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#geologo
chicoterra · 2 years
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Hoje é Dia do Geólogo
Hoje é Dia do Geólogo
Dia 30 de maio de 2022: Dia Mundial da Esclerose Múltipla [Data comemorada em 30 de maio. A Esclerose Múltipla (EM) é uma doença neurológica, crônica e autoimune – ou seja, as células de defesa do organismo atacam o próprio sistema nervoso central, provocando lesões cerebrais e medulares. Embora a causa da doença ainda seja desconhecida, a EM tem sido foco de muitos estudos no mundo todo, o que…
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victorxaxvale · 9 months
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i am so going to fail this assigment
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sucreecuadoroutdoor · 2 years
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abr · 7 months
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Del resto, il fatto che il green soddisfi il bisogno di religione di ometti sufficientemente piccini da negarsi a una spiritualità più elevata è evidente nella struttura di questo nuovo culto, che insiste sul meccanismo colpa-redenzione, sostituendo al peccato originale il vostro diesel, e all’espiazione il vostro impoverimento. Come in altre religioni, anche in questa il clero tende invece a passarsela piuttosto bene. (...) Ieri un conduttore radiofonico intervistando un geologo a basso h-index ha detto più o meno testualmente: “È ormai chiaro che è colpa nostra!” Che poi questo “noi”, caro operatore informativo, da chi sarebbe composto, esattamente? Orate fratres!
via https://twitter.com/AlbertoBagnai/status/1720713650321678729
PENITENZIAGITE!
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michelangelob · 2 days
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l-incantatrice · 10 months
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Iam Pilmer è un geologo australiano considerato uno dei massimi esponenti del negazionismo climatico. Da dove esce questo termine non saprei,ma è assurdo. Nessuno nega che ci sia un cambiamento climatico in atto ; del resto nella storia della Terra ci sono molti cambiamenti climatici,come quello che portò all’estinzione dei dinosauri o quello che migliorò il clima intorno all’anno mille che fu la causa della rivoluzione agricola di quel periodo. Oggi sicuramente l’inquinamento ha la sua responsabilità,ma solo in parte in un processo che ha le sue cause altrove. È giusto fare il possibile per l’eco sistema e comportarsi in modo sostenibile,ma certi allarmismi sono eccessivi. Se qualcuno vuole usare il termine “negazionista climatico”,allora per il suo opposto dovremmo parlare di “ terrorista climatico “
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chez-mimich · 11 months
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I PARADOSSI DI VENERE
Un paio di giorni fa, a Napoli, qualcuno ha dato fuoco ad una delle opere d’arte contemporanea più celebri al mondo, la “Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto. Il primo paradosso, il più evidente, è che per molti, soprattutto per molti di quelli che si indignano, la Venere ha cominciato ad esistere nel momento della sua fine. Non la conoscevano, ma appena si è sparsa la notizia della sua distruzione è cominciata l’indignazione. Il secondo paradosso è che la maggior parte di quelli che si indignano, darebbe fuoco a tutta l’arte contemporanea (e forse anche agli artisti). Poi c’è un terzo paradosso: la Venere è stata bruciata a Napoli, che come diceva Benedetto Croce è un paradiso abitato da demoni, città paradossale per eccellenza, che vorrebbe diventare una capitale dell’arte contempera e per molti versi lo è, ma dove qualcuno distrugge una delle opere più rappresentative. “La Venere degli stracci” è bruciata per mano di qualche balordo, ma, ultimo paradosso, è proprio un gesto così che la pone sul piano di tanti altri capolavori dell’arte che nei secoli sono stati deturpati da pazzi o balordi, come László Tóth, il geologo ungherese che nel 1972 deturpò la Pietà michelangiolesca di San Pietro o come il David colpito da Pietro Cannata nel 1991. Qualche volta furono gli artisti stessi ad infierire sulle opere, per restare a Michelangelo, fu lui stesso a dare la famosa martellata sul ginocchio del Mosé ora in San Pietro in Vincoli a Roma. Addirittura Filippo Tommaso Marinetti nel suo “Manifesto del Futurismo” affermava di voler dar fuoco ai musei. Quindi, per ora, accontentiamoci di aver visto andare a fuoco la “Venere degli stracci” di Pistoletto. Venere, dea della bellezza, e gli stracci della nostra contemporaneità, erano un magnifico connubio poetico, ma il piromane, chiunque esso sia, consegna direttamente l’opera all’eternità.
