicina, si è concluso un altro giorno senza te, domani tornerà il mio caro tramonto, nel quale vedrò riflesso il tuo volto
Buonanotte, angelo mio ❤️
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lizsunflower · 2 years
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02 giugno 2022
È stata una giornata energica, partita a voglia zero e raggiunto il saltellare andando veloce sulle radici del sentiero. Good vibes. Io voglio vivere di questo, di momenti di serenità ed entusiasmo, di carezze sul viso, di tocchi leggeri, amorevoli, di spostare il ciuffo di capelli da davanti al volto perché copre la bellezza dei tuoi occhi, apprezzamenti dolci in mezzo a discorsi comuni. Non voglio le corse, voglio le passeggiante godendomi il paesaggio, per poi arrivare al panorama mozzafiato. Dovrebbe essere così, almeno per me, dolcezza di amore puro, di orgoglio guardando negli occhi l’altra persona.
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lamilanomagazine · 3 days
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Firenze: il MiC al Salone dell’arte e del restauro tra nuove tecnologie e formazione
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Firenze: il MiC al Salone dell’arte e del restauro tra nuove tecnologie e formazione Il Ministero della Cultura sarà presente alla 9° edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, che si svolgerà dal 25 aprile al 1° maggio 2024 nel padiglione Monumentale della Fortezza da Basso, in contemporanea con MIDA, la Mostra Internazionale dell’Artigianato. Il restauro, eccellenza italiana nel mondo, sarà analizzato in tutte le sue sfaccettature, dall’approfondimento metodologico alla ricerca applicata, dalla sperimentazione tecnologica alla formazione. Oltre cento relatori, tra direttori, archeologi, restauratori, architetti ed esperti delle Scuole di Alta Formazione del MiC parteciperanno a workshop e incontri promossi dagli istituti del Ministero e coordinati dal Servizio Eventi-Mostre e Manifestazioni del Segretariato generale. Il tema della formazione sarà dominante nella prima giornata con l’Opificio delle Pietre Dure (OPD). Nella Sala della Scherma (26 aprile, ore 9.30-13.30), il convegno dell’OPD sarà diviso in due sessioni: nella prima saranno illustrati i risultati di recenti progetti di conservazione e restauro su capolavori fiorentini, mentre la seconda sarà dedicata ai risultati delle tesi di diploma discusse negli ultimi due anni alla Scuola di Alta Formazione e Studio dell’OPD. La misura fiscale dell’Art Bonus, nel pomeriggio dello stesso giorno, sarà poi al centro del convegno nella sala allestita all’interno dello spazio istituzionale del MiC. In questo incontro promosso da ALES S.p.A., società in house del MiC, responsabile del programma di gestione e promozione dell’Art Bonus, si approfondiranno gli aspetti applicativi della norma e si dialogherà con alcuni enti beneficiari tra i più rappresentativi nel panorama nazionale per qualità e numero di interventi realizzati con il sostegno finanziario di mecenati: l’Opificio delle Pietre Dure, la Direzione Regionale Musei Toscana MiC, il Comune di Firenze. Lunedì 29 aprile, sarà dato risalto al tema “conservare per valorizzare”, con particolare riferimento a due musei: la Casa Museo dello scultore norvegese-americano Hendrik Christian Andersen di Roma e il Museo nazionale di Matera. Il 30 aprile sarà dedicato interamente alle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio (SABAP), per mostrare gli interventi e le iniziative dei presidi territoriali di tutela del Ministero della Cultura. Verranno esposte alcune delle attività più significative condotte dalle SABAP, che vanno dalla cooperazione con Enti Locali per la realizzazione di progetti di riqualificazione, alla progettazione ed esecuzione di interventi innovativi di restauro. Per tutta la durata del Salone lo stand istituzionale del Ministero costituirà un punto di incontro per gli attori del settore della conservazione dei beni culturali, dove gli interventi conservativi, i cantieri e i progetti del MiC verranno illustrati anche attraverso video e materiale divulgativo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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incamminoblog · 6 days
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Don Luciano Labanca "Il più bello tra i figli dell’uomo"
IV Domenica di Pasqua (Anno B)  (21/04/2024) Liturgia: Atti 2,14-36-41; 1Pietro 2,20-25; Giovanni 10,1-10 La quarta domenica di Pasqua, in cui la Chiesa celebra la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, prevede sempre la lettura di un passo del capitolo 10 del Vangelo di Giovanni, in cui Gesù si rivela attraverso l’allegoria del pastore. Non è un’immagine nuova nel panorama biblico,…
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niconote · 14 days
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SUONO DOMENICA | Dodici ore di musica di ricerca Domenica 21 aprile 2024, ore 12-24 Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, Bologna
Una vera e propria maratona sonora, un viaggio lungo un giorno che se da un lato ha lo scopo di presentare il capillare lavoro della Scuola di Musica Elettronica, dall’altro si relaziona con la città e con realtà diverse del panorama italiano, spaziando dall’audiovisione, all’improvvisazione, dalla sound art alla composizione acusmatica, interrogando ospiti e musicisti anche extra-accademici sul significato dell’arte sonora di oggi. Il tutto esplorando gli spazi incontenibili del Conservatorio di Bologna, sottolineati da allestimenti e proposte in grado di dialogare con l’architettura e la tecnica. “Suono Domenica” non è quindi un festival o una vetrina: può essere visto più come una festa, o magari come un “orologio sonoro” che scandisce il tempo della giornata attraverso il fare musica e lo stare insieme.