(Sotto la “Venere degli stracci” al Louvre in una mia fotografia del 2013)
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gregor-samsung · 2 years
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“ Come presidente del consiglio, nell'autunno '63, quasi piangendo, [Giovanni Leone] assicurò alle famiglie delle duemila e piú vittime della catastrofe del Vajont che al piú presto giustizia sarebbe stata fatta e i colpevoli assicurati alla giustizia. Solo che pochi mesi dopo, diventato semplice deputato, al tribunale dell'Aquila egli accettò di far parte del collegio di difesa dei dirigenti della Sade, la società responsabile del disastro. Dopo il suicidio di un ingegnere geologo, otto erano i rinviati a giudizio. Risultato: cinque assolti e tre condannati al minimo della pena. È noto a tutti che il disastro si poteva evitare, che da anni i comuni che poi verranno travolti lamentavano smottamenti e slittamenti temendo il peggio, è noto che senatori e onorevoli democristiani avevano precise responsabilità (quanti avevano approvato il progetto del bacino costruito sotto il controllo diretto dei Lavori pubblici e senza ordinare la piú stretta vigilanza sui lavori della Sade, quelli che non avvertirono di eventuali pericoli la popolazione). Cosí la sentenza si commenta da sé: evidentemente l'eloquente, e lautamente retribuita, memoria scritta che mandò allora Leone ebbe il suo peso sui giudici e sul tribunale. Eccola: "Gli imputati sono persone ineccepibili sotto ogni aspetto e la loro colpa sta nel non aver avuto nell'ora suprema l'appercezione e la riflessione, il lampo illuminante dell'imminente pericolo." (Come se fossero stati tutti là a sorvegliare e si fossero distratti un momento.) Quindi non sono responsabili di questo "tragico errore" (errore di chi? di quella loro fatale distrazione?). E poi: "Ciò che ha ucciso non è la frana, cioè la prevedibile cedevolezza dell'area scelta e non tenuta sufficientemente sotto controllo, ma soltanto l'inondazione per cui l'evento non può essere addebitato all'agente, cioè alla Sade-Enel." (E chi ha la colpa dell'inondazione, se non chi non ha tenuto sotto controllo quell'area cedevole?) Le stesse argomentazioni che si leggevano il giorno dopo la tragedia sui giornali conservatori, difensori delle società idroelettriche. "Calamità naturale" era il ritornello d'allora, quando invece la calamità era prevista da anni, denunciata dai sindaci e dai giornalisti locali, temuta anche da qualcuno, tra i meno cinici, dei funzionari dei Lavori pubblici. “
Camilla Cederna, Giovanni Leone. La carriera di un presidente, Milano, Feltrinelli, 1978; pp. 130-31.
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artesplorando · 2 years
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Il 21 maggio 1972, un geologo australiano di origini ungheresi di 34 anni, László Tóth, entrò in San Pietro e scavalcò la balaustra che separava i visitatori dalla Pietà di Michelangelo. Con una mazzuola pesante 5 chili colpì la Madonna, lasciando integro Cristo.
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downtobaker · 2 years
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Fenomenologia del Jova Beach Party
Fenomenologia del Jova Beach Party
di Giacomo Faramelli Il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi ha scritto una lettera aperta al cantante, invitandolo a un ripensamento e affrontando il tema dell’insostenibilità del Jova Beach Party A me della musica da pensiero magico, eticista e ottimistica di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti importa zero; chiunque si entusiasmi per l’estate, una volta finite le scuole superiori, o…
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megachirottera · 2 years
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Lee C. Gerhard, PhD, CPG studia e scrive sulla scienza del cambiamento climatico da oltre 30 anni.
Il background di Gehard è geologico e si è ritirato dalla Colorado School of Mines come Getty Professor of Geological Engineering e come direttore e geologo statale del Kansas Geological Survey.
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Etna, svelata l’eruzione nascosta del 2023
Un’eruzione vulcanica dell'Etna avvenuta durante una tempesta di neve sul finire di maggio, che ha generato un flusso piroclastico rimasto “inosservato” per circa 10 giorni, fino a quando le condizioni meteo sono migliorate e ai ricercatori è stato possibile accedere alle aree sommitali del vulcano. Sembrerebbe letteratura ma è quanto è accaduto lo scorso 21 maggio 2023 sull’Etna, come descritto nello studio “A Hidden Eruption: The 21 May 2023 Paroxysm of the Etna Volcano (Italy)” realizzato da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dell’Università Sapienza di Roma, dell’Università degli Studi dell’Aquila e dell’Università degli Studi di Cagliari. Etna, il lavoro dietro lo studio “Il nostro lavoro, oltre a descrivere scientificamente l’evento eruttivo che ha interessato il cratere di Sud-Est dell’Etna, ha voluto richiamare l’attenzione sull’importanza e sull’efficacia dei sistemi di monitoraggio da remoto dell’INGV”, spiega Emanuela De Beni, vulcanologa dell’Osservatorio Etneo dell’INGV (INGV-OE) e co-autrice dello studio. “Infatti, nonostante il cattivo tempo avesse oscurato le telecamere di videosorveglianza installate sul vulcano, le altre stazioni di monitoraggio vulcanologico hanno funzionato correttamente e i segnali sono prontamente arrivati alla nostra Sala Operativa di Catania, segnalandoci che era in corso un’eruzione con fontana di lava ed emissione di due colate, una verso Sud e l’altra verso Est”. Una settimana dopo l’eruzione i ricercatori dell’INGV si sono recati in area sommitale per eseguire rilievi con droni e procedere alla mappatura e quantificazione dei prodotti eruttati. “Una volta giunti sul posto ci siamo accorti che un deposito di cui fino a quel momento non avevamo avuto contezza si era in realtà sovrapposto alla colata di Sud”, prosegue De Beni. “Dopo attente indagini di terreno e analisi sedimentologiche abbiamo scoperto che si trattava di una ‘corrente piroclastica di densità’ (PDC - Pyroclastic Density Current), ovvero un flusso di materiale magmatico misto a gas ad alte temperature che era sceso ad alta velocità dai fianchi del vulcano”. Rilievi sul campo A quel punto, ai rilievi sul campo e via drone sono state affiancate le analisi delle immagini satellitari e dei dati radar forniti dagli aeroporti di Catania-Fontanarossa e Reggio Calabria-Tito Minniti e da un impianto sul Monte Lauro (SR), nonché lo studio approfondito del tremore vulcanico e dell’infrasuono forniti dai sistemi di monitoraggio dell’INGV.  Tutto ciò ha permesso di ricostruire l’emissione di una colonna di cenere (cosiddetta plume) di altezza compresa tra i 10 e i 15 chilometri, frutto di un’eruzione suddivisa in tre fasi: una prima fase debolmente stromboliana, una fase stromboliana vera e propria e, infine, una fontana di lava. L’Etna, vulcano in continuo mutamento, ha reso ancora una volta evidente come possa generare fenomeni vulcanologici vari e potenzialmente pericolosi, da monitorare costantemente. L'importanza dello studio “Necessarie tre campagne con drone, durante le quali catturate ben 2.311 immagini, termiche e non. Elaborate per realizzare la mappa e la quantificazione dei prodotti eruttati, e un’altra campagna di terreno finalizzata al campionamento del deposito della corrente piroclastica”, aggiunge ancora De Beni. “Questo lavoro di squadra ha evidenziato ancora una volta la fondamentale importanza del sistema di monitoraggio vulcanologico da remoto dell’INGV-OE, ma anche dell’ancora imprescindibile osservazione diretta del ‘geologo di terreno’ che ci ha permesso di riconoscere il flusso piroclastico, altrimenti non identificabile da remoto”, conclude la ricercatrice.  Link allo studio su Remote Sensing Foto di Sabine Kroschel da Pixabay Read the full article
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abr · 1 year
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Mario Tozzi ovvero il prototipo del cretino mainstream, il medioman che si crede eshperto. Ma questo non è grave, è in buona compagnia.