Programma
Ore 12 > OPEN/Cortile, scalone e piazza Rossini Giuseppe Chiari, Improvvisazione libera. Esperienza musicale per 70 solisti
Ore 13 > Apertura Installazioni/Consbo (le installazioni terminano alle ore 23) • Sala Respighi > Sequenzer Kammer, a cura di Enrico Cosimi, con Maru Barucco, Dario Boccato, Bruno Cusumano, Tommaso Michelini • Aula 9 > Pierpaolo Ovarini, this could be us, installazione multimediale interattiva; in collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia • Corridoio I piano > Daniele Carcassi, Nuova terra, installazione sonora per tre totem di altoparlanti (tecnica a cura di Gerarda Avallone) • Saletta area Banda > Lorenza Ceregini, Tu mi vedi?, installazione audiovisiva
Ore 14 > Sala Fugazza Audiovisione Bologna Francesco Di Stefano, Stripping Away Reality (2022) Tommaso Marzini Della Ragione, Unfortunate event (2023) Lorenzo Mostura, Nomo Echoes (2024) Fulvio Daviddi, Ground (2023) Lorenza Ceregini, Riccardo Tesorini, Dissimmetrie (2023), video di Elena Bianchini, Giulia Pellegrini, Mika Sollecito, Serena Ugolini In collaborazione con Fondazione Zucchelli e Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo
Ore 15 > Aula Banda Acusmatica Camilleri Lelio Camilleri, Apostrophe (1995), Summer 2018 (2018), Parallel (2000), Beat (2024) - prima esecuzione assoluta Ore 16 > Sala Fugazza Audiovisione Cipriani Naufragio-The Last Shipwreck, Due movimenti dalla trilogia audiovisiva Shipwrecks Naufragi (2020-2023) Video Giulio Latini; Musica, sound design e testi Alessandro Cipriani Memoria d'Utopie, opera audiovisiva multischermo (2023-2024) da un testo di Alberto Gianquinto Video Giulio Latini; Musica Alessandro Cipriani e Alessandro Sbordoni; Sound design Alessandro Cipriani; Voci recitanti registrate Roberto Herlitzka e Virginia Guidi
Ore 17 > Aula Banda Concerto Improvvisazione Silenzio Direzione: Walter Prati Performer: Andrea Brutti, Andrea Fabris, Andrea Giorgelli, Salvatore Miele, Francesco Paolino, Dino Piccinno, Erica Ruggiero, Leonardo Vita
Ore 18 > Sala Fugazza Audiovisione Coslovi The Wrong Side of the Tracks (2020-) Progetto fotografico: Marcello Coslovi Performer e progetto sonoro: Gabriele Andrisani, Andrea Cardellicchio, Matteo Coceva, Stefano Corino, Tommaso Grandi, Chiara Matarazzo, Davide Ricchi, Valerio Timo
Ore 19 > Sala Bossi Concerto Mantra Karlheinz Stockhausen, Mantra, per due pianisti (1970) Pianoforte: Stefano Malferrari e Franco Venturini Live electronics e regia del suono: Francesco Vogli (con Vijay Comino e Alessandra Giachetti)
Ore 21 > Sala Fugazza Audiovisioni Camera Ludens. Il gioco della memoria, per video e quattro performer (2023) Performer: Francesco Giomi, Simone Grande, Salvatore Miele, Andrea Sanna Selezione e montaggio: Michele Manzolini ed Enrico Riccobene Camera Ludens è un progetto di Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia BSCRZCLL732NN, improvvisazione audiovisiva per tre performer e quattro videomaker (2023) Performer: Antonio Ciaramella, Andrea Fabris, Nicola Venturo Videomaker: Andrea Boschini, Silvia Campostrini, Giulia Costantini, Chiara Vitofrancesco In collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, Fondazione Zucchelli, Mast
Ore 22 > Aula Banda Acusmatica Bologna Federico Inzerillo, Grid grips (2023) Alessandra Giachetti, Verri��res (2024) Francesco Interlandi, Var hälsad du Maria (2023-24) Jacopo Casasola, Scenario possibile (2023) Fernando Hester, Zooming (2023)
Ore 23 > Sala BossiConcerto Bologna Filippo Giuffrè | NicoNote | Stefano Pilia
Ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti
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