La cosa pazzesca è che si creda uno scienziato. Invece è un ciarlatano, pure geologo (cit. Sheldon Cooper: come le Kardashian sono celebrity senza che nessuno sappia perché, così la geologia tra le scienze).
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realnews20 · 11 days
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Cronaca Nera Un fascicolo aperto per maltrattamenti e un processo per stalking con udienza prevista il 5 giugno prossimo. Poi una separazione con divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex moglie. La famiglia Limido da mesi aveva paura. “Abbiamo dovuto nascondere nostra figlia fuori provincia, portava la parrucca“, ha detto Marta Criscuolo, moglie di Fabio Limido, il geologo 71enne che ieri, lunedì 6 maggio è stato accoltellato e ucciso a Varese. Mentre la figlia, Lavinia, è stata sfregiata al volto e al collo. L’aggressore è l’ex avvocato Marco Manfrinati di 40 anni ed ex compagno di Lavinia. “Mio marito è intervenuto per difenderla (Lavinia ndr), come per tutta la vita ha fatto con la sua famiglia”, ha detto Criscuolo. Un odio, quello di Manfrinati, che è sfociato nell’omicidio di lunedì 6 maggio. “Non ci hanno protetti“, denuncia la donna. “Manfrinati ha tagliato le gomme delle nostre auto, ha sfondato il lunotto e danneggiato il cancello di casa. Il pm aveva chiesto l’arresto un anno fa quando ha minacciato di morte mia figlia con un martello. Non glielo hanno concesso. Il divieto di avvicinamento non è servito a niente”. E poi, a tragedia compiuta, il 40enne ha anche insultato e deriso la madre e moglie delle vittime, chiedendole: “Come sta tuo marito?“. Assistito dall’avvocato Fabrizio Busignani, Manfrinati oggi è stato sentito dal pm, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Subito dopo la separazione della coppia, come riporta il Corriere della Sera, sono iniziati primi comportamenti violenti fatti anche di appostamenti continui da parte di Manfrinati. Una situazione che Lavinia Limido, grazie all’aiuto dei genitori è riuscita a denunciare. L’uomo è a processo per stalking nei confronti di tutta la famiglia Limido, con un divieto di avvicinarsi all’ex esteso anche agli ex suoceri e al figlio di 3 anni. Proprio l’impossibilità di vedere il bambino è stata stabilita il 2 maggio scorso dai magistrati. Quattro giorni dopo, Manfrinati ha atteso che la ex compagna uscisse dallo studio dove lavorava il padre e l’ha aggredita sfregiandole il volto e il collo. Lavinia Limido ha urlato richiamando l’attenzione del padre. Fabio è allora intervenuto ma ha avuto la peggio. All’arrivo delle forze dell’ordine, il 40enne ha lasciato cadere il coltello insanguinato dalle mani ed è stato arrestato. Padre e figlia sono stati soccorsi dal 118 e poi la corsa disperata all’ospedale di Varese. Lavinia Limido è stata subito operata d’urgenza ma il padre, prima in arresto cardiocircolatorio, è morto poco dopo. Ora per Manfrinati l’accusa è di omicidio e lesioni gravi. “Andava arrestato un anno fa, la Procura lo chiede“, ha detto il legale dei Limido. Dall’altra parte, però, Busignani, difensore di Manfrinati, parla di un procedimento pendente a carico di Lavinia per “sottrazione di minore” e di un’altra Ctu che definisce il 40enne “un buon padre”. “E’ evidente che quanto accaduto è inconcepibile, sto però asserendo un mal funzionamento generale del sistema”. Articolo Precedente Ergastolano in semilibertà aggredisce con l’acido la compagna e la accoltella: fermato dopo un inseguimento di 300 km
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pietroalviti · 1 month
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Trema o non trema? Volete saperne di più sui terremoti? A Ceccano vi spiega tutto Mario Murchio, caffè letterario, 17 aprile, ore 17,30
Quali sono le aree più a rischio? Quali le frequenze storiche dei terremoti? La nostra terra è vicina alle falde che si stanno muovendo? Qual è la mappa della sismicità nella Valle Latina? Che rapporto c’è con i vulcani ormai spenti? e con quelli ancora attivi dell’area flegrea? Sono alcune delle domande cui risponderà mercoledì 17 aprile alle ore 17,30 il geologo Mario Murchio, al caffè…
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daniela--anna · 1 month
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"Science is not content to say:
-God did it, he wanted it that way;
he also wants to know HOW he did it, and also, if he can, WHY he wanted it that way.
And God does not forbid this noble curiosity which is entirely consonant with that light of reason, which God himself gave to man, so that it might be the image of him."
(Antonio Stoppani)
This far-sighted consideration made by Antonio Stoppani, (Italian geologist, paleontologist and priest), seemed to be ahead of his time by prematurely highlighting a question that is common today.
In fact, especially in our era, in which progress in every field of human writing has made giant strides, many believe that the Bible, as well as the concept of a personal God, are irreconcilable with scientific thought and discoveries.
❓But is it really like this?
What does man have discovered so far reveal about the universe, life and himself?
The reality is that, despite scientific progress, the basic questions that give true meaning to the existence of all things are not found in science.
Simply because science is knowledge, a discovery, of something that was already there, whose principles someone used to prepare a universe hospitable to life which man should have used with respect and for good purposes, and not for deny its origins.
That this is the case is demonstrated by the fact that man's decline accelerated considerably when he began to doubt the possible reconciliation between science and God, replacing himself as the latter and making science his own religion.
"In his heart the fool says:
“There is no God”.
They are senseless, they act in a detestable way.
There is no one who does good."
(Psalm 14:1)
#episteme
#epignosis
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📚Are science and the Bible reconcilable?
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https://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/riviste/g201102/Scienza-e-Bibbia-sono-conciliabili/
📚Bible and Science |
Do God and science agree?
📌
https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibbia/scienza/
"La scienza non si contenta di dire:
-Dio ha fatto, ha voluto così;
vuol anche sapere COME ha fatto, ed anche, se può, PERCHÉ ha voluto così.
E Dio non vieta questa nobile curiosità che è tutta consentanea a quel lume di ragione, che Dio stesso ha dato all'uomo, perché fosse l'immagine sua.”
(Antonio Stoppani)
Questa lungimirante considerazione fatta da Antonio Stoppani, (geologo, paleontologo e presbitero italiano), sembrava precorrere i tempi mettendo in evidenza anzitempo un quesito ch'è comune oggi.
Infatti soprattutto in questa nostra era, in cui il progresso in ogni campo dello scribile umano ha fatto passi da gigante, molti ritengono che la Bibbia, come anche la concezione di un Dio personale, siano inconciliabili con il pensiero e le scoperte scientifiche.
❓Ma è proprio così?
Ciò che l'uomo ha fin'ora scoperto, cosa rivela sull'universo, sulla vita e su sé stesso?
La realtà è che, nonostante il progresso scientifico, le domande basilari che danno vero significato all'esistenza di tutte le cose, non si trovano nella scienza.
Semplicemente perché la scienza è una conoscenza, uno scoprimento, di qualcosa che c'era già, i cui princìpi Qualcuno ha impiegato per preparare un universo ospitale alla vita di cui l'uomo avrebbe dovuto usufruire con rispetto e a fin di bene, e non per rinnegarne le origini.
Che sia così è dimostrato dal fatto che il declino dell'uomo si è notevolmente accelerato quando esso ha iniziato a dubitare della possibile conciliazione tra scienza e Dio, sostituendo sé stesso come quest'ultimo e facendo della scienza la propria religione.
"In cuor suo lo stolto dice:
“Non c’è Dio”.
Sono insensati, agiscono in modo detestabile.
Non c’è nessuno che faccia il bene."
(Salmo 14:1)
#episteme
#epignosis
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📚Scienza e Bibbia sono conciliabili?
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📚Bibbia e Scienza | Dio e la scienza sono d’accordo?
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https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibbia/scienza/
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